Steven Spielberg. Tutto il grande cinema

Da Duel a Schindler’s list, da Lo squalo a Minority Report, da Incontri ravvicinati del terzo tipo a Lincoln, da I predatori dell’arca perduta a West Side Story. Le evoluzioni cinematografiche dell’ex enfant prodige del cinema americano, che più di chiunque altro ha saputo raccontare le vertigini dell’immaginario e gli incubi collettivi reinventando il rapporto con il grande pubblico.

Steven Spielberg. Tutto il grande cinema, scritto da Roberto Lasagna, è il libro più completo sul grande amante del cinema che, attraverso alcuni dei film più popolari e scelte produttive che sono sembrate spesso delle sfide, ha liberato le potenzialità del cinema come espressione del coinvolgimento più autentico per uno spettatore che viene risarcito delle proprie ansie e può condividere il diritto a sentirsi ancora una volta fanciullo in un mondo attraversato dai conflitti e dalle guerre.

Con una prefazione di Victor Rambaldi, un saggio introduttivo di Anton Giulio Mancino, e gli interventi di Francesco Saverio Marzaduri, Antonio Pettierre e Roberto Pugliese.

Taken

Taken è un miniserial televisivo di fantascienza in 10 episodi dalla durata di 80′ circa trasmesso la prima volta negli Stati Uniti su Sci Fi Channel nel 2002. In Italia invece è stato trasmesso la prima volta da Italia 1 nel 2004. Il miniserial è stato sceneggiato da Leslie Bohem, diretto da Breck Eisner, Félix Enríquez Alcalá, John Fawcett, Tobe Hooper, Jeremy Paul Kagan, Michael Katleman, Sergio Mimica-Gezzan, Bryan Spicer, Jeff Woolnough, Thomas J. Wright, e prodotto dalla DreamWorks Television, casa di produzione televisiva di Steven Spielberg. Ha vinto l’Emmy come migliore miniserie.

La saga si svolge nell’arco di cinque decadi e quattro generazioni e racconta le storie personali di tre famiglie (i Keys, i Crawford ed i Clarke) che si intrecciano inspiegabilmente con il mistero di una serie di rapimenti ad opera di entità  aliene sulla Terra. Tra gli interpreti principali una giovanissima Dakota Fanning, ora quindicenne e nel cast del nuovo capitolo di Twilight.

Negli anni della seconda guerra mondiale tre famiglie, i Keys, i Crawford e i Clarke, diventano protagoniste dei primi incontri con soggetti extraterrestri. Nel 1945 il Capitano Russell Keys, nel bel mezzo di un combattimento aereo, viene salvato misteriosamente da una morte certa. Dopo la guerra, Russell cerca di condurre una vita normale, ma strani incubi su un rapimento subito dagli alieni e fortissimi mal di testa non glielo permettono. Contemporaneamente, tra giugno e luglio del 1947, fenomeni paranormali vengono segnalati sui cieli di New Mexico e Texas, finché un disco volante si schianta poco distante da una fattoria di Roswell. I militari transennano l’area e tra i primi ad accorrere vi è il Capitano Owen Crawford. L’incidente trasformerà  Crawford da ambizioso membro dell’aeronautica in malvagio cospiratore del governo ombra. Anche Sally Clarke, insoddisfatta del suo matrimonio, vive un’incontro paranormale e viene messa incinta da un visitatore alieno (dalle sembianze umane) cui aveva dato ospitalità. Al di là  del cielo c’è molto di più…

Anche se il papà di Taken. Steven Spielberg, che ha coordinato il progetto, molti autori si sono avvicendati per curarne la regia; tra essi spicca il nome di Tobe Hooper, celebrato dagli amanti del cinema horror come autore di Non aprite quella porta w altri film da brivido. Spielberg ha seguito il progetto (40 milioni di dollari) suggerendo che a raccontare la vicenda fosse la voce fuori campo di una bambina, Dakota Fanning (al fianco di Sean Penn nel film I am Sam). La serie è stata definita a metà  tra Incontri ravvicinati del terzo tipo ed E.T. l’Extra-Terrestre, memorabili pellicole dello stesso Steven Spielberg.

Incontri ravvicinati del terzo tipo. We’re Still Not Alone

“Incontri ravvicinati del terzo tipo” è un classico del cinema di fantascienza diretto da Steven Spielberg, uscito nel 1977. Il film ha fatto la storia del genere, introducendo l’idea dell’incontro tra umani e alieni in maniera innovativa e coinvolgente.

La trama ruota attorno a Roy Neary, interpretato da Richard Dreyfuss, un comune operaio che viene coinvolto in una serie di avvistamenti di UFO. Dopo essere stato testimone di uno di questi incontri ravvicinati, Roy inizia a essere ossessionato dagli avvistamenti e inizia a manifestare strani comportamenti, traendolo in contrasto con la sua vita familiare. Nel frattempo, una scienza di esperti, tra cui il francese Lacombe, interpretato da François Truffaut, indaga sui misteriosi fenomeni.

Ciò che rende “Incontri ravvicinati del terzo tipo” un film unico è l’approccio di Spielberg alla storia. Il regista riesce a catturare l’aspetto meraviglioso e magico degli incontri extraterrestri senza cadere nella piattezza o nell’assurdità tipica di molte pellicole di fantascienza. Spielberg usa con maestria la suspense e la tensione per far avanzare la trama e tenere lo spettatore incollato allo schermo fino alla fine.

La regia di Spielberg è impeccabile. Le sue scelte visive sono sorprendenti e suggestive. Spielberg riesce a creare un senso di meraviglia e incanto utilizzando sapientemente la luce e la fotografia. Le scene in cui appaiono gli UFO sono indimenticabili, con luci brillanti che tagliano il cielo notturno e circondano i personaggi principal.

La colonna sonora di John Williams è un altro elemento fondamentale per l’effetto emozionante del film. Le sue melodie epiche sono state diventate ormai un’icona del cinema e sono in grado di evocare forti emozioni nello spettatore. La musica, insieme alle immagini, crea un’atmosfera coinvolgente e surreale che rende il film ancora più magico e avvincente.

Gli effetti speciali, considerando che il film è stato realizzato nel lontano 1977, sono ancora sorprendenti e convincenti. Le astronavi aliene sono incredibilmente realistiche e il modo in cui interagiscono con l’ambiente circostante è stupefacente. Anche se è evidente che il film utilizza effetti pratici e modellini, questo non toglie nulla al loro impatto visivo.

Il cast del film è molto convincente. Richard Dreyfuss offre una performance emozionante come Roy Neary, un uomo comune trasformato dalla sua obsessiva ricerca dell’incontro con gli extraterrestri. François Truffaut si distingue nel suo ruolo di scienziato francese, apportando una classe e una serietà al suo personaggio. Anche il resto del cast, compreso il giovane attore Cary Guffey nel ruolo del bambino contattato dagli alieni, è eccezionale nel trasmettere le emozioni necessarie per coinvolgere lo spettatore nella storia.

“Incontri ravvicinati del terzo tipo” è un film che riesce a mescolare sapientemente elementi di fantascienza, avventura e dramma familiare. La sua abilità nel catturare la meraviglia e l’emozione di un possibile incontro con creature aliene è ciò che rende il film ancora avvincente anche dopo così tanti anni dalla sua uscita.

In conclusione, “Incontri ravvicinati del terzo tipo” è un film indimenticabile che merita di essere visto da ogni amante della fantascienza. La sua storia coinvolgente, le scelte registiche sorprendenti, gli effetti speciali convincenti e le interpretazioni memorabili trasformano questa pellicola in un capolavoro del genere. Se ancora non lo avete visto, vi consiglio di farlo al più presto. Non ve ne pentirete.

Steven Spielberg saluta Carlo Rambaldi

Artista italiano, noto a livello internazionale per le sue opere in campo cinematografico, Carlo Rambaldi ha vinto per tre volte l’Oscar per i migliori effetti speciali. La sua maestria è stata riconosciuta con il premio Oscar per King Kong (1976) di John Guillermin, Alien (1979) di Ridley Scott e E.T. The extra-terrestrial (1982; E.T. l’extra-terrestre) di Steven Spielberg. R. è stato l’ultimo artista dei trucchi scenici di tipo plastico ed elettromeccanico capace di realizzare il progetto grafico e sovrintendere tutte le fasi di realizzazione del modello, cui ha saputo conferire un certo grado di umanizzazione (basti pensare all’espressione di E.T., sospesa tra malinconia e stupore).Tra i numerosi altri film a cui ha collaborato vi sono anche Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977) sempre di Spielberg, e Dune (1984), di David Lynch. È stato membro del Comitato d’Onore dell’Ischia Film Festival e dell’Accademia Act Multimedia di Cinecittà. Nel 2008 è stato giurato del Calendimaggio, manifestazione di Assisi.

Carlo Rambaldi ci ha lasciati il 10 agosto 2012 all’età di 87 anni a Lamezia Terme in Calabria, dove viveva da molti anni. Steven Spielberg, il regista che con Rambaldi ha avuto un lungo rapporto, umano e professionale, ha commentato così la scmparsa del maestro italiano:

“… una persona disponibilissima, il massimo della collaborazione essenziale nel cinema.. Piango un carissimo amico e un’anima gentile… “Un genio visionario e un artigiano umilissimo, di fenomenale spirito di collaborazione. Con Carlo Rambaldi muore non solo il padre di E.T., ma anche il padre di quella che oggi chiamiamo animatronica. Con lui muore la grande tradizione artigianale del fare cinema… Carlo  collaborò con me per la prima volta per Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977, ndr)… Per gli alieni filiformi e dal capoccione grosso che vediamo alla fine del film si era ispirato alle foto di Roswell della presunta autopsia all’extraterrestre, su cui ridevamo sempre sopra. Poi innumerevoli film di fantascienza a venire avrebbero copiato la sua idea ogni volta che mostravano un alieno”.

Ma il vero capolavoro di Rambaldi, quello che tutti ricordano come il primo, vero estraterrestre dal volto umano, fu E.T., così Spielberg ricorda quel momento:

“Per E.T.,Carlo ebbe la pazienza di produrre dozzine di provini in creta, fino ad escogitare al pupazzo robotico finale, il vecchietto bambino per i cui occhi Carlo si era ispirato al suo bellissimo gatto himalayano”.

All’epoca, ricorda qualcuno, Spielberg scelse Rambaldi perché lo riteneva un autentico artista, un uomo geniale con la fantasia tipica di molti italiani e una capacità artigianale sconosciuta a molti italiani. La scelta si rivelò oculata, poiché valse al film E.T. il premio Oscar e uno straordinario successo di cassetta in tutto il mondo.

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