Star Trek per tutti: i Romulani

Tra le specie più iconiche di Star Trek, non potevamo non menzionare i Romulani. Dopo aver parlato dei loro “cugini” Vulcaniani, è ora il momento di spendere due parole sugli altri abitanti dell’antico Ni’Var.

Vulcaniani ribelli

Come già detto nell’articolo sui Vulcaniani, un tempo Romulani e Vulcaniani vivevano insieme sullo stesso pianeta. Ma i vulcaniani originari non erano pacifici e ragionevoli come li conosciamo noi. Il loro mondo era diviso in varie fazioni, quasi sempre in guerra tra di loro. Quando stavano per arrivare all’estinzione a causa del loro comportamento, arrivò Surak con i fondamenti della logica. Per unire i vari popoli in guerra, introdusse il concetto IDIC: Infinite Diversità, Infinite Combinazioni. Un concetto secondo il quale integrando tra loro diverse culture possono nascerne di nuove, prendendo il meglio da ognuna delle originali e creando una società più logica e tollerante.

Questi nuovi insegnamenti presero piede in poco tempo nella società vulcaniana e i governi delle varie nazioni in guerra iniziarono ad attuare riforme per cui i vari popoli, le varie religioni, le varie credenze di Vulcano, si unirono e finirono per diventare una cosa sola. Tuttavia, diversi gruppi di persone non trovarono giusto tutto questo, poiché si sentivano privati della propria identià, anche se in favore di un bene più grande e comune e decisero di lasciare il pianeta. Tra loro, una di queste fazioni andò a occupare il pianeta Romulus, fondando la civiltà romulana.

Romulani: Caratteristiche Fisiche

Essendo discendenti diretti dei vulcaniani, i romulani presentano caratteristiche fisiche molto simili. Tuttavia, col passare dei secoli e con l’adattamento alle diverse condizioni del pianeta Romulus, i romulani hanno sviluppato alcune caratteristiche leggermente diverse. Sono sempre umanoidi e esteriormente sono praticamente identici ai vulcaniani. Orecchie a punta, sopracciglia non arcuate e sangue verde sono rimasti invariati. Così come longevità, forza fisica e resistenza. Sulla fronte, i romulani presentano una particolare cresta a forma di V, molto rara tra i vulcaniani. I romulani inoltre presentano generalmente lineamenti meno spigolosi. Dal punto di vista mentale invece, nei romulani è assente ogni forma di telepatia. Niente fusione delle menti.

Cultura e società

Nonostante appaiano quasi sempre come villain all’interno delle varie serie su Star Trek, i romulani sono un popolo molto raffinato ed evoluto. Al pari dei Klingon, posseggono un forte senso dell’onore e anche loro preferiscono morire, piuttosto che vivere nel disonore di una sconfitta. La loro struttura sociale è fortemente militarista e ricorda molto gli antichi romani. Nonostante il pianeta Romulus sia la capitale dell’ Impero Stellare Romulano, non esiste alcun imperatore, ma si alternano dei pretori, in una struttura più simile a una repubblica.

Dal punto di vista religioso, i romulani credono negli elementali, e il loro luogo della creazione (quello che da noi è l’Eden) è il Vortavor. Sono dei grandi produttori di una particolare birra, la Birra Romulana. Una bevanda così alcolica da essere proibita tra i militari, proprio per gli effetti deleteri che causa al cervello.

Tal Shiar, Zhat Vash e Qowat Milat

La Tal Shiar è l’organo dei responsabile della prevenzione dall’inquinamento dell’impero da parte di culture aliene e rappresenta il loro servizio segreto. I loro compiti sono condurre le relazioni diplomatiche con le altre civiltà, fare in modo che i cittadini dell’Impero rispettino le leggi e acquisire informazioni sulle culture e le usanze aliene, in modo da poterle usare a loro vantaggio in caso di guerra.

La Zhat Vash invece è un’antica setta che opera internamente alla Tal Shiar. Essi sono in grado di perpetrare una conoscenza in grado di far impazzire chi la impara. La Zhat Vash inoltre, è spinta da un odio atavico nei confronti di ogni tipo di intelligenza artificiale. Uno dei loro obiettivi principali è infatti l’eliminazione fisica di ogni forma di vita androide.

La Qowat Milat è  un ordine religioso femminile composto da gruppi di monache guerriere. Il principio fondante della Qowat Milat è l’assoluto candore. Ovvero la più totale e limpida sincerità. Lavorano come avvocate delle cause da considerarsi perse. Spingono i loro interlocutori a esprimere con totale sincerità tutto il loro io interiore, a volte provocando anche grandi dolori esistenziali. Lo scopo è quello di tirar fuori la pura verità, sia da parte di chi difendono, sia dai loro accusatori. Sono fortemente in contrasto con Tal Shiar e Zhat Vash.

L’Unificazione

Nel XXIV Secolo, Spock, al tempo Ambasciatore Vulcaniano, partì in missione segreta verso Romulus per incontrare alcuni pretori e persone influenti della società romulana. Il suo obiettivo era quello di iniziare rapporti diplomatici tra Romulus e Vulcano, al fine di trovare la Pace sognata da Surak e annettere i romulani nella Federazione. Venne in parte aiutato dall’allora Capitano Jean-Luc Picard.

La distruzione di Romulus, Nero e la Kelvin Timeline

Nell’anno 2385 la stella di Romulus iniziò a diventare instabile. L’Ammiraglio Jean-Luc Picard, dopo aver ricevuto l’informazione, chiese e ottenne dalla Federazione l’autorizzazione a usare le navi della Flotta Stellare per aiutare i romulani ad evacuare il pianeta e trasferirli su altri pianeti di classe M, dove avrebbero potuto fondare nuove colonie. Ma durante le operazioni di salvataggio, alcuni androidi impazziti attaccarono Marte e la Federazione richiamò tutte le navi nel sistema solare per risolvere la situazione. Senza più navi a disposizione, i romulani ancora sul pianeta vennero condannati a un destino terribile.

In un ultimo disperato tentativo di salvare i propri lontani parenti, Spock prese la navetta Jellyfish e usò un dispositivo in grado di generare un buco nero, allo scopo di fermare la supernova, ma fallì. Venne risucchiato nel buco nero da lui stesso creato insieme all’astronave Narada, al cui interno risiedeva l’equipaggio del minatore romulano Nero. Si ritrovarono nel passato, più precisamente nell’anno 2233 (proprio nel giorno di nascita del futuro Capitano James T. Kirk). Spock venne catapultato su un pianeta lontano, mentre Nero si ritrovò davanti alla USS Kelvin, nel cui equipaggio era presente il Comandante George Kirk. George riuscì a salvare il suo equipaggio e sua moglie partoriente, ma morì. Successivamente, Nero partì alla ricerca di Spock e, come vendetta nei confronti suoi e dell Federazione, usò il dispositivo per creare buchi neri rubato a quest’ultimo per distruggere il pianeta Vulcano davanti ai suoi occhi (e anche a quelli del giovane Spock). Questi eventi diedero vita a quella che oggi conosciamo come Kelvin Timeline.

I Romulani superstiti

Nella timeline principale invece, dopo la distruzione di Romulus e la scomparsa di Spock, i romulani superstiti vennero accolti nella federazione e portati in nuove colonie. I rapporti tra loro e la Federazione si fecero duri, nonostante l’iniziale pacificazione voluta da Picard. Questo perché non videro di buon occhio l’abbandono da parte della flotta nel pieno delle operazioni di evacuazione del pianeta Romulus. Tuttavia, non tutti i romulani odiavano ancora i federali. Anzi, veniamo a sapere che in realtà il popolo romulano era molto più eterogeneo di quello che avevamo creduto fino a quel momento, con personaggi di elevata cultura contrari alla propensione isolazionistica dei loro simili.

Ni’Var

Nel XXXI Secolo Michael Burnham, diretta a Vulcano, scopre che ora il pianeta che una volta chiamava “casa” non ha più il suo vecchio nome. Ne ha un altro, ancora più antico. Il nome che esso aveva prima ancora che iniziassero le guerre e che Surak vi ponesse fine. Ni’Var. E al suo interno non vivevano più solo i Vulcaniani, ma anche i Romulani e i Nivariani, una specie ibrida nata dall’incontro tra le due civiltà. Spock era riuscito nel suo intento, anche se mille anni dopo.

Romulani Celebri

Il ruolo dei romulani all’interno di Star Trek è sempre stato quello di villain/non-villain. Tra i vari personaggi apparsi negli anni, alcuni di loro sono degni di nota. Come ad esempio il giovane Elnor, “figlioccio” di Picard, guerriero al servizio della Qowat Milat e successivamente primo cadetto romulano della Flotta Stellare. Da citare assolutamente anche Laris, futura compagna di Picard e la sua antenata Talinn. C’è poi Narek, guerriero al servizio della Zhat Vash che tenta di ottenere informazioni da Soji sugli artificiali, ma finisce per innamorarsene. Sopra di lui, sua sorella Narissa e il Commodoro Oh, entrambe infiltrate nella Flotta Stellare sotto le mentite spoglie di una umana (Narissa) e una vulcaniana (Oh).

Abbiamo il senatore Pardek, colui che era in contatto con Spock per il processo di unificazione. E come non citare Sela. Mezza Umana, mezza Romulana, figlia di un generale romulano e del Tenente Tasha Yar, proveniente dall’anno 2244 parallelo, quello in cui l’Enterprise – C scompare e Klingon e Federazione rientano in guerra.

Conclusione: I Romulani nel corso del tempo

Come già detto, i Romulani hanno sempre avuto un ruolo di villain/non-villain all’interno dell’intero franchise di Star Trek. Appaiono inizialmente come popolo bellicoso, ma si scopre che in realtà vogliono solo essere lasciati in pace. La loro natura protezionista e isolazionista li tiene lontani dalla Federazione per lungo tempo. Ma quando entriamo in contatto con loro scopriamo un popolo unito, forse un po’ bruto nei modi di fare, ma tuttavia onesto e leale. A differenza di quanto ci viene fatto intendere all’inizio. Un popolo che mette l’onore al di sopra di tutto e che rimane fedele ai suoi ideali fino alla morte. Dopo l’unificazione, quando Ni’Var esce dalla Federazione a seguito del Grande Fuoco, quelli che votano contro e che vogliono invece rimanere sono proprio i romulani, che si sono perfettamente integrati.

Il rapporto tra Federazione e Impero Romulano può insegnarci tante cose. Da una parte che l’isolazionismo, il protezionismo e il separatismo non portano a niente. Dall’altro che con la diplomazia, la tolleranza e tanta pazienza, si può arrivare a tutto. Persino a far finire una guerra inutile. Persino a far unificare due popoli, che in origine erano uno. Se questo articolo ti è piaciuto, io ti ringrazio innanzitutto per essere arrivato fin qui. E ti invito a seguirmi su Instagram, TikTok, Facebook e YouTube.

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Roberto Romagnoli

Autore: Roberto Romagnoli

Nato sul pianeta Terra nel 1981, ma cittadino dell'universo. Conosciuto in rete anche come Ryoga777, RyoGa o Ryoga Wonder. Cantante degli X-Italy, band attiva tra il 2004 e il 2006, prima in Italia a proporre cover degli X-Japan. Successivamente canta anche nei Revolution, altra band italiana ispirata al mondo del Visual-Kei Giapponese e al Glam americano. Negli anni si è occupato spesso di organizzazione di eventi a tema JRock, Cosplay, Manga e Musica in generale collaborando spesso con l'associazione Japanimation. È stato anche redattore di L33T, programma per ragazzi in onda su Rai 2 e Rai Futura tra il 2006 e il 2007. Caporedattore e responsabile per l'Italia di Nippon Project e Presidente delle associazioni VK Records (etichetta discografica indipendente) e Steel Music Promotion (media dedicato alla musica e all'organizzazione di concerti) Gamer incallito. Il suo lato geek, sopito fino a qualche anno fa, ha cominciato a farsi sentire sempre più prepotentemente. Quindi alla fine ha deciso di aprirsi il suo blog geek robertoromagnoli.com e ha cominciato a scrivere anche su siti a tema gaming e tecnologia, tra cui Akiba Gamers e Stolas Informatica. Amante di tutto ciò che riguarda la tecnologia, l'informatica, anime e manga, ma innamorato anche di DC Comics e Marvel. Fondamentalista Trekkie, da quando c'è il covid e non ci si può più stringere la mano, ha trovato la scusa per fare il saluto vulcaniano.

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