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Comics Street Food 2025: Lentate sul Seveso si trasforma nella capitale nerd del gusto tra anime, cosplay e cultura giapponese

Per chi vive a pane e manga, per chi colleziona action figure come fossero reliquie sacre e sogna un mondo dove si possa mangiare come nei migliori anime… l’attesa è finita. Lentate sul Seveso, in provincia di Monza e Brianza, si prepara ad accogliere una delle manifestazioni più esaltanti dell’anno per tutti i fan della cultura otaku. Dal 6 all’8 giugno 2025, l’Area Feste di Camnago si trasformerà nel cuore pulsante del divertimento nerd grazie all’arrivo del Comics Street Food, un evento destinato a lasciare il segno nel cuore degli appassionati.

Immaginate di passeggiare tra stand che sembrano usciti da Akihabara, circondati da profumi che evocano le izakaya di Tokyo e le bancarelle dei matsuri estivi. È proprio questo il tipo di esperienza che Comics Street Food promette di regalare: una full immersion nel mondo giapponese tra cibo, cosplay, spettacoli e ospiti leggendari, il tutto con ingresso gratuito e un orario esteso dalle 12:00 alle 24:00 per vivere ogni istante senza fretta.

A rendere l’evento ancora più epico è il suo programma ricchissimo. Venerdì 6 giugno sarà una giornata memorabile grazie alla presenza di Gianluca Iacono, la voce italiana di personaggi entrati nella leggenda come Vegeta in Dragon Ball Z, Roy Mustang in Fullmetal Alchemist, Gordon Ramsay nei suoi reality culinari e persino Marshall in How I Met Your Mother. Una vera icona del doppiaggio che incontrerà i fan in un clima di festa e passione condivisa.

Ma non finisce qui: tra le chicche della giornata inaugurale ci sarà Chef Ojisan, pronto a deliziare i visitatori con piatti direttamente ispirati agli anime più amati, e uno spettacolo musicale dal titolo “Il Magico Mondo di Laura”, un viaggio emozionante attraverso le sigle Disney più amate, reinterpretate dal vivo in chiave nostalgica e coinvolgente.

Il sabato sarà all’insegna dell’energia pura: sul palco saliranno i Gremlins Soundtracks, band specializzata nel reinterpretare le sigle cult degli anni ’80 e ’90 in chiave rock, per un concerto che farà vibrare il cuore a ogni nota. Nel frattempo, l’area boardgames sarà sempre attiva con la presenza di Angelo Porazzi, game designer noto a tutti gli appassionati di giochi da tavolo italiani, disponibile per incontri, dimostrazioni e chiacchiere nerd a 360 gradi.

La domenica, infine, sarà il giorno delle celebrazioni e delle grandi emozioni. Il Cosplay Contest – vero e proprio must per ogni evento che si rispetti – sarà presentato dal vulcanico Fabio Aquilino Baumiao e affiancato da un karaoke show che darà voce a tutti i fan delle sigle anime. Per il vincitore del contest ci sarà un buono di 200 euro Amazon  e una fraccata di premi per le altre categorie tra figure gadget memorabilia con in giuria Clara D’Agostino, Max Pietrasanta e Ismaele Danzi. A seguire, lo spettacolo k-pop delle Moon & Sun Crew animerà il palco con coreografie esplosive e tutta la potenza della musica made in Korea. Il gran finale sarà affidato nuovamente a “Il Magico Mondo di Laura”, che chiuderà l’evento con una carrellata di sigle dei cartoni animati che hanno segnato l’infanzia di intere generazioni.

Tutto questo avverrà in una cornice dove il vero protagonista sarà il gusto. Perché se c’è una cosa che unisce l’amore per gli anime a quello per lo street food, è la passione. Ramen fumanti, takoyaki dorati, mochi colorati, onigiri perfettamente triangolari e mille altre specialità ispirate al Giappone accompagneranno ogni momento, trasformando ogni pausa in una scoperta culinaria.

Il Comics Street Food a Lentate sul Seveso non è solo un evento, ma un’esperienza completa per chi vuole vivere – e assaporare – la cultura nerd con tutti i sensi. Non importa se sei un otaku di vecchia data o un curioso alle prime armi: dal 6 all’8 giugno 2025, Camnago diventa il tuo portale per il mondo geek. Segui la pagina ufficiale dell’evento per non perdere nemmeno un aggiornamento, dai nuovi ospiti ai contenuti esclusivi che saranno annunciati nei prossimi giorni. E se hai già in mente chi portare con te, taggalo subito: l’evento più “gustosamente nerd” dell’anno ti aspetta.

Firenze Comics 2025: un’edizione imperdibile tra fumetti, cosplay e videogames

Il mondo nerd torna a riunirsi in grande stile con la nona edizione di Firenze Comics, che si terrà il 6 e 7 settembre 2025 nella suggestiva cornice del Parco di Villa Montalvo a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. L’evento, che negli anni ha conquistato un pubblico sempre più ampio, si conferma come uno dei punti di riferimento nel panorama italiano delle fiere dedicate a fumetti, cosplay e videogiochi.

Fin dalla sua prima edizione, nel gennaio del 2017, Firenze Comics ha rappresentato un’esperienza immersiva e coinvolgente per tutti gli appassionati del settore. Grazie alla passione e alla dedizione degli organizzatori, Alessio e Luca Mariotti, la manifestazione ha saputo crescere ed evolversi, diventando un appuntamento irrinunciabile per chi ama il mondo dell’intrattenimento nerd. Il festival non si limita a offrire semplicemente stand e merchandising, ma propone un vero e proprio viaggio attraverso i mondi della fantasia, della creatività e dell’innovazione.

Anche per questa edizione, il programma si preannuncia ricco di eventi e attività per tutti i gusti. Tra i momenti più attesi figurano i dibattiti e le conferenze che offriranno approfondimenti su tematiche legate al fumetto, all’animazione e ai videogiochi. Non mancheranno i workshop dedicati al disegno, in cui aspiranti artisti potranno affinare le proprie tecniche sotto la guida di professionisti del settore. A rendere ancora più speciale l’atmosfera ci penseranno le proiezioni di cartoni animati e gli spettacoli musicali, che faranno rivivere le sigle più amate dal pubblico.

Uno degli aspetti più apprezzati di Firenze Comics è la sua straordinaria varietà di espositori. Ogni stand rappresenta una finestra su mondi affascinanti, dalle grandi case editrici che presenteranno le loro novità editoriali, fino ai collezionisti che metteranno in mostra pezzi rari e introvabili. L’area dedicata ai videogame sarà il luogo ideale per gli amanti del gaming, con postazioni di gioco, tornei e dimostrazioni che coinvolgeranno giocatori di tutte le età. Anche la cucina giapponese avrà il suo spazio, permettendo ai visitatori di assaporare delizie tipiche del Sol Levante in un’atmosfera unica e suggestiva.

Ma il cuore pulsante di Firenze Comics resta senza dubbio il cosplay. Ogni anno, centinaia di appassionati danno vita ai loro personaggi preferiti con costumi curati nei minimi dettagli, trasformando l’evento in un vero e proprio spettacolo visivo. Le sfilate e le competizioni cosplay offriranno un’occasione imperdibile per ammirare la creatività e la passione di questi artisti, che con il loro talento danno vita alla magia dei fumetti e dei videogiochi.

Firenze Comics è molto più di una semplice fiera: è un punto d’incontro per chi condivide una passione, un luogo in cui la cultura pop si esprime in tutte le sue sfaccettature. Ogni edizione porta con sé un’energia contagiosa, fatta di entusiasmo, colori e voglia di stare insieme. E l’appuntamento del 2025 non farà eccezione, promettendo due giorni di pura immersione nel mondo nerd.

Per chi desidera partecipare attivamente all’evento, sono già aperte le richieste per gli stand nell’area commerciale, nell’artist alley e nell’area food. Gli interessati possono scrivere a firenzecomics@gmail.com per ricevere maggiori informazioni. Inoltre, per evitare le attese all’ingresso, saranno presto disponibili i biglietti salta fila, che permetteranno ai visitatori di accedere rapidamente alla manifestazione.

Le novità non finiscono qui: presto saranno annunciati i partner commerciali che contribuiranno a rendere ancora più speciale questa edizione. Per restare aggiornati su tutte le news, basta seguire Firenze Comics sui canali social ufficiali. L’attesa è già altissima, e il conto alla rovescia per la nona edizione è ufficialmente iniziato. Firenze Comics 2025 si prepara a essere un evento imperdibile per tutti gli amanti della cultura nerd.

Como Fun 2025: L’evento imperdibile per gli amanti della cultura pop!

Se sei un appassionato di fumetti, manga, anime e videogiochi, segna queste date sul calendario: sabato 15 e domenica 16 marzo 2025 torna Como Fun, l’evento nerd per eccellenza, ospitato a LarioFiere, tra Como e Lecco, a meno di un’ora da Milano. Dopo il successo delle passate edizioni, la sesta edizione di Como Fun promette di essere ancora più grande, più spettacolare e più coinvolgente. Due giorni di full immersion nella cultura pop, con ospiti d’eccezione, aree tematiche mozzafiato e tantissime attività per tutti i gusti. Sei pronto a lasciarti trasportare in un universo di divertimento?

Un viaggio tra fumetti, gaming e cosplay

Como Fun è il paradiso per gli amanti del fumetto e dell’animazione. L’Artist Alley sarà il cuore pulsante dell’evento, con fumettisti di fama internazionale pronti a raccontare i segreti delle loro opere, a firmare autografi e a incontrare i fan. Non mancheranno le case editrici con anteprime esclusive di manga, graphic novel e nuovi titoli da scoprire.

Per i gamer, l’area gaming sarà un vero sogno ad occhi aperti: 50 console vintage e 100 cabinati da sala giochi per un’esperienza nostalgica che riporterà in vita i classici dell’arcade. Ma non finisce qui: tornei, sessioni di gioco di ruolo e sfide tra appassionati renderanno il weekend una vera battaglia all’ultimo pixel!

Gli amanti dei LEGO troveranno pane per i loro denti con la Città di Mattoncini, un’area interamente dedicata a creazioni incredibili e dettagliate. E, ovviamente, il cosplay sarà protagonista assoluto: preparati a incontrare i migliori cosplayer d’Italia e a vivere la magia del travestimento, che tu voglia solo ammirare o partecipare in prima persona!

Ospiti di livello internazionale

Como Fun 2025 vedrà la partecipazione di ospiti straordinari, pronti a incontrare il pubblico e a condividere le loro esperienze. Domenica 16 marzo sarà presente Jamie Campbell Bower, noto per i suoi ruoli iconici come Vecna in Stranger Things, Caius Volturi nella saga di Twilight e il giovane Grindelwald in Harry Potter. Un’occasione unica per scoprire i retroscena delle sue interpretazioni più celebri.

Sabato 15 marzo i riflettori saranno puntati su Christopher Lambert, il leggendario volto di Connor MacLeod in Highlander, che racconterà la sua incredibile carriera tra cinema d’azione e fantasy. A portare un tocco italiano sarà Francesco Pannofino, la voce inconfondibile di attori del calibro di George Clooney e Denzel Washington, nonché di Hagrid in Harry Potter. Il suo incontro con il pubblico sarà un viaggio nella magia del doppiaggio.

Gli appassionati di anime e serie cult avranno l’opportunità di incontrare Flavio Aquilone, voce italiana di Draco Malfoy in Harry Potter, Light Yagami in Death Note e Elliot in Mr. Robot. Il suo talento ha dato vita a personaggi indimenticabili e sarà emozionante ascoltarlo dal vivo.

La musica avrà un ruolo speciale grazie a Cristina D’Avena, che domenica 16 marzo farà cantare il pubblico con le sigle più amate di sempre, da Sailor Moon a Kiss Me Licia. Sabato 15 marzo, invece, sarà il turno di Giorgio Vanni e i Figli di Goku, pronti a scatenare l’energia con le hit di Dragon Ball, Pokémon e One Piece.

Infine, per gli amanti della cultura giapponese, lo chef Hiro delizierà il pubblico con uno spettacolare show cooking dal vivo, svelando i segreti della cucina nipponica domenica 16 marzo.

Acquista il tuo biglietto e preparati all’avventura!

Como Fun 2025 non è solo una fiera, ma un’esperienza da vivere al massimo. Che tu sia un collezionista, un cosplayer, un videogiocatore incallito o un amante del fumetto, troverai qualcosa che fa per te. Non rischiare di perderti l’evento più atteso dell’anno: acquista subito il tuo biglietto su comofun.it e preparati a un’avventura indimenticabile!

Il nuovo libro di cucina Ghibli: ricrea i piatti di Laputa: Castello nel cielo

Il legame tra Studio Ghibli e il cibo è qualcosa di magico e profondamente evocativo. Ogni piatto che appare nei film dello studio giapponese sembra incredibilmente gustoso, quasi palpabile, tanto che gli spettatori si ritrovano spesso con l’acquolina in bocca davanti allo schermo. Questa tradizione culinaria, intrisa di emozione e realismo, ha trovato una nuova espressione con “Castle in the Sky: The Official Cookbook” il terzo volume della serie “Ghibli’s Dining Table”, che sarà interamente dedicato ai piatti di “Laputa: Castello nel cielo“.

Laputa: Castello nel cielo” è un capolavoro del 1986, una delle pellicole più iconiche dello Studio Ghibli, e il nuovo libro di cucina raccoglie alcune delle ricette più memorabili del film. Con 64 pagine di dettagliate istruzioni culinarie, il volume offrirà ai fan la possibilità di ricreare piatti amati come il pane con l’uovo fritto e lo stufato servito a bordo della nave pirata Tiger Moth. Oltre a questi, il libro includerà anche ricette originali ispirate al mondo del film, mantenendo vivo lo spirito della storia attraverso il gusto e la tradizione.

Questa pubblicazione rappresenta il terzo titolo della collana “Ghibli’s Dining Table”, che ha debuttato nel 2021 con un volume dedicato ai piatti di “Earwig e la strega”, seguito da un secondo libro focalizzato su “Il mio vicino Totoro”. Il successo della serie è legato non solo alla passione per il cibo, ma anche alla capacità dello Studio Ghibli di trasmettere emozioni attraverso il semplice atto di mangiare. Il cibo nei film Ghibli non è mai un semplice elemento di contorno, ma diventa un vero e proprio strumento narrativo che unisce i personaggi e rafforza il senso di calore e comunità.

Un aneddoto particolarmente interessante riguarda l’origine di questa attenzione maniacale alla rappresentazione del cibo nei film dello studio. Durante un AMA (Ask Me Anything) ufficiale su Twitter, il produttore Toshio Suzuki ha risposto a un fan che chiedeva come mai il cibo nei film Ghibli apparisse sempre così delizioso. Suzuki ha rivelato che la ragione principale è che tutti i piatti sono stati preparati personalmente dal maestro Hayao Miyazaki. Questo dettaglio sottolinea l’impegno del regista nel conferire un realismo unico alle scene culinarie, facendo in modo che ogni pasto fosse autentico e ricco di dettagli accurati.

Il rapporto tra Studio Ghibli e il cibo è stato celebrato anche nel 2017 con una mostra speciale presso il Museo Ghibli, che metteva in evidenza la bellezza e il significato simbolico delle scene legate ai pasti nei film dello studio. Secondo la descrizione dell’esposizione, “il cibo ancora caldo, che appare morbido e invitante, con il sapore meraviglioso riflesso sui volti di chi lo gusta – queste scene sono affascinanti e incantevoli. Non c’è bisogno di parole per trasmettere il senso di delizia e felicità”.

Il nuovo libro si rivolge sia ai fan di lunga data dello Studio Ghibli che a nuove generazioni di appassionati desiderosi di avvicinarsi alla magia culinaria dei film. Con questa nuova aggiunta alla serie “Ghibli’s Dining Table”, il viaggio nel mondo incantato dello Studio Ghibli si arricchisce di un’ulteriore dimensione sensoriale, permettendo ai lettori di immergersi completamente nei sapori e nelle atmosfere di “Laputa: Castello nel cielo”.

Il sake è ora Patrimonio dell’UNESCO: un brindisi alla tradizione nipponica!

Grandi notizie per gli amanti del sake! La bevanda alcolica giapponese per eccellenza è stata ufficialmente riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Perché il sake è così speciale?

Il sake non è solo un semplice drink, è un pezzo della cultura giapponese. Prodotto con riso, acqua, lievito e koji (una muffa speciale), il sake è il risultato di un processo di fermentazione complesso e affascinante. Questa bevanda accompagna da secoli i momenti importanti della vita dei giapponesi e rappresenta un simbolo di tradizione e convivialità.

Un riconoscimento storico

L’UNESCO ha sottolineato l’importanza del sake nella storia e nella cultura del Giappone. Menzionato già nel romanzo “Il racconto di Genji” dell’XI secolo, il sake è sempre stato parte integrante della vita sociale e culturale del Paese del Sol Levante.

Un boost per l’economia giapponese

Questo riconoscimento è una grande notizia anche per l’economia giapponese. Il sake è un prodotto di esportazione molto apprezzato, soprattutto negli Stati Uniti e in Cina. Con questo nuovo status, si prevede un ulteriore aumento dell’interesse per il sake e delle vendite all’estero.

Ma c’è un problema…

Nonostante il successo internazionale, il consumo di sake in Giappone sta leggermente diminuendo, soprattutto tra i giovani che preferiscono altre bevande. L’UNESCO spera che questo riconoscimento possa contribuire a rivitalizzare l’interesse per il sake tra le nuove generazioni e a promuovere la cultura giapponese nel mondo.

Cosa puoi fare tu?

  • Assaggia un buon sake: Scopri i diversi tipi di sake e trova quello che fa per te.
  • Visita una sake brewery: Se hai l’opportunità, visita una distilleria di sake per scoprire i segreti della produzione.
  • Condividi questo articolo: Aiuta a diffondere la notizia e a far conoscere il sake a più persone possibile.

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Mochi Mania: una Golosa esperienza sensorialenella Tradizione Giapponese al Mercato Centrale Roma

Se sei un vero appassionato di cucina giapponese e ti senti attratto dalla cultura del Sol Levante, questo evento al Mercato Centrale Roma è una vera e propria occasione da non perdere. Il 10 dicembre 2024, a partire dalle 19:00, si terrà il corso Mochi Mania, un’opportunità unica per imparare a preparare uno dei dolci giapponesi più iconici: i mochi!

Per chi non li conoscesse, i mochi sono dolcetti fatti di riso glutinoso, che, una volta pestato, si trasforma in una pasta morbida e appiccicosa, perfetta per essere modellata in piccole palline. La loro consistenza elastica e il sapore delicato sono un’esperienza culinaria che non si trova facilmente altrove. Realizzati con pochi ingredienti semplici come il mochigome (riso glutinoso), acqua, zucchero e un po’ di amido di mais, i mochi sono un piccolo capolavoro di delicatezza che raccontano una tradizione gastronomica antichissima.

Il corso sarà guidato dalla pasticciera giapponese Mitsuko Takei, che ti accompagnerà in un viaggio attraverso la preparazione dei mochi. Inizierai con una breve introduzione sulla storia di questo dolce e sul suo significato nella cultura giapponese, prima di passare alla parte pratica. Imparerai a preparare il riso, pestarlo con il metodo tradizionale per ottenere la giusta consistenza, e infine a modellarlo nelle classiche forme sferiche, proprio come farebbero in Giappone durante le celebrazioni del Capodanno. Ogni partecipante avrà la propria postazione, quindi potrai metterti alla prova e, con l’aiuto dell’esperta, creare i tuoi mochi da gustare. Ma il bello non finisce qui: dopo aver preparato questi dolcetti, si passerà alla degustazione, dove potrai assaporare i tuoi mochi appena preparati, sorseggiando una tazza di tè verde giapponese o matcha, completando così l’esperienza sensoriale.

Se hai sempre sognato di entrare nel mondo della cucina giapponese, questo è il momento giusto. Non solo imparerai a fare i mochi, ma avrai anche l’opportunità di scoprire la cultura che si cela dietro a questo dolce tradizionale. L’evento avrà luogo presso lo Spazio Fare al 2° piano del Mercato Centrale Roma, in Via Giolitti 36, e per partecipare basta una quota di 20€ e sarà possibile acquistare i biglietti tramite Zerofila o in cassa all’evento.

Quindi, se sei un fan della cucina nipponica o semplicemente curioso di scoprire qualcosa di nuovo, non lasciarti sfuggire questa occasione unica di immergerti nella cultura gastronomica giapponese, proprio nel cuore di Roma.

Onigiri con il Sudore delle Ragazze: La Stravaganza Culinaria del Giappon

Il Giappone è un paese da sempre simbolo di tradizione e innovazione ma ogni tanto emergono creazioni culinarie che sfidano ogni logica gastronomica e scatenano ilarità, curiosità e incredulità. È il caso degli ultimi onigiri (le famose polpette di riso giapponesi) preparati in modo decisamente inusuale: conditi con il “sudore delle ragazze carine”. Una trovata che sembra essere più una provocazione culinaria che una vera e propria novità, ma che ha attirato l’attenzione del pubblico, diventando un vero e proprio fenomeno virale sui social.

L’Onigiri: una tradizione intramontabile

Gli onigiri sono un piatto iconico della cucina giapponese. Queste piccole polpette di riso, modellate in forme di palline o triangoli e avvolte in alghe nori, sono un esempio di cucina semplice, ma estremamente versatile. I ripieni degli onigiri spaziano dal tradizionale umeboshi (prugna sottaceto) a opzioni più creative, come pesce, carne, o anche ripieni dolci. Sebbene questa preparazione sia un simbolo di comfort food giapponese, l’ultima versione proposta ha sorpreso tutti. Qui non parliamo di ingredienti esotici o di tecniche sofisticate, ma di un approccio decisamente bizzarro: l’uso del sudore femminile per preparare gli onigiri.

Il sudore come ingrediente segreto

Questa creazione insolita ha radici in uno studio giapponese del 2013 che ha rivelato come il sudore proveniente dalle ascelle femminili contenga feromoni particolari in grado di suscitare reazioni emotive in chi lo annusa. Un dettaglio che potrebbe sembrare strano, ma che ha ispirato l’idea di un piatto davvero singolare. Per preparare gli onigiri “speciali”, le ragazze usano le ascelle, anziché i palmi delle mani, per modellare il riso. Non si tratta di una mera curiosità: secondo quanto riportato, questa scelta si rifà alla necessità di utilizzare il sudore per imprimere un “gusto” unico, un aroma che richiama il potere evocativo del sudore umano, che può scatenare reazioni sensoriali particolari.

Una proposta commerciale… o una trovata pubblicitaria?

La verità dietro questa pratica è un po’ più sfumata. Il fenomeno è tornato a galla grazie a un articolo del South China Morning Post che ha suscitato un’onda di condivisioni e commenti sui social media. L’articolo, però, non si limita a descrivere un nuovo piatto, ma sembra voler mettere in luce una strana, ma affascinante, proposta gastronomica che mescola cibo e feticismo. Non è chiaro se questa sia una moda effettiva o un abile colpo pubblicitario, ma la sensazione è che si tratti di una trovata promozionale per gli onigiri in generale, un modo per attirare l’attenzione su un piatto tradizionale giapponese.

L’igiene come priorità

Sebbene l’idea possa suscitare ilarità o disgusto, un aspetto fondamentale di questa preparazione è l’igiene. Le ascelle, prima di essere utilizzate, vengono accuratamente disinfettate e le ragazze si sottopongono a un’attività fisica per indurre la sudorazione. Insomma, l’idea di consumare un piatto del genere non è tanto legata al rischio di malattie, quanto alla percezione di come venga trattato l’ingrediente più curioso del piatto: il sudore. Tuttavia, non tutti sono entusiasti di questa invenzione culinaria. Alcuni commentatori online hanno sollevato dubbi sulla sicurezza alimentare e sui possibili rischi per la salute, preferendo rimanere fedeli alla versione tradizionale di questo piatto, che è sicuro e ampiamente apprezzato.

Un sapore che divide

Ma cosa succede al gusto di un onigiri preparato con il sudore delle ascelle? Un giornalista che ha avuto il coraggio di assaggiarlo ha descritto il sapore come sorprendentemente gradevole, pur ammettendo che l’esperienza era lontana dall’essere ordinaria. Per qualcuno, potrebbe trattarsi di un’idea affascinante, ma per altri, l’idea di assaporare un piatto con un simile ingrediente potrebbe risultare un po’ troppo “strana” per essere apprezzata appieno.

La curiosità nei confronti di questa strana creazione alimentare è giustificata dal fatto che il Giappone è da sempre la patria di invenzioni culinarie originali e a volte eccentriche. Dal pesce palla (fugu), la cui preparazione può essere mortale se non eseguita correttamente, al natto, il temuto piatto a base di soia fermentata, il paese ha mostrato nel tempo una propensione a sfidare le convenzioni gastronomiche. Gli onigiri al sudore, quindi, potrebbero essere semplicemente un’ulteriore provocazione in un mondo culinario che ama testare i limiti e abbattere i tabù.

La domanda finale: vale la pena provarli?

Se l’idea di mangiare un onigiri aromatizzato al sudore vi sembra una sfida troppo grande, non temete: il Giappone offre infinite altre esperienze culinarie, decisamente più sicure, ma altrettanto affascinanti. Piatti come il ramen, il sushi o il tempura sono sicuramente più tradizionali, ma non meno gustosi. Insomma, se volete vivere l’esperienza culinaria giapponese, ma rimanere lontani dalle stranezze gastronomiche, ci sono tante altre opzioni da provare senza il rischio di dover fare i conti con un “sapore particolare”.

In definitiva, gli onigiri al sudore rimangono una delle tante bizzarrie alimentari che il Giappone ci regala, e purtroppo non sappiamo se siano una vera tendenza o solo un’invenzione pubblicitaria. Se siete curiosi e pronti a sfidare il vostro palato, provateli pure, ma ricordate sempre che, in cucina, la sicurezza alimentare è la chiave.

Dashi: il brodo giapponese che conquista il palato

La cucina giapponese è un viaggio attraverso sapori intensi e accostamenti inaspettati, dove ogni elemento gioca un ruolo fondamentale. Tra gli ingredienti chiave di questa gastronomia raffinata troviamo il dashi, un brodo leggero e quasi invisibile che, pur nella sua semplicità, rappresenta l’anima di numerosi piatti.

Cos’è il dashi?

Immaginate un tè dal colore dorato, dal gusto delicato eppure ricco di umami, il quinto gusto fondamentale. Ecco, il dashi è proprio questo: un’infusione che racchiude l’essenza della cucina giapponese. Preparato con pochi ingredienti selezionati, il dashi si distingue dai brodi occidentali per la sua essenzialità e brevità di preparazione.

Le origini del dashi: una storia millenaria

La storia del dashi affonda le sue radici in un passato lontano, oltre 15 secoli fa. Si narra che la sua scoperta sia avvenuta per caso, utilizzando ingredienti semplici e facilmente reperibili come alghe, pesce essiccato e acqua. La prima testimonianza scritta risale al 1643, all’interno del manuale “Storia della Cucina” del primo Periodo Edo. Nel corso dei secoli, la ricetta del dashi si è evoluta, dando vita a diverse varianti, ognuna con le sue peculiarità.

Gli ingredienti del dashi: un connubio di sapori

La base del dashi è composta da due elementi principali:

  • Alghe kombu: alghe marine essiccate che donano al brodo un gusto profondo e minerale.
  • Fiocchi di katsuobushi: tonnetto striato o palamita affumicato e fermentato, che conferisce al dashi un aroma intenso e persistente.

In alcune varianti del dashi, troviamo anche:

  • Funghi shiitake secchi: per un gusto umami ancora più intenso e un tocco di terrosità.
  • Niboshi: pesciolini essiccati simili alle sardine, che apportano una nota sapida e leggermente piccante.

Come si prepara il dashi?

La preparazione del dashi è estremamente semplice e richiede pochi minuti:

  1. Sciacquare le alghe kombu: sciacquare accuratamente le alghe kombu sotto acqua corrente per eliminare eventuali impurità.
  2. Immergere le alghe in acqua fredda: mettere le alghe kombu in una pentola con acqua fredda e lasciare in infusione per circa 30 minuti.
  3. Scaldare l’acqua: portare l’acqua a sobbollire a fuoco basso, senza mai farla bollire completamente.
  4. Aggiungere i fiocchi di katsuobushi: togliere le alghe kombu dall’acqua e aggiungere i fiocchi di katsuobushi. Spegnere il fuoco e lasciare in infusione per qualche minuto.
  5. Filtrare il brodo: filtrare il brodo con un colino a maglia fine per eliminare le alghe e i fiocchi di katsuobushi.

Come utilizzare il dashi in cucina

Il dashi è un ingrediente versatile che può essere utilizzato in svariati modi:

  • Brodo per zuppe e ramen: il dashi è la base per la preparazione di zuppe tradizionali come la zuppa di miso e il ramen.
  • Sfondo per piatti di pesce e verdure: il dashi esalta il sapore di pesce, verdure e altri ingredienti, conferendo ai piatti un gusto umami delicato e raffinato.
  • Intingolo per tempura: il dashi può essere utilizzato come intingolo per la tempura, donando alle fritture un gusto più intenso e saporito.
  • Base per sughi e salse: il dashi può essere utilizzato come base per la preparazione di sughi e salse, conferendo loro un gusto umami profondo e complesso.

Il dashi nella cucina italiana: un connubio di culture

Il dashi non è solo un ingrediente fondamentale della cucina giapponese, ma può essere utilizzato anche nella cucina italiana per sperimentare nuovi accostamenti e sapori. Provate ad utilizzare il dashi per cuocere la pasta, come intingolo per le fritture o come base per salse e sughi. Il risultato vi sorprenderà!

Il dashi: un ingrediente prezioso per una cucina sana e gustosa

Oltre ad essere un ingrediente delizioso, il dashi è anche una fonte di nutrienti. Le alghe kombu sono ricche di minerali come iodio e magnesio, mentre i fiocchi di katsuobushi sono una buona

Tra i vicoli di Tokyo al Rappongi di Milano

Il nuovo locale Roppongi, che ha da poco aperto i battenti a Milano, promette un’esperienza gastronomica e sensoriale che trasporta direttamente in Giappone. Con un arredamento dettagliato e fedele ai vicoli di Tokyo, lanterne di carta, insegne in ideogrammi e replica di coni stradali e tombini, l’atmosfera che si respira è autenticamente giapponese. Persino i camerieri sono vestiti in modo tradizionale, completando così il quadro di questa immersione culturale.

La proposta culinaria del locale si rifà alle tipiche specialità di un izakaya, con piatti come sukiyaki, sashimi freschissimo, selezioni di carne alla griglia, udon e molte altre prelibatezze della tradizione giapponese. Il tutto può essere accompagnato da una vasta scelta di bevande, tra cui sake, birre giapponesi e cocktail esclusivi.

Situato in Via Vespucci, 5, Roppongi è senza dubbio una tappa imperdibile per gli amanti della cucina nipponica e per coloro che desiderano vivere un’esperienza unica e coinvolgente. Non lasciarti sfuggire l’opportunità di immergerti in questa affascinante atmosfera giapponese direttamente nel cuore di Milano.

5 ristoranti in Giappone per un’esperienza culinaria autentica

Sei un appassionato di cucina giapponese e sogni di immergerti nei sapori autentici del Sol Levante?

Allora questo articolo è perfetto per te! Viaggeremo virtualmente attraverso 5 ristoranti in diverse città del Giappone, dove potrai vivere un’esperienza culinaria memorabile e assaporare la vera essenza della tradizione nipponica.

1. Sukiyabashi Jiro, Tokyo:

  • Un tempio del sushi gestito dal leggendario maestro Jiro Ono.
  • Solo 10 posti a sedere per un’esperienza intima e raffinata.
  • Menu degustazione stagionale con ingredienti di altissima qualità.

2. Izakaya Toyo, Osaka:

  • Immergiti nell’anima gastronomica di Osaka con piatti a base di pesce fresco.
  • Un’esperienza conviviale in un ambiente accogliente e vivace.
  • Okonomiyaki e udon preparati a mano secondo la tradizione locale.

3. Honke Owariya Main Branch, Kyoto:

  • Un ristorante storico che combina sapientemente tradizione e innovazione.
  • Soba preparati con acqua sorgiva del monte Hiei per un gusto unico.
  • Atmosfera rilassata e accogliente per un pranzo o una cena memorabile.

4. Kibunesou, Kyoto:

  • Un’esperienza culinaria davvero unica sospesi su rocce d’acqua naturale.
  • Kaiseki, un pasto raffinato a base di verdure, riso e pesce alla griglia.
  • Indossando lo yukata, l’abito tradizionale giapponese, ti immergerai completamente nella cultura locale.

5. Asahikawa Ramen Village:

  • Un villaggio dedicato al ramen, il piatto simbolo del Giappone.
  • Brodo a base di strutto e salsa di soia, noodles sottili e condimenti tipici.
  • Un’esplosione di sapori in un ambiente vivace e autentico.

Questi sono solo alcuni suggerimenti per il tuo viaggio gastronomico in Giappone.

Lasciati guidare dalla tua curiosità e dal tuo palato per scoprire un mondo di sapori e tradizioni uniche!

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Non dimenticare di:

  • Consultare i siti web dei ristoranti per informazioni su orari di apertura, menu e prenotazioni.
  • Prenotare in anticipo, soprattutto per i ristoranti più famosi.
  • Vestire in modo appropriato per l’occasione.
  • Essere pronti ad assaggiare nuovi sapori e ad esplorare la cultura culinaria giapponese.

Buon appetito!

Bento giapponesi: storia, tipologie e come prepararli

I bento giapponesi sono dei pasti da asporto, solitamente preparati in casa e consumati durante la pausa pranzo. Si tratta di un’abitudine molto diffusa in Giappone, dove il bento è considerato un pasto completo e sano.

Storia

L’origine dei bento giapponesi risale al periodo Edo (1603-1868), quando i samurai iniziarono a portare con sé il loro cibo sul campo di battaglia. Inizialmente, i bento erano semplici e consistevano in riso, frutta e verdura. Nel corso del tempo, i bento sono diventati sempre più elaborati e raffinati, e oggi rappresentano un’importante parte della cultura giapponese.

Tipologie

Esistono diverse tipologie di bento giapponesi, che si differenziano per la composizione e la presentazione. I bento più comuni sono:

  • Obento: il bento tradizionale, che contiene riso, carne o pesce, verdure e frutta.
  • Hanami bento: il bento da picnic, che contiene cibo di stagione e che viene preparato per le gite fuori porta.
  • Kyaraben: il bento a tema, che viene decorato con forme e disegni divertenti.
  • Bento vegetariani e vegani: i bento che non contengono carne o pesce.

Come preparare un bento

Per preparare un bento giapponese è importante scegliere ingredienti freschi e di stagione. Il riso è l’ingrediente base di ogni bento, e può essere cotto al vapore o in bianco. La carne o il pesce possono essere preparati in diversi modi, ad esempio alla griglia, al forno o fritti. Le verdure possono essere crude, cotte o marinate. La frutta può essere fresca o secca.

Istruzioni passo passo per preparare un bento giapponese

  1. Cuocere il riso secondo le istruzioni riportate sulla confezione.
  2. Preparare la carne o il pesce.
  3. Lavare e tagliare le verdure.
  4. Decorare il bento a piacere.

Conclusione

I bento giapponesi sono un’ottima soluzione per chi desidera portare con sé un pasto sano e completo. Sono facili da preparare e possono essere personalizzati in base ai propri gusti.

Natto: un alimento tradizionale giapponese dalla storia antica e dalle proprietà sorprendenti

Il natto è un alimento tipico della cucina giapponese, che si ottiene dalla fermentazione dei fagioli di soia gialla. Si presenta come una massa appiccicosa e filamentosa, dal colore marrone chiaro e dal profumo intenso e pungente. Il suo sapore è forte e particolare, con una nota leggermente amara e nocciolata. Il natto è un alimento che divide: c’è chi lo ama e chi lo detesta, ma in Giappone è molto diffuso e consumato soprattutto a colazione, accompagnato da riso bianco e salsa di soia.

Le origini del natto

Le origini del natto sono molto antiche e incerte. Secondo una leggenda, il natto sarebbe nato per caso nel 1083, quando il generale Minamoto no Yoshiie, durante una battaglia, dovette nascondere dei fagioli di soia bolliti in una sacca di paglia di riso. Dopo qualche giorno, riaprendo la sacca, scoprì che i fagioli erano diventati appiccicosi e puzzolenti, ma decise di mangiarli ugualmente, scoprendo che erano buoni e nutrienti. In realtà, il natto ha probabilmente origini cinesi, ma è in Giappone e in Corea che ha trovato il successo. Anticamente, il natto veniva prodotto avvolgendo la soia bollita nella paglia di riso, che conteneva naturalmente i batteri del genere Bacillus subtilis, responsabili della fermentazione. Oggi, il metodo di produzione è più moderno e igienico: i batteri vengono aggiunti direttamente ai fagioli cotti e il processo di fermentazione avviene in contenitori di polistirolo, a una temperatura costante di circa 40°C, per circa 24 ore.

Le proprietà del natto

Il natto è un alimento molto nutriente e salutare, ricco di proteine, vitamine, minerali e fibre. Tra i suoi principali benefici, ci sono:

  • Il natto è una fonte di vitamina K2, che aiuta a prevenire l’osteoporosi e le malattie cardiovascolari, favorendo il fissaggio del calcio nelle ossa e impedendone l’accumulo nelle arterie.
  • Il natto contiene una sostanza chiamata nattokinase, che ha proprietà anticoagulanti e antinfiammatorie, e che contribuisce a fluidificare il sangue e a prevenire la formazione di trombi.
  • Il natto è ricco di probiotici, ovvero i batteri benefici che popolano l’intestino e ne migliorano la funzionalità, rafforzando il sistema immunitario e proteggendo da infezioni e allergie.
  • Il natto ha un alto contenuto di lecitina, colina e inositolo, che sono sostanze importanti per il funzionamento del cervello e della memoria, e che aiutano a ridurre il colesterolo cattivo e i trigliceridi nel sangue.
  • Il natto ha un basso indice glicemico, che lo rende adatto anche ai diabetici, e un effetto saziante, che lo rende utile per chi vuole controllare il peso.

Come preparare e mangiare il natto

Il natto si può acquistare nei negozi di alimenti biologici, macrobiotici o etnici, oppure si può preparare in casa, seguendo alcune semplici regole. Per fare il natto, occorrono:

  • 4 tazze di semi di soia
  • 12 tazze di acqua per l’ammollo
  • 2 cucchiaini di acqua tiepida (declorata e bollita)
  • 1 cucchiaio di Bacillus subtilis apposito per natto (si trova facilmente online)

La preparazione del natto richiede alcuni passaggi:

  • Ammollare i semi di soia in acqua per almeno 12 ore, cambiando l’acqua ogni 4 ore.
  • Scolare i semi e cuocerli in una pentola a pressione per circa 40 minuti, fino a che diventano morbidi ma non si sfaldano.
  • Scolare di nuovo i semi e lasciarli raffreddare leggermente.
  • Sciogliere il Bacillus subtilis nell’acqua tiepida e versarlo sui semi, mescolando bene.
  • Trasferire i semi in una scatola di polistirolo con coperchio e metterli in un luogo caldo (circa 40°C) per 24 ore, senza disturbare.
  • Dopo 24 ore, il natto è pronto: si può conservare in frigorifero per una settimana o in freezer per diversi mesi.

Per mangiare il natto, si può seguire la tradizione giapponese, condendolo con salsa di soia, senape e cipollina tritata, e servendolo con riso bianco. Oppure, si può sperimentare con altre ricette, come ad esempio:

  • Spaghetti al natto: cuocere gli spaghetti al dente, scolarli e saltarli in padella con il natto, olio extravergine di oliva, aglio, peperoncino e prezzemolo.
  • Insalata di natto: mescolare il natto con pomodori, cetrioli, olive, feta, origano e olio extravergine di oliva, e servire con pane tostato.
  • Toast al natto: spalmare il natto su una fetta di pane integrale, aggiungere una fetta di formaggio e gratinare in forno per qualche minuto.

Conclusioni

Il natto è un alimento tradizionale giapponese dalla storia antica e dalle proprietà sorprendenti. Nonostante il suo aspetto e il suo odore possano scoraggiare, il suo sapore è unico e piacevole, e i suoi benefici per la salute sono innegabili. Il natto si può acquistare già pronto o preparare in casa, e si può consumare in vari modi, seguendo la tradizione o la fantasia. Provare per credere!

Esplorando le Cucine del Mondo a Casa: Un Viaggio Culinario Senza Partire da Casa

La cucina è una delle espressioni più affascinanti della cultura di un paese, un punto di incontro tra tradizione, storia e innovazione. Oggi, grazie alla globalizzazione e alla crescente accessibilità di ingredienti internazionali, esplorare le cucine del mondo senza lasciare il comfort della propria casa è un’esperienza possibile e ricca di soddisfazioni. Preparare piatti tradizionali da diverse parti del globo non solo arricchisce il proprio palato, ma offre anche l’opportunità di immergersi in storie e tradizioni millenarie.

Immaginate di trovarvi in un affollato mercato di Bangkok, tra il profumo di spezie fresche e la vivacità dei venditori, o di percorrere le strade di Roma, dove il suono delle padelle che frigono si mescola all’aria calda dell’estate. Oggi, grazie alla disponibilità di ingredienti e ricette online, possiamo replicare queste esperienze in cucina, creando piatti esotici che raccontano storie di popoli lontani. La bellezza di esplorare cucine straniere a casa è che non richiede un biglietto aereo o un viaggio fisico, ma piuttosto una curiosità insaziabile e la voglia di mettersi alla prova.

Iniziare questo viaggio culinario è più facile di quanto si pensi. La cucina asiatica, ad esempio, offre una vastità di piatti che spaziano dalla delicatezza del sushi giapponese alla vivacità dei piatti tailandesi, come il Pad Thai, una combinazione perfetta di noodles saltati con gamberetti, arachidi, lime e salsa di pesce. Questi piatti non solo sono deliziosi ma rappresentano un modo per comprendere la cultura gastronomica di ciascun paese, fatta di contrasti e armonie tra dolce, salato, aspro e piccante. Ingredienti come il tamarindo, la salsa di soia, e il curry, che una volta potevano sembrare esotici, sono ormai facilmente reperibili anche nei supermercati locali, e le ricette sono ampiamente disponibili online.

In Europa, invece, piatti come il couscous dalla Tunisia, i croissant dalla Francia o il paella dalla Spagna raccontano storie di terre ricche di storia e tradizioni gastronomiche che hanno attraversato i secoli. Preparare un vero couscous marocchino, per esempio, è un processo che coinvolge non solo ingredienti semplici, ma anche un’arte tramandata di generazione in generazione, che trasmette la cultura di una terra fatta di spezie, verdure e carne.

Ma l’esplorazione delle cucine del mondo non si ferma all’Asia o all’Europa. Ogni continente ha la sua ricca tradizione culinaria. In Africa, piatti come l’ Injera dell’Etiopia o il Jollof rice della Nigeria offrono sapori intensi e complessi, mentre in Sud America la cucina messicana con i suoi tacos, enchiladas e guacamole è ormai un simbolo di convivialità e socialità. La ricchezza di ingredienti come il mais, i fagioli e le salse piccanti è emblematica di una cucina che celebra la semplicità, ma anche la profondità dei sapori.

La possibilità di cucinare piatti internazionali a casa non è solo un piacere gastronomico, ma un modo per avvicinarsi a culture diverse. Ogni piatto ha una storia da raccontare, che va oltre la ricetta scritta. Per esempio, preparare un curry indiano non significa solo combinare spezie e carne, ma immergersi in una tradizione che affonda le radici in secoli di storia, scambi culturali e migrazioni. Così, mentre si cucina un piatto, si compie un viaggio attraverso la storia di quella cultura.

La bellezza di esplorare cucine internazionali a casa è anche legata al fatto che si possono personalizzare le ricette in base ai propri gusti o alle proprie esigenze alimentari. Se una ricetta richiede un ingrediente che non si trova facilmente, spesso è possibile trovare alternative che mantengono intatto il sapore del piatto originale. Inoltre, la cucina internazionale offre una vasta gamma di opzioni per chi segue diete specifiche, come quella vegetariana, vegana o senza glutine. La possibilità di adattare le ricette alle proprie necessità rende ancora più stimolante l’esperienza culinaria.

Non bisogna dimenticare che la cucina è anche un’opportunità per socializzare. Organizzare una serata con amici o familiari a tema “Cucina del Mondo” permette di condividere momenti di allegria e di scoprire nuovi piatti insieme. Questo tipo di attività crea un’atmosfera di apertura e curiosità, dove ogni partecipante può imparare qualcosa di nuovo e portare a casa non solo una ricetta, ma anche un ricordo.

Oishisou!! La guida definitiva ai dolci degli anime

Panini Comics presenta Oishisou!! La guida definitiva ai dolci degli anime, un nuovo imperdibile ricettario di dessert ispirati agli anime disponibile in libreria, fumetteria e su Panini.it.

Anime e dolci: non c’è coppia migliore per unire i fan dei coloratissimi cartoni della tradizione giapponese agli appassionati di cucina. La deliziosa guida, che comprende più di 60 ricette di dolcetti e dessert, saprà portare dallo schermo alla cucina i sapori e profumi iconici, per ricreare e assaporare prelibatezze con ricette divertenti e semplici da eseguire, adatte a grandi e piccoli. Le proposte includono dolci tradizionali giapponesi, piatti memorabili visti negli show più popolari e pietanze ispirate all’immaginario degli anime classici.

Accompagnato da splendide fotografie a colori e istruzioni da seguire passo a passo, il dolcissimo ricettario include anche interessanti storie sui dessert e aneddoti sulle loro origini nella storia e nelle tradizioni giapponesi.

Oishisou!! (che in giapponese vuol dire proprio “sembra delizioso!”) porta il mondo degli anime nella cucina degli amanti della cultura giapponese e di chiunque voglia approcciarsi a nuove deliziose ricette.