A Natale torna Lunario, il capolavoro del maestro del fumetto Magnus

La neonata casa editrice bolognese 9970 presenta a Natale la sua prima pubblicazione: una preziosa “Artist Edition” in edizione limitata del Lunario, opera ormai introvabile del maestro del fumetto Roberto Raviola, in arte Magnus (Bologna 1939 – Imola 1996).

Magnus pubblicò in origine il Lunario 1995 alla fine del 1994 per la casa editrice Granata Press di Luigi Bernardi. Già autore di pietre miliari del fumetto, da Kriminal a Alan Ford, da I Briganti a Lo Sconosciuto, Magnus si cimentò questa volta in un’opera completamente diversa: un diario – agenda dell’anno con cinque racconti a fumetti ambientati nella Valle del Santerno e ispirati in parte a storie della tradizione letteraria cinese e in parte a leggende del folklore dell’Appennino tra Romagna e Toscana, in particolare di Castel del Rio, dove l’autore visse i suoi ultimi anni. Ai racconti a fumetti aggiunse dodici eleganti e dettagliatissime illustrazioni, una per ogni mese dell’anno, nelle quali il tema ricorrente è l’incontro con fantasmi, folletti e creature magiche.

Nella nuova “Artist Edition” il Lunario rivive sotto forma di un volume di 92 pagine di grande formato (31 x 42 cm.), contenente le riproduzioni delle tavole originali dei 12 mesi e delle 5 storie presenti nella prima edizione, riportate alle dimensioni originali. Il libro contiene inoltre saggi critici di esperti e studiosi di fumetto (Luca Baldazzi, Fabio Gadducci, Michele Masini e Giovanni Nahmias). Le illustrazioni dei mesi sono infine accompagnate da brevi note di commento di alcuni tra i più importanti autori del fumetto contemporaneo: tra loro Igort, Davide Toffolo, Paolo Bacilieri, Giuseppe Palumbo, Sara Colaone e altri ancora.

Il volume è in vendita esclusiva online sul sito web 9970.it.

Tex. La Valle Del Terrore

Sergio Bonelli Editore presenta la nuovissima edizione di “Tex. La Valle Del Terrore”, una vera e propria meraviglia grafica disegnata da Magnus. A partire dal 17 novembre, i lettori potranno immergersi in questa raffinata edizione del “Texone”, scritta da Claudio Nizzi e interpretata da uno dei più straordinari e memorabili maestri del fumetto mondiale, Roberto Raviola, meglio conosciuto come Magnus.

Questa nuova edizione di “Tex. La Valle Del Terrore” è l’epitome della cura e dell’attenzione ai dettagli. Il volume è di grande formato e presenta una collezione di bozzetti e schizzi preparatori del celebre Magnus. Nonostante siano passati più di venticinque anni dalla sua prima pubblicazione, “Tex. La Valle Del Terrore” rimane un capolavoro intramontabile.

La storia si svolge nella valle dello Yuba River, dove la setta asiatica dei Vendicatori sta compiendo massacri tra i padroni dei giacimenti auriferi della zona. Inizialmente, i sospetti cadono su Victor Sutter, un ricco possidente ormai decaduto, tormentato dalla malattia e manipolato dalla sua cameriera May Ling. Ma presto Tex e Carson iniziano a intravedere i meccanismi di un inganno molto più sofisticato.

La preziosa edizione di “Tex. La Valle Del Terrore” è arricchita da un’introduzione scritta da Davide Bonelli, mentre la postfazione ripropone i testi di Sergio Bonelli e Graziano Frediani.

Alan Ford, 660 numeri di storia italiana

La storica testata di Max Bunker si concluderà nel 2024

Un pezzo di storia del fumetto italiano sta per giungere al termine. Alan Ford, la serie a fumetti umoristica creata da Max Bunker e Magnus, si concluderà con il numero 660, in uscita nel maggio del 2024.

Alan Ford è nato nel 1967 dalla mente di Luciano Secchi, in arte Max Bunker, e dai disegni di Roberto Raviola, in arte Magnus. La serie è stata pubblicata per la prima volta dalla casa editrice Corno, che nel 1970 ha lanciato anche la serie di Diabolik.

La storia di Alan Ford è quella di un gruppo di spie scalcinate, il Gruppo TNT, guidato da un anziano dall’età sconosciuta (ma decisamente alta) noto solo come Numero Uno. Il gruppo è composto da Alan Ford, un improvvisato agente segreto; Bob Rock, un gorilla antropomorfo; Cico, un uomo dalla mente semplice; Jefferson Long, un afroamericano dal cuore d’oro; e Joe Dalton, un cowboy dalla pistola facile.

I personaggi di Alan Ford sono diventati iconici nel mondo dei fumetti italiani. La serie è stata caratterizzata da un humor surreale e da una satira pungente della società, che ha conquistato milioni di lettori di tutte le età.

La serie ha avuto un grande successo anche in televisione. Nel 1972, la Rai ha trasmesso il programma SuperGulp!, che era dedicato al mondo dei fumetti e che ha contribuito a diffondere la popolarità di Alan Ford.

Nel corso degli anni, la serie ha avuto diversi autori e disegnatori. Magnus è rimasto al timone della serie fino al numero 75, poi è stato sostituito da altri artisti, tra cui Franco Donatelli, Paolo Castaldi e Antonio Sciacca.

La decisione di chiudere Alan Ford è stata presa da Max Bunker, che ha dichiarato di voler dare spazio a nuove idee. Il creatore della serie ha annunciato che dalle ceneri di Alan Ford nascerà una nuova serie, questa volta completamente a tinte femminili.

La nuova serie si intitolerà Petra e sarà ambientata in un futuro distopico. La protagonista è una giovane donna che si ritrova a combattere contro un regime totalitario.

L’uscita di Petra è prevista per il 2025. Nel frattempo, i fan di Alan Ford potranno godersi gli ultimi numeri della serie, che saranno pubblicati a partire da ottobre di quest’anno.

Ecco alcuni dei motivi per cui Alan Ford è stato un successo così grande:

  • Humor surreale e satira pungente: la serie è caratterizzata da un umorismo surreale e da una satira pungente della società, che hanno colpito nel segno i lettori di tutte le età.
  • Personaggi iconici: i personaggi di Alan Ford sono diventati iconici nel mondo dei fumetti italiani. Alan Ford, Bob Rock, Cico, Jefferson Long e Joe Dalton sono figure che sono entrate nell’immaginario collettivo.
  • Successo in televisione: la serie ha avuto un grande successo anche in televisione. Il programma SuperGulp!, che è andato in onda sulla Rai dal 1972 al 1981, ha contribuito a diffondere la popolarità di Alan Ford.

Alan Ford è un pezzo di storia del fumetto italiano che non verrà dimenticato facilmente. La serie ha lasciato un segno indelebile nel cuore di milioni di lettori e continuerà a essere apprezzata per molti anni a venire.

Le avventure di Giuseppe Pignata di Magnus & Sergio Tisselli

Comparso originariamente a puntate tra il 1993-95 sulla rivista «Nova Express», Le avventure di Giuseppe Pignata si ispiraall’omonimo racconto del Seicento che ha in qualche modo anticipato il genere del romanzo-memoria. Protagonista un segretario al servizio dei cardinali della corte romana, condannato per eresia dall’Inquisizione. È la cronaca della sua prigionia, delle strategie messe in atto per evadere e delle traversie successive. Una storia realmente accaduta, narrata in prima persona da cui che l’ha vissuta.

Magnus, tra i più grandi autori di fumetto, partì da questo testo per elaborare il suo personale adattamentocoinvolgendo per la parte visiva il suo collega – e poi amico – Sergio Tisselli. La tecnica utilizzata per le tavole è davvero insolita: su proposta di Magnus, Tisselli disegnò su diversi tipi di materiali e di carta, dedicando una meticolosa attenzione ad ogni singola vignetta. Queste vignette furono poi giustapposte da Magnus, in un montaggio che ha composto ciascuna tavola finale.

Un lavoro di assoluta bellezza, che sarà possibile ammirare nella nuova edizione cartonata a colori pubblicata da Edizioni NPE. Una storia avvincente, nonché una preziosa testimonianza storica, che rivive nella trasposizione a firma di due maestri del fumetto. In libreria del 23 giugno.

PAFF! International Museum of Comic Art

Il PAFF! diventa International Museum of Comic Art: il 10 marzo 2023, con il patrocinio del Ministero della Cultura e la media partnership di Rai FVG, è in programma il taglio del nastro, un’anteprima su invito per scoprire l’esposizione permanente ospitata nell’innovativo contenitore culturale che ha sede a Pordenone. Sabato 11 e domenica 12 marzo l’apertura al pubblico (su prenotazione) è gratuita.

Sostenuto da Regione Friuli Venezia Giulia e da Comune di Pordenone, il PAFF! organizza, promuove e ospita inoltre mostre temporanee di importanza nazionale e internazionale dei grandi maestri del fumetto mondiale. La struttura sarà arricchita da una bibliomediateca ed entro la fine dell’anno di un archivio con deposito climatizzato. Il Centro va così a completare la sua già corposa offerta che dal 2018 coniuga cultura, formazione, educazione, didattica, ricerca e intrattenimento attraverso lo strumento divulgativo del fumetto.

Sotto la direzione artistica del suo fondatore, Giulio De Vita, il PAFF! International Museum of Comic Art è una realtà unica in Italia che trova analogie, per concept e dimensioni, solo nelle capitali europee (Parigi, Bruxelles).

L’esposizione permanente, la cui curatela è stata affidata a Luca Raffaelli (esperto e storico del fumetto), offre attraverso un allestimento multimediale e interattivo l’opportunità di ammirare circa 200 tavole originali dei più famosi fumettisti di tutti i tempi e oltre 500 fra schizzi, fogli di sceneggiatura, pubblicazioni storiche e rare, costumi di scena utilizzati in film tratti da fumetti, scenografie e filmati provenienti da tutto il mondo tramite acquisti, prestiti e donazioni. All’interno dei 2.200 metri quadrati di spazi espositivi del PAFF!, la collezione permanente si estende su uno dei piani del museo, è suddivisa in 9 differenti sezioni e comprende tavole originali di numerosissimi maestri e disegnatori straordinari come Andrea Pazienza, Art Spiegelman, Benito Jacovitti, Carl Barks, Charles M. Schulz, Chester Gould, Floyd Gottfredson, George McManus, Giorgio Cavazzano, Hugo Pratt, Magnus, Milo Manara, Milton Caniff, Alex Raymond, Will Eisner.

Luca Raffaelli ha dato una chiave di lettura originale alla narrazione del percorso espositivo: quella dei diversi formati con cui il fumetto – nei suoi oltre cento anni di vita – è stato letto, conosciuto e amato in ogni angolo del pianeta, a seconda delle culture, delle condizioni economiche e delle abitudini sociali dei lettori. È così che in America sono nate prima le tavole domenicali nei supplementi a colori dei quotidiani statunitensi, poi le strisce e i comic book. In Italia troviamo invece il formato giornale (quello del primo “Corriere dei Piccoli”) e le strisce di “Tex”, poi portate al successo dal formato che porta il suo nome; in Francia i volumi chiamati “albùm” in Giappone i tankobon, libretti dove vengono pubblicati i manga di successo. Il PAFF! si connota dunque come l’unico Museo al mondo dedicato al fumetto che ponga al centro dell’attenzione il raffronto tra le tavole originali e le riproduzioni, i giornali, gli albi, i libri su cui i fumetti vivono.

Numerose e davvero uniche le opere presenti, di cui si segnalano una tavola originale di Vittorio Giardino (una rarità poterla ammirare in una mostra) e un’opera di Maus (il premiatissimo fumetto di Art Spiegelman) che poi non è stata inserita nella pubblicazione finale, nonchè tavole e strisce storiche e preziosissime: per la prima volta tutti questi originali vengono accompagnati nell’esposizione e “scoperti” dal visitatore nelle varie riproduzioni proposte nel corso del tempo. Alcuni esempi: di una tavola di Felix the Cat di Otto Messmer (datata 1933) è presente la pagina del quotidiano statunitense a colori e la pagina che nel 1937 ha riproposto il Corriere dei Piccoli (emendata dai balloon, come si faceva un tempo), dell’Eternauta (il fumetto di fantascienza del desaparecido argentino Hèctor G. Oesterheld degli anni Cinquanta) è presente il formato orizzontale, anticipato dall’adattamento che ne ha fatto in verticale Ruggero Giovannini per Lanciostory negli anni Settanta, una tavola di Carl Barks, l’inventore di Zio Paperone è pubblicata in formati diversi a seconda delle necessità.

Il PAFF! International Museum of Comic Art espone in tre teche principali le opere realizzate da altrettanti grandi artiste: una tavola molto intensa da “La gabbia“, prestata da Silvia Ziche, un originale dell’artista underground Bambi Kramer e un’opera originale di Persepolis, celeberrimo romanzo a fumetti di Marjane Satrapi.

Sul piano della tutela e delle particolarità dell’allestimento, il museo rappresenta una novità assoluta nel mondo del fumetto: le tavole sono custodite in mobili che preservano i materiali proteggendoli dai danni della luce. L’effetto è quello di una wunderkammer (stanza delle meraviglie, scrigno degli oggetti preziosi, raccolta di curiosità), ma anche di un archivio accessibile al pubblico, che invita all’interazione e alla scoperta.

Per quanto riguarda la parte multimediale, in stretta connessione con le opere presenti nel percorso museale, è interessante sottolineare la presenza di contributi “storici” provenienti dalla Cineteca di Bologna, dall’Istituto Luce, dalle Teche Rai, dalla RSI (Radio Televisione Svizzera Italiana) e dalla RTS (Radio Televisione Svizzera), materiali d’archivio e frammenti filmici di ultima uscita come quello tratto da “Hugo in Argentina” del regista Stefano Knuchel (presentato al Festival di Locarno nel 2022), opere underground come “Tuono” di Dario Marani (un ritratto divertente e sincero del fumettista Andrea Paggiaro in arte Tuono Pettinato, scomparso prematuramente nel 2021), le “pillole di approfondimento” sulle diverse sezioni presentate dal curatore della mostra permanente Luca Raffaelli, le interviste sul “Futuro del fumetto” (60 secondi per riflettere sulle sorti della nona arte) con gli interventi di Alberto Abruzzese, Licia Troisi, Andrea Bernardelli, Alpraz, Andrea Fontana, Davide Di Giorgio, Fabiano Ambu e Vorticerosa/Rosa Puglisi e quelli della “Filiera del fumetto” che raccontano le fasi della sua realizzazione (sono intervenuti Giovanni Barbieri, Vittorio Giardino, Laura Scarpa, Francesco Artibani, Valerio. Bindi, Maurizio Clausi, Enrico Pierpaoli e Giuseppe Palumbo).

Tra i maggiori prestatori, si segnala Giancarlo Soldi (regista e sceneggiatore) che ha messo a disposizione una selezione dei suoi documentari dedicati al mondo del fumetto (Nuvole parlanti, Graphic Reporter, Letteratura disegnata, Come Tex Nessuno mai, Nessuno Siamo Perfetti) e le irresistibili pillole di “Little Nemo, realizzato per la rivista Fumettologica.

Presenti 3 Exhibit, finestre interdisciplinari realizzate in collaborazione con Michela Zalunardo, che approfondiscono, presentando in maniera originale, il rapporto con le altre arti.

Non solo fumetti: la mostra permanente espone una statua di Joker di Adrian Tranquilli, alcuni oggetti che testimoniano il successo del fumetto e dei suoi personaggi, un Diabolik rimontato perché il piccolo albo potesse diventare una grande strenna natalizia, una rappresentazione del protofumetto realizzata da Davide Toffolo (storie illustrate, che ornano la Colonna Traiana o che erano pubblicate a disegni sui periodici dell’Ottocento, e che anticipano la nascita dell’industria e del successo del fumetto).

Per agevolare e accompagnare il visitatore verso una migliore fruizione dell’innovativo museo, il PAFF! ha introdotto nel proprio staff la figura del mediatore museale: una decina di operatori affiancano il pubblico per assistere e suggerire il miglior modo per assaporare ogni aspetto del sorprendente allestimento.

Entro la fine del 2023, l’International Museum of Comic Art si arricchirà anche di un archivio con deposito climatizzato per la conservazione delle tavole, dei disegni e delle pubblicazioni facenti parte della collezione del Museo. Il deposito sarà caratterizzato da un impianto di precisione ad alta efficienza energetica per mantenere gli ambienti a una temperatura costante di 18 gradi e a un’umidità relativa non superiore al 45 per cento.

Tex. Il Pueblo Perduto

Dopo quelli di Claudio Villa, Magnus e Joe Kubert è la volta del Texone di Giovanni Ticci. Sarà infatti Tex. Il Pueblo Perduto scritto da Claudio Nizzi a debuttare in un’edizione di pregio in formato gigante, arrivando in libreria e in fumetteria a novembre e in anteprima a Lucca Comics & Games. La prefazione del volume è firmata da Davide Bonelli.

In esclusiva a Lucca Comics & Games, sul sito Bonelli e al Bonelli Store di Milano, Tex. Il Pueblo Perduto sarà inoltre disponibile nella sua tradizionale edizione deluxe a tiratura limitata in sole 1.999 copie. Un’edizione speciale in formato gigante, impreziosita da una copertina telata su cui sono impressi a caldo il logo di Tex e un primo piano dell’Eroe bonelliano. Il volume contiene inoltre una stampa esclusiva su carta di pregio di un disegno di Giovanni Ticci.

La storia racconta le vicende del stregone Tumako e di sua nipote, rapiti dalla riserva papago. Tex e Carson scoprono che un certo professor Montoya aveva consultato lo sciamano riguardo una mappa che doveva condurre alle favolose ricchezze di un villaggio perduto. Ma Pueblo Perdido non porta fortuna ai suoi profanatori, perché una maledizione incombe sulle sue vetuste mura…

 

Una Valle: la graphic novel in memoria di Magnus

La graphic novel “Una Valle”, un’opera elegante ed intensa dedicata alla memoria di Magnus, realizzata interamente in toni color seppia, verrà pubblicata in occasione del famoso “Magnus Day” in programma il prossimo 14 ottobre: il giorno dedicato al grande Magnus, al secolo Roberto Raviola, che si tiene ogni anno a Castel Del Rio, la città di cui si innamorò e dove andò a vivere. È facile rendersi conto di come il personaggio protagonista di questo libro gli assomigli in tutto e per tutto! La maggior parte del volume è ad opera di Giovanni Degli Esposti Venturi che purtroppo scomparve prematuramente lasciando il posto a una carrellata di grandissimi maestri del fumetto: Ruggeri, Delvecchio, Fontana, Bonfatti, Cortesi e Tisselli – che ne firma la magnifica copertina.

La storia è quella di Remo Liverani, un artista milanese che riceve l’incarico, dal proprio editore, di realizzare una serie di immagini della valle del Santerno da utilizzare per una pubblicazione. Si trasferisce a Castel del Rio il 13 novembre 1916, il giorno dell’inaugurazione della linea ferroviaria di Vallata, e qui si intrattiene fino al 1° settembre 1917. In questi mesi, durante i lunghi pellegrinaggi bucolici in terra Alidosiana – con puntate nei paesi limitrofi di Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice e della Toscana settentrionale – conosce personaggi come Toni, Don Giacomino, Malù, Zappòli, Strapunzèl, Cisarètt, Scurèzza, Vinàza e tanti altri che contribuiscono a farlo innamorare di Una valle, dalla quale non vorrà andare più via…

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