E se il Molise fosse i Forgotten Realms?

Il Molise non Esiste!“. Questa, purtroppo, è l’affermazione più iconica relativa alla splendida regione italiana. Un epiteto nato dall’ignoranza collettiva nei confronti di un luogo meraviglioso, un territorio ricco di storia e arte perduta, un reame dimenticato. Esattamente come i “Forgotten Realms“, un nome che in questi mesi è sulla bocca di tutti grazie allo straordinario successo planetario del videogioco “Baldur’s Gate III“: si tratta di una storica ambientazione di Dungeons & Dragons che ha fatto conoscere la “Costa della Spada” ai nerd di tutto il mondo grazie a numerosi romanzi, giochi, fumetti e videogiochi già dalla fine degli anni’80!

E se la “Costa della Spada” fosse in realtà il Molise?

Questa è una domanda interessante, che richiede un po’ di fantasia e conoscenza dei due territori, quello “reale italiano” e quello immaginario creato da Ed Greenwood. Il Molise è una regione italiana che ha una storia antica e affascinante e una geografia variegata, mentre i “Forgotten Realms“, sono un luogo fantasy dove la magia e le creature fantastiche sono comuni. Tuttavia, si possono trovare alcuni punti di contatto tra di essi, basandosi su alcuni elementi caratteristici.

Termoli è Baldur’s Gate

La città di Termoli potrebbe essere paragonata alla città di Baldur’s Gate, in quanto entrambe sono città portuali che si affacciano sul Mare di Spade e sul Mare Adriatico nel caso di Termoli. Entrambe le città hanno un borgo medievale fortificato, dove si trovano importanti edifici religiosi e storici, come la La cattedrale di Santa Maria della Purificazione e la Cattedrale di Helm. Entrambe le città sono anche centri commerciali e culturali, dove si possono incontrare persone di diverse origini.

Campobasso è Neverwinter

Campobasso potrebbe essere paragonata a Neverwinter per la sua importanza politica e amministrativa, essendo il capoluogo della regione Molise e il centro più popoloso. Campobasso ha anche un castello che domina la città, il Castello Monforte, che potrebbe essere equiparato al Castello di Neverwinter, la residenza del sovrano. Inoltre, Campobasso è situata in una zona collinare e montuosa, circondata dai Monti del Matese e dai Monti della Meta, che potrebbero evocare le Montagne Spine del Mondo, la catena montuosa che protegge Neverwinter dal freddo.

Saepinum è Nashkel

L’area archeologica di Saepinum potrebbe essere paragonata al sito archeologico di Nashkel, in quanto entrambi sono i resti di antiche città, romane e amniane nel caso di Nashkel, che furono abbandonate o distrutte. Entrambi i siti conservano ancora le tracce delle mura, delle strade, dei templi e degli edifici pubblici che caratterizzavano le città. Entrambi i siti sono anche teatro di eventi importanti nella trama del videogioco, come la scoperta di una miniera infestata da mostri o la battaglia contro un potente nemico.

Il lago di Castel San Vincenzo è il lago Esmel

Il lago di Castel San Vincenzo potrebbe essere paragonato al lago Esmel, in quanto entrambi sono circondati da un paesaggio montuoso e boscoso, dove si possono trovare villaggi, monasteri e rovine. Entrambi i laghi sono anche collegati a una divinità: Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso nel caso del lago molisano, la dea del mare a Selûne nel caso del lago balduriano.

Il castello di Pescolanciano è il castello di Daggerford

Il castello di Pescolanciano potrebbe essere paragonato al castello di Daggerford, in quanto entrambi sono antiche fortezze che dominano le rispettive città. Entrambi i castelli sono sede di una nobile famiglia che governa la zona con saggezza e benevolenza, i D’Alessandro nel caso di Pescolanciano e i Floshin nel caso di Daggerford. Entrambi i castelli sono anche coinvolti in avventure legate a misteri, intrighi e minacce soprannaturali.

Il santuario di Castelpetroso è il santuario di Lathander

Il santuario di Castelpetroso potrebbe essere paragonato al santuario di Lathander, in quanto entrambi sono luoghi di culto dedicati a una divinità legata alla luce, alla vita e alla rinascita. Il santuario di Castelpetroso è stato costruito in seguito a una apparizione della Madonna Addolorata nel 1888, mentre il santuario di Lathander è stato eretto in onore del dio dell’alba e della rinascita. Entrambi i santuari sono caratterizzati da una architettura imponente e da una atmosfera di pace e speranza.

Il Parco Nazionale è la foresta di Cormanthor

Il parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise potrebbe essere paragonato alla foresta di Cormanthor, in quanto entrambi sono aree naturali protette che ospitano una ricca biodiversità e una varietà di paesaggi. Il parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è famoso per la presenza di specie animali rare come l’orso marsicano, il lupo appenninico e il camoscio d’Abruzzo, mentre la foresta di Cormanthor è nota per la presenza di creature fantastiche come gli elfi, i draghi e le fate. Entrambi i parchi sono anche testimoni di una storia antica e affascinante, fatta di civiltà perdute e leggende.

Capracotta è Icewind Dale

Capracotta è una nota località per gli sport invernali che si trova a 1.421 metri sul livello del mare, ed è il secondo più elevato del centro Italia. Icewind Dale è una terra di ghiaccio e neve dove si svolgono avventure epiche e pericolose. Se Capracotta fosse la città di Icewind Dale, potrebbe essere una base per gli eroi che vogliono esplorare le montagne, le caverne e i templi della Valle del Vento Gelido. Gli abitanti di Capracotta dovrebbero essere abili nel sopravvivere al freddo e al combattimento (o allo sport in senso più moderno), e potrebbero avere contatti con le creature che popolano la regione, come i giganti del gelo, i demoni e i draghi (e i turisti!).

Fornelli è Triboar

Il borgo di Fornelli potrebbe essere paragonato al borgo di Triboar, in quanto entrambi sono piccoli insediamenti rurali situati lungo importanti vie commerciali (la Via Appia nel caso di Fornelli, la Via Lunga nel caso di Triboar). Entrambi i borghi sono famosi per la produzione di olio d’oliva o burro, e sono circondati da un territorio fertile e collinare. Entrambi i borghi sono anche esposti a possibili attacchi da parte di creature ostili, come i briganti o i giganti del fuoco.

Isernia è Silverymoon

La città di Isernia potrebbe essere paragonata alla città di Silverymoon, in quanto entrambe sono città storiche e culturali che hanno una forte tradizione artistica e letteraria. Entrambe le città hanno una scuola di magia rinomata, l’Accademia di Isernia o il Collegio di Magia e Arti Sottili. Entrambe le città sono anche alleanze di altre città e regni, come la Lega dei Comuni del Molise o l’Alleanza Argentata.

Agnone è Beregost

Il borgo di Agnone potrebbe essere paragonato al borgo di Beregost, in quanto entrambi sono piccoli insediamenti situati lungo importanti vie commerciali. Entrambi i borghi sono famosi per la produzione di oggetti di metallo, come le campane di Agnone o le armi e le armature di Beregost. Entrambi i borghi sono anche luoghi di incontro e scambio per viaggiatori, mercanti e avventurieri.

Il Castello di Civitacamporano è il Castello di Dragonspear

Il castello di Civitacampomarano potrebbe essere paragonato al castello di Dragonspear, in quanto entrambi sono antiche fortezze che si trovano vicino ad un “confine misterioso” (l’Abruzzo nel caso del castello molisano, il Deserto Anauroch nel caso del castello balduriano). Entrambi i castelli sono stati teatro di battaglie e assedi, sia contro nemici umani che contro creature mostruose. Entrambi i castelli sono anche collegati a una figura leggendaria, Cola di Monforte o il generale Cendamere.

Pietrabbondante è Myth Drannor

 Pietrabbondante e Myth Drannor sono due città che possono essere paragonate per la loro storia gloriosa e tragica, per la loro bellezza e il loro fascino, ma anche per la loro fragilità e il loro destino. Pietrabbondante e Myth Drannor sono due città che hanno in comune una storia antica e ricca di cultura, ma sono entrambre, ora solo rovine.. Entrambe le città sono state fondate da popoli orgogliosi e valorosi, i Sanniti e gli Elfi, che hanno saputo resistere alle invasioni e alle minacce dei loro nemici. Entrambe le città sono state sede di un grande sviluppo artistico, scientifico e magico, che le ha rese famose e ammirate nei rispettivi monndi

Naturalmente non ce ne vogliano gli storici e gli archeologi che hanno studiato il Molise e hanno fatto conoscere “realmente” le bellezze di questo “Regno dimenticato” con il loro eccezionale lavoro. Questa ironica guida, basata su un gioco, vuole solo essere un modo divertente e inusuale per descrivere un luogo magico attraverso una metafora divertente e molto nerd: un modo come un altro per raccontare il Molise che non solo esiste, non è una landa di un videogioco o di un romanzo ma un territorio da amare ed esplorare! Per approfondire, vi invitiamo a visitare il blog “La Terra in Mezzo“: un sito fantastico per conoscere e apprezzare le storie e leggende del Molise in modo semplice e appagante!

La Basilica di Castelpetroso: iI santuario fantasy in Molise

La basilica dell’Addolorata sita in Castelpetroso, un gioiello visibile anche da lontano, coi suoi brillanti colori. Un santuario che ci porta dritti alle terre degli elfi del Signore degli anelli, arroccato su una roccia alta 800 metri, ci porta a ripercorrere i passi di Frodo a Gran Burrone, ma in questo caso non siamo di fronte a una storia fantasiosa da raccontare, anche se avvolto da un’atmosfera magica, ci collochiamo in ambito religioso. La storia del Santuario di Maria SS. Addolorata ebbe inizio il 22 marzo 1888, giorno in cui la Vergine fece la sua prima apparizione. Due contadine del luogo, Fabiana Cicchino e Serafina Valentino, si trovavano nei pressi del luogo denominato “Cesa Tra Santi” per lavorare un appezzamento di terra. Ormai a notte fonda e sotto una pioggia scrosciante, si attardarono per cercare due pecorelle smarrite.

Durante il cammino un forte bagliore catturò la loro attenzione, nonostante la paura dei briganti, si infilarono nei crepacci della montagna dove Bibiana (Fabiana) ebbe la visione mistica della Madonna con Cristo morente fra le braccia. Serafina ebbe la stessa visione solo dieci giorni dopo, nel giorno di Pasqua. Ovviamente la storia causò molto scetticismo e divisioni, alcuni etichettarono le ragazze come bugiarde, altri si recarono in pellegrinaggio sul luogo dell’apparizione. Lo stesso Vescovo di Bojano,Mons. Francesco Macarone Palmieri, ebbe una visione il 26 settembre 1888, inoltre nello stesso punto nacque una sorgente d’acqua, miracolosa.

Verso la fine del 1888 avvenne il miracolo che diede vita al progetto del Santuario: Carlo Acquaderni, decise di portare il dodicenne figlio Augusto, malato di tubercolosi sul luogo dell’apparizione. Dopo aver bevuto dalla fonte il ragazzo guarì. Agli inizi del 1889, fu annunciato il miracolo. Carlo e Augusto fecero ritornano sul luogo e assistettero per la prima volta all’Apparizione. Da qui per ringraziare la Madonna diedero vita a un progetto per la costruzione di un santuario in onore della Vergine. Il Santuario vede posare la prima pietra nel 1890. Solo nel 1975 però, avvenne la consacrazione.

tratto da La Terra in Mezzo:

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