Intelligenza artificiale: un robot terrà il discorso di laurea all’università!

Storia incredibile alla D’Youville University: un robot con intelligenza artificiale (AI) terrà il discorso di laurea per i neolaureati!

Sophia, un robot “umanoide sociale” sviluppato da Hanson Robotics, prenderà il posto del tradizionale oratore umano sabato 11 maggio.

Ma Sophia non è solo un robot di metallo e silicone: è dotata di intelligenza artificiale e potrà conversare con il presidente dell’associazione studentesca durante la cerimonia.

Perché questa scelta?

L’università vuole sottolineare il suo ruolo come incubatore dell’innovazione e preparare gli studenti alle sfide e alle opportunità del futuro, che saranno sempre più legate all’intelligenza artificiale. ‍

Ma non tutti sono d’accordo…

Alcuni studenti hanno espresso preoccupazioni sul fatto che un robot possa trasmettere un messaggio di ispirazione e incoraggiamento ai neolaureati, soprattutto a quelli che hanno studiato materie medico-scientifiche. ‍⚕️‍

Inoltre, c’è chi teme che l’utilizzo di un’intelligenza artificiale in un evento così importante possa sminuire il valore del traguardo raggiunto dai laureandi.

L’università resta fiduciosa e spera che gli studenti colgano l’occasione per riflettere sulle potenzialità e sui limiti dell’intelligenza artificiale in campo medico, e sulle salvaguardie da implementare in futuro. ️

Sarà un discorso di laurea davvero indimenticabile!

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Dimensione del Pene e Auto di Lusso: C’è un Collegamento? Lo Scopre un Divertente Studio dell’UCL

Sempre ci siamo chiesti se dietro a quell’auto sportiva gigante e scintillante si nascondesse qualcosa di… più piccolo. La legge della compensazione, quella che vuole che a ogni eccesso corrisponda una mancanza e viceversa, ci ha sempre incuriositi. E ora, finalmente, la scienza sembra darci ragione!

Uno studio dell’University College London (UCL) ha coinvolto 200 uomini tra i 18 e i 74 anni, sottoponendoli a test online per verificare se esista un collegamento tra la percezione della dimensione del proprio pene e il desiderio di possedere auto di lusso.

Attenzione però, c’è un trucco!

Agli uomini sono stati mostrati anche dei falsi studi sulla lunghezza media del pene con l’obiettivo di confondere le loro convinzioni e influenzare l’autostima.

E i risultati?

Più l’autostima scendeva, più aumentava il desiderio di possedere un’auto di lusso, soprattutto tra gli uomini trentenni. In poche parole, chi si sentiva “meno dotato” era più attratto da bolidi costosi e appariscenti.

Ma non è tutto!

I ricercatori hanno scoperto che questo meccanismo di compensazione potrebbe riguardare anche altri prodotti di lusso, non solo le auto.

Insomma, la scienza sembra confermare il luogo comune. Ma attenzione, non è una regola assoluta! I dati si basano su uno studio preliminare e, come sottolineano gli stessi ricercatori, non bisogna generalizzare.

Quindi, la prossima volta che vedrete un’auto di lusso sfrecciare davanti a voi, ricordatevi di questo studio. Ma fatelo con un pizzico di sarcasmo, perché la realtà è sempre più complessa di quanto sembri!

E voi, cosa ne pensate? Avete mai avuto un amico con un’auto di lusso e…?

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L’Università di Camerino sbarca nel Metaverso: lezioni immersive e nuove frontiere per la didattica!

Camerino – Unicam entra a far parte dei pionieri dell’innovazione didattica, diventando la prima università italiana ad offrire un intero insegnamento all’interno del Metaverso! Un passo avanti entusiasmante per l’ateneo che abbraccia la realtà virtuale per offrire agli studenti un’esperienza di apprendimento immersiva e coinvolgente.

Didattica 3.0: un’aula virtuale per il Social Media Management

Il corso di “Social Media Management” del corso di laurea in Informatica per la comunicazione digitale si trasferisce nel Metaverso! 52 studenti, dotati di visori Meta Quest 3, avranno l’opportunità di esplorare un’aula virtuale progettata su misura, interagire tra loro e con il docente, e approfondire le tematiche del corso in un ambiente tridimensionale dinamico e stimolante.

Oltre la didattica: ricerca e comunicazione nel Metaverso

L’innovazione di Unicam non si limita alla didattica. L’aula virtuale è stata infatti realizzata dal team del professor Daniele Rossi della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria”, aprendo nuove frontiere per la ricerca e la sperimentazione di spazi virtuali immersivi. L’Ateneo ha inoltre costituito un gruppo di lavoro dedicato all’esplorazione delle potenzialità del Metaverso per la comunicazione e il public engagement, con l’obiettivo di creare un ponte tra il mondo reale e quello virtuale per un’esperienza universitaria a 360 gradi.

Unicam: all’avanguardia della formazione

“Siamo un ateneo da sempre all’avanguardia e non potevamo mancare questo appuntamento con l’innovazione”, afferma il Rettore Graziano Leoni. “La realtà immersiva rappresenta un nuovo strumento didattico con immense potenzialità che intendiamo valutare appieno, coinvolgendo attivamente docenti e studenti nel processo di apprendimento e raccogliendo il loro prezioso feedback.”

L’ingresso di Unicam nel Metaverso segna un traguardo importante nel panorama universitario italiano, dimostrando la volontà dell’ateneo di abbracciare le nuove tecnologie e offrire agli studenti un’esperienza formativa unica e al passo con i tempi.

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Intelligenza artificiale batte i neurologi: Chat GPT più empatico nella gestione della Sclerosi Multipla

Un rivoluzionario studio italiano dimostra che l’intelligenza artificiale Chat GPT può essere più empatica e comprensibile dei neurologi nella gestione di pazienti affetti da Sclerosi Multipla.

La ricerca, pubblicata sul Journal of Neurology, ha coinvolto 20 centri clinici in Italia e ha visto la partecipazione di oltre 100 pazienti. I partecipanti, in cieco, hanno valutato le risposte di Chat GPT e di neurologi esperti a domande relative alla loro patologia.

I risultati sono sorprendenti:

  • Nel 51% dei casi, i pazienti hanno preferito le risposte di Chat GPT, ritenendole più “empatiche” e “comprensibili”.
  • Chat GPT ha ottenuto un punteggio più alto in termini di “chiarezza”, “semplicità” e “utilità” delle informazioni.
  • I neurologi, pur fornendo risposte scientificamente accurate, sono stati spesso percepiti come troppo “complessi” e “distanti” dai pazienti.

Le implicazioni di questo studio sono enormi:

  • Dimostra il potenziale dell’intelligenza artificiale nel migliorare la comunicazione tra medico e paziente.
  • Sottolinea l’importanza di un linguaggio semplice e comprensibile nella cura dei pazienti.
  • Apre la strada a nuove applicazioni di AI in ambito medico.

Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori coordinati da Luigi Lavorgna, neurologo della Seconda Università di Napoli. Tra i primi firmatari figurano anche Elisabetta Maida e Marcello Moccia, giovani neurologi e “nativi digitali”.

“I risultati di questo studio ci incoraggiano a esplorare ulteriormente il potenziale dell’intelligenza artificiale per migliorare la qualità della vita dei pazienti”, ha dichiarato Lavorgna. “Chat GPT potrebbe essere un prezioso strumento per supportare i neurologi nella loro attività quotidiana e per fornire ai pazienti un accesso più facile e immediato alle informazioni di cui hanno bisogno.”

Lo studio ha anche evidenziato alcune aree di miglioramento per Chat GPT.

  • L’intelligenza artificiale dovrebbe aumentare il livello di complessità delle sue risposte per intercettare utenti di livello culturale più elevato.
  • Dovrebbe essere in grado di adattare il linguaggio e la semantica in base al singolo paziente.

Nonostante questi limiti, lo studio rappresenta un passo avanti significativo nel campo della medicina.

L’intelligenza artificiale ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui ci prendiamo cura della nostra salute.

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Università e salute mentale: la pressione di essere perfetti

Esami, tesi, aspettative: l’Università può essere un incubo per la salute mentale degli studenti. Fallire non è un’opzione, e il peso del giudizio altrui può schiacciare anche i più forti.

Tanti i casi di suicidio tra i giovani universitari, che scelgono la morte come unica via d’uscita dal dolore. Ma non deve essere per forza così!

Parlare è la chiave per salvarsi. Aprirsi con amici, familiari o un professionista può aiutare a gestire l’ansia e lo stress.

Non sei solo! Il 24% degli studenti ha già iniziato un percorso di psicoterapia. Non aver paura di chiedere aiuto.

I genitori possono fare la differenza. Capire le difficoltà dei figli e supportarli è fondamentale. Lasciateli liberi di scegliere il loro percorso, senza pressioni o aspettative irrealistiche.

L’Università può fare di più. Limitare gli esami orali e creare un ambiente più aperto e sicuro per gli studenti con problemi di salute mentale.

Il futuro è nelle nostre mani. Insieme possiamo cambiare le cose e creare un’Università più umana e attenta al benessere dei suoi studenti.

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Alessandro Barbero: l’addio in aula dei suoi studenti

Il docente dell’Università del Piemonte Orientale a Vercelli ha salutato i suoi studenti con una lezione emozionante, che ha suscitato un lungo applauso.

Il video dell’addio è diventato virale sui social.

Nel video, Barbero si rivolge ai suoi studenti con un tono affettuoso e riconoscente.

“Vi ringrazio per questi anni bellissimi insieme”, dice. “Mi avete insegnato tanto, e io ho cercato di fare lo stesso con voi”.

Gli studenti, visibilmente commossi, rispondono con un lungo applauso.

Barbero è uno dei più noti storici medievali italiani.

Le sue lezioni sono seguitissime dagli studenti di tutto il mondo, grazie alla sua capacità di rendere la storia affascinante e coinvolgente.

Barbero è anche un prolifico scrittore di saggistica.

I suoi libri, tra cui “Medioevo. Storia di un’epoca”, “L’Italia dei comuni”, “L’Impero romano d’Occidente”, hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo.

Il pensionamento di Barbero è una perdita per il mondo accademico e per tutti gli appassionati di storia.

Tuttavia, è probabile che l’illustre docente continuerà a dedicarsi alla divulgazione e alla scrittura, regalando ancora a molti la sua passione per il Medioevo.

Crediti: https://www.youtube.com/@primovassallo/videos

Multiversity lancia il primo chatbot di IA generativa per l’apprendimento universitario

Studenti e docenti, unite le forze con l’intelligenza artificiale

Multiversity, il primo gruppo di education in Italia e secondo in Europa, ha lanciato il primo chatbot di IA generativa per l’apprendimento universitario. Il chatbot, realizzato con tecnologia OpenAI e con il supporto di Bain & Company, è stato progettato per aiutare gli studenti a comprendere meglio i contenuti delle lezioni e a interagire in modo più efficace con i docenti.

Il chatbot è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e può rispondere a qualsiasi domanda, anche le più complesse. È stato addestrato sui contenuti di tutti i corsi offerti da Multiversity, ed è in grado di fornire spiegazioni, chiarimenti e approfondimenti.

“Con questo servizio, Multiversity si conferma leader nell’innovazione della didattica”, ha dichiarato Fabio Vaccarono, Amministratore Delegato di Multiversity. “Il chatbot rappresenta un nuovo strumento che può aiutare gli studenti a raggiungere il successo accademico, fornendo loro un supporto continuo e personalizzato”.

Il chatbot di Multiversity è un’importante innovazione che ha il potenziale di rivoluzionare l’apprendimento universitario. Consente agli studenti di avere accesso a un’assistenza immediata e qualificata, e ai docenti di offrire un supporto più personalizzato ai propri studenti.

Ecco alcuni esempi di come il chatbot può essere utilizzato dagli studenti:

  • Per chiedere chiarimenti su un concetto specifico della lezione
  • Per ottenere una spiegazione più approfondita di un argomento
  • Per trovare esercizi e attività per esercitarsi
  • Per confrontarsi con altri studenti sulla materia

Il chatbot può essere utilizzato anche dai docenti per:

  • Rispondere alle domande degli studenti in modo più rapido e puntuale
  • Fornire feedback personalizzati agli studenti
  • Monitorare l’apprendimento degli studenti

Il chatbot di Multiversity è un’importante opportunità per migliorare l’apprendimento universitario. Consente agli studenti di avere successo accademico, e ai docenti di offrire un insegnamento più efficace.

Dalla saga di Harry Potter alla laurea in magia: il sogno che diventa realtà

Sono passati più di 20 anni dall’uscita del primo libro della saga di Harry Potter, ma il fascino del mondo magico creato da J.K. Rowling continua a esercitare un’attrazione irresistibile su milioni di persone di tutte le età.

Ecco perché la notizia dell’imminente apertura di un corso di specializzazione post laurea in magia all’Università di Exeter, nel Regno Unito, ha suscitato un’enorme curiosità e interesse.

Il corso

Il corso, intitolato “Scienze magiche e occulte”, è stato creato in seguito al “recente aumento di interesse per la magia e l’occulto”, come ha spiegato alla BBC la professoressa Emily Selove, responsabile del corso.

La cosa detta in questo modo può far sorridere, soprattutto se ci si aspetta di trovare come insegnanti la vice preside Minerva McGranitt o il professore di Pozioni Severus Piton, creati dalla penna di Jk Rowling, ma il corso sarà molto più serio di quello che si possa immaginare.

Infatti, in cattedra saliranno docenti con esperienza in storia, letteratura, filosofia, archeologia, sociologia, psicologia, teatro e religione che illustreranno il ruolo della magia in Occidente e in Oriente.

L’opportunità offerta non sarà quindi quella di diventare esperti di lettura delle carte, o del pendolo, ma studiare la storia della magia e l’impatto che ha avuto insieme alla stregoneria, sulla società e sulla scienza nelle varie parti del mondo.

I requisiti

Per partecipare al corso è necessario essere in possesso di una laurea di primo livello in qualsiasi disciplina. Il corso è aperto a studenti di tutte le età e provenienze.

La durata

Il corso ha una durata di un anno e si svolgerà in modalità blended, con lezioni in presenza e online.

I costi

La quota di partecipazione al corso è di 12.500 sterline, poco meno di 14.500 €.

Le prospettive

Al termine del corso, gli studenti riceveranno un master in Scienze magiche e occulte. Il corso è stato progettato per prepararli a una carriera nella ricerca, nell’insegnamento o nell’industria.

Conclusione

L’apertura di questo corso è un evento senza precedenti che dimostra come il fascino del mondo magico sia ancora molto forte.

Perché la magia affascina così tanto?

La magia esercita un fascino irresistibile su molte persone perché rappresenta un mondo di possibilità infinite. In un mondo in cui tutto sembra sempre uguale, la magia offre una fuga dalla realtà e la possibilità di immaginare un futuro diverso.

La magia è anche un potente simbolo di trasformazione e cambiamento. In un mondo in cui spesso ci sentiamo bloccati, la magia ci offre la possibilità di cambiare la nostra vita e realizzare i nostri sogni.

Il corso di Exeter è un’opportunità unica per esplorare il mondo della magia in modo serio e accademico. È un’occasione per imparare a conoscere la storia e la cultura della magia, e per comprendere il suo impatto sulla società e sulla cultura.

Chissà che tra i futuri laureati non ci sia il prossimo Harry Potter?

Università e Metaverso: un avatar aiuta a scegliere il corso di laurea

Un cappello da laureato, una maglietta bianca e un paio di jeans “virtuali”: è questo il look del nuovo avatar AteneiOnline disponibile da oggi nella piattaforma digitale Roblox, frequentata ogni giorno da centinaia di migliaia di studenti. Obiettivo primario del nuovo avatar sarà divenire un innovativo punto di contatto tra i giovani utenti del Metaverso e un team di orientatori professionisti specializzati nella formazione universitaria a distanza, che possa coniugare la complessità della scelta del percorso di studi e gli aspetti ludici tipici delle più popolari piattaforme interattive.

Il settore della formazione universitaria online ha visto negli ultimi 5 anni una crescita del 300%, e dati recenti indicano che un liceale su due considera di avviare il proprio percorso universitario studiando da remoto (dati Anvur / Skuola). In parallelo, gli ultimi anni hanno anche visto un’esplosione in popolarità del cosiddetto “metaverso”: spazi di aggregazione digitali altamente immersivi, spesso caratterizzati da componenti di gioco e da un pubblico di giovane età. 

In questo contesto, la decisione del portale AteneiOnline.it di avere un nuovo presidio là dove si trovano molti dei propri interlocutori è tanto innovativa quanto logica, e la scelta della piattaforma Roblox non è casuale. Incentrata principalmente sul gaming, la piattaforma è oggi tra le più popolari del suo tipo in Italia, forte anche di una community internazionale di quasi 50 milioni di utenti la cui fascia demografica in più rapida crescita è quella che va dai 17 ai 24 anni – ovvero proprio coloro che si accingono a scegliere il proprio percorso post-diploma. Grazie al nuovo servizio, gratuito e primo nel suo genere in Italia, gli utenti interessati a intraprendere un nuovo percorso di studio potranno ricevere gratuitamente consigli personalizzati da parte di esperti direttamente all’interno della piattaforma.

AteneiOnline non è certo il primo brand a scegliere questa piattaforma per la propria “casa” virtuale: noti brand di moda come Gucci e Vans hanno già scelto Roblox per iniziative di comunicazione di diverso tipo, e gruppi musicali del calibro di Twenty One Pilots hanno recentemente tenuto veri e proprio concerti negli spazi digitali offerti dalla piattaforma.

Matteo Monari, Fondatore di AteneiOnline, ha commentato:

“Il nostro augurio è quello di essere i precursori di un nuovo trend, che veda non solo l’orientamento didattico ma anche l’insegnamento beneficiare appieno di tecnologie le cui potenzialità didattiche sono ancora largamente inesplorate”.

 

 

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