Nel vasto e affascinante universo di Kingdom Hearts, dove la luce e l’oscurità danzano in eterno conflitto tra chiavi giganti e cuori spezzati, ogni nuovo capitolo rappresenta un evento. Ma quando un progetto attesissimo come Kingdom Hearts: Missing Link viene cancellato dopo anni di sviluppo e hype crescente, la notizia si trasforma in una vera e propria scossa tellurica per tutta la community di fan. E non solo. L’annuncio è arrivato con la freddezza chirurgica di un comunicato social. Una frase semplice, quasi distratta, che ha però il peso di una stella che collassa su se stessa: Square Enix ha cancellato Kingdom Hearts: Missing Link. Così, senza possibilità d’appello, il gioco che avrebbe dovuto colmare un vuoto narrativo cruciale e ampliare l’universo della saga in direzioni mai esplorate, è stato messo da parte. Definitivamente.
Un capitolo che prometteva di cambiare tutto
Facciamo un passo indietro. Quando Missing Link venne annunciato nel 2022, i fan di Kingdom Hearts accolsero la notizia come si accoglie un regalo da un vecchio amico: con trepidazione e occhi scintillanti. Il gioco, pensato per dispositivi mobile iOS e Android, prometteva di unire la profondità narrativa tipica della saga a un gameplay ibrido tra esplorazione GPS e battaglie d’azione in tempo reale. Insomma, non il solito spin-off per riempire l’attesa di un titolo principale, ma un vero e proprio tassello fondamentale per comprendere l’intero mosaico narrativo creato da Tetsuya Nomura.
Ambientato nella misteriosa Scala ad Caelum, Missing Link si sarebbe collocato temporalmente dopo gli eventi di Union Cross, ampliando la lore con nuove verità, personaggi inediti e atmosfere decisamente più cupe. Il tono della narrazione, infatti, sembrava destinato a discostarsi nettamente dalla leggerezza tipica dei primi capitoli, virando verso una maturità tematica e visiva inedita per la serie.
Un’epidemia di oscurità e due corvi mascherati
I leak, i datamine e i test beta avevano già acceso l’immaginazione dei fan. Si parlava di una misteriosa epidemia che minacciava di estinguere i Keyblade Wielder, di una calamità non solo fisica ma anche simbolica, capace di mettere in ginocchio gli equilibri cosmici del mondo di Kingdom Hearts. E poi c’erano loro, due figure enigmatiche: Hugin e Munin.
Con nomi presi direttamente dalla mitologia norrena – i corvi del dio Odino – e un aspetto inquietante, mascherati come medici della peste, Hugin e Munin rappresentavano il cuore oscuro della nuova narrazione. Erano forse emissari dell’oscurità? O guide attraverso un mondo devastato dalla perdita di luce? Nessuno lo sa, e ora, forse, non lo sapremo mai.
Questa connessione con la mitologia nordica, già accennata in Dark Road con la comparsa del Maestro Odin, lasciava intendere che Nomura stesse per espandere la mitologia della saga verso nuove dimensioni, con riferimenti simbolici sempre più stratificati. Un tentativo ambizioso e profondamente intrigante, che purtroppo non vedrà la luce.
Gameplay innovativo, tra GPS, statuine e battaglie online
Dal punto di vista del gameplay, Missing Link aveva l’aria di voler essere molto più di un “gioco per smartphone”. La modalità di movimento con GPS ricordava da vicino Pokémon GO, ma combinata con un sistema di battaglie fluido e coinvolgente, arricchito da un’originale meccanica basata su statuette dei personaggi della saga. Si parlava anche di personalizzazione, crafting di oggetti, potenziamento del Keyblade e modalità multiplayer fino a sei giocatori. Tutto sembrava promettere un’esperienza mobile finalmente degna di essere chiamata “gioco di Kingdom Hearts”, con tanto di grafica spinta al massimo grazie all’Unreal Engine 4 e un comparto artistico curatissimo.
La possibilità di giocare sia in verticale che in orizzontale era solo una delle tante piccole accortezze pensate per i fan. Nulla sembrava lasciato al caso. Nulla, tranne forse… il destino del gioco stesso.
Una cancellazione che lascia l’amaro in bocca
E così, dopo sei anni di sviluppo, con un team intero dedicato e una quantità impressionante di contenuti già creati e testati, Missing Link è stato cancellato. Le motivazioni ufficiali fornite da Square Enix parlano della difficoltà di garantire un servizio che avrebbe soddisfatto le aspettative dei giocatori sul lungo periodo. Una dichiarazione amara, che rivela quanto il mondo del game development sia tanto affascinante quanto fragile. Anche le idee più promettenti possono infrangersi contro i limiti della realtà produttiva.
In molti si chiedono cosa non abbia funzionato. È stata colpa del mercato mobile troppo saturo? Dei costi di mantenimento? O forse di un progetto narrativo troppo ambizioso per un pubblico abituato a esperienze più snelle? Le risposte, forse, rimarranno nei corridoi silenziosi di Square Enix.
E ora?
Il comunicato ufficiale si chiude con una piccola consolazione: lo sviluppo di Kingdom Hearts IV prosegue. Ma al momento, non c’è alcuna data di uscita né nuovi dettagli in vista. L’attesa, come sempre, sarà lunga e carica di misteri. Ma questa volta, per molti fan, sarà anche accompagnata da una certa malinconia. Quella di un’occasione mancata. Di un legame spezzato. Di un “missing link” che non sarà mai ritrovato.
E voi, cosa ne pensate della cancellazione di Kingdom Hearts: Missing Link? Era un titolo che aspettavate con ansia? Vi aspettavate una svolta così oscura nella saga? Ditecelo nei commenti qui sotto e condividete l’articolo sui vostri social per continuare la discussione con altri fan del Regno dei Cuori!