Una guida ai cinecomics per Edizioni NPE

Lo si può dire senza problemi: in quest’ultimo anno senz’altro una delle cose che è mancata di più è stato andare al cinema, in particolare a vedere cinecomics e altri film del genere che sul grande schermo hanno una resa indubbiamente superiore a quella che si può avere sul televisore o sul monitor in casa.In attesa di poter tornare nella propria sala preferita e immergersi di nuovo in altri mondi fantastici, è appena uscito per le Edizioni NPE un libro per appassionati e curiosi, Guida ai cinecomics,dalla pagina allo schermo di Giuliano Gambino, 816 pagine serrate e piene di titoli, con schede ognuna corredata da immagini delle locandine e non solo.

Nel saggio trovano giustamente e ovviamente spazio i cinecomics degli ultimi anni, sia Marvel che DC Comics, veri e propri fenomeni di costume e di culto, ma non solo, perché quella di ispirarsi al mondo del fumetto per creare storie non è un’idea dell’ultimo periodo, ma un qualcosa che è iniziato molti anni fa.Negli anni Settanta, per esempio, i super eroi avevano trovato una strada al cinema grazie alla saga di Superman, interpretata dal compianto Christopher Reeve, per molti ancora oggi la vera incarnazione dell’Uomo d’Acciaio. Ma parlare solo di super eroi come storie di fumetti portate al cinema sarebbe riduttivo, nel libro si parla anche di altri tipi di film, come La famiglia AddamsThe Mask, Il CorvoBlondie, Il villaggio più pazzo del mondo, Flash Gordon, Tin Tin, di epoche anche diverse e non vicine tra di loro, per scoprire un rapporto antico e proficuo.

Del resto, cinema e fumetti hanno molto in comune, entrambi si basano sulle immagini messe in sequenza, con una storia che si snoda man mano. Nelle pagine di Guida ai cinecomics non si parla solo di produzioni statunitensi, ma anche di altri Paesi, e si racconta anche come questo rapporto si è sviluppato, partendo dalle serie di film per il grande schermo ispirate al mondo dei fumetti degli anni Trenta e Quaranta, per arrivare agli ultimi successi di oggi, ma anche a titoli più di nicchia.

Un modo quindi per costruirsi percorsi di visioni di film da cineteca e non, approfondendo una passione, anzi due passioni che si incontrano, in attesa davvero di ritrovarsi tutti al cinema.

Howard e il destino del mondo

Sempre in tema di cinecomics, a metà degli anni ottanta, il papà di “Star Wars”, George Lucas, venne attratto dall’idea di realizzare un adattamento cinematografico del Fumetto “Howard the Duck”, le avventure del papero Howard personaggio della Marvel Comics creato da Steve Gerber, che nel 1984 lasciò la presidenza della Lucasfilm per essere il produttore esecutivo del film. Per la sceneggiatura Lucas, si rivolse a Willard Huyck e Gloria Katz suoi compagni al corso di cinema, con cui aveva già lavorato in passato sulla sceneggiatura del film American Graffiti. Così nel 1986 prodotto dalla Universal Studios e dalla LucasFilm con George Lucas come produttore esecutivo, venne alla luce nelle sale cinematografiche Howard The Duck, conosciuto in Italia col titolo Howard e il destino del Mondo, nel cast figurano Lea Thompson, Jeffrey Jones e un giovanissimo Tim Robbins.

https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=SzI-ZbcK_sw

Spazio remoto, un pianeta simile alla Terra, ma con una differenza: la vita che si è evoluta su questo pianeta è composta da paperi che hanno avuto una sorta di umanizzazione evolvendosi come gli esseri umani. In una di queste città molto simili alle metropoli americane, in un tipico appartamento per scapoli, Howard, il protagonista di questa storia, mentre sta guardando la televisione seduto sulla sua poltrona, viene improvvisamente e letteralmente strappato via da casa sua e dal suo pianeta e catapultato sul pianeta Terra, nella periferia di Cleveland. Disorientato e frastornato, Howard cerca di capire dove si trova e in breve capisce di non essere più sul suo mondo e di trovarsi su un pianeta a lui sconosciuto abitato da strane, dal suo punto di vista, creature. Dopo aver girovagato e aver fatto una serie di strani incontri, Howard vede in difficoltà una ragazza infastidita da un gruppetto di teppisti e va in suo aiuto facendoli scappare terrorizzati, così fa la conoscenza di Beverly Swutzler, una giovane cantante rock, che, presa da una sorta di curiosità e tenerezza per il suo salvatore e anche come ringraziamento per l’aiuto, lo ospita a casa sua e appena Howard gli racconta la sua storia, lei cerca di aiutarlo mettendolo in contatto con Phil Blumburtt un suo amico scienziato che lavoro presso un centro di ricerca. Appena Beverly si mette in contatto con Phil, la ragazza e Howard vengono contattati dal capo di Phil, il dottor Walter Jenning, che gli spiega che Howard è stato coinvolto in un esperimento con un nuovo strumento chiamato spettroscopio, che per via di una specie di sovraccarico esso si è trasformato in una sorta di raggio traente che ha attratto Howard trasportandolo dal suo pianeta, fin sulla Terra. Il Dr Jenning rimette in funzione lo spettroscopio per far tornare Howard sul suo pianeta, ma qualcosa va di nuovo storto,infatti durante la prova avviene un’esplosione e il raggio dell’apparecchio trascina a sé una creatura aliena che si fa chiamare Occulto Super Sovrano dell’universo, un essere completamente malvagio con il solo scopo di distruggere e dominare. Ironia del destino, l’energia dell’esplosione fonde l’alieno all’interno del corpo di Jenning, come una sorta di possessione. Howard e Beverly assieme a Phil fuggono dal centro, in quanto avrebbero troppe risposte da dare alle autorità e si portano dietro un confuso Dr Jenning non sapendo della “Fusione” con l’alieno, però pian piano la personalità dello scienziato viene soppiantata da quella dell’alieno, finché alla fine la malvagia creatura non prende completamente possesso del corpo di Jenning, a questo punto Jenning sfugge dalle grinfie di Howard e soci, per ritornare al centro di ricerca per riattivare lo spettroscopio e far venire sulla Terra i suoi compagni e dare inizio a un’invasione in piena regola. Giunto sul posto Jenning riattiva l’apparecchiatura, ma viene raggiunto da Howard, ne segue una lotta furibonda, alla fine Howard grazie al prototipo di un cannone Laser, riesce a sconfiggere l’alieno, però per salvare la Terra è costretto a distruggere lo spettroscopio, mandando in fumo la sua unica possibilità di tornare a casa. Nell’esplosione dello spettroscopio, l’onda d’urto riesce a liberare il Dr Jenning che ritorna alla normalità e promette a Howard che prima o poi riuscirà a ricostruire lo spettroscopio per poterlo far tornare a casa. Nel frattempo Howard è riconosciuto da tutto come un eroe e diviene il nuovo impresario musicale di Beverly e della sua band nel locale dove si esibiscono.

Howard E il Destino del Mondo - Scena Finale del Concerto

Nonostante le premesse del film, Howard the Duck, fu un vero flop sia per la critica che per il pubblico, in quanto differiva dall’idea originale e che perché peccava molto in alcuni punti della trama senza approfondire il personaggio principale e la storia stessa, per alcuni è considerato un cult, io personalmente non trovo totalmente brutto, potevano fare di peggio o di meglio, mantiene una certa ironia e tutto sommato non è completamente male. Vista la comparsata dei filmati bonus dei due film de Galaxy Guardian 1&2 forse è probabile in futuro un eventuale Remake.

https://www.youtube.com/watch?v=u6hDf5cCUJw

Steel, the movie

In un panorama di film dedicati ai comics, vi è un enormità di titoli dedicati ai big delle varie serie a fumetti, come Captain America, Iron Man, Batman, Superman, Spider-man quasi snobbando i personaggi minori. Ma non è stato sempre così! La Warner Bros., alla fine degli anni ’90, provò a realizzare un film dedicato a un supereroe non proprio “mainstream”, Steel (Accaio), un personaggio proposto subito dopo la splendida saga della Morte di Superman. Dopo il duello mortale con Doomsday, in casa Dc Comics furono presentati 4 personaggi che presero l’eredità del Kryptoniano: Superboy, scoperto essere il clone modificato di Kal-El, l’Eradicatore, dalle origini sconosciute, il Cyborg metà macchina e metà Kryptoniano e, infine, Steel, un uomo con un’armatura altamente tecnologica, in grado di volare e armato di un martellone da fabbro in grado di sparare raggi oltre a essere usato come corpo contundente (una sorta di crasi tra l’armatura di Ironman e il  martello di Thor).

Steel - Trailer

Il regista Kenneth Johnson cercò di creare la versione cinematografica di uno di questi “eredi” di Superman e curò la sceneggiatura basata sul personaggio creato da Louise Simonson e Jon Bogdanove. Per il protagonista venne ingaggiato il famoso giocatore di Basket Shaquille O’Neal, in quanto visto il soggetto del fumetto, per il regista sembrava il più indicato, e in più si sperava anche nel nome del cestista come richiamo non solo per i fan dei fumetti, ma anche per gli amanti dello sport. Purtroppo le molte lacune che si sono avute nella trama del film, e anche il fatto che non solo le origini, ma anche lo sviluppo del personaggio fu completamente differente dall’originale, il film non ha avuto una grande approvazione da parte del pubblico, e fu un vero flop al botteghino.

Steel (1997) Official Trailer - Shaquille O'Neal Superhero Movie HD

La storia inizia, in una base per la sperimentazione di nuove armi per l’Esercito degli Stati Uniti d’America, a presenziare tale collaudo vi sono il colonnello John Henry Irons e il Maggiore Nathaniel Burke, gli ideatori del nuovo fucile a impulsi e una commissione senatoriale per gli stanziamenti. Il tutto procede liscio come l’olio, però Burke, per mettersi in luce con la commissione, spinge al massimo la potenza consentita del prototipo, nonostante i divieti di Irons, infatti l’arma esplode coinvolgendo i membri della commissione e i militari, causando morti e feriti. Per questo motivo Burke viene condannato alla corte marziale per negligenza ed espulso con disonore dall’esercito. Burke se ne va indignato dando la colpa a Irons per non averlo difeso, anche Irons dà le dimissioni, in quanto si è reso conto della pericolosità delle sue invenzioni se finissero in mani sbagliate. Dopo il congedo, Irons ritorna a New York, nel quartiere dove viveva da bambino, dopo essersi sistemato riprende i vecchi contatti con i parenti e gli amici di un tempo e trova lavoro come operaio edile; il tutto sembra andare per il meglio e i brutti ricordi pian piano sembrano svanire. Ma il male è sempre in agguato, infatti, le bande di delinquenti che stanno infestando il quartiere, negli ultimi tempi sono molto più organizzate di una volta e la polizia non riesce ad avere ragione su di loro, in quanto sembrano disporre di armi tecnologicamente più avanzate e più letali di quelle in dotazione alla polizia. Si vocifera, nel sottobosco della malavita, che vi sia un’unica mente dietro alle varie gang, che disponendo di risorse all’apparenza illimitate, fornisce armi e attrezzature all’avanguardia e anche una certa protezione dalla polizia, grazie ai suoi misteriosi agganci. Irons, suo malgrado, viene coinvolto nella questione, in quanto, durante uno scontro rimane coinvolta Nonna Odessa e John Henry. Dopo essersi accertato che Odessa era fuori pericolo decide di fare qualcosa per debellare questa minaccia. Con l’aiuto di un suo vecchio amico, lo Zio Joe, e una sua ex collega dell’esercito Susan Sparks,  prepara un piano d’azione per passare all’attacco. Per affrontare le bande e arrivare alla fine al vertice della piramide criminale, i tre costruiscono un’armatura completa indistruttibile e un martello da fabbro che all’occorrenza diventa un fucile elettromagnetico. Così Irons con indosso l’armatura, a cavallo di una moto speciale creata per l’occasione diventa una sorta di moderno cavaliere medievale, armato del suo tecnologico martello. John Henry diventa il nuovo vigilante della città, ma per evitare di essere riconosciuto per eventuali ritorsioni, prende il nome di Steel (acciaio).  Irons nella nuova identità di Steel, dopo un inizio incerto per via dell’inesperienza, riesce pian piano a debellare senza non poca difficoltà sia le gang di strada che i poliziotti corrotti e anche gli sgherri del misterioso “mastermind” a capo di tutto, infatti Steeel riesce finalmente ad arrivare al vertice, e qui viene a scoprire che il suo avversario e nemesi è il suo vecchio collega Burke. Dopo uno scontro con armi tecnologicamente futuristiche, Steel riesce a sconfiggere Burke. La città è finalmente libera dalla criminalità, Nonna Odessa è uscita dall’ospedale e John Henry può finalmente rilassarsi con i suoi amici e famigliari, in attesa che la città abbia nuovamente bisogno del suo eroe Steel l’uomo in armatura d’Acciaio.

"Steel" (1997) Home Video Trailer

 

Il film nel suo insieme non è tanto male, ovviamente catalogato come B-movie, peccato però che è nei dettagli che il tutto si perde, lasciando perdere le cose ovvie come la non somiglianza del personaggio originale comprese le origini, ma anche per come è stato strutturato, scene d’intermezzo e introduzione di personaggi che fanno presagire eventuali seguiti, ma che nella trama non c’entrano nulla, scene d’azione malfatte e in alcuni momenti recitazione, forse per colpa del doppiaggio (non ho mai visto la versione originale), malfatta. Qualcosa si salva, ma non abbastanza purtroppo, come film è abbastanza bruttarello, potevano fare qualcosa di più, oppure meglio, forse con un altro soggetto creato ex novo senza riferimenti ai comics, avrebbe avuto magari più approvazione da parte del pubblico, non lo sapremo mai, per me è un NI, non troppo brutto da dargli un voto bassissimo, ma non lo vorrei nella mia collezione.

Alla prossima!

by Marco Talparius Lupani

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