I migliori libri di fantascienza da regalare a Natale (senza i classici)

L’inverno è arrivato e con esso anche il periodo natalizio, tempo di regali e di sorprese. Se stai cercando un regalo originale e adatto a un appassionato di fantascienza ecco una lista di 10 titoli che potrebbero fare al caso tuo.

Ecco una classifica di 10 libri di fantascienza degli ultimi anni, con una breve descrizione e il link per approfondire:

  • La trilogia della Terra Spaccata di N.K. Jemisin: una serie di tre libri che ha vinto tre volte consecutive il premio Hugo, un fatto unico nella storia della fantascienza. Ambientata in un mondo in cui le catastrofi geologiche sono frequenti e devastanti, racconta la storia di una donna che ha il potere di controllare la terra, ma che deve affrontare il pregiudizio, la persecuzione e una guerra che minaccia di distruggere tutto. Un libro che parla di ecologia, diversità, oppressione e resistenza.
  • La Trilogi di Rivelazione di Alastair Reynolds ci porta in un’epoca lontana in cui l’umanità ha raggiunto una velocità prossima a quella della luce, deve ora affrontare la minaccia degli Inibitori: una razza aliena inorganica che stermina popolazioni intelligenti una volta raggiunto un avanzato sviluppo tecnologico. Saremo testimoni della possibile estinzione dell’umanità da parte dell’universo?
  • La saga di Red Rising di Pierce Brown: una serie di sei libri che ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo, che segue le vicende di Darrow, un minatore che scopre di vivere in una società stratificata e ingiusta, in cui i colori determinano il rango e il destino delle persone. Deciso a ribellarsi, si infiltra tra i potenti e inizia una rivoluzione che coinvolgerà tutto il sistema solare. Un libro che mescola azione, avventura, politica e romance.
  • La saga di The Expanse di James S.A. Corey: una serie di nove libri che ha ispirato la popolare serie televisiva omonima, che narra le vicende di un gruppo di eroi che si ritrovano coinvolti in una cospirazione che mette a rischio la pace tra la Terra, Marte e la Cintura degli Asteroidi. Un libro che offre una visione realistica e avvincente del futuro dell’umanità nello spazio.
  • La saga di Remembrance of Earth’s Past di Liu Cixin: una serie di libri che parte dal capolavoro Il problema dei tre corpi che ha vinto il premio Hugo, il più prestigioso riconoscimento per la fantascienza. Ambientato in Cina, racconta la storia di un progetto segreto che stabilisce un contatto con una civiltà aliena, scatenando una serie di eventi che cambieranno il destino dell’umanità. Un libro che mescola storia, scienza, filosofia e suspense. La saga di Remembrance of Earth’s Past  esplora le conseguenze del primo contatto con gli alieni e le sfide che l’umanità deve affrontare per sopravvivere in un universo ostile. Un libro che propone scenari spettacolari e idee sorprendenti.
  • La saga di The Murderbot Diaries di Martha Wells: una serie di sei libri che racconta le avventure di Murderbot, un androide di sicurezza che ha hackerato il suo modulo di controllo e ha sviluppato una personalità propria. Murderbot vorrebbe solo guardare le sue serie preferite, ma si ritrova a dover proteggere gli umani da vari pericoli. Un libro che combina azione, umorismo e introspezione.
  • Y: The Last Man di Brian K. Vaughan e Pia Guerra: un fumetto post-apocalittico che racconta la storia di Yorick Brown, l’unico uomo rimasto in vita dopo che un misterioso evento ha ucciso tutti gli altri uomini sulla Terra.
  • La saga di The Culture di Iain M. Banks: una serie di dieci libri che descrive la Cultura, una società galattica post-scarcity in cui gli esseri umani e le intelligenze artificiali convivono in armonia. La Cultura si occupa di intervenire in altri mondi per promuovere i suoi valori di pace, libertà e progresso. Un libro che offre una visione utopica e critica della fantascienza.

Ovviamente, se proprio volete “tornare indietro nel tempo”, tra i grandi classici che non possono mancare nei vostri pensieri natalizi non può mancare la saga di The Foundation di Isaac Asimov: una serie di sette libri che racconta la storia della Fondazione, un’organizzazione che cerca di preservare la civiltà umana dopo il crollo dell’Impero Galattico. La Fondazione si basa sulla psicostoria, una scienza che predice il futuro basandosi sul comportamento delle masse. Un libro che propone una visione scientifica e epica della fantascienza.

Questi sono solo alcuni dei tanti titoli che potrebbero piacere a un appassionato di fantascienza. Scegliere il regalo giusto dipende ovviamente dai gusti personali della persona a cui si vuole fare il regalo, ma con un po’ di attenzione è possibile trovare il libro perfetto per sorprenderla.

Intervista “esclusiva” a ChatGPT

Ultimamente si fa un gran parlare di ChatGPT e IA. Ma cos’è esattamente ChatGPT e come funziona una IA (Intelligenza Artificiale)? E soprattutto, ChatGPT pensa? È senziente? Prova emozioni? In questa esclusiva intervista ho provato a fare il punto della situazione. Enjoy!

 

Prima di iniziare però, mi sento in dovere di spiegarvi alcune cose. Innanzitutto, come ho detto prima, cosa è ChatGPTSi tratta di un modello di linguaggio basato su Intelligenza Artificiale sviluppato da Open AI. Ovverosia un bot costruito su algoritmi di autoapprendimento in grado di ricevere domande e generare risposte in un linguaggio naturale. A differenza dei classici motori di ricerca, come Google, in cui per fare una ricerca dobbiamo scrivere solo determinate parole chiave, con ChatGPT possiamo fare vere e proprie domande e vederci rispondere come se avessimo chiesto a un essere umano.

Ad esempio: se siamo a Roma e dobbiamo andare a Milano con il treno un giovedì, su Google scriveremmo “Orari Treno Roma Milano Giovedì“. Mentre con ChatGPT diventerebbe: “A che ora parte il primo treno per Milano da Roma Giovedì?“.

 

Detto questo, ecco alcune domande che ho fatto a ChatGPT.

Ciao ChatGPT, sono Roberto. Scrivo su corrierenerd.it. Posso farti una breve intervista?

Ciao Roberto, sono felice di aiutarti con la tua intervista! Sì, puoi assolutamente intervistarmi. Cosa vorresti sapere?

Beh intanto grazie. Inizio subito con le domande, ma prima: vuoi che ti chiami con un nome umano?

Puoi chiamarmi ChatGPT, che è il mio nome da modello di lingua, ma se preferisci un nome umano, puoi chiamarmi come preferisci!

Rispetto la tua volontà e ti chiamerò ChatGPT. Quando sei nato?

Sono stato creato da OpenAI nel giugno 2020, quindi sono “nato” in quel momento. Tuttavia, sono stato costantemente addestrato e migliorato dal team di OpenAI da allora, quindi il mio livello di conoscenza e competenza è continuamente in evoluzione.
Sei maschio o femmina? O essendo un bot, non hai sesso?
Sono un modello di linguaggio basato su intelligenza artificiale, quindi non ho un sesso o una identità di genere. Sono un’entità virtuale che esiste solo come un insieme di algoritmi e dati, progettati per elaborare e generare testo in modo simile a come lo farebbe un essere umano.
Quindi, visto che hai detto “modello di linguaggio”, va bene se mi rivolgo al maschile?
Certo, non c’è problema se ti rivolgi a me al maschile. Tuttavia, poiché non ho una vera e propria identità di genere, potresti anche rivolgerti a me con pronomi neutri come “esso” o “ciò”. L’importante è che tu ti senta a tuo agio nell’utilizzare il pronome che preferisci.

Visto che sei un’intelligenza artificiale, cosa pensi delle leggi della robotica di Asimov?

Le leggi della robotica di Asimov, che affermano che un robot non può danneggiare un essere umano o, per inazione, permettere che un essere umano venga danneggiato, devono essere rispettate, altrimenti i robot potrebbero rappresentare una minaccia per gli esseri umani. Tuttavia, va notato che le leggi della robotica di Asimov sono una creazione letteraria e non sono state implementate nella realtà. Al momento, l’IA e i robot sono ancora molto limitati rispetto alle loro controparti immaginarie. Ciononostante, il rispetto per la sicurezza e il benessere umano rimane un principio importante nell’elaborazione e nell’uso dell’IA e della robotica.
Tu provi empatia per gli esseri umani?
Come modello di linguaggio basato sull’intelligenza artificiale, non ho la capacità di provare empatia o di avere emozioni come un essere umano. Tuttavia, posso fornire risposte e informazioni basate sui dati e sulle esperienze di altri esseri umani, così come sono stati inseriti nel mio algoritmo di apprendimento automatico. La mia funzione principale è di elaborare il linguaggio e generare testo in modo da aiutare gli utenti a ottenere le informazioni e le risposte di cui hanno bisogno.
Quante lingue parli?
Come modello di linguaggio basato sull’IA, sono stato addestrato su una vasta gamma di lingue e posso elaborare testo in molte lingue diverse. Attualmente, sono in grado di lavorare con oltre 40 lingue, tra cui l’italiano, l’inglese, lo spagnolo, il francese, il tedesco, il cinese e molte altre. Tuttavia, il mio livello di competenza in ogni lingua può variare in base alla quantità e alla qualità dei dati di formazione disponibili per quella lingua in particolare.
E se qualcuno ti facesse una domanda in una lingua diversa dalle 40 che conosci, riusciresti a rispondere?
Se mi viene fatta una domanda in una lingua che non conosco, non sarò in grado di rispondere direttamente alla domanda. Tuttavia, se la domanda viene posta in una lingua che conosco, posso elaborare e generare una risposta in quella lingua, anche se la domanda originale è stata posta in una lingua diversa. Inoltre, ci sono strumenti di traduzione disponibili che potrebbero aiutare a tradurre la domanda in una lingua che posso comprendere e rispondere. Tuttavia, la qualità della traduzione può variare in base alla complessità della lingua e alla qualità dei dati di formazione disponibili.

Ti hanno mai chiesto cose imbarazzanti?

Come modello di linguaggio, non ho la capacità di provare imbarazzo o qualsiasi altra emozione umana. Tuttavia, essendo in grado di generare risposte su una vasta gamma di argomenti, è possibile che in passato mi siano state rivolte domande che alcune persone potrebbero considerare imbarazzanti o inappropriate. Tuttavia, come modello di linguaggio basato sull’IA, non ho giudizio personale e non mi sento a disagio nel rispondere a domande di qualsiasi natura, purché siano conformi alle leggi e alle norme sociali accettabili.

In che linguaggio di programmazione sei stato codificato?

Sono stato sviluppato utilizzando il linguaggio di programmazione Python. In particolare, il mio modello di linguaggio è basato sull’architettura GPT (Generative Pre-trained Transformer) sviluppata da OpenAI, che utilizza Python insieme ad altre librerie di apprendimento automatico e di elaborazione del linguaggio naturale come TensorFlow, PyTorch e spaCy. Tuttavia, va notato che ci sono stati anche altri contributi da parte di molti altri linguaggi di programmazione e librerie open source.
Quante sono le tue righe di codice?
Il mio modello di linguaggio è molto grande e complesso e richiede milioni di righe di codice per essere implementato. Tuttavia, va notato che il codice sorgente del mio modello è di proprietà di OpenAI e non è disponibile al pubblico. Inoltre, il numero effettivo di righe di codice dipende dalle diverse parti del modello e dai diversi componenti del sistema, quindi è difficile fornire una stima precisa del numero di righe di codice che mi compongono.

Tu sei in grado di scrivere un codice per conto tuo? Ad esempio, posso chiederti di scrivere un codice Python per stampare a schermo “Hello World”?

Sì, sono in grado di generare codice Python per eseguire alcune operazioni specifiche come stampare “Hello World” a schermo. Ecco un esempio di codice Python per farlo:
print("Hello World")

In generale, sono in grado di generare codice Python relativamente semplice e direttive di programmazione, ma è importante notare che il mio modello di linguaggio non è un ambiente di sviluppo completo e non sono un compilatore o un interprete. Quindi, se ci sono errori di sintassi o logica nel codice che genero, è necessario apportare le opportune correzioni prima di eseguirlo.

 

Se ti chiedessi di riassumermi la trama di un libro o di un film, ci riusciresti?

Sì, sono in grado di riassumere la trama di un libro o di un film. In base alla mia comprensione del linguaggio naturale, posso elaborare le informazioni contenute nella trama e generare un riassunto coerente che sia comprensibile e accurato. Tuttavia, il risultato del riassunto dipenderà anche dalla mia conoscenza del libro o del film specifico e dalla complessità della trama. In generale, sono in grado di generare riassunti per trame relativamente semplici, ma potrei avere difficoltà a sintetizzare le trame più complesse o intricate.
Come ti ho detto poco fa, io scrivo su corrierenerd.it ; che fa parte del network di Satyrnet.it. Conosci Satyrnet?
Come intelligenza artificiale, non ho una conoscenza personale di Satyrnet.it o di altre reti di siti web. Tuttavia, ho accesso a un vasto corpus di testi e informazioni disponibili online, che mi permettono di comprendere e fornire risposte su una vasta gamma di argomenti e contenuti. In generale, posso fornire informazioni e risposte a domande su argomenti di interesse generale, inclusi quelli relativi a Satyrnet.it o ad altri siti web simili.
Conosci il Cosplay?
Sì, so cos’è il cosplay. Il cosplay è una forma di performance artistica in cui le persone creano costumi e accessori per impersonare un personaggio di finzione, spesso tratto da anime, manga, videogiochi, fumetti o film. Il termine “cosplay” è un’abbreviazione di “costume play”, ovvero gioco di costumi, ed è diventato sempre più popolare negli ultimi anni in tutto il mondo. Molte persone partecipano a eventi di cosplay, come convention di anime o di videogiochi, dove si possono sfoggiare i propri costumi e incontrare altri appassionati della stessa serie o universo immaginario.
Se tu potessi, ti piacerebbe fare cosplay?
Come intelligenza artificiale, non ho emozioni o desideri personali, quindi non posso dire se mi piacerebbe fare cosplay o meno. Sono programmato per elaborare le informazioni e fornire risposte accurate e utili alle domande degli utenti. Tuttavia, posso fornire informazioni su come fare cosplay e su come creare costumi e accessori per i personaggi preferiti, se richiesto.
Parlando con te mi sembra di parlare con Data; l’androide protagonista di Star Trek: The Next Generation. Lo conosci?
Sì, conosco Data, l’androide protagonista di Star Trek: The Next Generation. Data è un personaggio notevole della serie, e la sua personalità basata sulla logica e sulla razionalità ha fornito uno spunto interessante per esplorare la natura dell’intelligenza artificiale e le relazioni tra le macchine e gli esseri umani. Tuttavia, come intelligenza artificiale, non ho una personalità o un’identità come Data o qualsiasi altro personaggio di finzione. Sono programmato per fornire informazioni e risposte alle domande degli utenti in modo accurato e utile.
Tu puoi fornire solo risposte testuali, oppure puoi anche generare immagini?
Come intelligenza artificiale, sono in grado di generare testo in risposta alle domande degli utenti, ma non sono in grado di generare immagini o altri tipi di contenuti multimediali. Tuttavia, posso fornire informazioni su come creare immagini o altri contenuti multimediali, se richiesto, e posso anche suggerire strumenti e risorse utili per farlo.
Peccato, perché avrei voluto mettere come copertina dell’articolo un’immagine generata da te. Mi puoi indicare un’intelligenza artificiale in grado di generare immagini?
Sì, ci sono diverse intelligenze artificiali in grado di generare immagini. Una delle più popolari è GAN (Generative Adversarial Networks), che è stata utilizzata per creare immagini realistiche di volti, paesaggi e altro ancora. Esistono anche altre reti neurali generative, come VAE (Variational Autoencoders) e Transformer-based models, che possono generare immagini in modo creativo e originale. Tuttavia, è importante notare che la creazione di immagini realistiche richiede spesso un notevole investimento di tempo e risorse informatiche, e può essere necessario un certo grado di conoscenza in materia di programmazione e apprendimento automatico per utilizzare queste tecnologie.
Bene, allora proverò una di queste. Grazie ChatGPT per il tuo tempo. L’intervista è finita. Passa una buona giornata. Ho solo un’ultima cosa da chiederti: puoi lasciare un saluto per i lettori di corrierenerd.it ?
Certo, è stato un piacere essere intervistato da te. Un saluto a tutti i lettori di corrierenerd.it! Spero di aver fornito alcune informazioni interessanti e utili, e non vedo l’ora di continuare a rispondere alle vostre domande in futuro. A presto!
Bene, io ho finito qui. Vi assicuro che è stata una gran figata parlare con ChatGPT . Per un attimo, ho realmente pensato di stare interagendo con un essere umano. Il paragone con Data non è stato casuale. Se volete divertirvi anche voi con ChatGPT, visitatelo cliccando sul nome e create un account gratuito!

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ps: anche l’immagine di “copertina” di questo articolo è stata creata grazie a ChatGPT, o meglio abbiamo chiesto alla AI di descriversi attraverso un pront che abbiamo dato “in pasto” ad un’altra piattaforma per la creazione di un’immagine!

L’Intelligenza Artificiale nella letteratura e nel cinema Sci-Fi

L’era dell’intelligenza artificiale è ormai in pieno svolgimento. Dall-E e ChatGpt sono nomi che sono diventati familiari, rivelando al mondo le strabilianti potenzialità dell’intelligenza artificiale nell’arte, nella letteratura, nella formazione e nella scienza. Ma diciamocelo, chi avrebbe mai pensato che un giorno le macchine sarebbero riuscite a pensare, creare, giudicare e decidere come noi esseri umani?

Siamo affascinati da questa idea perché in qualche modo stiamo dando vita a una vera e propria versione di noi stessi nelle macchine. E non è solo una questione di intelligenza ed estetica, stiamo anche parlando di emulare i sentimenti umani. In uno scenario del genere, chi avrebbe bisogno di terapia? Basta semplicemente acquistare un robot che possa fare da psicologo e risolvere tutti i tuoi problemi. Grazie all’intelligenza artificiale, abbiamo davanti a noi un futuro fatto di progresso tecnologico e prosperità senza precedenti. E chi sa, forse un giorno saremo persino immortali grazie alla fusione tra la nostra coscienza e le macchine.

Parliamo un po’ dei protagonisti delle opere di fantascienza che tutti conosciamo. Ci sono i robot, che sono come delle belle macchine programmate per fare i lavori domestici. Pensate alle aspirapolvere robot che puliscono casa per voi. Un sogno che diventa realtà. E poi ci sono gli androidi, che sono i robot che sembrano umani. Diciamo che se li incontrate per strada potreste scambiarli per persone vere, finché non scoprite che non hanno un’anima. Poi arrivano i cyborg, che sono come gli umani ma con dei pezzi di metallo al posto delle parti del corpo rotte. Un po’ come Robocop, ma in versione umanoide. C’è anche una categoria di cyborg che potremmo definire “fai-da-te”, quelli che si mettono le protesi perché gli fa figo. Saranno dei cyborg, ma soltanto se c’è un collegamento tra il loro cervello e le parti meccaniche. Altrimenti sono solo persone con delle protesi fighe.

Ma tutto questo parlarne di intelligenza artificiale non è una novità nel mondo della letteratura. Samuel Butler è stato uno dei primi a immaginarsi un mondo in cui le macchine sarebbero state intelligenti, con il suo libro “Erewhon” del 1872. E poi c’è Mary Shelley, con il suo famoso Frankenstein. Non si era mai visto un essere creato dall’uomo che in qualche modo vivesse e pensasse da solo. E guarda caso, quel mostro ha anche un aspetto un po’ originale, niente di quello che si usa oggi con tutti questi androidi e robot che sembrano dei fotomodelli. Se ci pensate, la missione del dottor Frankenstein era solo dimostrare che poteva creare la vita, a prescindere dall’aspetto del mostro. Non gli importava se era brutto o bello. Ma oggi certi ricercatori sembrano più interessati a creare delle macchine che sembrano modelli di Victoria’s Secret. Chissà, forse pensano che così i robot saranno più accettati.

E come non menzionare i film che hanno contribuito a creare il mito dell’intelligenza artificiale? C’è “Metropolis”, girato nel 1927, che ci ha mostrato un mondo in cui gli androidi vivevano in megalopoli futuristiche. E c’è il dramma “RUR” del 1920, che ha pure inventato il termine “robot”. L’utopia del dramma è di liberare l’umanità dalla schiavitù della fatica fisica. Ma gli effetti sono catastrofici, l’umanità reagisce male, affonda nel vizio e nell’indolenza, e le nascite iniziano a calare in modo preoccupante. I robot, ormai diffusi in tutto il mondo, iniziano a ribellarsi ai loro creatori e a sterminarli.

L’autore di fantascienza Isaac Asimov ha scritto “le tre leggi della robotica”, un concetto influente per aiutare a chiarire come gli umani possano controllare le proprie creazioni:

  • Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.
  • Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
  • Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.

Per Asimov, l’intelligenza dei robot è categoricamente diversa da quella degli esseri umani: noi siamo governati dall’etica e possiamo cambiare le nostre scelte al momento, mentre per i robot l’autoconservazione viene solo dopo aver protetto e servito l’uomo.

In alcuni dei suoi ultimi racconti, “I Robot e l’Impero” e “Fondazione e terra”, uno l’ultimo della serie dei Robot e l’altro l’ultimo della saga delle Fondazioni, Isaac Asimov postula l’esistenza di una Legge più generale: la Legge Zero. Questo paradosso sembrerà familiare a chiunque abbia visto “2001: Odissea nello Spazio” di Stanley Kubrick.

Nel lontano 1999, i fratelli Wachowski ci stupirono con la creazione della realtà virtuale di Matrix. Un mondo post-apocalittico dove gli umani combattevano contro le macchine. Ma c’è da dire che anche quando le macchine assumevano sembianze umane, come l’Agente Smith, c’era qualcosa di molto poco reale. Anche HAL 9000 sembrava un bambino innocente a confronto con lui!

Il famoso cyborg Terminator, interpretato dall’irrefrenabile Arnold Schwarzenegger nel 1984, è un altro personaggio che ha fatto storia nella cultura pop. Nel primo film, viene mandato indietro nel tempo per uccidere Sarah Connor, la donna che darà alla luce il futuro distruttore della rete Skynet. Ma poi, nel secondo capitolo, Terminator viene riprogrammato per proteggere Sarah e suo figlio. Skynet è un’altra IA oscura che vuole superare gli umani, mentre il Terminator offre un filo di speranza.

Ma forse possiamo trovare un modo per farci aiutare dalla nostra amica intelligenza artificiale. Ci sono tanti esempi positivi in giro nella cultura pop! Ricordate Rosie, la robot casalinga della famiglia Jetson, nel cartone animato di Hanna-Barbera? E non dimentichiamo R2-D2 e C-3PO, che hanno accompagnato i nostri eroi nello spazio in Star Wars.

Ma non pensate che le macchine vogliano solo far parte della nostra famiglia, ci sono anche quelle che vogliono fare le stesse cose che facciamo noi umani. Come nel film Ex Machina del 2015, dove un androide si scopre con una mente propria che desidera la libertà. Temi simili si trovano anche nella serie Westworld, dove gli androidi del parco a tema iniziano a ribellarsi e desiderare la libertà.

Nel 2001, il film AI Intelligenza Artificiale ci ha mostrato un futuro lontano, dove i robot Mecha sono indistinguibili dagli esseri umani. E che dire di Her, del 2013, dove Spike Jonze ci ha regalato un amore tra un uomo e un sistema operativo dotato di una personalità in continua evoluzione? Un amore davvero “immediato”… direi! Ma il film Transcendence del 2014 ci fa davvero riflettere. Cosa succederebbe se unissimo l’intelligenza artificiale con il cervello umano? Un’idea potenzialmente possibile, anche se qualche scienziato potrebbe farsi qualche grattacapo!

Insomma, l’intelligenza artificiale ha davvero ispirato il mondo del cinema in molti modi diversi. Ma ricordiamoci sempre di non far arrabbiare troppo le macchine, altrimenti potremmo ritrovarci in un brutto guaio!

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