La felicità secondo la GenZ: significato, tempo e connessioni

Cosa rende felici i giovani nati tra il 1997 e il 2012? Un nuovo studio di Gallup e Walton Family Foundation, “Voices of Gen Z: Youth Happiness”, indaga a fondo la felicità di questa generazione, offrendo spunti di riflessione per comprendere il loro mondo e le loro aspettative.

Felicità come significato e motivazione

Per la GenZ, la felicità non si limita all’assenza di emozioni negative o alla presenza di una relazione amorosa. La vera felicità è strettamente legata alla percezione di significato e motivazione che si ricava dalle attività quotidiane.

Scuola e lavoro: il valore del “fare”

Circa il 60% dei ragazzi e delle ragazze “felici” dello studio dichiarano di trovare le proprie attività quotidiane “interessanti”. Questo si traduce in una maggiore motivazione ad andare a scuola o a lavoro (60%) e a svolgere con impegno i relativi compiti (64%).

La ricerca di una direzione

La metà del campione (45%) ritiene che la propria vita sia importante, ma solo il 28% ne è certo di aver trovato la direzione da seguire. Un dato che evidenzia il desiderio della GenZ di dare un senso al proprio agire quotidiano, andando oltre la semplice routine.

Tempo: equilibrio tra produttività e riposo

Attribuire significato al tempo dedicato a scuola e lavoro è fondamentale per la felicità della GenZ. Tuttavia, il riposo è altrettanto importante. Dormire a sufficienza e avere periodi di relax durante la settimana sono fattori decisivi per il loro benessere.

Confronto sociale e preoccupazioni finanziarie

Il confronto con gli altri e le preoccupazioni finanziarie sono due fattori che possono influenzare negativamente la felicità della GenZ. Circa la metà (51%) dichiara di avere “poche preoccupazioni finanziarie”, mentre l’altra metà è preoccupata a riguardo. Il 30% che vive con i genitori o tutori afferma di preoccuparsi per i soldi, suggerendo una precoce consapevolezza delle finanze familiari.

I social media e il confronto sociale

Il confronto sociale, spesso amplificato dall’uso non ponderato dei social media, può incidere negativamente sulla felicità della GenZ. I ragazzi e le ragazze che trascorrono più di tre ore sui social media hanno il doppio delle probabilità di manifestare sintomi di depressione e ansia.

Svuotare il confronto, riempire di significato

Per contrastare il rischio di dipendenze e promuovere la felicità, la GenZ dovrebbe evitare il confronto sociale e concentrarsi sul significato che ricava dalla propria quotidianità.

Il ruolo degli adulti

Il rapporto suggerisce agli adulti di aiutare la GenZ a trovare la propria strada nel mondo accademico e professionale, assicurandosi che i giovani vedano il valore di ciò che imparano e ne siano entusiasti. Una generazione supportata e motivata sarà più felice e in grado di costruire un futuro migliore per tutti.

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Anime: boom di popolarità tra i giovani! I dati sorprendenti sulla Gen Z

Gli anime conquistano il mondo! Nel panorama odierno dell’intrattenimento, gli anime non sono più solo un prodotto di nicchia, ma una vera e propria forza culturale inarrestabile. Questo medium, che ha subito un’evoluzione decennale, ha conquistato un posto centrale nella cultura globale.

Come mai questo successo?

Grazie ai siti di streaming e al potere dei social media, guardare anime è diventato più facile che mai. Ora, un pubblico vastissimo ha accesso a storie visive uniche ed emozionanti. Ma quanti sono gli appassionati di anime?

Un sondaggio condotto da Polygon in collaborazione con Vox Media e The Circus ci dà la risposta: gli anime sono più popolari che mai, soprattutto tra i giovani. I dati, raccolti da un campione di oltre 4.000 adulti americani, rivelano una tendenza chiara: la Gen Z è la più interessata agli anime. Il 42% della Gen Z guarda anime settimanalmente, contro solo il 25% dei Millennial. Una crescita esponenziale che sfida le convenzioni del passato. Anche se la Gen X e i Boomer mostrano un interesse minore (rispettivamente il 12% e il 3%), è evidente che il fascino degli anime sta contagiando tutti.

E dove guardano gli anime questi appassionati?

Tra le diverse piattaforme di streaming, la Gen Z preferisce Netflix e Crunchyroll per scoprire nuovi titoli. Un segno tangibile della nuova era che l’industria dell’intrattenimento sta vivendo. Gli anime, da sempre una forza creativa in continua evoluzione, stanno attraversando una rinascita globale senza precedenti, abbattendo barriere geografiche e culturali per diventare parte integrante della scena mediatica mondiale.

Perché gli anime piacciono così tanto?

Le ragioni sono tante: storie coinvolgenti, personaggi indimenticabili, animazioni spettacolari e mondi fantastici da esplorare. Gli anime offrono un’evasione dalla realtà e un rifugio sicuro dove sognare, emozionarsi e riflettere.

Se non hai mai visto un anime, ti consiglio di dare un’occhiata! Potresti scoprire un nuovo mondo di intrattenimento che ti appassionerà. E chi lo sa, potresti diventare anche tu un fan sfegatato!

Lavoro flessibile: la Gen Z rivendica il diritto al tempo libero e alla salute mentale

La Generazione Z sta rivoluzionando il mondo del lavoro, con la sua richiesta di orari flessibili e maggiore attenzione all’equilibrio tra vita privata e professionale.

Basta con le otto ore al giorno?

Per molti giovani, il modello lavorativo tradizionale, con orari fissi e rigidi, non è più sostenibile. Il tempo è prezioso e la Gen Z desidera spenderlo in modo appagante, dedicandosi alle proprie passioni e al benessere mentale.

“We’re not saving lives!”

Non stiamo salvando vite! è il grido di battaglia che riassume la frustrazione di molti giovani verso lavori alienanti e privi di significato. La Gen Z non si accontenta più di “lavorare per vivere”, ma aspira a un’esistenza più ricca e appagante.

Il lavoro flessibile come soluzione

La flessibilità lavorativa è la chiave per conciliare le esigenze lavorative con quelle personali. La possibilità di lavorare da remoto, di scegliere i propri orari e di avere maggiore autonomia permette ai giovani di essere più produttivi e felici.

L’influenza degli influencer

Gli influencer, con il loro stile di vita fluido e indipendente, sono un esempio per molti giovani. La loro capacità di integrare lavoro e vita privata in modo creativo e appagante ispira la Gen Z a cercare nuove strade nel mondo del lavoro.

Verso un futuro lavorativo più equilibrato

La Gen Z è la generazione del cambiamento. Le sue richieste di flessibilità, autonomia e attenzione al benessere mentale stanno aprendo la strada a un futuro lavorativo più equilibrato e sostenibile per tutti.

Un nuovo paradigma per il lavoro

Non si tratta solo di ridurre le ore lavorative, ma di ripensare completamente il concetto di lavoro. La Gen Z desidera un lavoro che sia significativo, appagante e che non vada a scapito della propria salute e felicità.

Un futuro promettente

Le aziende che sapranno adattarsi alle esigenze della Gen Z saranno quelle che avranno successo nel futuro. Il lavoro flessibile, la valorizzazione dei talenti e la creazione di un ambiente di lavoro positivo e stimolante saranno i fattori chiave per attrarre e fidelizzare i giovani talenti.

Gen Z, amore e linguaggio del corpo digitale

La gen Z si sta affermando come la più incline a cambiare i paradigmi prestabiliti. Essendo la prima generazione completamente digitale, ha ad esempio una nuova prospettiva e una nuova modalità di dialogo anche nelle relazioni sentimentali, che spesso iniziano online e presuppongono quindi nuovi elementi comunicativi. Mentre in passato durante la frequentazione il linguaggio del corpo, ovvero la comunicazione non verbale attraverso i gesti e i movimenti, era essenziale, oggi molti incontri iniziano nel mondo digitale. E questo significa, per chi è alla ricerca di un* partner, padroneggiare quello che Hinge, l’app di dating pensata per essere cancellata, chiama DBL, il linguaggio del corpo digitale.

Una lingua particolarmente importante per parlare con la Gen Z, che è ancora più *online* rispetto ai millennial (i giovani in questa fascia d’età hanno il 33% di probabilità in più rispetto ai “colleghi” millennial di affermare che si sentono più a loro agio a chattare con un* potenziale partner online che non di persona). Questi sono alcuni dei risultati del Gen Z DATE (Data, Advice, Trend, Expertise) Report di Hinge, che ha raccolto le risposte di 15.000 utenti a livello globale per scoprire di più sulla Generazione Z e la ricerca dell’amore.

Linguaggio digitale del corpo: troppo entusiasti o distaccati?

Che cos’è esattamente il linguaggio del corpo digitale? Anche in questo caso si tratta di un elemento non verbale, cioè del sottotesto. Sono le emoji, la punteggiatura, la lunghezza dei messaggi e il tempo di risposta. Ovvero, tutti indizi sottili che suggeriscono che una persona è interessata oppure no. Il linguaggio del corpo digitale, però, non sempre è facile da interpretare. Più della metà degli utenti, infatti, dichiara di aver passato del tempo a chiedersi se un* partner fosse effettivamente interessat* e il 56% ha dichiarato di aver eccessivamente analizzato il DBL di qualcun*.

In particolare, poi, gli utenti della Gen Z, anche se dichiarano di voler trovare l’amore (90%), sono ancora inclini a mantenere un approccio “distaccato” nelle loro abitudini di comunicazione online. Infatti, hanno il 50% di probabilità in più rispetto ai millennial di rimandare la risposta a un match per non sembrare troppo ansiosi o impazienti.

D’altra parte, il feedback della community di Hinge dice che non bisogna preoccuparsi di messaggiare troppo spesso con qualcun*. Solo il 13% degli utenti, infatti, sostiene che il double texting gli provochi il cosiddetto “ick”, cioè la sensazione di “fastidio” che si prova in un contesto sentimentale quando qualcuno fa qualcosa che mette a disagio l’altr*.

Secondo 8 utenti di Hinge su 10 il DBL rivela le intenzioni di un* match

Il linguaggio del corpo digitale è un aspetto molto importante in fase di dating, infatti il 77% degli utenti su Hinge ha sottolineato che può rivelare molto sulle intenzioni di un* potenziale partner. Ma quali sono i segnali del linguaggio del corpo digitale che i dater tengono d’occhio? I segnali più popolari sono chi inizia la conversazione e la coerenza del messaggio inviato (76% a pari merito). Seguono il tempo di risposta (68%), il tono del messaggio (66%), la lunghezza del messaggio (33%) e le emoji utilizzate (11%).

Considerando che il 69% degli utenti analizza il linguaggio del corpo digitale per determinare se vuole fare il passo successivo e uscire con un* partner, è chiaro quindi che essere più reattivi ed evitare di lasciare una conversazione in sospeso è importante nella ricerca dell’amore.

4 consigli per utilizzare il DBL di Logan Ury, Director of Relationship Science di Hinge:

Non date per scontato che un mancato messaggio indichi anche mancanza di interesse. Certo, può essere un segno di ciò che qualcuno prova per voi, ma non è sempre così. Prestate invece attenzione alle azioni e alle intenzioni che si celano dietro le parole.

Chiarite le aspettative fin dall’inizio. Se vi piace messaggiare, non abbiate paura di chiedere al* vostr* match con quale frequenza desidera tenersi in contatto tra un appuntamento e l’altro. Se invece non vi piace mandare messaggi, consigliate al* potenziale partner di non interpretare troppo il vostro modo di scrivere.

Se vi piacerebbe sentire più spesso il match, provate a mettere in atto un “rinforzo” positivo.  Quando qualcun* vi manda un messaggio, fate sapere quanto vi ha fatto a piacere riceverlo.

Less is more. Fate capire che avete colto il fatto che la persona con cui vi state frequentando non ama inviare messaggi, ma che apprezzereste di sentirla anche in breve, ad esempio con un messaggio con scritto “ti penso” o un meme che gli ricorda voi, anche solo per farvi sentire che siete nei suoi pensieri.

Dry Dating: il primo appuntamento senza alcol è la nuova tendenza della Gen Z

Se pensi che per un appuntamento romantico ci voglia per forza un bicchiere di vino, ti sbagli. La Generazione Z, quella dei nati tra il 1997 e il 2012, ha deciso di dire addio all’alcol e di vivere le prime uscite in modo sobrio e autentico. Scopri cos’è il Dry Dating e perché sta conquistando sempre più giovani.

Cos’è il Dry Dating?

Il Dry Dating è una pratica che consiste nel rinunciare al consumo di alcol durante i primi appuntamenti. Si tratta di una scelta volontaria e consapevole, che nasce dal desiderio di conoscere meglio l’altra persona senza l’influenza di sostanze che alterano lo stato d’animo e il comportamento. Il Dry Dating segue il successo del Dry January, il mese senza alcol che molti hanno sperimentato come sfida personale o come modo per migliorare la propria salute.

Perché il Dry Dating piace alla Gen Z?

La Gen Z è una generazione che ha a cuore il proprio benessere fisico e mentale, e che non ha paura di andare controcorrente. Secondo uno studio di Bumble, una delle app di appuntamenti più usate, il 34% dei giovani intervistati preferisce una cena senza alcol. Anche Tinder, il colosso degli incontri online, ha registrato un calo del 53% delle ricerche “interesse per i drink” tra i 18 e i 25 anni. Questi dati mostrano che il Dry Dating non è una moda passeggera, ma una tendenza in crescita.

Quali sono i vantaggi del Dry Dating?

Il Dry Dating ha molti vantaggi, sia per chi lo pratica che per chi lo incontra. Ecco alcuni dei più evidenti:

  • Risparmio: uscire senza alcol significa spendere meno, sia per il conto del ristorante che per eventuali taxi o mezzi pubblici.
  • Salute: evitare l’alcol significa fare un favore al proprio organismo, che non deve metabolizzare una sostanza tossica e che può godere di una migliore idratazione e digestione.
  • Autenticità: rinunciare all’alcol significa mostrarsi per quello che si è, senza maschere o filtri, e permettere all’altra persona di fare lo stesso. Questo favorisce una maggiore intimità e complicità.
  • Memoria: non bere alcol significa ricordare tutto quello che si è detto e fatto, senza rimpianti o imbarazzi il giorno dopo.
  • Sicurezza: non assumere alcol significa essere più lucidi e responsabili, e poter gestire meglio eventuali situazioni spiacevoli o pericolose.

Come fare il Dry Dating?

Fare il Dry Dating non è difficile, basta seguire alcuni semplici consigli:

  • Scegli un luogo adatto: evita i locali dove l’alcol è protagonista, come i pub o i cocktail bar, e opta per posti dove puoi bere altre cose, come caffè, tè, succhi o frullati. Puoi anche scegliere attività alternative, come una passeggiata, una mostra, un cinema o un parco divertimenti.
  • Comunica la tua scelta: non avere paura di dire all’altra persona che non bevi alcol, e spiegale i tuoi motivi. Se è una persona intelligente e rispettosa, capirà e apprezzerà la tua decisione. Se invece ti giudica o ti mette sotto pressione, forse non è la persona giusta per te.
  • Divertiti: non pensare che il Dry Dating sia noioso o imbarazzante, al contrario, può essere molto stimolante e divertente. Approfitta dell’occasione per conoscere meglio l’altra persona, per parlare di interessi, passioni, sogni, per scherzare, ridere, flirtare. E se scatta la scintilla, non esitare a baciare o abbracciare, senza alcol il contatto è ancora più intenso e coinvolgente.

Sei pronto per il Dry Dating?

Il Dry Dating è una nuova tendenza che sta cambiando il modo di vivere i primi appuntamenti. Se sei curioso di provare questa esperienza, o se l’hai già fatta e ti è piaciuta, condividi il tuo parere con noi. E se hai bisogno di un aiuto per trovare la persona giusta, affidati a Copilot, il tuo assistente virtuale che ti aiuta a cercare, scegliere e incontrare il tuo match perfetto. Buon Dry Dating!

Straight edge: cos’è e perché è un fenomeno in crescita

Lo straight edge è un movimento culturale nato negli Stati Uniti negli anni Ottanta che si basa sul rifiuto di alcol, droghe e violenza. I membri di questo movimento, che si definiscono straight edge, si impegnano a vivere una vita sana e pulita, basata su valori come la disciplina, la responsabilità e l’autocontrollo.

Il movimento straight edge è nato nel contesto della scena hardcore punk, un genere musicale che si caratterizza per la sua energia e la sua carica sociale. I primi straight edge erano spesso giovani punk che si opponevano all’uso di alcol e droghe, che vedevano come una forma di alienazione e autodistruzione.

Nel corso degli anni, il movimento straight edge si è diffuso in tutto il mondo e ha assunto forme diverse. Oggi, gli straight edge non sono più solo giovani punk, ma persone di tutte le età e provenienze.

I motivi del successo dello straight edge

Ci sono diversi motivi per cui il movimento straight edge è in crescita. Innanzitutto, la diffusione dei social media ha contribuito a rendere il movimento più visibile e accessibile. In secondo luogo, la crescente attenzione al benessere e alla salute ha portato molte persone a riconsiderare il proprio rapporto con alcol e droghe. Infine, il movimento straight edge offre un senso di appartenenza e di comunità che può essere particolarmente importante per i giovani che si sentono soli o emarginati.

I valori dello straight edge

I valori fondamentali dello straight edge sono:

  • Il rifiuto di alcol, droghe e tabacco: gli straight edge credono che queste sostanze siano dannose per la salute fisica e mentale.
  • La promozione di uno stile di vita sano: gli straight edge si impegnano a vivere una vita sana e pulita, basata su una dieta equilibrata, una regolare attività fisica e un buon riposo.
  • L’impegno per la giustizia sociale: gli straight edge sono spesso impegnati in attività sociali e politiche, come la lotta contro la violenza, la discriminazione e l’oppressione.

La critica allo straight edge

Il movimento straight edge è stato criticato da alcuni per essere troppo moralista e punitivo. I critici sostengono che gli straight edge dovrebbero avere il diritto di scegliere liberamente se consumare alcol o droghe, senza essere giudicati.

Tuttavia, gli straight edge sostengono che il loro movimento non è basato sulla moralità, ma sul rispetto di se stessi e degli altri. Credono che l’alcol e le droghe siano dannose per la salute e la società, e che scegliendo di non consumarle stanno contribuendo a creare un mondo migliore.

Un esempio molto vicino al nostro mondo: Zerocalcare sembra aderire a questa “filosofia” di vita!Lo sapevate?!

I sottotitoli fissi: una tendenza in crescita tra Gen Z e Millennials

I sottotitoli fissi sono una funzione che permette di visualizzare il testo parlato di un film o di un programma televisivo sullo schermo. In passato, i sottotitoli erano utilizzati principalmente da persone con problemi di udito o di comprensione della lingua parlata. Tuttavia, negli ultimi anni, si è assistito a un aumento dell’utilizzo dei sottotitoli fissi da parte di persone udenti, in particolare tra la Gen Z e i Millennials.

Perché i sottotitoli fissi sono così popolari tra i giovani?

Ci sono diversi fattori che spiegano la crescente popolarità dei sottotitoli fissi tra i giovani. Innanzitutto, i giovani sono sempre più abituati a utilizzare i sottotitoli per guardare film e programmi televisivi in lingua originale. Questo perché, grazie alla diffusione di piattaforme di streaming come Netflix e Prime Video, è più facile accedere a contenuti in lingua straniera.

In secondo luogo, i giovani sono spesso più attenti ai dettagli e alla narrazione di un film o di un programma televisivo. I sottotitoli possono aiutare a comprendere meglio le battute, i dialoghi e le scene d’azione.

In terzo luogo, i giovani sono più propensi a guardare i contenuti multimediali in multitasking. I sottotitoli possono aiutare a seguire la trama di un film o di un programma televisivo anche se si è impegnati in altre attività, come la navigazione su Internet o la scrittura di messaggi.

Quali sono i vantaggi dell’utilizzo dei sottotitoli fissi?

I sottotitoli fissi offrono diversi vantaggi, sia per le persone udenti che per quelle con problemi di udito.

  • Migliore comprensione della trama: i sottotitoli possono aiutare a comprendere meglio la trama di un film o di un programma televisivo, soprattutto se si tratta di un contenuto in lingua straniera.
  • Maggiore attenzione ai dettagli: i sottotitoli possono aiutare a concentrarsi sui dettagli di un film o di un programma televisivo, come le battute, i dialoghi e le scene d’azione.
  • Migliore esperienza di visione: i sottotitoli possono migliorare l’esperienza di visione di un film o di un programma televisivo, rendendolo più coinvolgente e comprensibile.

Conclusione

L’utilizzo dei sottotitoli fissi è una tendenza in crescita tra Gen Z e Millennials. I sottotitoli offrono diversi vantaggi, sia per le persone udenti che per quelle con problemi di udito.

McDonald’s lancia CosMc’s, il futuristico spin-off per la Gen Z

CosMc’s, il nuovo McDonald’s spaziale, è già virale

Il primo locale ha aperto in anteprima a Bolingbrook, Illinois, e ha già registrato code di tre ore, il menu è dedicato alla generazione Z, con bevande innovative e fuori dal mondo, panini originali e alcuni classici McDonald’s

In arrivo altre 10 location in Texas nel 2024

McDonald’s ha lanciato un nuovo spin-off, CosMc’s, che si rivolge alla generazione Z. Il concept è futuristico e spaziale, con un menu dedicato a bevande innovative e fuori dal mondo, panini originali e alcuni classici McDonald’s.

Il primo locale ha aperto in anteprima a Bolingbrook, Illinois, lo scorso 7 dicembre, e ha già registrato code di tre ore per accaparrarsi l’innovativa linea di prodotti. L’apertura vera e propria al pubblico è prevista per oggi, 11 dicembre.

Il menu di CosMc’s è ricco di sorprese. Tra le bevande spiccano i bubble tea, i frappé e le granite, con nomi stravaganti come Sour Cherry Energy Burst, Berry Hibiscus Sour-ade, Island Pick-Me-Up Punch. Tutti i prodotti sono personalizzabili con sciroppi, palline di tapioca e addirittura shot di vitamine. Sono inoltre disponibili bevande al caffè in stile Starbucks come Turmeric Spiced Latte, Chai Tea Latte e S’mores Cold Brew.

Per quanto riguarda il cibo, CosMc’s propone panini originali come il Spicy Queso Sandwich, con omelette, salsiccia schiacciata, cheddar normale e piccante, salsa spicy queso e chips di jalapeño; o il Creamy Avocado Tomatillo Sandwich, con omelette, bacon, cheddar e salsa avocado e pomodorini. Ci sono anche snacks come pepite di pretzel e mini-hash brown. Dall’offerta McDonald’s più tradizionale arrivano i vari McMuffins (Egg, Bacon e Sausage) oltre agli intramontabili McFlurry’s guarniti con Oreo oppure M&M’s.

Per ora CosMc’s è presente solo a Bolingbrook, Illinois. Nel 2024 sono previste altre 10 aperture, tra le zone di Dallas e San Antonio in Texas. Ma sui social c’è già chi farebbe chilometri anche solo per poter dire di esserci stato.

Il nuovo McDonald’s spaziale è destinato a fare parlare di sé. Con il suo menu innovativo e il suo concept futuristico, CosMc’s potrebbe conquistare la generazione Z, che è sempre alla ricerca di novità e di esperienze uniche.

Ijbol, il nuovo modo di dire “mi sto sbellicando dalle risate”

Ijbol è un nuovo acronimo che sta rapidamente sostituendo LOL e LMAO tra i giovanissimi. Sta per “I just burst out laughing”, che significa “mi sto sbellicando dalle risate”.

Ijbol è nato nel 2021 su TikTok dai fan della musica K-Pop. Inizialmente veniva utilizzato in modo scherzoso e affettuoso per indicare i cantanti che suscitano sempre grande ilarità per i loro comportamenti divertenti e inaspettati. Da lì, complice anche la viralità dei social network, l’uso di ijbol si è rapidamente allargato entrando nel gergo delle comunicazioni online informali tra gli adolescenti, in particolare su piattaforme come TikTok e Twitter.

Per i giovanissimi ijbol è un modo nuovo e distintivo di segnalare di aver davvero riso di gusto per qualcosa, in modo fragoroso e incontrollato. Descrive una reazione istintiva e autentica, non la fredda risatina da screen che può nascondersi dietro la digitazione poco sentita di un LOL.

Tra i personaggi pubblici eletti involontariamente a icone di ijbol spicca la vicepresidente americana Kamala Harris, nota per le sue improvvise risate sguaiate in contesti anche istituzionali e interviste.

Insomma, per quanto i termini di Internet siano effimeri e passeggeri, ijbol sembra rispondere a un’esigenza precisa di questa generazione, quella di rinnovare un linguaggio ormai logoro riportandolo a una maggiore autenticità e immediatezza. Chissà per quanto tempo resisterà prima che anch’esso venga soppiantato dalla prossima moda.

La Generazione Z: chi sono, cosa vogliono e come cambieranno il mondo

La Generazione Z, conosciuta con vari nomi come Centennials, Digitarians, iGen, Plurals, Post-Millennials o Zoomers, comprende individui nati tra la metà-tardi degli anni novanta e i primi anni duemiladieci. Essi sono per lo più figli della Generazione X e degli ultimi baby boomer, cresciuti con Internet sin dalla prima infanzia e definibili come “nativi digitali”.

William Strauss e Neil Howe, autori di saggi generazionali, sono stati i primi a coniare il termine “Millennial”, ma successivamente ci si è concentrati sulla Generazione Z, conosciuta anche come Homeland Generation. Questi giovani hanno fatto la propria comparsa in un’epoca caratterizzata da una crescente preoccupazione per il futuro, con un’attenzione particolare all’accesso all’istruzione superiore.

La mentalità aperta e inclusiva della Generazione Z è evidente nella loro positività verso la diversità etnica e religiosa. Cresciuti durante una recessione economica, essi sono più inclini a cercare la realizzazione personale nel lavoro piuttosto che nella ricerca di alto salario.

Molto attivi online, questi giovani passano più tempo sui social media che davanti alla TV, con un utilizzo giornaliero del cellulare. La tecnologia digitale è un elemento cruciale nelle loro vite, secondo Forbes, e l’epidemia di COVID-19 ha comportato un aumento dell’ansia tra loro, soprattutto nei confronti della didattica a distanza.

Il rapporto con i Baby boomer è stato contrassegnato dall’espressione “OK boomer”, utilizzata per rispondere a posizioni giudicate condiscendenti riguardo alla tecnologia e ai cambiamenti sociali. L’uso intensivo dei social network, in particolare di TikTok, ha suscitato critiche per il suo potenziale nel diffondere disinformazione e propaganda.

Ma quali sono le caratteristiche distintive di questa generazione? Quali sono le loro aspirazioni, i loro valori e i loro comportamenti? E come si relazionano con le altre generazioni e con il mondo che li circonda? Vediamolo in questo articolo, che si basa su fonti accreditate e studi recenti.

Le sfide della Generazione Z

La Generazione Z è nata e cresciuta in un contesto di grandi sfide globali, come il cambiamento climatico, il terrorismo, le migrazioni, le disuguaglianze, la crisi finanziaria e la pandemia. Questi eventi hanno influito sulla loro visione del mondo, rendendoli più consapevoli, responsabili e attivi. Secondo uno studio di Deloitte, il 62% dei membri della Generazione Z si sente responsabile di fare la differenza nel mondo, e il 54% crede di poter avere un impatto positivo. Inoltre, il 77% si dice preoccupato per l’ambiente, e il 67% per i diritti umani.

La Generazione Z è anche la più colpita dagli effetti della pandemia, che ha messo a repentaglio la loro salute, la loro istruzione, il loro lavoro e il loro benessere. Secondo l’UNESCO, oltre 1,5 miliardi di studenti sono stati colpiti dalla chiusura delle scuole, e il 40% di loro ha subito una perdita di apprendimento. Secondo l’OIL, il 12,6% dei giovani tra i 15 e i 24 anni ha perso il lavoro a causa della crisi, e il 42% ha subito una riduzione del reddito. Secondo l’OMS, il 35% dei giovani ha manifestato sintomi di ansia e depressione a causa dell’isolamento sociale.

Queste difficoltà hanno reso la Generazione Z più resiliente, adattabile e innovativa. Essi hanno saputo sfruttare la tecnologia per continuare a studiare, lavorare, comunicare e divertirsi online. Essi hanno anche mostrato una maggiore solidarietà verso le persone più vulnerabili, partecipando a iniziative di volontariato, donazioni e sensibilizzazione.

Le opportunità della Generazione Z

La Generazione Z ha anche a disposizione una serie di opportunità uniche, che le consentono di esprimere il proprio potenziale e di contribuire al progresso della società. Essi sono la generazione più istruita, connessa e diversificata della storia, e hanno accesso a una vasta gamma di risorse, informazioni e possibilità.

La Generazione Z è la prima a essere composta da nativi digitali, ovvero persone che sono nate e cresciute con Internet e i dispositivi elettronici. Questo li rende abili nell’uso delle tecnologie, capaci di apprendere in modo autonomo e collaborativo, e creativi nell’ideare soluzioni digitali. Essi sono anche abituati a gestire grandi quantità di dati, a filtrare le fonti affidabili e a proteggere la propria privacy online.

La Generazione Z è anche la più connessa, grazie ai social media e alle piattaforme di comunicazione online. Essi sono in grado di interagire con persone di tutto il mondo, di accedere a contenuti di ogni tipo e di esprimere la propria opinione e la propria identità. Essi sono anche influenzati dai loro pari, dai loro familiari e dai loro idoli, che possono essere celebrità, influencer, youtuber o attivisti.

La Generazione Z è infine la più diversificata, sia dal punto di vista demografico che culturale. Essi sono composti da persone di diverse etnie, religioni, orientamenti sessuali, identità di genere e abilità. Essi sono aperti e tolleranti verso le differenze, e cercano di promuovere la parità, l’inclusione e la giustizia sociale. Essi sono anche consapevoli della propria unicità, e cercano di esprimere la propria personalità, i propri valori e i propri interessi.

Le implicazioni della Generazione Z

La Generazione Z ha un impatto significativo sul mondo che la circonda, sia come consumatori che come cittadini. Essi influenzano i mercati, le organizzazioni, le istituzioni e le culture, con le loro scelte, le loro azioni e le loro aspettative.

Come consumatori, la Generazione Z è esigente, selettiva e consapevole. Essi preferiscono acquistare prodotti e servizi che siano di qualità, convenienti, personalizzati, etici e sostenibili. Essi si affidano alle recensioni online, ai consigli dei loro pari e alle testimonianze degli influencer. Essi sono anche propensi a sperimentare nuove esperienze, a utilizzare le piattaforme di condivisione e a partecipare alle economie collaborative.

Come cittadini, la Generazione Z è attiva, critica e impegnata. Essi vogliono avere una voce nelle decisioni che li riguardano, e si esprimono attraverso i social media, le petizioni online, le proteste e i movimenti civici. Essi si interessano ai temi globali, come il clima, i diritti umani, la pace e la democrazia. Essi si aspettano che i leader politici, economici e sociali siano trasparenti, responsabili e vicini alle loro esigenze.

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