All’asta i costumi originali di Spider-Man di Tobey Maguire

Il leggendario film su Spider-Man ha superato i 20 anni dalla sua uscita diventando un pilastro dell’industria cinematografica moderna. Diretto da Sam Raimi e interpretato da talentuosi attori come Tobey Maguire, Kirsten Dunst e Willem Dafoe, il film ha avuto un impatto rivoluzionario sul genere dei cinecomic, sollevandolo da un livello di serie B a quello di blockbuster hollywoodiano. L’accoglienza entusiasta da parte della critica e del pubblico ha portato alla produzione di due sequel, creando una trilogia che è rimasta nel cuore di molti appassionati.

Recentemente, i costumi indossati da Tobey Maguire nella trilogia sono stati messi all’asta, attirando l’interesse dei fan e dei collezionisti. I prezzi di partenza per i costumi variano da $15,000 per il classico costume di Spider-Man a $5,500 per il costume nero del simbionte.

Sebbene questi costumi possano essere fuori dalla portata del fan medio, il solo pensiero di possedere un pezzo di storia del cinema è emozionante. L’acquisto di costumi originali indossati da Tobey Maguire nei film di Spider-Man potrebbe essere considerato un’esperienza davvero significativa per un fan benestante. Questi costumi rappresentano pezzi unici della storia del cinema e possedere un oggetto così raro può essere il culmine di una passione di lunga data per i collezionisti. Inoltre, Tobey Maguire è stato il primo ad interpretare Spider-Man sul grande schermo nella trilogia diretta da Sam Raimi, un momento epico che ha lasciato un’impronta significativa nei cuori dei fan. Avere il costume originale significa possedere un pezzo di quelle memorie e di quell’emozione. Inoltre, gli oggetti di memorabilia legati a film di grande successo tendono ad aumentare di valore nel tempo, quindi per un fan facoltoso l’acquisto di questi costumi potrebbe essere anche considerato un investimento finanziario interessante.

Spider-Man: tutte le saghe al cinema per il centenario della Columbia!

Preparatevi a un’overdose di ragnatele! Per celebrare il centenario della Columbia Pictures, la Sony riporterà al cinema tutti i film di Spider-Man, da Sam Raimi a No Way Home con Tom Holland.

Otto film, otto settimane di adrenalina:

  • Spider-Man (2002) – 15 aprile
  • Spider-Man 2 (2004) – 22 aprile
  • Spider-Man 3 (2007) – 29 aprile
  • The Amazing Spider-Man (2012) – 6 maggio
  • The Amazing Spider-Man 2 (2014) – 13 maggio
  • Spider-Man: Homecoming (2017) – 20 maggio
  • Spider-Man: Far From Home (2019) – 27 maggio
  • Spider-Man: No Way Home (2021) – 3 giugno

Un’occasione imperdibile per rivivere le avventure del nostro amichevole Spider-Man di quartiere, da Tobey Maguire ad Andrew Garfield fino a Tom Holland.

Per ora, l’iniziativa è prevista solo negli Stati Uniti a partire da aprile 2024. Vi terremo aggiornati su un’eventuale distribuzione internazionale, Italia inclusa.

Non solo nostalgia:

  • Rivedere i film sul grande schermo sarà un’esperienza unica per i fan di tutte le età.
  • Un’occasione per le nuove generazioni di scoprire le origini del loro eroe preferito.
  • Un’iniezione di hype in attesa di Spider-Man 4 con Tom Holland.

#SpiderMan #Cinema #CentenarioColumbia #Sony #SamRaimi #MarcWebb #TomHolland #TobeyMaguire #AndrewGarfield #NoWayHome #Homecoming #FarFromHome #Multiverso #Fan #Nostalgia

Darkman, l’antieroe dark creato da Raimi

Il dottor Peyton Westlake (Liam Neeson) è un brillante scienziato impegnato in una ricerca sulla pelle sintetica. Un giorno la sua vita viene improvvisamente stravolta: il suo laboratorio è assalito e dato alle fiamme da un gruppo di criminali. Peyton sopravvive, ma è orrendamente sfigurato: sconvolto, fugge dall’ospedale e si rifugia in quel che resta del suo laboratorio, dove riesce a ricreare il proprio volto. Ma la pelle artificiale non è in grado di resistere alla luce solare: la notte diventerà quindi il teatro della sua vendetta e della lotta che intraprenderà da solo contro il crimine.

Darkman (1990) Theatrical Trailer

Omaggio a grandi classici come Il Fantasma dell’Opera o L’Uomo Invisibile l’antieroe dark creato da Raimi gli valse il premio come miglior regista al Festival di Sitges. Darkman divenne subito un cult: il successo del titolo portò alla realizzazione di videogames, action figures, fumetti e di due sequel. Ad oggi resta uno dei film più amati dal grande pubblico del regista di L’armata delle tenebre e Drag Me to Hell.

Evil Dead – Un viaggio nel regno del male

Oltre quarant’anni fa, negli isolatissimi boschi del Tennessee, il professor Raymond Knowby non aveva idea di quale antica maledizione avrebbe risvegliato recitando i passaggi del Libro dei Morti… Esattamente come Sam Raimi, Bruce Campbell e Robert Tapert non avrebbero mai potuto immaginare il successo, non istantaneo ma assolutamente duraturo, della loro creatura prima, Book of The Dead, successivamente intitolata The Evil Dead. E se l’aprile del 2018 viene ricordato dai fan della trilogia La Casa soprattutto per il ritiro di Bruce Campbell dalla parte di Ash J. Williams, antieroe iconico del cinema anni ’80 e ’90, il 2022 verrà da tutti ricordato per il ritorno del franchise di Evil Dead con il reboot Evil Dead Rise, diretto da Lee Cronin e di prossima uscita.

A partire dal 1979, con Within The Woods, ripercorreremo assieme a voi la storia di uno dei franchise più longevi della storia del cinema horror, capace di mutare la propria forma in ognuna delle sue incarnazioni. Il Necronomicon, la motosega, il bastone di tuono, lo chalet, la strega nella cantina… tutte figure entrate di diritto nell’immaginario collettivo grazie alla forza dirompente della creatività di Sam Raimi che, con mezzi finanziari ridotti all’osso, è riuscito a creare una pietra miliare del genere, apprezzata addirittura dal re del terrore Stephen King.

Sarà un viaggio per raccontare il mito di Evil Dead: dal concepimento dei film a quello della serie TV, per passare ai gustosi retroscena – come l’incredibile storia della baita sino alla recentissima campagna social per cercare di salvare Ash vs Evil Dead dalla cancellazione.

Uscito per la prima volta nel 2018, questo saggio scritto da Emanuele Crivello e Anna Silvia Armenise viene pubblicato in una seconda edizione aggiornata: un’Edizione Deluxe da collezione con carta patinata e oltre 50 fotografie inedite.

 

Trent’anni del capolavoro di Sam Raimi “L’Armata delle Tenebre”

Sono passati trent’anni da quando i fan dell’horror comedy hanno potuto per la prima volta giorire con il capolavoro “L’Armata delle Tenebre”, terzo capitolo della trilogia di “Evil Dead” di Sam Raimi. Con questo film iconico, uscito esattamente il 19 febbraio 1993, il regista, che è diventato un’icona del genere, ha dimostrato il suo talento nel mescolare horror e comicità in un film che soddisfa le aspettative degli spettatori.

L'ARMATA DELLE TENEBRE - TRAILER ITA

“L’Armata delle Tenebre” inizia esattamente dove il secondo capitolo, “La Casa“, si era interrotto. Il protagonista, Ash Williams, interpretato magistralmente da Bruce Campbell, si ritrova imprigionato nel passato dopo aver combattuto le forze demoniache nella famigerata capanna. Ciò che segue è una frenetica e spassosa avventura in cui Ash deve sconfiggere un’orda di demoni per ritornare nel presente.

Con questo capolavoro, Raimi ha dimostrato ancora una volta la sua maestria nel dirigere sequenze di azione frenetiche e stacchi comici ben dosati all’interno della tensione orrorifica. La sua firma visiva, caratterizzata da movimenti di macchina virtuosistici e angolazioni insolite, crea un’atmosfera unica che induce una suspense costante. Le scene in cui Ash si scontra con i demoni sono spettacolari e allo stesso tempo divertenti, grazie alle battute taglienti di Campbell, che consegna una performance memorabile.

https://youtu.be/0V_P9gS1XB8

Il film è anche notevole per il suo utilizzo innovativo degli effetti speciali, soprattutto per l’epoca in cui è stato realizzato. Raimi utilizza diverse tecniche, come l’uso dei proiettili di plastica per creare l’illusione dei proiettili che rimbalzano sui corpi dei demoni, o la stop motion per dare vita ad oggetti inanimati. Questi effetti, abbinati a una colonna sonora incalzante e a una fotografia suggestiva, contribuiscono a creare un’esperienza cinematografica coinvolgente.

Uno dei punti forti di “L’Armata delle Tenebre” è sicuramente il suo equilibrio tra horror e comicità. Raimi riesce magistralmente a far passare dal terrore alla risata, senza mai compromettere l’efficacia di entrambi gli elementi. Ogni momento di orrore è bilanciato da una battuta o da una situazione assurda, creando uno stile unico che ha caratterizzato tutta la trilogia di Evil Dead.

Nonostante la qualità indiscutibile del film, alcuni spettatori potrebbero trovare la trama meno avvincente rispetto ai suoi predecessori. La narrazione, infatti, tende a diventare ripetitiva a tratti, con Ash costretto a combattere demoni uno dopo l’altro. Tuttavia, questo aspetto viene compensato dall’umorismo e dall’azione che rendono “L’Armata delle Tenebre” un film estremamente godibile.

In conclusione, “L’Armata delle Tenebre” è un degno capitolo finale di una trilogia che ha segnato la storia dell’horror comedy. Sam Raimi dimostra ancora una volta il suo talento nel creare un mix esplosivo di paura e risate. Se sei un fan del genere, non puoi assolutamente perderti questo film.

La trilogia di Spider-Man di Sam Raimi

Spider-Man è un personaggio caro ai cuori dei lettori di fumetti, creato da due menti brillanti: lo scrittore Stan Lee e il disegnatore Steve Ditko. Il nostro amichevole ragno di quartiere ha fatto il suo debutto nella straordinaria collana Amazing Fantasy nel lontano agosto 1962. La sua prima avventura ha spopolato così tanto che la Marvel ha dovuto cedere alle richieste delle masse e dedicargli una testata tutta sua. Così, nel 1963, è nata The Amazing Spider-Man, un vero e proprio successone che continua ancora oggi.

L’Uomo Ragno è stato protagonista di numerosi film del cosìdetto MCU a cominciare dalla trilogia diffussa nei primi anni 2000 che ha spopolato al botteghino. Diretti dal leggendario Sam Raimi, questi film hanno fatto la gioia di tutti i fan, grazie all’interpretazione di Tobey Maguire. Il primo film, Spider-Manè  uscito nel lontano 2002, ma sembra ancora ieri che siamo rimasti tutti a bocca aperta davanti a quelle acrobazie e alle web-slinging action che solo l’Uomo Ragno sa fare! Poi c’è stato il sequel Spider-Man 2 nel 2004, dove Peter Parker ha dovuto fare i conti con la sua vita da supereroe e l’amore per Mary Jane Watson (interpretata dalla splendida Kirsten Dunst). E infine, non possiamo dimenticare Spider-Man 3 del 2007, dove il nostro eroe si è ritrovato ad affrontare la sua parte più oscura e ballare come se non ci fosse un domani, grazie all’influenza del simbionte alieno. Ci sarebbe stato un quarto film in cantiere, inizialmente previsto per il 2011, ma che purtroppo non ha mai visto la luce.

 

SPIDER-MAN [2002] – Official Trailer (HD)

Spider-Man (2002)

New York, primi anni 2000. Durante una gita scolastica, Peter Parker, uno studente liceale, visita un laboratorio di genetica della Columbia University con il suo amico Harry Osborn e la sua vicina Mary Jane Watson. Durante la visita, Peter viene morso accidentalmente da un “super ragno” geneticamente modificato e si ammala al ritorno a casa. Nel frattempo, Norman Osborn, padre di Harry e scienziato nonché fondatore/proprietario della Oscorp Industries, cerca di ottenere un importante contratto con l’esercito. Tuttavia, Norman inizia a sperimentare su se stesso una sostanza chimica instabile che gli conferisce poteri sovrumani ma lo fa impazzire, portandolo a uccidere il suo assistente Mendel Stromm. Il giorno successivo, Peter scopre di non essere più miope e di aver sviluppato poteri simili a quelli di un ragno. Utilizzando i suoi nuovi poteri, Peter si difende con successo dal bullo Flash Thompson e decide di usarli per ottenere fama e denaro. Partecipa a un evento di wrestling, ma viene ingannato dal promotore e pagato molto poco. Successivamente, Peter permette a un ladro di scappare come vendetta per non essere stato pagato, solo per scoprire in seguito che il ladro ha ucciso suo zio Ben e rubato la sua auto. Furioso, Peter insegue il ladro che muore poco dopo durante un confronto. Nel frattempo, Norman, tornato nuovamente pazzo, uccide diverse persone, tra cui il Generale Slocum, interrompendo un test della compagnia rivale della Oscorp, la Quest Aerospace. Dopo il diploma, Peter decide di utilizzare i suoi poteri da ragno per combattere il crimine e diventa Spider-Man. Viene assunto come fotografo freelance dal burbero editore J. Jonah Jameson del Daily Bugle, che crede che Spider-Man sia un criminale. Norman scopre che il consiglio di amministrazione della Oscorp vuole licenziarlo per vendere la società alla Quest Aerospace. In preda alla follia, Norman li uccide e si trasforma nel Goblin, cercando di ottenere l’alleanza di Spider-Man, ma viene rifiutato. Goblin provoca incendi e attacca persone care a Peter, cercando di metterlo in difficoltà. Durante uno scontro, Norman scopre l’identità di Peter come Spider-Man.In seguito, Goblin tiene in ostaggio Mary Jane e una funivia piena di bambini. Spider-Man riesce a salvarli ma si scontra nuovamente con Goblin. Alla fine, Peter riesce a sconfiggere Goblin, che muore dopo essere stato trafitto dall’aliante da cui era solito attaccare con l’intento di ucciderlo.  Harry, il figlio di Norman, giura vendetta su Spider-Man, credendo che sia responsabile della morte di suo padre. Nel frattempo, Peter confessa a Mary Jane i suoi sentimenti ma decide di mantenerla al sicuro tenendola solo come amica. Mary Jane sospetta di Peter dopo un bacio, ma lui se ne va, accettando la sua responsabilità come Spider-Man.

SPIDER-MAN 2 Trailer Italiano (2004) HQ

Spider-Man 2 (2004)

Due anni dopo gli eventi del primo film, Peter Parker sta lottando per bilanciare il suo ruolo di Spider-Man con la vita da studente universitario. Il suo insegnante, il dottor Curt Connors, è deluso dal suo scarso impegno e nota che Peter è costantemente in ritardo alle lezioni e stanco. Da quando si è trasferito a New York, Peter si è isolato dalla sua ragazza Mary Jane e dal suo migliore amico Harry Osborn, che crede che Spider-Man abbia ucciso suo padre. La situazione peggiora quando Peter scopre che sua zia May sta affrontando l’evizione e rischia di perdere la sua casa. Nel frattempo, Harry finanzia le ricerche del fisico Otto Octavius sulla fusione a freddo. Peter ha l’opportunità di incontrare Octavius, ma un incidente lo trasforma nel Dottor Octopus, con tentacoli meccanici controllati dalla sua mente. Inizialmente, Octavius cerca di riparare l’incidente, ma i suoi tentacoli prendono il controllo della sua mente e lo convincono a continuare i suoi esperimenti. Diventato il nuovo nemico di Spider-Man, il Dottor Octopus inizia a commettere crimini per finanziare i suoi progetti. Nel frattempo, Mary Jane accetta la proposta di matrimonio di John Jameson, figlio del capo di Peter al Daily Bugle.Peter, nel frattempo, inizia ad avere problemi con i suoi poteri e viene sopraffatto dallo stress emotivo. Rinuncia al suo ruolo di Spider-Man e si ritira dalla vita da supereroe. Ma quando vede un incendio in una palazzina e salva una bambina, ritrova la fiducia in se stesso. Rivela la verità a sua zia May sulle circostanze della morte dello zio Ben e si rende conto che la città ha bisogno di Spider-Man.Nel frattempo, il Dottor Octopus stringe un patto con Harry per catturare Spider-Man. Durante uno scontro con Octopus su un treno, Spider-Man salva i passeggeri ma si scontra con l’inesorabile esaurimento delle sue forze. Viene smascherato da Harry, che scopre che è Peter, ma non riesce a ucciderlo. Octopus tiene Mary Jane prigioniera e cerca di ripetere il suo esperimento, ma Spider-Man interviene per salvarla. Dopo una battaglia, Octopus si rende conto di essere stato manipolato dai suoi stessi tentacoli e decide di distruggere il suo macchinario. Purtroppo, il Dottor Octopus muore annegato nel fiume. Mary Jane apprende la vera identità di Spider-Man e decide di stare con Peter. Nel frattempo, Harry scopre un passaggio segreto che lo conduce al covo del Goblin. Nel finale, Mary Jane interrompe il suo matrimonio per ricongiungersi con Peter.

Spider-man 3 (2007) - Trailer

Spider-Man 3 (2007)

Spider-Man 3 è un film del 2007 diretto da Sam Raimi, che segue i successi dei precedenti capitoli della trilogia dedicata all’Uomo Ragno. In questa nuova avventura, Parker si trova ad affrontare tre pericolosi nemici: l’Uomo Sabbia, interpretato da Flint Marko, il vecchio amico Harry Osborn, diventato il nuovo Goblin, e Venom, un simbionte alieno che si è unito al suo costume. La sceneggiatura del film, originariamente scritta da Sam Raimi e suo fratello Ivan Raimi, aveva l’obiettivo di mostrare la caduta morale di Spider-Man e la sua crescita come personaggio dopo aver perdonato l’assassino dello zio. Tuttavia, il produttore Avi Arad insistette per includere Venom nel film, data la sua popolarità tra i fan dei fumetti. Per soddisfare questa richiesta, Alvin Sargent, sceneggiatore del secondo capitolo, venne chiamato per apportare modifiche alla sceneggiatura e aggiungere il tema del lato oscuro del protagonista. Per ampliare il dramma nella relazione tra Peter e Mary Jane, Sargent introdusse anche il personaggio di Gwen Stacy, interpretata da Bryce Dallas Howard.

LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA

e poi…

Nonostante i piani iniziali per altri tre sequel e vari spin-off, tutti i progetti furono cancellati. Successivamente, la saga è stata riavviata con The Amazing Spider-Man nel 2012, con Andrew Garfield nel ruolo di Spider-Man, e poi inserita nel Marvel Cinematic Universe con Tom Holland come protagonista a partire da Spider-Man: Homecoming. Nel terzo film di questa serie, Spider-Man: No Way Home (2021), il concetto di multiverso è stato esplorato per collegare i film e i personaggi precedenti al MCU, con Tobey Maguire e Thomas Haden Church che riprendono i loro ruoli da Spider-Man 3.

 

 

 

 

 

La Casa di Sam Raimi

Nonostante nel 1981 fosse uscito nelle sale americane un po’ in sordina e fu inizialmente molto criticato per il contenuto ritenuto dai più, troppo violento, La Casa di Sam Raimi riuscì ad ottenere in poco tempo il successo meritato. Dopo pochi anni venne considerato come il Classico dei film Horror e se ci pensiamo, è il perfetto scenario per una storia terrificante: una vecchia casa isolata in un bosco, collegata alla civiltà solamente da un ponte di legno marcio, un gruppo di amici, la cui più insospettabile è colei dalla quale si dovranno difendere i poveri protagonisti della nostra storia, una cantina che racchiude un segreto antico, che risveglierà il male assoluto. Costato solamente 350 mila dollari, il film ne incassò 2,5 milioni contro ogni pronostico.

La casa  -  1981 - Trailer Italiano

Partito come progetto quasi utopistico, il film prese il via dopo la visione, da parte della casa di produzione del cortometraggio “Within the Woods” che fungeva da prologo della saga. Il film, girato da un giovanissimo Sam Raimi con i suoi amici Bruce Campbell e Robert Tarpet (rispettivamente il protagonista e il produttore de La Casa) non era altro che una breve storia di 4 amici che si ritrovavano in questa casa nel bosco e trovando un coltello sacrificale, scatenavano le forze del male. Questo bastò alla casa produttrice e ai fratelli Coen, che si unirono alla produzione, per finanziare il progetto dell’allora ventenne Raimi. Il film aveva un copione molto ridotto, infatti la maggior parte delle battute e delle scene vennero improvvisate durante le riprese, che venivano effettuate durante i fine settimana. Anche gli effetti speciali e le tecniche di ripresa, furono improvvisate sul set, ma proprio da una di queste improvvisazioni, nacque una tecnica che Raimi poi usò nei sequel di questo film: la Shakeycam. Questa tecnica non era altro che una sorta di Steadicam, che a differenza di quest’ultima, doveva dare un effetto tremolante. Ricordiamo tutti la fuga della giovane Cheryl dal demone che non vedremo mai in viso, ma che rincorrerà per il bosco la ragazza con la sua corsa forsennata. Da qui il risultato stupendo della Shakey.

Sempre parlando del bassissimo budget del film, le riprese, vennero effettuate, per la parte esterna in uno chalet abbandonato che purtroppo prese fuoco dopo le riprese per un incendio, mentre gli interni vennero girati nelle case di campagna del produttore Tarpet e nel seminterrato della casa di Raimi. La macchina con cui arrivano i protagonisti alla “Casa” era la vecchia macchina di Raimi che lui considerava la sua portafortuna e che infatti ha inserito in tutti i suoi film, anche i più recenti.

Dopo essere stato consacrato come il padre del genere “Find Footage” horror, la pellicola vedrà un seguito nel 1987 con “La Casa2”. Un sequel che era già nell’aria durante le riprese del primo film, nel quale Raimi avrebbe voluto portare il suo protagonista nel medioevo attraverso un portale spazio-temporale. Dopo un flop cinematografico dovuto ad un film diretto e co-prodotto con i fratelli Coen, decise di tornare alla sua “vecchia gloria” per non affossare la sua carriera da regista. Decise così di giare un sequel che potrebbe essere considerato quasi un reboot in chiave molto più splatter e quasi comica rispetto al primo film. Il film ottenne un ottimo risultato al botteghino e delle critiche positive nonostante fu definito un film “bizarro”.

Fu sull’onda di questo successo che nel 1992 Raimi riesce a coronare il sogno di concludere la sua trilogia trasformandola dall’horror-splatter dei primi due film alla comicità slapstick solo accennata nei prequel. In questo film, che potrebbe essere definito “molto più che bizzarro” vediamo il nostro protagonista, diventato uno sbruffone molto pieno di sé, ma anche molto impacciato, che combatte in un medioevo infestato da non morti e streghe che lui stesso contribuirà a far risvegliare pronunciando in modo errato le fatidiche parole “Klatù, Barada, Nikto” (parole note agli amanti della fantascienza perché introdotte sul grande schermo dal film Ultimatum alla Terra e riprese da George Lucas in Star Wars Episodio 6 – Il Ritorno dello Jedi per classificare tre razze aliene alla mercè di Jabba the Hutt).

Il film, nonostante il trailer lo annunciasse solo come film horror, ottenne successo tra gli amanti del genere, ma anche tra coloro che erano distanti anni luce da questo tipo di film. Per anni, il terzo capitolo della saga venne osannato come capolavoro e ne venne richiesto un seguito che inizialmente venne preso in considerazione da Raimi, ma che fu poi accantonato. Solo negli ultimi anni, un Bruce Campbell in formissima si rimette la famosa camicia azzurra, il suo “bastone di fuoco” in una mano e la sua motosega nell’altra, sfoggiando il suo sorriso migliore, per ri-interpretare l’impacciato e sbruffone addetto al reparto ferramenta dei Magazzini Smart, nella serie TV Ash vs. The Evil Dead, ambientata 30 anni dopo gli eventi de “L’armata delle tenebre”.

Che dire, una storia lunga più di 30 anni che ha stregato tutti ed ha ispirato valanghe di film horror, ma che non è mai riuscita a tirare fuori un degno avversario che riuscisse a superarla.. (forse solo “Quella casa nel bosco” riesce ad essere un film che arriva al pari del primo capitolo della saga ndr.).

di Riccardo Rossetti

tratto da

 

Drag me to hell di Sam Raimi

Dopo la parentesi della trilogia cinematografica di Spider Man, Sam Raimi ritorna con Drag me to hell, al genere che lo ha consacrato, l’horror. Un genere che Raimi ha saputo reinvantare più di una volta nel corso della sua lunga carriera, unendo alla truculenza e alla paura anche avventura, ironia e divertimento. L’autore dell’ “Armata delle Tenebre”, ci porta questa volta direttamente all’inferno in questo film, presentato allo scorso Festival di Cannes (nella sezione Proiezioni di mezzanotte) che uscirà nei cinema italiani dall’11 settembre 2009.

Leggi tutto “Drag me to hell di Sam Raimi”

Il cinema di Sam Raimi di Fabio Zanello

“Il cinema di Sam Raimi” , il saggio a cura di Fabio Zanello vuole fornire un approfondimento su Sam Raimi che da regista di culto  nell’horror per la trilogia “Evil Dead”, si è progressivamente dimostrato  negli anni un regista dal talento così inventivo e visionario da coniugare la classicità con il postmoderno negli altri generi cinematografici da lui affrontati: dal western (“Pronti a morire”) al noir (“Soldi sporchi”), dal supernatural thriller (“The Gift”)  alla consacrazione definitiva con la fortunata saga di “Spider-Man” che oltre ad aver visualizzato l’umanesimo del fumetto Marvel,  ha sancito un’autorialità immune alle costrizioni hollywoodiane.

 

Il volume comprende saggi di Massimiliano Spanu, Luca Bandirali, Enrico Terrone, Fabio Zanello, Rebecca Dezzani, Laura Messina, Elisa Grando, Federico De Zigno, Domenico Monetti, Sabrina Negri,Michele Tosolini e Simona Giordano (Fabio Zanello).

Spiderman 3 di Sam Raimi

Una attesa durata fin troppo per questo gioiello di sfarzosità e di ingegno tecnologico.  Peter Parker è alle prese con tre nemici, l’amore per Mary Jane e il suo  egocentrismo che lo porteranno ad una scelta finale fra il bene e il male. Solo queste ultime parole indicano una storia piena di pathos, eccitazione. Degna di quel famoso viaggio dell’eroe che accompagna la costruzione di una storia ben costruita. Ogni qual volta viene proposto un personaggio che deve fare questa scelta, viviamo con spasmodica attesa la sua decisione ( Vedi il caro Luke).  Ma non è stato semplice per Raimi riuscire concentrare tutte queste emozioni in solo tre ore di film.  E tutto questo è visibile.  Il secondo tempo tende un po’ a scalare di tono, per quanto i geni dietro alla computer-grafica riescano a far restare gli spettatori sulla poltrona.

Il terzo “ Uomo ragno”  si presenta come la consacrazione del personaggio che Raimi in tutti questi anni è riuscito sapientemente a giostrare. Ne troppo eroe, ne troppo fifone, una persona semplice, come tutte, visibile in quei quadretti comici che Raimi riesce a ritagliare in ognuno dei tre film( basta stare attenti a quando Bruce Campbell fa il suo cameo all’interno del film, li è la scena comica). Dove si vede Peter alle prese con problemi reali, a volte fin troppo ( la morte dello zio, un amore non ricambiato), che gli ricordano che la vita è fatta anche di altro. Non come  “gli” altri che non avevano di che lamentarsi, uno è ricco sfondato quindi problemi non ne ha, un altro ha un lavoro, un bell’appartamentino, due genitori che stanno li da circa cinquant’anni e non ne vogliono sapere di morire.

Peter ha un stanza in affitto decadente, un lavoro precario, ( nel secondo portava persino le pizze), cioè uno che a fine mese deve fare i salti da ragno per arrivare a fine mese.

E si, sembra proprio cosi, gli assomigliamo un po’ tutti a ‘sto “ Uomo ragno “, non c’è che dire, quell’appellativo, “precario“ ci rianima pensieri quotidiani e per questo piace tanto la trasformazione cinematografica di questo eroe di carta.

Le sue paure sono simili alle nostre e i suoi nemici spesso si intromettono nella sua vita personale e lavorativa. Non sono alieni a  far gridare al pericolo, ma un nuovo fotografo con l’intenzione di prendere il posto di Peter. L’uomo ragno diventa il nostro super eroe un po’ Rat-man un po’ Superman, combatte con suoi demoni interiori e riesce a fare la cosa giusta.

È senza dubbio buonista e un po’ “ AMERICANO” ,specialmente svolazzare sempre su quella benedetta bandiera a ricordarci il civico da dove viene.

Non è il film dell’Uomo ragno, è il film di Peter Parker, se si volesse parlarne male  potremmo interpretarlo come un sottogenere di telefilm adolescenziale (tipo Dawson’s Creeck) dove ogni tanto compare quest’uomo in calzamaglia che non si capisce da dove sia uscito fuori, e si urla – via  questo qui vogliamo Peter – si vuole sapere se Mary  Jane lo sposerà, se lui la tradirà con la biondina di turno, oppure sarà lei a tradirlo.

Infatti se vogliamo mettere i puntini sulle famose “I “, i combattimenti sono monotoni, tranne il primo incontro fra Peter e il nuovo Goblin. Alla fine Mary Jane si fa sempre rapire dal mostro di turno e la scena finale si basa sempre su “ salvare la principessa dal drago cattivo”.

Il costume nero ci offre una nuova visione dell’eroe ma non ce la fa gustare molto, il costume viene subito rimpiazzato da quello vecchio e i suoi propositi cattivi si osservano solo nelle vesti di un Peter incattivito e non un “ Uomo ragno” incattivito.

Venom, uno dei cattivi di punta del film non è stato caratterizzato al massimo, gran peccato, perché proprio lui nella trasfigurazione cartacea è il nemico pubblico numero uno dell’Uomo ragno. (memorie adolescenziali da un fan dell’Uomo ragno).

Dispiace un po’ vederlo cosi poco.

Il film nel suo insieme è un enorme parco giochi vivente filmato, fatto di luci e colori. Colori ripresi da quelli del fumetto, il cinema moderno ci mostra sempre di più quanto si possa fare con questo mezzo, la tecnologia in nostro possesso oggi giorno ci permette di fare cose che i cineasti di ieri neanche si potevano immaginare, Tim Burton, ad esempio un cinque anni fa voleva fare un film sul ritorno di Superman. La sua idea venne subito bocciata una volta capito cosa volesse fare, -troppo costoso, troppi mezzi.-. Questo piccolo aneddoto lo lessi non più di cinque anni fa, è in commercio anche un libro con lo storyboard e la preparazione al film e, sicuramente, vedendo “ L’uomo ragno” avrà  gridato – Si può fare-, si ma tutto al giusto prezzo.

Il film è bello, c’è chi ha detto meglio gli altri due e chi lo ha glorificato ma d’altronde, vogliosi o no, molte persone saranno costrette a vederlo, ovunque tu vada ora, in qualsiasi cinema lo troverai ad aspettarti, sicuramente la tua prima visione del cinema sarà uno “SPIDERMAN”  gigante vestito di nero che sovrasta tutta la zona quasi come un idolo da venerare per quelle due ore e mezza.

Almeno fino a quando non arriva Jack Sparrow.

di Giulio Cangiano

 

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