Star Trek per tutti: i Klingon

Dopo aver parlato di Vulcaniani e Umani in Star Trek, è la volta dei Klingon. Fiera razza guerriera originaria del pianeta Kronos (in lingua Klingon Qo’Nos).  La caratteristica fisica che contraddistingue i Klingon è la grande cresta frontale, contornata da lunghi capelli e un volto con baffi e barba molto pronunciati. Lo sguardo dei Klingon è sempre fiero. Un vero Klingon non abbassa mai lo sguardo davanti al suo interlocutore.

Klingon Celebri

Il Klingon a cui siamo tutti affezionati, che conosciamo meglio e che appare in ben 3 serie di Star Trek (TNG, DS9 e Picard) è Worf. Ma non è l’unico Klingon degno di nota. Come dimenticare infatti suo figlio Alexander, grazie al quale Worf si riscopre un padre premuroso? O il prode Cancelliere Martok, che restituisce a Work l’onore e l’orgoglio di appartenere a una casata (cosa molto importante per i Klingon)? O B’Elanna Torres; l’ibrida Umana-Klingon compagna di Tom Paris, ex Maquis e ufficiale a bordo della USS Voyager? Oppure tornando indietro nel tempo, ai tempi di Star Trek Discovery, come non menzionare L’Rell, Regina dei Klingon grazie alla quale essi finalmente fanno pace e si alleano con la Federazione? E poi c’è il suo compagno Voq, che dopo essersi trasformato in Umano entra nella Flotta Stellare per distruggerla dall’interno, ma fa i conti senza l’oste, perde la memoria e finisce per innamorarsi del Comandante Michael Burnham.

La Cultura Klingon

I Klingon hanno una cultura molto bellicosa. Sono devoti a Kahless; un antico guerriero che per loro rappresenta un messia. Nella religione Klingon inoltre, il “paradiso” è rappresentato dallo Sto-vo-kor. Un un regno in cui vanno i guerrieri valorosi, che passano l’eternità nella gloria del combattimento. Come un nostrano Valhalla norreno. Se un Klingon perde in battaglia con disonore, pur di non mostrare agli altri la propria vergogna preferisce morire. La morte avviene con un suicidio rituale chiamato Hegh’Bath (simile all’Harakiri giapponese).

Il santuario di Boreth

All’interno dell’impero Klingon troviamo il pianeta Boreth. Su questo pianeta, in cui il tempo scorre diversamente, c’è il santuario pipù importante di tutta la religione Klingon. All’interno vivono i sacerdoti, che sono custodi dei segreti Klingon e dei Cristalli del Tempo. Chiunque tocchi un Cristallo del Tempo potrà vedere il proprio destino. Ma una volta visto, non potrà più rinunciarvi e dovrà accettarlo così come viene. In questo modo, il Capitano Pike ha una visione sul suo futuro e scopre come perderà l’uso degli arti e finirà per diventare un vegetale. E questa visione lo tormenterà ogni giorno della sua vita.

I diversi design dei Klingon nel tempo

La prima volta che vediamo i Klingon, è nella Serie Classica. Qui sono rappresentati come una specie del tutto simile a quella umana, con un leggero prununciamento della fronte, sopracciglia allungate, lunghi baffi e barba. Un aspetto simile ai guerrieri di Gengis Khan. Successivamente, nella serie The Next Generation, arriva l’aspetto Klingon più longevo, che è quello a cui tutti siamo abituati e che tornerà anche nella seconda stagione di Strange New Worlds (nonché nella terza di Picard, con il ritorno di Worf).

Ma c’è un momento in cui i Klingon hanno cambiato completamente aspetto. Pur mantenendo la caratteristica cresta, sono stati del tutto cambiati nell’aspetto fisico e nel viso. Sono stati resi più mostruosi. E ciò avviene nelle prime due stagioni di Discovery. Per non parlare poi dell’aspetto bizzarro che hanno anche nei film della Kelvin Timeline. Il motivo più plausibile è quello “cinematografico”. Ovvero negli anni ’60 non c’era il budget per un trucco troppo corposo, quindi si optò per un look più “umanesco”. Poi con il tempo è arrivata la tecnologia, sono arrivati i nuovi strumenti e l’aspetto dei Klingon si è aggiustato. E con Discovery hanno voluto provare a “perfezionarlo”. Ma ai fan non è piaciuto per niente e quindi hanno scelto di farli tornare come prima. Il motivo ufficiale invece, quello “canonico” per intenderci, è stato dato dal produttore Aaron Harberts, il quale ha affermato che esistono diverse casate Klingon, ognuna appartenente a ceppi etnici differenti. Un po’ come sulla Terra con caucasici, sud-sahariani, asiatici, nordici, etc.

Conclusione

I Klingon, assieme Vulcaniani e Romulani, sono una delle specie più iconiche di tutto Star Trek. Nel corso degli anni abbiamo conosciuto Klingon leali (Worf, Martok, Alexander, L’Rell, B’Elanna) e Klingon ostili (Lursa e B’Etor, Duras, T’Kuvma). La cultura dei Klingon è tanto complessa quanto la loro lingua. Col passare degli anni e delle varie serie del franchise, sono diventati una presenza praticamente fissa. Ci sono Klingon nella serie classica, in TNG, in Voyager (anche se è solo B’Elanna, che è mezza umana), in DS9, in Enterprise, in Picard, in Discovery e nelle varie serie animate come Lower Decks. Sono diventati così iconici che se anche per una stagione di una singola serie non appaiono, i fan cominciano ad agitarsi.

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La Stazione Spaziale Internazionale

Tempo fa ho parlato delle tecnologie in uso sulla Stazione Spaziale Internazionale, ma non ho mai approfondito la sua storia. E soprattutto, mi preme anche sottolineare perché questa meravigliosa opera di ingegneria abbia un’enorme importanza per l’umanità.

Stazione Spaziale Internazionale: Storia e Costruzione

La Stazione Spaziale Inernazionale, meglio conosciuta come ISS (da International Space Station) è un progetto collaborativo. Le agenzie che hanno contribuito alla sua costruzione e che continuano a contribuire nei vari progetti sono NASA (Stati Uniti), ESA (Unione Europea) JAXA (Giappone), Roscosmos (Russia) e CSA (Canada). La sua costruzione è iniziata nel 1998. Nel corso degli anni sono state organizzate numerose missioni per portare i vari componenti in orbita e assemblarli tra loro. Dal 2000, la Stazione Spaziale Internazionale ospita permanentemente esseri umani, con equipaggi che si danno il cambio in media ogni 6 mesi. La nostra prima rappresentanza fissa nello spazio.

Caratteristiche e Funzioni della ISS

La ISS è un laboratorio di ricerca orbitante, con al suo interno diversi macchinari che permettono agli astronauti di condurre esperimenti di vario tipo. Grazie a tecnologie avanzate di supporto vitale, l’equipaggio ha a disposizione costantemente acqua, cibo e ossigeno. Inoltre, all’esterno è presente un braccio robotico chimanto Canadarm, che aiuta gli astronauti nelle operazioni di gestione e manutenzione, quando non devono uscire loro stessi per interventi on spot.

Oltre ai vari laboratori di ricerca, la ISS è dotata anche di una palestra, indispensabile per gli astronauti per mantenere attivi i muscoli (vista l’assenza di gravità), una sala da pranzo e una cupola di vetro per l’osservazione della Terra. Nella sala da pranzo è presente una dispensa contenente cibo liofilizato e disidratato, che viene idratata prima della consumazione. La cupola è stata realizzata in Italia e oltre a essere una bellissima finestra sul mondo, rappresenta anche un ausilio per chi deve manovrare il Canadarm da dentro (potendolo vedere non solo dallo schermo di un computer).

Benefici per l’umanità

La Stazione Spaziale Internazionale fornisce un enorme contributo alla nostra conoscenza dello spazio e del nostro stesso pianeta. Gli esperimenti condotti a bordo ci forniscono informazioni preziose sugli effetti della micro gravità sul corpo umano. Inoltre, abbiamo migliori conoscenze sulle tecniche di coltivazione di piante nello spazio (utili per il riciclo dell’ossigeno in vista di missioni più lunghe, come quelle su Marte). In ultimo, ma non certo per importanza, lo sviluppo tecnologico Spaziale contribuisce enormemente anche alla crescita della tecnologia quotidiana. Se oggi abbiamo smartphone e tablet con GPS, sensori di movimento e di prossimità e tanto altro, lo dobbiamo proprio alla ricerca spaziale.

E poi, la continua collaborazione delle varie agenzie ai programmi spaziali, contribuisce a rafforzare i rapporti diplomatici tra gli stati membri. E questo non è certo da sotovalutare.

Cittadini della Terra nello Spazio

Un aspetto molto importante della permanenza umana nello Spazio è anche quello filosofico. Chi si abitua ad osservare la Terra da così lontano non vede confini. Anzi, inizia a trovare assurdo che esistano. A bordo della ISS ci sono stati equipaggi che comprendevano persone di nazionalità diverse, i cui paesi originari erano persino in guerra. Queste persone hanno capito la stupidità di tutto ciò e si sono dissociate. Luca Parmitano racconta di come nel suo equipaggio fossero presenti due donne, una di nazionalità Israeliana e una Palestinese. Entrambe hanno collaborato senza problemi e si sono volute bene senza pregiudizi. Come è giusto che sia.

Progetti Futuri

La ISS continuerà a esistere almeno fino al 2028. Ma già da oggi, diverse agenzie spaziali stanno lavorando a nuovi progetti. È prevista una nuova Stazione Spaziale per il dopo-ISS, assieme alla realizzazione di una seconda Stazione Spaziale, in orbita lunare. Si sta anche lavorando a varie missioni per portare astronauti da Terra a Luna e da Terra (o Luna) a Marte. Nonché una futura terza Stazione Spaziale in orbita marziana. Le stazioni serviranno da docking Point per le astronavi e saranno dotate di lander per far atterrare gli astronauti su Luna e Marte. E saranno utili anche per la ricerca sui rispettivi pianeti. Tutto ciò sarà possibile grazie alle basi messe dalla Stazione Spaziale Internazionale (e dalle varie stazioni orbitanti precedenti).

Conclusioni

La Stazione Spaziale Internazionale rappresenta il nostro trampolino di lancio verso lo Spazio e i futuro. Grazie a questa magnifica opera di ingegneria e agli esperimenti condotti al suo interno, l’umanità sarà in grado di approfondire sempre di più la conoscenza del cosmo e degli elementi che lo formano. E andremo sempre più avanti, spingendoci sempre oltre, superando ogni volta nuovi confini. E piano piano, arriveremo veramente a esplorare strani nuovi mondi. Anche noi, come gli equipaggi di Star Trek, potremo arrivare coraggiosamente là, dove nessuno è mai giunto prima.

Angela Stella Larosa: Mondo Del Tramonto – Recensione

Un Fumo Viola appare improvvisamente e nell’arco di 9 anni 144 milioni di Esseri Umani spariscono al suo interno. In 3500 si ritrovano su di uno strano Mondo disperso nel nulla, dove il tempo non scorre e tutto è avvolto da un perenne Tramonto. Sono Immortali e in più circondati da tecnologia avanzatissima. Di fatto, però, nessuno può lasciare il pianeta. Perché mai sono finiti lì? E il Fumo Viola cosa c’entra? Come faranno a tornare sulla Terra? Esiste un modo per farlo? Durante il trascorrere dei secoli i nostri eroi cercheranno le risposte a tutte queste domande… Per trovarle affronteranno un viaggio all’insegna dell’ignoto tra droidi, simulazioni, Modalità, Tavoli che non sono solo tali e simboli sparsi ovunque. Scopriranno segreti inimmaginabili… Primo fra tutti: non sono gli unici abitanti di Mondo del Tramonto.

Una misteriosa calamaità che avvolge e rapisce le persone, un mondo in cui il tempo si è fermato al tramonto, tecnologie avanzatissime, società utopistica e un importante quesito esistenziale. Questo, signore e signori, è “Mondo del Tramonto”, di Angela Stella Larosa. I protagonisti di questo romanzo sono persone nate e cresciute in epoche diverse, che a un certo punto della loro esistenza hanno incontrato uno strano fumo viola che le ha avvolte e rapite. Al loro risveglio si sono trovate tutte su uno strano pianeta, in cui il tempo è fermo al tramonto. Tutte le persone si sono svegliate insieme nello stesso momento, indipendentemente dal loro anno di provenienza. E partendo da zero, hanno iniziato a cercare di capire cosa fosse successo, perché loro erano lì, ma soprattutto a cercare una via d’uscita.

Buon Viaggio su Mondo del Tramonto…

 

Star Trek per tutti: Gli Umani

Dopo aver parlato dei Vulcaniani e delle loro caratteristiche e peculiarità, mi sembra il caso di approfondire la specie umana, così come appare nell’universo di Star Trek. Gli umani sono tra i fondatori della Federazione Unita dei Pianeti. Anzi, si può tranquillamente dire che senza di noi la Federazione non sarebbe proprio nata, visto che il processo di unificazione tra i popoli galattica inizia per volontà di Jonathan Archer; lo storico Capitano della prima Enterprise: la NX-01. La prima astronave umana a raggiungere curvatura 5.

CIVILTA’ UMANA

La civiltà umana descritta in Star Trek ha superato le differenze interne. Non esistono più “i popoli” della Terra, ma solo un unico grande popolo. Le Nazioni Unite, poi diventate Nuove Nazioni Unite, si sono trasformate nella Federazione della Terra Unita. La razza umana prolifera su Terra, Luna, Marte e ha diverse colonie sparse nel territorio federale. L’economia ha abbandonato il concetto capitalistico del profitto, in favore del progresso. A partire dal XXII Secolo infatti, la Terra Unita ha abbandonato l’uso dei soldi. Si lavora per progredire, sia individualmente che comunitariamente. Il concetto vulcaniano “il bene di un singolo non può superare il bene comune” è diventato un mantra anche per gli Umani. Tuttavia, spesso si parla di “crediti federali” e, di tanto in tanto, in vari episodi sparsi qua e là, si parla anche di monete di scambio.

Ma non dobbiamo confondere l’esistenza di una moneta di scambio con il concetto di economia che abbiamo oggi nel mondo reale. Si parla di piccole transazioni, per potersi concedere qualche capriccio extra, sempre nei limiti del buon senso. La civiltà umana infatti, non necessita di soldi per sopravvivere, perché grazie alla tecnologia le persone possiedono tutto ciò di cui hanno bisogno per vivere. Tutti hanno una casa, nessuno escluso. Grazie ai replicatori di materia, installati in tutte le case, è possibile ottenere cibo ogni volta che se ne ha voglia semplicemente selezionandolo dal computer. Il teletrasporto pubblico ha reso i viaggi su lunghe distanze molto più frequenti. Quindi chi per necessità deve spostarsi per lavoro, può farlo istantaneamente. Tuttavia non sono sparite le tradizioni come la cucina, l’agricoltura e l’artigianato. Tanto per fare alcuni esempi degni di nota, il Capitano Picard possiede un vigneto in cui produce il famoso vino “Chateau Picard”, mentre il Capitano Pike vive in campagna, ha un terreno tutto suo ed è un ottimo cuoco. La tecnologia non ha rimpiazzato del tutto le abitudini umane.

LA FLOTTA STELLARE

Se Vulcano offre un determinante contributo all’interno della Federazione grazie all’Accademia delle Scienze, un ulteriore enorme contributo lo offre anche Terra grazie alla Flotta Stellare. Si tratta di una flotta di astronavi costruite nella colonia marziana di Utopia Planitia. Le navi, divise per categorie, hanno lo scopo principale di esplorare la galassia alla ricerca di “nuove forme di vita e nuove civiltà”, di osservarle e di valutare quali di queste sono pronte per un primo contatto, o per l’adesione alla Federazione stessa. Tuttavia, lo spazio è pieno di pericoli e le razze predatorie sono ovunque. Quindi ogni nave è equipaggiata anche con armi per potersi difendere e difendere la Federazione stessa da eventuali attacchi esterni.

Attenzione: quando si parla di Flotta Stellare ci si riferisce in particolar modo alle navi prodotte su Utopia Planitia. Per intenderci, quelle con la sezione a disco, il corpo centrale e le due gondole di curvatura. Le altre navi federali, come ad esempio quelle vulcaniane, sebbene siano parte dell’esercito della Federazione, non fanno parte della Flotta Stellare.

UMANI CELEBRI

Considerando che Star Trek incentra la maggior parte dei suoi episodi intorno a protagonisti umani, è difficile fare una cernita di Umani celebri. Tuttavia ce ne sono alcuni degni di nota più di altri. Li elencherò in ordine cronologico, ovvero a seconda del periodo storico in cui sono vissuti nell’universo narrativo di Star Trek.

  • Jonathan Archer: Capitano dell’Enterprise NX-01. Colui che ha dato il via al processo di formazione della Federazione Unita dei Pianeti. In sua memoria verranno costruiti la USS Archer e il Molo Spaziale Archer.
  • Charles Tucker III, detto Trip: Capo Ingegnere dell’Enterprise NX-01. Grazie al suo sacrificio Archer potrà portare a termine la sua missione e dare il via ai negoziati per la futura Federazione
  • Christopher Pike: Capitano della USS Enterprise NCC-1701. Determinante nella battaglia contro Controllo, contribuisce a salvare l’Universo intero dalla distruzione. Più avanti, si sacrificherà per salvare numerose vite, restando invalido. A lui verranno dedicate diverse iniziative federali.
  • Michael Burnham: Comandante della USS Discovery e poi Capitana della USS Discovery – A. Sorella adottiva del leggendario Spock. Cresciuta su Vulcano è un raro caso di Essere Umano capace di ragionamenti estremamente logici “alla vulcaniana”. Per salvare l’Universo da Controllo, viaggia 930 anni avanti nel tempo, ritrovandosi nell’anno 3188 insieme alla Discovery e a tutto il suo equipaggio.
  • Nyota Uhura: Cadetto, poi Tenente della USS Enterprise NCC-1701 e della USS Enterprise NCC-1701-A. La sua importanza, più che ai fini della storia, è legata al mondo reale. Per la prima volta infatti, negli anni ’60 del XX Secolo, una donna di colore veniva raffigurata come ufficiale di una nave stellare. Ed era anche protagonista (assieme agli altri) di una iconica serie come Star Trek.
  • James Tiberius Kirk: Capitano delle USS Enterprise e Enterprise-A: ufficiale in comando coraggioso e leale. Grazie alle sue “rivisitazioni” della prima direttiva è riuscito a salvare diverse situazioni e a farsi amici anche gli alieni più ostili. Tipico dongiovanni, riesce a conquistare donne umane e aliene solo con un sorriso. Storico il suo bacio con Uhura nella serie classica (primo bacio televisivo tra un uomo bianco e una donna nera).
  • Hikaru Sulu: pilota delle USS Enterprise e Enterprise-A, poi capitano della USS Excelsior. ha aiutato i suoi vecchi compagni Kirk e McCoy salvandoli dai Klingon. A lui è dedicata una serie di astronavi chiamate USS Hikaru Sulu (con le successive lettere A, B…)
  • Montgomery Scott: capo ingegnere delle USS Enterprise e Enterprise – A. Rimane intrappolato nei buffer di un teletrasporto e viene risvegliato 80 anni più tardi da Geordi La Forge, suo corrispettivo nella USS Enterprise – D. I suoi dialoghi col giovane ufficiale rappresentano un ponte di collegamento tra la serie classica e TNG, con Scott che “cede il posto” a La Forge, un’eredità importante.
  • Jean-Luc Picard: Capitano delle USS Enterprise D ed E, poi Ammiraglio della Flotta Stellare. Analogamente a Kirk, le sue “interpretazioni creative” della prima direttiva serviranno a risolvere diverse situazioni. La sua vicinanza al giovane Wesley Crusher lo rende, agli occhi del ragazzo, una sorta di secondo padre. Il suo figlio biologico: Jack Crusher-Picard, si arruolerà nella Flotta e presterà servizio sulla USS Enterprise – G.
  • William Riker: Comandante delle USS Enterprise – D ed E, e successivamente Capitano della USS Titan. Sua è l’eredità di sciupafemmine di Kirk, sebbene sia da sempre innamorato della sua collega, poi moglie, Deanna Troi.
  • Wesley Crusher: figlio della dottoressa Beverly Crusher e dell’ufficiale della Flotta Jack Crusher. Durante il suo cammino incontrerà un Viaggiatore, il cui compito è vigilare sullo spaziotempo. Egli lo noterà e infine lo porterà con sé, arruolandolo definitivamente tra i viaggiatori. Sarà lui poi, ad arruolare Kore, la figlia del Dr Adam Soong, nel 2024 e farla diventare una viaggiatrice.
  • Benjamin Sisko: Comandante della Stazione Spaziale Deep Space 9. Grazie a lui la Federazione riuscirà a vincere la guerra contro il Dominio. Successivamente, sarà il primo Umano a venire ammesso tra i Profeti Bajoriani.
  • Katheryne Janeway: Capitana della USS Voyager. Grazie al suo carisma e al suo coraggio, la Voyager affronterà un viaggio decennale dal quadrante Delta fino a casa. Sarà merito suo (e del Vulcaniano Tuvok) se la Borg Sette di Nove riuscirà a scollegarsi dal collettivo e a tornare umana.
  • Chakotay: Comandante della USS Voyager ed ex-comandante dei Maquis. Affiancherà Janeway nel difficile compito di far convivere i due equipaggi (Federali e Maquis) nel lungo viaggio della Voyager.
  • Sette di Nove: Umana assimilata dai Borg da bambina, poi scollegata dal collettivo e divenuta ufficiale sulla Voyager. Molto curiosa di esplorare la sua umanità, in un ruolo che la rende simile a Data in TNG. Dopo il rientro della Voyager sulla Terra, si arruolerà nella Flotta Stellare fino a diventare Comandante della USS Titan – A e, successivamente, Capitana della USS Enterprise – G.
  • Liam Shaw: Capitano della USS Titan – A. All’apparenza burbero e ottuso, si rivelerà poi essere un ottimo capitano, ligio al dovere e fedele alla Federazione. In punto di morte, cederà il posto a Sette di Nove, che poi scoprirà che in realtà lui l’aveva sempre segretamente ammirata.
  • Jack Crusher-Picard: Figlio di Jean-Luc Picard e Beverly Crusher, nel suo DNA scorre “sangue Borg”, grazie al fatto che quando è stato concepito, suo padre aveva ancora delle nanosonde nel suo sangue. Possiede un’enorme empatia verso il prossimo, eredità di entrambi i genitori. Inizialmente distaccato nei confronti del padre, che vede come una persona assente dalla sua vita, finirà per ricredersi quando esso rischierà la vita per salvarlo dalle mani dei Borg

I POTENZIATI

Riservo una categoria a parte per gli Umani Potenziati. Essi nascono come risultato del Progetto Crisalide, in cui gli scienziati crearono una specie di super-umani mentalmente e psicologicamente superiori. Più forti e resistenti, dotati di maggior efficienza polmonare e cardiaca (50% in più rispetto agli Umani normali) e quoziente intellettivo superiore al doppio della norma.

Purtroppo, non si poteva fare niente per l’ambizione e la fame di potere. E alcuni potenziati, una volta raggiunta la consapevolezza del loro potenziale, ne approfittarono per attaccare l’umanità. Fu l’inizio delle Guerre Eugenetiche (che nel canone principale di Star Trek si combatterono negli anni ’90 del XX Secolo, anche se nella Seconda Stagione di Star Trek Picard, il dottor Adam Soong tira fuori il “Progetto Kahn” nel 2024), che terminarono con l’esecuzione di massa dei potenziati ribelli. Alcuni di loro però riuscirono a fuggire e trovare rifugio in animazione sospesa a bordo del l’astronave SS Botany Bay. Essi erano guidati dal tiranno Kahn Noonien Singh, il peggior tiranno potenziato mai esistito. Dopo la sua sconfitta, la Federazione mette al bando i potenziati. Tuttavia, alcuni scienziati continuano nella ricerca.

POTENZIATI CELEBRI (BUONI)

Sebbene siano banditi dalla Federazione, ne corso delle varie serie di Star Trek incontriamo alcuni potenziati. Alcuni di essi sono ancora malvagi, altri invece sono frutto di esperimenti mal riusciti e hanno diversi handicap cognitivi. Due di essi però, sono riusciti a vivere una vita tranquilla nascondendo la loro natura di potenziati. Sto parlando del Dottor Julian Bashir, in servizio presso la Stazione Spaziale Deep Space 9, e dell’ Illiryana Una Ch’In Riley, meglio conosciuta come Numero Uno; Comandante Prima Ufficiale del Capitano Pike sulla USS Enterprise. Quest’ultima non è umana, ma ho voluto comunque citarla vista l’importanza che ricopre all’interno del Franchise e della serie Strange New Worlds.

CONCLUSIONI

Gli esseri umani di Star Trek alla fine non sono tanto diversi da noi. Quello che è cambiato, e a cui a parer mio dobbiamo mirare tutti, è la civiltà. Il superamento dei confini, il distacco dai temi del profitto e della competizione esagerata, la fine di ogni forma di razzismo. Un’umanità pacifica, con ancora i suoi difetti, ma che vive in armonia con il resto della galassia. Una civiltà. Cosa che purtroppo ancora noi non siamo. Ma che magari diventeremo un giorno.

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Star Trek per tutti: I Vulcaniani

Vorrei iniziare oggi una serie di articoli di approfondimento sull’universo di Star Trek. Questa magnifica opera, iniziata nel 1966 con l’ episodio pilota “Lo Zoo di Talos” (in riginale: “The Cage”) e mai tramontata, tornata recentemente alla ribalta grazie a nuove serie come Discovery, Strange New Worlds, Picard Prodigy e Lower Decks, ha molto da raccontarci. Quando Gene Roddenberry ha caratterizzato le varie specie aliene, ha inserito in loro caratteristiche umane ben note. Esagerandole. E da oggi cercherò di analizzare tutte. Iniziamo subito con la prima: i Vulcaniani.

I Vulcaniani sono la prima specie a entrare in contatto con gli umani nell’universo di Star Trek. Sono loro il nostro primo contatto. Approdano sulla Terra negli anni ’60, a pochi mesi dal lancio della prima missione umana sulla Luna, come ci racconta T’Pol nell’episodio di Enterprise intitolato “Carbon Creek”. Ma si palesano solo un secolo dopo, davanti a Zefram Cochrane il 5 Aprile 2063. Quel giorno infatti, l’astronave Vulcaniana T’Plana Hath aveva intercettato la scia di curvatura della Phoenix; primo mezzo con motore a curvatura della Terra, e aveva deciso di andare a dare un’occhiata.

LA CIVILTA’ VULCANIANA

I Vulcaniani hanno una civiltà dedita alla logica, anche se non è sempre stato così. Anticamente infatti, il loro pianeta (Vulcano) era molto simile al nostro, con nazioni che si facevano la guerra a vicenda con qualsiasi pretesto. A causa dei continui conflitti, l’intera razza Vulcaniana rischiava l’estinzione. Così il filosofo Surak scrisse i fondamenti della logica: una serie di trattati in cui descriveva un approccio non violento e ragionato, basato su una ferrea disciplina di controllo delle emozioni, per affrontare ogni tipo di situazione.

La filosofia  di Surak fu talmente potente da influenzare i vari governi del pianeta che, nel corso degli anni, attuarono una serie di riforme pacifiste basate sul buon senso della logica, che portarono Vulcano a diventare un’unica nazione prosperosa. Un gruppo di persone però, non trovava giusta la filosofia di Surak per cui le emozioni andassero tenute così fortemente sotto controllo. Questi liberi cittadini decisero di separarsi dal resto dei propri simili e si trasferirono su un lontano pianeta chiamato Romulus, fondando la civiltà Romulana. Ma di loro parleremo in un altro momento. Infine, i Vulcaniani hanno un saluto caratteristico: la mano forma una sorta di “V” con mignolo e anulare uniti da una parte è indice e medio uniti dall’altra, mentre a voce alta dicono “Lunga Vita e Prosperità”.

VULCANIANI CELEBRI

Il Vulcaniano più famoso dell’intero franchise è senza dubbio Spock. Anche se lui non è del tutto Vulcaniano. La madre infatti, Amanda Grayson, è umana. Ma all’interno di Star Trek Spock non è l’unico Vulcaniano “degno di nota” che incontriamo. Come non citare il suo stesso padre, l’ambasciatore Sarek? Ma andando avanti con le serie ci imbattiamo in altre personalità di spicco. Il tenente Tuvok, ufficiale in servizio presso la USS Voyager, la sub-comandante T’Pol, primo ufficiale del Capitano Jonathan Archer a bordo dell’Enterprise NX-01 e la rivoluzionaria T’Pau, che lotta per rendere legale la fusione della mente.

CAPACITA’

Sebbene siano molto simili esteticamente a noi umani, tranne per le caratteristiche orecchie a punta, i Vulcaniani differiscono da noi per una serie di capacità. Intanto sono molto più forti e resistenti. Riescono inoltre a tramortire un avversario con un semplice tocco sui nervi della spalla, chiamato “La Presa Vulcaniana” in grado di provocare uno stato di sonno profondo nella vittima. Un’altra abilità molto particolare è la fusione della mente. Una sorta di potere telepatico che si attiva con uno speciale rito. Uno dei due tocca il viso del suo interlocutore un modo particolare e recita la formula “La mia mente è la tua mente, i tuoi pensieri sono i miei pensieri”. In un attimo le coscienze dei due si fondono, facendo condividere tra loro esperienze, ricordi ed emozioni. In questo modo, oltre a comprendere meglio l’altro, si crea uno stato di profonda empatia che rende le due persone molto legate tra loro. Lo usa Tuvok per aiutare Sette di Nove ad uscire dal collettivo Borg e da allora, i due si considerano amici.

Piccola curiosità: nonostante l’avanzatissimo stato scientifico e tecnologico in cui vive la propria civiltà, i Vulcaniani sono molto attaccati alle proprie tradizioni. Molti di loro infatti vengono promessi sposi ai rispettivi partner sin da bambini, secondo criteri logici sulla base del DNA, al fine di far nascere una stirpe perfetta. Sono molto dediti alla meditazione, strumento fondamentale per il controllo delle emozioni e “vanno in calore” una volta ogni sette anni. Tale periodo è conosciuto come Pon-Farr e rappresenta un momento di fertilità in cui le coppie possono liberare la propria libido e sfogarsi. Ma i Vulcaniani non conoscono la lussuria, quindi il sesso da Pon-Farr è da considerarsi puramente a scopo riproduttivo.

L’IMPORTANZA DI VULCANO ALL’INTERNO DELLA FEDERAZIONE

Il pianeta Vulcano è molto importante all’interno della Federazione Unita dei Pianeti. Oltre a esserne uno dei fondatori, insieme alla Terra, è anche la sede della più importante università a livello federale: L’ Accademia delle Scienze. Ma non è così importante solo per la sua scuola. Da Vulcano infatti, sono arrivati i primi aiuti al genere umano mentre esso diventava una civiltà galattica. Le loro scienze e tecnologie hanno aiutato i terrestri nella creazione della Flotta Stellare, che è stata determinante per l’avvio delle trattative che poi hanno portato alla nascita della Federazione. Inoltre, dal loro “Ordine Generale 1” nasce la famosa “Prima Direttiva”. Ovvero il divieto assoluto di interferire con lo sviluppo di una civiltà pre-curvatura, al fine di far giungere tale civiltà a una consapevolezza piena, senza influenze esterne.

CONCLUSIONI

E voi cosa pensate dei Vulcaniani? Troppo noiosi o partner ideali per il nostro sviluppo? Quale è il vostro Vulcaniano preferito? Fatemelo sapere, io sono sempre su Instagram.

Lunga vita e prosperità a tutti!

Cosa cambierà con l’AI?

Con l’avvento dell’intelligenza artificiale i continui sviluppi e miglioramenti di ChatGPT e con tutte le sue integrazioni; il mondo sta per affrontare un (nuovo) cambiamento epocale. Ma, di preciso, a cosa stiamo andando incontro?

Al pari di altri grandi cambiamenti epocali come l’introduzione di Internet o, andando molto più indietro, la stampa a caratteri mobili, ci saranno aspetti della nostra vita che miglioreranno, mentre altri resteranno immutati. Quello che cambierà più di ogni altra cosa sarà il lavoro (e il relativo mercato). Molte figure professionali infatti sono destinate a sparire, come già è successo in passato. Ma questo non vuol dire che saremo più poveri e disoccupati.

La storia ci insegna che da sempre, là dove un mestiere scompare, ne nasce uno nuovo. Con la stampa a caratteri mobili non sono spariti gli amanuensi, bensì essi stessi si sono adattati al cambiamento. Coloro che prima copiavano a mano interi libri, ora riproducevano le pagine stampandole in serie. Anche con Internet abbiamo cambiato alcune abitudini lavorative. Tanto per fare un esempio, una volta per prenotare una stanza in albergo dovevamo cercare il numero dell’agenzia di viaggi dalle Pagine Gialle, telefonare oppure recarci in loco e prenotare in sede, pagando in contanti. Oggi ci colleghiamo ad un qualsiasi sito di prenotazioni, scegliamo l’hotel, paghiamo online e siamo a posto.

Sono forse sparite le agenzie di viaggi ? No, ora al posto degli uffici su strada abbiamo dei siti con gente che lavora anche da casa, e al posto dei centralinisti abbiamo persone che smistano le prenotazioni dal web e assegnano le camere nei propri hotel. E questo è sol uno dei tanti esempi.

Internet ha anche introdotto i Social Network e tutto il mercato nato di conseguenza. Sono nate nuove figure professionali, come i blogger , gli YouTuber, gli Streamer, i Social Media Manager e gli Influencer. Figure professionali che non hanno sostituito lavori già esistenti, anzi hanno creato nuove opportunità.

L’Intelligenza Artificiale al servizio dell’uomo

C’è un meme che gira da un po’ su Internet, che recita: “Gli antichi Romani si alzavano a mezzogiorno, lavoravano due ore e poi stavano tutto il giorno a sciacquarsi le pa##e alle terme. E il loro impero è durato 2000 anni. Così, per dire.” e un commentatore risponde “Vallo a raccontare agli schiavi”.Ora, tralasciando l’imprecisione sugli anni (la città di Roma esiste da 2773 anni, ma l’impero ne è durati circa 300), questa frase con il relativo commento sono un punto di partenza.

Se da un lato è vero che un tempo c’erano gli schiavi che facevano il “lavoro duro”, è altrettanto vero che oggi, tra domotica, automazione industriale e intelligenza artificiale, possiamo dire di avere i nostri “schiavi elettronici”. E quindi? Immaginate di dover preparare un resoconto mensile sull’andamento della vostra azienda, confrontando dati percentuali, dati previsionali, risultati ottenuti, costi, ricavi, guadagni …dovete preparare un grafico per ogni settore interessato e scrivere un rapporto dettagliato da consegnare al vostro capo entro pochi giorni.

In condizioni normali, questo sarebbe un lavoro che richiederebbe ore di straordinario (magari non pagato), giorni extra da passare in ufficio e una mole di dati da confrontare da uscire di testa. Grazie agli strumenti forniti dalle varie app di AI invece, vi basterà chiedere al vostro dispositivo di mettere i dati in fila e creare da solo i grafici e i vari prospetti; così da potervi concentrare sulla relazione, risparmiando più della metà del tempo. E il tempo che rimane? Beh…potete andare a sciacquarsi le pa##e alle terme, no?

Quindi, in conclusione, se da una parte è vero che bisogna reinventarsi stare a passo coi tempi, dall’altra è altresì vero che questi nuovi strumenti, se usati bene, rappresenteranno un grande aiuto per il miglioramento della qualità della vita e del lavoro. Bisogna solo saper guardare avanti senza pregiudizi.

Resident Evil 9 – i primi rumor

Non abbiamo fatto in tempo a finire di giocare a Resident Evil 4 Remake e a Resident Evil Village –  Le Ombre di Rose, che già sui social fioccano i primi rumor su Resident Evil 9. A partire dalla dichiarazione di Capcom circa un ritorno fisso alla terza persona per i prossimi capitoli. Secondo questi rumor, il titolo dovrebbe essere ApocalXpse, letto “Apocalypse”, ma con la X (anziché la Y) affiancata alla l minuscola che insieme raffigurano un IX; ovvero il 9 romano. Continuando la tradizione iniziata nel capitolo 7, con i numeri romani evidenziati sui titoli. Ma i rumor parlano anchedi un ritorno dei vecchi protagonisti.

Pare infatti che il protagonista principale del nono capitolo della popolare saga sia Chris Redfield, che segue le tracce della BSAA fino ad arrivare in Europa. L’ambientazione di RE9 quindi, sarà pressappoco la stessa di RE8. Anzi, forse si tratterà di un sequel diretto (se non addirittura di un capitolo contemporaneo) di quest’ultimo. Forse in linea di tempo precedente a Le Ombre di Rose.

Sempre secondo queste voci di corridoio, Chris sarà affiancato da Jill Valentine, che interpreterà un ruolo simile a quello di Ada in RE4. Non è esclusa una comparsa di Claire Redfield, la sorella di Chris. Anche se su quest’ultimo rumor pare un po’ più debole degli altri.

L’avventura si svolgerà in parte in un castello, simile a quelli già visti di Alcina Dimitrescu e Ramon Salazar. I nemici stavolta non saranno i soliti “potenziati” degli ultimi capitoli (e di RE4), ma saranno più simili allo stile “non morto che cammina” presenti nei primi capitoli della saga. Una sorta di Zombie insomma. Si parla anche di un finale a sorpresa con un misterioso sacrificio.

Inoltre, RE9 sarà (sempre secondo le voci) l’ultimo capitolo in cui comparirà Chris, sebbene ciò non voglia dire che il personaggio dovrà morire. Ma prima di metterci a fare ipotesi, di andare in hype o di fare qualsiasi altro tipo di commento, io direi di aspettare notizie più precise.

Dopotutto, questi sono solo rumor. Voi che ne pensate?

Resident Evil Village – Le Ombre di Rose (Recensione con spoiler)

Il 28 Ottobre 2022 è uscito il DLC di Resident Evil Village. Nel pacchetto, oltre le missioni aggiuntive per il multiplayer “Mercenari”, sono comprese altre due features: una che dà la possibilità di scegliere se giocare in prima o in terza persona. L’altra contenente un capitolo extra chiamato “Le Ombre di Rose”. Per quanto riguarda la prima c’è poco da dire; si tratta di rivedere il gioco “alla vecchia maniera”, ovvero in terza persona.  La visuale è leggermente più ampia, per dare spazio al personaggio al centro dello schermo e l’effetto oscillazione tipico della prima persona è stato rimosso. Unica pecca: il volto di Ethan non viene mai rivelato. Se infatti proviamo a girare attorno al personaggio, possiamo vederlo solo di profilo. Questo perché Ethan Winters è nato per il gioco in prima persona e non è mai stato scelto un modello di riferimento per il viso. Ma ora passiamo al fulcro di tutto il DLC: il capitolo bonus.

Resident Evil Village – Capitolo Bonus: Le Ombre di Rose

Protagonista del capitolo è Rosemary Winters, figlia di Ethan e Mia, protagonisti degli ultimi due capitoli. La ragazza, che nel gioco principale è una bambina di 6 mesi, è ora adolescente. Cresciuta senza genitori, ha ricevuto la sua formazione da Chris Redfield, storico protagonista della saga Resident Evil di vecchia generazione. Essendo nata da due persone infette, nel suo DNA è presente il Mutamicete. Quindi la giovane Rose non è a sua volta infetta, bensì possiede già di suo i poteri del potente parassita.

Questo aspetto della sua vita la rende diversa dagli altri suoi coetanei. Fin da piccola quindi, è sempre stata soggetta al bullismo da parte degli altri bambini ed è finita per crescere in solitudine. Stanca di tutto questo, decide di cercare un modo per perdere definitivamente i suoi poteri e si avventura in un regno mistico alla ricerca di un cristallo che assorbirebbe i suoi poteri, rendendola finalmente libera. All’interno di questa dimensione parallela, rivive in parte i ricordi di Ethan, ritrovandosi all’interno del castello di Alcina Dimitrescu, a casa Beneviento e infine nel villaggio. Ad accompagnarla nel viaggio, una misteriosa presenza, che comunica con lei tramite scritte sui muri. La presenza si fa chiamare Michael. L’intero regno è popolato da cloni di Rose e mostri nati dal Mutamicete.

Vecchi amici, nuovi (e vecchi) nemici

Il primo nemico che si pone davanti a Rose è il Duca Mascherato. Una versione macabra del Duca Mercante di Resident Evil Village, che terrorizza le altre ragazze ( i cloni di Rose), sfidandole a trovare e prendere il cristallo. Le ragazze le provano tutte, ma finiscono sempre per essere divorate dal Mutamicete. Quando finalmente Rose riesce a prendere il cristallo, si accorge che esso è un falso e viene spedita in un livello più basso del regno. Risvegliandosi a casa Beneviento. Qui affronta le bambole e i manichini della bambina pazza e sul finale incontra Evelynn, che fa di tutto per ostacolarla. Michael la salva e la spedisce nell’ultimo livello del regno: il villaggio.

Nel villaggio, Rose scopre che questo regno è in realtà il regno di Miranda (boss finale di Resident Evil Village) e che tutto ciò che le è successo è stata una sua macchinazione e sia il Duca, sia i mostri, sia l’amico di Ethan che nel mondo reale ha spinto Rose a entrare nel suo regno, erano tutte illusioni. Miranda infatti, voleva spingere Rose a rinunciare volontariamente ai suoi poteri per poterla svuotare e usare come involucro per la sua Eva. Voleva incarnare la sua bambina nel corpo di Rose e darle nuova vita, visto che con Evelynn aveva miseramente fallito. Michael si rivela essere lo spirito di Ethan, che essendo fatto di Mutamicete, ha il pieno controllo di sé all’interno del regno. Alla fine, grazie al suo aiuto e ai suoi poteri (a cui non rinuncia più), Rose riesce a sconfiggere Miranda e torna nel mondo reale. Il finale è lo stesso di Resident Evil Village, con Rose che porta i fiori sulla tomba del padre e poi si accinge a raggiungere Chris, lasciando intendere che ora sarà lei ad affrontare i nuovi nemici.

Il passaggio del testimone

Questo capitolo extra porta a compimento un processo iniziato in Resident Evil 7 Biohazard: Il passaggio del testimone. Nello scorso capitolo infatti, abbiamo conosciuto il nuovo protagonista Ethan e la moglie Mia, ma sul finale rivediamo il caro vecchio Chris Redfield. E qui vediamo un ulteriore passaggio tra Ethan e la figlia. Come accaduto in altre opere (ad esempio Star Trek: Picard), questo è il modo per gli autori di dire che la saga sta per affrontare un nuovo corso. Quando il vecchio cede il passo al nuovo e gli consegna in mano la sua eredità. E il nuovo l’accoglie facendola sua.

La terza stagione di Star Trek: Picard – La fine di un’era

Star Trek: Picard è finita. E con essa, si chiude un’era. Chiamiamola pure “era Picard”. Questa serie, soprattutto nell’ultima stagione, ha messo la parola “fine” a tutto ciò che era iniziato con The Next Generation, Deep Space Nine e Voyager.

Sebbene al centro della storia ci si sempre stato Jean-Luc Picard, abbiamo assistito a una continua serie di cammeo, richiami e omaggi al passato per tutte e tre le stagioni. Nella prima stagione, Picard zi faceva in quattro per salvare la discendenza di Data, coinvolgendo anche Sette di Nove (direttamente dalla Voyager) e i suoi vecchi amici Will Riker e Deanna Troi. Nella seconda stagione affronta per l’ennesima volta il suo acerrimo nemico Q. E sul finale ritroviamo anche il caro vecchio Wesley Crusher, in veste di viaggiatore.

E infine, nella terza stagione ecco tornare il vecchio equipaggio di plancia dell’Enterprise – D, compreso Worf (che ricordiamo essere trai i protagonisti di Deep Space Nine). Tornano i cambianti, storici nemici in DS9, e i Borg. Questi ultimi, nemici sia in TNG che in Voyager. E anche qui non mancano i cameo, come Tuvok e l’Ammiraglio Shelby; le volte che vengono menzionate vecchie glorie come Katheryne Janeway e Odo o la USS Voyager, i richiami al passato con i Triboli e con le spoglie mortali di James T. Kirk, il figlio di Chekov, ora Presidente della Federazione, la USS Hikaru Sulu. Passato e presente che si incontrano.

Questo incontro tra vecchio e nuovo mi riporta alla mente un paio di episodi. Anzi, un episodio in particolare di TNG. Nello specifico quello i cui la traccia residua di teletrasporto del Capitano Montgomery Scott viene ripristinata dall’Enterprise. Ma anche “Incontro a Farpoint”, quando un Data alle prime armi scorta l’Ammiraglio Leonard McCoy. O come non citare il film “Generazioni”, in cui Picard e Kirk combattono fianco a fianco.

Cosa hanno in comune tutti questi episodi con Star Trek: Picard? Semplice: sono un ponte di collegamento tra il vecchio e il nuovo. Episodi in cui ciò che era diventa ciò che è stato e lascia il posto a ciò che è, in vista di ciò che sarà. Il passato non si consuma morendo, ma vive lasciando la sus eredità. Le nuove leve iniziano il loro percorso seguendo la scia tracciata da coloro che soni venuti prima, tracciandone a loro volta una nuova per i posteri. Chi lo sa che in futuro non vedremo un nuovo film, o serie tv, che non faccia lo stesso tra ciò che è adesso e ciò che verrà.

Perché in fondo, il passaggio del testimone è un po’ una metafora di vita. Come diceva Nonno Libero in “Un Medico in Famiglia” : Guarda che quello che tu sei, io sono stato e quello che io sono, tu sarai.

 

 

Star Trek: Strange New Worlds – Il trailer della stagione 2

A poco meno di due mesi dall’uscita della seconda stagione di Star Trek: Strange New Worlds, Paramount+ ha rilasciato sul suo canale YouTube ufficiale il primo trailer. Nel video, nonostante si tratti solo di una presentazione, non mancano le sorprese. A iniziare ai Klingon.

Come ricorderete, nelle prime due stagioni di Star Trek: Discovery (serie di cui Star Trek: Strange New Worlds è lo spin-off), avevamo assistito a un (brutto) restyling dei Klingon. I classici alieni umanoidi con la cresta erano diventati mostruosi. Tanto che io stesso mi chiedevo quanto avesse bevuto quella sera il padre di B’Elanna Torres.

Altra sorpresa è l’introduzione ufficiale nel cast di Paul Wesley nei panni del Tenente James T. Kirk. Lo avevamo visto alla fine della prima stagione, ma in un futuro alternativo e in veste di Capitano. Una è tornata a bordo e Uhura pare abbia ricevuto una promozione.

Star Trek: Strange New Worlds sarà trasmesso su Paramount+ a partire dal 25 Giugno. Per chi non avesse ancora fatto l’abbonamento, vi ricordo che a partire da oggi, potrete rivedervi tutta la prima stagione su Pluto Tv, per 30 giorni. Dopodiché la premier della seconda stagione sarà streammata in contemporanea sia su Pluto Tv che su Paramount+.

Ma adesso, godiamoci il trailer!

Star Trek: Strange New Worlds | Second Season Teaser Trailer (2023)

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