Pirati dei Caraibi 6: Jerry Bruckheimer conferma il reboot della saga

Lo scorso marzo, Jerry Bruckheimer ha finalmente chiarito i rumor sul possibile ritorno di Johnny Depp nel prossimo capitolo di “Pirati dei Caraibi”. Durante un’intervista con Comicbook, Bruckheimer ha confermato che il sesto episodio sarà un reboot. Ecco cosa sappiamo finora su questo attesissimo film. Le notizie, per ora, sono limitate. L’intenzione di realizzare un nuovo episodio della saga era già stata annunciata nel 2018. Tuttavia, nel 2019, i sceneggiatori Rhett Reese e Paul Wernick, noti per “Deadpool” e “Deadpool 2”, hanno abbandonato il progetto. In seguito, la Disney ha affidato la sceneggiatura a Craig Mazin, sceneggiatore di “The Last of Us” e “Chernobyl”, e Ted Elliott, veterano della saga con quattro film all’attivo. Il nome del regista resta ancora sconosciuto.

L’idea di un film con Margot Robbie protagonista è stata abbandonata, e il cast del nuovo capitolo rimane avvolto nel mistero. La scelta di ripartire da zero senza i vecchi protagonisti potrebbe facilitare la produzione, anche se non si esclude la possibilità di vedere nuovi volti noti nel cast.

La probabilità di rivedere Johnny Depp nel ruolo di Jack Sparrow sembra ormai tramontata, mentre si esplorano diverse possibilità per il nuovo protagonista. Potrebbe essere arrivato il momento del tanto atteso debutto del temibile pirata Guybrush Threepwood? Il successo finanziario dei precedenti film ha consolidato “Pirati dei Caraibi” come un franchise di punta per la Disney, confermandone il potenziale commerciale.

Nonostante l’uscita di scena dei personaggi storici, la sceneggiatura del sesto film è in buone mani con Ted Elliott e Craig Mazin. Attendiamo ulteriori conferme e annunci ufficiali per scoprire la direzione che prenderà la nuova saga. Siamo certi, però, che ci aspetta un’avventura completamente nuova e avvincente, pronta a catturare l’immaginazione del pubblico. Resta da vedere quali saranno i piani della Disney per questo progetto, inclusa una possibile data di uscita. Solo il tempo ci dirà cosa riserva il futuro per “Pirati dei Caraibi”.

Roma Film Music festival 2023: i Pirati dei Caraibi suonano dal vivo

Jack Sparrow e la sua ciurma all’arrembaggio per la prima volta in Italia come non li avete mai visti. È l’ultimo appuntamento di Roma Film Music Festival, il primo evento internazionale in Italia dedicato alle colonne sonore e ai loro protagonisti che ha aperto la manifestazione con “Bugs Bunny at the Symphony”.

“La Maledizione della Prima Luna – In concerto” torna venti anni dopo venerdì 6 ottobre (ore 20,30) e sabato 7 ottobre (due repliche alle 15 e alle 20,30) all’Auditorium della Conciliazione di Roma per festeggiare il centenario della Disney, fondata dal leggendario Walt proprio nel 1923.

Sul grande schermo, ecco il film in alta definizione e sul palco l’Orchestra Italiana del Cinema, oltre 80 elementi che eseguiranno dal vivo e in perfetto sincrono con le immagini la colonna sonora del film. Li dirige il Maestro Ludwig Wicki, autentica autorità del genere.

“Pirati dei Caraibi – La maledizione della Prima Luna” è il film campione di incassi che ha rivoluzionato il genere piratesco, per l’innovazione della storia e la travolgente colonna sonora composta da Klaus Badelt, curata nei capitoli successivi da Hans Zimmer.

Guidato dalla direzione artistica di Marco Patrignani, Roma Film Music Festival è ideato e prodotto dai Forum Studios, e realizzato con il patrocinio e il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e con gli auspici della Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei deputati; il patrocinio di: Comune di Roma Assessorato Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda; Nuovo Imaie e Anec; con la collaborazione di ACMF (Associazione Compositori Musica per Film)Main Sponsor del Festival è Unipol Gruppo. Media partner: RDS, Mobility partner: Mooney Go; Hospitality partner: Radisson Roma; Web Partner: Tech Style; Official Wine: Castello di Corbara.

Acquista il biglietto: https://www.ticketone.it/artist/pirati-caraibi-concert/

Pirati dei Caraibi: il trailer fan made che ha fatto impazzire il web

Pirati dei Caraibi è una saga che ha fatto sognare milioni di persone in tutto il mondo. Johnny Depp, Jack Sparrow e i suoi amici hanno conquistato i nostri cuori con le loro avventure, il loro senso dell’umorismo e il loro stile unico.

Nel 2017 è uscito l’ultimo film della saga, Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar. Il film è stato un successo al botteghino, ma non ha ricevuto gli stessi apprezzamenti da parte della critica.

In attesa di poter vedere un nuovo capitolo della saga, ecco un trailer fan made che ha fatto impazzire il web. Il trailer, intitolato Pirates of the Caribbean: Secrets of the Lamp, è stato realizzato da un team di appassionati e ha già raccolto milioni di visualizzazioni su YouTube.

Pirates of the Caribbean: Secrets of the Lamp - Official Trailer

Il trailer è davvero ben fatto e riesce a catturare perfettamente l’essenza della saga. Ci sono tutte le scene d’azione, l’umorismo e l’avventura che ci hanno fatto innamorare di Pirati dei Caraibi.

Il protagonista del trailer è Sam Noland, un giovane attore che interpreta Jack Sparrow in maniera davvero convincente. Noland ha già interpretato Jack Sparrow in altri fan film e la sua performance in questo trailer è davvero notevole.

Il trailer è stato realizzato con un budget molto basso, ma non si direbbe. Il lavoro di regia, fotografia e montaggio è davvero ottimo.

Il trailer di Pirates of the Caribbean: Secrets of the Lamp è la prova che la saga di Pirati dei Caraibi è ancora molto popolare. I fan non hanno dimenticato Jack Sparrow e i suoi amici, e aspettano con ansia un nuovo capitolo della saga.

Vent’anni fa usciva “Pirati dei Caraibi: La maledizione della Prima Luna”

Vent’anni fa veniva rilasciato il primo capitolo della saga di Pirati dei Caraibi – La maledizione della prima luna. L’idea di trasformare un’attrazione di Disneyland, creata negli anni Sessanta, in un film crossmediale sembrava destinata al fallimento. In effetti, i produttori non erano affatto sicuri della possibilità di realizzare un sequel, tanto che decisero di aggiungere un sottotitolo solo alla fine delle riprese.

Eppure il film Pirati dei Caraibi – La maledizione della prima luna, rilasciato negli Stati Uniti esattamente venti anni fa, il 9 luglio del 2023 (in Italia il 5 settembre dopo un’anteprima nazionale il 27 agosto), ottenne un incredibile successo di critica e pubblico. Ricevette ben 5 nomination agli Oscar e incassò oltre 650 mila dollari, diventando il quarto film di maggior successo al botteghino.

Questo risultato sorprendente dimostrò quanto il pubblico fosse affascinato dall’universo dei pirati, un genere che sembrava aver perso appeal nel cinema. Prendete uno scenario Salgariano, aggiungete una leggenda oscura che dia un sapore Horror e cospargete con un pizzico di comicità; lasciate cuocere con molta azione a scapito del realismo e probabilmente otterrete un polpettone inguardabile. Poi andate a guardare la Maledizione della Prima Luna e vi accorgerete che qualcosa di buono si può ottenere. Certo il film è ben lontano dall’ essere un capolavoro, ma non si merita neanche di comparire tra i B-movies, perché comunque diverte senza essere pedante.

La maledizione della prima luna è un diretto da Gore Verbinski e prodotto da Walt Disney Pictures e Jerry Bruckheimer Films e distribuito da Buena Vista International. Ideato e scritto da Ted Elliot e Terry Rossio, il film è il primo capitolo della serie di Pirati dei Caraibi e ispirato all’omonima attrazione dei Parchi Disney. Il cast principale comprende Johnny Depp nei panni di Jack Sparrow, Geoffrey Rush, Keira Knightley, Orlando Bloom, Kevin McNally, Jack Davenport e Jonathan Pryce. Accolto positivamente dalla critica e ancor di più dal pubblico che ne loda l’interpretazione di Depp, gli effetti speciali e la colonna sonora, la pellicola ha ottenuto diversi riconoscimenti e cinque candidature agli Oscar 2004 (miglior attore protagonista, miglior trucco, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro e migliori effetti speciali).
Durante gli anni novanta, gli sceneggiatori Ted Elliott e Terry Rossio iniziarono a lavorare su un nuovo film sui pirati dove a farla da padrone vi erano diversi elementi fantasy e soprannaturali. A marzo del 2001 Jay Wolpert e Stuart Beattie vengono incaricati di riscrivere la sceneggiatura. Il produttore Jerry Bruckheimer, convinto da Dick Cook, si unì al progetto. Nel maggio del 2002 Gore Verbinski venne ingaggiato come regista. Le riprese iniziarono ufficialmente il 28 ottobre del 2002 e terminarono il 7 marzo 2003. Il budget della pellicola era di 140 milioni di dollari. Inizialmente nel progetto venne coinvolto Alan Silvestri, poiché già collaboratore di Verbinski per Un topolino sotto sfratto e The Mexican – Amore senza la sicura; tuttavia, a causa di differenze stilistiche tra Bruckheimer e Silvestri, il compositore venne poi sostituito da Klaus Badelt.

Indubbiamente il pregio di questo film è di riuscire a dire qualcosa di nuovo su un tema abusatissimo: la solita figlia del governatore inglese viene rapita da un pirata cattivo; un pirata e il suo spasimante si imbarcano per salvarla….. Ma proprio perché gioca sul genere questo film si crea il suo spazio.  Di certo questo film gioca a demitizzare il genere, in un modo a cui ci ha abituato la saga della mummia di Stephen Sommers.

E se questo non bastasse a convincervi, vi dirò che il film andrebbe visto solo per vedere Jhonny Deep interpretare un personaggio ambiguo ed insolito, come il suo pirata. Probabilmente stiamo assistendo alla nascita di un nuovo genere cinematografico, incline a far diventare gli spettatori senza costringerli alla riflessione.

La Perla Nera diventa una casa sull’albero!

Corraggiosi corsari, pronti a issare il vessilo pirata sulle note del film “Pirati dei Caraibi”? Immaginate di un essere in un mare “green”, di cui le onde non sono di acqua cristallina ma lussureggianti fronde di alberi. No, non è una storia fantasy e non siamo nei Caraibi ma nel cuore della Sicilia. Ma nonostante tutto, cari amantidi Capitan Jack Sparrow, potete immergervi in un’avventura senza precedenti nel cuore delle Madonie, dove i sogni prendono vita e le emozioni di un tempo si mescolano con la modernità.

Quante volte, da bambini, abbiamo fantasticato di solcare mari sconfinati a bordo di un maestoso veliero, alla ricerca di tesori perduti e avventure senza fine? La nostalgia di quei momenti è stata catturata e incarnata in una meraviglia architettonica: la casa sull’albero “La Perla Nera” nel suggestivo Parco Avventura Madonie.

Immaginatevi a bordo di questo galeone incantato, con oblò che svelano panorami mozzafiato e ogni comfort immaginabile. Qui, tra le fronde degli alberi, potrete trascorrere fino a tre giorni in compagnia della vostra famiglia, compreso il vostro fedele amico a quattro zampe.

Svegliarsi sospesi tra gli alberi, con il cinguettio degli uccelli come sveglia naturale, è solo l’inizio di un’avventura indimenticabile. La Perla Nera può accogliere da due a sette avventurieri, pronti a esplorare percorsi acrobatici, ad arrampicarsi tra le fronde, a cimentarsi nell’orientamento e persino a sfidarsi a colpi di tiro con l’arco.

Ma non è tutto: la vera magia si sprigiona al tramonto, quando ci si ritrova sulla terrazza panoramica per gustare pasti cucinati con amore, circondati dalla bellezza incontaminata del bosco. E mentre la notte scende e il cielo si dipinge di stelle, ci si può abbandonare al dolce cullare della natura, sognando di essere i protagonisti di un’avventura senza tempo.

L’accesso alla casa-veliero è reso facile da una passerella sicura e accessibile a tutti, anche ai più piccoli. E se volete vivere questa esperienza unica nel suo genere, non dovrete far altro che consultare la pagina dedicata alle prenotazioni sul sito del Parco Avventura Madonie. Per ulteriori informazioni, potete contattare il Parco al numero 338 1006438 o scrivere all’indirizzo email info@parcoavventuramadonie.it.

Siate pronti a solcare i mari dell’immaginazione e a vivere un’avventura che resterà nel vostro cuore per sempre. La Perla Nera vi aspetta, pronta a regalarvi emozioni che solo i veri pirati possono conoscere!

Il Destino dei Pirati – Event & Show 13 Agosto 2021

Il Destino dei Pirati – Event & Show è l’entusiasmante e imperdibile evento / spettacolo a tema pirati che approderà a Roma il prossimo 13 Agosto 2021. Realizzato da Epicos, dalla geniale creatività di Luca Panzieri, questo evento avrà come location d’eccezione l’Arcade and Food (Via nomentana 1111), l’iconico ristorante romano dedicato a tutti i Nerd.

Finestre | Fortezza: Porte Finestre
Capitano Uncino vs Jack Sparrow: una vera nave pirata, due capitani e una ciurma di commensali veri corsari dei sette mari. Uno show interattivo che porterà gli ospiti a vivere un’avventura interattiva in cui saranno proprio loro ad aiutare uno dei due bucanieri contendenti a conquistare il Galeone più temuto di ogni oceani tra duelli di sciabole … e fiumi di birra!

Un evento unico per diventare il pirata più temuto dei 7 mari!  Una serata completamente dedicata al mondo dei pirati, tra capitani, ciurme, mari in tempesta, cosplay, spettacoli, divertimento e… “qualche” goccio di Rum!  Sfoderate il vostro cosplay o costume piratesco, che sia originale o appartenente a qualunque serie, e entrate nella ciurma dell’Arcade and Food. No, non è un film, è la nuova produzione by Epicos che vi aspetta ogni giovedì sera per conquistare il vero tesoro di ogni corsaro e decretare così il “destino dei pirati”.

☠️ PROGRAMMA DELL’EVENTO ☠️

💣 ore 19.00. Vieni in costume da Pirata! La scenografia dell’Olandese Volante sarà a tua disposizione gratuitamente come set fotografico per le foto con il tuo cosplay!
Non è obbligatorio venire in costume, ma tutti quelli che indosseranno un outfit a tema, riceveranno in omaggio la stampa di una foto della serata!
💣 ore 21:00 inizio Dinner Show Interattivo. Capitan Uncino o Jack Sparrow, chi si aggiudicherà l’eredità del Capitano Kraken? Sarà anche grazie a voi che verrà scritto il Destino dei Pirati!
💣 ore 22:30 Sfilata Cosplay Pirati. Sfoggia il tuo miglior costume da lupo dei mari sfilando lungo la nostra nave; capitan Jack Sparrow, Capitan Uncino e il Capitano Kraken proclameranno il miglior pirata della serata a cui verrà offerta la cena della sera stessa!

Lo Spettacolo Interattivo incluso nella cena; l’Evento è su prenotazione al numero: 3496098117, per info facebook.com/events/534303411329610. La ciurma di Epicos vi aspetta da Arcade & Food a Roma in Via Nomentana 1111.

Epicos è l’agenzia di intrattenimento a tema, creazione spettacoli, direzione artistica ed organizzazione eventi e contest Cosplay per antonomasia. Grazie al team guidato da Luca Panzieri ogni cliente può dare vita al proprio evento con un intrattenimento a tema fuori dal comune: Epicos offe il supporto tecnico, l’ideazione di nuovi format e la gestione artistica per anteprime, campagne promozionali, concerti o spettacoli. L’obiettivo dell’agenzia è promuovere i prodotti dei propri clienti in modo totalmente non convenzionale, sviluppando in modo creativo nuovi concept ad hoc per qualsiasi occasione, colpendo così l’attenzione dei clienti. Questa missione è compiuta ogni giorno dallo staff di Epicos con la volontà di proiettare le persone in una dimensione fantastica attraverso esperienze interattive e contatto diretto con i propri personaggi preferiti. Il cast, che si compone di oltre 500 attori, ballerini, hostess e cosplayer, garantisce qualità organizzativa e professionalità nel relazionarsi con il pubblico di ogni fascia d’età. Epicos è la realtà che trasforma l’ordinario in straordinario, e lo fa in modo epicos. Per info: epicos.it

Finestre | Fortezza: Porte Finestre
Griglia, drink e Birreria con Video giochi Arcade e Flipper anni 80 la vera novità della Capitale! Da Arcade And Food si possono spizzicare sfiziosi antipasti, scegliere il proprio panino con il nome dai personaggi cult arcade come Ryu e Ken del famoso Street Fighter 2 mentre tra i tavoli girano veri e propri cosplay ispirati ai giochi presenti nei flipper e cabinati del locale e camerieri che seguono i clienti con perizia e passione dall’inizio alla fine del pasto.  La maggior parte dei cabinati in sala sono in modalità free play per garantire ai clienti, una volta terminato il loro turno al tavolo, un’esperienza video ludica vintage, confrontandosi con capolavori che hanno fatto la storia del gaming negli anni 70/80 e 90. Per info: arcadeandfood.it

Hans Zimmer plagia se stesso?

Avevamo già parlato di alcuni presunti plagi di canzoni famose nelle sigle di alcuni anime, come ad esempio Sailor Moon e Miraculous, oggi torno sull’argomento, questa volta con Hans Zimmer. A casa di amici abbiamo guardato uno spezzone de Il Gladiatore, in particolare l’emblematica scena di guerra, la cui colonna sonora ci ha riportato nei mari caraibici assieme alla ciurma del Capitano Jack Sparrow. Ci siamo domandati cosa stesse succedendo, allucinazione collettiva? Ci siamo messi quindi alla ricerca di video YouTube per fugare i nostri dubbi.

Il noto compositore avrebbe plagiato semplicemente se stesso, così come accade con John Williams, il cui giro di note è presente in molti dei film di cui ha composto le musiche. Ma si può effettivamente parlare di plagio vero e proprio in questi casi? O si tratta di una semplice citazione?

Si tratta di due film di genere diverso, Il Gladiatore è un film storico e di azione, mentre Pirati dei Caraibi appartiene al genere fantasy di cappa e spada, eppure le azioni dei protagonisti si accompagnano a una composizione musicale molto simile e che si sposa bene con entrambe le trame, accompagnando in maniera mirabile le scene dove regna l’azione.

Attorno al minuto sei della battaglia ne Il gladiatore abbiamo la presunta somiglianza con He’s Pirate di Pirati dei caraibi. E voi, cosa ne pensate?

 

Hans Zimmer - The Battle (Gladiator Soundtrack)

 

Pirates of the Caribbean - He's a Pirate (Extended)

Il Destino dei Pirati – Dinner Show

Il Destino dei Pirati – Dinner Show è l’entusiasmante e imperdibile cena spettacolo a tema pirati che sta davvero spopolando a Roma. Creata da Epicos, dalla geniale creatività di Luca Panzieri, questo dinner show si svolge ogni giovedì sera, dal 10 al 24 giugno 2021, presso Arcade And Food (Via nomentana 1111), l’iconico ristorante romano dedicato a tutti i Nerd.

Finestre | Fortezza: Porte Finestre
Capitano Uncino vs Jack Sparrow: una vera nave pirata, due capitani e una ciurma di commensali veri corsari dei sette mari. Uno show interattivo che porterà gli ospiti a vivere un’avventura interattiva in cui saranno proprio loro ad aiutare uno dei due bucanieri contendenti a conquistare il Galeone più temuto di ogni oceani tra duelli di sciabole … e fiumi di birra! Ma anche giochi, performance di ballo, canzoni epiche e qualche goccio di ottimo Rum. No, non è un film, è la nuova produzione by Epicos che vi aspetta ogni giovedì sera per conquistare il vero tesoro di ogni corsaro e decretare così il “destino dei pirati”.
Finestre | Fortezza: Porte Finestre
Per partecipare basta prenotare il proprio tavolo ad Arcade And Food (tel 334 323 2023) , lo show è compreso nella cena! Per ogni altra info, vi invitiamo a consultare la pagina ufficiale all’indirizzo: fb.me/e/LZKkFtrd
Finestre | Fortezza: Porte Finestre
Finestre | Fortezza: Porte Finestre
Epicos è l’agenzia di intrattenimento a tema, creazione spettacoli, direzione artistica ed organizzazione eventi e contest Cosplay per antonomasia. Grazie al team guidato da Luca Panzieri ogni cliente può dare vita al proprio evento con un intrattenimento a tema fuori dal comune: Epicos offe il supporto tecnico, l’ideazione di nuovi format e la gestione artistica per anteprime, campagne promozionali, concerti o spettacoli. L’obiettivo dell’agenzia è promuovere i prodotti dei propri clienti in modo totalmente non convenzionale, sviluppando in modo creativo nuovi concept ad hoc per qualsiasi occasione, colpendo così l’attenzione dei clienti. Questa missione è compiuta ogni giorno dallo staff di Epicos con la volontà di proiettare le persone in una dimensione fantastica attraverso esperienze interattive e contatto diretto con i propri personaggi preferiti. Il cast, che si compone di oltre 500 attori, ballerini, hostess e cosplayer, garantisce qualità organizzativa e professionalità nel relazionarsi con il pubblico di ogni fascia d’età. Epicos è la realtà che trasforma l’ordinario in straordinario, e lo fa in modo epicos. Per info: epicos.it
Finestre | Fortezza: Porte Finestre
Griglia, drink e Birreria con Video giochi Arcade e Flipper anni 80 la vera novità della Capitale! Da Arcade And Food si possono spizzicare sfiziosi antipasti, scegliere il proprio panino con il nome dai personaggi cult arcade come Ryu e Ken del famoso Street Fighter 2 mentre tra i tavoli girano veri e propri cosplay ispirati ai giochi presenti nei flipper e cabinati del locale e camerieri che seguono i clienti con perizia e passione dall’inizio alla fine del pasto.  La maggior parte dei cabinati in sala sono in modalità free play per garantire ai clienti, una volta terminato il loro turno al tavolo, un’esperienza video ludica vintage, confrontandosi con capolavori che hanno fatto la storia del gaming negli anni 70/80 e 90. Per info: arcadeandfood.it

Mamma, ho sposato un pirata fantasma!

Non è il titolo di un nuovo film in uscita al cinema, ma questo è quanto è successo ad Amanda Teague, irlandese d’origine, che avrebbe sposato, e in maniera legale, un fantasma vissuto nel 1700. La donna, di quarantacinque anni e madre di cinque figli (non sono del fantasma), avrebbe quindi non solo contratto matrimonio con lo spirito ma anche abbandonato gli uomini in carne e ossa, in quanto il fantasma sarebbe in grado di soddisfarla molto di più dei comuni mortali.

Probabilmente una crisi di mezza età perché la donna, appassionata di pirati, nonché interprete di Jack Sparrow, sostiene che il fantasma abbia nientepopodimeno che l’aspetto di Johnny Depp in Pirati dei Caraibi. Quindi non solo fantasma ma pure figo.

L’incontro tra i due sarebbe avvenuto nel 2014, mentre la donna (probabilmente sotto effetti di droghe perché sennò non si spiega) era sdraiata nel suo letto. Dopo numerosi e passionali incontri la donna ha chiesto al fantasma di sposarla. Il matrimonio è stato celebrato da uno sciamano, su una barca in acque internazionali a largo delle coste irlandesi e una medium ha ripetuto i voti vece dell’impalpabile marito, mentre per lo scambio degli anelli è stata utilizzata una candela. La donna era vestita col classico abito bianco, mentre, al posto dello sposo è stata issata una bandiera nera col simbolo dei pirati: il teschio con le ossa.

Per la serie cose strane: il matrimonio coi fantasmi è considerato legale in Cina e in Francia, la donna, al contrario di quel che possiate pensare, non viene ritenuta matta dai famigliari e amici, che appoggiano la sua relazione paranormale.

La Maledizione della Morte Nera

Ossia, come Star Wars sta diventando sempre più simile al brand “Pirati dei Caraibi”. La tanto paventata “rottura” con gli schemi narrativi classici Guerre Stellari, si può considerare perfettamente realizzata con Gli ultimi Jedi. Il film ha avuto moltissime critiche, ma anche numerosi difensori, pronti a giurare che, in fondo, le tematiche non siano poi così cambiate rispetto alle trilogie precedenti. E in fondo è vero, però è innegabile che qualcosa sia cambiato: qualcuno lo ha visto come un ammodernamento, qualcun altro un vero e proprio tradimento. Ma cosa è cambiato veramente? Non tanto la trama quanto i linguaggi  del film,  ossia il modo con cui raccontare la  storia e comunicare le emozioni. Ecco qui c’è stato un grande distacco:  questo è un film tutto Disney, tutta “nuova scuola”.

Lo stile Disney di ”Pirati dei Caraibi”. 15 anni fa la Disney lanciò un ”La maledizione della prima luna”. Una storia d’avventura, al limite dell’horror, sviluppata in un ambientazione fantasy piratesca, ma condita di azione e comicità. L’idea alla base della pellicola, era nata al termine di un periodo di dissapore con lo studio Pixar, che fino ad allora era stato il traino dei nuovi film Disney.  La compagnia aveva deciso di puntare  su prodotti alternativi, diversificando, per non essere troppo assoggettata alla Pixar. Così da un’idea maturata  già negli anni novanta per rilanciare le aeree tematiche dei suoi parchi di divertimento, nacque il concetto pirati.  Ma non doveva essere un film di pirati ”vecchio stile”, né un film storico, ma più un film d’azione che ammiccasse un po’ a tutti. Il film fu un successo che contese al film prodotto dalla stessa Disney ”La ricerca di Nemo”, uscito il mese prima, il titolo di campione del box office dell’anno.  La formula scanzonata e comica de ”I pirati dei Caraibi” e successivi si dimostrò essere un’idea di assoluto successo, capace di catturare il pubblico più giovane, e i giovani adulti, grazie ai colpi di scena, alle battute continue e alle scene d’azione a volte così eccessive da sforare volutamente nel ridicolo, ma con una trama alle spalle complessa e strutturata.

Uno stile vincente. Lo stile  di Pirati dei Caraibi si è dimostrato un mood vincente: Azione, battute e personaggi un po’ fuori dalla righe, ma anche colpi di scena, cammei importanti, spezzoni  dark, in un frammistarsi di situazioni serie e  comiche. Potremmo quasi definirlo un super genere, in cui confluisce un po’ di tutto: una strizzata d’occhio a Indiana Jones, una alle saghe fantasy come ”Il signore degli anelli”, una ai film di pirati, una agli horror classici, ecc, ecc . A pensarci bene ricorda un pò’ anche lo stile dei film Marvel, (sempre Disney) e il brand Trasformers (Dreamworks/Paramount). Ne siamo ormai pieni. Qualcuno avrà pensato: “il sistema funziona, ha creato un  nuovo brand super redditizio (i 5 film di PoC hanno incassato oltre 4 miliardi di dollari), ha rilanciato un vecchio brand (Marvel), rilanciato i fumetti, portato miliardi in merchandising. Un brand come Star Wars, che piace tanto ai trentenni, ma non fa cosi breccia sulle nuove generazioni non può che avvalersi di questa formula magica

Il linguaggio della nuova trilogia. Così, basta poco per rendersi conto di come  il  linguaggio della nuova trilogia sia fortemente influenzato da questo mood: prendiamo la scena in cui Luke rifiuta la spada che reverentemente Rey gli porge: è assolutamente fuori dal contesto del personaggio, del modus operandi Jedi, dal senso della scena, ma strappa una risata. Perché? Perché è inattesa: tutti ricordiamo la scena in cui Obi-Wan consegna a Luke la spada come fosse una reliquia. Abbiamo aspettative simili, rompere le aspettative fa ridere.  Così fanno ridere gli allenamenti di Rey, che danneggiano continuamente oggetti  delle custodi, fa ridere la ricca comparsa che, ubriaca, continua a inserire monetine in BB8; addirittura  strappano un sorriso alcune scene di interazione mentale tra Rey e Kylo Ren, che invece narrativamente dovrebbero essere  cariche di suspense. Ci sono molte altre analogie, come l’esecuzione di Finn e Rose (scena vista in tutti i film) o ancora  il lungo inseguimento tra le navi del primo ordine e dei ribelli, ricordano tanto gli scontri navali tra vascelli, tra colpi radi sparati da lontano e la nave inseguita che cerca di distanziare i propri inseguitori. Certo, nei primi film di Star Wars non mancavano le battute, ma avevano una funzione differente: lì servivano ad aggiungere spessore alla trama, erano insomma strumentali, qui invece servono a rompere la tensione, facendo venire meno la funzione drammatica; in questo modo non c’è mai un vero dramma, non c’è una tensione emotiva che potrebbe rendere il film troppo ”cruento”. Pirati dei Caraibi parla di assassinii, tagliagole e guerra, ma non è mai cruento. Nemmeno i cattivi fanno davvero paura.

Ma i parallelismi più evidenti sono nei personaggi. Anche in  Pirati dei Caraibi ci sono tre protagonisti: Jack Sparrow, abilissimo capitano della Perla Nera, dalla lingua lunga che sembra cavarsela sempre per il rotto della cuffia, Elisabeth Swann, vero motore della trama e degli eventi, e l’unica che in ogni momento sembra sapere cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, e Will Turner, abile fabbro e spadaccino, costretto, suo malgrado, a seguire gli altri due in un alternarsi di vicende ed equivoci. Jack è un protagonista strano, quasi una spalla comica a volte; è l’unico dei tre che conosce l’ambiente dei pirati e le sue regole,  dove tutti lo conoscono, nel bene o nel male.  È un personaggio con i suoi scopi che funziona bene anche da solo ha sempre vicino una spalla (tipo la scimmietta). Al contrario sia  Will che  Elisabeth sono personaggi strappati al loro ”mondo” che devono imparare a convivere con  usi differenti, esplorando e conoscendo nuovi personaggi.  Ma, mentre Elisabeth cerca di prendere subito il controllo della situazione, Will è restio a farlo e vorrebbe tornare a casa. Elisabeth è dettata da forti motivazioni personali, Will o cerca di salvare Elisabeth o è schiacciato dagli eventi. Un’altra caratteristica di Jack è essere spesso un deus ex machina delle vicende, ossia il suo intervento è sempre provvidenziale, in un modo o nell’altro ma non muove lui la trama, né il personaggio sembra evolversi.  Aggiungiamo poi altri due elementi: un cattivo ricorrente che man mano si dimostra essere un alleato (Norringhton o Barbossa) e altri cattivi che si  dimostrano spietati ma assolutamente incapaci,  che non fanno mai realmente paura essendo ala caricatura di loro stessi (Bekett delle Indie Orientali).

Ora vediamo i parallelismi. Come Jack, Poe è spocchioso, lesto di lingua, agisce impulsivamente ma se la cava sempre; i suoi interventi sono sempre provvidenziali, e nessuna delle sue azioni controverse ha mai conseguenze. Inoltre, è lui ad avere il controllo della situazione e nel suo ambiente tutti lo conoscono, infatti uno dei suoi ruoli è quello di inserire  Finn e Rey nella resistenza e supportarli. Finn non interviene attivamente durante tutto il film, anche qui è un deus ex machina: appare e risolve situazioni. Dal canto suo Rey è il motore degli eventi: spinge Finn a seguirla, decide di trovare Luke, è animata da una grande forza di animo e  la sua curiosità la spinge ad innescare una serie di eventi. Come Elisabeth è importante per altri personaggi perché è figlia del governatore, cosi Rey è importante perché ha “qualcosa”. Al contrario, Finn è invece sempre sul punto di voler tornare indietro, e l’unica cosa che lo spinge a rimanere sembra proprio essere Rey.  I parallelismi tra Kylo Ren e Norringhton sono meno palesi, ma la base è simile: pur essendo  entrambi personaggi tormentati tra il loro senso del dovere e un sentimento verso Rey/Elisabeth, non riescono a portare a termine i loro compiti (Kylo comunque deve in qualche modo mantenere lo stile dei suoi predecessori). È invece quasi totale la  sovrapposizione tra Hux e l’infido Beckett: entrambi troppo sicuri di sé, entrambi incapaci di prendere decisioni sensate davanti agli imprevisti, entrambi vanagloriosi della potenza delle loro navi, dei loro uomini, dei loro mezzi, entrambi viscidi e probabilmente codardi. Nessuno di loro incute alcun timore al pubblico. Nessun bambino piangerà vedendo Kylo Ren, come poteva succedere con Palpatine, Darth Vader o Darth Maul.

E i vecchi personaggi? Ma in questo schema non si tiene conto di Luke, Han e Leia (e Chewie). Come si può non tenerne conto? Perché contano poco: purtroppo  la presenza dei vecchi personaggi è solo un lungo  cammeo atto a far da passaggio di testimone. A pensar male si potrebbe dire che  sono quasi volutamente offuscati, spenti. Di Luke se ne è parlato fin troppo, e credo sia inutile ripetersi. Leia è una caricatura di se stessa, e non per la prestazione di Carry Fisher, come alcuni maligni dicono, bensì per evidenti scelte di regia. È più matura, sì, è più prudente, sì, ed è giusto che sia così. Ma il problema è che non appare  carismatica, non è una leader, sembra più una grande ”mamma” della resistenza che un generale operativo: è  proprio un problema di taglio del personaggio. Anche Han Solo, di gran lunga il più carismatico dei tre, nonostante l’abilità di Henry,  non viene sfruttato al 100%: sembra sempre un po’ in disparte messo lì a dar spazio ai nuovi arrivati.

Ma i pirati in Star Wars funzioneranno? Difficile dirlo, perché Guerre Stellari non è un prodotto nuovo. Ha il suo linguaggio, anzi ha creato il suo linguaggio e lo ha imposto al mondo. Non è una saga che si presta a essere cambiata così. Il rischio è che Star Wars perda i suoi fan più accaniti e  diventi un film come tutti gli altri, capace, sì, di macinare numeri, ma senza più il suo valore. Pensiamoci bene: siamo sicuri che, tra 30 anni Pirati dei Caraibi o Avengers saranno dei cult anche solo lontanamente avvicinabili a quello che è stato Star Wars per noi? Perché Star Wars è stato un successo? Non perché parlasse di astronavi, non perché ci fosse il dualismo bene o male, ma perché ha scavato un sentiero nella storia del cinema, un suo sentiero, fatto di musiche e di emozioni. Lucas ha saputo creare emozioni attraverso le musiche, le inquadrature; parliamoci chiaramente: cosa sarebbe Darth Vader senza la marcia imperiale, senza il suo incedere imperioso, senza il rispettoso silenzio rotto dai profondi  respiri che precedeva ogni sua frase? Quando noi spettatori ci renderemo conto che quello che fa grande un film sono le emozioni , anche il ”super genere” Pirati dei Caraibi si esaurirà.

Exit mobile version