Giada Shōto Colistra: un talento che evoca libertà!

La giovane talentuosa cosplayer romana Giada, meglio conosciuta con il nome di Andromeda (nick ispirato al suo cavalieri di bronzo preferito de I Cavalieri dello Zodiaco, Shun di Andromeda), ha iniziato la sua avventura nel mondo del cosplay nel lontano 2015 dopo aver visto una compagna di scuola praticare questo affascinante hobby. Andromeda non si limita a cucire i suoi cosplay, ma si impegna a interpretarli e ad incarnare i suoi personaggi preferiti con passione e dedizione. Tra i numerosi personaggi da lei rappresentati, spaziano dalle anime e manga a film e personaggi Disney.

Tra gli anime il suo personaggio di debutto Ken Kaneki da Tokyo Ghoul, suo primo cosplay nel lontano ottobre 2015. Poi ha interpretato Neji Hyuga, Hinata Hyuga, Sakura Haruno, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sai e Deidara da Naruto, Shoto Todoroki, Shinsou Hitoshi, Denki Kaminari, Kyoka Jirou, Eijirou Kirishima, Oboro Shirakumo, Toga Himiko e Dabi(Toya Todoroki) da My Hero Academia, Zoro da One Piece, Hiei da Yu degli spettri, Nezuko Kamado, Giyuu Tomioka, Tanjirou Kamado e Genya Shinazugawa da Demon Slayer, Inuyasha dall’anime omonimo, Shun di Andromeda, Saori Kido e Pandora da Saint Seiya, Shoko Nishimiya de La forma della voce e Kenma Kozume da Haikyuu. Ispirandosi ai film ha interpretato Mercoledì Addams da La famiglia Addams e della Disney ha dato vita a Trilli, Ariel umana e sirena, Aurora dall’abito blu, Elsa da Frozen con l’abito di ghiaccio e Alice nel paese delle meraviglie dalla Disney. Sta ultimando il cosplay di Ace e Luffy di One Piece e ha per ora solo instant di Rin Nohara da Naruto e Hawks da My Hero Academia.

Per i cosplay a cui è più legata le viene molto difficile rispondere, non saprebbe scegliere, forse Ariel in quanto è la sua principessa preferita Shoto e Shinsou da My Hero Academia in quanto personaggi preferiti in assoluto di tale anime e Shoko Nishimiya perché trattandosi di una ragazza sorda bullizzata, anche se non sorda la riguarda in quanto disabile come lei e altri.

Nonostante le sue difficoltà di orientamento ed equilibrio, che a volte le impediscono di partecipare a molti eventi, Giada frequenta abitualmente importanti manifestazioni a Roma come il Romics, il Mercatino Giapponese e i Fotocosplay. È convinta che i social abbiano contribuito a diffondere la cultura del cosplay e a sostenere la libertà di espressione. Oltre al cosplay, Giada si dedica anche al canto e alla recitazione. Il suo consiglio per chi vuole avvicinarsi a questo mondo è quello di divertirsi e esprimere liberamente la propria creatività, poiché il cosplay non ha età. Con grande entusiasmo augura buon divertimento agli aspiranti cosplayers e li incoraggia a esprimersi attraverso questo coinvolgente hobby.

Per approfondire il talento di Giada vi invitiamo a visitare i suoi profili ufficiali Instagram, Twitter e TikTok.

Evento Cosplay @ Bubble Tea Sbam!

Domenica 11 giugno 2023, il Bubble Tea Sbam! è lieto di invitare tutti gli Otaku di Roma all’ “Evento Cosplay” che si terrà in Via Marco Decumio 30 in zona Porta Furba Quadraro dalle ore 15:00 alle ore 19:00 .

L’evento è indirizzato a tutti gli appassionati di Cosplayer, Manga, anime. Durante il pomeriggio verrà premiato il Cosplayer più bello che vincerà un Funko Pop! inoltre sarà possibile cantare canzoni al Karaoke e giocare ai numerosi giochi di società disponibili tra cui il divertentissimo per pong. Un’occasione davvero speciale per condividere la stessa passione “in costume”.

Inoltre ovviamente non mancheranno nel maid cafe i deliziosi bubble tea, deliziosi cocktail tematici, la Birra artigianale, i goduriosi shottini, le granite e il gelato artigianale . Tra un costume ed un altro, il pubblico si perderà tra dolci leccornie quali Bubble waffle, lo stecco waffle, il divertente Dick waffle, deliziose Crêpes e tante altre dolcissime meraviglie!

Per info: forniturabubbletea.com.

Sofia Nymphsblood: dal gioco la scintilla creativa

Dietro le lettere ”nymphsblood” si nasconde Sofia, una cosplayer romana di 23 anni. Studentessa di psicologia, fin dalla tenera età è sempre stata una persona molto riflessiva e per questo ha sempre avuto bisogno di manifestare le proprie emozioni attraverso la creatività. Ama qualsiasi tipo d’arte, e nonostante la sua introversione, quando sta in compagnia si trasforma e diventa una persona molto solare. Sin da piccola si cimentava pomeriggi interi a giocare con il makeup, poichè purtroppo veniva spesso bullizzata dai suoi compagni di scuola per il suo aspetto.

Il makeup era per lei un modo per cambiare, essere diversa dalla Sofia che doveva subire angherie ogni giorno, ed anche per queste ragioni naque la passione per il cosplay. Quando a 15 anni, attraverso consigli di amici iniziò a guardare intensamente anime (nonostante già ne guardasse a bizzeffe in tv da piccolina) le si aprì un mondo. La voglia di essere come i personaggi che amava tanto era diventata incontenibile, e così ha iniziato a dare sfogo alla sua creatività. Adesso Sofia è una giovane donna ma non è tanto diversa da quella bambina che si mascherava per vedersi in modo differente.

Nymphsblood è il terzo di una serie di nickname scelti da Sofia ma sicuramente quello definitivo: é un nome molto rappresentativo della vita personale della giovane ragazza romana, a cui lei è molto legata. ”Sangue di ninfa”, una caratteristica delle ninfe è la loro innocenza, la loro inconsapevolezza riguardo il potere che hanno sugli altri; infatti sono note per la loro bellezza e diverse figure mitologiche le desiderano ossessivamente e fanno di tutto per possederle. Mi piacerebbe rievocare l’immagine delle Ninfe che, mentre innocentemente fanno un bagno nel lago vengono spiate da un Satiro; loro non sono minimamente coscienti dell’effetto che la loro vista ha sul fauno, eppure lui è totalmente rapito e prova ad avvicinarle. Quest’immagine rappresenta un po’ la vita della giovane Sofia che, a causa degli anni di bullismo ancora oggi non riesce ad acquisire consapevolezza dell’effetto (opposto a quello di quegli anni bui) che ha sulle persone. Una ninfa che ancora oggi ”sanguina”.

Il primo cosplay Nymphsblood lo realizzò a 15 anni, una versione femminile del noto protagonista di Tokyo Ghoul: Kaneki Ken. Fu anche il primo abito che cucì lei stessa insieme all’aiuto della dolce nonna, sempre disposta ad aiutarla anche in queste cose per lei ovviamente stravaganti. La scelta ricadde proprio su Kaneki in quanto Sofia si rivedeva molto in lui, un personaggio a metà tra due mondi, gli umani ed i ghoul, senza però appartenere a nessuno dei due. Senza un vero luogo d’appartenenza, kaneki non era ”nè carne nè pesce” come si suol dire, e così si è sempre sentita la giovane ragazza: sola tra le persone, senza un mondo a cui appartenere.

Nonostante la grande quantità di cosplay realizzati negli anni, Nymphsblood è molto legata ad un cosplay recentissimo, ovvero Boa Hancock. Hancock è la definizione di bellezza, in One Piece è considerata ”la donna più bella dei 7 mari”, ed è sempre stata tutto ciò che una bambina presa in giro per il proprio aspetto avrebbe voluto essere. Oltre ad essere bella, Hancock è anche fortissima, Imperatrice dell’isola di Amazon Lily e Capitano delle Piratesse Kuja. Una donna che, nonostante il suo passato di sofferenza si è fatta strada contando sulle sue forze fino a diventare una delle donne più potenti in assoluto. Sicuramente una figura da cui prendere esempio.

Il cosplay è un insieme complesso, secondo Nymphsblood: un bel vestito cucito a mano senza un makeup che valorizzi il tutto non rende quanto invece renderebbe un cosplay comprato con un makeup meraviglioso. Sofia ama preparare i prop da sola in quanto è un modo in più per sfogare la propria creatività, soprattutto per progetti particolari. Cucire richiede tanto tempo che la cosplayer romana tra l’università e la musica (è infatti una cantante e pianista) non ha a disposizione.

Sofia ci ha confidato:

”Per diventare dei bravi cosplayer ci vuole tanto amore … soffrendo di depressione c’è stato un periodo in cui fare cosplay era diventato quasi un obbligo, non mi rendeva più felice e lo facevo solo per aggiornare ogni tanto il mio profilo. I miei lavori ovviamente ne hanno risentito tanto, almeno ai miei occhi era chiaro che mancasse qualcosa, mi sembrava come se in ogni foto i miei occhi trasmettessero un po’ un senso di ”vuoto” ”.

Nonostante questo la giovane ragazza non si è buttata giù, ma anzi, dopo aver partecipato a delle fiere le è tornata la voglia e l’amore per il cosplay. Ora lo fa appena ha un momento libero, e si sente felice. La priorità è se stessa, i suoi lavori devono piacere in primis a lei altrimenti non si sente a proprio agio a mostrarli a tutti. Potrà sembrare banale ma, la cosplayer ha tolto diversi post nonostante ci fosse stato un ottimo feedback proprio perchè non riusciva a non vedere quel ”vuoto” negli occhi. Questo aiuta molto anche ad accettare le critiche; se un lavoro piace all’autore in primis le critiche non riescono a scalfire il senso di soddisfazione ed amore che il content creator prova nei confronti della sua opera. Paradossalmente, pur essendo una perfezionista è proprio l’amore per sè stessa e per i propri lavori che permette a Nymphsblood di non alterare il proprio umore a causa di eventuali critiche.

Nymphsblood ha voluto specificare:

”Il senso del cosplay è divertirsi! Essere felici interpretando un qualsiasi personaggio e piacersi anche vedendosi in modo diverso”.

Secondo lei infatti gli o.c sono cosplay validi quanto i personaggi non originali, in quanto l’unica cosa importante sarebbe la felicità che indossare un determinato costume e vedersi in un modo differente suscita nelle persone.

”Il cosplay non è una competizione, non deve separare ma unire”.

Per ora la l’evento preferito di Nymphsblood è il Lucca comics. Ha partecipato la prima volta alla scorsa edizione ed è stato ”magico”.

”Ho stretto tante nuove amicizie e conosciuto tante persone, è stato bellissimo poter condividere la mia passione con così tanta gente!”.

Infatti a detta sua è uno degli eventi più divertenti al quale abbia mai partecipato. A rendere il tutto stupendo è il clima di accettazione ed inclusione che si è creato quando lei ne ha preso parte lo scorso Ottobre. ”Quei ricordi rimarranno sempre nel mio cuore.”

Come detto in precedenza Nymphsblood è una cantante, le piace molto unire la musica al cosplay cantando canzoni legate ai personaggi che interpreta (magari proprio indossando il loro cosplay). I videogiochi e gli anime sono uno spunto musicale essenziale per la sua formazione, infatti la maggior parte dei brani che studia derivano proprio da questi. Questa passione le ha anche permesso di studiare la tecnica di musica totalmente diversa da quella europea, con melodie affascinanti quanto complicate. Anche i suoi studi musicali quindi hanno tratto grande beneficio dalla passione per il cosplay. Grazie al cosplay ha stretto tante nuove amicizie tra cui una spicca su tutte, quella con Tomie Monarca che ormai è diventata come una sorella per lei. Il cosplay è diventato ancora più divertente da quando lo fanno insieme e le ha aiutate a legare tanto; partecipano sempre insieme agli eventi facendo cosplay di gruppo. Sono diventate inseparabili sia in che out of cosplay.

”Tomie Monarca è una cosplayer meravigliosa, mette tanto amore in quello che fa e mi spinge sempre a dare il meglio di me stessa”.

Non trovi stressante a volte, o quanto meno ti è mai capitato, di imbatterti in persone che ti criticano per il modo in cui fai Cosplay magari prendendoti anche in giro?

Secondo Sofia, i social network e lo streaming hanno avuto un impatto fondamental’ nella diffusione del cosplay: queste piattaforme permettono di condividere la propria passione per i cosplay anche in assenza di eventi o fiere. Proprio durante la quarantena Sofia decise di aprire il suo profilo cosplay per ovviare alla mancanza di interazioni sociali legate a questa passione. ”Fare delle foto da condividere permette anche di revisionare e migliorare più volte il proprio lavoro, fino a raggiungere un livello soddisfacente” racconta la cosplayer appassionata anche di fotografia, che si diverte molto a sperimentare con nuovi sfondi o nuove idee per le proprie foto. Fare delle foto in cosplay la aiuta a sopportare giornate noiose o tristi. Pur barcamenandosi tra lo studio e gli altri impegni riesce sempre a lasciarsi uno spazio di tempo che dedica fare ciò che le piace e la fa stare bene.

”… è fondamentale per la salute mentale”.

Per scoprire l’immensa creatività di Sofia basta andare a visitare il suo profilo all’indirizzo: instagram.com/nymphsblood.

Ruby Roundhouse Cosplay, l’arte cosplay di Maria Merola

Oggi vi parliamo di una delle cosplayer più talentuose nel panorama italiano. Maria è una molisana trapiantata a Roma, dove si laurea in Beni Culturali e dove, nel 2008 conosce per la prima volta il mondo delle Fiere del fumetto (di cui aveva visto tante pubblicità sui manga che comprava in edicola) e il cosplay.

La verità è che Maria inizia a fare cosplay a sua insaputa da bambina, in casa. Usava dei collant gialli a mo’ di parrucca e si trasformava in Sailor Moon, oppure in Creamy, grazie alle gonnelline colorate che la mamma comprava su un noto catalogo, all’epoca cartaceo. Poi nel 2008 conosce delle persone attraverso un portale online che raccoglieva una folta nicchia di cosplayers e inizia a incuriosirsi. Così la sera prima del Romics, quella che sarà la sua prima fiera in fretta e furia per ovvi motivi, si fa aiutare nella realizzazione un costume nemmeno troppo semplice per essere il primo da portare in fiera, ma i suoi amici erano appassionati di Final Fantasy e all’epoca non sapeva dell’esistenza delle parrucche, per cui procacità a parte, vista la somiglianza di colori con Tifa scelse proprio lei (in versione Advent Children). Ovviamente il costume non fu realizzato in pelle visti i tempi stretti ma comunque riscosse un certo successo e Maria decise di tornare in fiera anche il giorno successivo, andando in metro già in costume.

Siccome per Maria il cosplay non è competizione ma un hobby e una forma di divertimento che permette l’evasione dal quotidiano ha sempre improvvisato con l’uso dei materiali e non sempre i primi risultati sono stati perfetti. Uscendo da una situazione di bullismo come tanti cosplayer, la infastidivano le critiche relative alla fisicità o alla non perfezione dei materiali usati perché ci sono vari motivi che spingono le persone a intraprendere questo percorso e quindi la gente dovrebbe imparare a starsi un po’ zitta e a non usare quelle mani piene di dita per scrivere sulla tastiera sfogando le proprie frustrazioni da dietro un monitor.

Purtroppo non è sempre un mondo così magico e privo di “odio” e lei stessa ha vissuto body shaming per aver “osato” indossare il costume di Leia Slave a un evento, avendo all’epoca qualche kilo in più rispetto a Carrie Fisher. Per questo invita nuovamente a riflettere prima di commentare sotto le foto dei malcapitati: non sapete cosa possono aver passato nella vita.

Passando oltre e continuando nel suo percorso da cosplayer, Maria veste i panni di tanti personaggi, alcuni le resteranno legati per sempre e diventeranno per lei iconici, da Catwoman che continua a perfezionare ancora oggi alla Principessa Leia. Proprio la Principessa la fa digievolvere nel mondo del costuming entrando a far parte della Rebel Legion e diventando giudice internazionale.

Ci sono state delle pause e degli allontanamenti da questo mondo a causa di alcune delusioni subite ma Maria ha continuato anche durante la pandemia a collezionare costumi e realizzare accessori. Perché Maria purtroppo non sa cucire da zero e quindi modifica e realizza gli accessori. Ultimamente va molto fiera, anche se non è perfetto, del suo costume di Ruby Roundhouse da Jumanji, che le ha permesso di incontrare due persone stupende che non conosceva se non di nome, Andrea e Flaviano del team di The Jumanji Project che l’hanno accolta come Ruby del distaccamento romano del progetto.

 

Ruby, il nick che ora ha scelto è Ruby Roundhouse Cosplay (perché a lei piace cambiare come le scale in Harry Potter) e la sua Ruby è appunto figlia della pandemia, realizzata col materiale che aveva in casa e poi sistemata con ulteriori dettagli. Stufa delle parrucche decide che vuole fare solo personaggi coi capelli rossi e quindi perché non Ruby? In fondo sembra facile da fare. Non lo era. Però la sfida è stata accettata e Maria ha cucito per la prima volta i finimenti e la cintura e nonostante l’apparente semplicità del personaggio è stato un successo!

Per approfondire il talento di Maria vi consigliamo di visitare il suo profilo Instagram all’indirizzo: instagram.com/ruby_roundhouse_cosplay/

Chi è Linda Amadei, in arte Enid Raven?

Enid Raven è il nome d’arte di Linda Amadei, una talentuosa cosplayer nata a Roma il 30 Maggio 1993. Fin da piccola, Linda ha sempre avuto una forte attrazione verso l’oriente, sia per cibo che per la cultura,affascinata dal tipo diverso di scrittura rispetto ai caratteri occidentali e dai kimono così colorati ed eleganti. Insomma già a 10 anni aveva deciso che avrebbe studiato lingue orientali e il suo sogno sarebbe stato fare un viaggio in Giappone. E cosi pian piano ha cominciato a percorrere questa strada..la sua passione ha coinvolto anche i più piccoli della famiglia, il suo fratellino Gabriel e le cuginette Sara e Aurora.

Conosciamola un po’ fuori dal Cosplay…

Oltre a questo Linda è una ragazza dai diversi interessi, come la musica. Ha suonato la batteria per 3 anni ed ha praticato alcuni sport come pallavolo, danza e infine la pole dance. Sempre pronta a nuove sfide, ama viaggiare ed è determinata a raggiungere i suoi obiettivi. Non si annoia mai, tanto che ogni giorno ha nuove idee da portare a termine, sempre curiosa, oltre alle lingue ha studiato informatica, nello specifico programmazione, marketing, grafica.. e non si ferma qui! Enid Raven: Il suo Nickname è nato nel suo primo game online, un gioco sui vampiri, semplicemente usando un generatore di nomi uscì fuori Enid Raven, che da lì comincio ad usare per diversi giochi e piattaforme, fino ad essere il suo nome d’artista distintivo.La passione per il cosplay è nata attraverso i primi forum online, dove ha conosciuto tante persone con la stessa passione che l’hanno spronata a partecipare alle fiere del fumetto già a 15 anni.. quella volta non ha avuto il coraggio di mettersi in cosplay, ma una volta li gli si è aperto un mondo, un mondo davvero colorato. Cosi è cominciato tutto, interpretando i propri personaggi preferiti, cercando di personalizzarli al meglio!Da quel momento sono stati svariati i cosplay realizzati, da anime come Deadman Wonderland, My hero academia, Demon Slayer.. e anche videogiochi come League of legends, Overwatch e Fate.Se dovesse scegliere non ne ha uno preferito, perchè ognuno ha le sue particolarità e i motivi della scelta, che possono essere estetici o caratteriali! Ma possiamo dire che tra quelli più ricordati dal pubblico abbiamo Janna Star Guardian e Mt Lady!

Che lavoro c’è dietro?

Per la realizzazione di ogni costume Enid Raven preferisce sempre dare un pizzico di personalità, per questo crea nella maggior parte tutti gli accessori, acconcia al meglio le parrucche e se c’è da modificare qualche parte del vestito, si cimenta anche nel cucito (anche se non è proprio la sua specialità). Ma come si diventa bravi cosplayer? la passione, secondo Linda, è l’unica risposta. Non c’è qualcuno bravo o meno bravo, finchè fai quello che ti piace e sei soddisfatto del tuo lavoro, sicuramente chiunque potrà riflettere quella gioia. E un’altra “arma” sono gli amici, il lavoro di squadra può dare sempre grandi aiuti e si cresce insieme nelle tecniche!  

Parliamo ora di Original, perchè anche Enid ha creato qualcosa, cosa sono?

Sono Cosplay non ispirati a personaggi esistenti, qui si da il via alla più totale creatività e crede sia davvero artistico, perché riusciamo a creare makeup davvero originali e vestiti da urlo. Non snaturano per nulla il senso del cosplay, è semplicemente un’altra forma di arte. Gli eventi dove maggiormente prende parte sono il Romics (insomma gioca in casa) e altri principali come Lucca Comics, Rimini Comix, Napoli Comicon, Milano Games Week e simili, in ognuno dei quali si ritrova sempre con gli amici di tutta italia, che si riuniscono in tali occasioni. Perchè il cosplay è bello anche per questo, ritrovarsi senza alcun preavviso, ogni anno, come se il tempo non passasse mai! Seconddo Enid Raven, negli ultimi anni il mondo del cosplay si è espanso ed evoluto, soprattutto grazie ai social, tanto che è diventato anche più competitivo. Con l’esperienza sono nati anche tanti artigiani, veri e propri negozietti di cosplayer che vendono le proprie opere, che siano parrucche, accessori o vestiti, questo alza il livello di qualità, perchè molte persone riescono ad indossare creazioni che sono nate da anni di preparazione e questo porterà ad avere sempre un margine un miglioramento. Un tempo quando questo hobby era abbastanza di nicchia ci si poteva imbattere anche in qualche presa in giro, ora è sempre più accettato e incuriosisce anche i più grandi!Per Enid la creatività è innata, fin da piccola guardando i cartoni, se voleva un giocattolo che non poteva permettersi cercava di crearlo con gli oggetti che trovava in giro, il suo mondo gira intorno alla creatività, per questo vorrebbe lavorare professionalmente nel mondo del marketing, nella grafica, qualunque posto dove possa creare! 

Per approfondire il talento di Enid Raven vi consigliamo di visitare i suoi profili Instagram e Facebook oppure di visualizzare il suo account su tiktok: @EnidRaven.

La regina stellare Pamela Padmé Piccioni

Nella ricerca “stellare” di nuovi talenti cosplay che si sono lasciati ispirare dalla saga creata di George Lucas questa volta siamo arrivata a Roma per conoscere la creatività di Pamela Piccioni, una ragazza di 25 anni, “impersonatrice” e Cosplayer da quasi 12 anni. 

A proposito di “portare in scena”, la bravissima Pamela gestisce e partecipa numerosi gruppi cosplay tra i quali: Horror Squad (interpretando Kayako Saeki da Ju-On: The Grudge che, grazie alla sua abilità come contorsionistica ha ricevuto numerosi premi e Bela Dimitrescu una antagonista principale del videogioco Resident Evil: Village) e Star Wars: Rome One Base (come Padmé Amidala e Rey dalla saga Star Wars).

Pamela, sin da piccola ha mostrato interesse e passione nel campo della recitazione, iniziando giovanissima ad avere ruoli importanti in spettacoli. Proprio grazie a questa esperienza (e grazie a delle giuste compagnie!), negli anni successivi, venne a conoscenza di un particolare mondo: quello dell’arte che si crea e si indossa, il Cosplay. Il suo primo Cosplay “alle prime armi”, nel 2011, fu proprio Kayako Saeki e, successivamente, anch’esso creato a mano, Emily La Sposa Cadavere. Da quel lontano giorno viene invitata a diversi progetti amando tutti i tipi di eventi, dai contest, ai raduni, ai semplici fotocosplay, fiere e via dicendo.

Da quel momento, ogni anno, Pamela si impegna a creare sempre qualcosa di nuovo tra i quali: Malefica (da Maleficent), Sarah Sanderson (da Hocus Pocus), Laughing Jack e Jeff The Killer (dalle Creepypasta), Harley Quinn (Suicide Squad), Jinx (League Of Legends), Pennywise (IT), Kara ( da Detroit: Become Human), Frodo Baggins (dal Signore Degli Anelli ), Sally (da The Nightmare Before Christmas), Sylvie (dalla serie Loki ), Rey e Padme (da Star Wars), Bruno Madrigal (da Encanto) Mary Poppins, Bill Kaulitz (leader della band Tokio Hotel – premiato più di 6 volte), V-Kim Taehyung (membro dei BTS) e tantissimi altri ancora. Ogni sua “scelta” è determinata da una precisa scintilla creativa: essendo però una grande fanatica del mondo Horror e di Star Wars, i Cosplay che ama di più sono appunto quello di Kayako e Padmé Amidala. Pamela si è sempre ispirata a Cosplayer stranieri, ammirandone i vari talenti e metodi, coltivandone qualcosa a proprio timbro, così da plasmare la propria figura.

Nella realizzazione dei Cosplay, secondo Pamela, tutti affrontano il quesito “meglio che lo compro questo o rischio e lo creo?“. La nostra talentuosa amica pensa che un Cosplayer può adottare la scelta che ritiene più giusta, in base alle proprie abilità e disponibilità. Nella sua carriera artistica non ha mai sperimentato un outfit “Original”, anche se è rimasta affascinata da alcune creazione di creativi a lei vicini trovandoli molto particolari e fuori dal comune.

Secondo Pamela, negli ultimi anni il Cosplay si è evoluto in modi diversi sempre più geniali, non solo a livello creativo ma anche sociale riuscendo a stabile rapporti personali simili a vere e proprie famiglie, amicizie fraterne o storie d’amore.

Dal punto di vista della così detta “industria del Cosplay”, Pamela ha prestato la sua creatività e il suo talento in moltissime occasioni “lavorative”, dopotutto, secondo la nostra amica stellare è un processo estremamente positivo perchè in questo modo si riescono a conciliare la propria passione con il proprio lavoro. L’importante, vuole sottolineare Pamela, è riuscire a far intrecciare la vita professionale e quella creativa in modo che siano entrambe proattiva senza che l’una soffochi l’altra. La nostra Cosplayer, oltre ad essere una talentuosa Cosplayer, ha anche altri Hobby altre tanto interessanti: ama disegnare, videogiocare, fare cortometraggi, cantare, suonare e quest’ultimo dettaglio è anche il suo lavoro principale: è una brava neo-onicotecnica, diplomata e certificata. 

Inoltre accetta di buon grado le critiche costruttive che, a volte, le hanno posto, anzi vanno “ascoltate e coltivate”, chiaramente, se la critca sfocia nella mancanza di rispetto, non le considero minimamente anzi….

“…non devono esserci discriminazioni o limiti, il Cosplay se piace è fatto per tutti. Ogni personaggio se preferito, può essere fatto da chiunque! Proprio perché è una forma d’arte personale… ognuno è libero di esprimersi come vuole, può mostrarsi per quello che realmente è e per come vuole… Si sa, in ogni campo ci sono dei contro e pro, ci sono persone e persone, modi e modi!”.

Pamela ci lascia con un consiglio di cuore a tutti coloro che vogliono intraprendere questa passiona creativa:

“… buttarsi, scegliete un qualcosa che vi piace, un qualcosa con cui vi sentite a vostro agio e buttatevi. Non importa la difficoltà che potrete incontrare! Nessuno nasce imparato o con la creatività alle stelle o con le proprie disponibilità e talento a mille. Iniziate! Magari fatelo con dei tutorial, consultate qualche Cosplayer di vostra conoscenza, iniziate insieme anche! Ma buttatevi e vedrete che man mano diventerete una macchina di creatività e talento! Tutto sta è cominciare!”.

Per approfondire il talento di Pamela, vi invitiamo a visitare i suoi profili Facebook e Instagram.

Rachele Miscia: gli straordinari make-up di Rachy.cosplay

Rachele Miscia, conoosciuta con il nickname di Rachy.cosplay (derivante semplicemente  dall’abbreviazione del suo nome) è una talentuosa cosplayer romana, nata nel  1997: appassionata di fumetti, cinema e Games fin da piccola, Rachele ha preso parte al suo primo Romics nel 2010 innamorandosi del Cosplay avendo trovato in esso una seconda casa dove poteva finalmente esprimere se stessa. 

Da semplice fruitrice del Festival capitolino, negli anni  successivi ha deciso di partecipare da “protagonista” esibendo il suo primo cosplay. Per iniziare, Rachele ha deciso di mettersi in gioco con qualcosa di semplice provando prima Megurine Luka dal software Vocaloid e successivamente Black Widow della Marvel. Proprio tramite il cosplay che  ha conosciuto l’arte del facepainting ed ha sviluppato un amore per i personaggi con i make-up più complicati, iniziando nel 2016 con Mystique degli X-Men e l’anno successivo con Nebula dei Guardiani della Galassia. Con queste sperimentazioni è riuscita ad evolversi provando ad esprimersi con make-up più complicati  fino ad innamorarsi di lady Death dal videogioco di Deadpool , portandola in diverse fiere come cosplay principale. Tra queste varie interpretazioni, il personaggio che le è rimasto maggiornmente nel cuore è quello di Nebula che ha portato in diverse versioni come quella, recentemente, tratta dalla serie “What-if…?”.  Probabilmente è proprio questo outfit il “cavallo di battaglia” di Rachele: un costume difficile da esibire sopratutto per il make-up che può richiedere quasi tre ore di preparazione prima di arrivare ad una manifestazione!

Rachy Realizza da se ogni sfaccettatura del make-up, sia che si tratti solo di facepainting che di trucco prostetico come per varie versioni di Mystique, in più, anche se  non è  un’esperta, cerca di acconciare da sola le sue parrucche o di ricreare l’oggettistica generale dei personaggi. Per quanto riguarda i vestiti, Rachele preferisce acquistarli da chi è più esperto di lei, così da poter combinare la propria abilità con quella degli altri ed ottenere i migliori risultati.  

Secondo la nostra talentuosa creativa, un bel cosplay si definisce tale grazie ai dettagli e … a quel qualcosa in più. Dopotutto non è un semplice indossare un costum , ma è rendere “vivo” quel personaggio tramite la propria  passione è la cosa più difficile. Ogni qual volta che Rachy decide di iniziare un nuovo progetto studia al contempo ogni minimo dettaglio estetico e caratteriale del personaggio approfondendo il media da cui è tratto. In più ad ogni evento, Rachele prova a portare più outfit per esprimere al meglio il suo talento: le piace variare e cambiare il più possibile portando, ad esempio, un giorno Molotovgirl da Free Guy Movie e il giorno successivo l’iconica Nebula: un approccio che, in effetti, ricorda, un po’ il trasformismo di Mystique… La cosplayer sa benissimo di portare personaggi molto scomodi soprattutto in fiere dove c’è tanta gente,  intemperie o altri mille problemi logistici che possono presentarsi: per questo però ha la sua ombra, ovvero sua sorella Vittoria che spesso l’accompagna come Coscaddy in modo da aiutarla in qualsiasi momento anche per le cose più banali, a volte quando si dipingono le mani di blu non è facile neanche aprire una bottiglietta d’acqua, per questo negli eventi è facile trovarle insieme…

Proprio la sua passione l’ha portata a specializzarsi come makeup artist-cinematografica di effetti speciali nell’accademia di make-up Kryolan a Roma con l’obiettivo di migliorare i propri progetti cosplay e far così diventare il suo hobby creativo il suo lavoro quotididiano. Ha deciso perciò di prender parte non solamente a eventi Cosplay ma anche di Make-up ed effetti speciali.

Secondo Rachele, sfortunatamente, il mondo del cosplay ancora non è un industria così sviluppata e non tutti riescono a guadagnare da esso: in maniera proattiva, la giovane creativa ha preso una piccola scappatoia che le permette di poter lavorare e creare nuovi cosplay intrecciando la passione con la vita lavorativa cercando di sfruttare al meglio queste sue abilità soprattutto nel mondo dei social , dove pubblica alternativamente foto in cosplay e foto di diversi make-up aggiungendo ogni tanto live dei tutorial su uno o l’altro mondo. Il suo obiettivo è arrivare a chi vuole intraprendere quest’arte che si crea e si indossa, magari strappando un sorriso ai propri follower. Rachele, dopotutto, considera il cosplay e il make-up  come due facce della stessa medaglia, l’uno è complementare dell’altro.

Per approfondire il talento di Rachele, vi invitiamo a visitare i suoi profili Instagram e Waveful.

Star Wars: Rome One Base … da una capitale lontana lontana

Star Wars: Rome One Base, nasce durante l’edizione XXVIII del Romics 2022 presso la Nuova Fiera Di Roma. Il nome del gruppo, nasce dopo un brainstorming di idee originali: quella che colpì di più all’interno del gruppo, fu quella di far girare il tutto attorno ad un easter egg che riguarda un titolo in particolare della saga, ovvero “Rogue One – A Star Wars Story“. Infatti, hanno voluto giocare proprio su questa assonanza simile tra “Rogue” e “Rome“, lasciando come tributo “Star Wars” e “Base” per simboleggiare il concetto di “Un punto base di rifermento“. La loro prima comparsa ufficiale con il naming “Star Wars: Rome One Base“, fu il 23 Aprile 2022 presso il Japan Days, luogo dove, nell’edizione successiva, allestirono anche il loro primo stand e postazione fissa.

Questo gruppo nasce con l’idea di radunare tutte quelle persone che hanno una innata passione per l’universo di Star Wars e di far divertire bambini e adulti. Dopotutto, uno degli obiettivi del gruppo è di dare una “scossa” agli appassionati di Cosplay che, ultimamente, hanno quasi dimenticato il loro traino principale, la Passione, a scapito dei like! 

Nel loro gruppo, ci sono sono sicuramente numerosi costumi davvero ben fatti ma, quando in scena entrano i due Darth Vader del gruppo, sicuramente scatenano nel pubblico una vera ovazione essendo davvero iconici oltreché ben realizzati. Dopotutto, i costumi di Star Wars: Rome One Base sono sia acquistati che creati direttamente dai propri membri a seconda delle esigenze e abilità con l’obiettivo di  rendere il tutto più realistico e fedele all’originale.

La famiglia stellare di “Star Wars: Rome One Base”, è gestita da 5 amministratori: Pamela, Martin L Ryuzaki, Mattia e Andrea. Oltre a loro, questo gruppo è composto da una ventina di appassionati ognuno con più personaggi/costumi da esporre, così da alternarsi tra loro e creare un sempre più numeroso gruppo ispirato alla saga di George Lucas. L’obiettivo di Star Wars: Rome One Base è dunque quello di far crescere sempre di più le loro fila, trasmettendo il proprio amore per questa saga e cultura pop che ha generato: dal più grande al più piccolo e diventare un punto di riferimento per tutti coloro che possono muoversi esclusivamente nel centro Italia. Ai neofiti, i ragazzi stellari di Roma vogliono ricordare:

“Non fermatevi ai gruppi che non vengono incontro alle vostre esigenze. Non buttatevi mai giù, perché prima o poi anche voi troverete la vostra famiglia! Oggi, noi abbiamo trovato la nostra e vogliamo aprirla a tutti senza troppi ma o perchè! Perciò, buona fortuna ribelli e che la forza sia sempre con voi!”

Per entrare nel gruppo basta contattare la pagina ufficiale del gruppo e gli amministratori rilasceranno un modulo da compilare in cui inserire una foto del proprio costume. “Star Wars: Rome One Base” non vuole essere severa nelle selezioni, non pretendono costumi realizzati con “budget stellari”, l’importante è che sia fatto bene nel complesso. Gli amministratori addirittura, li ove serve, sono anche disponibili a dare dei consigli su cosa migliorare o dove acquistare un costume perfetto a buon prezzo. Tra le loro fila accettano di buon grado anche i costumi original basta che abbiamo una backstory coerente e che vengano creati da qualcuno disposto a realizzare performance stellari con gli altri membri del team. Anche se è appena nata Star Wars: Rome One Base riceve già numerose richieste per eventi e manifestazioni: per i membri è una straordinaria opportunità di poter lavorare con la propria passione regalando meravigliosi ricordi galattici al proprio pubblico che interagisce sempre più estasiato con le loro performance, ammirando le splendide coreografie stunt o partecipando ai momenti di training.

Il fatto di essere circondati da una galassia di gruppi cosplay o di costuming di Star Wars, non ha demoralizzato gli intenti di Star Wars: Rome One Base anzi è stato spunto per la creazione di sinergie fattive volte alla crescita del fandom: ad esempio, on i “Raiders of The Lost ’80s” e con i ragazzi di “The Dark Side of Naples“si è stretta un’alleanza stellare che va oltre il detto “più rara che unica“.

Per info: facebook.com/starwarsromeonebase e instagram.com/starwarsromeonebase.

Chi è Leslie in arte Luce Cosplay?

Vi vogliamo parlare oggi di una cara amica, Leslie Isabel Patriarchi in arte Luce Cosplay, una Cosplayer, gamer, influencer & Costume designer presente nel mondo del cosplay da quasi 15 anni. Grazie al destino abbiamo avuto di incrociare più volte le nostre attività con quelle di Leslie e siamo onorati di considerarla una “sorellina” di Satyrnet. Luce Cosplay partecipa a gare e colleziona vittorie dal 2012 diventando presto ospite e giurata delle principali manifestazioni Comics Italiane ed Estere!

Laureata in scienze della moda e del costume, Leslie è una sarta e costumista esperta attiva nel settore del costume design e ha ricevuto molteplici altri riconoscimenti nell’ambito delle competizioni cosplay. Ha creato ed indossato oltre 70 cosplay, tra abiti da gara, fieristici e per set fotografici. Alcuni giornali Italiani e stranieri hanno parlato dei suoi lavori, comparendo anche in prima pagina dell’inserto dedicato al cosplay del Corriere dello Sport. È stata inoltre ospite speciale e giurata di moltissime manifestazioni italiane e straniere in diversi paesi Europei, collaborando al fianco di cosplayer come Kamui Cosplay, Yaya Han, Goldy Cosplay oltre ad attori cinematografici del calibro John Rhys Davies e Billy Boyd (Il Signore degli Anelli), Robert Englund (Nightmare), Jason David Frank (Power Rangers), Anthony Daniels (Star Wars), Miltos Yerolemou (Game of Thrones), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e molti altri.

 

 

Leslie ha cominciato a seguire manga grazie a sua cugina e proprio insieme a lei ha scoperto il mondo delle “fiere del Fumetto” entrando al suo primo Romics nel 2005. In realtà ha seguito la fiera per altri 3 anni ” in borghese” e nel 2008 ha deciso di indossare il suo primo cosplay insieme ad una sua cara amica. Da quel momento ha partecipato a numerosi eventi calcando molti contest: la sua prima vittoria fu al Napoli Comicon del 2012 di Napoli.

Da quel momento Leslie ha partecipato alla maggior parte delle competizioni di rilievo, vincendo anche numerosi premi. Tra i più importanti riconoscimenti ha ottenuto un secondo posto alle selezioni ECG, secondo posto selezioni Eurocosplay, selezionata ICC, Miglior Femminile al Comicon, Miglior Femminile e Miglior Interpretazione, rispettivamente a Salerno Comicon e Cavacon, oltre a numerosissimi premi minori.

Luce Cosplay non considera il Cosplay come una moda passeggera, piuttosto come uno stile di vita, sicuramente come una passione. Come ha dichiarato al magazine Cartoonmag.it, Leslie è convinta che ora che questo fenomeno di massa si è sviluppato è nata moltissima competitività che, a volte, può essere una scintilla di crescita e, altre volte purtroppo, messaggera di antipatie e critiche gratuite.  A riguardo delle “Fiere del Fumetto”, in un’intervista rilasciata a Senzalinea in occasione di Cusplay Pisa ha dichiarato:

“… Nonostante tutto… niente mi toglie dalla testa che questi momenti di svago e divertimento debbano arricchirci, facendoci vivere un’esperienza costruttiva, migliorandoci e lasciandoci dentro qualcosa di bello che vede, come sanno fare i migliori videogiochi e anime, i più grandi film o un buon libro…”.

La nostra talentuosa creativa crea da sola i suoi outfit… con la supervisione di sua madre che è anche la sua insegnante: inizialmente realizzava costumi dove vi è solo la parte sartoriale ma negli ultimi anni è cresciuta tantissimo nella creazione di accessori e prop-making.  Nel processo creativo Leslie comincia con uno studio approfondito del personaggio in tutte le sue forme, poi ricrea il vestito su un foglio creando un figurino. Solo a quel punto avviene la ricerca dei materiali (lunga ed estenuante ) e, quando ha ottenuto ogni centimetro del materiale utile al suo progetto comincia creando il modello di carta per poi andare a tagliare e cucire la stoffa.

Vi consigliamo di approfondire lo straordinario talento di Leslie attraverso i suoi canali ufficiali disponibili all’indirizzo linktr.ee/luce_cosplay

 

Ellie Moonstone: creatività romana alla conquista del mondo

Elena nasce a Roma nel 1990 e fin da bambina si appassiona al mondo dell’animazione giapponese, grazie anche al palinsesto di Mediaset che le ha permesso di avvicinarsi a quel mondo. Apprezza e si ritrova subito nel personaggio di Sailor Moon, la paladina che veste alla marinara nonché principessa della Luna. Cresce in campagna e utilizza il giardino di casa come se fosse un campo di battaglia: mima la trasformazione di Usagi, lancia le pokeball, schiaccia la palla come se fosse Mila. Porta di nascosto il game boy a scuola, per giocare cinque minuti durante la ricreazione.

Durante la pubertà, Elena scopre la playstation e i vari giochi. Passa da Hercules a Silent Hill, a Crash Bandicot senza averne uno preferito. Passare del tempo lì sopra è per lei rilassante tanto quanto studiare (si, lo studio rientrava nei suoi hobby!) . Con l’arrivo del primo pc e in contemporanea l’adolescenza, scopre i primi giochi di ruolo online, su cui passerà svariati anni, senza mai abbandonare i cartoni animati. Inizia a studiare canto proprio per cantare le sue sigle preferite! E’ solo a 22 anni però, che decide di indossare per la prima volta i panni di un personaggio di un gioco per pc. Ed è in quel momento che scopre che il cosplay è sempre stato li ad aspettarla.Il personaggio in questione è Sona dei Pentakill, presa da League of Legends: vestiti facili perché già presenti nel suo armadio. Da lì è stato tutto facile e spianato. E’ solo servito il via per dar sfogo alla sua fantasia.

A 26 anni apre il primo profilo instagram dedicato interamente al cosplay, ma decisamente poco ordinato, molto caotico e privo di filo logico. Deciderà di chiuderlo e riaprirne uno nuovo a 30 anni, con lo stesso nome , che diventerà poi il suo “pseudonimo”: Ellie Moonstone. Ellie è il soprannome che ha acquisito durante l’adolescenza e Moonstone è la pietra di Luna, minerale a cui lei è particolarmente affezionata e legata. Il primo post del nuovo profilo è stato Mavis in dolce attesa, perché in contemporanea Elena aspettava una bimba. Anche in quell’occasione non smette di fare cosplay o istant cosplay, dedicando le sue giornate libere all’hobby a cui più si è legata.

Ha nell’armadio una 35 ina di cosplay, alcuni interi e portati in fiera o in raduni, altri solo usati in casa per fare pochi autoscatti. Non disdegna la creazione di oc (original character) , su cui incentra più che altro la sua passione per il gotico e l’esoterismo. Alcuni costumi ancora non li ha mai indossati e attendono fiduciosi in una cassapanca. Non ha un cosplay preferito ma di certo quello con cui si sente più a suo agio è Toga Himiko da My Hero Academia, portata all’ultimo Romics di Ottobre. I primi vestiti sono cuciti dalla madre mentre armi e accessori sono fatti da lei. In un secondo momento inizia ad acquistarli, continua però a creare oggetti ed armi utilizzando le nuove conoscenze apprese durante gli anni sui materiali più adeguati. Indossa le lenti a contatto, migliora il make up e acconcia meglio le parrucche anche rubando con gli occhi dai cosplayer più esperti.

La prima cosplayer che ha attirato la sua attenzione è stata Michela, portando la più bella Morgana da League of Legends mai vista prima (e dopo). Da lì capisce che i cosplayer bravi sono quelli che si immedesimano nel personaggio, restando però coi piedi a terra. Crede che l’umiltà sia sempre la giusta cosa per intraprendere qualsiasi tipo di strada, cosplay compreso. Ammira chi riesce a fare della sua passione un lavoro e spera sempre che un giorno chissà, possa succedere anche in piccola parte a lei. Ed è per questo che non smette mai di apprendere nuove tecniche di creazione di accessori ed armi e nuovi trucchetti per trucco e parrucco. Purtroppo nel suo cammino non sono mancate prese in giro da parte di amici e familiari che chissà per quali motivi, hanno deciso che il cosplay è per bambini. Questo non l’ha mai scalfita , anzi è decisa più che mai a far capire che il cosplay non ha età e che è davvero bello lasciare dietro i pensieri per alcune ore e liberarsi nella fantasia. I cosplayer sanno trasformarsi in ciò che più amano e sanno plasmare la fantasia in vestiti ed oggetti e non è da tutti: forse è per questo che la gente li chiama “strani”.

Fortunatamente però, il mondo del cosplay è vario ed è proprio grazie a questo mondo che conosce Claudia, Manuel e Tiziano, i suoi più cari amici che la sostengono non solo in questa passione comune, ma anche nella vita di tutti i giorni. Conosce Martin, Claudio , Jessica , Mirko, Claudio ed Alessandro .Ha modo di interagire con fotografi che non sono rimasti solo semplici conoscenti e verso cui sarà sempre grata : Fabio, Matteo, Paolo, Lorenzo, Michele, Luciano sono solo alcuni dei nomi di persone che l’accompagnano in questo percorso magico e che non ha di certo intenzione di abbandonare, nemmeno adesso che ha una bimba di 10 mesi. Chissà che un domani, anche la figlia non possa inaugurare un profilo social con qualche cosplay di coppia assieme alla madre.

Per quanto riguarda proprio la questione social, Elena crede che siano veramente dei grandi strumenti per poter arrivare alle persone anche dall’altra parte del mondo. Li usa anche per condividere la sua passione per i prodotti cosmetici , per i viaggi e i posti che visita e spera presto di aprire un profilo anche per il disegno. Tuttavia il cosplay resta il suo hobby principale ed ogni volta che partecipa ad una fiera (in particolare il Romics, avendolo a 10 minuti da casa!) è sempre una gioia vedere i più piccini che le chiedono una foto assieme. In tutti questi anni, solo una volta è stata vittima di uno scherzo veramente sciocco da parte di un ragazzo che ha cercato di strapparle il mantello cucito al corpetto, episodio fortunatamente singolo che non si è più ripetuto.
Perciò di ogni fiera lei porta a casa sempre e solo ricordi belli.

A chiunque voglia avventurarsi in questo viaggio meraviglioso, Elena dice solo di buttarsi senza timore senza ascoltare i pareri della gente. L’appagamento e la felicità che un hobby del genere può dare è veramente unico! Se volete, fatelo.

Immagine di copertina di Fabio de Leonardis

Per approfondire il talento di Ellie vi consigliamo di visitare i suoi profili Instagram e Facebook

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