Stephen King: il maestro dell’horror che ha terrorizzato il mondo

Stephen King è uno degli scrittori più famosi e influenti al mondo. È noto per le sue storie di terrore, che spesso esplorano temi esistenziali e psicologici. I suoi personaggi sono spesso alle prese con paure e ossessioni che li trascinano in un mondo oscuro e inquietante. Non si può affrontare seriamente il tema Halloween senza parlare anche di lui!

King è stato uno dei primi scrittori di horror a raggiungere un pubblico di massa. Le sue storie sono state tradotte in oltre 40 lingue e hanno venduto oltre 350 milioni di copie in tutto il mondo.

King è stato anche uno dei primi scrittori di horror ad essere adattato per il cinema e la televisione. I suoi libri sono stati trasposti in oltre 70 film e serie televisive, tra cui Carrie, Shining, Pet Sematary, Misery e The Stand.

Il documentario “King on Screen”

Un nuovo documentario, King on Screen, analizza il successo di Stephen King e il suo impatto sulla cultura popolare. Il documentario, prodotto dalla Dark Star Pictures, include interviste con registi, sceneggiatori e attori che hanno lavorato ad adattamenti di opere di King.

King On Screen - Official Trailer | Stephen King | Fantastic Fest | Horror, Documentary

Il documentario esplora il modo in cui King è riuscito a creare storie che risuonano con i lettori e gli spettatori di tutto il mondo. King è un maestro nel creare personaggi credibili e situazioni spaventose. Le sue storie spesso esplorano temi universali, come la paura, la perdita e la speranza.

Il segreto del successo di King

Il successo di King è dovuto a una serie di fattori. Innanzitutto, King è un narratore eccezionale. Le sue storie sono avvincenti e coinvolgenti. In secondo luogo, King è un maestro nel creare personaggi credibili. I suoi personaggi sono spesso persone normali che si trovano in situazioni straordinarie. In terzo luogo, King è un maestro nel creare suspense e tensione. Le sue storie sono spesso caratterizzate da un ritmo incalzante e da una fine inaspettata.

Stephen King è uno degli scrittori più importanti del nostro tempo. Le sue storie hanno terrorizzato e affascinato generazioni di lettori e spettatori. King è un maestro del genere horror, ma le sue storie sono anche esplorazioni profonde della natura umana.

L’uscita di Starfield si avvicina, 5 film per entrare nel mood

Mentre l’uscita di Starfield si avvicina, prevista per il 6 settembre 2023 (finalmente!), abbiamo pensato di suggerirvi 5 film di fantascienza da guardare per entrare nel mood giusto. Starfield è un progetto atteso da circa 25 anni (sì, avete letto bene, 25 anni!) e ha generato un hype enorme grazie ai suoi continui aggiornamenti e aggiunte (che hanno fatto impazzire tutti). Nonostante la lunga attesa abbia scoraggiato alcuni giocatori (poverini), l’interesse per il gioco è sempre stato alto (perché siamo masochisti). Con l’avvicinarsi della data di uscita, è stato pubblicato un trailer cinematografico di Starfield (wow!) e sono state rivelate molte novità sul mondo offerto dal gioco, come i pianeti e le città confermate, le attività secondarie e terziarie e il numero di romance disponibili (perché sì, anche i videogiocatori hanno bisogno d’amore). Le discussioni su questo videogioco sono molteplici e riguardano anche l’ambito commerciale, con rivelazioni come quella di Phil Spencer sul fatto che Sony voleva l’esclusiva PS5 di Starfield (ma noi sappiamo che non ce l’avranno mai!). Se l’attesa vi sta consumando (e come darvi torto), vi aiutiamo noi con 5 film di fantascienza perfetti per prepararvi alla release di questo videogioco (e per farvi dimenticare che avete aspettato 25 anni).

Interstellar

Guardando le immagini e i video di Starfield, non si può fare a meno di pensare a Interstellar, quel film di fantascienza del 2014 diretto da Christopher Nolan. Sì, quello in cui un gruppo di astronauti parte alla ricerca di un nuovo pianeta abitabile perché la Terra sta affrontando una crisi ambientale (come se non lo sapessimo già).

Il film si distingue per la sua accurata rappresentazione scientifica (perché sì, Nolan è anche un genio della scienza) e la narrazione intricata (perché a Nolan piace giocare con le nostre menti). Molti aspetti del viaggio spaziale, della gravità, dei buchi neri e dei viaggi nel tempo sono basati su teorie e concetti scientifici reali (perché sì, Nolan è anche un genio della fisica). Questo rende Interstellar un’opera di fantascienza che cerca di mantenere una certa plausibilità realistica (anche se ci sono elementi di pura fantasia). Uno dei temi centrali è l’importanza dell’esplorazione spaziale e della ricerca di nuovi mondi (perché sì, dobbiamo trovare un nuovo pianeta prima che distruggiamo questo). Il personaggio principale, interpretato da Matthew McConaughey (sì, quello che fa sempre “alright, alright, alright”), è un ex pilota che viene reclutato per guidare una missione spaziale alla ricerca di un futuro per l’umanità (perché sì, dobbiamo trovare un nuovo pianeta prima che distruggiamo questo).

Questo lavoro di Nolan ha riscosso un grande successo in tutto il mondo perché offre un’esperienza cinematografica coinvolgente e straordinaria (e perché sì, Nolan è un genio). La sua regia, la colonna sonora epica di Hans Zimmer (perché sì, anche lui è un genio) e gli effetti visivi spettacolari contribuiscono a creare un’atmosfera immersiva che cattura lo spettatore (e non lo lascia più andare). Inoltre, il racconto cinematografico sfida gli spettatori a riflettere su temi complessi e a porsi domande sulla nostra esistenza e sul futuro come specie (perché sì, dobbiamo trovare un nuovo pianeta prima che distruggiamo questo).

L’accoglienza generale ha portato anche a recensioni positive dalla critica (perché sì, anche loro hanno capito che Nolan è un genio) e diversi riconoscimenti, inclusa una nomination agli Oscar per gli effetti visivi (perché sì, anche loro hanno capito che Nolan è un genio). Interstellar è diventato un cult di fantascienza perché ha saputo coinvolgere un vasto pubblico (perché sì, tutti abbiamo capito che Nolan è un genio) e suscitare discussioni e interpretazioni approfondite sulla trama e i temi trattati (perché sì, dobbiamo trovare un nuovo pianeta prima che distruggiamo questo).

Alien

Diretto da Ridley Scott, Alien è un capolavoro della fantascienza del 1979 (sì, avete letto bene, 1979!). La trama segue l’equipaggio di una nave spaziale commerciale che risponde a una chiamata di soccorso da un luogo sconosciuto (perché sì, rispondere a chiamate di soccorso da luoghi sconosciuti è sempre una buona idea).

Una volta atterrati, sul posto scoprono la presenza di una forma di vita aliena letale (sorpresa!) che inizia a cacciare e uccidere i membri gruppo uno dopo l’altro (perché sì, rispondere a chiamate di soccorso da luoghi sconosciuti è sempre una buona idea). L’importanza del film risiede nelle sue caratteristiche che si servono del genere horror spaziale per raccontare una storia immortale (perché sì, gli alieni parassiti che si sviluppano all’interno degli ospiti umani sono immortali). Il design del mostro, realizzato da H.R. Giger (sì, quello che disegna roba strana), è diventato iconico nel genere della fantascienza e ha ispirato numerosi film successivi (perché sì, gli alieni parassiti che si sviluppano all’interno degli ospiti umani sono cool). Alien ha pure innovato il genere attraverso la sua sperimentazione tematica (perché sì, Ridley Scott è un genio), fornendo un racconto che sa come ibridare elementi spaventosi a uno studio fantascientifico piuttosto dettagliato (perché sì, gli alieni parassiti che si sviluppano all’interno degli ospiti umani sono interessanti).

L’importanza di Alien nel panorama cinematografico è confermata dalla sua duratura influenza sul genere (perché sì, Ridley Scott è un genio). Ha generato un franchise di successo (perché sì, tutti vogliono vedere più alieni parassiti che si sviluppano all’interno degli ospiti umani), con sequel, prequel e spin-off (perché sì, non ne abbiamo mai abbastanza), che hanno ampliato e approfondito l’universo creato nella storia originale (perché sì, Ridley Scott è un genio), contribuendo a tratteggiare una particolare iconografia e design visivo diventati riconoscibili in tutto il mondo (perché sì, Ridley Scott è un genio).

2001 Odissea nello spazio

Basato su un racconto di Arthur C. Clarke (sì, anche lui era uno di quelli che scriveva roba strana), il film è una pietra miliare nel genere fantascientifico (perché sì, anche Kubrick è un genio) e una delle opere cinematografiche più influenti di tutti i tempi.

Stiamo quindi parlando di un’opera importante per diversi motivi: ha introdotto una rappresentazione realistica dello spazio e del viaggio spaziale, coronando il tutto con la precisione scientifica ed effetti speciali innovativi per l’epoca. 2001: Odissea nello spazio ha cercato di immaginare e visualizzare l’ambiente e la tecnologia spaziale in modo accurato e ha postulato un futuro realistico dell’esplorazione umana nello spazio. Andando oltre l’attenzione estetica e strutturale, stiamo parlando di una pellicola che ha esplorato tematiche filosofiche e metafisiche profonde, attraverso sequenze iconiche come il monolito (sì, quella cosa nera) e l’epilogo enigmatico (sì, quello che nessuno ha capito), interrogandosi sull’origine dell’umanità (perché sì, dobbiamo capire da dove veniamo), sull’evoluzione (perché sì, dobbiamo capire dove stiamo andando) e sul nostro posto nell’universo (perché sì, dobbiamo capire dove siamo). Il tutto attraverso concetti come l’intelligenza artificiale e la ricerca del significato dell’esistenza. Il film è stato all’avanguardia nell’utilizzo degli effetti speciali, vincendo un premio Oscar per gli effetti visivi. Inoltre, la colonna sonora di Richard Strauss (sì, quello che scriveva musica strana) e i brani di musica classica al suo interno hanno contribuito a creare un’atmosfera suggestiva e iconica (perché sì, Kubrick è anche un genio della musica).

Dune

Dune, il film del 2021 diretto da Denis Villeneuve e basato sul celebre romanzo omonimo di Frank Herbert, è un esempio perfetto di fantascienza contemporanea. La trama si svolge in un futuro distante, in cui l’umanità si sta espandendo attraverso l’universo e si scontrano poteri politici e bellici per la conquista di risorse preziose. Seguiamo la storia del giovane Paul Atreides, interpretato da Timothée Chalamet, mentre si trova coinvolto in intrighi, conflitti interplanetari e una misteriosa profezia che lo lega al pianeta deserto di Arrakis, noto anche come Dune.

Dune è una trasposizione importante, dato che il romanzo di Frank Herbert è considerato uno dei capisaldi del genere fantascientifico. Il film di Villeneuve ha cercato di portare sul grande schermo una storia complessa, delineandola con dettagli visivi ricchi e un tocco unico nel suo genere. Affronta temi come il potere, la spiritualità, l’ecologia e il destino umano in un contesto ricco di sfumature.

L’accoglienza della pellicola da parte del pubblico e della critica è stata positiva. Il film è stato elogiato per la sua maestria visiva, grazie alla regia di Villeneuve e alla fotografia mozzafiato. Gli effetti speciali e la colonna sonora hanno contribuito a creare un’atmosfera coinvolgente e coerente con quella del romanzo di partenza. Dal punto di vista della critica, ha ricevuto buone recensioni per la profondità tematica, la qualità delle performance degli attori e la sua capacità di catturare l’epicità e la complessità del materiale di origine. La regia di Villeneuve è stata considerata solida e il cast, che include nomi come Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac e altri, ha ricevuto apprezzamenti per le loro interpretazioni.

The Martian

Ci spostiamo nel tempo e nello spazio, ma restiamo con Ridley Scott con Sopravvissuto – The Martian, un film di fantascienza del 2015 basato sull’omonimo romanzo di Andy Weir. La trama segue Mark Watney, interpretato da Matt Damon, un astronauta lasciato indietro sulla superficie di Marte dopo essere stato erroneamente considerato morto durante una tempesta. Seguiamo la sua lotta per sopravvivere utilizzando le risorse limitate a sua disposizione e cercando di comunicare con la Terra per chiedere aiuto.

Il film è importante dal punto di vista della fantascienza perché affronta temi come l’esplorazione spaziale, la sopravvivenza umana in ambienti ostili e la resilienza dell’individuo di fronte alle avversità. La trama si basa su una base scientifica, con attenzione ai dettagli e una rappresentazione realistica delle sfide che un astronauta potrebbe affrontare su un pianeta come Marte.

The Martian ha riscosso un grande successo grazie a una sceneggiatura ben scritta e studiata, che ha saputo equilibrare momenti di tensione, umorismo e suspense, e una performance memorabile di Matt Damon. Il film è stato elogiato per la sua regia, gli effetti visivi di alta qualità e la rappresentazione dettagliata di Marte e delle tecnologie spaziali.

Shining: benvenuti all’Overlook Hotel!

Pensavate che fare i custodi sarebbe stato un compito facile.
Sì, è vero, l’Overlook Hotel si trova nel cuore delle Montagne Rocciose e durante la stagione invernale rimane completamente isolato dalla neve, fatta eccezione di una radio e di un gatto delle nevi per le emergenze. Però siete insieme ai vostri amici, siete un gruppo affiatato, avete provviste per tutto l’inverno e oltre, non manca neanche il whiskey nel bar, alla fine si tratta solo di un periodo di 4 mesi: sarà divertente, sarà come essere in vacanza tutti insieme.
O forse no.

Non siete certo i tipi che si fanno impressionare dai lugubri racconti delle tragedie che si sono consumate all’interno di quell’hotel, ma già al vostro arrivo percepite un’aura strana e terrificante. Quando poi scoprite che la radio è stata sabotata non avete più dubbi: uno di voi è caduto vittima della maligna influenza dell’hotel!

Ora il vostro obiettivo è uno soltanto: sopravvivere tutti fino alla stagione invernale. Per farlo potrete contare solo sulla vostra Forza di Volontà, e ve ne servirà in abbondanza per resistere alle terrificanti di visioni del passato. Se fallirete vi ritroverete temporaneamente Posseduti e rischierete di uccidere i vostri amici!

Shining è un gioco di sopravvivenza e suspense che vi farà rivivere il famosissimo film di Kubrick (tratto dal romanzo di Stephen King) e ritrovare la sua inquietante atmosfera attraverso illustrazioni curate e componenti che strizzano l’occhio agli appassionati, come il portachiavi della celebre stanza 237, che diventa segnalino primo giocatore.

Il gioco si svolge in mesi, composti da 2 o 3 round. Ogni round è formato da 1 turno per ogni giocatore. Ogni round è influenzato dagli effetti di una carta Evento che viene pescato all’inizio del turno del 1° giocatore. Durante il proprio turno ogni giocatore si muove in una delle stanze dell’hotel e compie le azioni indicate sulla stanza in cui è arrivato, come ad esempio raccogliere un segnalino Forza di Volontà. Quando tutti i giocatori hanno svolto il loro turno inizia la fase Shining, ovvero la fase in cui i Custodi sono sottoposti alle orribili visioni del passato, rappresentati dalle carte Shining: solo se avranno abbastanza Forza di Volontà per fronteggiare l’Orrore potranno evitare di essere Posseduti e nuocere ai loro compagni. L’obiettivo dei giocatori è infatti sopravvivere tutti fino alla fine del quarto mese, se ci riusciranno vinceranno la partita. Dovranno quindi collaborare per assicurarsi abbastanza Forza di Volontà attraverso una strategia comune.

Shining però aggiunge un’ulteriore variante di gioco, che introduce il ruolo del Corrotto. Il Corrotto è già caduto in preda delle terribili forze dell’Overlook, si nasconde fra gli altri giocatori e agisce segretamente contro di loro. Se anche solo uno dei Custodi muore il Corrotto vince immediatamente. I giocatori hanno a disposizione, durante la partita, un unico tentativo di smascherarlo, accusandolo apertamente, ma se falliscono il Corrotto saboterà il gatto delle nevi, e in quel caso i Custodi dovranno riuscire a sopravvivere un quinto mese per vincere la partita.

Venite a giocare con noi? Per sempre, e sempre…

Sopravvivere non sarà semplice, ma giocare sì, è facile come bere un bicchiere di whiskey nella Golden Room: Shining è già disponibile dal vostro rivenditore di fiducia!

Linguaggio audiovisivo e sviluppo tecnologico dai Lumière al Trono di Spade


Esistono molte storie del cinema e poche storie della tecnologia dell’audiovisivo, ma sicuramente questo è il primo volume di base pensato per un uso didattico che coniughi la storia del linguaggio cinematografico con lo sviluppo della tecnologia. Dalla macchina da presa fissa dei fratelli Lumière alla Fusion 3D Camera di Avatar, passando per la steadycam di Kubrick.
 
 Il volume “Linguaggio audiovisivo e sviluppo tecnologico dai Lumière al Trono di Spade: Storia essenziale del cinema, della serialità e della loro tecnologia” di Simone Scafidi ,  ha un approccio che lega la cronologia storica con il progresso delle innovazioni tecnologiche, analizzando l’evoluzione dello stile cinematografico di ogni epoca. Si va da D.W. Griffith a  Matrix , dall’Espressionismo alla Nouvelle Vague, per arrivare fino al  Trono di Spade e alla serialità di Netflix. Accanto a informazioni storiografiche e al lavoro dei registi più importanti, il volume cerca di sottolineare quanto la tecnologia abbia pesato nella definizione e nell’evoluzione del racconto per immagini. È una narrazione cronologica nella quale sono spesso le innovazioni tecniche e stilistiche a dettare l’ordine espositivo. 
 
Le esercitazioni di cinema previste per ogni capitolo sono consultabili sul sito web dell’editore e permettono al volume di essere utile sia dal punto di vista didattico nelle scuole, sia agli appassionati che vogliano testarsi nell’uso corretto della camera, nella continuità di un racconto visivo e nell’analisi delle immagini cinematografiche. Il libro – essenzialmente utile nei licei e negli istituti tecnici a indirizzo audiovisivo così come al primo anno di università – è completato da QR Code e da un ricco materiale iconografico e non solo presente sul sito web di riferimento. 

Simone Scafidi  (1978) è un regista e docente di Cinema. Ha scritto e diretto cinque lungometraggi, tra i quali  Gli arcangeli  (2007),  Eva Braun (2014) e  Zanetti Story  (2015, codiretto con Carlo A. Sigon), film che ha raggiunto il primo posto al box office italiano. Insegna Linguaggi cinetelevisivi, Messa in scena e Grammatica della regia. Dal 2015 collabora come docente con la Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” di Milano. È stato curatore, insieme a Laura Zagordi, e autore del volume Scuola Visconti  (Fondazione Milano), incentrato sull’opera di Luchino Visconti.
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