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The Witcher incontra la tenerezza: arriva The Little Witcher!

Chi avrebbe mai immaginato che l’universo di Geralt di Rivia, solitamente avvolto nell’oscurità e nel pericolo, potesse trasformarsi in un mondo tanto tenero e divertente? Eppure, grazie a CD Projekt Red, in collaborazione con Del Rey Books e Penguin Random House, sta per arrivare The Little Witcher, un fumetto pensato per intrattenere l’intera famiglia, dai più piccoli ai più grandi.

Questa nuova avventura ci porta nel cuore del mondo di The Witcher, ma con una prospettiva completamente diversa. Al centro della scena troviamo Ciri, una giovane strega in allenamento che, sotto la guida di Geralt di Rivia, imparando a domare i suoi poteri, si avventura tra le magie e le sfide di un mondo che non è certo dei più facili. Ma non preoccupatevi, qui non ci sono mostri minacciosi o battaglie sanguinolente. The Little Witcher è un fumetto più leggero, perfetto per intrattenere i più giovani senza rinunciare all’ambientazione originale.

L’elemento che rende questa storia davvero speciale è la dinamica che si crea tra Geralt, Ciri, Yennefer e Vesemir. In questa nuova versione dei personaggi, assistiamo alla loro interazione come una sorta di famiglia allargata, che si destreggia tra i piccoli e grandi problemi quotidiani. Ciri si confronta con gli allenamenti da strega, ma anche con situazioni ben più “normali”, come quelle serate in cui Geralt racconta storie della buonanotte, dove anche i mostri sono protagonisti… ma più per le loro buffe abitudini che per la loro pericolosità. E, naturalmente, non mancano i momenti di battaglia per farle lavare i denti!

Cosa rende The Little Witcher imperdibile? In primo luogo, il piacere di ritrovare personaggi familiari in un contesto nuovo e fresco. Il fumetto è ricco di momenti divertenti e teneri, che possono far sorridere e commuovere allo stesso tempo, ideali da condividere con tutta la famiglia. Inoltre, il messaggio che trasmette è profondo: l’importanza dell’amicizia, della famiglia e della crescita, valori che tutti possiamo apprezzare.

L’attesa non sarà lunga: The Little Witcher arriverà in formato cartaceo il 13 maggio 2025, e potrà essere preordinato già da ora su Amazon e altri rivenditori, al prezzo di $16. Siete pronti a scoprire il lato più tenero e divertente del mondo di The Witcher?

Lady Morte: L’Incarnazione della Fine nell’Universo Marvel

Lady Morte è un personaggio affascinante e complesso dell’universo Marvel, le cui origini risalgono all’epoca d’oro dei fumetti. Creato da Carl Burgos, sia nei testi che nei disegni, Morte fece la sua prima apparizione in The Human Torch n. 5, pubblicato da Timely Comics—la casa editrice che, nel corso del tempo, si sarebbe evoluta nell’odierna Marvel Comics. È importante notare che il numero di questa pubblicazione è erroneamente indicato come 4, ma non lasciatevi ingannare: è qui che ha preso vita uno dei personaggi più enigmatici e duraturi del panorama fumettistico.

La sua prima apparizione nell’era Bronze avvenne in Captain Marvel (vol. 1) n. 26, pubblicato nel maggio del 1973. In questo numero, i testi di Mike Friedrich e i disegni di Jim Starlin hanno contribuito a costruire la figura di Morte come un’entità cosmica di grande importanza.

La Nascita di un’Entità Astratta

Lady Morte non è solo un personaggio; è l’incarnazione della fine della vita nell’Universo Marvel, un’entità astratta che incarna il concetto stesso di mortalità. In un mondo popolato da supereroi e esseri con poteri straordinari, Morte si erge come la controparte negativa di Eternità, la manifestazione di ogni forma di vita. Insieme ad altre entità cosmiche come Infinità e Oblio, Morte ed Eternità formano un equilibrio essenziale all’interno del cosmo.

Morte e Thanos: Un Amore Mortale

Uno degli aspetti più intriganti della narrazione di Morte è il suo rapporto con Thanos, il titano folle che ha cercato innumerevoli volte di conquistare l’universo. In questa continua ricerca di approvazione, Thanos non ha esitato a sterminare ogni forma di vita per dimostrarle il suo amore. Tuttavia, Lady Morte si dimostra insensibile ai suoi slanci, respingendolo e considerandolo addirittura inferiore a Deadpool. Questo aspetto del personaggio aggiunge profondità alla sua personalità, mostrando come Morte non sia semplicemente un simbolo di fine, ma anche un’entità capace di rifiuto e desideri complessi.

Poteri e Abilità

Morte è un’entità apparentemente onnipotente e onnisciente, dotata di poteri che superano di gran lunga quelli di qualsiasi altro personaggio dell’Universo Marvel. Le sue capacità la collocano tra le forze più potenti, rivaleggiando solo con entità cosmiche come Infinità, Eternità e Oblio. Tuttavia, Galactus, il divoratore di mondi, rappresenta una sorta di eccezione a questa regola: la sua potenza trascendentale gli consente di sfidare Morte, pur rimanendo in effetti inferiore a lei.

Le Entità Cosiche: Un Confronto

Nell’universo Marvel, Morte è considerata una delle entità più potenti. A parte le già citate Infinità, Eternità e Oblio, ci sono solo pochi esseri in tutto l’universo che possono vantare una potenza paragonabile alla sua, come la Fenice Bianca della Corona, il Tribunale Vivente, la Molecola e l’Arcano il Supremo. Anche Eternità, pur essendo di poco superiore, è spesso considerato alla pari. È interessante notare che Morte può essere sconfitta dal possessore delle Sei Gemme dell’Infinito o dal Cuore dell’Universo, due artefatti che derivano direttamente dall’insuperabile potere del Supremo.

La Forma di Morte: Illusione e Realtà

La forma che percepiamo di Morte è solo una rappresentazione, un modo che essa utilizza per comunicare con gli esseri inferiori. Possiede tutti i poteri e l’essenza dell’entità vera e propria. Teoricamente, sarebbe possibile distruggere questa rappresentazione, ma ciò non ferirebbe l’essenza autentica di Morte. Essa continua ad esistere, imperturbabile, mentre la vita e la morte danzano attorno a lei in un eterno ciclo.

Lady Morte è un personaggio che incarna le complessità della vita e della morte, un’entità che trascende le semplici definizioni di bene e male. La sua storia si intreccia con quella di alcuni dei personaggi più iconici dell’universo Marvel, rendendola un simbolo non solo della fine, ma anche dell’amore e del rifiuto. La sua esistenza mette in discussione le nozioni di potere, desiderio e mortalità, lasciando un’impronta indelebile nel cuore dei lettori e degli appassionati di fumetti. Con la sua enigmatica presenza, Morte continua a essere una delle figure più affascinanti e misteriose del panorama fumettistico, pronta a tornare in scena ogni volta che la vita e la morte si incontrano nell’Universo Marvel.

Il manga e la light novel di Secrets of the Silent Witch

“Silent Witch” (Secrets of the Silent Witch – Chinmoku no Majo no Kakushigoto) è una serie che, da quando ha fatto il suo debutto nel 2020, ha subito conquistato il cuore di tantissimi lettori e appassionati del genere fantasy. Scritta da Matsuri Isora e illustrata da Nanna Fujimi, questa light novel non è solo una storia di magia, ma un viaggio profondo nel mondo dei sentimenti, delle sfide personali e, soprattutto, dell’innovazione magica.

La trama ruota intorno a Monica Everett, una giovane strega con una timidezza così forte da paralizzarla. Immaginatevi una persona così introversa da non riuscire nemmeno a parlare in pubblico, ma con un desiderio ardente di superare le proprie limitazioni. Monica trova una via d’uscita nella magia, ma non una magia qualsiasi. Mentre nel mondo intorno a lei tutti apprendono incantesimi pronunciando formule magiche, Monica decide di percorrere una strada inedita: imparare a usare la magia senza proferire una sola parola. È così che la giovane ragazza diventa famosa come la “Strega del Silenzio”, una dei “Sette Saggi” scelti per il suo talento unico. Nonostante la sua natura solitaria e silenziosa, il destino la chiama a intraprendere una missione tanto pericolosa quanto intrigante: infiltrarsi in una scuola di nobili e proteggere il secondo principe del regno.

La premessa iniziale sembra semplice, ma è nell’evoluzione della trama che “Secrets of the Silent Witch” conquista davvero. Il mondo che Matsuri Isora costruisce è ricco e dettagliato, con una profonda lore che riesce a fondere la magia con il lato umano delle emozioni e delle difficoltà. Il lettore viene subito rapito dal contrasto tra la solitudine di Monica e la necessità di entrare in un ambiente sociale così distante dalla sua natura. La sua innovativa magia, che non si basa sulle parole ma su numeri e calcoli, è uno degli aspetti più affascinanti della storia. Questa scelta non solo rende il personaggio di Monica unico nel panorama delle protagoniste di light novel, ma esplora anche temi più ampi come l’accettazione di sé e l’importanza di trovare soluzioni personali ai problemi.

Una delle cose che ho apprezzato maggiormente è l’abilità dell’autore nel costruire una protagonista che non segue le convenzioni. Monica non cerca di superare la sua ansia sociale nel modo che ci si aspetterebbe in una trama del genere (parlando in pubblico o affrontando la paura), ma lo fa attraverso un approccio totalmente nuovo: cercando un’alternativa alla magia “parlata”. E sebbene questo possa sembrare una scelta un po’ surreale, è proprio questo che la rende così affascinante e simpatica. C’è un certo umorismo nel modo in cui la protagonista reagisce alle situazioni, come quando si ritrova in un ambiente in cui l’uso delle parole è essenziale, ma non riesce proprio a partecipare alla conversazione nel modo “giusto”. La sua lotta interiore è tanto comica quanto toccante.

Un altro aspetto che arricchisce la narrazione è la passione di Monica per i numeri. Non è la tipica “matematica”, ma è affascinata dall’ordine e dal conforto che i numeri le offrono. Questo piccolo tratto del suo carattere dona al personaggio una dimensione molto umana e genuina, che riesce a toccare il lettore a un livello emotivo. È affascinante vedere come Monica riesca a trovare serenità e bellezza nel mondo dei numeri, mentre altri protagonisti del genere fantasy sarebbero più focalizzati su battaglie o formule magiche. Questo tocco di originalità non solo arricchisce la storia, ma ci permette anche di sentirci più vicini a lei, comprendendo meglio la sua solitudine e la sua ricerca di qualcosa che possa darle conforto.

Parlando dei personaggi che ruotano attorno a Monica, possiamo dire che ognuno di loro ha una sua unicità che rende la trama ancora più interessante. Nero, per esempio, è una figura che sprizza energia e simpatie. La sua protezione nei confronti di Monica e la sua vivacità sono un piacevole contrasto alla quiete della protagonista. Poi c’è Isabelle, che ha una passione travolgente per le villainess, un aspetto che aggiunge un tocco di freschezza e simpatia alla narrazione. La sua ammirazione per Monica, che esprime un entusiasmo sincero per la figura della “strega del silenzio”, è adorabile e contribuisce a creare un legame empatico tra le due.

La serie non si limita però alla sola parte di crescita del personaggio. La trama politica che si sviluppa attorno al principe, il cui comportamento misterioso alimenta l’intrigo, tiene il lettore sempre sul filo del rasoio, sospettando e cercando di svelare i segreti che si nascondono dietro di lui. Il mix di magia, intrigo e crescita personale è ciò che rende “Secrets of the Silent Witch” una lettura così avvincente.

La trasposizione manga, adattata da Tobi Tana e pubblicata sulla piattaforma B’s Log Comic, non fa che aggiungere un ulteriore strato alla storia, arricchendola con immagini mozzafiato che donano vita ai personaggi e alle magie. La sua capacità di trasferire il cuore della storia dalla pagina scritta al disegno rende ancora più coinvolgente l’esperienza di lettura. Sebbene il manga sia una versione condensata della light novel, conserva l’essenza della trama e della caratterizzazione, permettendo a nuovi lettori di avvicinarsi al mondo di “Secrets of the Silent Witch”.

“Secrets of the Silent Witch” è un’opera che merita sicuramente di essere letta da tutti gli amanti del fantasy e della magia. La sua capacità di mescolare elementi di crescita personale, magia innovativa e intrigo politico la rende una serie assolutamente imperdibile. Con un cast di personaggi affascinanti e una protagonista unica nel suo genere, Monica Everett è destinata a diventare una delle eroine più amate della letteratura fantasy moderna. E con l’adattamento anime in arrivo nel 2025, non c’è mai stato momento migliore per immergersi in questo magico universo!

Chi è Arcanna Jones?

Nel vasto e affascinante universo dei fumetti MArvel, alcuni personaggi riescono a catturare l’immaginazione non solo per i loro poteri straordinari, ma anche per le storie complesse e coinvolgenti che li circondano. Tra queste figure emblematiche troviamo Arcanna Jones, un’anti-eroina che rappresenta perfettamente le sfide e i trionfi di una vita dedicata alla magia e alla giustizia. La sua narrazione, intrecciata con quella dello Squadrone Supremo e di altri eroi, è un viaggio epico che merita di essere esplorato in dettaglio.

Origini e Abilità Magiche

Arcanna Jones nasce con un talento innato per l’uso delle energie magiche. Anche se l’origine esatta delle sue abilità rimane avvolta nel mistero, è evidente che, da adulta, ha intrapreso una carriera come medium, sfruttando i suoi poteri per comunicare con il mondo spirituale e aiutare chi ha bisogno. Dopo aver sposato Phillip Jones, Arcanna decide di farsi carico della famiglia, abbracciando il ruolo di combattente del crimine. Mentre Phillip si occupa della crescita dei loro figli, Arcanna si tuffa in un mondo pericoloso ma gratificante, affrontando le forze del male con determinazione e coraggio.

Unione con lo Squadrone Supremo

Le abilità straordinarie di Arcanna come combattente del crimine non passano inosservate. Lo Squadrone Supremo, una delle squadre di supereroi più influenti del suo universo, la contatta per unirsi a loro come quinta recluta. Anche se non è chiaro per quanto tempo Arcanna rimanga attiva nello Squadrone, è noto che partecipi a eventi cruciali, incluso il periodo in cui è incinta del suo secondo figlio, Andrew. Durante un conflitto epico contro Overmind e Null the Living Darkness, i membri dello Squadrone vengono controllati mentalmente, costretti a combattere come una forza d’élite. Questa battaglia ha conseguenze devastanti per il loro mondo, spingendo lo Squadrone a lavorare per realizzare il sogno di Power Princess: creare un’utopia mondiale.

La Gravidanza e le Illusioni Magiche

Nel corso delle prime settimane del Programma Utopia, Arcanna scopre di essere incinta, ma decide di tenere segreta la sua gravidanza per non dover rinunciare al suo ruolo attivo nello Squadrone. Utilizzando i suoi poteri di illusione magica, riesce a nascondere i cambiamenti nel suo corpo, mantenendo così la sua posizione tra i supereroi. La situazione prende una piega drammatica durante uno scontro con Nighthawk e i Redentori, quando Arcanna entra improvvisamente in travaglio. In quel momento, Forma, un altro membro dello Squadrone, la porta d’urgenza in ospedale, dove dà alla luce Benjamin Thomas Jones.

L’Identità di Moonglow e il Conflitto con l’Nth Man

Dopo la nascita di Benjamin, Arcanna desidera ardentemente unirsi alla lotta contro l’Nth Man, una minaccia per la Terra. Tuttavia, viene scoraggiata a partecipare al combattimento a causa del recente parto. Sfruttando le sue abilità di illusione, decide di assumere l’identità di Moonglow, portando il suo neonato con sé. Questa scelta non solo dimostra il suo coraggio, ma anche la sua determinazione a proteggere il mondo, a costo di nascondere la sua maternità. La situazione si complica ulteriormente quando Benjamin scambia posto con l’Nth Man e lo Squadrone si ritrova dirottato sulla Terra principale, anziché tornare al loro pianeta natale. Durante il soggiorno sulla Terra, Arcanna mantiene il suo costume e il suo nome in codice, rivelando infine la sua vera identità ai compagni di squadra.

Ritorno e Dilemmi Familiali

Al termine delle avventure sulla Terra, Arcanna torna finalmente a casa dalla sua famiglia. Grazie alle illusioni che aveva creato prima della sua partenza, riesce a proteggere i suoi cari dal regime tirannico del Global Directorate. Tuttavia, il suo ritorno non è privo di complicazioni: l’enigmatico Mysterium, la nuova identità dell’Nth Man, le propone di rimanere con la sua famiglia, allontanandosi dallo Squadrone per ragioni cosmiche. Questo momento cruciale la mette di fronte a una scelta difficile: mantenere la sua lealtà verso la famiglia o seguire il suo dovere verso lo Squadrone.

Nonostante le difficoltà, Arcanna decide di tornare nello Squadrone quando vengono coinvolti in un conflitto con una versione alternativa dello Squadrone della Terra-31916. Questo gesto dimostra la sua dedizione non solo alla giustizia, ma anche ai suoi compagni di squadra.

Poteri e Abilità Uniche

Arcanna Jones non è solo una madre e una combattente; è anche una potente strega con una gamma di abilità magiche straordinarie. È in grado di controllare le forze naturali e i suoi incantesimi sono considerati complessi e potenti, paragonabili a quelli della celebre Scarlet Witch. Inoltre, grazie alla sua abilità di volare e levitare, può trasportare facilmente più persone.

Arcanna possiede anche la straordinaria capacità di creare illusioni, rendendo invisibile un’intera città e proteggendo i suoi cari in battaglia. La proiezione energetica le consente di lanciare dardi di energia magica, mentre i suoi sensi mistici le conferiscono la capacità di percepire minacce e opportunità in modi unici. Con l’aerokinesi, controlla il vento generando raffiche che possono disarmare i nemici, e grazie alla telecinesi simulata, riesce a sollevare oggetti pesanti e a smontare macchinari complessi. Infine, può creare scudi mistici per proteggere se stessa e i suoi alleati durante i combattimenti.

Arcanna Jones è dunque molto più di un semplice personaggio dei fumetti; è una figura complessa e sfaccettata che affronta le sfide della vita con coraggio e determinazione. La sua capacità di bilanciare la maternità con il combattimento del crimine, unita ai suoi straordinari poteri magici, la rende un personaggio affascinante e ispiratore. La sua storia, ricca di avventure e dilemmi morali, continua a catturare l’immaginazione dei lettori, dimostrando che anche nei momenti più bui, la luce della magia e della famiglia può guidarci verso la vittoria. Se sei un appassionato di fumetti o un neofita del genere, non puoi non apprezzare il viaggio di Arcanna Jones, un’eroina che rappresenta l’essenza stessa del potere e della resilienza.

Le streghe di Benevento: il Fascino Oscuro delle Janare

Se ami il mondo delle leggende, del folklore e delle atmosfere misteriose, Benevento è il posto giusto per te. Questa città campana, famosa per i suoi secoli di storia, nasconde segreti più antichi di quanto tu possa immaginare. E se pensi che tutto questo riguardi solo castelli e rovine, ripensaci: Benevento è da sempre conosciuta come la città delle streghe, le famigerate “janare”.

Chi Sono le Janare?

In pratica, immagina di camminare in un bosco durante una notte senza luna, con solo il fruscio delle foglie e il vento come compagnia. Le janare, secondo la leggenda, erano streghe che si radunavano sotto il grande Noce di Benevento per compiere rituali occulti. Queste figure misteriose, avvolte in mantelli neri, erano premurose donne dotate di poteri magici, capaci di maledire e compiere incantesimi, soprattutto durante la notte. Ma attenzione: le janare non sono le classiche streghe da fiaba. Secondo le credenze locali, erano donne comuni di giorno, mentre la notte si trasformavano in creature capaci di volare, diventando invisibili e tormentare le loro vittime nel sonno. Ti sembra familiare? Non è un caso: la storia delle janare ha influenzato anche la cultura popolare moderna, dalle storie di streghe nei videogiochi fino ai film horror italiani.

Origini del Nome e Etimologia

Il nome janara potrebbe derivare da “Dianara”, ovvero sacerdotessa di Diana, dea romana della caccia e della luna, oppure dal latino ianua , che significa “porta”. Questa seconda ipotesi è legata alla credenza popolare che le streghe, come le janare, possono essere tenute lontane dalle case con metodi semplici ma ingegnosi: collocare una scopa o un sacchetto con sale davanti alla porta. La strega, costretta a contare ogni filo della scopa o ogni granello di sale, si sarebbe attardata fino all’alba, momento in cui, si credeva, la luce del sole l’avrebbe annientata. La connessione con la dea Diana trova eco anche in altre culture pagane europee, dove il culto della luna e delle divinità femminili legate alla natura spesso spesso associato alle pratiche stregonesche. Questo sincretismo di credenze pagane e superstizioni cristiane ha contribuito a creare la figura della janara, che ha resistito nel folklore meridionale fino ai giorni nostri.

Il Noce di Benevento: Epicentro di Stregoneria

Secondo le leggende, le janare si riunivano sotto una grande noce lungo le rive del fiume Sabato, nei pressi di Benevento. Questo albero era considerato sacro, un luogo di potere in cui si svolgevano i sabba, cerimonie notturne durante le quali le streghe veneravano il diavolo e compivano riti pagani. Questi racconti sembrano affondare le radici nel periodo longobardo, quando Benevento era un importante centro di potere. Durante il regno longobardo, anche se molti si erano già convertiti al cristianesimo, il culto di divinità pagane come Iside, Diana ed Ecate continuava a essere praticato in segreto. Gli alberi sacri ei serpenti erano, simboli di Iside, venerati come parte di antiche tradizioni pagane che i Longobardi, anch’essi pagani, rispettavano.

La Persecuzione delle Streghe

Con l’avvento del cristianesimo e il crescente potere della Chiesa, le janare e le altre figure di streghe iniziarono a essere viste come eretiche e pericolose. La predicazione di San Bernardino da Siena nel XV secolo scatenò una vera e propria caccia alle streghe, con particolare enfasi su Benevento, dove i sabba ei riti stregoneschi erano additati come la causa di numerose calamità. La pubblicazione del Malleus Maleficarum nel 1486, un manuale che descriveva come riconoscere, interrogare e condannare le streghe, diede un ulteriore impulso alle persecuzioni. Tra il XV e il XVII secolo, molte donne accusate di stregoneria furono torturate e messe a morte, con confessioni estorte che spesso includevano riferimenti ai riti intorno al noce di Benevento. Tuttavia, durante il periodo illuministico, figure come Girolamo Tartarotti e Ludovico Antonio Muratori iniziarono a sfidare queste credenze. Tartarotti teorizzava che il volo delle streghe fosse solo un’allucinazione indotta dal demonio, mentre Muratori sosteneva che le streghe fossero semplicemente donne affette da disturbi mentali.

Le Janare Oggi: Tra Mito e Modernità

Oggi, la figura della janara è diventata un simbolo del mistero di Benevento. Non solo continua a vivere attraverso le storie popolari tramandate di generazione in generazione, ma è anche fonte di ispirazione per fumetti, videogiochi e storie horror moderne. Le janare sono spesso associate all’occulto e al paranormale, rendendo Benevento una meta affascinante per chi ama il dark fantasy e le leggende macabre. Tra eventi culturali e manifestazioni legate alla storia della città, i misteri delle janare sono ancora molto vivi. Chi lo sa, magari un giorno visiterai Benevento e sentirai un brivido mentre cammini sotto un vecchio noce, chiedendoti se le leggende sono davvero solo racconti…

Perché le Janare Sono Cool?

Se sei un appassionato di misteri, folklore e storie di streghe, la leggenda delle janare di Benevento è un vero e proprio tesoro nerd da scoprire. È una combinazione perfetta di horror gotico, mitologia locale e atmosfere inquietanti. Con il loro fascino oscuro e i loro poteri misteriosi, le janare sono pronte a stregarti, sia che tu le incontri in un locale leggendario, un fumetto o un videogioco ispirato a questo mito.

Quindi, la prossima volta che cerchi ispirazione per una serata horror o una nuova avventura di Dungeons & Dragons, pensa alle janare di Benevento. Potrebbero essere la chiave per rendere il tuo mondo fantastico ancora più affascinante… e un po’ più inquietante.

Soportùjar, il borgo stregato di Pueblo Embrujado

Situato a un’ora e mezza di distanza sia da Malaga che da Granada, il borgo di Soportùjar, conosciuto anche come Pueblo Embrujado, è un luogo magico abitato da 300 persone e molte moltre streghe. La sua storia risale al periodo in cui i Mori furono espulsi dalla Spagna e nuovi abitanti provenienti dalla Galizia si trasferirono nel villaggio. Questi nuovi residenti portarono con sé le fiabe dei paesi slavi, creando così l’atmosfera misteriosa e incantata che caratterizza Soportùjar.

Le leggende e le storie di streghe e incantesimi circolano da generazioni in paese nel cuore dell’Alpujarra di Granada, contribuendo a creare un’atmosfera unica e affascinante che attira numerosi visitatori, soprattutto durante il periodo di Halloween. Gli abitanti del borgo hanno abbracciato queste leggende e celebrano regolarmente feste dedicate alle streghe.

Durante una visita a Soportùjar, è possibile scoprire numerosi luoghi legati alle streghe, come la testa di Baba Yaga, la  Grotta dell’Occhio della Strega, il Ponte Incantato, la Fontana delle Streghe, il Pozzo dei Desideri e molti altri. Il paese è ricco di angoli suggestivi e di opere d’arte che rappresentano la presenza delle streghe nella vita quotidiana dei suoi abitanti.

Pueblo Embrujado è un luogo affascinante e misterioso, dove la magia e la fantasia si mescolano alla storia e alla tradizione, creando un’esperienza unica e indimenticabile per chi decide di visitarlo. Se siete alla ricerca di un’avventura insolita e emozionante, non perdetevi l’occasione di esplorare questo incantevole borgo delle streghe in provincia di Granada.

Donne di magia. Streghe e maghe nella cultura del fantastico di Elena Romanello

“Donne di magia. Streghe e maghe nella cultura del fantastico” è un saggio dell’autrice “nerd” Elena Romanello che esamina come la donna con poteri magici è stata vista nelle narrazioni, soprattutto quelle di genere fantastico, dai miti alle fiabe per arrivare alla modernità, tra romanzi, film, fumetti, cartoni animati e serie televisive.

L’immaginario occidentale è il più presente nelle pagine del libro, ma non bisogna dimenticare l’apporto dato alla figura della strega dal Giappone, che con la majokko in tutte le sue declinazioni ha creato un’alternativa alla donna o ragazza magica dal punto di vista di un’altra cultura che non aveva conosciuto la persecuzione contro le streghe.

Le storie citate appartengono essenzialmente alla fiaba, all’epica, al mito, al fantasy, all’horror e alla fantascienza, con connessioni anche con la realtà storica della caccia alle streghe, soprattutto per alcune particolarmente interessanti. Approfondito e curioso, questo testo si apre a una lettura sfiziosa e a una ricerca atta a ripercorrere le produzioni degli ultimi decenni, oltre che alla scoperta di come le streghe siano tornate, cambiate e rimaste per sempre nelle storie che si amano leggere, guardare, scrivere.

Elena Romanello, torinese, nerd e appassionata di fantasy e di serie TV, gattofila, cura vari blog in tema ed è autrice di saggi su cartoni animati, telefilm e generi. Autrice anche qui su Satyrnet (clicca qui per leggere i suoi articoli) vi consigliamo di approfondire alcuni suoi saggi: Regine, draghi e guerrieri, la guida non ufficiale a Game of ThronesOnce upon a time. Fiabe, fantasy e serie televisiveEravamo tutti innamorate di Terence…

Qui, invece, potete leggere un’intervista esclusiva all’autrice.

Perché scegliere di interpretare uno Stregone in Dungeons & Dragons?

Lo stregone è una classe esplosiva che può svolgere il ruolo di distruttore, manipolatore o fonte di conoscenza, a seconda delle circostanze. Lo stregone è anche una classe ambigua, che nasconde un segreto o un patto legato alla sua magia.

In contrasto con i Maghi per ovvi motivi di metodo, gli Stregoni lasciano che la magia fluisca da loro naturalmente, tramite quello che loro chiamano talento innato perfezionato dalla pratica; alcuni di loro credono di avere sangue draconico o retaggi magici fra i loro lontani avi e spesso partono per le avventure proprio alla ricerca di linee genealogiche perdute. L’allineamento comune tende maggiormente verso il caos, vedendo di cattivo occhio tutti coloro che preferiscono leggi e costrizioni divine; hanno uno scarso senso di gruppo e non trovano grandi vantaggi nel lavorare insieme. La caratteristica principale è il Carisma, come nei Maghi l’Intelligenza, e permette loro di avere Incantesimi particolarmente resistenti e difficili da bloccare o evitare. A differenza dei Maghi però, gli Stregoni non hanno bisogno di studiare gli Incantesimi, ma ne hanno una limitata conoscenza. Come personaggio è sicuramente più avvicente da interpretare rispetto ad un vecchio mago, ma le difficoltà sono ai bassi livelli, quando si è davvero completamente indifesi. Stregoni celebri: spesso la stregoneria è stata confusa con l’alchimia e la magia, quindi sono più o meno gli stessi dei maghi, magari penserete a Simon Mago o gli alchimisti praghesi; per quanto riguarda l’aspetto della “magia innata” possono essere accomunati agli sciamani delle civiltà del passato o delle religioni afro-caraibiche.