45 anni di Lady Oscar: la mostra celebrativa a Milano del capolavoro intramontabile

Lo storico anime giapponese “Lady Oscar” compie 45 anni confermandosi una delle serie animate più amate di sempre, che, mai uscito dalle programmazioni tv, ha tenuto incollate allo schermo ben tre generazioni di fans. Per festeggiare questo importante traguardo WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano (Viale Campania 12), in collaborazione con Yamato Video, dedica all’affascinante comandante delle guardie reali Oscar François de Jarjayes, alla regina Maria Antonietta, al bell’André e a tutti i personaggi dell’anime una mostra celebrativa che ripercorre tappa per tappa la romantica vicenda dei protagonisti in un affascinante intreccio tra realtà storica, con le vicende della Rivoluzione Francese a far da sfondo, e finzione. In mostra memorabilia, pannelli illustrativi, cel originali, bambole, gadget, riproduzioni di abiti storici e cosplay, pettinature, approfondimenti storici su molte curiosità tutte da scoprire e tantissime testimonianze che ripercorrono 45 anni di ininterrotto amore dei fans per il personaggio di Oscar. E con una grande rivelazione: la storia di Francesca Scanagatta, la Lady Oscar milanese che fece carriera nell’esercito austriaco fingendosi uomo.

La mostra è prodotta da WOW Spazio Fumetto in collaborazione con Yamato Video, a cura di Yamato Video, Enrico Ercole, Angelo Capozzi e Luca Bertuzzi, con il contributo del Lady Oscar Italian Fan Club e di tantissimi collezionisti che hanno messo a disposizione i loro tesori.

DOMENICA 26 MAGGIO 2024 – UNA GIORNATA A CORTE

Domenica 26 maggio, dalle 16.00, a ingresso libero, si terrà un incontro aperto al pubblico per celebrare la ricorrenza con ospiti d’onore, esperti, figuranti in costume storico, cosplay e come madrine d’eccezione CLARA SERINA, indimenticata voce dei Cavalieri del Re che cantò l’iconica sigla, e LADY KURIMI e ALE REGA, i cosplayers di Oscar e André più ammirati e accurati d’Italia.

La storia dietro il mito

10 ottobre 1979, Nippon Television manda in onda la prima puntata di un anime destinato a diventare un vero e proprio cult in Giappone ma anche in Italia, dove arriverà il 1° marzo 1982 trasmesso da Italia Uno con il titolo di “Lady Oscar”. Si tratta della versione animata di un manga di grande successo scritto e disegnato da Riyoko Ikeda, pubblicato a partire dal 1972. Ikeda, rimasta colpita dalla lettura di una biografia di Maria Antonietta, regina di Francia, decise di dedicarle una storia a fumetti di cui fosse la protagonista, intitolata “Versailles no bara”, ossia “Le rose di Versailles”. E sì perché la protagonista assoluta, nei progetti originali dell’autrice, era la regina Maria Antonietta ma, soprattutto grazie alla realizzazione della serie animata, presto la scena viene rubata dal personaggio di Oscar François de Jarjayes, comandante delle guardie reali, ragazza allevata come un uomo dal padre generale dopo la delusione di non aver avuto un figlio a cui far seguire la carriera militare. La bella Oscar, che tutti a corte sanno essere una donna ma a cui viene portato il rispetto che si deve a un ufficiale di rango, diventa subito amica e confidente della giovane regina Maria Antonietta, arrivata in Francia per sposare il futuro Luigi XVI. Presto i loro destini si incrociano in una serie di vicende avventurose che hanno come sfondo la Rivoluzione Francese e la vita di corte tra pettegolezzi e pericolosi intrighi. Tra Oscar e Maria Antonietta si stringe un patto di reciproca fedeltà, anche quando le due donne finiscono per innamorarsi dello stesso uomo, il bel conte di Fersen. Sarà la Storia a dividerle: Oscar dovrà scendere a patti con la sua coscienza e schierarsi dalla parte del popolo andando a comandare la Guardia Civile, mentre Maria Antonietta, orgogliosa sovrana di Francia, si allontana sempre più dai suoi sudditi ritirandosi in un mondo di lusso e solitudine. Oscar scopre così di essere sempre stata innamorata del “suo” André, l’amico con cui è cresciuta, e si farà travolgere dagli eventi fino a morire durante l’assalto alla Bastiglia il 14 luglio 1789. Maria Antonietta morirà sul patibolo consegnando a Rosalie, la ragazza “adottata” da Oscar che le ha fatto da cameriera durante i difficili giorni della prigionia al Tempio, una rosa di stoffa bianca confezionata da lei stessa con la promessa di dipingerla del colore preferito da Oscar. In Italia la serie animata “Lady Oscar” è stata mandata in onda su Italia Uno ininterrottamente per quaranta anni e ancora oggi non manca di catturare l’immaginario di nuovi fans. Tale fu il successo di “Lady Oscar” che fu anche realizzato un film “live action” di produzione franco-nipponica nel 1979 diretto da Jacques Demy (uno dei pochissimi film girati davvero a Versailles e con una giovanissima Patsy Kensit nel ruolo di Oscar bambina).

La mostra

La mostra propone un doppio viaggio nel tempo alla scoperta dei personaggi, dei protagonisti e degli eventi che fanno da sfondo alla trama della serie animata. Grazie a una serie di pannelli sarà possibile infatti ripercorrere la storia del cartone animato confrontandola in parallelo con i veri accadimenti della Storia che agitarono la Francia dal 1755, anno di nascita di Oscar e Maria Antonietta, fino al 1793, anno in cui la sovrana viene ghigliottinata nel corso dell’ultima, commovente, puntata. Il percorso espositivo sarà quindi contenuto all’interno di due parentesi “fondamentali”: la biografia di Maria Antonietta pubblicata dal celebre storico austriaco Stefan Zweig, che nel 1972 ispirò alla mangaka Riyoko Ikeda il manga originale (di cui in mostra saranno esposte edizioni rare e in varie lingue, tra cui il giapponese, le varie edizioni italiane l’inglese, lo spagnolo e il francese), e quindi la trama del successivo anime nel 1979 (in mostra numerosi cel originali), e la mitica rosa bianca che Rosalie alla fine della serie stringe tra le mani dopo aver promesso alla regina di colorarla con il colore preferito da Oscar. Al centro sarà possibile scoprire tutti i segreti dell’intricata trama che ci narra del grande rapporto di amicizia che lega Oscar, capitano delle guardie reali, alla regina, a Maria Antonietta. Tra le meraviglie esposte: volumi storici e cataloghi di esposizioni sui personaggi reali presenti nella serie, l’album delle figurine Panini con un introvabile espositore in cartoncino da edicola dell’epoca, i romanzi dedicati a Lady Oscar pubblicati da Fabbri, le bambole Ceppi Ratti uscite all’epoca della trasmissione italiana della serie, poster, fogli pubblicitari e gadget originali di eventi e mostre organizzati in Giappone, tra cui quelli dedicati alla mostra per il 50°anniversario del manga, una raccolta di shijitaki (cartellette) con immagini della serie, volumi illustrati Artbook, poster giapponesi, fanzine italiane e illustrazioni realizzate da artisti che omaggiano la serie e i suoi protagonisti. Inoltre in mostra gli amigurumi (pupazzi realizzati all’uncinetto) di Oscar e André e le versioni BrickHeadz realizzate con i LEGO.

In esposizione anche un’importante collezione di cel originali (acetati su cui venivano disegnati i personaggi nelle varie pose e sovrapposti agli sfondi) prestati da Laura Luzi che, oltre a emozionare per portare al visitatore un pezzo tangibile e unico dell’anime, aiuta a capire quale lavoro si celava negli anni Settanta dietro alla realizzazione di una serie animata prima dell’avvento della computer grafica.

Saranno presenti anche approfondimenti storici in cui sarà possibile scoprire dettagli su come si svolsero realmente gli eventi narrati, come ad esempio l’intricato scandalo della collana che espose la regina alla calunnia del popolo dando il via a una campagna diffamatoria che porterà alla rivoluzione. In esposizione anche una riproduzione unica del favoloso gioiello di diamanti che causò lo scandalo riprodotto con grande accuratezza prestato da Patrizia Lia. Altri approfondimenti sono dedicati a due aspetti centrali della serie animata: la moda ai tempi di Maria Antonietta, che nel cartone animato viene riletta in maniera talmente iconica da essersi imposta nell’immaginario comune con le bellissime divise di Lady Oscar (in mostra un’accurata riproduzione realizzata da  Rosi Dotti – Lady Kurimi) e gli stravaganti abiti di Maria Antonietta (in mostra l’accostamento di una riproduzione cosplay di un abito indossato dalla regina nell’anime e una riproduzione un abito reale in uso a corte opera di Utapau Costumes Lab). Lo stesso dicasi per le pettinature, grazie alla collaborazione di Lia Parrucche e la Scuola Diadema Academy, si potranno ammirare accostate la pettinatura che la regina sfoggia nell’anime, coi classici boccoli biondo dorati, accanto a una splendida riproduzione di una classica pettinatura reale di moda a corte in quegli anni.
Il pittore Albert Flury ha poi realizzato due stupendi quadri a olio che ritraggono la vera Maria Antonietta e madamigella Oscar come se avesse posato realmente per lui.

UNA LADY OSCAR MILANESE

La mostra contiene poi una particolare rivelazione poco nota: la storia di Francesca Scannagatta, una ragazza milanese nata nel 1776 che, fingendosi uomo, per volontà del padre, partì militare facendo carriera nell’esercito austriaco col nome di Francesco, un po’ come la nostra Oscar che come secondo nome ha proprio François. Ma non solo, si scoprirà anche il segreto dello Chevalier d’Eon, mitico personaggio vissuto realmente alla corte di Luigi XV che vestiva regolarmente panni sia maschili che femminili per compire missione segrete per conto del re e tante altre sorprese tutte da scoprire.

La città dei Gatti 2024 a Milano, Roma e Vigevano

Sabato 17 febbraio, in occasione Giornata Nazionale del Gatto, parte come ormai di tradizione, tra Milano, Roma e Vigevano, la Città dei Gatti, la rassegna nazionale di fumetto, cinema, musica e cultura felina più attesa d’Italia che durerà fino al al 17 marzo 2024, Quest’anno il tema scelto è tutto rosa: sono infatti le gatte le vere protagoniste indiscusse di questa 2024, a partire dalle protagoniste di fumetti e cartoni animati di successo, dalla conturbante Catwoman amica-nemica di Batman alla raffinata Duchessa degli “Aristogatti”, dalla Gatta Nera che accompagna Spider-Man alla squinternata Krazy Kat fino alla doppia arte di Gino Paoli, che oltre aver cantato “La gatta” l’ha anche mirabilmente illustrata di suo pugno. Il tutto declinato attraverso una mostra, tanti appuntamenti con esperti di cultura felina, laboratori dedicati ai più piccoli, tour cittadini alla scoperta delle colonie feline e l’immancabile FELIWAY Concerto in Miao dedicato alla musica! Sul manifesto del festival campeggia la Gatta di Stefano Kaneda Gargano, la micina che ha conquistato il web con la sua irriverente simpatia sul sito duecuorieunagatta.net. La Città dei Gatti è realizzata da Fondazione Franco Fossati, Excalibur e Bestia… che Giovedì! con il supporto di Feliway.

Tra gli eventi in programma presso il WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano, spiccherà l’inaugurazione della mostra “C’era una volta una gatta…” il 17 febbraio alle 16.

Sabato 17 febbraio, alle ore 16.00, si inaugura la mostra “C’era una volta una gatta…” allestita presso WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano (Viale Campania 12): un percorso dedicato a tutte le gatte che in oltre 100 e più anni di fumetto e cartoni animati hanno fatto le fusa dagli schermi e dalle pagine di importanti serie, ora come protagoniste indiscusse ora come compagne di viaggio di supereroi. Il percorso parte da una delle raffigurazioni più antiche di una gatta: la dea Bastet, la divinità gatta che nell’antico Egitto era venerata come la protettrice dell’abbondanza con la fondazione di una città a lei dedicata e una festa ricca di libagioni. Si passa poi alle gatte più celebri del fumetto, come Catwoman l’amica-nemica di Batman fin dal 1940, classificata all’undicesimo posto nella lista dei “100 maggiori cattivi dei fumetti di tutti i tempi”. Un personaggio, Catwoman, che deve aver certo ispirato la creazione di Gatta Nera, l’amica-nemica di Spider-Man (1979). E, ancora, la Donna Gatto poi diventata Tigra, eroina dai poteri felini come guarigione accelerata, sensi ipersviluppati e artigli retrattili creata per un pubblico di ragazze da Gil Kane e John Romita Sr. e pubblicata dal 1972 sulle riviste Marvel. Spazio anche alla simpaticissima e squinternata Krazy Kat, la gatta (anche se spesso definita al maschile) inventata nel 1913 da George Herriman, innamorata non corrisposta del perfido topo Ignazio che la prende spesso a mattonate! Non può mancare Hello Kitty, la micina nipponica diventata un vero e proprio simbolo per generazioni di ragazzine. E sempre dal Giappone, le belle ladre della serie “Occhi di gatto” e la campagna di mille avventure di Sailor Moon: la gattina Luna. L’animazione è anche presente con la bellissima Duchessa e la dolce Minou, protagoniste del capolavoro disneyano “Gli Aristogatti”, per scoprire che gli occhioni ammalianti di Duchessa che fanno girare la testa a Romeo furono ispirati agli animatori da quelli viola di Liz Taylor. Ma la vera “chicca” della mostra sono le illustrazioni create da Gino Paoli per illustrare un volume dedicato alla sua canzone “La Gatta”: saranno esposte in bellissime riproduzioni a colori che svelano un aspetto meno noto della grande personalità del cantautore genovese. La mostra è cura di Luca Bertuzzi, Riccardo Mazzoni ed Enrico Ercole. Nel corso dell’inaugurazione, sabato 17 febbraio alle ore 16.00, Luigi Bona, direttore di WOW Spazio Fumetto consegnerà il premio Urban Cat al progetto Arcabimbivet creato per i piccoli proprietari di animali. Gli incontri e i  workshop  del progetto hanno lo scopo di avvicinare i ragazzi e i bambini agli animali e al lavoro dei veterinari. Ritirano il premio Marzia Possenti e Miriam D’Ovidio de L’Arca Clinica Veterinaria di Cassano D’Adda.Sempre in occasione dell’inaugurazione, è previsto un intervento della dottoressa Sabrina Giussani, medico veterinario esperto in comportamento animale, sulla femminilità felina dal titolo “Femmine contro  maschi: un confronto tutto felino”. La dott.ssa Giussani sarà anche ospite di video interviste a cura di Marzia Novelli per scoprire tutto su come accogliere un mico a casa e sul ruolo dei feromoni per il benessere dei gatti: appuntamento sul sito e sui social de La Città dei Gatti!

La musica avrà un ruolo di grandissima importanza nella rassegna. Sempre sabato 17 febbraio, dalle ore 21.00, andrà in scena “Feliway Concerto In Miao” ormai l’appuntamento tradizionale che celebra la Città dei Gatti nel giorno più importante del calendario miciesco, ossia la Giornata Nazionale del Gatto. Quest’anno lo spartito si colora di rosa per tracciare il suo percorso al femminile. In programma brani musicali dal repertorio classico e leggero. Ospite d’onore del concerto sarà la mitica Elisabetta Viviani, presentatrice, attrice e voce amatissima dal grande pubblico soprattutto per la sua interpretazione della storica sigla di Heidi, che aprirà il programma con l’inno di questa edizione: “La Gatta” di Gino Paoli. Si prosegue con il “Duetto Buffo di due gatti” su musiche di Gioachino Rossini eseguito nella versione per soprano (Anna Rita Taliento) e mezzosoprano (Manuela Boni): due gatte folli si contendono la scena sulle note di Rossini in uno dei duetti più accattivanti del grande repertorio lirico. Poi sarà il turno del grande Wolfgang Amadeus Mozart che compose per l’amico Schikaneder il divertente duetto “Nun Liebes Weibchen” K625 in cui si narra di un marito (il tenore Danilo Formaggia) che torna a casa e trova la moglie (il mezzosoprano Manuela Boni) trasformata in una gatta petulante. Sarà ancora Maurice Ravel a rompere le orecchie degli spettatori con il folle “Duo Miaulè” tratto dall’opera “L’enfant et les Sortilèges” in cui un gatto (Danilo Formaggia) urla la sua serenata d’amore a una gatta (Manuela Boni) che risponde a tono. Non poteva mancare la poetica “Memories”, la canzone simbolo del musical “Cats” intonata dalla vecchia gatta Grizabella (Manuela Boni). Tra un brano e l’altro verranno proiettati spezzoni di cartoni animati a tema, tra cui l’indimenticabile lezione di canto che Duchessa, la mamma degli Aristogatti disneyani, impartisce alla sua deliziosa micina Minou ma disturbata dai turbolenti fratellini. Sarà proiettato il poeticissimo spezzone tratto da “Allegro non troppo” di Bruno Bozzetto sul bellissimo “Valzer Triste” di Jean Sibelius, con la spaurita micina che si aggira tra le macerie della sua vecchia casa abbattuta (storia vera accaduta proprio a Bozzetto e alla sua micina Amarillide). Sarà anche un’occasione unica per vedere il primo cartone animato felino della storia con la colonna eseguita dal vivo al pianoforte: “Feline Follies” nel 1919 con protagonista il celebre gatto Felix impegnato a corteggiare un’evanescente micina bianca di nome Miss Kitty White. E tante altre piccole sorprese miciesche. Ogni brano sarà accompagnato al pianoforte dal M° Antonio Bologna e introdotto dal giornalista esperto catofilo e musicofilo Enrico Ercole. Il concerto verrà replicato domenica 3 marzo a Vigevano presso la Auditorium San Dionigi.

Oltre agli eventi in presenza, ci sarà anche la versione online dell’evento La Città dei Gatti DIGITAL: il martedì alle 21.00, sulla pagina Facebook di “Bestia… Che giovedì” e de “La Città dei Gatti”. Proprio in ragione di questo è stato deciso di organizzare un incontro in presenza e on-line per affrontare i recenti fatti di cronaca che hanno visto protagonisti uomini che odiano le donne e giovani che non amano gli animali, come ha dimostrato il video di Tik Tok che mostrava una ragazza affogare un gattino raccogliendo un esagerato numero di visioni. Per indagare su questi fenomeni interverranno da Milano Paola Frassinetti, Sottosegretario all’Istruzione e al Merito, e Andrea Carlo Cappi, autore di Segretissimo, dei Romanzi di Diabolik ed esperto di serial killer, Giovanna Mazzoni, presidente del Movimento Donne impresa Alto Milanese. Per approfondire le connessioni tra violenza sugli animali e sulle donne, interverranno poi Giovanna Benini medico veterinario e Giovanna Bellini criminologa responsabili nella task force creata da Anvi per indagare sul caso della sparizione di 50 gatti in dieci giorni lo scorso anno a Livorno. Per approfondire gli aspetti di questa pericolosa deriva dal punto di vista femminile parteciperà Maria Teresa D’Abdon presidente dell’associazione Difesa Donna ideatrice del progetto Antiaggressione femminile interverranno poi esperti e psicologi. Modera questo speciale di “Bestia che… giovedì!” Marzia Novelli.

L’arte avrà un ruolo di rilievo nella rassegna, con opere che raccontano la magia e la bellezza dei felini. Da sempre la magia del gatto ha sedotto artisti e poeti e la mostra in corso al Wow ne è un esempio: in più di un caso le opere esposte non sono semplici disegni ma racconti intrisi di poesia e dolcezza. Seduttivi e magici! Per non parlare poi degli artisti che si sono ispirati ai mici. Il gruppo dei Gatti Spiazzati ci porterà in un immaginifico tour alla scoperta dei gatti nell’arte. Al termine verrà presentato il volume “I gatti nell’arte” di Desmond Morris (Johan & Levi Editore). Desmond Morris Zoologo ed etolo, pittore surrealista è autore del volume “La scimmia Nuda” (1967) fondamentale per la sociobiologia. La scimmia nuda è, infatti, il primo studio di un etologo sull’animale uomo.

Uno degli eventi più attesi della rassegna sarà gli Stati Generali della Micizia, un convegno dedicato al benessere dei gatti, che si terrà il 9 marzo. La Città dei Gatti, ideata da Excalibur, content creator per “Gatto Magazine” (Sprea editori), media partner dell’iniziativa, è un evento dalla parte gatti: presso Wow Spazio Fumetto si terrà uno degli appuntamenti più attesi: Gli Stati Generali della Micizia, appuntamento fondamentale per focalizzare l’attenzione sui mici milanesi. I partecipanti, in presenza a Milano e collegati in diretta via web da Roma, saranno coordinati e moderati da Marzia Novelli, fondatrice di Youpet.it, la web tv dedicata a cani e gatti e conduttrice di “Bestia… che giovedì!” Al convegno, dedicato al benessere animale, parteciperanno veterinari, amministratori locali e i responsabili di alcune colonie feline milanesi e romane. Stefania Bonacorsi presenterà i risultati della Commissione realizzata, dopo gli Stati Generali della Micizia dello scorso anno sulla situazione delle colonie feline del Comune di Milano. Al termine del convegno Davide Cavalieri consegnerà i premi Urban Cat 2024. L’incontro sarà anche l’occasione per La Città dei Gatti, e il Garante dell’Ufficio Animali del Comune di Milano e Roma, per annunciare il lancio de La giornata Nazionale dell’adozione responsabile, il 17 marzo di ogni anno.

Accanto al fumetto e la musica non poteva mancare il cinema: in collaborazione con Medicinema e Gaia animali e ambiente chiuderà “La Città dei gatti 2024”. il 17 marzo 2024, la prima proiezione milanese di un docufilm dedicato ai gatti romani. Realizzato da Gaetano Amalfitano, “Roma mamma gatta” è un viaggio alla scoperta della realtà delle colonie feline romane, tra le più grandi d’Europa, e la vita e il mondo delle gattare della Capitale. Intervengono il regista, Edgar Meyer Presidente di Gaia Animali e ambiente e Fulvia Salvi di Medicinema. Il docufilm sarà anche trasmesso dalla Canale Medicinema TV a circuito interno al Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano.

La Città dei Gatti rappresenta un evento imperdibile per tutti gli amanti dei felini e per coloro che apprezzano la cultura legata a essi. Durante tutto il mese, ci saranno molte opportunità di divertimento, apprendimento e celebrazione dei nostri adorati amici a quattro zampe e della loro presenza nella cultura popolare.

La scala a Strisce @ WOW Spazio Fumetto

Come ormai da tradizione, WOW Spazio Fumetto partecipa al programma della Prima Diffusa ospitando la proiezione in diretta su maxischermo del Don Carlo di Giuseppe Verdi, accompagnata da una mostra speciale dedicata a come la Scala è comparsa nei fumetti, da Topolino al Corriere dei Piccoli. Nel corso della serata verrà anche presentato il volume “7 dicembre. Sangue sulla Prima – Misteri e delitti alla Scala di Milano”, una raccolta di racconti noir curata da Gian Luca Margheriti e Riccardo Mazzoni con una introduzione del musicofilo Enrico Ercole.

La mostra, curata da Enrico Ercole e Luca Bertuzzi, racconta come il massimo teatro milanese è stato raccontato dai fumetti diventando ora sfondo, ora protagonista indiscusso, di numerose storie a strisce. L’immagine ufficiale della mostra è stata creata per l’occasione da Claudio Sciarrone, tra i più importanti autori Disney, che ha immaginato PK all’interno della sala del Piermarini intento a fare il verso a Tom Cruise in “Mission Impossible”.

In mostra trovano posto le riproduzioni delle pagine più divertenti delle storie disneyane in cui la Scala è stata protagonista, a cominciare dal numero speciale che nel 2011 il settimanale Topolino, in collaborazione con WOW Spazio Fumetto, dedicò alla prima scaligera con la divertente storia “Il convitato di gesso”.

“Don Carlo”, opera che inaugura la Scala, viene omaggiata da Fabio Vettori con le sue celebri formichine con una tavola realizzata appositamente per la mostra. Ritroviamo poi la Scala nell’elegante tratto del grande Paolo Piffarerio che la ritrae nella sua bellissima biografia verdiana a fumetti pubblicata da “Il Giornalino” nel 2001.

La Scala che non ti aspetti è invece quella che fa da sfondo a un’avventura di Lando, protagonista di molte avventure erotiche tipiche del fumetto per adulti degli anni Settanta. E ancora Dago, Docteur Mystère, Il Commissario Spada, Sindrome75, Storia d’Italia a Fumetti di Enzo Biagi (nel capitolo dedicato al Risorgimento), Ambrogio e Gino e altri. Una curiosità: nel 1962 il Corriere dei Piccoli dedicò due fantastiche pagine alla prima della Scala raccontando come prendeva vita lo straordinario allestimento de “il Trovatore”, con una versione ritagliabile e montabile della sala del teatro.

Castelli & Friends a WOW Spazio Fumetto di Milano

La mostra “Castelli & Friends”, allestita a WOW Spazio Fumetto dal 13 maggio al 17 settembre 2023, curata da Alex Dante e Luca Bertuzzi, racconta l’evoluzione della vita professionale e la carriera di Alfredo Castelli, uno dei più importanti sceneggiatori di fumetto a cui dobbiamo capolavori come Martin Mystère e Gli Aristocratici, e quella dei vari “Friends” che l’hanno accompagnato nel mondo del fumetto con occasionali incursioni in quello del cinema e della pubblicità. In mostra non si trova soltanto una quantità di disegni originali, pubblicazioni, oggetti e filmati, che dagli anni Sessanta arriva ai giorni nostri, ma anche reperti dimenticati e, soprattutto, “insoliti e curiosi”: il tipo di cose, insomma, che piacciono a Martin Mystère, personaggio principe della produzione castelliana da più di quarant’anni. Tra gli inediti vi sono anche progetti non accettati e altri rimasti nel cassetto, disegni e schizzi estemporanei di amici e collaboratori che, per la prima volta, vengono mostrati al pubblico.

Ad arricchire la mostra una timeline ripercorre visivamente tutta la carriera di Alfredo Castelli e uno spazio dedicato a ritratti e caricature realizzate da Graziano Origa, Daniele Caluri, Lola Airaghi e altri.

La mostra, che fa seguito a una prima versione allestita da Alex Dante per la Sergio Bonelli Editore a Lucca con lusinghiero successo, è arricchita e completata da materiali della Fondazione Franco Fossati e ulteriori ritrovamenti dell’archivio privato di Alfredo Castelli. Offre quindi al curioso e all’appassionato anche una corposa selezione di pubblicazioni originali, videogiochi, dvd, il solo e unico Mac di Martin Mystère e libri scritti da Alfredo Castelli, che spaziano dalle uniformi militari (progetto di autori come Roy Dami e Mario Faustinelli) a rivelazioni sui precursori del fumetto, albi e volumi a fumetti da tutto il mondo, in un affascinante percorso inedito tra curiosità e sorprese. In più, uno spazio dedicato agli AMys, l’Associazione Culturale Nipoti di Martin Mystère nata nel 2003 dalla passione dei lettori per Alfredo Castelli e per il suo Detective dell’Impossibile.

Per info: museowow.it.

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