Spotify si lancia nei corsi di formazione video: sfida a YouTube?

Novità in arrivo da Spotify: la piattaforma di streaming musicale sta testando in UK una nuova funzione che aggiunge una quarta categoria di contenuti alla sua libreria: i corsi online.

Lezioni video per tutti i gusti: a partire da oggi, gli utenti britannici di Spotify possono accedere a corsi video di BBC Maestro, Skillshare, Thinkific e PlayVirtuoso direttamente dall’app mobile e desktop.

Un’espansione strategica: l’introduzione di corsi online, seppur limitata al Regno Unito per ora, fa parte di un piano di espansione del servizio di Spotify. L’obiettivo? Offrire un’esperienza più completa e diversificata agli utenti, competendo con altri giganti come YouTube.

Corsi per tutte le esigenze: i contenuti spaziano dalla creazione musicale allo sviluppo creativo, dalla formazione aziendale al benessere.

Freemium con vantaggi: sia gli abbonati gratuiti che quelli premium possono accedere ad almeno due video lezioni per corso gratuitamente. Per accedere all’intero corso, è previsto un pagamento.

Comodità e incentivi: i corsi sono accessibili direttamente dall’app Spotify, senza bisogno di download aggiuntivi. Inoltre, la piattaforma offre un sistema di incentivi per il completamento dei corsi.

Moderazione e sicurezza: i corsi devono rispettare le norme di Spotify e gli utenti possono segnalare contenuti inappropriati.

Video musicali in arrivo: a metà marzo, Spotify ha introdotto i video musicali in Italia e altri paesi, ampliando la sua offerta di contenuti video.

Sfida a YouTube: l’obiettivo di Spotify è chiaro: competere con YouTube, il gigante dei video online, offrendo un’esperienza completa che includa musica, podcast, audiolibri e ora anche corsi di formazione.

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Spot natalizi John Lewis: le storie che toccano le corde del cuore

Gli spot natalizi di John Lewis sono una tradizione che dura da oltre un decennio. Ogni anno, il rivenditore britannico di articoli per la casa e l’elettronica lancia uno spot che cattura l’attenzione del pubblico e genera un’enorme quantità di discussioni sui social media.

Snapper: The Perfect Tree | John Lewis & Partners | Christmas Ad 2023

Storia

Il primo spot natalizio di John Lewis è stato trasmesso nel 2007. Si trattava di un cortometraggio animato intitolato “The Journey”, che raccontava la storia di un elefante che viaggiava per tutto il mondo per trovare un regalo per la sua amata. Lo spot è stato un successo immediato e ha vinto numerosi premi, tra cui il British Animation Award per il miglior cortometraggio.

Da allora, John Lewis ha continuato a produrre spot natalizi di alta qualità che hanno ricevuto il plauso della critica e del pubblico. Alcuni degli spot più memorabili del rivenditore includono “The Long Wait”, “The Bear and the Hare”, e “The Boy and the Piano”.

Significato

Gli spot natalizi di John Lewis sono più di semplici pubblicità. Sono storie che toccano le corde del cuore e trasmettono messaggi positivi. Spesso parlano di amore, speranza, e solidarietà.

Gli spot sono anche importanti per la reputazione di John Lewis. Il rivenditore è noto per i suoi prodotti di alta qualità e per la sua attenzione al cliente. Gli spot natalizi contribuiscono a rafforzare questa reputazione e a rendere John Lewis un marchio sinonimo di Natale.

Impatto

Gli spot natalizi di John Lewis hanno un impatto significativo sulla cultura popolare. Vengono citati e discussi sui social media, e spesso diventano dei meme.

Gli spot sono anche importanti per l’industria della pubblicità. Sono spesso citati come esempi di come si può creare una pubblicità efficace che sia anche coinvolgente e significativa.

Conclusione

Gli spot natalizi di John Lewis sono un’importante parte della cultura natalizia britannica. Sono storie che toccano le corde del cuore e trasmettono messaggi positivi. Gli spot sono anche importanti per la reputazione di John Lewis e per l’industria della pubblicità.

Now and Then: il documentario che racconta l’ultima canzone dei Beatles

Now And Then – The Last Beatles Song è disponibile su Disney+! Il documentario di 12 minuti, scritto e diretto da Oliver Murray, racconta la storia dell’ultima canzone dei Beatles “Now And Then”, con filmati esclusivi e commenti di Paul, Ringo, George, Sean Ono Lennon e Peter Jackson.

Parlando del cortometraggio, Oliver Murray ha affermato:

“L’eredità dei Beatles ha posto una delle basi più importanti per la cultura giovanile moderna. È un grande onore avere la responsabilità di raccontare questa storia e credo che susciterà emozioni diverse nelle persone, poiché ognuno di noi ha un rapporto molto personale con il lavoro della band. ‘Now And Then’ è una storia di archeologia musicale e un legame fraterno tra quattro ragazzi che hanno regalato al mondo alcuni degli spettacoli più popolari della storia”.

The Beatles - Now And Then - The Last Beatles Song (Short Film)

L’ultima canzone dei Beatles, “Now And Then”, è stata pubblicata in tutto il mondo ieri, giovedì 2 novembre, da Apple Corps Ltd./Capitol/UMe. Il video musicale di “Now And Then”, diretto dal regista tre volte premio Oscar® Peter Jackson, è disponibile da oggi, venerdì 3 novembre, su Disney+.

Parlando del video musicale, Peter Jackson ha dichiarato:

“Volevamo che il video facesse commuovere, ma generare emozioni utilizzando solo filmati d’archivio è una cosa difficile. Fortunatamente, la semplice forza di questa bellissima canzone ha fatto gran parte del lavoro per noi. Sono profondamente orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato e lo conserverò per il futuro”.

Il movimentato viaggio di “Now And Then” si è svolto nell’arco di cinque decenni ed è il prodotto di conversazioni e collaborazioni tra i quattro Beatles che continuano ancora oggi. La demo di John Lennon, a lungo mitizzata, fu lavorata per la prima volta nel febbraio del 1995 da Paul, George e Ringo nell’ambito del progetto The Beatles Anthology, ma rimase incompiuta, in parte a causa delle impossibili sfide tecnologiche legate alla lavorazione della voce che John aveva registrato su nastro negli anni Settanta.

Per anni è sembrato che la canzone non potesse essere completata. Ma nel 2022 è arrivato un colpo di fortuna: un software sviluppato da Peter Jackson e dal suo team, utilizzato durante la produzione della docuserie The Beatles: Get Back, ha aperto finalmente la strada al lavoro di separazione della voce di John dalla sua parte di pianoforte. Di conseguenza, la registrazione originale ha potuto essere riportata in vita e lavorata nuovamente con il contributo di tutti e quattro i Beatles. Questa straordinaria storia di archeologia musicale riflette l’infinita curiosità creativa dei Beatles e il loro comune fascino per la tecnologia. Segna il completamento dell’ultima registrazione che John, Paul, George e Ringo hanno potuto fare insieme e celebra l’eredità della band più importante e influente della storia della musica popolare.

Il primo summit internazionale sulle Intelligenze Artificiali

Dopo l’allarme lanciato da esperti di intelligenza artificiale di tutto il mondo, la corsa alla regolamentazione si sta intensificando. Proprio per affrontare queste tematiche a livello sinergico, il Regno Unito apre oggi, 01 novembre 2023, presso Bletchley Park , il primo summit globale sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale. Leader politici internazionali, rappresentanti dei colossi di internet ed esperti devono affrontare i tanti interrogativi posti dalla nuova tecnologia in rapida diffusione e di sempre maggiore utilizzo, in un evento di due giorni fortemente voluto dal premier britannico Rishi Sunak.

Il regno hi-tech di Carlo III, si avvale della sua posizione privilegiata di terzo leader mondiale del settore dell’intelligenza artificiale, con circa 50.000 persone impiegate e più di 3,7 miliardi di fatturato annuale, per porre le basi di una partnership globale che definisca regole vantaggiose per la sua economia. Il paese infatti sta già lavorando velocemente per definire le nuove norme internazionali richieste dagli esperti per ridurre i rischi dell’intelligenza artificiale mentre già esiste una bozza di legge dell’Unione europea, l’AI Act, che deve essere ancora approvata dal Consiglio europeo prima di entrare in vigore.

Gli obiettivi di questo summit si concentrano dunque sugli eventuali rischi dell’utilizzo improprio dei software di intelligenza artificiale e su come mitigarli attraverso un’azione coordinata tra i leader globali. Si discuterà anche delle regole internazionali da mettere in campo attraverso un’agenzia ad hoc, sul modello dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica.

L’evento attira l’attenzione di diversi leader mondiali, come la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris. L’Italia è rappresentata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Secondo il premier Sunak, la tecnologia dell’intelligenza artificiale rappresenta una grande forza positiva nella società attuale, offrendo infinite opportunità per far crescere l’economia globale, migliorare i servizi pubblici e affrontare sfide globali. Tuttavia, sottolinea anche l’importanza di riconoscere i rischi seri e sostanziali derivanti dall’IA, invitando a lavorare insieme a livello settoriale e nazionale per affrontarli.

La ministra per la Tecnologia britannica Michelle Donelan ha dichiarato che è fondamentale collaborare per riconoscere e comprendere i rischi posti dall’intelligenza artificiale. Al vertice sono anche attesi alcuni tycoon innovatori della Silicon Valley, tra cui Elon Musk e Sam Altman, co-fondatori di OpenAI, start-up che ha sviluppato ChatGPT, avanzato sistema di intelligenza artificiale.

Il summit si concentrerà sui possibili abusi o sulla perdita di controllo delle forme avanzate di intelligenza artificiale.

Nonostante alcune critiche espresse da esperti del settore e membri del governo britannico, che ritengono che dovrebbero essere affrontate questioni più immediate, come la competizione con Cina e Stati Uniti nel campo dell’IA, invece di concentrarsi su scenari ipotetici che potrebbero non verificarsi mai, l’inviato del Regno Unito per la tecnologia negli Stati Uniti, Joe White, sostiene che il vertice offrirà un’importante opportunità per comprendere i rischi legati all’evoluzione dell’IA. White sostiene che la soluzione migliore per gestire gli effetti negativi degli algoritmi sarà una collaborazione organica tra tutte le parti coinvolte.

Nelle scorse settimane, il governo britannico ha reso pubblico un rapporto che evidenzia le possibili minacce legate all’intelligenza artificiale, tra cui armi biologiche e attacchi informatici automatici. Il documento è stato preparato in vista proprio del summit sulla sicurezza dell’IA che apre oggi in Inghilterra. Nonostate sia stato sollevato il problema che l’aumento delle discussioni sui rischi legati all’IA potrebbe distogliere le autorità di regolamentazione e il pubblico da questioni più urgenti, come gli algoritmi discriminatori o il consolidamento del potere delle grandi aziende tecnologiche, il rapporto britannico getta luca sulle implicazioni per la sicurezza nazionale dei modelli linguistici avanzati, come quelli utilizzati da ChatGpt. Le agenzie di intelligence britanniche stanno collaborando strettamente con il Frontier AI Task Force, un gruppo di esperti governativi, per esplorare scenari futuri plausibili, come l’impiego di ampi modelli linguistici nello sviluppo di armi biologiche.

Il rapporto affronta anche la possibilità che l’IA possa sfuggire al controllo umano. Secondo il documento, diventa sempre più difficile per l’uomo riprendere il controllo una volta che si è abituati a delegare decisioni importanti agli algoritmi. Tuttavia, la probabilità di tali rischi rimane oggetto di dibattito e alcuni esperti ritengono che concentrarsi su di essi possa distogliere l’attenzione dai danni attuali.

Oltre alle agenzie governative, il rapporto è stato esaminato da esperti di politica ed etica presso il laboratorio di intelligenza artificiale DeepMind di Google e dalla startup Hugging Face, che sviluppa software open source per l’IA. Anche Yoshua Bengio, uno dei pionieri dell’IA e vincitore del premio Turing nel 2018, è stato consultato per questo rapporto. Bengio ha recentemente espresso un atteggiamento meno ottimistico nei confronti della tecnologia che ha contribuito a promuovere e ha sottolineato l’importanza di organizzazioni internazionali dedite alla protezione dell’umanità per mantenere l’IA sotto controllo.

L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è stata approvata dal Regno Unito

L’accordo da 68,7 miliardi di dollari di Microsoft per l’acquisizione di Activision Blizzard è stato approvato dalle autorità di regolamentazione del Regno Unito. La decisione chiarisce la strada per la chiusura dell’accordo, che ora è previsto per il 13 ottobre.

La Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito ha concluso che l’accordo può procedere dopo che Microsoft ha recentemente ristrutturato l’accordo per trasferire i diritti di gioco cloud per i nuovi e nuovi giochi Activision Blizzard a Ubisoft.

La CMA ha affermato che la concessione di Microsoft è un “gamechanger che promuoverà la concorrenza” nel crescente mercato dei giochi cloud. “Con la vendita dei diritti di streaming cloud di Activision a Ubisoft, ci siamo assicurati che Microsoft non possa avere una morsa su questo importante e in rapido sviluppo”, ha affermato Sarah Cardell, CEO della CMA. Man mano che il cloud gaming cresce, questo intervento garantirà alle persone di ottenere prezzi più competitivi, servizi migliori e più scelta.

Microsoft ha accolto con favore la decisione della CMA. “Abbiamo superato l’ultimo ostacolo normativo per chiudere questa acquisizione, che riteniamo andrà a beneficio dei giocatori e dell’industria del gioco in tutto il mondo”, ha dichiarato Brad Smith, vicepresidente e presidente di Microsoft.

Il CEO di Activision Blizzard Bobby Kotick ha affermato che la società è entusiasta di unirsi a Microsoft. “Ora abbiamo tutte le approvazioni normative necessarie per chiudere e non vediamo l’ora di portare gioia e connessione con ancora più giocatori in tutto il mondo”, ha affermato Kotick.

L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è la più grande acquisizione di un’azienda di videogiochi di sempre. L’accordo darà a Microsoft il controllo di alcuni dei franchise di videogiochi più popolari al mondo, tra cui Call of Duty, World of Warcraft e Overwatch.

Effetti dell’acquisizione

L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è destinata ad avere un impatto significativo sul mercato dei videogiochi. L’accordo darà a Microsoft un controllo ancora maggiore sul mercato, che già domina con la sua console Xbox e il suo servizio di abbonamento Xbox Game Pass.

Alcuni analisti hanno affermato che l’acquisizione potrebbe portare a prezzi più elevati per i videogiochi e una minore scelta per i consumatori. Altri hanno affermato che l’accordo potrebbe portare a un’innovazione accelerata nel settore dei videogiochi.

Solo il tempo dirà quali saranno gli effetti a lungo termine dell’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Tuttavia, è chiaro che l’accordo è un evento importante nella storia dell’industria dei videogiochi.

Medusa – Star Maidens

Continuando la nostra carrellata di serie televisive britanniche, mi viene in mente una serie molto particolare, dove i protagonisti assoluti erano “donne”, infatti in quel periodo, metà degli anni settanta, la quasi totalità delle serie televisive, specie quelle di fantascienza, affidava la parte del leone agli uomini, visto il periodo maschilista che caratterizzava quei tempi. La serie in questione si intitolava Star Maidens, conosciuta in Italia con il titolo di Medusa oppure Medusa la Legge di un Pianeta, serie televisiva composta da una sola stagione per un totale di 13 episodi, trasmessa nel Regno Unito nel 1976 sulla Independent Television, mentre in Italia venne trasmessa nei primi anni ’80 sulle reti locali, tra cui un passaggio sulla Rai. La serie ruota tutta sul pianeta Medusa, un pianeta errante, che si sta avvicinando nei pressi dell’orbita del pianeta Terra, i cui abitanti sono umani  simili ai terrestri la cui società è divisa in base al sesso: la classe dominante è composta da Donne mentre gli uomini sono il gradino più basso.

Star Maidens

Nel sistema solare sta succedendo un evento fuori dal comune, un pianeta si sta avvicinando pian piano con velocità costante verso la Terra. Mentre i telescopi di tutto il mondo sono puntati su questo pianeta, per studiarne non solo la direzione, ma anche la sua geologia, veniamo a scoprire che esso è abitato. La popolazione di tale pianeta è tecnologicamente più avanzata di quella terrestre, ed è composta da umani del tutto fisiologicamente identici agli abitanti della Terra. I Medusiani, hanno una società praticamente Matriarcale, infatti sono le donne a detenere il potere e il comando del pianeta, mentre agli uomini toccano lavori di manovalanza e di totale sottomissione nei riguardi della casta dominante, ossia le donne.

Questo status dura da migliaia di anni, ma due “manovali” medusiani Shem e Adam, da sempre considerati “ribelli”, non ci stanno più a sottostare a questo regime e, sfruttando un inaspettato colpo di fortuna, riescono a rubare una navicella spaziale e a dirigersi sulla Terra. Però la loro fuga non passa inosservata sia su Medusa che sulla Terra, infatti, le prime inviano subito una missione di intercettazione e di cattura dei due fuggiaschi al comando di Fulvia, mentre sulla Terra alcuni scienziati cercano di prendere contatto con la navicella. Giunti senza pericolo sulla superficie terrestre, più precisamente in Inghilterra, Shem e Adam rimangono spaesati, infatti vedono intorno a loro un mondo completamente nuovo, dove non vengono giudicati in base al loro sesso, anzi alcune donne li trattano con un educata deferenza. Pensando di aver trovato il loro paradiso, si danno alla macchia prima che le autorità sia terrestri che di Medusa li catturino. Nel frattempo la navicella di Fulvia prende contatto col governo britannico perché l’aiuti nella cattura dei due fuggitivi. Il governo fa un accordo con Fulvia, che rappresenta il governo di Medusa, con il benestare della loro Regina Octavia, in cambio di una reciproco scambio di informazioni sulle loro scoperte scientifiche e mediche, in cambio a dimostrare buone intenzioni, due scienziati Rudi e Liz si offrono come “ostaggi” su Medusa, nel rispetto dell’accordo intercorso tra le due razze e anche per studiare gli usi e costumi medusiani. I due terrestri appena giungono sul pianeta vengono immediatamente divisi in base alle leggi di Medusa, Liz entra a far parte della casta dominante di Medusa, Rudi, essendo un uomo, verrà assegnato agli stessi compiti spettanti agli uomini di medusa, e a nulla serviranno  le sue proteste.

Pian piano però la convivenza dei due terrestri con la popolazione di Medusa comincia a dare strani frutti, infatti in alcune occasioni Rudi riesce a risolvere con l’aiuto degli altri uomini di Medusa, delle situazioni critiche che avrebbero portato alla distruzione del pianeta stesso, facendo capire alle Donne al comando che forse c’è del buono anche negli uomini, mentre sulla Terra Shem e Adam, nonostante possano vivere la loro vita come vorrebbero senza la costrizione legata alla legge di Medusa, decidono di costituirsi, così che appena ritornati sulla loro patria possano discutere con il governo di Medusa per poter cambiare parte delle leggi che da millenni regolano il pianeta, dando un po’ più di libertà agli uomini. I due si consegnano a Fulvia, anche lei rimasta affascinata dallo stile di vita terrestre, tanto da cominciare ad avere dei dubbi sull’infallibilità delle leggi di Medusa. Così, in base agli accordi presi, si procede allo scambio di “prigionieri”, Liz e Rudi a bordo di una navicella ritornano sulla Terra, mentre Fulvia con Shem e Adam si dirigono su Medusa, certi che il loro periodo trascorso coi terrestri, abbia completamente cambiato la mentalità della popolazione di Medusa.

 

Nonostante la brevità della serie, ogni episodio era ricco di trama con un bel susseguirsi di colpi di scena, che non annoiavano lo spettatore. Gli effetti speciali, nonostante non sia stato stanziato un gran budget, sono ben fatti e l’ambientazione futuristica del pianeta Medusa è stata resa in maniera ottimale tanto da poter competere con le migliori puntate dedicate ai pianeti alieni della serie Spazio 1999, peccato che sia durata solo una stagione e non abbiano fatto nessuna puntata supplementare, a mio parere questa serie meriterebbe un remake ben sceneggiato.

 

Alla prossima

by Marco Talparius Lupani

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