Lady Oscar – Parte 1: Le rose di Versailles ritorna in homevideo

Il nuovo cofanetto in arrivo, “Lady Oscar – Parte 1”, prodotto da Eagle Pictures, ci porta nel mondo affascinante dell’anime cult tratto dal celebre manga di Riyoko Ikeda. Disponibile in DVD e Blu-Ray a partire dal 29 maggio, questo cofanetto ci permette di immergerci nelle vicende avvincenti e tragicomiche della corte di Versailles.

Lady Oscar, conosciuto anche come Le rose di Versailles, è ambientato nella Francia degli ultimi anni dell’ancien régime e segue le vicende di Oscar François de Jarjayes, figlia di un generale al servizio di Luigi XV di Francia. Desiderata come un figlio maschio dal padre, Oscar diventa comandante della guardia reale francese e intraprende un percorso avvincente che la porterà a intrecciarsi con la vita della regina Maria Antonietta e dei protagonisti della Rivoluzione Francese.

L’anime televisivo è composto da 40 episodi di circa 23 minuti ciascuno, più un episodio speciale di durata doppia. Realizzato nel 1979 dalla Tokyo Movie Shinsha, la serie è stata diretta da Tadao Nagahama e successivamente da Osamu Dezaki, che ha portato miglioramenti evidenti alla trama e ai personaggi. Con un character design curato da Shingō Araki e Michi Himeno, e la partecipazione dell’animatore Akio Sugino, Lady Oscar ha catturato l’immaginario dei telespettatori giapponesi.

Intrigante e coinvolgente, Lady Oscar rimane un must per gli appassionati di anime e manga, un viaggio emozionante nella Francia pre-rivoluzionaria che non mancherà di catturare l’attenzione di ogni spettatore.

Grazie a Lady Oscar tutti noi festeggiamo il 14 luglio!

Lady Oscar è uno degli anime più amati di sempre nel nostro bel Paese, se non il più amato, senz’altro come repliche.  Cosa si può dire ancora che non si sappia già di quella che è forse la protagonista più famosa degli anime di sempre, amata anche dai non otaku, tanto che ogni anno dal 12 al 14 luglio sui social ci si scatena con hastags per ricordare il suo grande amore per André finalmente realizzato e la tragica morte di entrambi?

Le rose di Versailles, il manga che ha ispirato l’anime, realizzato da Riyoko Ikeda a partire dal 1972, è considerato ancora oggi un classico del genere, da leggere e rileggere, capace davvero di forgiare l’immaginario e di essere coraggioso, proponendo un personaggio di eroina fuori dagli schemi, che ha fatto scuola, al centro di una storia d’amore veramente struggente, che fece scalpore nel Paese del Sol levante perché per la prima volta in un shojo si vedevano i due protagonisti fare l’amore, consumazione commovente di un sentimento purtroppo destinato a finire troppo presto.

Lady Oscar anime, diretto prima da Tadao Nagahama e Osamu Dezaki, nonostante la cura estrema con cui fu realizzato e che lo rende ancora oggi memorabile, non fu assolutamente un successo in Giappone, tanto che gli iniziali 52 episodi previsti furono ridotti a 40. Solo nel 1986, sette anni dopo la prima, sfortunata messa in onda, la serie fu riproposta sull’onda del successo ottenuto dal disegnatore Shingo Araki per I cavalieri dello zodiaco, trovando allora un suo posto nel fandom nipponico, a cui sono seguite pubblicazioni di art book e della splendida colonna sonora fino ad oggi, in attesa di un più volte annunciato remake animato per ora fermo.

In Italia è ancora oggi uno dei grandi successi degli anime di sempre, ancora celebrata da cosplayer, autori di fanfiction, fanart, gruppi sui social e eventi, e il manga è uscito in più edizioni a partire dagli anni Ottanta. Il tutto senza contare il rock drama realizzato da Andrea Palotto e lo spettacolo teatrale e il fan film de I Giocolieri delle Stelle, altri tributi davvero ad una storia che non smette mai di stancare.

Una storia comunque coraggiosa, politicamente scorretta in un momento in cui si vuole censurare tutto quello che fa emozionare in nome di non voler offendere nessuno, capace di parlare di morte, amore, libertà, giustizia, passioni totalizzanti (come dimenticare la famosa e conturbante dichiarazione d’amore di André ad Oscar?) rinunciando al lieto fine, anzi lasciando nella disperazione gli appassionati con uno dei più tragici anche se catartici finali di sempre, ma lasciando dentro non poco, anche a chi oggi a distanza di decenni lo ricorda come uno dei punti fermi della sua infanzia e adolescenza, un classico da rivedere e rileggere sempre.

Lady dal fiocco blu? Cinquant’anni con Oscar

Chi l’ha incontrato lo sa: il personaggio di Lady Oscar è molto più di un cartone animato vintage; è un intero immaginario che cinquant’anni fa si è introdotto in modo dirompente nella cultura di massa, illuminando concetti percepiti, al tempo, in modo ancora estremamente oscuro. Chi era bambino allora si trovava a porsi e porre domande nuove, tentare vie inedite di identificazione con una figura femminile diversa da tutte, nonostante l’adattamento al contesto italiano applicato alla trama e al relativo merchandising.

Silvia Stucchi racconta Lady Oscar

Silvia Stucchi analizza in modo acuto fonti storiche, differenze fra anime e manga, caratterizzazione dei personaggi e delle loro relazioni, approfondendo il rapporto particolare che si crea fra l’idea narrativa originale e gli archetipi dell’Occidente.

Sulla spadaccina in uniforme maschile è stato detto molto, eppure questo volume – oltre a fornire sull’argomento un ricco corredo di informazioni, talvolta sfuggite al grande pubblico – soddisfa soprattutto il desiderio che coglie tutti gli appassionati fan di Oscar quando si ritrovano: parlarne, esprimere il proprio punto di vista, esporre al confronto la propria interpretazione della storia e dell’energia che ne sprigiona. Un omaggio che l’autrice compie con intelligenza e significato, senza mai cadere nella chiacchiera autoreferenziale.

Silvia Stucchi, bergamasca, laureata in Letteratura Latina, insegna latino nei licei e all’Università Cattolica di Milano. Autrice di monografie e saggi scientifici su Petronio, Seneca tragico, Ovidio, Cassio Emina e la cucina dell’antica Roma, collabora con riviste e testate giornalistiche, e nel tempo libero coltiva l’interesse per la letteratura poliziesca, la storia e la letteratura francese, i fumetti, e, naturalmente, per “Le Rose di Versailles”.

Mostra e vestiti per Lady Oscar

Man mano che il 2022 va avanti, arrivano notizie su come verrà celebrato in Giappone il cinquantesimo anniversario di Versailles no Bara, noto qui in Italia e in Occidente come Lady Oscar. A tre mesi e mezzo dall’apertura, è arrivata la conferma che ci sarà la mostra per celebrare questa ricorrenza: dal 17 settembre al 20 novembre il Tokyo City View, a Roppongi, ospiterà un’esposizione dettagliata di tavole originali del manga, costumi e scenari del Takarazuka, a cominciare dalla camera della protagonista, una sezione sull’anime, e i gadget prodotti nel corso degli anni su quello che è un fenomeno di costume e culturale, capace di ispirare carriere, creatività, fantasia, viaggi, studi.

I partner dell’evento sono l’Ambasciata di Francia in Giappone, l’Institut Français giapponese, la radio J-WAVE, il Takarazuka,la TMS e la linea ferroviaria Hankyu, a sancire l’importanza di un’opera che continua ad appassionare generazioni di bambine, ragazze e donne, che è cresciuta con loro, e che è parte del loro immaginario.

Senz’altro arriveranno altre notizie presto, seguendo l’account Twitter ufficiale della mostra, ma l’evento si preannuncia davvero molto bello, e si spera che ci saranno un catalogo e gadget collegati, disponibili anche per chi non potrà andare fin là.

Sarebbe davvero bello poter realizzare qualcosa di simile qui in Italia, dove quest’anno celebriamo i quarant’anni dalla prima messa in onda di Lady Oscar sui nostri teleschermi: nell’attesa, va segnalata l’iniziativa della casa di moda al femminile Max&Co del gruppo MaxMara, che propone una linea di T-shirt, felpe e accessori su Oscar. La collezione, presentata sia nei negozi fisici che on line per tutto il mondo, presenta immagini più vicine all’anime che non al manga: per pubblicizzarla, a Milano ci sono vari tram e una stazione di metropolitana addobbata. Una testimonianza come Lady Oscar sia ormai un’icona e un modello senza tempo.

Mezzo secolo con la Rosa di Versailles

Il 21 maggio del 1972, sulle pagine del settimanale Margaret Comics dell’editore Shueisha, debuttava la prima puntata di uno shojo manga scritto da un’autrice di ventiquattro anni, che si era già fatta notare per alcune storie brevi di ambientazione scolastica ma con tematiche insolite e anticonformiste. L’autrice si chiamava Riyoko Ikeda e lo shojo era Versailles no Bara, letteralmente La rosa di Versailles Le rose di Versailles, un’opera a sfondo storico in cui confluivano varie suggestioni e ispirazioni. Da ragazzina, Riyoko Ikeda aveva letto a scuola la biografia di Stephen Zweig su Maria Antonietta, rimanendone folgorata e proponendo poi all’editore un adattamento manga di questo libro. L’editore era dubbioso, mise come paletto che se le vendite non fossero andate bene la pubblicazione sarebbe stata interrotta e il contratto, già al ribasso perché era fatto con una donna e le donne erano pagate meno, rescisso.

Inoltre, consigliò Riyoko Ikeda di aggiungere elementi romanzeschi alla Dumas: la mangaka amava molto, come molte altre ragazze della sua generazione, il personaggio di Sapphire, eroina di Ribbon no Kishi di Osamu Tezuka, noto in Italia come La principessa Zaffiro, ma era anche rimasta affascinata dal leggere le gesta di Pierre Augustin Hulin, un ufficiale della Guardia reale che si unì al popolo in rivolta e guidò l’assalto alla Bastiglia e delle tante donne che in quell’epoca si vestivano da uomo per comodità e libertà.

Per cui, Riyoko Ikeda diede vita ad una sua Sapphire, Oscar François de Jarjayes, sesta figlia di un militare di antico lignaggio, cresciuta dal padre come un maschio e destinata a diventare la guardia del corpo di Maria Antonietta. L’autrice guardò anche come fonte di ispirazione alle tante donne guerriere giapponesi, spesso con il destino tragico, alle opere di William Shakespeare e soprattutto ai melodrammi lirici, costruendo un romanzo storico per immagini che inizia come una fiaba avventurosa e finisca in tragedia, in cui trovano spazio Storia, morte, destino, cultura, femminismo, amore e innovazione. Una storia in cui c’era una donna eroina d’azione, in cui i fatti reali si mescolavano con quelli romanzati, senza lieto fine, con protagonisti adulti e non ragazzini e con la prima scena d’amore anche sensuale tra la protagonista e la sua anima gemella André.

Riyoko Ikeda vinse la sua scommessa, perché oggi Versailles no Bara è un classico dei manga, adorato da generazioni di lettrici e anche lettori, tradotto in tutti gli angoli del mondo, grazie anche all’adattamento anime, famoso fuori dal Giappone con il titolo di Lady Oscar, ancora oggi trasmesso e considerato un classico senza tempo, proprio come il manga.

L’Italia è legata a doppio filo a questo cinquantennale perché festeggia quest’anno il quarantennale della prima messa in onda dell’anime e della prima traduzione del manga, fu il primo Paese occidentale a proporlo, e ad oggi è lo shojo che ha avuto più riedizioni, ogni tot anni torna, ad appassionare fan vecchi e nuovi.

In Giappone sono in programma gadget di lusso come un orologio Seiko e una medaglia d’oro, una rosa intitolata ad Oscar, una mostra quest’autunno e una nuova edizione del manga e è probabile che ci siano altre novità, in Italia per ora ci sono stati vari eventi on line, una conferenza al Napoli Comicon il 1 maggio scorso e sabato 21 maggio sera a Napoli all’Institut Français si è svolto un concerto con proiezioni e una conferenza virtuale alle 18 con Marianna Zanetta di Inari su Youtube. Del resto, certi personaggi e storie sono ormai evergreen e saranno sempre celebrati e festeggiati.

Celebrazioni di lusso per Lady Oscar in Giappone

Il 21 maggio prossimo saranno passati cinquant’anni dalla prima uscita del manga di Versailles no BaraLe rose di Versailles, noto anche come Lady Oscar, di Riyoko Ikeda sulle pagine di Margaret Comics, e in Giappone fervono iniziative e festeggiamenti, anche se c’è da credere che alcune cose non siano ancora state annunciate.

I primi gadget per questo mezzo secolo di successo sono decisamente di lusso: la Seiko ha infatti presentato un orologio esclusivo, dal prezzo di circa 400 euro, in una confezione esclusiva, mentre le Isole Cook hanno presentato una tiratura limitata di monete d’oro montate a ciondolo, con da una parte l’effige di Oscar e dall’altra quella della regina Elisabetta II, dentro ad una scatola con il carillon con la sigla originale dell’anime. Il prezzo è di oltre 1000 euro.

Per il resto, sono state selezionate alcune rose ispirate ai personaggi femminili della saga di Riyoko Ikeda, tra cui una meravigliosa rosa bianca in onore di Oscar, e il 17 settembre prossimo si inaugurerà presso il Tokyo City View una mostra su questo anniversario, con tavole del manga, una sezione sullo spettacolo del Takarazuka, un tributo all’anime e molto altro ancora. Ci sarà senz’altro un nutrito catalogo, in vendita anche per il mercato estero.

E in Italia, dove festeggiamo anche il quarantennale dell’anime? Domenica 24 alle 17, presso il Napoli Comicon alla Mostra d’Oltremare, l’associazione culturale Vite da Peter Pan organizza una conferenza in tema, con Maurizio Nataloni, Alessandro Falciatore di Animeclick e Ilaria Azzurra Caiazza di Eva Impact, con collegamenti con Riccardo Zara, Clara Serina, Guiomar Serina e Enzo Draghi.

A fine maggio la studiosa Silvia Stucchi farà uscire presso la casa editrice Graphe.it il saggio Lady dal fiocco blu, con una convenzione con l’azienda Artindossa che produce capi di abbigliamento esclusivi ispirati all’eroina. Ma è facile pensare che ci saranno poi altre iniziative.

Tulipano nero, La Stella della Senna

Il Tulipano nero, titolo italiano dell’originale La Seine no HoshiLa Stella della Senna, poi aggiunto come nome al titolo nell’edizione DVD della Yamato video e nelle ultime repliche, è un classico degli anni Ottanta,. Effettivamente la protagonista è proprio la Stella della Senna, giustiziera mascherata nella Francia di prima della Rivoluzione francese, l’identità segreta di Simone Lorène, una dolce fioraia parigina addestrata da un conte a conoscenza del suo segreto, quello di essere la sorellastra di Maria Antonietta.

L’anime uscì in Giappone nel 1975 sull’onda del successo de Le rose di Versailles di Riyoko Ikeda, che l’autrice non voleva in quel momento trasporre in animazione, con una sceneggiatura di Mitsuro Kaneko. Il regista degli episodi è il mitico Yoshiyuki Tomino, futuro autore di Gundam, mentre le musiche sono state create da Shunsuke Kikuchi, già autore di quelle di Grendizer – Goldrake, e quelle dei duelli le ricordano non poco.

Il Tulipano nero del titolo esiste, è l’interesse amoroso della protagonista, Robert de Vaudreil, anche lui giustiziere, ma molto meno presente nella storia della Stella della Senna. In Italia la serie fu chiamata così, richiamandosi a un libro di Alessandro Dumas che racconta in realtà una storia molto diversa, ambientata tra i coltivatori di tulipani dell’Olanda del Seicento, ma anche ad un film di cappa e spada anni Sessanta con Alain Delon e la nostra Virna Lisi.

Nel 1984, anno della prima trasmissione dell’anime in Italia, fu presentato come le nuove avventure di Lady Oscar: in realtà, le due storie sono molto diverse, la bilancia pende a favore dell’opera di Riyoko Ikeda, nettamente superiore, La Stella della Senna è a tratti ripetitiva, poco credibile, con buchi di continuity pazzeschi, svarioni storici allucinanti, ma il suo effetto nostalgia canaglia su chi era bambino o ragazzino allora lo fa senz’altro. Nelle versioni italiane la brava Cinzia de Carolis doppiò sia Oscar che Simone, e anche lei preferisce Oscar.

Negli anni è uscito anche nel nostro Paese il manga de La Stella della Senna, ad opera di Asuka Morimura, posteriore in patria all’anime, prima in un’edizione parziale colorizzata sul Corriere dei Piccoli, poi in tempi recenti in un cofanetto per J-Pop, e va detto che a differenza dell’anime non ha una conclusione.

Certo, La Stella della Senna oggi soffre più di altri anime gli anni e una storia poco credibile, ma come resistere a ritrovare per un attimo la propria infanzia e adolescenza?

Arriva un nuovo attesissimo box della Lady Oscar Collection

Dopo li primo cofanetto uscito lo scorso anno nell’edizione deluxe Lady Oscar Collection – Le Rose di Versailles, contenente le storie serializzate originariamente su rivista dal 1972 al 1973, arriva un nuovo attesissimo box della Lady Oscar Collection a completare l’opera della sensei Riyoko Ikeda.

Il 14 luglio, non a caso nell’anniversario della presa della Bastiglia, evento storico culminante della Rivoluzione francese, arriva in libreria, fumetteria e negli store online un nuovo cofanetto: Lady Oscar Collection – Le Rose di Versailles Encore in un box contenente i volumi dal sei all’otto e uno speciale segnalibro.

Il primo cofanetto comprendeva l’opera serializzate originariamente su rivista dal 1972 al 1973 raccolta in cinque volumi in grande formato, con tutte le pagine a colori previste in originale e gallery delle illustrazioni uscite originariamente; il tutto raccolto in uno spettacolare box da collezione il cui design riproduce il cancello di Versailles, con all’interno altre splendide sorprese: un esclusivo libretto contenente tutti i frontespizi dell’edizione originale (raccolta inedita) e la Paper doll di Lady Oscar.

“La nostra Lady Oscar Collection non poteva certo finire lì!” Scrive Georgia Cocchi Pontalti, Marketing Manager di J-POP Manga: “Il 14 Luglio è  una data molto importante sia storicamente, che per la trama di questa meravigliosa opera. Per questo, non c’era modo migliore di celebrare il giorno della Presa della Bastiglia se non dando ai lettori occasione di reimmergersi nel mondo delle Rose di Versailles, dietro la sapiente guida dalla sensei Riyoko Ikeda”.

J-POP Manga completa la pubblicazione dell’opera della sensei Ikeda con un secondo luxury box dedicato a Lady Oscar rendendo disponibile il box Lady Oscar Collection – Le Rose di Versailles Encore nella storica data del 14 luglio.

La raccolta delle storie scritte dal 1984 al 2018 continuano il racconto sulle avventure di Oscar e delle Rose di Versailles a grande richiesta da parte dei lettori: La contessa dall’abito nero, Loulou la grande investigatrice (già noto come Le Storie Gotiche) e gli Episodi. Anche per questi splendidi extra arriva quindi l’edizione definitiva con pagine a colori in un box che raccoglie i vol. 6-8 e uno speciale segnalibro allegato al box.

Lady Oscar Collection – Le Rose di Versailles Encore
Box Vol. 6-8
di Riyoko Ikeda
42,00 €
Formato: 15×21

La finestra di Orfeo

Dopo Le Rose di Versailles – Lady Oscar Collection, torna in libreria, fumetteria e negli store online la Sensei Ikeda con La Finestra di Orfeo: la storia di due destini, quello di Julius, affascinante rampollo di nobili origini e Isaak, brillante talento dagli umili natali, intrecciati da una leggenda con il potere di scatenare amori e tragedie.

“Non ho idea del perché quella vecchia finestra, ormai in rovina, goda di un nome tanto elegante…”

Il 24 marzo arriva in libreria, fumetteria e negli store online La Finestra di Orfeo, di Riyoko Ikeda, creatrice del fenomenale Le Rose di Versailles – Lady Oscar. L’opera, originariamente pubblicata su rivista tra il 1976 e il 1981, prende vita nell’Europa precedente allo scoppio della Prima Guerra Mondiale e segue le vicende della giovane Julius che, per ottenere l’eredità lasciata dal padre a discapito delle sorellastre figlie di primo letto, è stata costretta dalla madre a fingersi un uomo e a iscriversi a un conservatorio maschile, un luogo misterioso dove si tramanda una leggenda: chiunque si affaccerà dalla cosiddetta “finestra di Orfeo” si legherà alla prima fanciulla che vedrà passare… in un amore tragico e infelice!

«La Finestra di Orfeo fa onore alla sua fama di opera più ambiziosa di Riyoko Ikeda.» Scrive Georgia Cocchi Pontalti, marketing manager di J-POP Manga: «Fa sorridere come il famosissimo Le rose di Versailles venga considerata, a confronto, un’opera giovanile della Sensei, con Oscar quasi prototipo del successivo Julius, e i concetti di amore e rivoluzione sempre presenti con una nuova e travolgente forza.

Riyoko Ikeda affina la sua tecnica, il suo storytelling e, forte delle lezioni imparate lavorando a Le Rose di Versailles, stende il lavoro di una vita, un’opera matura con personaggi dalle mille sfaccettature che si trovano a crescere insieme al mondo che li circonda.»

La nuova edizione di La Finestra di Orfeo sarà disponibile in una collana il cui design ricorda finestre gotiche e gli archi a sesto acuto caratteristici della cattedrale gotica di Ratisbona, dove è ambientata parte della storia: tutti i nove volumi di grande formato sono comprensivi di pagine a colori e sarà disponibile nella sua edizione definitiva in libreria, fumetteria e negli store online dal 24 marzo.

Le Rose di Versailles – Lady Oscar Collection

J-POP Manga presenta Le Rose di Versailles l’edizione definitiva del cofanetto della Lady Oscar Collection in uscita il 9 dicembre, con esclusivi gadget all’interno Arriva in libreria, fumetteria e negli store online Le rose di Versailles, il manga di Riyoko Ikeda, ispirato alla biografia di Maria Antonietta, da cui è stato tratto il celebre anime. Oscar, Maria Antonietta, Rosalie, Jeanne e tutte le indimenticabili “rose di Versailles” del manga capolavoro di Ryoko Ikeda tornano finalmente in Italia, in un cofanetto dall’edizione deluxe. Serializzato originariamente su rivista dal 1972 al 1973, il manga è ambientato nella Francia di fine Settecento, negli ultimi anni dell’ancien régime. La corte di Versailles è il crocevia delle vite e dei destini di un gruppo di giovani donne e uomini destinati a lasciare un’impronta eterna nella Storia e nei cuori di tutti i lettori.

Georgia Cocchi Pontalti, Marketing Manager di J-POP Manga ha commentato:

«Pubblicare un’opera come Le Rose di Versailles è un sogno che si avvera!… Se molti di noi conoscono così bene la rivoluzione francese è principalmente opera della trasposizione animata di Lady Oscar trasmessa in TV a partire dagli anni ’80, ed è stata un’esperienza così forte, Oscar un personaggio tanto meraviglioso, che a decenni di distanza continuiamo ad amare questa storia come quando eravamo incollati allo schermo da bambini. In questa edizione di lusso vogliamo rendere giustizia all’opera originale di Riyoko Ikeda, con tutte le sue sfaccettature inedite a chi non ne ha mai letto il manga. Siamo sicuri che i lettori italiani scopriranno di poter amare ancora più di quanto credessero possibile questo capolavoro del fumetto mondiale.»

L’opera integrale verrà raccolta in cinque volumi in grande formato, ognuno con tutte le pagine a colori previste in originale e gallery delle illustrazioni uscite all’epoca della prima serializzazione su rivista. Il tutto raccolto in uno spettacolare cofanetto il cui design riproduce il cancello di Versailles, con all’interno altre splendide sorprese: un esclusivo libretto contenente tutti i frontespizi dell’edizione originale (raccolta inedita) e la Paper doll di Lady Oscar. Tra ricostruzione storica e fantastico mélo, la saga di Lady Oscar, nella sua straordinaria edizione definitiva sarà disponibile in libreria, fumetteria e negli store online dal 9 dicembre.

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