Saint Seiya: Next Dimension

Saint Seiya: Next Dimension, manga della celebre serie I Cavalieri dello Zodiaco, viene serializzato sulla rivista Weekly Shonen Champion di Akita Shoten fin dal 27 aprile 2006. Questa opera presenta una trama complessa che mescola diversi periodi temporali e eventi cruciali per i personaggi coinvolti. Il prologo offre una versione leggermente diversa dello scontro contro Hades, per poi alternare la narrazione tra la Guerra Sacra del ‘700 combattuta da Sion e Doko e il presente, in cui Atena e i suoi Saint si preparano allo scontro contro gli dei dell’Olimpo dopo la battaglia nell’Elisio.

Nelle ultime uscite della rivista Weekly Shonen Champion, è stata finalmente annunciata la tanto attesa notizia del ritorno di Saint Seiya: Next Dimension con il Final Arc previsto per il numero 24 della rivista, in uscita il 16 maggio. L’autore, Masami Kurumada, aveva già annunciato nel settembre del 2022 che la serie finale del manga sarebbe stata composta da 16 capitoli, suscitando grande curiosità e aspettative tra i lettori. Dopo una temporanea interruzione nel giugno del 2023, al termine del “Final Series Prequel”, i fan possono finalmente festeggiare il ritorno di questa celebre serie che ha segnato la storia del genere. Saint Seiya: Next Dimension è sempre stato un punto di riferimento nel mondo dei manga shonen, regalando emozioni e colpi di scena che confermano il talento e la genialità di Masami Kurumada. Un imperdibile appuntamento per tutti gli appassionati della saga di Saint Seiya, pronti a vivere nuove avventure insieme ai leggendari Cavalieri dello Zodiaco.

 

Saint Seiya: Next Dimension riprende la narrazione dalla fine del combattimento contro Hades, durante il quale il re degli Inferi riconosce in Seiya la reincarnazione dello stesso Saint di Pegasus che lo aveva ferito nell’ultima Guerra Sacra e che era anche suo vecchio amico. La storia poi si sposta nel 1750, prima della Guerra Sacra. Nominati nuovi Gold Saint direttamente dal Grande Sacerdote di Atene per far fronte alla nuova guerra contro Hades, Sion e Doko decidono autonomamente di recarsi in un luogo simile all’Elisio dove è stata avvistata la reincarnazione del dio. Il ragazzo è un pittore di nome Aaron che, di fronte alla minaccia dei Saint, viene difeso dall’amico d’infanzia Tenma, che si presenta con un cavallo recante due botti. Resosi conto della forza dei due, Tenma decide di fuggire con l’amico, ma durante la fuga perde una delle due botti, che conteneva il cloth di Pegasus. Nel tentativo di recuperare quello che crede un cimelio donatogli da un vecchio amico, abbandona Aaron di fronte ad un vecchio complesso e torna dove si trovano i due cavalieri d’oro. Sion, sorpreso del contenuto della botte, cerca di convincere Tenma che lui in realtà è uno di loro ma il ragazzo non vuole sentire ragioni e li attacca, forte dell’armatura che nel frattempo si è autonomamente disposta sul suo corpo.
Aaron, nel frattempo, entra nel complesso chiuso da 200 anni e incontra una giovane donna, Pandora, che lo informa di essere la reincarnazione di Hades e lo porta al castello, donandogli la sua antica spada conficcata nel suolo. Avvertito il pericolo in cui si trova l’amico, Tenma decide di aiutarlo, ma viene attaccato dai soldati di Hades capeggiati dai due comandanti Vermeer e Garuda. Con grande sorpresa però Tenma riconosce in Garuda il suo antico maestro Suikyo di Crateris, che aveva allevato lui e Aaron e che era stato cavaliere d’argento nonché amico di Sion e Dauko; di lui s’erano perse le tracce dopo che era stato inviato in una missione segreta del Grande Tempio. Nonostante questo Garuda li attacca ugualmente, confidando nel potere di Hades, ma poi li abbandona per seguire le direttive di Pandora che vorrebbe lui e Vermeer al castello. Rimasti soli, Sion e Doko scoprono che nella seconda botte era custodita l’armatura d’argento della Coppa, che usano per sanare le proprie ferite e per guardare il futuro. Tra le miracolose acque riflesse nella Coppa, infatti, Doko vede se stesso vecchio e gobbo, Sion come nuovo gran sacerdote e Tenma vede un ragazzo seduto su una sedia a rotelle (immagine di Seiya alla fine della guerra di Hades). Tornati al Grande Tempio, i tre vengono attaccati da Ox del Toro e Izo del Capricorno, due Gold Saint che vorrebbero punirli per aver deciso di recarsi all’avventura a sfidare Hades. Dopo averli fatti precipitare in un burrone, i due Saint si trovano a discutere preoccupati sul futuro della guerra e si domandano perché Atena non si sia ancora reincarnata. Allora, incuriositi dall’armatura della Coppa e consapevoli delle sue proprietà guardano al suo interno e scoprono l’esatta locazione della loro dea: Atena si trova 240 anni più tardi a spingere la carrozzina di un uomo ridotto in stato vegetativo. Si tratta di Seiya, colpito dalla maledizione di Hades, la cui spada “invisibile” raggiungerà il cuore entro 3 giorni.
Aiutata da Shun, vestito con l’armatura di bronzo regredita dallo stato divino, Atena indossata l’armatura sale sullo Star Hill, il luogo più vicino alla luna, allo scopo di salvare Seiya. Lo spazio tempo si distorce e si trovano così ai piedi dell’Olimpo, nel tempio della sorella Artemide, dea della Luna. Intanto, nel passato, Ox e Izo si interrogano ancora sull’immagine riflessa nel Cloth della Coppa, finché non fa la sua comparsa Shijima della Vergine, l’uomo più vicino alla divinità, il quale avverte il cosmo di Atena avvicinarsi da un’altra dimensione. Nel frattempo, nella dimensione futura, Atena e Shun, che si sono persi nel tragitto, devono sottostare alla volontà di una vecchia, Hècate, guardiana del tempio della Luna, la quale chiede a Saori una ciocca di capelli, capace di farla ringiovanire: in cambio la vecchia le mostra la strada per il tempio della dea. Giunti a destinazione sono attaccati con delle frecce dalle Satelliti, le sacerdotesse lunari; la loro guida, Callisto, riconosciuta Atena, acconsente ad accompagnarla fino al trono della sorella Artémis. Il piano di Atena è chiedere alla sorella il potere di tornare indietro nel tempo per salvare Seiya, ma Artemis, dopo aver mostrato tutta la sua irritazione e di quella degli dei per gli atti da lei e gli uomini compiuti, le comunica che non è in suo potere né in quello del fratello Apollo cambiare il flusso del tempo, ma che l’unico in grado di farlo è Crono, impossibile da trovare perché non ha forma distinta. Dopo uno piccolo scontro con Callisto, Atena e Shun, in seguito ad una nuova distorsione spazio-temporale, vengono catapultati fuori dal tempio, e qui incontrano Hecate, ormai tornata giovane, la quale acconsente a svelare ad Atena l’esatta posizione del dio Crono.

I Cavalieri dello Zodiaco: la prima saga in HD, in arrivo a giugno

Yamato Video ha annunciato l’uscita delle edizioni Blu-ray e DVD da collezione della prima storia saga dei Cavalieri dello Zodiaco, intitolata “La saga del Santuario”. La prima parte della saga, composta da 24 episodi, sarà disponibile a partire dal 30 giugno 2024.

L’edizione Blu-ray includerà il video rimasterizzato in HD, il doppiaggio restaurato e per la prima volta completamente integrale nei dialoghi, musiche e canzoni originali interne, il doppiaggio italiano storico e quello giapponese, i sottotitoli italiani fedeli ai dialoghi originali e un booklet con sinossi e gallerie di immagini.

La saga del Santuario racconta le vicende di Seiya, un giovane orfano che sogna di diventare un Cavaliere di Atena. Per realizzare il suo sogno, Seiya dovrà superare numerose prove e affrontare potenti nemici, tra cui i Cavalieri d’Oro del Santuario.

La saga del Santuario è un classico intramontabile dell’animazione giapponese, che ha appassionato generazioni di fan in tutto il mondo. L’uscita dell’edizione Blu-ray e DVD da collezione è un’occasione imperdibile per riscoprire o riassaporare questa saga epica.

I Cavalieri dello Zodiaco: in cantiere un sequel per il live action?

Nonostante le critiche “altalenanti” sul primo film live action dei Cavalieri dello Zodiaco, uscito nel 2023, i fan della saga creata da Masami Kurumada sono rimasti letteralmente basiti alla notizia di un sequel cinematografico che, secondo numerosi rumors sul web, sarebbe in pre-produzione. Secondo quanto emerso, nonostante non ci sia ancora una conferma ufficiale, ci sono strategie in corso affinché I Cavalieri dello Zodiaco possano diventare un vero e proprio franchise cinematografico. Durante un’intervista, Ikezawa Yoshi, il produttore internazionale della Toei Animation, aveva infatti dichiarato che, alla luce del successo della Marvel, gli studios avevano l’obiettivo di creare una proprietà che possano generare sequel, come Harry Potter o Hunger Games. Ikezawa ha rivelato inoltre che i suoi piani per il franchise di Saint Seiya prevedono la realizzazione di sei lungometraggi in modo da coprire l’ampio contenuto del manga originale.

Nonostante il flop del primo episodio, se venisse attuato questo piano, offrirebbe agli sceneggiatori infiniti spunti per “trasformare in realtà” la complessa mitologia di Saint Seiya. Il primo capitolo live action dei Cavalieri dello Zodiaco, con il suo finale “spalancato” identifica chiaramente il futuro di questo franchise, quindi sarebbe un vero peccato vedere questi piani immaginati andare sprecati se questi sequel non dovessero realizzarsi.

Teoricamente, il prossimo film dovrebbe essere ambientato nella saga del Grande Tempio e dovrebbe diretto ancora una volta da Tomasz “Tomek” Baginski, che avrebbe dichiarato di voler approfondire la storia e i personaggi del manga originale, rispettandone lo spirito e lo stile. La sceneggiatura, sempre secondo i rumors, sarebbe stata affidata a David Hayter, noto per aver scritto i film di X-Men e Watchmen.

Il sequel dovrebbe dunque riprendere da dove si era interrotto il primo film, con Seiya (Mackenyu) intento a proteggere la dea Atena (Madison Iseman) dalle forze oscure del Grande Tempio che vorrebbero impadronirsi del suo potere divino. In questo presunto sequel, i cavalieri di bronzo, finalmente riuniti dovrebbero affrontare dunque i mitici dodici cavalieri d’oro, i più potenti guerrieri al servizio di Atena, che però sono stati corrotti dal gran Sacerdote di Atene.

Sempre secondo queste presunte voci di corridoio, il cast del film prevederebbe il ritorno dei protagonisti sopravvissuti del primo capitolo, e naturalmente new entry per i ruoli dei cavalieri di bronzo e d’oro ancora sconosciuti nella loro controparte “reale”.  I Cavalieri dello Zodiaco è una delle serie manga e anime più famose e amate al mondo, con oltre 35 milioni di copie vendute e numerosi adattamenti e spin-off. Il primo film live action ha incassato oltre 200 milioni di dollari in tutto il mondo, ricevendo altalenanti da parte di pubblico e critica.

Shiryu di Dragon, il Cavaliere del Drago, torna in una nuova statua di Iron Studios

Sempre in tema regali di Natale Nerd vi segnaliamo che la Iron Studios ha annunciato l’apertura dei preordini per la statua della linea BDS Art Scale di Shiryu di Dragon, il Cavaliere del Drago dell’anime Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco.

La statua è scolpita in scala 1/10 e misura 24,2 cm di altezza x 17,2 cm di larghezza x 14 cm di profondità. È realizzata principalmente in Polystone e pesa 900 grammi.

Shiryu è raffigurato con indosso la prima Armatura di Bronzo dell’anime, in posa di attacco pronto a scagliare il suo iconico colpo segreto, il Rozan Shōryūha. La lunga chioma del Cavaliere è mossa dall’energia del suo Cosmo.

La statua è disponibile anche in versione Deluxe, che include la figura del Drago, realizzata in semitrasparenza, che si staglia tutto attorno alla base con tanto di effetti acquatici sino ad elevarsi sopra Shiryu. Questa versione misura 38,3 cm di altezza x 24,5 cm di larghezza x 26,5 cm di profondità e pesa 2 Kg.

La BDS Art Scale di Shiryu di Dragon è attualmente in preordine rispettivamente al prezzo di 174,79 € per l’edizione standard e di 413,99 € per la versione Deluxe con uscita fissata per il Q3 del 2024.

La statua è stata annunciata e mostrata per la prima volta in occasione del Comic-Con Experience 2023 di San Paolo in Brasile.

La statua è un must-have per tutti i fan di Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco. È un’opera d’arte dettagliata e realistica che cattura perfettamente l’essenza del personaggio.

La location a tema Saint Seiya in Bolivia

Un nuovo edificio colorato ha fatto la sua comparsa nella città di El Alto, in Bolivia, suscitando curiosità e ammirazione per il suo stile architettonico unico. Si tratta di un “cholet”, una parola che combina “chalet” e “cholo”, un termine usato per indicare i discendenti degli indigeni andini. Questi edifici sono caratterizzati da una mescolanza di elementi tradizionali e moderni, con colori vivaci, forme geometriche e decorazioni elaborate.

Il nuovo “cholet” è ispirato alla popolare serie animata giapponese “Saint Seiya”, la leggendaria saga dei Cavalieri dello Zodiaco. L’edificio riproduce alcune delle immagini e dei simboli della serie, come il logo, le stelle e i personaggi.

L’edificio si trova sulla strada per Laja, nella zona di Bautista Saavedra, ed è stato inaugurato qualche giorno fa con una cerimonia che ha attirato molti spettatori, sia in loco che sui social media.

I proprietari dell’edificio, Oliver Mamani e María Ángela Fernández, hanno realizzato il loro sogno di costruire un “cholet” che riflettesse la loro passione per la serie animata. Mamani ha dichiarato:

Sono molto fortunato, voglio ringraziarvi, questo è stato un sogno (diventato realtà) perché molti di noi sognano di avere un pezzo di terra, una casa ed è per questo che insieme a mia moglie abbiamo detto: Non posso crederci”.

L’edificio offre vari servizi, tra cui negozi, parcheggio, una sala eventi e persino un ostello. È solo l’ultimo aggiunta alla lista di “cholet” di El Alto, che ha recentemente incluso anche un edificio con una grande nave in cima, soprannominato “Cholet Titanic”. Questi edifici sono il risultato della creatività e del desiderio di innovazione architettonica degli abitanti di El Alto, che hanno saputo trasformare la loro città in una galleria d’arte a cielo aperto. I “cholet” sono diventati un simbolo della città, attirando visitatori provenienti da tutto il mondo che desiderano ammirare la loro stravaganza e originalità.

Fonte: eldeber.com.bo/pais/el-alto-estrena-un-nuevo-cholet-esta-vez-de-los-caballeros-del-zodiaco_347431

Il “Preludio de Pegaso”: la fan serie animata dei Cavalieri dello Zodiaco

“Preludio de Pagaso” è una serie animata non ufficiale scritta e diretta da David Ayala ed ispirata alla famosa saga de “I Cavalieri dello Zodiaco (Saint Seiya)”, la meravigliosa saga creata nel 1985 da Masami Kurumada. In risposta al deludente live action statunitense, a quanto pare, il fermento creativo dei fan della saga più bella di tutti i tempi, non cessa di creare prodotti pregievoli! I cinesi con il gioco mobile Saint Seiya Awakening, i francesi con la serie a fumetti Time Odyssey, il Brasile con i lavori di disegno e creazione di Diego Maryo e ora i peruviani di Hakuren Studios con la serie animato “Preludio de Pegaso”, seguito idele della Saga degli Dei.

Hakuren || Saint Seiya: Preludio de Pegaso || Episodio 1

La trama inizia con Seiya, privo di ricordi riguardo alla sua interazione con la dea Atena, si reca dal suo amico Mino, che gli consegna una lettera che potrebbe rivelare il luogo in cui si trova sua sorella Seika, in una regione chiamata Rodorio. Kiki è il Grande Maestro attuale e insieme ad Atena sta osservando la battaglia tra Atrion ed Eneas per l’armatura di Pegaso. Ma tutto cambia con l’intervento degli dei.”

Il primo episodio è disponibile sul canale di Hakuren su YouTube, doppiato in spagnolo con sottotitoli automatici in varie lingue, come il portoghese ad esempio.

L’occasione sprecata del live action de “I Cavalieri dello Zodiaco”

Seiya  è un testardo adolescente di strada che trascorre il suo tempo alla ricerca della sorella rapita e a combattere per ottenere denaro. Quando uno dei suoi combattimenti sprigiona involontariamente poteri mistici che non sapeva di avere, Seiya si ritrova coinvolto in un mondo di santi in guerra, antichi addestramenti magici e una dea reincarnata che ha bisogno della sua protezione. Per sopravvivere, dovrà abbracciare il suo destino e sacrificare tutto per conquistare il posto che gli spetta tra i Cavalieri dello Zodiaco.

Saint Seiya: Knights of the Zodiac teaser trailer

I Cavalieri dello Zodiaco, il lungometraggio live-action, prodotto da Toei Animation e Sony Pictures Worldwide Acquisitions dedicato al franchise di “Saint Seiya”, I Cavalieri dello Zodiaco, la meravigliosa saga creata nel 1985 da Masami Kurumada,  ha finalmente visto la luce, e possiamo dirvi che è esattamente quello che temevamo: una trasposizione sciatta e svogliata dell’opera di Kurumada, che non coglie minimamente lo spirito dell’originale. Abbiamo un immaginario iconico ridotto a costumi dozzinali, effetti speciali al risparmio e buchi narrativi grandi come case. Non proprio il punto di partenza ideale per una serie cinematografica. È davvero un peccato, perché sotto sotto c’era qualche buona idea. Ma forse è meglio lasciar perdere.

Sicuramente è un momento di fermento per lo storico brand di Saint Seiya: dopo il discusso lungometraggio in cgi I Cavalieri dello Zodiaco – La leggenda del Grande Tempio, numerose serie manga e anime prequel e sequel della saga originale, Netflix ha prodotto un discutibile reboot animato in 3D, intitolato Saint Seiya: I Cavalieri dello Zodiaco, che i nostalgici, sicuramente, non hanno gradito. Sarà questo film a trasformare finalmente l’iconica serie giapponese in un franchise mondiale da milioni di dollari?

La risposta purtroppo e NO! Portare un anime sul grande schermo – con attori veri e trame reali – è una sfida estremamente complicata, soprattutto se parliamo di un capolavoro iconico come I Cavalieri dello Zodiaco. Servono competenza, sensibilità e un budget sostanzioso. Purtroppo, il regista autodidatta Tomasz “Tomek” Bagińskii, che abbiamo già apprezzato per The Witcher, la popolare serie Netflix, sembra non averne avuto a sufficienza quando gli è stato affidato questo compito che non augureremmo nemmeno al nostro peggior nemico. Il cast sulla carta prometteva molto bene, con attori che sembrano davvero “da blockbuster” tra i quali  Mackenyu Arata (Pacific Rim: UprisingRurouni Kenshin Saishūshō The Final, Chihayafuru), il figlio del leggendario attore giapponese Sonny Chiba, che interpreta il protagonista Seiya, Famke Janssen (X-Men), Madison Iseman (Jumanji – Benvenuti nella giungla), come Saori/Isabel/Sienna, Diego Tinoco (Teen Wolf), Mark Dacascos (Il patto dei lupi),  Nick Stahl (Sin City) e Sean Bean (Il Signore degli Anelli) nel ruolo di Alman Kiddo, l’uomo che recluterà il protagonista per farlo diventare un cavaliere; inoltre Caitlin Hutson come Castalia (Marin dell’Aquila), Famke Janssen, Nick Stahl.

Nei ruoli creativi troviamo anche Will Geiger, Eugene Son e Blazej Dzikowski come sceneggiatori con la supervisione dello stesso Masami Kurumada, Andy Cheng, coreografo che si è recentemente distinto per le sue acrobazie per Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, Yoshi Ikezawa e Joseph Chou di Toei Animation e Jeffrey Chan, fondatore di ARGF e direttore operativo di Bona Film Group.

I Cavalieri dello Zodiaco - Il 26, 27 e 28 giugno al cinema - Trailer ufficiale

I primi trailer già facevano presagire il peggio, e possiamo confermare che il film fosse terribile e che disonorasse un immaginario a cui gli otaku di mezzo mondo sono particolarmente affezionati. In Giappone è stato intitolato Saint Seiya: The Beginning perché avrebbe dovuto essere il primo di una serie di sette film.

La prima delusione arriva subito guardando i costumi. Quando pensiamo a I Cavalieri dello Zodiaco, pensiamo alle icone armature agli scontri epici e a profonde riflessioni interiori che portano spesso ad elevare il concetto di nemico in amico. Nel film di Bagiński non c’è niente di tutto questo. Le armature compaiono solo negli ultimi dieci minuti di una pellicola di quasi due ore. È ovvio che qualcosa non torna.

In questo live action di I Cavalieri dello Zodiaco, ci sono solo due cavalieri principali: Seiya interpretato da Mackenyu e Nero (che sarebbe Ikki) interpretato da Diego Tinoco. Dimenticatevi di Sirio, Crystal o Andromeda. La storia ruota completamente attorno a Seiya, che deve fare di tutto per ottenere l’armatura di Pegasus e proteggere Isabel, la figlia adottiva di Alman, l’incarnazione della dea Atena. La sceneggiatura si complica in modo assurdo e pieno di buchi logici. Non solo, ma il regista ha anche rovinato alcuni personaggi. Cassios, ad esempio, che nel manga e nell’anime aveva un percorso di crescita e redenzione molto interessante, diventa un personaggio imbarazzante. Mentre Mylock, che era destinato a essere solo un comprimario, assume il ruolo di un John Wick.

Il problema principale è che il regista non ha compreso quello che rende speciale l’opera di Kurumada. Lo spirito di sacrificio, la devozione verso gli amici e la compassione verso gli avversari sono solo alcuni dei valori che vengono spogliati dalla storia, lasciando solo dei cosplayer un po’ impacciati che combattono con scarse coreografie e pessimi effetti speciali. In conclusione, I Cavalieri dello Zodiaco è un adattamento che cerca di buttare parole e concetti senza spiegarli a chi non conosce l’opera originale. Il risultato è una pellicola piena di buchi nella trama, effetti speciali di terza categoria e personaggi mal caratterizzati. C’è qualche buona intuizione qua e là, ma non basta a salvare questo film dalla mediocrità.

Un Anime di Saint Seiya Next Dimension?

A quanto pare Toei Animation sta preparando un nuovo progetto legato al franchise di Saint Seiya dopo l’annuncio della pre-produzione della nuova stagione di “Knights of the Zodiac“, la tanto criticata serie CGI “per tutta la famiglia” trasmessa su Netflix.

Secondi molti rumor, questo nuovo prodotto potrebbe essere niente di meno che l’anime di “Next Dimension, che verrà lanciato l’anno prossimo in occasione del cinquantesimo anniversario lavorativo del maestro Kurumada.

Saint Seiya Next Dimension è una continuazione della storia originale dei Cavalieri dello Zodiaco, che si svolge  dopo gli eventi della saga di Hades. Il manga è stato pubblicato per la prima volta nel 2006 ed è ancora in corso di serializzazione.

Nonostante non ci sia ancora un comunicato ufficiale da parte dello studio di animazione, il fatto che l’interminabile arco narrativo dello stesso nel manga (attualmente sono stati pubblicati 102 capitoli del manga, raccolti in 13 tankobon) stia per concludersi sembra dare ragione ai fan più accaniti dell’opera, lasciandoci con la grande domanda: Toei punterà in grande e darà al pubblico un’adattamento all’altezza delle aspettative? Dopo le recenti produzioni “edulcorate” adatte ad un piccolo più vasto speriamo che lo stoytelling e i personaggi del manga non siano “stravolti” in ottica di finto perbenismo e di “politically correct”:  dopotutto Saint Seiya è stato concepito come uno shonen che include alcuni elementi di seinem.

Saint Seiya: il progetto segreto Guardians of the Cosmos

Pochi sanno che negli anni 90 la Bandai ha progettato un remake USA di ”Saint Seiya” dal titolo: “Guardians of the Cosmo’‘… Fortunatamente non ha mai avuto la luce!

Senza dubbio un periodo di “riscoperte” per quanto riguarda i progetti di importazione di iconici storytelling nipponici in America: a quanto pare, negli anni ’90, la “fame” di produzioni originali U.S.A. ispirate ai capolavori anime era una cosa dell’ordine del giorno. Dopo il progetto remake live action, in stile Power Ragenr, di Sailor Moon (Saban Moon), ecco spuntare dalla rete l’ambizioso adattamento della leggendaria saga dei Cavalieri dello Zodiaco di Masami Kurumada in chiave cartoon.

A rivelare questa produzione segreta è stata la Youtuber Raven “Ray Mona” Simone, nel format “Tales of the Lost“  trasmesso in streaming il primo dicembre 2022.  Il filmato sarebbe stato ottenuto direttamente dalla Biblioteca del Congresso.

Guardians of the Cosmos - Full Episode  HD

Osservando il primo imbarazzante episodio “riemerso” dall’Archival film from the collections of Library of Congress scopriamo che con i nostri amati “Cavalieri dello Zodiaco”, questo discutibile progetto condivide ben poco… a cominciare dai nomi! Il protagonista della saga, Seiya, diventa Zach (a quanto pare un nome molto in voga in quegli anni!), dententore della “mitica meteora” atta a difendere Nova (non Saori / Lady Isabel reincarnazione di Atena) contro il malvaggio Gran Sacerdote che, secondo gli americani, si eleva al grado di divinità diventando Apollo! Con Zach si schierano altri “grandi e forti eroi” come Clint (non Eastwood ma la versione hamburger di Shiriu) con le sue leggendarie catene (ma non erano di Andromeda?), Shun diventa Maxis, Ikki in maniera molto coerente si trasforma in Quinn e Hyoga è Jake. Per sconfiggere il potente Apollo, questi guardiani hanno possenti armature, non più custodite in sacri scrigni ma, semplicimente, in borsoni da palestra… più pratico per le trasferte! Sopratutto utili contro il possente Cavaliere d’oro del Toro che, completamente stravolto ora è a servizio proprio del Gran Sacerdote!

Qualcuno ha detto blasfemia?

Saint Seiya: Legend of Justice. Un gioco che non fa giustizia ai Cavalieri dello Zodiaco

Allora ragazzi, avete presente Saint Seiya: Legend of Justice il nuovo idlerpg per smartphone dedicato ai Cavalieri dello Zodiaco? Beh, non fatevi ingannare dal nome perché questo gioco non ha niente a che fare con l’opera epica creata da Masami Kurumada. Anche se si basa sul manga originale e introduce una quantità spropositata di personaggi e scenari, non è certo all’altezza della saga che tutti amiamo.

Saint Seiya : Legend of Justice - Official Launch Trailer

Partiamo dal lato tecnico: è bruttino. Ma proprio bruttino, brutto da far paura. E il problema non si risolve da solo perché anche il gameplay è una delusione. Il gioco è così limitato che sembra fatto apposta per spingere gli utenti a pagare per vincere. E il bello è che è quasi tutto automatizzato, quindi non dovete nemmeno impegnarvi troppo. Se siete affezionati fan dei Cavalieri dello Zodiaco, potete darci un’occhiata ma vi avverto, non aspettatevi niente di spettacolare.

Passando su iOS e Android, nel corso degli anni ci sono stati vari giochi su licenza che non sono stati esattamente delle perle. Ma riuscirà l’RPG idle sviluppato da Wanda Cinemas Games a rompere questa maledizione?

Beh, devo ammetterlo: Saint Seiya: Legend of Justice rispetta abbastanza fedelmente l’opera originale. Anche se gli artwork sono diversi dallo splendido character design di Shingo Araki, il gioco riesce a rimanere abbastanza fedele al manga di Kurumada. Ci sono immagini che citano il manga a ogni capitolo.

Il gioco segue tutta la saga dei Cavalieri dello Zodiaco, iniziando con la Guerra Galattica e le Dodici Case e poi procedendo con le storie successive. Purtroppo, però, la narrazione è ridotta all’osso e finisce per essere semplicemente funzionale all’azione. E l’azione è il vero punto debole di questo gioco.

Gli idle RPG sono molto popolari in Asia, ma per un giocatore tradizionale questo genere può sembrare una perversa follia. In pratica, questi giochi si giocano quasi da soli, con un’interazione limitata e un’enfasi sulla progressione che spesso è accompagnata da meccanismi di monetizzazione aggressivi.

E Saint Seiya: Legend of Justice non fa eccezione.

Il gioco offre un gameplay molto limitato, dove tutto ciò che dobbiamo fare è schierare i nostri personaggi e lasciarli combattere in un corridoio che sembra un endless runner di vecchia generazione. Durante gli scontri, aspettiamo semplicemente che si riempiano degli indicatori per attaccare con le mosse speciali dei nostri Cavalieri.

La quantità di personaggi e storie nel gioco è solo un modo per giustificare questa azione limitata. Ma attenzione, il muro del paywall è dietro l’angolo: se i nostri personaggi sono più forti dei nemici, vinceremo lo scontro. In caso contrario, no. Le abilità personali e le strategie contano davvero poco rispetto al risultato finale, che può essere influenzato solo con ore di grinding o… con microtransazioni.

La cosa positiva è che i fan dei Cavalieri dello Zodiaco troveranno molte sorprese piacevoli nel gioco, con un’enorme quantità di personaggi più o meno noti. Anche se l’idea di farci combattere con versioni oscure dei nostri stessi personaggi è un po’ strana, ma vabbè.

Purtroppo, la scelta di realizzare il gioco in verticale e di basarsi su un gameplay da endless runner non ha giovato all’aspetto visivo di Saint Seiya: Legend of Justice. I personaggi sono troppo piccoli, le animazioni poco curate e gli scenari poco attraenti. L’unica cosa che si salva sono le mosse speciali, che almeno hanno un po’ di stile.

La licenza ufficiale ha permesso ai creatori di utilizzare le musiche originali dell’anime, creando un’atmosfera nostalgica per i fan. Peccato che durante l’azione siamo spesso costretti ad ascoltare brani generici e gli effetti sonori sono abbastanza essenziali. Insomma, Saint Seiya: Legend of Justice, anche se rispetta l’opera di Kurumada e offre un sacco di contenuti per i fan, non è un gioco che ci entusiasma. Quindi, se siete appassionati dei Cavalieri dello Zodiaco, potreste dargli un’occhiata ma non aspettatevi chissà cosa.

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