Kaneda elettrica: il sogno diventa realtà! La moto di Akira in produzione

Amanti di Akira e appassionati di motori elettrici, preparatevi! La moto iconica del manga cult degli anni ’80 sta per diventare realtà grazie a Rapid, un marchio di scooter elettrici thailandese.

Dimenticate i prototipi: la Kaneda elettrica, chiamata ufficialmente K-1988, è pronta per la produzione in serie. Presentata al Bangkok International Motor Show, questa due ruote futuristica non è solo un oggetto da collezione, ma un vero e proprio scooter elettrico funzionale.

Estetica fedele e tecnologia all’avanguardia

La K-1988 riprende fedelmente il design della moto di Kaneda, con il suo bianco immacolato, la carenatura aerodinamica e la posizione di guida aggressiva. Ma sotto l’aspetto retrò-futuristico si nasconde un cuore tecnologico all’avanguardia.

  • Un motore elettrico da 15 kW che regala una velocità massima di 140 km/h e un’autonomia di 200 km.
  • Ricarica rapida in 2 ore grazie alla presa di tipo 2 da 22 kW.
  • ABS e controllo della trazione per una guida sicura.
  • Doppio schermo TFT per una migliore visibilità e informazioni di guida complete.
  • Faro anteriore a LED integrato nel parabrezza, proprio come nel manga.

Un’icona per appassionati e collezionisti

La Kaneda elettrica non è solo un mezzo di trasporto, ma un vero e proprio oggetto da collezione per gli appassionati di Akira e di manga in generale. Il suo design unico e la sua storia la rendono un pezzo da non perdere per tutti i cultori del genere.

Disponibilità e prezzo

Al momento non ci sono ancora informazioni ufficiali su disponibilità e prezzo della K-1988. Rapid ha però dichiarato di volerla produrre in serie, quindi è lecito sperare in un prezzo accessibile anche per gli appassionati non milionari.

Non resta che attendere per scoprire quando e a quanto potremo finalmente sfrecciare sulle nostre strade a bordo di questa moto da sogno!

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Buon Compleanno Katsuhiro Ôtomo

Katsuhiro Otomo, affermato fumettista, regista e artista giapponese, compie oggi 70 anni. Nato e cresciuto a Tome, nella prefettura di Miyagi, Otomo ha coltivato fin da giovane una passione per il cinema che lo ha influenzato profondamente nel corso della sua carriera. Dopo essersi trasferito a Tokyo per seguire il suo sogno di diventare fumettista, Otomo ha fatto il suo debutto nel mondo del manga con alcune storie brevi che hanno subito attirato l’attenzione del pubblico per il suo stile innovativo.

Il suo primo successo è stata la serie Fireball, un’opera di genere fantascientifico ispirata alla musica dei Deep Purple, che ha segnato il primo passo di Otomo verso le storie d’azione e i superpoteri, temi che avrebbero caratterizzato opere successive come “Domu” e il celebre “Akira. Quest’ultimo ha visto la luce nel 1982 e ha definito la carriera di Otomo, diventando un capolavoro del genere e ispirando un famoso adattamento cinematografico diretto dallo stesso autore. Oltre ad Akira, Otomo ha realizzato numerose altre opere di successo, tra cui l’acclamato cortometraggio animato “Steamboy”. Nel corso degli anni, ha continuato a produrre manga, illustrazioni e film che gli hanno valso riconoscimenti e premi, tra cui il prestigioso Grand Prix de la ville d’Angoulême nel 2015.

Attualmente, Otomo si sta dedicando a progetti come la raccolta “Otomo: The Complete Works”, che raccoglie non solo i suoi manga ma anche i suoi storyboard più noti. Pur essendo stati annunciati nuovi progetti animati nel 2019, come “Orbital Era” e un nuovo adattamento di Akira, al momento sembrano essere in stand by senza ulteriori sviluppi.

Katsuhiro Otomo si conferma come un artista poliedrico e geniale, capace di sovrastare i confini tra fumetto, animazione e cinema, e il suo contributo al mondo dell’arte e dell’intrattenimento è destinato a essere ricordato per generazioni a venire.

La prima apparizione di Bulma non fu in Dragon Ball!

Pochi sanno che la prima vera apparizione del leggendario personaggio di Bulma in un anime non fu nella prima serie Dragon Ball! Infatti l’eroico persona “principessa dei Saiyan” apparve brevemente nel film di Lamù “Urusei Yatsura 3: Remember My Love“. Verso la scena finale del lungometraggio diretto da Kazuo Yamazaki, in cui si vedono scorrere tantissimi personaggi della serie nell’aula di Ataru è possibile vedere, in un singolo fotogramma, dietro il professore Onsen, propria la storica amica di Goku.

 

Bulma in Urusei Yatsura - Her first anime appearance!

Il terzo film di Lamù è uscito il 26 gennaio 1985, un anno e un mese prima del primo episodio di Dragon Ball, che è andato in onda in Giappone il 26 febbraio 1986.

Akira Toriyama fece invece uscire il primo capitolo del manga di Dragon Ball nel lontano  3 dicembre 1984. Ciò significa che Dragon Ball era iniziato da meno di due mesi quando il film di Lamù è uscito.

Sembra che qualcuno del team di animazione dello Studio Deen, probabilmente un grande fan di Bulma o del lavoro di Toriyama (lo stesso autore di Dr. Slump, che presenta uno stile di umorismo simile a Urusei Yatsura, il che potrebbe spiegare il motivo per cui gli animatori amavano i personaggi) abbia deciso di includere una partecipazione speciale alla fine del film.

Bulma non è l’unico cameo del film: altri personaggi hanno avuto apparizioni speciali.

Ad esempio, durante “Urusei Yatsura 3: Remember My Love“, fra la folla presente al parco dei divertimenti si possono intravedere i protagonisti di Maison Ikkoku. Poco dopo, mentre Ataru e Lamù passeggiano nel parco dei divertimenti, dietro di loro c’è il manager de L’incantevole Creamy, il signor Kidokoro, con al collo una macchina fotografica. Infine quando Lou rivela a Lamù il proprio aspetto, le parole pronunciate sono quelle usate solitamente da Cutey Honey dell’omonimo manga.

Il suo design, ufficialmente chiamato “Wild Rider Suit”, probabilmente si basava su un’illustrazione temporanea del manga.

Chi sono i bōsōzoku?

Il bōsōzoku è un fenomeno giovanilecaratterizzato da una forte cultura delle moto personalizzate, con accessori come scarichi fuori misura e illuminazioni colorate, ma anche da comportamenti violenti e oltraggiosi nei confronti della società. Il fenomeno delle gang di motociclisti giapponesi, note appunto come bōsōzoku, era molto popolare nella produzione animata/fumettistica nipponica negli anni ’70 e ’80. Questi giovani motociclisti ribelli rappresentavano uno sfogo per i giovani che non riuscivano ad integrarsi nella società giapponese, che richiedeva di rispettare un’etichetta impeccabile quando si è in pubblico.

Nonostante fossero considerati delinquenti, i membri delle bande avevano regole interne rigide che erano rispettate sotto il rigido senso del rispetto e della lealtà. Diversi manga e anime hanno rappresentato questi antieroi moderni, come Tokyo Revengers, la cui storia racconta le lotte tra bande di teppisti e i viaggi nel tempo di un giovane che cerca di salvare la sua ex fidanzata. Anche il famoso film di animazione Akira ha rappresentato questi motociclisti in una Tokyo distrutta dalla terza guerra mondiale.

In generale, il fenomeno bōsōzoku ha fortemente influenzato la cultura giapponese e poi il mondo della cultura popolare internazionale. Attraverso la sua forte cultura motoristica e la sfida alla società, ha ispirato generazioni di artisti di tutti i generi, culminando in una delle opere più importanti del genere cyberpunk, Akira. Nonostante il fenomeno sia in declino, il loro spirito libero continua a rappresentare un valore amato dalla cultura popolare sia in Giappone che in tutto il mondo.

I Bōsōzoku e il Cyberpunk

Questo stile di vita ha ispirato molte opere dell’arte giapponese contemporanea, tra cui la serie di manga Akira di Katsuhiro Otomo. Infatti, il protagonista della serie, Kaneda, è un membro di una banda di motociclisti che combatte contro il governo. L’opera ha avuto un notevole impatto su molti aspetti della cultura pop giapponese, sia nella sua versione manga che nell’adattamento animato del 1988. Il successo di Akira ha dato il via a un’intera generazione di opere, che traggono ispirazione dal bōsōzoku. Questo stile di racconto è spesso associato al genere cyberpunk, che enfatizza il rapporto tra la tecnologia e la società, il tema degli androidi e un’espressione anti-autoritaria.

Una delle opere più conosciute del genere cyberpunk è Ghost in the Shell di Masamune Shirow. Anche qui, la motocicletta è spesso utilizzata come mezzo di fuga. La serie, che racconta le avventure di un’agente speciale che combatte il crimine arruolata in una forza di polizia con organi cibernetici, ha aggiunto nuove dimensioni al genere e ha reso popolare il tema della tecnologia avanzata, che ha influenzato la cultura popolare giapponese.

La sedicesima edizione di Giocomix: 6 e 7 maggio 2023

La sedicesima edizione di Giocomix, il più grande Festival del gioco e del fumetto della Sardegna,  si svolgerà  6 e 7 maggio 2023 presso la Fiera di viale Diaz a Cagliari, e già si preannuncia come la più grande edizione di sempre del festival, con più espositori, ancora più spazio, più console di ultima generazione (per accelerare lo svolgimento dei tornei), maggiori postazioni da gioco con console d’epoca (per gli amanti del “retrogaming“), una nuova area più grande con più tavoli e tanti nuovi pezzi per i contest creativi con le Lego, la realtà virtuale di nuova generazione, tanti ospiti e tante sorprese in arrivo! La locandina della sedicesima edizione del Giocomix è firmata dalla bravissima artista Kibbitzer, che ci fa vedere la città di Cagliari dal Bastione di Saint Remy, inserendo tra i tanti easter eggs anche uno dei vecchi simboli del Giocomix, che i fan più attenti noteranno

GiocoMix, organizzato dall’Associazione Culturale Mondi Sospesi, è uno straordinario mix di esperienze ludiche tra arte, cultura e intrattenimento. Immancabili infatti gli appuntamenti con giochi, eventi, ospiti, novità tecnologiche, tornei, mostre, workshop rivolti agli appassionati di tutta la Sardegna. Tanti gli ospiti di rilievo tra autori, cosplayer e gamer. Tra i primi nomi ufficializzati c’è anche quello del divulgatore scientifico Adrian Fartade che salirà sul palco del Giocomix sabato sera.

Fumetto e Animazione

Per celebrare il trentacinquesimo anniversario di Akira, il Giocomix presenta ai suoi visitatori uno spazio dedicato alla proiezione del lungometraggio animato che ha cambiato per sempre la percezione degli anime nel mondo. Un capolavoro che continua a catturare con la sua bellezza grafica e l’esplorazione dell’animo umano ogni nuova generazione. A fare da cornice alla proiezione ci sarà una piccola mostra con gli studi dei personaggi, locandine d’epoca e due bellissime tavole del manga con i colori originali firmati da Steve Oliff, colorista scelto dallo stesso Otomo per l’edizione americana del manga uscita nel 1987.

Tantissime le aree espositive dedicate ai fumetti a cura non solo di fumetterie locali ma anche di grandi franchising come Ubik!, Games Academy e Game People.

L’area Incontri trova un nuovo e indipendente spazio per ospitare i grandi nomi del fumetto alternando workshop e panel con gli ospiti di questa edizione. Saranno presenti Emanuele Tenderini e Linda Cavallini di Tatai lab, conosciuti soprattutto per essere gli autori di Lumina, il primo fumetto al mondo stampato con la tecnologia della Multicromia. In collaborazione con J-Pop ed Edizioni BD, Simone Pace e JiokE arriveranno in Sardegna per presentare i loro ultimi lavori: rispettivamente Fiaba di Cenere e Voglio il tuo cuore.

Daniele Serra, tre volte vincitore del British Fantasy Award come miglior artista (2012, 2017, 2021) e nominato per il World Fantasy Award (2021) presenterà il suo volume The Gentleman’s Hotel edito dalla Sergio Bonelli Editore. E ancora Luigi Bigio Cecchi, che presenterà i suoi ultimi lavori Newt & Bobo (Shockdom) e Bikini Armors (Saldapress), Virginia Salucci, famosa per la amatissima Guida Galattica per Dogsitter (Shockdom), Joachim Tilloca, con il suo Lime (Oblomov Edizioni) e Lorenzo Palloni, autore prolifico e premiato da critica e pubblico.

Da anni Giocomix si impegna a dare spazio a ogni forma di creatività. Ed è così che raddoppia lo spazio dedicato all’Artist Alley dove gli artisti possono mettersi all’opera durante il Festival per realizzare illustrazioni, sketch e commissions, incontrare i fan e vendere le proprie opere: disegni, tavole originali e fumetti autoprodotti.

Sarà nuovamente presente come da numerose edizioni, l’Accademia d’Arte di Cagliari che, oltre i consueti workshop dedicati all’illustrazione e al fumetto,curerà un laboratorio artistico per i più piccoli. Protagonista di questa edizione anche la casa editrice Camena che presenterà ai visitatori le sue numerose opere e tre dei suoi più importanti artisti: Stefano Obino, Ilenia Loddo e Matteo Calabrò. Da sempre al fianco del Giocomix, l’associazione Chine Vaganti presenterà le sue novità e sarà presente con tre incontri dedicati al fumetto con Bruno Olivieri, l’esordiente Zoe Dora e una conferenza sul fenomeno delle webtoons con la partecipazione di Kotopopi e Giorgia “Kirai” Ramo. E infine, la content creator Krisfits, seguitissima sul suo canale Twitch e illustratrice del genere Hentai, sarà protagonista di una performance artistica unica e imperdibile.

Gioco

Grazie agli spazi più grandi, il Giocomix ospiterà centinaia di tavoli da gioco e postazioni videoludiche per un’esperienza unica e coinvolgente. Forte della collaborazione con numerose associazioni ludiche, aziende del settore ed espositori, il Giocomix offre la possibilità di giocare con gli amici, scoprire nuovi giochi e partecipare ad entusiasmanti tornei. Per quanto riguarda la parte ludica del Festival, siamo felicissimi di annunciarvi la presenza straordinaria della DVGames e della Ghenos, marchio di Da Vinci Editrice, che distribuisce in tutto il mondo giochi da tavolo e di carte, giochi per famiglie e party games, che dal 2001 ha la missione di rendere il gioco da tavolo un passatempo per tutti. Un’altra grande casa editrice italiana farà il suo ritorno al festival: Red Glove! Celebre per i suoi family games e per il suo spassoso party games Vudù vi aspetta con la sua mascotte e tutti i suoi titoli. Come sempre, per farvi giocare su decine di tavoli in un’area ancora più grande, vi accoglieranno le associazioni ludiche che da sempre fanno parte della manifestazione. La Tana dei Goblin  (giochi da tavolo), i D7 (giochi di ruolo), L’Officina del Mek (giochi di miniature) e il Risiko! Club Cagliari.

Le porte del dungeon sono aperte! Il gioco di ruolo più famoso del mondo, diventato ora anche un film di grande successo, sarà presente all’interno del Giocomix con una nuova area denominata DungeonCon. Se non conoscete Dungeons & Dragons® questa sarà l’occasione giusta per mettere insieme un gruppo di amici e vivere, intorno al tavolo, una veloce avventura che vi permetterà di entrare in un mondo fantasy pieno di sfide e tranelli. Ma non basta! All’interno della DungeonCon potrete provare la nuova edizione di Heroquest® lo storico gioco di società degli anni ‘80 – ‘90, ora rinnovato con una nuova grafica e avventure sempre più coinvolgenti. L’Ospite d’onore per gli appassionati di Giochi di Ruolo è senza dubbio Mauro Longo, autore e curatore di fama internazionale che ha guidato alcuni tra i prodotti italiani di maggior successo nel mondo.

Per la gioia di tutti gli appassionati, per la prima volta al Giocomix, la Playmobil sbarca ufficialmente al festival con i nuovissimi set dedicati al ninja Naruto e ai Ghostbuster, gli acchiappafantasmi più famosi al mondo! Vi aspettiamo in questa nuovissima area ludica con tutte le novità del mondo Playmobil, tantissimi set e tavoli da gioco, magazine, gadget, adesivi e un esclusivo buono sconto da spendere online! E non mancherà lo spazio dedicato ai più famosi mattoncini del mondo, ormai diventato un appuntamento fisso per appassionati e famiglie, che si riunisco a ogni edizione in un’area sempre più spaziosa e ricca di novità per giocare e partecipare alle gare di costruzione Lego.

L’area Nintendo, in collaborazione con Pokémon Millennium, ha un ricco programma di attività e tornei. Siete pronti per il PlayLab Pokémon GCC e i workshop? Vi siete scaldati per il torneo di Mario Kart 8 Deluxe e per quello di Super Smash Bros Ultimate? Domenica la Premier Challenge di Pokémon Scarlatto e Violetto si candida per un uno degli eventi più attesi degli appassionati. E ancora a fine giornata i PokéQuiz e tanti esclusivi gadget!

E per tutti i nostalgici tanto Retrogaming tra cabinati, console vintage e tutte le più moderne console da emulazione per permettere a centinaia di giocatori di scoprire tutti i titoli che hanno fatto la storia del videogioco. Inoltre sabato sera alle 18:00 tutte le console d’epoca della Nintendo® verranno accese con le cartucce originali di The Legend of Zelda® per omaggiare l’uscita del prossimo atteso capitolo. Ma il Giocomix è anche tecnologia, e nella 16a edizione non mancheranno simulatori e sistemi VR di ultima generazione, oltre che le console e i più moderni computer da gaming. Tantissimi i tornei in collaborazione con D-Gaming e Game People Quartu, tra cui FIFA23, Rainbow Six, Rocket League, Fortnite, Warzone, League of Legends, Tekken 7 e Gran Turismo 7. In questa edizione ci sarà un numero più elevato di console che permetterà un più veloce svolgimento dei tornei e a più visitatori di giocare ai loro titoli preferiti con gli amici. Si aprono le porte dell’Arena Videogiochi, un nuovo spazio nel cuore del Padiglione G per accogliere i visitatori e le finali dei tornei dei videogiochi più amati per dare la possibilità al pubblico di assistere alle sfide e seguire i tornei fino ai momenti più competitivi ed avvincenti. Tanti i content creator legati al mondo videoludico che saranno presenti tra un torneo e un contest: Froz3N, Draven e Raykkolone sono solo alcuni dei più famosi che potrete incontrare al Giocomix!

Eventi

Il palco del GIocomix sarà animato da grandi e imperdibili eventi: show e contest si alterneranno durante le due giornate dando spazio all’amatissimo Cosplay Contest e al travolgente K-Pop Dance Contest, eventi che richiamano centinaia di partecipanti da tutta la Sardegna. Ci saranno anche divertenti sfide di ballo, quiz e frenetici duelli con spade laser in attesa dei grandi ospiti di questa edizione. Adrian Fartade, noto divulgatore scientifico con un canale Youtube con oltre 400.000 iscritti e libri editi dai più famosi editori, presenterà sabato il suo spettacolo: «Vivere nella galassia di Star Wars». Domenica sarà il turno di Fraws famoso content creator e mente dietro il seguitissimo canale “Parliamo di Videogiochi” con quasi mezzo milione di follower. Altro grande ospite molto atteso sul palco è Sensational Gianni, che sappiamo riceverà una calorosa accoglienza dal pubblico della manifestazione.

Ma il Giocomix è anche orgoglioso di ospitare sul proprio palco il regista Mauro Aragoni, famoso per la sua serie TV “That dirty black bag” che vede tra gli attori Travis Fimmel (Vikings), Dominic Cooper (the Preacher, capitan America), Aiden Gillen (Game of Thrones), Douglas Booth (the dirt), Guido Caprino (1992), Niv Sultan (theran). Tanti gli eventi tematici! Il raduno potteriano è ormai diventato un appuntamento imperdibile per tutti i fan del mondo magico che si incontrano al Giocomix. Dal 2014 si rinnova di edizione in edizione crescendo sempre più. In questa 16a edizione sarà ospitato in un’area più grande, con maggiori posti a sedere, nuove scenografie e ancora più iniziative ludiche. Ma vi aspettiamo anche nei set fotografici ispirati alle grandi saghe cinematografiche realizzati in collaborazione con la Pizzeria Movies di Quartu! Non perdetevi il raduno degli eroi Marvel, il nuovo set a tema Ghostbuster e l’area foto dedicata a Star Wars® con tantissimi pezzi originali per rendere unici i vostri scatti!

Akira, la nuova edizione del manga di Katsuhiro Otomo

Akira, il capolavoro di Katsuhiro Otomo, è tornato in una nuova attesissima versione italiana per tutti gli amanti di questo grande classico a fumetti degli anni Ottanta e per i neofiti che vorranno scoprire una delle opere di fantascienza più amate di sempre. Planet Manga propone una riedizione fedele all’originale con nuove traduzioninuova veste editoriale interamente modellata sull’originale giapponese (compresi i risguardi e i bordi di pagina colorati) e, per la prima volta in Italia, il senso di lettura alla giapponese.

  1. In un futuro post apocalittico la città di Neo-Tokyo sorge sulle ceneri di Tokyo, distrutta durante la Terza Guerra Mondiale. Una bianca figura si staglia all’improvviso sulla strada, in un punto dove prima non c’era nulla. In testa al gruppo, Tetsuo, giovane membro di una banda di motociclisti, deve mettere mano ai freni della moto. La figura, avvolta in una luce, si avvicina sempre di più. Ha il numero 26 inciso sul palmo della mano e un volto da vecchio in un corpo da bambino. Un istante, e Tetsuo è catapultato sull’asfalto. La sua moto esplode, mentre la misteriosa figura scompare sotto gli occhi attoniti di Kaneda, il leader della banda.

Con questo “incidente” avvenuto sull’autostrada che collega la città alla zona teatro di lancio del nuovo tipo di bomba che diede il via alla Terza Guerra Mondiale, ha inizio Akira. Ma chi è l’inquietante ragazzino? Cosa accadrà a Tetsuo, prelevato dal luogo dell’incidente dall’esercito, e a Kaneda e alla giovane Kay, coinvolti loro malgrado nel turbinio degli eventi?

Dopo il lancio del primo numero a marzo, il secondo numero di Akira è ora disponibile dal 15 aprile in fumetteria, libreria e su panini.it.

Animatrix

Animatrix è un progetto unico nel suo genere: un film d’animazione a episodi del 2003 che ha ampliato l’universo narrativo della Trilogia di Matrix con una raccolta di cortometraggi animati con la supervisione diretta degli autrici (ex autori originali) Lana e Lilly Wachowski. Una stupenda co-produzione nippo-americana della Warner Bros., della Madhouse e dello Studio 4°C che ha unito stili diversi e narrazioni eterogenei in un unico, appassionante, filo conduttore

Cosa c’è di più interessante di un sfida nella sfida? Con Matrix non c’è stata solo la volontà di  realizzare qualcosa di innovativo regalando al mondo un nuovo modo di fare e vedere la fantascienza, ma anche di spalancare le porte ad un vero e proprio mondo parallelo, un mondo da esplorare in cui tutti possono dire la loro. Il plot principale della saga non ha più dunque importanza, ciò che conta è la dimensione dove la saga si svolge e gli innumerevoli punti di vista che questa può generare.

Nasce così il fenomeno dell’expanded universe, già in effetti provato da un’altra trilogia, quella di Star Wars, un fenomeno per il quale fan, più o meno accreditati, più o meno famosi, danno il loro contributo alla creazione di un mito. Matrix, come già Star Wars si è tramutato dunque in mitologia. Già ai tempi della prima comparsa cinematografica della storia  di Neo, un tentativo di raccontare storie parallele di Matrix era stato fatto con diversi racconti e fumetti che circolarono dapprima sulla rete poi in raccolte “tradizionali” come le opere di Neil Gaiman, Tim Sale, Ted Mckeever . Inoltre sono fioccati numerosi siti, fanfic, videogiochi che hanno donato alla saga nuovi interessanti contributi. Proprio su questa idea si muove il progetto ANIMATRIX, a differenza che queste nuove iniezioni tematica sono realizzate proprio sotto la guida diretta degli stessi  autori delle pellicole, i fratelli/sorelle Wachowski.

Tramite l’utilizzo di questi nove cortometraggi i due autori/autrici cercano di dar luce a nuove sfumature alla storia del Matrix cinematografico anche  raccontando gli avvenimenti avvenuti prima e durante le avventure descritte nelle pellicole. Nove cortometraggi per otto storie (Il secondo rinascimento, è diviso in due parti e narra la lunga guerra tra gli uomini e le macchine), in cui i migliori autori dell’animazione giapponese odierna si danno il cambio per riportare Matrix allo stile che lo aveva ispirato. Una delle sfide di Animatrix è dunque, per il produttore Michal Arias , proprio nel  vedere come questi maestri indiscussi potessero interpretare l’universo tematico della Saga e come questi autori fossero in grado di realizzare queste interpretazioni. Un ritorno alle origini, dunque, Matrix nasce proprio come tributo a tutto quel cinema di fantascienza nipponico realizzato a cartoni animati, anime e oav. Una produzione vastissima che con pellicole come Ghost in The Shell, Akira, Armitage The Third, ha influenzato pesantemente la trilogia dei/delle Wachowski.

Questi capolavori, travolgenti e sbalorditivi sono realizzati ognuno con uno stile estremamente diverso, eppure così familiare per ogni appassionato di anime: si passa dal più tipico stile giapponese di Kawajiri, Chung e Morimoto, all’uso sapiente della computer graphic della Square (Final Fantasy) fino al tratto ibrido digitale di Maeda. Stile davvero particolare è quello fotografico occidentalizzante di Watanabe (cowboy Bebop) che nel suo “Storia di Un Ragazzo” solo per un attimo si rileva la figura dell’Eletto.Matrix è una saga che è diventata Mito, nella quale Animatrix ne è diventata l’Epica. Un tentativo splendidamente riuscito di unione tra narrazioni,  temi e stili completamente diversi fra loro ma che si uniscono in maniera indolore completandosi gli uni con gli altri nel mondo parallelo creato dai fratelli Wachowski.

Akira: il film di Katsuhiro Ōtomo

Unanimemente considerato un capolavoro e inserito da Empire Magazine tra i 100 migliori film in lingua straniera della storia del cinema, Akira è diretto da Katsuhiro Ôtomo, uno dei maestri indiscussi del cinema d’animazione e del fumetto giapponese. Tra le numerose collaborazioni e produzioni di Ôtomo figurano, tra le altre, “Steamboy”, con cui partecipò fuori concorso alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia del 2004, e la sceneggiatura del film “Metropolis” di Rintaro (tratto dal manga di Osamu Tezuka). Il film ha incassato, tra repliche cinematografiche e vendite home-video, oltre 50 milioni di euro, conquistando il pubblico giapponese e rivoluzionando la percezione degli anime in tutto il mondo occidentale.

Akira 35th in 4K (Trailer cinema)

Uscito nelle sale per la prima volta nel 1988 e ispirato al manga ormai giunto alla centesima ristampa del suo primo volume, Akira è ambientato nel 2019, in un’epoca in cui le grandi metropoli sono state spazzate via dopo la Terza Guerra Mondiale. Tokyo è  teatro di scontri tra bande di motociclisti, tra queste di distingue la gang dei giovani Kaneda e Tetsuo. La polizia segreta cerca di mettere un freno alla minaccia per poter continuare lo sviluppo del segretissimo progetto

Akira è un film d’animazione di produzione giapponese del 1988, scritto e diretto da Katsuhiro Ōtomo, basato sull’omonimo manga del medesimo autore, pur avendo un diverso sviluppo e un diverso finale, che ne mantiene comunque inalterato il carattere e l’originalità. Considerato il capolavoro assoluto di Ōtomo, Akira è stato l’anime che ha favorito la definitiva apertura delle porte dell’Occidente all’animazione giapponese. Il film, arricchito anche dalla splendida colonna sonora di Shoji Yamashiro eseguita dal Geinoh Yamashirogumi, è considerato uno dei capisaldi, ancora attuale, del genere. La premiere in Giappone avvenne il 16 luglio 1988, negli Usa e in Europa venne distribuito solo a partire da un paio di anni dopo.

Ambientato in un futuro post terza guerra mondiale, nel 2019 l’intera città di Neo-Tokyo è preda del caos: in questa città numerose bande di giovani motociclisti si sfidano tra gli aggrovigliati palazzi metropolitani in corse e sfide spesso all’ultimo sangue. In mezzo ad una piazza un uomo cerca di proteggere dalle forze di polizia uno strano essere che presenta il corpo di un bambino e il viso di una persona anziana. Alla fine dello scontro l’uomo viene ucciso dall’imponente schieramento di poliziotti.Kaneda è un ragazzo saggio e altruista, a scuola non è molto bravo ma fuori è il capo di una delle bande di motociclisti e i suoi membri lo rispettano e lo considerano il leader senza mai mettere in discussione la sua autorità. Tetsuo, il più giovane tra i ragazzi di Kaneda, prova un grande rispetto per lui, ma anche invidia nei suoi confronti, risentendo del fatto di non avere le stesse capacità del suo idolo e di essere costretto ad avere sempre un ruolo di secondo piano, cosa che lo porta anche a subire alcune prese in giro; Kaneda tenta di consolare Tetsuo dicendogli che è il più giovane, ed è solo questione di tempo prima che anche lui riesca a farsi rispettare da tutti.

Una notte, dopo un duro scontro in cui hanno dovuto fronteggiare
una potente banda rivale, i ragazzi di Kaneda sono in fuga lungo una strada, ma si imbattono nel misterioso bambino deforme sfuggito alla polizia. Kaneda e gli altri membri riescono ad evitare di investire il bambino, ma Tetsuo non riesce a evitarlo e lo colpisce in pieno con la propria motocicletta; all’urto segue una violenta esplosione che distrugge la moto di Tetsuo e ferisce il ragazzo. Il bambino è rimasto miracolosamente illeso in piedi in mezzo alla strada, come se non avesse mai subito nessun contatto con la moto; arriva immediatamente l’esercito che recupera il bambino e sequestra il corpo moribondo di Tetsuo. Inoltre, Kaneda e i suoi amici vengono arrestati quando si interessano della sorte del loro amico e vengono portati nel commissariato di polizia.Dalla fine della terza guerra mondiale il paese non ha più avuto nessun governo stabile e duraturo ma solo una lunga serie di governi brevi e fragili, crollati alle prime difficoltà. Il governo attualmente in carica deve far fronte alla gravissima crisi dovuta alla tremenda situazione economica, politica e sociale del paese; il colonnello a capo dell’esercito riferisce che la situazione sta per scoppiare e c’è il rischio imminente di una rivolta violenta; inoltre diversi gruppi di fanatici religiosi aizzano le folle predicando al mondo la ricomparsa di Akira il salvatore, un misterioso individuo che dovrebbe ripulire il mondo dagli individui indegni di abitarlo e che, secondo i fanatici, è stato l’autore della grande esplosione a Tokyo che diede inizio alla terza guerra mondiale trenta anni prima. Nonostante questa grave situazione e la mancanza di fondi per le attività necessarie, il governo decide di continuare a stanziare fondi sempre più alti per la costruzione di alcune strutture destinate ad ospitare una imminente edizione dei Giochi olimpici.

Kaneda e la sua banda riescono a scappare dalla stazione di polizia, portando con loro una ragazza di nome Kay da cui Kaneda è vistosamente attratto, ed a quel punto cercano di rintracciare il loro amico disperso Tetsuo per scoprire se sta bene. Nel frattempo il ragazzo è stato portato in un ospedale militare e sottoposto a strani trattamenti medici che riescono a curare le sue ferite. Il dottore che lo ha in cura si stupisce delle capacità mentali del ragazzo, e dopo averne parlato con il generale si reca in un misterioso sotterraneo in cui è presente una gigantesca macchina dotata di un oblò illuminato recante la targhetta Akira sopra di esso.Tetsuo si risveglia in una stanza e comincia ad essere vittima di tremende allucinazioni; da queste allucinazioni apprende l’esistenza di Akira e si convince che questo fantomatico individuo è in grado di dargli le risposte che cerca, e per questo decide di evadere dalla stanza in cui è tenuto prigioniero e di andare ad incontrare Akira. Durante il suo tragitto Tetsuo si imbatte in guardie militari, e qui scopre di essere un esper capace di uccidere solo guardando le sue vittime. Uscito dall’edificio comincia a percorrere le strade della città, manifestando sempre più i suoi poteri e contemporaneamente perdendone sempre più il controllo.

Kay rivela a Kaneda di far parte di un gruppo organizzato di rivoluzionari che indaga sull’esistenza del progetto Akira, un progetto top secret per cui il governo ha stanziato fondi praticamente infiniti per tutto il dopoguerra. Kaneda apprende che il progetto Akira è un pozzo senza fondo di soldi statali che “mangia” quasi tutto il bilancio annuale dello stato, rallentando vistosamente la ricostruzione post-bellica del paese, e che ha aggravato e continua ad aggravare sempre più anno dopo anno la crisi economica e sociale che ora devasta l’intera nazione.Nel suo itinerario in cerca di Akira Tetsuo compie stragi di ogni genere, al punto da essere acclamato egli stesso come “il nuovo Akira”, ritrovandosi in breve circondato da un esercito di fedeli tra i fanatici religiosi. Nel caos generato dalla presenza di Tetsuo, il colonnello approfitta dell’ulteriore instabilità del governo già fragile e con un colpo di stato prende il potere, instaurando un regime militare e opponendo le sue truppe all’avanzata di Tetsuo verso il villaggio olimpico.Tetsuo perde sempre più il senso della realtà: nel suo delirio di onnipotenza continua a dirigersi verso la città olimpica spazzando via ogni armata che il colonnello gli mette davanti. Arrivato nella città olimpica distrugge gran parte degli impianti presenti e si scopre che l’intera Olimpiade è una messa in scena per coprire gli altissimi costi del progetto Akira, e che la città olimpica non è nient’altro che una gigantesca copertura costata cifre folli: infatti sotto gli impianti sportivi sono sistemate tutte le strutture militari destinate al progetto, tra cui la “casa” del leggendario Akira e interi centri scientifici dedicati al suo studio.

In un finale pirotecnico e delirante Tetsuo scopre chi è veramente Akira; i bambini deformi insieme a Kaneda e Kay cercano di fermare la furia distruttiva di Tetsuo che ha oramai perso la ragione e il controllo dei suoi poteri, concentrandosi unicamente sulla sua potenza devastatrice e arrivando a subire tremende mutazioni fisiche incontrollate che lo porteranno inevitabilmente all’autoannichilimento. La vicenda è inquietante, delirante, apocalittica, con un crescendo sempre più esasperato sia dal punto di vista emozionale che della narrazione stessa.

 

Akira: a 30 anni dall’uscita torna con il nuovo doppiaggio italiano

È il capolavoro assoluto di Otomo, a trent’anni dall’uscita, Akira torna al cinema, solo il 18 Aprile,  con il nuovo doppiaggio italiano Solo per un giorno il 18 aprile, si  conclude con un classico del suo genere la stagione 2018 degli anime al cinema di Nexo Digital e Dynit. Il 18 aprile si festeggeranno nelle sale italiane (elenco a breve su www.nexodigital.it) i trent’anni dall’uscita di Akira, uno dei lungometraggi di animazione più famosi e visionari di tutti i tempi: un’opera che ha fatto la storia del fumetto e dell’animazione giapponese e che ora torna sul grande schermo con un nuovo doppiaggio italiano, dopo che i fan più attenti hanno notato anche le tante ispirazioni fornite dall’anime a serie TV di prestigio come Stranger Things.

Akira: 30° Anniversario (Trailer)

Tratto dall’omonimo manga di Otomo, Akira fu realizzato con il supporto dell’autore, che ne curò la regia senza mai staccarsi dalla sua postazione di lavoro e creando un’opera che rappresenta un pezzo di storia della fantascienza. Si occupò di tutto: dall’elaborazione del layout alle correzioni dei disegni chiave, sino a quando nel 1988 il film, con la memorabile colonna sonora di Shoji Yamashiro, arrivò finalmente nelle sale conquistando milioni di fan in tutto il mondo e sbancando letteralmente il botteghino con oltre 50 milioni di dollari incassati. Akira è una pietra miliare nella storia dell’animazione: fonde elementi di 2001: Odissea nello spazio, I guerrieri della notte, Blade Runner e Il pianeta proibito ed è annoverato da Wired tra i 30 migliori film di science fiction di tutti i tempi assieme Blade Runner, Gattaca e Matrix.  Il progetto dell’anime coinvolse 1.300 animatori provenienti da 50 diversi studi di animazione e uscì in sala il 16 luglio 1988, quando ormai la popolarità del manga aveva raggiunto il suo apice.

La Stagione degli Anime al Cinema, distribuita da Nexo Digital in collaborazione con Dynit e col sostegno dei media partner Radio Deejay, MYmovies.it, Lucca Comics & Games e VVVVID. Cartoons on the bay, il festival dell’animazione della Rai, è inoltre partner sul film Akira che proporrà in anteprima esclusiva nella prossima edizione del 2018. Tutti i dettagli sulla programmazione e l’elenco delle sale che aderiscono all’iniziativa saranno a breve disponibili su www.nexodigital.it.

Fate/Stay Night: Heaven’s Feel I. Presage Flower

Fate/Stay Night: Heaven’s Feel I. Presage Flower è il primo titolo della trilogia che racconta le vicende della terza e ultima route omonima narrata nella visual novel Fate/stay night, pubblicata da Type-Moon, concepita da Kinoko Nasu e illustrata da Takashi Takeuchi. Appena uscito in Giappone, “Presage Flower” ha subito conquistato il primo posto al box-office, con un incasso nei primi due giorni di proiezione di 413 milioni di yen(pari a circa 3.1 milioni di euro). Quello di Fate/stay night del resto è un mondo intero, composto di manga, romanzi, videogiochi e trasposizioni animate.

 

FATE/STAY NIGHT: HEAVEN'S FEEL I (Trailer - 90")

L’anime ci conduce a 10 anni dalla precedente Guerra del Santo Graal, quando una nuova battaglia incombe nella città di Fuyuki. Sette maghi, al comando di sette Servant (eroi leggendari rimasti nella storia umana), si affronteranno in uno scontro all’ultimo sangue dove il premio finale per il vincitore sarà il Santo Graal, la leggendaria reliquia in grado di realizzare ogni desiderio. Non si tratta di una semplice gara di forza: è una guerra vera e propria in cui alleanze, faide, strategie e colpi di scena si susseguono continuamente. Shirou Emiya, studente delle superiori che conduce una vita apparentemente normale, dopo aver assistito involontariamente allo scontro tra due individui dai poteri sovrannaturali, si troverà suo malgrado coinvolto nella battaglia, rischiando di morire, ma verrà salvato da Saber, un Servant dalle sembianze di giovane donna dai capelli biondi che impugna una misteriosa spada invisibile. Il ragazzo, venuto a conoscenza della realtà a proposito della Guerra del Santo Graal, deciderà di prendervi parte non per ottenere il premio finale, ma per proteggere coloro a cui vuole bene ed evitare che altri subiscano le stesse sofferenze patite da lui 10 anni prima quando, a causa della quarta Guerra, la città di Fuyuki venne devastata…

 

 

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