Maneki Neko: il gatto portafortuna che conquista il mondo

Il Maneki Neko, l’iconico il gatto portafortuna giapponese, è un simbolo di prosperità e fortuna che si è diffuso dalle case giapponesi ai negozi di tutto il mondo, diventando un’icona riconoscibile e amata da molti. Questa statuetta raffigura un gatto con la zampa alzata, come se stesse salutando. Si crede che questo gesto possa attrarre fortuna e ricchezza, contribuendo a portare prosperità a chi lo possiede.

Le origini del Maneki Neko risalgono al XVII secolo, anche se le sue vere radici sono avvolte nel mistero e nella leggenda. Si narra di storie affascinanti, come quella di un gatto che salvò un samurai da un fulmine attirando la sua attenzione con la zampa alzata.

Esistono diverse tipologie di Maneki Neko, ognuna con un significato specifico legato al colore, alla posizione della zampa alzata e agli oggetti che tiene in mano. Ad esempio, il colore Bianco rappresenta la purezza, il Nero allontana gli spiriti maligni, il Rosso porta fortuna in amore, il Verde porta fortuna alla salute e l’Oro porta fortuna in denaro. La zampa destra alzata attira fortuna e denaro, mentre la zampa sinistra alzata attira clienti e successo. Gli oggetti che può tenere in mano, come una moneta d’oro, un pesce o un bastone da monaco, simboleggiano differenti aspetti della fortuna.

Il Maneki Neko è diventato un vero e proprio simbolo di cultura pop, comparendo in film, serie tv e videogiochi. È amato non solo in Giappone, ma anche in tutto il mondo, diventando un souvenir popolare tra i turisti che visitano il Paese del Sol Levante.

Per chi desidera acquistare un Maneki Neko, è possibile trovarlo in negozi di oggettistica giapponese, online o nei negozi di souvenir in Giappone. È un regalo originale e portafortuna che può fare felice chiunque lo riceva. In conclusione, il Maneki Neko è molto più di una semplice statuetta: è un simbolo di fortuna, prosperità e positività che continua a conquistare i cuori di chiunque lo incontri.

Gatti nello spazio profondo: la Nasa sperimenta le telecomunicazioni laser

I gatti sono ormai indiscussi padroni dei social media, ma adesso si stanno facendo strada anche nello spazio profondo. La Nasa ha infatti utilizzato un sistema di comunicazione laser ad alta velocità per inviare un video ad alta definizione di un gatto che insegue un puntino luminoso sul divano.

Il video, di 15 secondi, ha viaggiato per 31 milioni di chilometri, dalla sonda Psyche al nostro pianeta, in appena 101 secondi. La sonda Psyche è in viaggio verso la fascia di asteroidi tra Marte e Giove, e l’esperimento rappresenta una tappa fondamentale nei piani della Nasa per le future missioni spaziali con equipaggio a lungo raggio.

La trasmissione laser è stata effettuata attraverso il Deep Space Optical Communications (DSOC), un sistema che utilizza un raggio laser per inviare dati a velocità molto elevate. Il DSOC è stato installato sulla sonda Psyche e ha permesso di inviare il video ad alta definizione alla Terra con una velocità di 267 megabit al secondo.

La cosa buffa, ha riferito Ryan Rogalin del Jet propulsion laboratory (Jpl) della Nasa, è che la connessione da Palomar al Jpl è stata più lenta di quella del segnale dallo spazio profondo.

L’esperimento rappresenta un importante successo per la Nasa e dimostra che le telecomunicazioni laser sono una tecnologia promettente per le future missioni spaziali.

Perché proprio un gatto?

I gatti non sono solo i protagonisti di odierni meme e video virali, ma sono da sempre le star nella storia delle telecomunicazioni. Nel 1928, infatti, la statuetta di Felix The Cat fu l’immagine di prova delle prime trasmissioni televisive negli Stati Uniti.

La Nasa ha scelto di utilizzare un video di un gatto per il suo primo esperimento di trasmissione dallo spazio profondo per due motivi. Innanzitutto, i gatti sono animali affascinanti e divertenti che catturano l’attenzione di un pubblico globale. In secondo luogo, l’esperimento è stato un successo, e la Nasa ha voluto celebrare questo risultato con un’immagine iconica.

L’esperimento di telecomunicazioni laser della Nasa è un passo importante verso il futuro delle esplorazioni spaziali. Con questa tecnologia, sarà possibile inviare dati e immagini ad alta risoluzione da missioni spaziali a distanze molto elevate.

La storia del rapporto tra gatti e umani

Circa diecimila anni fa, alcuni gatti selvatici dell’Africa si avvicinarono a un villaggio di agricoltori. Era un luogo sospetto e pericoloso per loro, perché gli umani a volte ricorrevano ai bastoni per tenere lontani gli animali dai loro recinti. Tuttavia, vicino alle capanne c’erano delle buche in cui veniva conservato il grano. Erano ben protette, ma non abbastanza per tenere a distanza i topi che infestavano la zona.

Per quei gatti, l’occasione di fare scorpacciate di roditori era troppo ghiotta. Si misero in agguato vicino alle buche dei cereali. Gli umani li videro, ma anziché scacciarli, li lasciarono fare. Anzi, alla fine misero anche una ciotola con del pesce, quasi a voler ringraziare i felini per il loro lavoro. Quei mici antichi non si spostarono più tanto lontano dal villaggio.

Probabilmente è così che è cominciato il rapporto tra esseri umani e gatti, un rapporto basato inizialmente sulla reciproca convenienza, per poi diventare una vera e propria relazione basata su coccole, fusa, strofinamenti e miagolii.

Un percorso lungo millenni, fatto di conoscenza e anche di adattamento da parte principalmente del nostro felino.

Sarah Brown, nel suo libro “Tutti i segreti del gatto” (Aboca, 2023), ci racconta questa storia affascinante.

Un’evoluzione reciproca

Frutto di più di trent’anni di studi sul comportamento sociale dei gatti, il libro di Brown non è il solito vademecum fatto di curiosità, aneddoti e banalità varie. Ci vuole invece raccontare come da felini schivi e solitari, discendenti dai gatti selvatici nordafricani, i gatti sono riusciti a insinuarsi nei nostri cuori convincendoci a tenerli al caldo, nutriti e coccolati.

Ma come hanno fatto? È semplice: hanno imparato a parlare con noi!

Come scrive Sarah Brown: “I gatti hanno compiuto una formidabile impresa imparando a comunicare tra loro e con gli umani per cavarsela nel modo migliore in un mondo come il nostro: antropocentrico, affollato e ipersociale. Sono riusciti a sintonizzarsi con un linguaggio molto diverso, quello umano, e hanno modificato il loro limitato repertorio comunicativo per adattarsi al nostro, catturare la nostra attenzione e farci capire cosa vogliono. I gatti ci capiscono molto meglio di quanto la maggior parte delle persone non creda, e molto meglio di quanto noi capiamo loro”.

Una comunicazione complessa

Basandosi sulle proprie ricerche e scoperte, ma anche sul lavoro di altri scienziati, l’autrice approfondisce proprio i segreti finora inesplorati della comunicazione felina. Ci mostra come i gatti abbiano arricchito il loro linguaggio originario, basato sugli odori, con nuovi segnali e suoni più adatti alla vita con gli esseri umani e con gli altri gatti.

Esplora nel dettaglio le diverse forme di comunicazione: le vocalizzazioni, i segnali della coda, gli odori, gli sfregamenti e i movimenti delle orecchie. Il miagolio, ad esempio, è usato raramente tra gatti adulti ed è in realtà un’invenzione felina per conversare con le persone.

Un futuro imprevedibile

Insomma, “Tutti i segreti del gatto” è un testo che apre orizzonti nuovi a chiunque di noi possieda un gatto oppure più di uno. Ma è anche un libro capace di svelarci la complessità del mondo animale cui abitualmente conviviamo e che troppo spesso immaginiamo a nostra immagine e somiglianza, sul modello degli animaletti dei film della Disney.

Un volume ricco ed esaustivo che Sarah Brown chiude con una domanda affascinante: “La comunicazione gatto-uomo ha raggiunto il culmine della sua evoluzione? Sembra improbabile, visto il talento dei gatti nell’adattarsi al nostro mondo”. Nel futuro dovremmo allora avere a che fare con mici chiacchieroni?

Come parlano i gatti: le 276 espressioni facciali che usano per comunicare

I gatti sono animali misteriosi e affascinanti, che da migliaia di anni vivono accanto all’uomo. Ma quanto sappiamo davvero di loro? Sappiamo interpretare i loro segnali e capire cosa vogliono dirci? Una recente ricerca ha scoperto che i gatti hanno un linguaggio molto ricco e sofisticato, basato su ben 276 espressioni facciali diverse.

Il CatCafè: un laboratorio per studiare i gatti

Per condurre questo studio, due ricercatrici dell’Università della California a Los Angeles hanno scelto un luogo molto particolare: un CatCafè⁶, ovvero un locale dove le persone possono bere qualcosa in compagnia di molti gatti. Questi locali sono nati in Oriente⁸ e si stanno diffondendo anche in Europa e in Italia[^10^], dove offrono la possibilità di interagire con i felini e trarre beneficio dal loro contatto⁹.

Le ricercatrici, una studentessa di medicina di nome Lauren Scott e una psicologa evoluzionista di nome Brittany Florkiewicz, hanno filmato i gatti del CatCafè quando il locale era chiuso, per osservare le loro interazioni tra loro. Hanno registrato 194 minuti di video, che hanno poi analizzato con attenzione.

I muscoli del viso: lo strumento dei gatti per esprimersi

Per studiare le espressioni facciali dei gatti, le ricercatrici hanno usato una tecnica chiamata FACS (Facial Action Coding System), che permette di identificare i movimenti dei muscoli del viso. Hanno escluso quelli legati a funzioni fisiologiche come la respirazione, la masticazione o lo sbadiglio, e si sono concentrate su quelli volontari o emotivi.

Hanno scoperto che i gatti sono capaci di 26 movimenti facciali unici, che combinano in 276 espressioni diverse. Questo numero è molto alto, se si pensa che gli scimpanzé, animali molto sociali, ne hanno 357⁷. Gli esseri umani ne hanno 44, mentre i cani ne hanno 27.

Le espressioni dei gatti coinvolgono diverse parti del viso, come le labbra, la mascella, le pupille, le ciglia, il naso, le orecchie e i baffi. Ad esempio, i gatti possono socchiudere le labbra, abbassare la mascella, dilatare o restringere le pupille, battere le ciglia, leccarsi il naso, erigere o abbassare le orecchie, spostare i baffi in avanti o indietro.

Amici o nemici? Come capire l’umore dei gatti

Le ricercatrici hanno anche cercato di capire il significato delle espressioni facciali dei gatti, classificandole in base al loro stato emotivo. Hanno trovato che il 45% delle espressioni erano amichevoli, il 37% erano aggressive e il 18% erano ambigue.

Le espressioni amichevoli sono quelle che i gatti usano per avvicinarsi ad un altro gatto o a una persona in modo pacifico. Di solito sono accompagnate da orecchie e baffi rivolti verso l’altro individuo, pupille normali o leggermente dilatate e testa inclinata verso destra⁸. A volte i gatti fanno anche una lenta chiusura delle palpebre⁹, che è un segno di fiducia e affetto.

Le espressioni aggressive sono quelle che i gatti usano per intimorire o attaccare un altro gatto o una persona. Di solito sono accompagnate da orecchie e baffi allontanati dall’altro individuo, pupille ristrette e testa inclinata verso sinistra⁸. A volte i gatti emettono anche dei suoni minacciosi, come ringhi, sibili o soffi.

Le espressioni ambigue sono quelle che i gatti usano quando non sono sicuri di come comportarsi o di cosa provare. Di solito sono accompagnate da orecchie e baffi in posizione neutra, pupille molto dilatate e testa dritta. A volte i gatti si leccano il naso o sbattono le palpebre rapidamente, che sono segni di nervosismo o frustrazione.

Perché è importante conoscere il linguaggio dei gatti

Questa ricerca ci mostra che i gatti sono animali molto comunicativi, che usano il loro viso per esprimere le loro emozioni e le loro intenzioni. Questo ci aiuta a capire meglio il loro comportamento e a migliorare la nostra relazione con loro.

Se sappiamo interpretare le espressioni dei gatti, possiamo sapere quando sono felici, quando sono arrabbiati, quando hanno paura, quando vogliono giocare, quando vogliono essere lasciati in pace. Possiamo anche rispondere alle loro richieste di attenzione o di coccole, e mostrare loro il nostro affetto.

I gatti sono animali meravigliosi, che ci regalano momenti di gioia e di tenerezza. Imparare a parlare la loro lingua è un modo per entrare in sintonia con loro e rendere la nostra convivenza più armoniosa e piacevole.

Perché il Gatto è l’animale perfetto per un Nerd?

I gatti sono tra gli animali domestici più amati e diffusi al mondo, ma forse non tutti sanno che sono anche i compagni ideali per i nerd, ovvero le persone appassionate di tecnologia, scienza, fantascienza, videogiochi e altri argomenti considerati “geek”. In questo articolo, vedremo alcune delle ragioni per cui i gatti e i nerd si trovano così bene insieme.

I gatti sono indipendenti e autonomi.

A differenza dei cani, che richiedono molte attenzioni e cure, i gatti sono in grado di gestire da soli le loro necessità, come il cibo, l’acqua, la lettiera e il sonno. Questo significa che i nerd possono dedicare più tempo alle loro passioni, senza doversi preoccupare di portare a spasso, educare o coccolare il loro animale. Ovviamente, questo non significa che i gatti non abbiano bisogno di affetto, ma lo richiedono solo quando lo desiderano loro, e non quando lo impone il padrone.

I gatti sono intelligenti e curiosi.

I gatti hanno una grande capacità di apprendimento e di adattamento, e sono sempre interessati a scoprire cose nuove. Questo li rende simili ai nerd, che amano imparare, sperimentare e risolvere problemi. I gatti possono essere dei validi aiutanti o sparring partner per i nerd, che possono coinvolgerli in giochi di logica, rompicapo o enigmi. Inoltre, i gatti sono attratti dai dispositivi elettronici, come i computer, i tablet, i cellulari e le console, e possono divertirsi a interagire con essi, magari attivando qualche funzione nascosta o creando qualche effetto speciale.

I gatti sono eleganti e raffinati.

I gatti hanno un portamento aggraziato e una bellezza innata, che li rende degli animali molto estetici e gradevoli da osservare. Questo può essere un vantaggio per i nerd, che spesso sono considerati poco attraenti o trascurati dal punto di vista del look. Avere un gatto come compagno può migliorare l’immagine di un nerd, facendolo apparire più sofisticato e interessante. Inoltre, i gatti hanno un carattere orgoglioso e fiero, che li porta a non accettare compromessi o sottomissioni. Questo può essere di ispirazione per i nerd, che possono imparare a difendere le loro idee e le loro scelte, senza lasciarsi influenzare dal giudizio altrui.

I gatti sono divertenti e simpatici.

I gatti sono degli animali molto espressivi e comunicativi, che sanno manifestare le loro emozioni e le loro intenzioni con vari modi, come il miagolio, il ronroneo, il movimento della coda, lo sguardo, la postura e il contatto fisico. Questo li rende degli animali molto divertenti e simpatici, che sanno intrattenere e sorprendere i loro padroni con le loro buffe espressioni e le loro buffe azioni. I nerd, che spesso sono timidi o introversi, possono trarre beneficio dal contatto con i gatti, che possono aiutarli a rilassarsi, a ridere e a socializzare con altre persone che condividono la loro passione per i felini.

In conclusione, i gatti sono gli animali perfetti per i nerd, perché condividono con loro molti aspetti del carattere, degli interessi e dello stile di vita. Avere un gatto come amico può arricchire la vita di un nerd, rendendola più piacevole, stimolante e divertente.

Roma e Milano: Le città dei Gatti

In occasione della Giornata Nazionale del Gatto, che le più importanti associazioni feline festeggiano il 17 febbraio, UrbanPet organizza a Milano e Roma una serie di appuntamenti culturali e mostre tutte dedicate al gatto, al suo mito e al suo rapporto con l’uomo. La rassegna inaugura proprio sabato 17 febbraio con l’apertura della mostra “Gatti Neri/Gatti Bianchi” presso WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano che per l’occasione vedrà anche la consegna dei premi UrbanCat al regista Bruno Bozzetto, alla giornalista Maria Luisa Cocozza e all’Associazione Mondo Gatto. E poi via a settimane di appuntamenti da non perdere. Come scopre Marcovaldo nel racconto Il Giardino dei gatti ostinati di Italo Calvino: “La città dei gatti e la città degli uomini stanno l’una dentro l’altra, ma non sono la medesima città”. Dal 17 febbraio fino al 31 marzo, Milano e Roma portano alla luce questa “città nella città” abitata da fumettisti, scrittori, artisti, illustratori che con la loro arte raccontano il rapporto tra i gatti e i loro “umani”.  “La città dei gatti” è un progetto di UrbanPet curato da Riccardo Mazzoni, nato in collaborazione con la Fondazione Franco Fossati, Davide Cavalieri di Radio Bau (www.radiobau.it) e Marzia Novelli (www.youpet.it) ed è realizzato grazie al contributo di Feliway® che ha fornito il supporto fondamentale per l’organizzazione degli incontri con veterinari ed etologi. Il programma, in continuo aggiornamento, di tutti gli eventi, tanto di Milano quanto di Roma, sarà disponibile sul sito www.lacittadeigatti.it.

WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano (Viale Campania, 12) sabato 17 febbraio inaugura “Gatti Neri/Gatti Bianchi”, una mostra dedicata ai gatti (neri e bianchi) protagonisti del fumetto e dei cartoni animati, a cominciare da  Felix e Krazy Kat, i primi gatti apparsi sulla stampa e nei cinema per arrivare, passando da Silvestro e Figaro, il gatto di Geppetto,  a due Cuori e una gatta di Kaneda, che racconta la convivenza quotidiana dell’autore e la sua famiglia con una “tirannica” gatta. e Simon’s cat, prima vera e divertentissima, star del web. Di ognuno di loro sarà possibile scoprire vizi e virtù e conoscerne la lunga storia cinematografica ed editoriale. Come accade fin dal 2012, WOW Spazio Fumetto festeggia la Giornata Nazionale del Gatto a suo modo. In occasione dell’inaugurazione della mostra “Gatti Neri/Gatti Bianchi”, alle ore 17.00, verranno consegnati i Premi UrbanCat conferiti agli amici dei gatti che si sono contraddistinti per il loro contributo nel raccontare la vita urbana dei mici attraverso con la loro creatività. Quest’anno il premio viene attribuito a Bruno Bozzetto, in occasione anche del suo ottantesimo compleanno, per la sua sensibilità nei confronti degli animali e soprattutto dei gatti. Il premio gli viene attribuito per aver raccontato, nel cartone animato “Valzer triste”, episodio del suo film “Allegro non troppo” (1976), il rapporto tra il gatto e la città degli uomini con grande poesia e per aver realizzato, con protagonista il suo mitico Signor Rossi, l’etichetta della birra artigianale “Amico Gatto” prodotta per sostenere l’omonima associazione catofila di Vimercate. Un secondo premio viene attribuito alla giornalista Maria Luisa Cocozza che con grande tenacia dal 2013 conduce su Canale 5 la rubrica del Tg5 “L’Arca di Noè”, prima (e unica) trasmissione crossmediale presente in tv, in edicola e sul web dedicata ai nostri amici animali. Il terzo premio UrbanCat, dedicato da Radio Bau e Youpet.it ad Anna Magnani (gattofila per eccellenza), viene attribuito all’Associazione Mondo Gatto che, dal 1985 nel suo rifugio di via Schievano accoglie e cura tanti gatti meno fortunati. A Roma, invece, il premio sarà consegnato, il 24 febbraio durante l’incontro di presentazione della mostra sul battello Accademia Spettacolo Italia, alla Colonia Felina del Verano, la più grande d’Europa. Con l’attribuzione di questi premi La Città dei Gatti vuole raccontare il rapporto tra i mici e le arti ma anche, e soprattutto, il loro rapporto con la città e la vita urbana di ogni giorno. Proprio in questa ottica, in collaborazione con Feliway, la dottoressa Sabrina Giussani esplorerà il rapporto tra l’uomo e i gatti. Nel suo racconto Tu & Io: convivere con un gatto, infatti, ci guiderà alla scoperta della  dell’evoluzione di questa vita a sei zampe partendo dalla domesticazione per arrivare a farci scoprire le novità sulle capacità cognitive e comunicative dei nostri amici mici.

Meta imperdibile di questa caccia ai “gattofili” di Milano è il Crazy Cat Cafè (Via Napo Torriani, 5 – www.crazycatcafe.it), primo e unico Neko Cafè di Lombardia: un’oasi di relax in compagnia di una colonia di 9 gatti. Il Crazy Cat Cafè, il  22 febbraio, l’8 marzo e il 22 marzo, per festeggiare i suoi quarant’anni Garfield, a partire dalle 21.00 proporrà tre proiezioni di film con protagonisti i gatti: A spasso con Bob, La ricompensa del gatto e, per festeggiare i suoi quarant’anni, Garfield. Il costo sarà di 3 euro e l’incasso sarà devoluto a Mondo Gatto. Ovviamente è obbligatoria la prenotazione.

Il Circolo delle Arti e della Letteratura che ha la sua sede presso lo storico Albergo Diurno Cobianchi ogni venerdì, a partire dal 2 marzo, ospiterà gli incontri dedicati ai “Gattomaniaci” che metteranno “in piazza”, la loro passione per i mici. Si comincia con un incontro al quale verranno invitati tutti i candidati alle elezioni regionali per capire come sarà la loro “regione degli animali”. A seguire Elisabetta della Vecchia, esperta catofila ci guiderà alla scoperta dei misteri gatteschi. E poi veterinari, esperti d’arte e gattomaniaci.

I gatti come tutti ben sanno, sono i protagonisti del mondo della letteratura ed ecco, allora, che il Libraccio, la storica catena di librerie milanese, mette a disposizione la sua sede di Romolo a due passi dallo IULM per una serie di sabati a tutto gatto con presentazioni di libri, incontri con gli autori e letture di storie con la coda.

I gatti e l’arte sono un connubio imprescindibile di questa maratona “coi baffi”. Il 21 febbraio alle ore 18.00 presso l’Atelier di Francesco Virgata, nell’ambito degli incontri Ut pictura poesis (“Come nella pittura così nella poesia” – Orazio) verrà inaugurata la mostra di opere di Anna Pennati e verrà presentato il libro Gatti Neri Gatti Bianchi che, in parallelo alla mostra dedicati a questi mici nel fumetto di WOW Spazio Fumetto, racconta i gatti neri e i gatti bianchi nella letteratura. La mostra terminerà il 25 febbraio.

Dire Roma e pensare ai suoi gatti, che vigilano da secoli indisturbati sui suoi monumenti più famosi, e un tutt’uno. Non poteva quindi che essere la Capitale il primo partner di Milano in questa avventura. Ancora una volta è WOW Spazio Fumetto a tirare le fila dell’evento: la mostra “Gatti Neri/Gatti Bianchi”, infatti, in un allestimento particolare, verrà clonata ed esposta  Roma e sarà il centro delle iniziative.

Questo  battello ancorato sulle banchine del Tevere ospiterà dal 17 febbraio la mostra Gatti Neri Gatti Bianchi ma sarà anche sede di incontri, dibatti e spettacoli (ovviamente tutti dedicati ai gatti e alla loro multiforme presenza nell’arte) per i “Gattomaniaci”. Il 24 febbraio, durante l’incontro di presentazione della mostra sul battello Accademia Spettacolo Italia, sarà consegnato il Premio UrbanCat/Anna Magnani alla Colonia Felina del Verano, la più grande d’Europa.

Il Libraccio, la libreria a due passi dalle più belle colonie feline romane sarà, invece, al centro di una serie di incontri “a tutto gatto” con presentazioni di libri con la coda. Tra i titoli presentati il volume GattiNeri/gatti Bianchi che propone attraverso una selezione di racconti firmati da grandi autori (da Poe a Gautier) una sorta di sfida tra questi due gatti e colori.

Per comune decisione delle maggiori associazioni feline, dopo tanto discutere, si è stabilito che la moderna giornata mondiale del gatto debba essere il 17 febbraio. Difficile non cedere alla tentazione di chiedersi “ma perché proprio questo anonimo giorno?”. Diverse le ipotesi: febbraio è il mese dell’Acquario, dominato da Urano, protettore di quegli spiriti liberi che, come i gatti, non amano sentirsi oppressi da regole troppo rigide. Il giorno 17, anche se non cade di venerdì, richiama quelle atmosfere arcane e superstiziose a cui il gatto è inevitabilmente legato da secoli. Qualche intellettuale raffinato ha però cercato un’altra interpretazione: in numeri romani il 17 si scrive XVII, che anagrammato diventa “VIXI”, cioè “vissi”, “sono vissuto e sono morto”, vale a dire il motto di coloro che hanno il beneficio di vivere sette vite e poter dire di essere morti più volte. Secondo alcuni la scelta del giorno 17 sarebbe invece da interpretare così: 1 volta morirò e 7 vivrò. Una teoria, quest’ultima, comprovata dal fatto che nei paesi nordici il numero 17 porta fortuna proprio perché significa “vivere una vita per sette volte”. C’è invece chi sostiene che la scelta del giorno si debba all’iniziativa della giornalista Claudia Angeletti, che nel 1990 si adoperò per creare questa ricorrenza. Sia come sia, ricordiamoci, il 17 febbraio, di fare gli auguri al nostro micio… magari aprendo una di quelle scatolette golose che gli piacciono tanto. Oltretutto, quest’anno, Micio ha un motivo in più per festeggiare: il 17 febbraio si conclude quello che secondo il calendario cinese è stato l’Anno del Cane… Se non è un segno questo!

Passa al lato oscuro … abbiamo i gattini!

Siamo felici di poter annunciare che nei giorni 11 e 12 Febbraio 2017 c/o la Fiera di Genova (Padiglione B) in concomitanza con la Expo Internazionale Felina saranno presenti i personaggi di Star Wars della “Rebel Legion Italian Base” e della “501st Italica Garrison”.A tutti gli amanti del genere “grandi e piccini” sarà possibile poter avere una foto ricordo con il personaggio preferito. Vi aspettiamo dalle 10 alle 18 con orario continuato.Da sempre attive anche nel campo della difesa dei diritti degli animali e della raccolta fondi a favore di associazioni che tutelano il benessere dei nostri amici pelosi….Ewok inclusi!

La 501st Italica Garrison il distaccamento Italiano della 501st Legion, un’organizzazione mondiale di appassionati di Star Wars che possiedono ed indossano i loro costumi di natura “imperiale”. La mission del gruppo, che ad oggi conta oltre 7000 membri attivi in più di 100 Garrison suddivise in tutto il mondo, si riassume in 3 punti fondamentali: promuovere Star Wars, celebrare la sua mitologia e promuovere il marchio, dando ai fan una comunità nella quale farlo; portare nella realtà il fascino dei costumi della saga, studiando, realizzando ed indossando questi costumi, per soddisfazione personale (hobby) e per l’intrattenimento del pubblico che può finalmente interagire dal vivo con gli spettacolari personaggi della saga; – contribuire alla comunità utilizzando questi costumi e le nostre risorse collaborando con associazioni benefiche, visite negli ospedali e contribuendo con raccolte fondi destinate ad aiutare chi è meno fortunato di noi. Nel 2013 le attività della 501st hanno raccolto ben 16 milioni di dollari in tutto il mondo! http://www.501italica.com/

La Rebel Legion è una organizzazione internazionale di costuming di Star Wars, creata da e per chi è interessato nel replicare costumi relativi al mondo di Star Wars: Jedi, piloti e truppe ribelli, principesse e anche Wookiee…non manca nessuno! Grazie alla serietà dimostrata ed all’accuratezza dei costumi, la Rebel Legion è stata riconosciuta ufficialmente dalla LucasFilm come principale associazione mondiale di costuming per i “ribelli” di Star Wars. La Rebel Legion è cresciuta fino a diventare l’organizzazione internazionale che è oggi: più di 2000 membri in oltre 28 paesi in tutto il mondo, con 57 basi di diversi stati, diventando il primo gruppo di costumi ribelli nella comunità starwarsiana. Rebel Legion Italian Base, nata del 2005, è la sezione italiana del gruppo internazionale di costuming ribelle Star Wars. http://www.rebellegion.it/

Il Richiamo di Gatthulhu

Il Richiamo di Gatthulhu è un simpatico manuale base di gioco di ruolo in italiano dove i gatti salvano il mondo e gli umani servono i croccantini. Nel Richiamo di Gatthulhu i giocatori assumono il ruolo di gatti dall’apparenza normale che si oppongono ai disegni del caos cosmico. Potenti entità come Sgnaulathotep, il viscido Ghranranothoa e Haspurr dall’Occhio Giallo istigano i loro cultisti a distruggere la civiltà umana – l’origine di tutte le comodità per il felino moderno! Un giocatore ricopre il ruolo del Gattaro, che prepara i piani segreti, le sfide e le ricompense e guida gli altri nel loro progresso attraverso la gattavventura. Le regole sono semplici e veloci e pongono l’accento sull’astuzia dei giocatori e sulla gioia dell’essere felini.

Il mondo è minacciato dall’oscurità e dal caos, ma i nostri eroi pelosi sanno come difenderlo… quasi sempre. Esiste anche un’espansione per il gioco originale che descrive mondi paralleli in cui i gatti sono gli eroi e gli umani delle semplici comparse. Il gioco di ruolo è concentrato sul divertimento e sull’interpretazione di gatti di vario tipo:
– Artigli d’osso e d’acciaio: I felini combattono al fianco di eroi vichinghi per impedire l’avvento del Gattarok.
– Zuffe Stellari: Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, piloti ardimentosi e mistici gattalieri stellari affrontarono la minaccia di sinistri esseri meccanici.
– Il Grande Gattsby: Nell’America del 1920, i gatti schivano piedi danzanti mentre l’era del Jazz si muove a passo frenetico. Quale oscuro passato si cela dietro quell’apparenza festaiola?
– Le Spade di Gatthulhu: In un mondo fantasy medievale, gatti magici e valorosi si intrufolano in classici gruppi di avventurieri alla ricerca di tesori nei sotterranei.
– Gatos de los Muertos: Lungo la frontiera selvaggia del Messico del 1880, qualcosa si annida tra i vicoli dei pueblos e nel deserto arido… Qualcosa che deve essere fermato.
– Grandi Felini: Le specie più disparate di felini selvatici devono riunirsi per resistere al più letale degli animali: l’uomo.
– Lampioni e Pulegge: Sotto il cielo fuligginoso della rivoluzione industriale, dei mici curiosi e determinati cercano di smascherare un complotto sovrannaturale.
– Il Codice DaMici: Antichi Ordini portano avanti le loro secolari cospirazioni, usando poteri cabalistici noti solo agli iniziati a due e a quattro zampe.

E inoltre… I Gatti di Pelosilandia: Nel dettagliatissimo mondo di Pelosilandia, dei nobili gatti competono per il potere e il prestigio alla Corte Luminosa della Regina Gattania. Diventate un subdolo Cortigiano, un valente Gattaliere, un arcano Stregatto, un misterioso Smarrito o un alato Aerialista che si eleva al di sopra di tutto e tutti.

http://www.dragonstore.it/indie-in-italiano-il-richiamo-di-gatthulhu-gioco-di-ruolo.1.1.209.gp.18613.uw.aspx

https://www.facebook.com/richiamodigatthulhu/

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