“Tu uccidi”: un saggio per esplorare le radici del crimine nella società italiana

Tu uccidi, il nuovo saggio di Antonio Paolacci e Paola Ronco, edito da Laterza, è un’analisi approfondita del fenomeno dell’omicidio nella società italiana contemporanea.

Un viaggio affascinante e inquietante

Attraverso un percorso che passa in rassegna i molteplici aspetti dell’omicidio e del suo racconto, gli autori, entrambi esperti del genere crime, interrogano il modo in cui la nostra società interpreta il crimine.

Dalla realtà alla finzione

Tu uccidi esplora la distanza tra realtà e finzione, analizzando come la rappresentazione del crimine nei media e nella cultura popolare influenza l’immaginario collettivo.

Strumentalizzazioni e conseguenze

Il saggio indaga anche come la comunicazione politica strumentalizza la paura del crimine, con conseguenze dirette sulla cultura sociale e sull’idea stessa di “bene” e “male”, di colpa e punizione, di sicurezza e prevenzione.

Uno strumento per comprendere l’Italia di oggi

Tu uccidi offre una chiave di lettura originale e stimolante per comprendere la società italiana contemporanea, con le sue contraddizioni e le sue paure. Un saggio imprescindibile per tutti coloro che si interrogano sulle radici del crimine e sulle sue implicazioni sociali e culturali.

Il clan di Charlie Chan (animated series)

Riproponendo il vasto panorama delle serie animate tratte da famosi romanzi o serie di film, in quest’occasione vorrei parlare di una serie della Hanna & Barbera ispirata da una serie di romanzi polizieschi con protagonista un detective davvero particolare, Charlie Chan, famoso detective presente ini molti film polizieschi degli anni quaranta.

Questa serie televisiva ha per protagonista non solo il personaggio ideato dallo scrittore Earl Derr Bigger, creato a metà degli anni 20, ma anche i suoi innumerevoli figli, citati sia nei romanzi che nei film a lui dedicati, ma che in questa serie animata prendono vita e affiancano il padre nelle sue indagini. La serie si intitola “The Amazing Chan and the Chan Clan” qui da noi tradotta con il titolo “Il Clan di Charlie Chan”.

Serie televisiva realizzata agli inizi degli anni 70, si ispira alle avventure poliziesche di Charlie Chan, ma questa volta per le sue indagini viene affiancato da tutta la sua famiglia composta da 10 figli. Durante la conclusione egli dispensa la solita perla di saggezza, molto spesso rivolta ai figli. Si compone di una sola stagione per un totale di 16 episodi, in Italia venne trasmessa su alcune reti nazionali e pochi passaggi in qualche rete locale.

Il Clan di Charlie Chan - Sigla Iniziale (1972)

Charlie Chan, famoso detective cinese di fama internazionale, viaggia per il mondo insieme ai suoi dieci figli, Henry, Alan, Stanley, Suzie, Mimi, Tom, Anne, Nancy e Scooter, per semplicità si rivolge a loro con l’appellativo Figlio numero uno, due e tre e così via in ordine cronologico. Come mascotte della famiglia c’è anche Chuchu un simpatico cagnolino di razza pechinese. Il Clan Chan, come si definiscono, viaggia spesso,, in quanto il padre essendo un famoso detective gira per molte città come consulente oppure come ospite in alcuni eventi. Inoltre i figli più grandi di Charlie hanno formato una band musicale e molto spesso vengono chiamati per suonare, infatti in ogni episodio essi si esibiscono in un concerto, oppure li vediamo in viaggio anche solo per piacere personale.

Però come spesso accade, il momento felice e idilliaco del Clan Chan, viene turbato da un furto eclatante, e, come sempre, la polizia locale chiede l’aiuto del famoso Charlie Chan.

Nonostante il padre abbia loro proibito di indagare, i figli del “Clan” vogliono aiutare il padre nelle indagini, utilizzando i mezzi più disparati, come il Camper iper-tecnologico capace di trasformarsi in svariati mezzi di trasporto, realizzato da Alan il più intelligente del gruppo, e gli assurdi travestimenti di Stanley che il più delle volte mettono in ridicolo il fratello maggiore Henry. Nonostante la buona volontà, il gruppo di ragazzi finisce sempre nei guai, e al momento di rivelare il colpevole, non ne azzeccano una, sarà infatti il padre Charlie Chan con il suo intuito e la sua saggezza a far uscire dai guai i figli, a rivelare il colpevole del misfatto e consegnarlo alla giustizia, dispensando sempre una delle sue perle di saggezza rivolte ai figli cui nonostante tutto vuole un gran bene.

Preview Clip | The Amazing Chan and the Chan Clan | Warner Archive

Una serie curiosa, divertente e che molto spesso alla fine rivela il colpo di scena per smascherare il malfattore, esilaranti sono le scene in cui i figli finiscono nei pasticci per aiutare il padre nelle indagini..

Curiosità

Nella versione originale della serie, il personaggio di Charlie Chan è doppiato da Keye Luke, che ha interpretato il Maestro Po nella serie televisiva “Kung Fu” con Davide Carradine.

Il personaggio di Anne Chan invece è doppiato da un allora giovanissima Jodie Foster, attrice protagonista in “Taxi Driver”, “Il silenzio degli innocenti” e “Contact”

 

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