Saint Seiya: Next Dimension

Saint Seiya: Next Dimension, manga della celebre serie I Cavalieri dello Zodiaco, viene serializzato sulla rivista Weekly Shonen Champion di Akita Shoten fin dal 27 aprile 2006. Questa opera presenta una trama complessa che mescola diversi periodi temporali e eventi cruciali per i personaggi coinvolti. Il prologo offre una versione leggermente diversa dello scontro contro Hades, per poi alternare la narrazione tra la Guerra Sacra del ‘700 combattuta da Sion e Doko e il presente, in cui Atena e i suoi Saint si preparano allo scontro contro gli dei dell’Olimpo dopo la battaglia nell’Elisio.

Nelle ultime uscite della rivista Weekly Shonen Champion, è stata finalmente annunciata la tanto attesa notizia del ritorno di Saint Seiya: Next Dimension con il Final Arc previsto per il numero 24 della rivista, in uscita il 16 maggio. L’autore, Masami Kurumada, aveva già annunciato nel settembre del 2022 che la serie finale del manga sarebbe stata composta da 16 capitoli, suscitando grande curiosità e aspettative tra i lettori. Dopo una temporanea interruzione nel giugno del 2023, al termine del “Final Series Prequel”, i fan possono finalmente festeggiare il ritorno di questa celebre serie che ha segnato la storia del genere. Saint Seiya: Next Dimension è sempre stato un punto di riferimento nel mondo dei manga shonen, regalando emozioni e colpi di scena che confermano il talento e la genialità di Masami Kurumada. Un imperdibile appuntamento per tutti gli appassionati della saga di Saint Seiya, pronti a vivere nuove avventure insieme ai leggendari Cavalieri dello Zodiaco.

 

Saint Seiya: Next Dimension riprende la narrazione dalla fine del combattimento contro Hades, durante il quale il re degli Inferi riconosce in Seiya la reincarnazione dello stesso Saint di Pegasus che lo aveva ferito nell’ultima Guerra Sacra e che era anche suo vecchio amico. La storia poi si sposta nel 1750, prima della Guerra Sacra. Nominati nuovi Gold Saint direttamente dal Grande Sacerdote di Atene per far fronte alla nuova guerra contro Hades, Sion e Doko decidono autonomamente di recarsi in un luogo simile all’Elisio dove è stata avvistata la reincarnazione del dio. Il ragazzo è un pittore di nome Aaron che, di fronte alla minaccia dei Saint, viene difeso dall’amico d’infanzia Tenma, che si presenta con un cavallo recante due botti. Resosi conto della forza dei due, Tenma decide di fuggire con l’amico, ma durante la fuga perde una delle due botti, che conteneva il cloth di Pegasus. Nel tentativo di recuperare quello che crede un cimelio donatogli da un vecchio amico, abbandona Aaron di fronte ad un vecchio complesso e torna dove si trovano i due cavalieri d’oro. Sion, sorpreso del contenuto della botte, cerca di convincere Tenma che lui in realtà è uno di loro ma il ragazzo non vuole sentire ragioni e li attacca, forte dell’armatura che nel frattempo si è autonomamente disposta sul suo corpo.
Aaron, nel frattempo, entra nel complesso chiuso da 200 anni e incontra una giovane donna, Pandora, che lo informa di essere la reincarnazione di Hades e lo porta al castello, donandogli la sua antica spada conficcata nel suolo. Avvertito il pericolo in cui si trova l’amico, Tenma decide di aiutarlo, ma viene attaccato dai soldati di Hades capeggiati dai due comandanti Vermeer e Garuda. Con grande sorpresa però Tenma riconosce in Garuda il suo antico maestro Suikyo di Crateris, che aveva allevato lui e Aaron e che era stato cavaliere d’argento nonché amico di Sion e Dauko; di lui s’erano perse le tracce dopo che era stato inviato in una missione segreta del Grande Tempio. Nonostante questo Garuda li attacca ugualmente, confidando nel potere di Hades, ma poi li abbandona per seguire le direttive di Pandora che vorrebbe lui e Vermeer al castello. Rimasti soli, Sion e Doko scoprono che nella seconda botte era custodita l’armatura d’argento della Coppa, che usano per sanare le proprie ferite e per guardare il futuro. Tra le miracolose acque riflesse nella Coppa, infatti, Doko vede se stesso vecchio e gobbo, Sion come nuovo gran sacerdote e Tenma vede un ragazzo seduto su una sedia a rotelle (immagine di Seiya alla fine della guerra di Hades). Tornati al Grande Tempio, i tre vengono attaccati da Ox del Toro e Izo del Capricorno, due Gold Saint che vorrebbero punirli per aver deciso di recarsi all’avventura a sfidare Hades. Dopo averli fatti precipitare in un burrone, i due Saint si trovano a discutere preoccupati sul futuro della guerra e si domandano perché Atena non si sia ancora reincarnata. Allora, incuriositi dall’armatura della Coppa e consapevoli delle sue proprietà guardano al suo interno e scoprono l’esatta locazione della loro dea: Atena si trova 240 anni più tardi a spingere la carrozzina di un uomo ridotto in stato vegetativo. Si tratta di Seiya, colpito dalla maledizione di Hades, la cui spada “invisibile” raggiungerà il cuore entro 3 giorni.
Aiutata da Shun, vestito con l’armatura di bronzo regredita dallo stato divino, Atena indossata l’armatura sale sullo Star Hill, il luogo più vicino alla luna, allo scopo di salvare Seiya. Lo spazio tempo si distorce e si trovano così ai piedi dell’Olimpo, nel tempio della sorella Artemide, dea della Luna. Intanto, nel passato, Ox e Izo si interrogano ancora sull’immagine riflessa nel Cloth della Coppa, finché non fa la sua comparsa Shijima della Vergine, l’uomo più vicino alla divinità, il quale avverte il cosmo di Atena avvicinarsi da un’altra dimensione. Nel frattempo, nella dimensione futura, Atena e Shun, che si sono persi nel tragitto, devono sottostare alla volontà di una vecchia, Hècate, guardiana del tempio della Luna, la quale chiede a Saori una ciocca di capelli, capace di farla ringiovanire: in cambio la vecchia le mostra la strada per il tempio della dea. Giunti a destinazione sono attaccati con delle frecce dalle Satelliti, le sacerdotesse lunari; la loro guida, Callisto, riconosciuta Atena, acconsente ad accompagnarla fino al trono della sorella Artémis. Il piano di Atena è chiedere alla sorella il potere di tornare indietro nel tempo per salvare Seiya, ma Artemis, dopo aver mostrato tutta la sua irritazione e di quella degli dei per gli atti da lei e gli uomini compiuti, le comunica che non è in suo potere né in quello del fratello Apollo cambiare il flusso del tempo, ma che l’unico in grado di farlo è Crono, impossibile da trovare perché non ha forma distinta. Dopo uno piccolo scontro con Callisto, Atena e Shun, in seguito ad una nuova distorsione spazio-temporale, vengono catapultati fuori dal tempio, e qui incontrano Hecate, ormai tornata giovane, la quale acconsente a svelare ad Atena l’esatta posizione del dio Crono.
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