Reunion XVIII dal 19 al 20 novembre 2022

La “Reunion” giunta alla XVIII edizione, è la convention annuale degli amanti della fantascienza – indipendentemente dalla saga o dal franchise – caratterizzata da una meravigliosa atmosfera famigliare in cui condividere al meglio le proprie passione.  L’appuntamento, organizzato dallo Stic-Al Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero” e da Ultimo Avamposto,  è, come sempre, all’Hotel Mediterraneo Riccione, dal 19  al 20 novembre 2022!

Per il quarantennale dell’uscita del capolavoro “E.T. L’extraterrestre, l’organizzazione della Reunion è orgogliosa di presentare al pubblico la riproduzione in scala 1:1 dell’extraterrestre più amato della storia del cinema, accompagnatadalla figlia del Maestro Carlo Rambaldi, Daniela Rambaldi che assieme al suo staff conviderà la storia della carriera di suo padre. Inoltre sarà presente anche Gabriele Patriarca, prolifico doppiatore che ha prestato il suo talento per il ridoppiaggio del piccolo Elliot, il coraggioso bambino che diventerà amico del piccolo extraterrestre.  Sua la voce dell simpaticissimo Guardiamarina Samanthan Rutherford in Star Trek: Lower Decks.

 

Durante la Reunion i partecipanti potranno partecipare a giochi e tornei ispirati alle proprie serie di fantascienza preferite! Ci saranno proiezioni, sfilate di costumi, incontri con gli attori e tanto altro con cui passare un week-end all’insegna del divertimento! Incontrerete tanti amici con cui condividere la vostra passione e non mancheranno tante opportunità per conoscere nuovi appassionati e divertirsi insieme!

 

Il programma della manifestazione

 

SABATO

 
10.00 Apertura
10.15 Proiezione
12.00 STIC-AL News con Claudio Sonego
12.30 Pausa Pranzo
14.30 Ospite Gabriele Patriarca
15.30 Ospite: Fondazione Rambaldi
16.15 Sessione Foto/Autografi
17.00 Conferenza scientifica: incontro con Fabio Mortari dell’Osservatorio Astronomico Hypatia
18.00 Conferenza: Star Trek News Cinema e TV, con Marcello Rossi
18.30 Conferenza: Presentazione del libro “Richard Matheson, leggende per lo schermo” con Cesare Cioni
19.00 Cena di Gala
21.30 Sfilata Costumi
22.30 Asta Cieca
 

DOMENICA

09.15 Proiezione
11.00 Quattro passi con Star Trek – Dove nessun podcast è mai giunto prima…
11.15 Conferenza: i nuovi fumetti di Star Trek, con Carlo Recagno
11.45 Proiezione: Documentario “Carlo Rambaldi – l’occhio, la mano, il viaggio.”
12.30 Pausa Pranzo
14.30 Ospite Gabriele Patriarca
15.30 Ospite: Fondazione Rambaldi
16.30 Sessione Foto/Autografi
17.00 Quiz: Star Guest
19.00 Foto di gruppo e Chiusura
 

Per ulteriori informazioni: reunionitaly.it.

 

Chi è Ivan Cecio di Wasama Creative Factory?

Ivan Cecio è l’organizzatore e creatore del Wasama Super Heroes Show on Tour ed è il fondatore di Wasama Creative Factory realtà italiana operante nella scenografia, l’entertainment e lo spettacolo, e al contempo impegnata nel campo della divulgazione. È proprio lui la mente geniale dietro il successo della “Robot-Band” che ha stupito tutto il pubblico di Italia’s Got Talent durante le emozionanti audizioni dell’edizione 2022.

Ivan scenografo, scultore e art designer è figlio d’arte. Cresciuto nei laboratori di suo padre Elio artista e scrittore e dei maestri Casertani, comincia presto il percorso nel mondo della fantasia. La sua formazione artistica ha inizio negli anni ‘80, presso l’Istituto d’Arte del real sito di San Leucio e passa attraverso la laurea in Scenografia, conseguita all’Accademia di Belle Arti di Napoli.

 Tra i tanti maestri che hanno ispirato la sua formazione, spicca il nome del padre di ET, King Kong e di tanti altri personaggi del fantasy e della fantascienza: il tre volte Premio Oscar per gli effetti speciali Carlo Rambaldi di cui Ivan è stato allievo, sia in Italia che oltre oceano, determinato ad assimilarne la maestria nella creazione degli effetti speciali.  Nel 1999 e nel 2001 in occasione delle riprese dei film la “Minaccia fantasma” e “La guerra dei cloni” episodi della seconda trilogia della Saga di Star Wars, Ivan incontra il regista George Lucas e Nick Dudman, supervisore agli effetti speciali, conquistando subito la loro stima e simpatia tanto da essere invitato ad assistere alle riprese girate sui set italiani dei film. Lucas in quella occasione chiederà ad Ivan anche un suo work book dedicato alla creazione di nuove forme aliene alle quali dimostra moltissimo interesse.

La passione di Ivan per gli effetti speciali, le creature fantastiche, la fantascienza, il cinema e la scenografia, nonché i fumetti, la scienza e l’esplorazione Spaziale fa di lui un esperto di tali settori. 

Dal 2015 Ivan con il team Wasama da vita a diversi grandi eventi itineranti 4 dei quali dedicati alla divulgazione scientifica e all’avventura spaziale dell’uomo, al Fantasy e ai Supereroi dell’universo Marvel e DC “il  Wasama Super Heroes Show on Tour” ottenendo importanti premi e riconoscimenti di settore e al CNCC AWARDS conquistando da subito l’attenzione e l’entusiasmo del più vasto pubblico, dagli addetti ai lavori alle famiglie, dal mondo dell’entertainment a quello della divulgazione. Ma molti sono i progetti in cantiere per il futuro. 

Ivan Cecio, creando il suo universo di intrattenimento, è riuscito a trasformare le sue passioni in un lavoro e il suo lavoro in una grande passione condivisa.

 

Per info e contatti: www.wasama.it  |  www.facebook.com/wasamacreativefactory

 

Chi sono i Wasama Creative Factory?

Wasama non è solo un luogo o un’impresa, è un’idea, un sogno e forse un’utopia o, come qualcuno lo ha definito, “Il Cantiere della Fantasia”.

Wasama Creative Factory nasce nel 2003 ma parte da lontano, da tanti anni prima, come esperienza di vita e di lavoro per un gruppo di persone che orbitano intorno ad Ivan Cecio, sognatore, artista ed artigiano, creatore di un mondo della fantasia che trova forma prima nella grafica e nel design, negli allestimenti, nella scenografia televisiva, teatrale e cinematografica e nella decorazione di spazi fieristici, commerciali e non, per poi concretizzarsi in un modo nuovo di fare intrattenimento, che non è semplicemente evento, ma può essere divulgazione, condivisione, spettacolo e coinvolgimento interattivo.

 Una serie di eventi-spettacolo con mostre itineranti, di genere artistico-culturale e tecnico-scientifico:

  • “Dalla Terra alla Luna” dedicato all’astronautica, alla scoperta dello Spazio e all’esplorazione dell’uomo oltre i limiti della terra, con il coinvolgimento delle scolaresche, delle associazioni astrofile, delle agenzie, gli istituti di ricerca e dell’ Aeronautica Militare, volto a sensibilizzare le nuove generazioni verso temi scientifici e formativi.
  •  “Superheroes Show on Tour” i supereroi come non si sono mai visti, uno spettacolo con mega scenografie, robottoni e cosplayer, un’occasione per far vivere ad adulti e bambini la dimensione dell’universo dei Supereroi, con un’attenzione a quel “eroe buono” che risiede in ognuno di noi. 
  •  “Fantasy Chronicles”, un salto nella dimensione magica del mondo fantasy, dei draghi e dei cavalieri, delle fate e degli stregoni, alla riscoperta della lettura perduta.
  • “Princesses Magic Kingdom Show “, il ballo al castello incantato, un piccolo musical, con le Principesse e i personaggi dei più amati e famosi film e animazioni ispirati a racconti e favole, per tornare insieme a sognare e sperare.
  • “Super Heroes-Expo” supereroi in mostra,  è La più grande esposizione itinerante dedicata ai Supereroi del Cinematic Universe Marvel e Dc con statue “life size” a grandezza reale e in scala riprodotte fedelmente, arricchite da diorami, elementi scenografici e fondali a tema per la creazione di suggestivi angoli ambientati e selfie set.

Eventi che in pochissimi anni sono riusciti a raccogliere anche premi e riconoscimenti di settore conquistando da subito l’attenzione e l’entusiasmo del più vasto pubblico, dagli addetti ai lavori alle famiglie, dal mondo dell’intrattenimento a quello della divulgazione.

Tantissimi, dunque, sono gli eventi, pronti o work in progress, che Wasama realizza completamente, dal concept alle scenografie, dai costumi alle installazioni, alle coreografie e regie, dalla organizzazione e alla logistica come “Street Circus“, Alice e le mille e una fiaba” “Into the Spiderverse, an amazing story”, “Cinefantastique”, “Pianeta Terra”, “Oltre il buio le stelle” e “I Love Robot-One” per citarne ancora altri. Eventi che offrono al pubblico occasione di socializzazione e condivisione, nonché svago e apprendimento.

A marzo 2022, Wasama e il suo team ha stupito l’Italia intera, nelle audition della 12° edizione di  Italia’s Got Talent.  La “Robot Band”  ha performato uno show fantascientifico ambientato in un futuro distopico, cyberpunk, in cui Mecha e Robot si sono evoluti acquisendo una coscienza umana e una sensibilità artistica tale da trasformarsi in un vero gruppo musicale! Tra musica classica, elettronica e influssi rock, davanti agli occhi entusiasti dei giudici del popolare Show televisivo – Frank Matano, Mara Maionchi, Elio e Federica Pellegrini – robot e iconici personaggi ispirati al cinema, videogiochi e cartoni animati si sono riuniti, con le loro armature cybernetiche, per suonare insieme, unendo realtà parallele senza alcuna distinzione o discriminazione. 

La “Robot-Band” di Wasama Creative Factory sarà la protagonista di un fantascientifico tour per l’Estate 2022 che interesserà tutta l’Italia. Cyber-appassionati e fan potranno conoscere la straordinaria band cybernetica in show spettacolari già in programma nei più importanti Theme Park, Mall, Live Arena italiani per un viaggio stellare al di là dello spazio e del Tempo. Una vera e propria experience immersiva che Wasama Creative Factory vuole regalare a tutti gli italiani per augurare una vera ripartenza verso un futuro migliore!

Wasama Creative Factory è tutto questo e molto altro, è una bella fantasia ma nello stesso tempo una concreta realtà, fatta di artisti, performer, attrezzature, competenze tecniche, sperimentazione continua di materie e soluzioni diverse,  ma soprattutto persone riunite da tanta passione e spirito di collaborazione, con una grande attenzione agli aspetti della totale sostenibilità e inclusione, al rispetto dei valori e delle fragilità umane,  che insieme sono riuscite a trasformare le loro passioni in un lavoro con un motto che spiega tutto… Se puoi sognarlo puoi farlo.

E.T. l’Extra-Terrestre

Creato dal genio di Steven Spielberg, il film E.T. l’Extra-Terrestre, uscì negli Stati Uniti l’11 giugno 1982. La storia del dolce alieno abbandonato sulla terra e il suo commovente rapporto con il bambino, Elliott, appassiona da subito gli spettatori. Per il regista, E.T. aprì la strada a un nuovo genere di film: pellicole più personali, incentrate sulle emozioni e sulle condizioni umane dei protagonisti, come Il colore viola, Schindler’s List e Amistad. E.T., distribuito dalla Universal Pictures, raccoglie un grande successo al botteghino, superando il record allora detenuto da Guerre Stellari (del 1977) come film che incassò di più nella storia del cinema. Nel 1994 fu scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 1998 l’American Film Institute l’inserì al venticinquesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, salì al ventiquattresimo posto.

“Credo di avere avuto interesse per strane cose che sfrecciano nella notte sin da quando ero bambino in Arizona. Là l’atmosfera era chiara. Avevamo tante notti stellate. Ricordo che mio padre una notte mi svegliò verso le tre e mi portò su una collina. Stese una coperta e ci sedemmo là a guardare una favolosa pioggia di meteore. Fu straordinario! Volevo sapere che cosa aveva messo lassù quei puntini di luce. Sin d’allora ho avuto la testa nelle nuvole. Fui colpito dalle stelle. E ancora lo sono”.

Steven Spielberg

ET The Extra Terrestrial (1982) Official 20th Anniversary Trailer Movie HD

Un alieno dimenticato sulla Terra viene ritrovato da un bambino, Elliot, che se lo porta a casa. Con la complicità  del fratello più  grande e della sorellina Gertie, Elliot riesce a tenere nascosto agli adulti E.T. e, a poco a poco, tra i due sboccia una tenera amicizia che culmina nella costruzione di un marchingegno per lanciare un S.O.S. spaziale ai compagni affinché lo vengano a riprendere. Alla fine, dopo una lunga serie di peripezie che vedono la morte e la resurrezione dell’alieno, un lungo inseguimento culminante in un volo di biciclette, Elliot e i suoi amici riusciranno a portare E.T. all’appuntamento con l’astronave che lo riporterà  a casa.

” È un film che ci chiede di rinunciare alle nostre consapevolezze adulte, per abbracciare appieno, con sguardo senza cinismi, questa grande storia di solidarietà, dove il sentimento della comunione può completarsi solo se ci abbandoniamo con totale fiducia alla necessità della comunicazione. “Ancora una volta, ed anzi sempre di più, Spielberg aveva sviluppato la sua vecchia (e nuova) concezione del cinema come apparato concepito per il sogno e per lo stupore, per la fiaba e per la meraviglia, comprendendo bene che tutto ciò non era tanto questione di denaro quanto di inventività, fantasia, ardimento”.

Franco La Polla

In una delle tante interviste rilasciate dopo l’uscita della pellicola il regista Steven Spielberg dichiarò:

Fu difficile trovare la giusta rappresentazione di E.T., perché volevo qualcosa di speciale. Non volevo che sembrasse un alieno qualsiasi. Doveva essere qualcosa di anatomicamente diverso, in modo che il pubblico non pensasse che quello fosse un nano in una tuta”.

Alla notte degli Oscar del 1983, la pellicola di Spielberg vince quattro statuette, tra cui quella per i migliori effetti speciali, grazie al pupazzo creato dall’artista italiano e già premio Oscar Carlo Rambaldi. ”Ho sempre visto il piccolo alieno come una figura paterna, un saggio, un uomo-bambino, un vecchio-bambino”, ha detto il regista di recente. E così saggio e fragile lo vediamo nel film.

Il film di Steven Spielberg nasce infatti da diversi spunti “italiani”. Per la creazione dell’alieno protagonista, Spielberg diede diverse istruzioni agli artisti concettuali: E.T. avrebbe dovuto essere alto soltanto un metro, con un collo telescopico e piccoli piedi grassocci. Per la costruzione pratica della creatura, come abbiamo accenato,  si rivolse a Carlo Rambaldi, che aveva già collaborato con il regista in Incontri ravvicinati del terzo tipo. Rambaldi ha vinto l’Oscar per i migliori effetti speciali per ben tre volte: il primo arriva con King Kong di John Guillermin del 1976, per il quale crea un pupazzo di 12 metri; successivamente nel 1979 per Alien di Ridley Scott contribuisce, insieme a Hans Ruedi Giger, all’ideazione della creatura aliena divenuta poi celebre; infine, ovviamente, nel 1982 crea il suo capolavoro, commuovendo il mondo intero con il protagonista di E.T. l’extra-terrestre di Steven Spielberg. Sembra che per la creazione dell’alieno E.T. prese spunto da un fantastico incrocio tra la solarità di Madre Teresa di Calcutta, gli occhi di Carl Sandburg, Albert Einstein ed Ernest Hemingway, l’intelligenza di Albert Einstein …. e la dolcezza dei grandi occhi azzurri del suo amorevole gatto Himalaiano. Inoltre, citiamo l’iconica scena del “volo con la bicicletta”, classificata da “Empire” come la scena più magica mai realizzata nella storia del cinema: è un omaggio del a Vittorio De Sica  e al film  Miracolo a Milano (1951): il regista ne rimase folgorato, soprattutto per la scena finale del film, in cui si vedono i protagonisti volare sulle loro scope magiche mentre si lasciano alle spalle piazza del Duomo. Spielberg rimase talmente colpito dall’originalità della pellicola italiana che anni dopo la omaggiò con la scena più iconica di E. T. l’extra-terrestre.

 

E.T. Bike Chase Scene (1982 Original)

La colonna sonora del film è stata composta da John Williams: per il musicista scrivere la musica della pellicola fu difficile, in quanto dovette comporre commenti musicali per scene che non poteva vedere, o di cui visionava la versione provvisoria, senza effetti speciali o suoni. Inoltre dovette creare una composizione che rendesse simpatico un essere all’apparenza “brutto” come E.T.. Williams ebbe diverse difficoltà nel far aderire la musica alla lunga sequenza finale. Spielberg permise al compositore di scriverla come meglio credeva. In seguito rimontò le scene, in modo che combaciassero con la musica. Come Rambaldi, per il suo lavoro su E.T. l’extra-terrestre, Williams vinse il suo terzo Oscar.

Nel 2002, in occasione del ventesimo anniversario della pellicola, Spielberg decise di ridistribuire E.T., per una nuova generazione, con effetti speciali migliorati, pulizia dei negativi e rimasterizzazione della colonna sonora. La nuova versione, uscita il 22 marzo 2002 negli Stati Uniti e il 29 marzo in Italia, ha ricevuto una tiepida accoglienza, simile a quella ottenuta dalle edizione speciali di Guerre stellari: le modifiche sono state viste come un tentativo di rendere il film politicamente corretto. Peter Travers su Rolling Stone ha commentato

“Ricordate le armi che brandivano i federali? Grazie ai miracoli del digitale, ora brandiscono dei walkie-talkie… È questo che due decenni hanno fatto alla libertà di parola?”

 

E.T. appears in Star Wars - The Phantom Menace (1999)

Inoltre E.T. è protagonista di una “reciproca citazione” tra i due amici Steven Spielberg e George Lucas. Nel film, Quando E.T. va in giro ad Halloween con gli altri bambini chiedendo “dolcetto o scherzetto” vede un ragazzino mascherato da Yoda e inizia a seguirlo dicendo “Casa … casa …” (momento enfatizzato dal compositore John Williams, autore anche della musica di Star Wars, che ha incluso un frammento del suo “Yoda Theme” da The Empire Strikes Back per accompagnare questa scena): questa affezione di E.T. per il personaggio potrebbe far pensare che l’alieno ha “finalmente” trovato qualcosa di familiare anche sul Pianeta Terra. Di rimando George Lucas si è “sdebitato” portando la specie di E.T., gli Asogiani, nel film del 1999 Star Wars : Episode I The Phantom Menace, nella scena del Senato Galattico. Nella saga “espansa” gli Asogiani sono alieni senzienti originari Brodo Asogi. Durante gli ultimi decenni della Repubblica Galattica, gli Asogiani erano rappresentati nel Senato Galattico dal Senatore Grebleips ma quando la Repubblica divenne l’Impero Galattico, il senatore fu accusato di tradimento e il pianeta natale degli Asogiani divenne parte del nuovo governo autocratico. Più di venti anni più tardi, durante la Guerra Civile Galattica che ha opposto l’Impero contro l’Allenza Ribelle, un informatore Asogiano di nome Braxas operava sul pianeta Orlo Esterno di Solay .

Infine esisterebbero diversi progetti di sequel dell’iconico film. Nel luglio del 1982, poco dopo l’uscita sl cinema, Spielberg e Mathison scrissero una relazione per un possibile seguito, intitolato E.T. II: Nocturnal Fears: la storia vedeva Elliott e i suoi amici, catturati da malvagi alieni, tentare di contattare E.T. per chiedergli aiuto. Spielberg cambiò rapidamente idea e soppresse il sequel, dicendo che avrebbe strappato al film la sua innocenza. In ogni caso un libro che fa da sequel è stato scritto da William Kotzwinkle, intitolato E.T.: The Book of the Green Planet. Il romanzo, pubblicato in Italia da Sperling & Kupfer come E.T. Il libro del pianeta verde, narra il ritorno di E.T. sul suo pianeta. Una volta a casa l’alieno scopre che la sua dimora è stata demolita e tenterà di tornare sulla Terra.

E.T. Salva la terra

In occasione della Giornata Mondiale della Terra, ieri, 22 Aprile, Roma è stata visitata nuovamente da E.T., lo straordinario extraterrestre creato da Carlo Rambaldi per il film di Steven Spielberg. Via degli Annibaldi, sul candido muro di travertino, l’artista Harry Greb ha posizionato la sua opera wheatpaste che ritrae l’iconico alieno con una palla da basket, che ritrae il nostro pianeta, e una t-shirt con il messaggio “Save Her” … Salvala!

La Giornata Mondiale della Terra è una manifestazione internazionale per la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta. Conosciuta nel mondo come Earth Day è l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. Fu istituito nel 1970 a seguito di un gravissimo disastro ambientale causato da una fuoriuscita di petrolio a Santa Barbara in California. Coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo. Viene celebrato un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile. Nemmeno la pandemia è riuscita infatti a limitare in maniera significativa l’inquinamento e le emissioni climalteranti in Italia. Tra i luoghi che scontano più di tutti le conseguenze dell’elevato impatto ambientale del nostro stile di vita ci sono infatti le città. Secondo il report di Legambiente “Mal’Aria di città 2021”, nel 2020 sono stati ben 35 i capoluoghi di provincia – su 96 analizzati – fuori legge per polveri sottili. Andando ad analizzare i livelli dei parametri individuati dall’OMS, sono ben 60 le città del Belpaese che hanno registrato una media annua di Pm 10 superiore ai limiti indicati a tutela della salute dei cittadini.

Dobbiamo agire con decisione per proteggere il nostro pianeta sia dal coronavirus che dalla minaccia esistenziale dei dissesti climatici

António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite

Harry Greb è un artista romano quarantenne che ha preso il suo nome d’arte da un leggendario boxeur americano degli anni ’20, noto per la sua potenza e aggressività. Nato e cresciuto nel grande quartiere di Monte Sacro, una zona popolare a nord est di Roma, nota per essere multietnica e fucina creativa. Un quartiere dinamico eppure difficile che porta un’artista a superare il carattere chiuso e timido e a confrontarsi nel mondo al “combattimento quotidiano”, proprio come in un match di boxe.

Fonte: romareport.it   |  wired.it  |  artslife.com

Steven Spielberg saluta Carlo Rambaldi

Artista italiano, noto a livello internazionale per le sue opere in campo cinematografico, Carlo Rambaldi ha vinto per tre volte l’Oscar per i migliori effetti speciali. La sua maestria è stata riconosciuta con il premio Oscar per King Kong (1976) di John Guillermin, Alien (1979) di Ridley Scott e E.T. The extra-terrestrial (1982; E.T. l’extra-terrestre) di Steven Spielberg. R. è stato l’ultimo artista dei trucchi scenici di tipo plastico ed elettromeccanico capace di realizzare il progetto grafico e sovrintendere tutte le fasi di realizzazione del modello, cui ha saputo conferire un certo grado di umanizzazione (basti pensare all’espressione di E.T., sospesa tra malinconia e stupore).Tra i numerosi altri film a cui ha collaborato vi sono anche Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977) sempre di Spielberg, e Dune (1984), di David Lynch. È stato membro del Comitato d’Onore dell’Ischia Film Festival e dell’Accademia Act Multimedia di Cinecittà. Nel 2008 è stato giurato del Calendimaggio, manifestazione di Assisi.

Carlo Rambaldi ci ha lasciati il 10 agosto 2012 all’età di 87 anni a Lamezia Terme in Calabria, dove viveva da molti anni. Steven Spielberg, il regista che con Rambaldi ha avuto un lungo rapporto, umano e professionale, ha commentato così la scmparsa del maestro italiano:

“… una persona disponibilissima, il massimo della collaborazione essenziale nel cinema.. Piango un carissimo amico e un’anima gentile… “Un genio visionario e un artigiano umilissimo, di fenomenale spirito di collaborazione. Con Carlo Rambaldi muore non solo il padre di E.T., ma anche il padre di quella che oggi chiamiamo animatronica. Con lui muore la grande tradizione artigianale del fare cinema… Carlo  collaborò con me per la prima volta per Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977, ndr)… Per gli alieni filiformi e dal capoccione grosso che vediamo alla fine del film si era ispirato alle foto di Roswell della presunta autopsia all’extraterrestre, su cui ridevamo sempre sopra. Poi innumerevoli film di fantascienza a venire avrebbero copiato la sua idea ogni volta che mostravano un alieno”.

Ma il vero capolavoro di Rambaldi, quello che tutti ricordano come il primo, vero estraterrestre dal volto umano, fu E.T., così Spielberg ricorda quel momento:

“Per E.T.,Carlo ebbe la pazienza di produrre dozzine di provini in creta, fino ad escogitare al pupazzo robotico finale, il vecchietto bambino per i cui occhi Carlo si era ispirato al suo bellissimo gatto himalayano”.

All’epoca, ricorda qualcuno, Spielberg scelse Rambaldi perché lo riteneva un autentico artista, un uomo geniale con la fantasia tipica di molti italiani e una capacità artigianale sconosciuta a molti italiani. La scelta si rivelò oculata, poiché valse al film E.T. il premio Oscar e uno straordinario successo di cassetta in tutto il mondo.

Exit mobile version