Un cilindro preistorico: ode all’anatomia maschile o antico sex toy?

Nelle profondità della grotta di Hohle Fels, in Germania, giace un reperto che stuzzica la fantasia degli archeologi: un cilindro di siltite risalente a 28.000 anni fa. La sua forma, univoca e intrigante, ha acceso un acceso dibattito sulla sua funzione.

Simbolo fallico o antico sex toy? La sua forma allungata e rastremata, con una linea di demarcazione che ricorda la circoncisione, lascia poco spazio all’immaginazione. Eppure, la sua superficie liscia e levigata, frutto di un’accurata abrasione, suggerisce un utilizzo che va oltre la mera rappresentazione.

Un oggetto di culto o uno strumento di piacere? L’ipotesi più suggestiva lo identifica come un oggetto rituale, forse utilizzato per propiziare la fertilità o per celebrare la virilità maschile. Ma la sua forma ergonomica e la sua levigatezza non possono che farci sorridere, stuzzicando l’idea che i nostri antenati preistorici fossero già esperti di “cose da grandi”.

Un’epoca di creatività e ingegno. Il ritrovamento del cilindro di Hohle Fels non è l’unico esempio di arte e cultura preistorica nella grotta. Statuine di animali, figure umane ibride e flauti d’osso testimoniano la fervida immaginazione e l’abilità artigianale dei nostri antenati.

Un viaggio nel tempo. La grotta di Hohle Fels è un vero e proprio portale che ci catapulta in un’epoca lontana, dove la vita era scandita da riti, caccia e sopravvivenza. Un luogo dove l’arte e la spiritualità si intrecciavano con la quotidianità, dando vita a oggetti curiosi e affascinanti come questo cilindro enigmatico.

Un mistero che attende di essere svelato. La sua vera funzione rimane un mistero, un enigma che alimenta la nostra immaginazione e ci invita a riflettere sulla natura umana, sulle sue pulsioni e sulla sua costante ricerca di piacere.

Coccole a pagamento: i “cuddle cafe” giapponesi dove sentirsi a casa

Sempre più persone in Giappone si rivolgono ai “cuddle cafe” per soddisfare il bisogno di contatto fisico e affettivo. Questi caffè a tema offrono un’esperienza unica: un ambiente sicuro e confortevole dove i clienti possono abbracciare, coccolare e giocare con altri clienti o con personale addestrato.

Un fenomeno in crescita

Nati in Giappone negli anni ’90, i cuddle cafe hanno visto un’esplosione di popolarità negli ultimi anni. Solo a Tokyo se ne contano oltre 100, con una clientela sempre più ampia e diversificata.

Perché i cuddle cafe sono così popolari?

Le ragioni del successo di questi locali sono molteplici:

  • La solitudine è un problema crescente in Giappone.
  • Il contatto fisico è importante per il benessere mentale e fisico.
  • I cuddle cafe offrono un ambiente sicuro e non giudicante.
  • Per alcuni, il contatto fisico può essere un sostituto del sesso.

Come funzionano i cuddle cafe?

I cuddle cafe di solito applicano una tariffa oraria. All’ingresso, i clienti ricevono un set di regole da seguire per garantire il rispetto e la sicurezza di tutti.

Le regole possono includere:

  • Vietato il sesso e qualsiasi contatto inappropriato.
  • Rispettare i confini personali degli altri.
  • Comunicare apertamente le proprie preferenze.

Cosa si può fare in un cuddle cafe?

Le attività in un cuddle cafe possono variare a seconda del locale. In generale, i clienti possono:

  • Coccolare con altri clienti o con il personale.
  • Leggere un libro o guardare un film.
  • Giocare a dei giochi da tavolo.
  • Partecipare a sessioni di yoga o meditazione.

I cuddle cafe sono un fenomeno interessante che offre una risposta al crescente bisogno di contatto fisico e affettivo.

Se sei in cerca di un’esperienza unica e rilassante, un cuddle cafe potrebbe essere il posto giusto per te.

Sesso nel Medioevo? Non come in Game of Thrones!

Game of Thrones ci ormai abituato a vedere una sessualità molto “presente” in un mondo medioevale, se pur fantasy, ma quanto c’è di vero nella saga ideata da George R. R. Martin? Ben poco a quanto pare. Per secoli, siamo stati abituati a leggere la sessualità del Medioevo come divisa da due istinti: “l’amor cortese” cantato dai poeti o godereccio, come descritto da Boccaccio nel Decameron; in particolare siamo sempre stati dell’idea che dal periodo latino, in cui il sesso era parte integrante della socialità, si è passati ad un tetro medioevo in cui tutto veniva considerato peccato. In realtà, come lo storico Paul Veyne dichiara la Chiesa non represse nulla, rese solo canonico “il pudore sociale” che già dal primo secolo era consuetudine manifestare da parte della classe aristocratica latina, trasformandolo in “legge universale”.

Tecnicamente infatti, nella prima tradizione cristiana, la sessualità non era associata necessariamente al peccato, questa valutazione negativa derivò successivamente da una “trascrizione”, come è successo anche per altre questioni sociali, dei concetti filosofici “classici”, in cui il sesso veniva considerato come “freno per il ragionamento intellettuale” e, successivamente, trasformato in “freno per il raggiungimento della salvezza”.

In questa nuova tradizione medioevale il sesso era diventato dunque un tabù, con i suoi riti e le sue regole. Lo stesso matrimonio poteva essere frutto di peccato se il sesso veniva praticato in determinati giorni dell’anno, se era stato preceduto da preliminari e, in generale, se la donna provava piacere oltre la sottomissione: per l’uomo il peccato, sopratutto l’adulterio, era comunque relativo. Il alcuni regni europei, l’uomo era considerato adultero solo se andava a letto con una donna sposata (con una donna nubile era solo un semplice peccatuccio); per la donna, qualunque rapporto era da considerarsi peccato. La poligamia era ovviamente condannata dalla Chiesa ma segretamente ancora pratica in regioni, come quelle Germaniche, in cui tale pratica era retaggio delle loro ancestrali tradizioni.

Burcardo di Worms, dichiarava così in un decreto del XI secolo: “Con la tua sposa o con un’altra ti sei accoppiato da dietro, come fanno i cani? Devi fare penitenza per 10 giorni a pane e acqua. Ti sei unito a tua moglie mentre aveva le mestruazioni? Farai penitenza per altri 10 giorni con pane e acqua. […] Hai peccato con lei in giorno di Quaresima? Devi fare penitenza 40 giorni con pane e acqua o dare 26 soldi di elemosina; ma se ti è capitato quando eri ubriaco, farai penitenza per solo 20 giorni”. Tra una regola ed un altra rimaneva solo circa 190 giorni l’anno per fare all’amore! Il coito doveva infine essere fatto “vestiti”, almeno il più possibile, i rapporti orali erano puniti con tre anni di reclusione.

Alberto Magno, santo Vescovo tedesco del 1200, propose una vera e propria lista delle posizioni peccaminose, una classifica sessuale dal più peccaminoso al più santo:
5 Da dietro
4 Lato a lato
3 Seduti
2 In piedi
1 “Missionario”

Ovviamente da ogni regolamento, l’uomo è capace di inventare la sua scappatoia … o scappatella visto di cosa si sta parlando. Nel Medioevo, travestiti da bagni pubblici, si diffusero moltissimo le case di tolleranza: si poteva incontrare il gentil sesso disponibile a pagamento in grandi tinozze piene d’acqua e consumare l’amplesso in comodi letti messi a disposizione dai titolari del bagno. Nei bagni pubblici si poteva assistere anche ad un’altra pratica: le donne vergini si preparavano per il loro amplesso con profumi e oli, pettinandosi in modo da lasciare il più possibile la fronte scoperta, ideale di sex-appeal medioevale.

L’omosessualità, lo sappiamo tutti, era condannata e combattuta ma fino la XII secolo infatti era abbastanza tollerata sopratutto negli ambienti clericali. Sfatiamo qualche mito, Riccardo Cuor di Leone non era gay e neanche i Templari (anzi punivano severamente chi dell’ordine provava amore reciprocamente). A proposito di falsi miti e crociate, non esisteva nessuna “cintura di castità”. Fu un’invenzione dell’800, in quel periodo in cui si riempivano i neonati musei con stravaganze e idee false ma verosimili, insieme alle sirene e agli unicorni. Fino a poco tempo nel museo Cluny di Parigi, si poteva ancora ammirare la falsa cintura di castità di Caterina de’ Medici, come reperto medioevale del ‘500 (in realtà realizzata nel XIX secolo).

Altro falso mito medioevale: lo ius primae noctis (in italiano: “diritto della prima notte”), il presunto diritto del dignitario locale ad accoppiarsi con la sposa dei propri fattori nella prima notte di nozze. Una tassa che esisteva in realtà, ma non era pagata “in natura” ma in soldi contanti ed era stata creata come richiesta di “benedizione” del feudatario alla nuova unione.

Tornando a Game of Thrones, ecco una scheda riassuntiva di amori, disamori, incesti e…

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Kamasmart

Kamasmart è il primo e unico manuale al mondo per consumare l’amore nella vostra piccola macchina a due posti! Un fumetto unico al mondo! 15 posizioni sessuali, illustrate e descritte, da fare nella vostra due posti. In tutte le librerie, fumetterie e Amazon! Con Kamasmart , le dimensioni non contano!

Lorenzo Coltellacci, classe, 1992, è un giovane romano pluritatuato. Negli anni del liceo ha scoperto una enorme passione per la letteratura e la scrittura, cosa che l’ha portato a pubblicare i suoi primi racconti in antologie nazionali e successivamente un romanzo e una raccolta di racconti da solista con la piccola editrice sanremese Leucotea (NEP). Nel 2014 si è laureato alla facoltà di Lingue a Roma Tre e subito dopo ha iniziato la specialistica alla Sapienza, buttandosi sul ramo della Cooperazione internazionale. Kamasmart è frutto della sua fantasia e della sua penna.

Guido Astolfi, classe 1992, “romano de Roma”, nato nel cuore della Garbatella. Il disegno ha sempre fatto parte di lui, sin da quando ha iniziato per strada coi graffiti. Nel 2014 si laurea allo IED, perfezionando la sua arte, e l’anno successivo lo trascorre interamente nella fredda ma festaiola Milano, frequentando il MiMaster di illustrazione che gli permette di iniziare a mettere le sue doti grafiche a disposizione di riviste e locali. KAMASMART, suo fumetto d’esordio, lo vede in splendida forma ai disegni.

http://www.kamasmart.com 

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Cioè: domande e risposte

Torniamo indietro nel tempo, all’adolescenza: siamo a metà degli anni ’90 è il giornale più letto in Italia dai teenager è il leggendario “Cioè!. Questa è una serie di domande rivolte da alcune giovani lettrici agli esperti di sessuologia: le domande sono vere, mentre le risposte sono date da qualche burlone della rete.

1. Ho 12 anni, sono alta 156 cm e ho un seno quasi impercettibile, ma nel resto sono ben sviluppata. Mia mamma e più bassa di me e mio padre è circa172 cm: quando potranno venirmi le prime mestruazioni? (Scilla’85 per Cioè)

R1: Ma cos’è, un gioco a quiz?

R2: x=sen(172-156)

2. Per avere 13 anni, sono troppo magra; vorrei sapere quali sono gli alimenti che fanno crescere il seno e le gambe. (Magrina’84 per Cioè)

R1: Le pere

R2: Le lasagne…… e se non cresce nulla almeno ti sazi!

3. E’ vero che lo sperma ai ragazzi esce solo di notte? (Curiosa per Cioè)

R1: Sicuro! Di giorno riposano in una bara.

R2: E’ vero che attacchi il tuo cervello solo di giorno?

4. Ho provato a mettere un assorbente interno, ma non sono riuscita a farlo entrare: e perché sono vergine o perché non sono normale? (Arietina’85 per Cioè)

R1: Hai provato a toglierlo dalla confezione?.

R2: Cos’era, un rotolo di carta igienica ?!

5. E’ possibile fare l’amore quando si è vergini? (D.V.’83 per Cioè)

R1: No, devi aspettare…

R2: No, bisogna prima essere sverginati.

6. Io e una mia amica ci siamo sempre chieste: le donne primitive avevano il ciclo? E come facevano senza assorbenti? (Dubbiose per Cioè)

R1: Ma in che epoca si e fermato il vostro cervello?

R2: Si infilavano una stegosauro nella gnocca!

7. E’ vero che se il ciclo arriva dopo i 14 anni non si possono avere figli? (Disperata’85 per Cioè)

R1: Magari…

R2: No. Però è vero che se arriva un motociclo prima dei 14 vai in galera!

8. E’ vero che per far crescere il seno bisogna mangiare molti funghi? (Anonima’98 per Cioè)

R1: Si, la varietà rossa con puntini bianchi .

R2: Si, 34 chili al giorno, e crudi.

9. Salve, sono una vostra lettrice che da un po’ di tempo ha una voglia matta di fare l’amore e ci pensa sempre: e normale? (Lisa’82 per Cioè)

R1: 0338/8080XXX

R2: 0348/7473XXX

10. Questa non ve la dovete assolutamente perdere!!!!!!! Cara dottoressa, ho una curiosità: una ragazza vergine che fa l’inseminazione artificiale, rimane ancora vergine? Se si, quando partorirà, non essendoci stata rottura dell’imene il bambino potrà nascere normalmente? In questo caso c’è rischio di perdere la verginità? Se si, vuol dire che e meglio partorire con il cesareo? (Ariete’83 per Top Girl)

R1: In questi casi si partorisce dal culo.

R2: Attraverso una complicata procedura maxillo-facciale è possibile fare in modo che il feto venga vomitato, per cui la verginità può essere conservata.

11. Cara dottoressa, ho 15 anni e sono fidanzata da circa un anno. Noi non facciamo ancora del sesso, ma abbiamo qualche problema. Lui vorrebbe che ogni giorno uscisse dello sperma dal suo organo genitale [ma da dove deve uscirgli, dalle orecchie?], io però ho paura che possa procurargli dei problemi in futuro. E’ vero? E quali possono essere? (Martina ’83 per Top Girl)

R1: C’è il rischio che gli si secchino i coglioni.

R2: Be’ il problema e’ che prima o poi si stanca….intorno ai 70 anni, in genere.

12. Cara dottoressa, ho 13 anni. Casualmente ho saputo da un’amica che si può rimanere incinta non solo attraverso i rapporti sessuali, ma anche in altri modi. Per esempio, se lui e’ appiccicato a lei ed eccitato, lo sperma può fuoriuscire e passare attraverso gli indumenti fino alle parti intime. E’ vero? (Laura per Top Girl)

R1: Ma il tuo ragazzo come si chiama, Black & Decker?

R2: E’ verissimo; e non è nemmeno necessario essere appiccicati: alcune molecole di sperma potrebbero raggiungere il “bersaglio” anche fluttuando nell’aria o spostandosi per telecinesi ed infiltrandosi fra gli indumenti .

13. Cara dottoressa, sono un ragazzo di 18 anni e sono molto sorpreso dal mio corpo [ma chi sei, ET?] perché involontariamente, il mio organo genitale, va in erezione in qualsiasi momento e mi provoca forti disagi. (Bingo ’80 per Top Girl)

R1: Tu colpiscilo con una mazza, e vedrai che la prossima volta ci penserà due volte prima di fare l’alzabandiera.

R2: Beato te!

14. Cara dottoressa ho quasi 16 anni e purtroppo non sono ancora soddisfatta del mio seno. Porto la seconda misura, ma ho i capezzoli molto lunghi e grossi, quasi più del seno. Ho provato a schiacciarli con reggiseni stretti, a lavarli con acqua fredda… ma niente. Ogni Estate porto dei bikini imbottiti per coprirli. Cosa posso fare? (Anna’82 per Top Girl)

R1: Hai provato a lavarli con Perlana in acqua calda? O forse un magari un nodo…

R2: Incrocia i capezzoli e di in giro che e’l’ultimo modello nude look di Valentino.

15. Ho 12 anni: un amico di mio fratello di 16 anni è molto carino, mi ha convinta a fare l’amore senza preservativo poiché non avevo ancora le mestruazioni. Una settimana dopo mi sono arrivate e poi ho cominciato a mettere su chili e pancia. Sono incinta? (Alexia’86 per Top Girl)

R1: No, non sei incinta, devi solo smetterla di mangiare come un maiale!!!

R2: Minchia, io a 12 anni sapevo a malapena distinguere Goldrake da Mazinga!

16. Cara dottoressa ho 15 anni e non ho ancora le mestruazioni. Poiché mi masturbo da quando sono piccola, non e’ che sono diventata sterile? (Disperata’83 per Top Girl)

R1: No sei diventata scema!!!

R2: Piccola….quanto???

17. Sono Michela ho 14 anni. L’agosto scorso ho fatto una cosa che non mi perdonerò mai: ho masturbato il mio ex ragazzo. Sto malissimo. Mi sembra di aver commesso qualcosa di imperdonabile e ho vergogna di dirlo. Vorrei poter ritornare indietro per evitare questo sbaglio… Ogni giorno chiedo perdono a DIO !!! Ho vergogna di confidarmi, con il sacerdote mi sono già confessata due volte per l’accaduto, ma non sono ancora riuscita a perdonarmi… Cosa mi consigliate? (Disperata’84 per Top Girl)

R1: Il convento delle “Santissime Vergini Vecchie Grazie Benedette”.

R2: Un bel viadotto autostradale…

18. Ho 16 anni. Non ho amiche. Non ho un buon rapporto con mio padre e sento che morirò entro quest’anno per un incidente. Provo a immaginarmi un futuro, ma poi mi dico che ho troppi sogni come li aveva mio cugino che poi e morto! Studio al liceo linguistico, non so perché visto che non ne ho voglia, poi però mi dico che è meglio avere un titolo di studio nel caso non muoia [anche se poi non troverai lavoro?]. Ho paura di avere una vita monotona, sono brutta, grassa e ho i brufoli. Sto male con me stessa e gli altri. (Francy per Top Girl)

R1: No comment!

R2: Segue potente contrograttata di coglioni!!!!

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