Dune – Parte Due. L’evento cinematografico dell’anno arriva il 23 maggio in Home Video per Warner Bros

Dune – Parte Due’, l’evento cinematografico dell’anno diretto da Denis Villeneuve, arriva giovedì 23 maggio in Home Video per Warner Bros. Home Entertainment. L’acclamato secondo capitolo della saga ispirata al celebre romanzo bestseller di Frank Herbert sarà disponibile in 4K Ultra HD®, Steelbook, Blu-ray® e DVD.  All’interno delle versioni 4K Ultra HD® e Blu-ray del film saranno presenti numerosi imperdibili contenuti speciali che porteranno lo spettatore alla scoperta degli emozionanti dietro le quinte del film: da un sensazionale approfondimento sul mondo dei Fremen al duro allenamento del cast fino alla realizzazione delle celebri scene di ‘worm-riding’. A partire dal 23 maggio in arrivo anche l’esclusivo cofanetto contenente i due adrenalinici capitoli della saga, disponibile in 4K Ultra HD®, Blu-ray® e DVD.

Dune – Parte Due: la bellezza e l’orrore

Partiamo da un concetto: Dune di Frank Herbert è un romanzo talmente denso e complesso da essere universalmente riconosciuto come “Impossibile da trasporre sullo schermo”. Tuttavia Denis Villeneuve è riuscito, da appassionato che è, a riprodurne fedelmente gli intrighi e le atmosfere facendo intravedere molteplici piani e intricate sottotrame.

Questo articolo non potrà approfondire in maniera esaustiva l’opera di estrema bellezza del regista canadese, ne metteremo però in luce alcuni elementi così come Villeneuve ha fatto in maniera magistrale con il romanzo “Dune”, riportando in auge un’opera del 1965 che vinse i due premi più importanti di genere: il premio Nebula ed il premio Hugo.

“Colui che può distruggere una cosa, la controlla!”

Con una citazione dal romanzo si apre la “Parte Due” di Dune. L’impatto sul pubblico sembra irrilevante poiché chi non ha letto i romanzi non ne può comprendere la profonda implicazione per la storia, ma gli spettatori più attenti, sappiamo, l’hanno tenuta di conto.

L’azione riprende da dove eravamo rimasti, Paul Atreides e la madre Lady Jessica sono in fuga insieme ad un gruppo di Fremen che, guidati dal loro capo Stilgar, sono diretti al sietch Tabr, una delle loro basi nel deserto. La battaglia di Arrakeen è durata una sola notte e si è conclusa con la disfatta di una delle più importanti famiglie nobili dell’Imperium: Casa Atreides è stata distrutta da Casa Harkonnen, segretamente supportata dall’Imperatore Padisha Shaddam IV.

Paul, ormai Duca di Arrakis, intende consolidare il suo rapporto con Chani, una Fremen di grande valore, e si imbatte nella principessa Irulan Corrino, figlia dell’imperatore, durante un’imprevista occasione. Mentre le strade si intrecciano e le alleanze si formano, Paul si rende conto che deve penetrare a fondo nell’anima ardente del deserto per realizzare il suo destino come Mahdi – il messia profetizzato dal popolo Fremen – e come il Kwisatz Haderach tanto auspicato dalle enigmatiche sorelle Bene Gesserit.La guerra di vendetta contro gli Harkonnen e l’imperatore Shaddam IV trascina inevitabilmente Paul verso il futuro, un futuro che è stato mostrato in visioni mistiche e premonizioni. Le profezie si addensano sulla sua mente, guidandolo lungo un cammino irto di pericoli e incertezze, ma anche ricco di potenziali trionfi. Paul Atreides, giovane ma straordinariamente potente, si prepara a sconvolgere l’intero equilibrio di potere nell’universo con la forza delle sue scelte, la saggezza acquisita nel deserto di Arrakis e la fiducia che gli proviene dai Fremen, il popolo del deserto che ora guarda a lui come a un leader in grado di cambiare il corso della storia. Le battaglie imminenti saranno violente e imprevedibili, irrorando i deserti di Arrakis con il sangue degli oppressori e degli oppressi.

Con questa pellicola l’universo di Dune si espande, ne conosciamo altri mondi e tratti: ci vengono presentati l’Imperatore e la figlia Irulan che, come nel romanzo, registra dei diari; restiamo inorriditi dalla brutalità di Feyd Rautha, fratello di Rabban e nipote del Barone Vladimir Harkonnen. Scopriamo inoltre le trame del Bene Gesserit e la loro pazienza nel portare avanti un “piano di intrecci genetici” da centinaia di generazioni allo scopo di generare il Kwisatz Haderach, una mente di tale potenza da poter vedere oltre le barriere dello spazio e del tempo. In tutto questo ci sono Jessica, Gurney, Chani, Stilgar, il deserto, i fremen, la loro profezia e… ovviamente Paul e il suo conflitto tra un destino ed una scelta.

Dune è un mondo complesso, è il pianeta più importante dell’Imperium, l’unica fonte di Spezia, la sostanza sulla quale si regge la Galassia. La Spezia estende la vita, grazie ad essa i navigatori della Gilda annullano lo spazio permettendo così di viaggiare da un sistema planetario all’altro; il Bene Gesserit usa le proprietà della Spezia per estendere la conoscenza. Questi sono solo alcuni aspetti legati alla preziosa sostanza. Come viene più volte evidenziato dal Barone Harkonnen la produzione di Spezia non può interrompersi. Per questo motivo chi può distruggere la Spezia può controllare l’Imperium. Ma Dune parte due non parla solo di questo.

Non andremo qui a svelare la trama o le differenze tra la pellicola e il romanzo ma sono d’obbligo alcune menzioni degne di nota.

Sicuramente l’interpretazione di Austin Butler nel ruolo di Feyd Rautha farà parlare, ha recitato in maniera magistrale il personaggio arrivando a confrontarsi spesso e volentieri con il regista e chiedendo successivamente un confronto persino a Sting, interprete del personaggio nel film del 1984.

Il mood interiore di Paul, combattuto tra ciò che “vede” e ciò che vorrebbe per sé stesso, viene evidenziato più volte fin dall’inizio della pellicola e reso palese nel momento in cui, con tristezza, confessa “Tutte le mie visioni portano all’orrore”. Difatti, se ricordate, già durante la parte uno cercava alternative alle strade che intravedeva.Seppure molto differenti dal romanzo i personaggi di Chani e Jessica mantengono quello strano rapporto ambivalente, caratterizzato da confronti verbali taglienti come un kriss.

Forse lascia perplessi la mancanza di spessore dell’imperatore, interpretato da Christopher Walken, che nel primo film emanava un alone di minaccioso potere nonostante non si fosse mai visto, e della giovane Florence Pugh.

Villeneuve oltre ad avere una grande cura, come per il primo film, dell’impatto visivo e sonoro musicale, ha voluto rendere credibile la società Fremen. Non solo ha ingaggiato il linguista David J. Peterson per curarne gli accenti ed i dialetti, ma ha evidenziato tramite mille sfumature le frazioni sociali e il confronto tra i combattenti del nord e quelli originari del sud, caratterizzati da una incrollabile fede nella profezia legata alla figura del Mahdi, il Messia.

Dune Parte Due è stato girato tra Budapest in Ungheria, Abu Dhabi negli Emirati Arabi, la Giordania e Treviso in Italia presso la tomba Brion, realizzata dall’architetto italiano Carlo Scarpa e scelta in virtù della “predisposizione” ad ambientarci location imperiali.

Gli spettatori hanno dovuto attendere qualche mese in più del previsto, il film doveva uscire nelle sale il 3 novembre 2023, ma tale attesa ha avuto fine e la pellicola si sta posizionando ai primi posti per incasso e per gradimento (95% di gradimento su Rotten Tomatoes).

Intanto sul sito imdb troviamo conferma alla pre-produzione di Dune – Parte Terza che dovrebbe corrispondere alla prima reale trasposizione cinematografica di “Messia di Dune” che Frank Herbert scrisse nel 1969.

Chi ha letto il romanzo sa ovviamente cosa aspettarsi, tutti gli altri potranno solo attendere per scoprire il futuro di Muab’dib.

Dune - Parte Due | Trailer Ufficiale

Villeneuve ha diretto il film da una sceneggiatura scritta assieme a Jon Spaihts, basata sul romanzo di Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Cale Boyter, Denis Villeneuve, Tanya Lapointe e Patrick McCormick. I produttori esecutivi sono Josh Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt, Kim Herbert, con Kevin J. Anderson in veste di consulente creativo. Villeneuve torna nuovamente a lavorare con il team di filmmakers composto da Greig Fraser, direttore della fotografia vincitore di un Oscar®, Patrice Vermette, scenografa premiata con l’Oscar®, Joe Walker, montatore anche lui vincitore di un Premio Oscar®, Paul Lambert, supervisore degli effetti visivi vincitore di un Oscar® e Jacqueline West, costumista nominata all’Oscar®. La colonna sonora è composta anche in questo secondo capitolo dal Premio Oscar® Hans Zimmer.

Gli amati protagonisti del primo capitolo tornano sul grande schermo affiancati da numerose nuove star internazionali, tra queste: il candidato all’Oscar®, Timothée Chalamet (“Wonka”, “Chiamami col tuo nome”), Zendaya (“Spider-Man: No Way Home”, “Malcolm & Marie”, “Euphoria”), Rebecca Ferguson (“Mission: Impossible – Dead Reckoning”), il candidato all’Oscar® Josh Brolin (“Avengers: Endgame”, “Milk”), il candidato all’Oscar® Austin Butler (“Elvis”, “C’era una volta… a Hollywood”), la candidata all’Oscar® Florence Pugh (“Black Widow”, “Piccole donne”), Dave Bautista (i film “Guardiani della galassia”, “Thor: Love and Thunder”), il Premio Oscar® Christopher Walken (“Il cacciatore”, “Hairspray – Grasso è bello”), Stephen McKinley Henderson (“Barriere”, “Lady Bird”), Léa Seydoux (la saga “James Bond” e “Crimes of the Future”), con Stellan Skarsgård (“Mamma Mia!” i film, “Avengers: Age of Ultron”), la candidata all’Oscar® Charlotte Rampling (“45 anni”, “Assassin’s Creed”) e il vincitore dell’Oscar® Javier Bardem (“Non è un paese per vecchi”, “A proposito dei Ricardo”).

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La recensione di Dune – Il potere celato

Dimenticatevi di andare a vedere un film di Michael Bay, Dune è un film di Denis Villeneuve. Spesso nell’andare al cinema per vedere opere tratte da romanzi o saghe di alto livello dimentichiamo per un attimo che l’autore della pellicola ha un suo stile personale. Il Dune di Lynch, per quanto deturpato e tagliato dalla produzione che lo riteneva troppo lungo, ne è un esempio. Questo è un film di un regista che ci ha abituati a ritmi moderati ma anche ad un elevatissimo impatto visivo e sonoro. Dune non è da meno! È un film poderoso, potente… come la spezia del deserto, mentre sei in sala, tutt’intorno è Dune; permea l’aria stessa. La potenza delle immagini ti viene addosso come un gigantesco verme delle sabbie mentre le musiche di Hans Zimmer ti penetrano la pelle come vento del deserto.

Dune | Main Trailer Italiano

Uscendo dal campo delle metafore l’opera di Villeneuve è un capolavoro d’impatto sonoro e visivo. La realizzazione di questo film era un sogno per il regista canadese ed è stato naturale che quando la produttrice, Mary Parent, lo ha saputo lo ha immediatamente contattato. L’incontro è stato breve e caratterizzato da una comune visione per rendere al meglio il romanzo di Frank Herbert.  Nel realizzare quest’opera il regista ha messo insieme una squadra di Premi Oscar o candidati tali ed un cast superquotato. La maggior parte dello staff creativo e tecnico è composto da persone con le quali Villeneuve aveva già lavorato in Arrival e Blade Runner: 2049. I nuovi volti dietro la macchina da presa sono il direttore della fotografia Graig Fraser (conosciuto per Rogue One), la costumista tre volte nominata all’Oscar Jacqueline West ed il secondo costumista Robert Morgan, conosciuto per la trilogia de Il cavaliere oscuro.

Le scenografie di Patrice Vermette sono ben studiate e l’ispirazione agli Ziqqurat del deserto, per la realizzazione della fortezza di Arrakeen, è stata essenziale per mettere in evidenza la “residenza del potere”. I costumi sono molto elaborati e ricchi di dettagli, gli stili differenziati.

Gli attori sono eccellenti nei loro ruoli. Una menzione d’onore però va a Stellan Skarsgard che interpreta magistralmente il Barone Vladimir Harkonnen in tutta la sua placida spietatezza e disgustosa brutalità. L’attore mostra una gestione vocale e attoriale fino ad ora evidente come la punta di un iceberg.

Il film narra una storia incentrata sul rapporto che si ha con il potere! Il potere che viene dimostrato, quello che viene subìto, quello immaginato, quello desiderato e quello che passa inosservato! Con questo Dune entri in un universo crudo e decadente dove le grandi famiglie lottano per il controllo di Arrakis e quindi per la gestione della Spezia, la più potente e richiesta sostanza della galassia. Ma ci sono altri poteri di cui si percepisce la presenza: c’è in primis l’imperatore il cui volere/potere influenza le azioni di tutti, c’è la sorellanza Bene Gesserit la cui potenza sta nella pazienza e nella capacità di manipolare intere culture nei secoli. Poi ci sono i fremen… ed il loro deserto che cela un potere che andremo a scoprire solo nel prossimo film. Come nel Trono di Spade il reale protagonista della storia è il Potere, come lo si interpreta e che rapporto si ha con esso. C’è anche chi vorrebbe guardare oltre… ma fa ancora, suo malgrado, troppo parte di questo gioco. La pellicola ha un altro pregio. Ripristina e dà valore alla cultura Fremen dell’acqua ed ai linguaggi segreti del Bene Gesserit aspetti poco evidenti nelle precedenti trasposizioni.

Per chi conosce il romanzo suggeriamo di dimenticare molti dettagli perché assenti, la pellicola lascerà probabilmente insoddisfatti. Villeneuve racconta in questa prima parte una frazione dell’avventura. Ma consigliamo di godersi l’eccezionale resa da Oscar.

Per chi non ha mai letto l’opera di Herbert questo film lascerà molto mistero, curiosità e attesa di scoprire qualcosa di più sul Bene Gesserit, sui Fremen e sull’imperatore!

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