Sul fondo del lago di Iseo si cela il tesoro volante di Miyazaki

Un relitto misterioso giace sul fondo del lago: un motore Bristol Jupiter e un’elica che ci riportano indietro nel tempo, all’epoca dei primi voli. Ma non si tratta di un aereo qualsiasi…

L’ombra di Miyazaki aleggia sul Sebino: il maestro dell’animazione giapponese è da sempre ossessionato dagli idrovolanti Caproni, e i resti sul fondo del lago potrebbero essere proprio uno di quelli che hanno ispirato i suoi capolavori come “Porco Rosso” e “Si alza il vento”.

L’idrovolante di Hayao Miyazaki: un sogno che prende vita

L’amore di Hayao Miyazaki per gli idrovolanti è una costante del suo cinema d’animazione. Da “Porco Rosso” a “Si alza il vento“, questi velivoli iconici sono spesso protagonisti delle sue storie, incarnando il fascino del volo e la libertà dell’immaginazione.

Ma qual è la storia che ha ispirato la passione di Miyazaki per gli idrovolanti?

Tutto iniziò quando, da bambino, visitò il Museo dell’aviazione di Ueno a Tokyo. Lì, vide per la prima volta un idrovolante Caproni Ca.310, un velivolo italiano della Seconda Guerra Mondiale. Quel gigante d’acciaio catturò la sua immaginazione e accese la sua passione per il volo.

Da allora, gli idrovolanti sono diventati un elemento ricorrente nei film di Miyazaki. In “Porco Rosso”, il protagonista Marco Pagot è un ex pilota di idrovolanti trasformato in maiale che vive in solitudine su un’isola deserta. In “Si alza il vento”, il giovane Jiro Horikoshi progetta idrovolanti da caccia per l’esercito giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale.

Oltre ad essere un omaggio alla sua passione, gli idrovolanti di Miyazaki rappresentano anche il suo desiderio di libertà e di pace. Sono un simbolo di speranza che ci permette di volare oltre le barriere del tempo e dello spazio, verso un futuro migliore.

Un tuffo nella storia:

  • La Caproni e il lago d’Iseo: L’azienda aeronautica italiana aveva una base sul lago all’inizio del XX secolo, dove venivano costruiti e testati idrovolanti.
  • La Seconda Guerra Mondiale: I nazisti occuparono la zona e usarono il lago per scopi militari, progettando anche un folle attacco a New York con mini-sommergibili.

Simbolo di libertà o di orrore? I resti dell’idrovolante Caproni ci lasciano con un dilemma: sono un inno al volo e all’ingegno umano, o un macabro ricordo di un periodo buio della storia?

Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

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Insieme, esploriamo i segreti del lago d’Iseo e del mondo di Miyazaki!

Il messaggio nascosto nei film di Hayao Miyazaki

Hayao Miyazaki, il talentuoso regista e maestro dell’animazione, è stato nuovamente celebrato per il suo ultimo capolavoro, “Il ragazzo e l’airone“, che ha trionfato nella categoria Miglior film d’animazione ai Golden Globe Awards 2024. Il successo di Miyazaki non è dovuto solo al suo stile riconoscibile, ma anche al profondo contenuto filosofico delle sue creazioni.

I film di Miyazaki vanno oltre il semplice genere anime, offrendo uno sguardo sulla mitologia giapponese attraverso le relazioni umane e l’impatto che il mondo circostante ha su di esse. Il regista crea personaggi che affrontano prove difficili, si confrontano con i propri timori e incertezze. Attraverso successi e fallimenti, i personaggi crescono, diventano più forti e saggi, sottolineando così l’importanza della conoscenza di sé.

Miyazaki dedica molta attenzione allo sviluppo della personalità dei suoi personaggi, mettendoli spesso di fronte a sfide e prove che mettono alla prova la loro forza interiore. Lo spettatore può così osservare i cambiamenti nella personalità dei personaggi, influenzati sia dai loro stati interiori che dalle forze esterne.

I film di Hayao Miyazaki veicolano profonde riflessioni di filosofia ed etica. Uno dei principali messaggi che emergono dalle sue opere è la necessità di proteggere la natura, considerandola un dono prezioso. Nei film dello Studio Ghibli, l’ambiente rappresenta spesso bellezza, armonia e forza, mentre i personaggi sono fortemente legati ad esso. Ad esempio, nel film “Principessa Mononoke“, Miyazaki mette in luce come un impatto negativo sulla natura possa ricadere sulle persone stesse.

Un altro tema ricorrente nei film di Miyazaki è l’importanza dell’altruismo e della compassione. I personaggi di Miyazaki sono sempre pronti ad aiutare chi ne ha bisogno, dimostrando che gentilezza e compassione sono qualità essenziali per raggiungere la felicità. Nel film “La città incantata”, ad esempio, la giovane Chihiro aiuta gli spiriti del mondo dei morti e salva i suoi genitori.

I protagonisti dei film dello Studio Ghibli affrontano costantemente sfide e difficoltà, dimostrando che non bisogna temere i cambiamenti. Queste opere mostrano quanto sia cruciale essere forti e coraggiosi per superare ogni ostacolo. Nel film “Il castello errante di Howl“, la protagonista ha saputo adattarsi ai cambiamenti nella sua vita, trovando amore, una casa e nuovi amici.

Un altro importante messaggio che emerge dai film di Miyazaki è che chiunque è capace di compiere grandi imprese. I protagonisti dei suoi film sono persone comuni che dimostrano che ognuno di noi può compiere cose straordinarie se ha forza interiore e il desiderio di aiutare gli altri. Questa idea è chiaramente presente nel film “Il mio vicino Totoro“, in cui la bambina Satsuki diventa un sostegno per la sua sorellina.

I lavori di Hayao Miyazaki sono esempi tangibili dell’importanza dell’altruismo e del coraggio nel perseguire le proprie convinzioni. Nel corso dei secoli, i principi morali ed etici sono stati sempre apprezzati, come dimostrato anche dalla filosofia antica di pensatori come Aristippo di Cirene. Le opere di Miyazaki hanno conquistato un vasto pubblico di diverse età in tutto il mondo, confermando ancora una volta la saggezza di questo grande maestro dell’animazione.

Geraldine Fernandez: la falsa animatrice di Hayao Miyazaki

Geraldine Fernandez è una giovane illustratrice colombiana che ha fatto scalpore sui media per aver dichiarato di aver lavorato al film “Il ragazzo e l’airone”, l’ultimo capolavoro di Hayao Miyazaki, il celebre regista giapponese fondatore dello Studio Ghibli. Tuttavia, la sua storia si è rivelata una bugia, che ha danneggiato la sua reputazione e quella di tutti gli animatori latini che aspirano a collaborare con il maestro dell’animazione.

Come è nata la bugia?

La bugia di Geraldine Fernandez è nata nel 2023, quando ha iniziato a raccontare in privato e in pubblico di aver fatto parte del team creativo di “Il ragazzo e l’airone”, il film che racconta la storia di un bambino che stringe un’amicizia speciale con un airone bianco. Geraldine ha affermato di aver disegnato 25.000 fotogrammi, corrispondenti a circa 30 minuti della durata totale del film, e di aver lavorato a distanza dalla Colombia, ricevendo anche una lettera di ringraziamento e un regalo dallo Studio Ghibli.

La sua bugia è diventata virale quando il film ha vinto il Golden Globe come miglior film d’animazione, il 7 gennaio 2024. Geraldine è stata intervistata da diversi media colombiani e internazionali, che hanno ripreso le sue dichiarazioni senza verificarne la veridicità. La sua città natale, Barranquilla, l’ha celebrata come un orgoglio nazionale e la sua azienda, Tecnoglass, le ha dedicato un video promozionale.

Come è stata smascherata?

La bugia di Geraldine Fernandez è stata smascherata da alcuni illustratori che hanno notato le incongruenze nella sua testimonianza. Innanzitutto, il suo nome non compare nei crediti del film, né su siti specializzati come IMDB o Anime Staff Database. Inoltre, il numero di fotogrammi che dice di aver disegnato è eccessivo e improbabile, considerando che lo Studio Ghibli è noto per la sua qualità e perfezione nel dettaglio. Infine, il fatto di aver lavorato a distanza è in contrasto con il metodo di lavoro di Hayao Miyazaki, che preferisce il contatto diretto con i suoi collaboratori.

Tra i più critici nei confronti di Geraldine c’è stata la messicana Julieta Colás, che ha lavorato davvero con lo Studio Ghibli come animatrice di “La principessa Mononoke” e “La città incantata”. Julieta ha chiesto a Geraldine di rettificare la sua versione, sostenendo che con la sua bugia stava danneggiando tutti gli animatori latini che sognano di lavorare con Miyazaki. Ha anche commentato il post di Geraldine con queste parole: “Questa signora afferma di aver lavorato a Il ragazzo e l’airone. Dice di aver disegnato personalmente 25.000 fotogrammi del film da sola in Colombia e che Miyazaki conosceva il suo nome. Questo è un insulto a tutti gli animatori che hanno lavorato duramente per anni per raggiungere il livello di qualità richiesto dallo Studio Ghibli”.

Come ha reagito Geraldine?

Di fronte alla polemica scatenata dalle sue bugie, Geraldine Fernandez ha pubblicato un comunicato il 18 gennaio 2024, in cui ha ammesso di non aver mai lavorato con Hayao Miyazaki o lo Studio Ghibli. Ha anche incolpato i media per la mancanza di rigore nel non verificare la sua storia e ha chiesto scusa per il danno causato. Nel comunicato ha scritto: “La situazione si è sfuggita di mano e mi sono lasciata trasportare dalla mia passione per l’animazione e dal mio desiderio di realizzare i miei sogni. Non ho mai avuto l’intenzione di ingannare nessuno o di approfittare della situazione. Sono profondamente pentita e vergognata di quello che ho fatto e chiedo umilmente perdono a tutti coloro che ho deluso”.

Quali sono le conseguenze?

La bugia di Geraldine Fernandez ha avuto delle conseguenze negative per la sua immagine e per la sua carriera. La sua azienda, Tecnoglass, ha deciso di licenziarla e di ritirare il video promozionale che le aveva dedicato. I media che l’avevano intervistata hanno rettificato le loro notizie e hanno espresso il loro rammarico per non aver controllato le fonti. Il pubblico che l’aveva ammirata ha espresso la sua delusione e la sua indignazione per il suo comportamento. Infine, lo Studio Ghibli non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sulla vicenda, ma ha fatto sapere tramite un portavoce che non conosce Geraldine Fernandez e che non ha mai collaborato con lei.

Cosa possiamo imparare da questa storia?

La storia di Geraldine Fernandez ci insegna che la bugia ha le gambe corte e che non si può costruire una carriera sulle falsità. Ci insegna anche che bisogna essere onesti e rispettosi nei confronti del lavoro altrui e che non si può appropriarsi dei meriti che non ci spettano. Ci insegna infine che bisogna essere umili e riconoscere i propri errori, chiedendo scusa quando si fa del male a qualcuno. Solo così si può sperare di recuperare la fiducia e la stima delle persone che ci circondano.

La ragazza che amava Miyazaki

Il nuovo libro di Einaudi Ragazzi intitolato “La ragazza che amava Miyazaki” è uno dei titoli più attesi del 2024. Questa storia magica e avvincente ruota attorno all’amore per l’arte e al messaggio che bisogna sempre credere nel proprio talento per realizzare i propri sogni.

Il romanzo narra le vicende di Sofia, una fan sfegatata di Hayao Miyazaki, il celebre regista di anime giapponesi. Un giorno, la ragazza incontra Marco, un misterioso writer, e scopre di condividere con lui la passione per il Giappone. Da qui prende vita una storia d’amore senza confini.

La giovane protagonista di “La ragazza che amava Miyazaki” vive a Valvento e ha tre grandi sogni: conoscere Hayao Miyazaki di persona, diventare una mangaka e scoprire l’identità del misterioso Pagot, l’autore di un murales ispirato al mondo di Miyazaki che è apparso nel cuore del paese. Attraverso avventure che spaziano dal sushi ai disegni, dai manga agli anime, Sofia scoprirà che l’amore, il Giappone e Miyazaki non sono sogni irraggiungibili.

Gli autori di questo emozionante romanzo sono Silvia Casini, Raffaella Fenoglio e Francesco Pasqua. Silvia Casini ha lavorato come project manager presso l’Istituto Internazionale per il Cinema e l’Audiovisivo dei Paesi Latini e ha collaborato con diverse case di produzione e distribuzione nel settore del product placement. Raffaella Fenoglio è una scrittrice per ragazzi e autrice di ricettari detox a basso indice glicemico. Francesco Pasqua, invece, è uno scrittore e sceneggiatore laureato in Discipline dello Spettacolo. Questi tre autori hanno già scritto insieme il bestseller “La cucina incantata“, pubblicato dalla Trenta editore. Il successo di questo libro ha portato alla pubblicazione di una versione illustrata intitolata “La cucina incantata illustrata“. Oltre a ciò, “La cucina incantata” ha ispirato la mostra “Itadakimasu – Piccole Storie Nascoste nella Cucina degli Anime”, attualmente presente presso il Palazzo della Meridiana.

“La ragazza che amava Miyazaki” è un libro che non mancherà di conquistare gli amanti degli anime, ma anche tutti coloro che apprezzano storie di formazione, amore e amicizia. Con le illustrazioni di Giulia Tomai, questo romanzo promette di trasportare i lettori in un mondo magico e avvincente, fatto di sogni che diventano realtà grazie alla passione e alla determinazione dei propri protagonisti.

Lo spettacolo teatrale de “La città incantata”

Un’emozionante novità per gli amanti dell’animazione giapponese: è stato rilasciato il trailer della rappresentazione teatrale live-action de La città incantata (Spirited Away), il film di Hayao Miyazaki che ha conquistato il mondo con la sua storia fantastica e la sua animazione straordinaria. Lo show live-action sarà disponibile su HBO Max, il servizio di streaming di Warner Bros. Discovery, che offre una vasta selezione di contenuti originali e di qualità.

Ghibli Fest 2023 | SPIRITED AWAY: Live On Stage Trailer

La città incantata, uscito nel 2001, è uno dei capolavori dello Studio Ghibli, la casa di produzione fondata da Miyazaki e Isao Takahata. Il film racconta le avventure di Chihiro, una bambina di dieci anni che si perde in un mondo magico dopo che i suoi genitori sono stati trasformati in maiali da una strega. In questo mondo, Chihiro dovrà affrontare molte sfide e pericoli, ma anche fare amicizia con alcuni personaggi indimenticabili, come Haku, il ragazzo-drago, e Senza-Volto, lo spirito misterioso.Il film è una rivisitazione in chiave giapponese di Alice nel paese delle meraviglie, il celebre romanzo di Lewis Carroll. Miyazaki si è ispirato alla sua infanzia, quando visitava le terme con la sua famiglia e si chiedeva cosa ci fosse dietro le porte chiuse. Ha voluto creare un mondo in cui le divinità e gli spiriti della natura si ritrovano per rilassarsi e curarsi, e in cui Chihiro deve imparare a rispettare le regole e le tradizioni di questo mondo.La città incantata ha ottenuto un enorme successo di critica e di pubblico, vincendo numerosi premi, tra cui l’Oscar come miglior film d’animazione nel 2003. È considerato uno dei migliori film di tutti i tempi, e ha influenzato molti altri artisti e registi, come Guillermo del Toro e Steven Spielberg.

SPIRITED AWAY: Live On Stage | A new spirit enters the bathhouse

L’adattamento teatrale de La città incantata è stato realizzato con il benestare di Miyazaki e dello Studio Ghibli, che hanno dato la loro approvazione al progetto. Lo spettacolo è scritto e diretto da John Caird, un noto regista teatrale che ha vinto il Tony Award per Les Misérables. Lo spettacolo ha debuttato a Tokyo il 28 febbraio 2022, ricevendo ottime recensioni. Nel 2024, lo spettacolo arriverà anche in Europa, al London Coliseum.

Lo spettacolo vanta un cast di talento, che include Kanna Hashimoto e Mone Kamishiraishi, che si alternano nel ruolo di Chihiro, e Mari Natsuki e Romi Park, che interpretano Yubaba, la strega che gestisce le terme. Un ruolo particolare è quello di Senza-Volto, lo spirito che cambia forma e personalità a seconda di chi incontra. Senza-Volto è interpretato da Koharu Sugawara e Tomohiko Tsujimoto, che si alternano fino a quando il personaggio non diventa gigantesco e vorace, richiedendo l’intervento di 12 burattinai per muoverlo sul palco.

SPIRITED AWAY: Live On Stage | Haku comforts Chihiro

Lo spettacolo riproduce fedelmente la trama e l’atmosfera del film, utilizzando effetti speciali, musiche, costumi e scenografie che ricreano il mondo magico di Miyazaki. Lo spettacolo vuole essere un omaggio al genio e alla creatività di Miyazaki, e al tempo stesso offrire al pubblico una nuova prospettiva e una nuova esperienza di questa storia meravigliosa.

La rappresentazione teatrale de La città incantata è un evento imperdibile per i fan del film e per tutti coloro che amano le storie fantastiche e magiche. Il trailer, disponibile online, anticipa le emozioni e le sorprese che lo spettacolo riserva. Non resta che attendere l’arrivo dello spettacolo sullo schermo di HBO Max, per immergersi nuovamente nel mondo incantato di Chihiro e dei suoi amici.

Heidi, compie 50 anni la triste serie della bambina delle alpi di Isao Takahata e Hayao Miyazaki

Cinquant’anni fa, proprio il 06 gennaio 1974, andava in onda in Giappone Heidi, la leggendaria –  e tristissima – seria animata prodotta dallo studio di animazione giapponese Zuiyo Eizo (da cui più tardi nacque la Nippon Animation), diretta da Isao Takahata e disegnata da Hayao Miyazaki. La serie, avvolge lo spettatore in una trama avvincente che affonda le radici nel cuore dell’Europa pur essendo una serie animata nipponicaOgni tratto disegnato con maestria da Miyazaki rende in modo impeccabile il tormento che pervade l’anima di Heidi. I momenti di gioia e di speranza si alternano alle difficoltà e alle sfide. La sua innocenza è macchiata dalle lacrime e le sue risate risuonano con un’eco lontana. Heidi è un percorso in cui l’orrore e la bellezza si fondono in un’unica sinfonia. Le Alpi rappresentano lo scenario in cui si dipana la tragica danza della vita. Le immagini animate prendono vita davanti ai tuoi occhi, mentre le emozioni ti travolgono. Ti ritroverai immerso in un vortice di sentimenti, catturato dal potente abbraccio dell’animazione. Questa serie, il cui impatto è rivoluzionario nel panorama artistico dell’epoca, prepara il terreno per il World Masterpiece Theater. Ancora ignaro del suo futuro successo, il Calpis Comic Theater accoglie questa pietra miliare. I vagiti del World Masterpiece Theater risuonano come un presagio del trionfo che aspetta Heidi nel successivo anno 1975.

Heidi sigla originale completa

Tutto ha inizio nel lontano 1880, quando l’autrice svizzera Johanna Spyri scrive un libro per ragazzi chiamato “Heidi, la ragazza delle Alpi. Le Alpi svizzere sono appunto il fulcro di questa commovente narrazione, in cui Heidi, giovanissima e indifesa, è costretta ad affrontare la crudele realtà della vita. Il suo destino è segnato dalla tristezza, dalle avversità e dal dolore, ma lei non si piega. La sua forza interiore è più potente di qualsiasi tempesta. Emozionante e toccante, la serie animata di Heidi è veramente un capolavoro dell’animazione nipponica. Tratto dal romanzo della scrittrice svizzera Johanna Spyri, racconta la commovente storia di Heidi, una bimba orfana di sei anni. Fino ad allora, Heidi aveva vissuto con sua zia Deith, ma ora che la zia ha trovato lavoro a Francoforte, non può più prendersi cura della bambina. Così, Deith decide di portare Heidi dal suo nonno, di cui la piccola non era nemmeno a conoscenza.

Il nonno di Heidi, è tutto fuorché il nonno dolce e affettuoso dell’immaginario infantile. Burbero e sgarbato, è guardato con diffidenza dagli abitanti del paesino vicino. Vive recluso da anni in una baita che si affaccia su un paesaggio idilliaco: montagne mozzafiato coperte di neve, prati fioriti, stambecchi che saltano tra le rocce e marmotte che si nascondono nelle cavità rocciose, pronte ad evitare gli attacchi delle aquile in picchiate. Ad accompagnarlo vi sono diverse pecorelle e il personaggio più buffo della serie, il cane dormiglione Nebbia.

Heidi, nonostante la sua giovane età, sembra tutt’altro che una bambina di sei anni. Pur essendo un po’ ingenua e paurosa, possiede quell’innocenza e quell’amore talmente insiti nel suo DNA da addolcire il cuore del “vecchio orso”. Heidi stringe un’amicizia speciale con il pastorello Peter, con cui condivide l’amore per il paradiso incantato che si presenta davanti ai loro occhi. Insieme, trascorrono interminabili giornate in cima alle montagne. Heidi lega molto anche con la nonna di Peter, donna afflitta da cecità, che le insegna importanti lezioni di vita. Heidi è estasiata dal nuovo mondo che ha scoperto e crede che niente e nessuno potranno mai svegliarla da questo magnifico sogno. Tuttavia, al suo ritorno da Francoforte, la zia Deith distrugge il castello di sabbia che Heidi aveva costruito, costringendo la bambina ad andare con lei nella città tedesca. Questo lascia il nonno, Peter e tutto il meraviglioso paesaggio alpino nello sconforto. Heidi viene affidata alla signora Rottermaier, una donna severa e maniaca del garbo e della cortesia, incaricata di educare la giovane Clara, costretta a causa di una malattia a rimanere su una sedia a rotelle. Le due bambine sviluppano un legame profondo, ma ciò non placa i pensieri di Heidi, sempre nostalgica di tutto ciò che ha lasciato sulle Alpi. Grazie all’aiuto della nonna di Clara, una donna dal cuore d’oro, Heidi riesce a tornare a casa e, per una vacanza estiva, porta con sé anche la piccola Clara. Meravigliandosi dell’atmosfera straordinaria del luogo, Heidi riesce a compiere il miracolo di far camminare Clara.

La serie diventa un successo anche in Italia, dove viene trasmessa per la prima volta nel 1978. E da allora, generazioni di bambini sono cresciuti con il personaggio  Heidi. È stata replicata infinite volte sulle reti italiane.Nel 2022, Dynit annuncia di aver acquisito i diritti di questa serie animata e decide di pubblicarla in streaming su Prime Video. Quindi ora puoi vedere Heidi, la ragazzina delle Alpi, dal comfort del tuo divano!

Heidi, la ragazza delle Alpi, è un’opera d’arte che ha scritto l’eternità nella storia dell’animazione. Attraverso la sua tragica epopea, racconta la storia di una giovane anima che lotta contro il destino avverso. Non potrai fare a meno di rimanere affascinato, mentre le lacrime ti rigano il volto e una melodia malinconica risuona nell’aria. Preparati ad essere travolto da un turbine di emozioni, mentre Heidi, la ragazza delle Alpi, si insinua nel tuo cuore. Lasciati trasportare verso un mondo in cui l’arte e il dramma si fondono in una danza intensa. Sii pronto a lasciarti penetrare da questa trama avvincente che lascerà un segno indelebile nella tua anima.

Buon Compleanno Hayao Miyazaki

Oggi, 5 gennaio 2024, si festeggia il 83° compleanno di uno dei più grandi maestri dell’animazione giapponese: Hayao Miyazaki. Nato a Tokyo nel 1941, Miyazaki ha dedicato la sua vita alla creazione di manga e anime di straordinaria bellezza e profondità, che hanno conquistato il pubblico e la critica di tutto il mondo. Autore e regista di capolavori come Nausicaä della Valle del vento, Il castello nel cielo, La città incantata e Si alza il vento, Miyazaki è anche uno dei fondatori dello Studio Ghibli, la casa di produzione che ha realizzato alcuni dei più celebri film d’animazione della storia del cinema.

Le opere di Miyazaki sono caratterizzate da una ricchezza di temi e valori universali, che toccano il cuore e la mente degli spettatori di ogni età e cultura. Tra questi, spiccano l’educazione, l’infanzia, la forza della natura, l’ecologia, l’immaginazione e la comprensione. Miyazaki sa raccontare storie avvincenti e coinvolgenti, che oscillano tra il dramma e la fantasia, il realismo e il sogno, il passato e il futuro. Le sue opere sono state riconosciute come opere d’arte a livello internazionale, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti, tra cui l’Oscar per il miglior film d’animazione nel 2003 per La città incantata.

Ovviamente, il modo migliore per festeggiare il maestro dell’animazione nipponica è  vedere il suo ultimo film, Il ragazzo e l’airone, che è uscito in Italia il primo gennaio. Si tratta di un film fantasy, ispirato alla sua infanzia e ad alcuni romanzi, tra cui E voi come vivrete? di Genzaburō Yoshino. Il film racconta la storia di Mahito, un ragazzo di 12 anni che, guidato da un airone parlante, scopre un mondo fantastico popolato da strane creature. Il film è il primo di Miyazaki dal 2013, quando aveva annunciato il suo ritiro dopo Si alza il vento. A luglio 2016 però decise di ritornare a dedicarsi ad un nuovo progetto, che ha richiesto sette anni di produzione.

Grazie maestro e buon compleanno!

Il mio vicino Miyazaki e l’Oriente

A Milano, dal 3 gennaio all’11 febbraio 2024, la Soggettiva Gallery organizzerà una mostra-tributo dedicata ad Hayao Miyazaki, il famoso regista giapponese. Intitolata “Il mio vicino Miyazaki e l’Oriente“, l’esposizione vuole rendere omaggio alla straordinaria filmografia del cineasta, che ha co-fondato lo Studio Ghibli e che è diventato un punto di riferimento globale per gli appassionati di animazione cinematografica.

Durante l’esposizione, saranno presenti gli “Alternative Movie Poster” realizzati da artisti e illustratori internazionali, ispirati ai film indimenticabili di Miyazaki. Questa mostra coincide con l’uscita in sala del nuovo film di Miyazaki, “Il ragazzo e l’airone”, che ha fatto registrare un grande successo di incassi.

I poster in mostra offriranno una nuova interpretazione dei grandi titoli prodotti dallo Studio Ghibli, come “La città incantata”, rivisitata attraverso i vivaci colori del blu, del rosso e dell’azzurro dall’artista belga Mainger e dall’architetto americano Bailey Race. Sarà presente anche una rappresentazione kaleidoscopica e vorticosa di “Ponyo sulla scogliera” realizzata da Chris Koehler e una reinterpretazione corale di “Princess Mononoke” proposta dalla pluripremiata Zi Xu, che include creature magiche e maschere tradizionali giapponesi.

Uno dei film di Miyazaki più amati dal pubblico è “Il mio vicino Totoro”, e nella mostra saranno presenti versioni dettagliate e meticolose realizzate da Jordan Bolton, dedicata agli oggetti di scena, e de Le Nevralgie Costanti, con una dolce e iridescente rappresentazione di Totoro.

A partire dal 16 gennaio, la mostra sarà ampliata con una ricca selezione di opere che si ispirano al mito dell’Oriente, che continua ad affascinare il pubblico occidentale per la sua capacità di offrire un’immagine diversa dal punto di vista occidentale. Saranno presenti opere ispirate a film come “Porco Rosso” e “Il castello errante di Howl”, realizzate da artisti come Fabiocs e Dan Grissom.

Gli artisti in mostra hanno anche lavorato con diverse e ricercate scritture orientali, utilizzando alfabeti cinesi, giapponesi e coreani. Uno dei collettivi più rappresentativi di questo stile è Rucking Fotten, noto per la breve disponibilità delle proprie opere, e che presenterà una selezione di otto titoli, tra cui “Arancia Meccanica”, “Guerrieri della notte” e “Rosemary’s Baby”.

Un’altra tendenza presente nella mostra è la commistione tra immaginario occidentale ed orientale. Saranno esposte opere come “Ninja Star Wars” di Steve Bialik, una versione di “Lo squalo” reinterpretata da Mark Bell che unisce lo squalo all’iconica stampa “La grande onda di Kanagawa” di Hokusai, e due opere di Jed Henry che utilizzano solo carta giapponese lavorata a mano per rappresentare “Star Wars” e “La città incantata”.

La mostra include anche capolavori dell’animazione e del fumetto giapponese trasformati in “Alternative Movie Poster”, come Godzilla interpretato da Max Dalton e Francesco Casolari, e Akira rappresentato da artisti come Van Orton e Anthony Petrie.

Non potevano mancare opere ispirate ai grandi registi giapponesi come Akira Kurosawa e Yasujiro Ozu, ma anche a registi più recenti come Wong Kar-wai, rappresentato dall’illustratrice Silvia Cocomazzi, e registi sudcoreani come Bong Joon-ho e Park Chan-wook.La mostra-tributo ad Hayao Miyazaki sarà un’opportunità imperdibile per gli amanti del suo lavoro e dell’animazione giapponese in generale.

Un mondo di sogni disegnati: una mostra per celebrare Hayao Miyazaki

Dal 20 dicembre al 20 gennaio 2024, il Cinema Quattro Fontane di Roma ospita una mostra dedicata al mondo di Hayao Miyazaki, il maestro dell’animazione giapponese. La mostra, intitolata “Un mondo di sogni disegnati”, presenta le venti illustrazioni finaliste del concorso indetto da Bao Publishing e Lucky Red in occasione dell’uscita del film “Il ragazzo e l’airone”, ultimo lungometraggio dello Studio Ghibli.

Il concorso, che ha raccolto quasi 400 iscrizioni, ha visto la partecipazione di artisti provenienti da tutta Italia. Le opere selezionate dalla giuria tecnica sono un’esplosione di fantasia e creatività, che celebrano il mondo incantato di Miyazaki, ricco di personaggi memorabili, ambientazioni magiche e storie emozionanti.

Tra gli autori finalisti ci sono Enea, Giada Carboni, Riccardo Molinari, Alessia Tarantino, Tiziana Fuoglio, Benedetta Abbate, Camilla Contini, Simone Muletti, Daniel Pisanu, Vito Pisani, Andrea Seddio, Francesco Di Mauro, Filippo Pennella, Gaia Carlesso, Martina Croce, Riccardo Bosoni, Ludovica Abdinur, Filippo Zoia, Blu Pieraccioli e Irene Di Oriente.

La mostra è gratuita e sarà aperta al pubblico tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10 alle 20.

Un’occasione imperdibile per i fan di Hayao Miyazaki e per tutti gli appassionati di animazione.

E voi come vivrete? (Il Ragazzo e l’Airone) di Genzaburo Yoshino

Per chi ha amato “Dietro la porta” di Giorgio Bassani, una visione delle stesse tematiche da parte di un grande autore del Sol Levante. “E voi come vivrete?” di Genzaburo Yoshino, scritto negli anni in cui il fascismo rappresentava una minaccia per i popoli di tutte le nazioni e le nere nubi della Seconda Guerra Mondiale incombevano ormai sul mondo intero, è un inno a una cultura libera, in grado di andare oltre il meschino nazionalismo e l’ideologia reazionaria, al fine di infondere nei lettori più giovani fiducia nel progresso dell’umanità.  “E voi come vivrete?” è il romanzo originale da cui il Premio Oscar Hayao Miyazaki ha realizzato il nuovo film d’animazione “Il Ragazzo e l’Airone“per lo Studio Ghibli,.

Junichi Honda è uno studente di seconda media orfano di padre. Soprannominato “Coper” – dopo essere stato paragonato a Niccolò Copernico per la sua capacità di guardarsi attorno senza considerarsi al centro dell’universo –, il ragazzo impara a pensare con la propria testa grazie ai consigli dello zio. Assieme agli amici Mizutani (suo compagno fin dalle elementari), Kitami (dal cuore d’oro, ma dal carattere irruento) e Urakawa (deriso dai compagni per le sue modeste estrazioni sociali) decide di tenere testa ai bulli della scuola. Ma mantenere l’impegno può rivelarsi più difficile del previsto, quando a mancare è il coraggio…

Genzaburo Yoshino (Tokyo, 9 aprile 1899 – 23 maggio 1981) è stato redattore, scrittore di letteratura per l’infanzia, traduttore, giornalista, critico e sostenitore del movimento antibellico e giornalista. Intellettuale progressista, è una delle figure più rappresentative del periodo Showa. Ha ricoperto il ruolo di primo caporedattore della rivista “Sekai” e ha contribuito alla fondazione della Iwanami Shonen Bunko, collana di opere di letteratura per ragazzi pubblicata dalla storica casa editrice Iwanami Shoten. Ha inoltre assunto importanti incarichi di professore presso l’Università Meiji, è stato amministratore delegato della Iwanami Shoten, primo presidente del Congresso Giornalistico Giapponese e organizzatore del Centro Documentale di Okinawa.

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