Con “The Accountant 2”, Gavin O’Connor torna a dirigere il sequel del suo thriller d’azione del 2016, confermando la sua abilità nel creare storie ad alta tensione, ma con un tocco più umano e profondo. Il ritorno di Christian Wolff, interpretato da Ben Affleck, si inserisce in un contesto che non solo amplifica la componente d’azione, ma esplora anche nuove dinamiche emotive, con uno sguardo più intimo sui suoi rapporti familiari e sul suo mondo interiore. Il film, che ha debuttato al South by Southwest Festival nel marzo 2025, è stato accolto con entusiasmo dalla critica e ha raggiunto notevoli traguardi al botteghino, battendo le aspettative di incasso rispetto ad altri recenti film di Affleck, come “The Last Duel” e “Hypnotic”. La trama si sviluppa in modo intrigante, mescolando il riciclaggio di denaro con la caccia ad una famiglia scomparsa, il tutto in un contesto di vendetta e cospirazioni internazionali. Ma ciò che colpisce davvero è come la storia mantenga il ritmo serrato e, allo stesso tempo, riesca a sviluppare i personaggi in modo ricco e complesso.
Una Narrazione Multilivello e un Affleck a Tutto Tondo
Il punto forte di “The Accountant 2” è, senza dubbio, la performance di Ben Affleck. L’attore, nel ruolo di Christian Wolff, continua a rappresentare una delle figure più affascinanti del thriller moderno, dando spessore a un personaggio che, pur essendo un genio della matematica e del crimine, è anche profondamente segnato dalle sue difficoltà personali e relazionali, in particolare con il suo fratello assassino, Braxton, interpretato da Jon Bernthal. Il rapporto tra i due fratelli, lontani ma mai veramente separati, diventa il nucleo emotivo del film, con momenti di tensione, ma anche di sincera riconciliazione. La chimica tra Affleck e Bernthal è palpabile e rende ogni scena che li vede protagonisti estremamente coinvolgente. La performance di Bernthal è, infatti, uno degli aspetti più positivi del film, contribuendo a una profondità che arricchisce la narrazione.
Tuttavia, il cast di supporto, sebbene competente, non è altrettanto equilibrato. Cynthia Addai-Robinson, nel ruolo dell’agente Medina, risulta un po’ meno incisiva rispetto alle altre interpretazioni principali, limitandosi a muovere la trama senza aggiungere molto alla complessità della storia. Al contrario, Daniella Pineda offre una performance straordinaria nei panni di Anaïs, una figura enigmatica e letale, che porta una nuova intensità al film e completa la già potente presenza di Affleck e Bernthal.
Azioni, Commedie e Legami Fraterni: Un Equilibrio Riuscito
Gavin O’Connor, già regista di “The Way Back”, dimostra ancora una volta la sua maestria nell’alternare toni diversi, mescolando sequenze d’azione mozzafiato con momenti di leggera comicità e intensi scambi emotivi. Sebbene il film si mantenga fedele alle radici del thriller d’azione, non mancano momenti di riflessione, come quando Christian si trova a fronteggiare non solo nemici esterni, ma anche le sue lotte interiori. La sua abilità nel risolvere problemi complessi, sia attraverso la matematica che l’intuizione, è affiancata da una narrazione che esplora la sua vulnerabilità emotiva.
O’Connor non esita ad arricchire il film con un’ulteriore evoluzione del personaggio di Christian, in cui la giustizia, la vendetta e la redenzione si intrecciano in un racconto che, pur basandosi su premesse di azione e adrenalina, non perde mai di vista la profondità psicologica dei protagonisti. Eppure, a sorpresa, anche un certo senso di umorismo emerge dalla dinamica tra i due fratelli e dalla presenza di Justine, il personaggio interpretato da Allison Robertson, che si inserisce nel gruppo con un’intelligenza pratica e un’indole tenace.
Un Successo da Prime Video e un Futuro Incerto
“The Accountant 2” ha già superato i 50 milioni di dollari a livello globale, ma la vera prova sarà il suo successo su Prime Video, dove potrebbe continuare a guadagnare visibilità e apprezzamento, proprio come il suo predecessore. Nonostante la sua distribuzione principalmente cinematografica, il film sembra destinato ad avere una lunga vita sulla piattaforma di streaming, che potrebbe far lievitare ulteriormente il suo successo.
In questo contesto, la domanda sorge spontanea: un “The Accountant 3” è possibile? Dopo l’accoglienza positiva, le porte per un ulteriore capitolo sembrano effettivamente aperte. Se la sceneggiatura di questo sequel si destreggia con audacia tra più fili narrativi, pur rischiando qualche passo falso, ciò che rimane indelebile è la capacità del film di costruire tensione, emozione e azione in un mix che cattura il pubblico e lo tiene incollato allo schermo fino all’ultimo minuto.
Un Sequel che Rende Giustizia al Primo Film
“The Accountant 2” è, senza dubbio, uno di quei rari sequel che non solo riprende i punti di forza del suo predecessore, ma riesce a elevarli. Con un Ben Affleck straordinario e una storia che evolve su più livelli, il film si rivela un avvincente thriller che non si limita a essere un semplice susseguirsi di azioni spettacolari, ma che va a fondo nella psicologia dei suoi personaggi. Il risultato finale è un film che, pur rispettando la natura adrenalinica del genere, riesce a mescolare efficacemente intrighi, emozioni e relazioni personali. Un’opera che, sebbene non priva di imperfezioni, rimane una visione affascinante per chi cerca una narrativa intelligente e ben costruita.