Archivi categoria: Satyrate

Cioè Max: Il ritorno della storica rivista pop che non smette mai di sorprenderci

Cioè c’era, e c’è ancora! La storica rivista che ha segnato la crescita di milioni di adolescenti italiani, specialmente ragazze, sta vivendo una vera e propria rinascita. Dopo l’iniziale preoccupazione suscitata dalla sospensione del formato pocket, il 2025 segna un nuovo capitolo per il magazine, che ritorna in edicola con una versione rinnovata, più grande e accattivante: Cioè Max.

L’ultimo numero di Cioè era uscito a dicembre 2024, portando con sé voci di una possibile chiusura che avevano messo in apprensione i numerosi fan della rivista. Tuttavia, in un messaggio sui canali social, Cioè ha tranquillizzato i suoi lettori con un annuncio che spiegava come la rivista non sarebbe sparita nel nulla, ma semplicemente avrebbe fatto una pausa. “Quest’anno abbiamo deciso di allungare un po’ le nostre vacanze… Sicuramente ne avevamo bisogno per ricaricarci… Ma volevamo anche pensare a cosa fare nelle prossime settimane”, scriveva il post, facendo intendere che la pausa serviva per riorganizzare il futuro della pubblicazione. Con il nuovo anno, l’attesa dei lettori è finalmente finita: Cioè Max è arrivato in edicola con il numero di marzo, pronto a riconquistare il cuore delle sue lettrici.

“L’editore, in linea con le richieste del mercato editoriale, ha sospeso le pubblicazioni dello storico formato pocket di Cioè, ma ha mantenuto il brand attivo sui canali social, introducendo il nuovo formato Cioè Max, disponibile in edicola”, ha dichiarato Marco Iafrate, Direttore della rivista, spiegando il cambiamento. Questo nuovo formato non è solo più grande, ma è anche pensato per essere più coinvolgente e visivamente accattivante, con un’attenzione particolare ai contenuti che i lettori più giovani amano: cultura pop, interviste esclusive, test, e tantissimi approfondimenti sui personaggi più amati.

Il numero di Cioè Max di marzo non si limita a riprendere le tradizioni, ma le evolve, facendo un omaggio a quelle storiche icone che hanno segnato decenni di cultura musicale. Un esempio su tutti: la bellissima pagina dedicata ai Duran Duran, che li ritrae nell’anno del loro debutto, 40 anni fa, riprendendo una storica copertina di Cioè dedicata proprio alla band. Ma le novità non si fermano qui: il nuovo numero include anche le interviste esclusive con artisti come Olly, Alex Wyse, Sarah Toscano e Settembre, accompagnate da un’accurata selezione di test e rubriche pensate per coinvolgere e divertire le lettrici. E per chi non può fare a meno dei gadget, il numero offre due maxi poster di Damiano David e Irama, un set di penne e uno di gioielli.

L’uscita del nuovo formato ha certamente suscitato un’ondata di nostalgia tra coloro che hanno seguito Cioè fin dai suoi primi numeri nel lontano 1980, quando la rivista fece il suo debutto. Con il passare degli anni, Cioè ha accompagnato le adolescenti italiane, diventando un punto di riferimento per le generazioni più giovani, grazie al suo mix di moda, musica, cinema, e gossip. Durante gli anni ‘80, Cioè raggiunse un picco di vendite che superava le 300.000 copie per numero, e i suoi poster e gadget erano un must-have per ogni ragazza che si rispettasse. La rivista ha documentato, con i suoi contenuti esclusivi, i sogni e le storie delle star, da Leonardo DiCaprio a Avril Lavigne, da Renato Zero ad Anna Pettinelli, che curava una delle rubriche più amate, L’Eco dei Sorcini.

Nel 2009, Cioè passò sotto l’ala della Panini, che ha continuato a farla evolvere pur mantenendo intatta la sua essenza. Sebbene gli anni recenti abbiano portato sfide nuove, in un mondo editoriale sempre più dominato dal digitale e da una crisi delle edicole, Cioè non si è mai fermata. Ha sempre saputo reinventarsi, continuando ad essere il punto di riferimento per le giovani generazioni. L’ultimo numero del 2024, con l’intervista esclusiva a Robbie Williams, rappresentava simbolicamente il passaggio di testimone di una rivista che aveva incarnato per decenni lo spirito della cultura pop. La sua continuazione in formato Cioè Max non è solo un modo per adattarsi ai tempi, ma una prova della sua capacità di restare rilevante.

In una mossa che conferma la volontà di rimanere al passo con i tempi, Cioè sta anche ampliando il suo raggio d’azione. A partire dal 2025, in partnership con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), la rivista lancerà una nuova pubblicazione di giochi enigmistici, pensata per coinvolgere i giovani in modo divertente ed educativo, e avvicinarli alla divulgazione scientifica. Una collaborazione che sottolinea la voglia di essere sempre più inclusivi e innovativi, guardando al futuro e alle nuove generazioni.

Cioè è, quindi, ancora qui, e forse non se n’è mai andata davvero. La sua storia, pur cambiando forma, continua a far parte della cultura popolare italiana, segnando ogni generazione che cresce con essa. Se un tempo le pagine di Cioè erano il luogo dove si sognava e si scoprivano nuovi miti, oggi continuano a farlo in un formato rinnovato, ma sempre con la stessa passione per il mondo che ruota attorno ai giovani, alla musica, e alla cultura pop. Cioè non è solo una rivista, è un pezzo di storia che non smette mai di evolversi.

Cioè: domande e risposte

E mentre attendiamo comunicazioni ufficiali, non possiamo che approfittarne per ringraziare questa rivista per averci fatto sognare, ridere, emozionare. Per strapparvi un sorriso, con un pizzico di magia, torniamo indietro nel tempo, all’adolescenza. Siamo a metà degli anni ’90 e Cioè è il giornale più letto in Italia dai teenager: Questa è una serie di domande rivolte da alcune giovani lettrici agli “esperti” di sessuologia della rivista: le domande sono vere, mentre le risposte sono date da ChatGpt in vena di risate.

1. … Sono alta 156 cm e ho un seno quasi impercettibile, ma nel resto sono ben sviluppata. Mia mamma e più bassa di me e mio padre è circa172 cm: quando potranno venirmi le prime mestruazioni? (Scilla’85)

ChatGPT. Tranquilla, le mestruazioni arriveranno quando il tuo corpo deciderà di mandare l’invito ufficiale. Non c’entra l’altezza, il seno o se hai vinto la lotteria genetica della famiglia. Quando accadrà, sarà il tuo momento magico… con crampi inclusi!

2. Sono troppo magra; vorrei sapere quali sono gli alimenti che fanno crescere il seno e le gambe. (Magrina’84)

ChatGPT: Alimenti per far crescere il seno? Purtroppo, neanche un’intera fabbrica di Nutella farà il miracolo. Quanto alle gambe, prova a mangiare… e correre, così magari si allungano!

3. E’ vero che lo sperma ai ragazzi esce solo di notte? (Curiosa)

ChatGPT: No, lo sperma non è una creatura notturna tipo un vampiro. Può uscire anche di giorno, basta che il proprietario sia d’accordo.

4. Ho provato a mettere un assorbente interno, ma non sono riuscita a farlo entrare: e perché sono vergine o perché non sono normale? (Arietina’85)

R: Forse l’assorbente interno non si è presentato come si deve. Non preoccuparti: essere vergine non significa essere a prova di tampone. Riprova con calma, e magari leggi le istruzioni!

5. E’ possibile fare l’amore quando si è vergini? (D.V.’83)

ChatGPT: Certo che si può, ma il dettaglio importante è con chi. E sì, verginità e amore non si annullano a vicenda, se te lo stavi chiedendo.

6. Io e una mia amica ci siamo sempre chieste: le donne primitive avevano il ciclo? E come facevano senza assorbenti? (Dubbiose)

ChatGPT: Sì, le donne primitive avevano il ciclo. E no, non avevano Tampax, ma probabilmente avevano il dono della sopportazione che oggi noi possiamo solo sognare.

7. E’ vero che se il ciclo arriva dopo i 14 anni non si possono avere figli? (Disperata’85)

ChatGPT: Assolutamente falso. Il ciclo che arriva tardi non è un biglietto per il club delle “senza figli”. Respira, ok?

8. E’ vero che per far crescere il seno bisogna mangiare molti funghi? (Anonima’88)

ChatGPT: Funghi? Certo, e magari aggiungi anche un bel pentolone di pozione magica. Non funziona, ma ti farà sentire molto Harry Potter.

9. Salve, sono una vostra lettrice che da un po’ di tempo ha una voglia matta di fare l’amore e ci pensa sempre: e normale? (Lisa’82)

ChatGPT: Normalissimo. Sei umana, non un robot. Al massimo, sei un robot con software aggiornato al pacchetto “ormoni attivi”.

10. Cara dottoressa, ho una curiosità: una ragazza vergine che fa l’inseminazione artificiale, rimane ancora vergine? Se si, quando partorirà, non essendoci stata rottura dell’imene il bambino potrà nascere normalmente? In questo caso c’è rischio di perdere la verginità? Se si, vuol dire che e meglio partorire con il cesareo? (Ariete’83)

ChatGPT: Sì, una ragazza può rimanere vergine con l’inseminazione artificiale. No, il bambino non nascerà da un portale magico. E no, non è necessario il cesareo per “salvare la verginità”. Seriamente, rilassati.

11. Cara dottoressa, sono fidanzata da circa un anno. Noi non facciamo ancora del sesso, ma abbiamo qualche problema. Lui vorrebbe che ogni giorno uscisse dello sperma dal suo organo genitale, io però ho paura che possa procurargli dei problemi in futuro. E’ vero? E quali possono essere? (Martina ’83)

ChatGPT: Quindi lui vuole che il suo organo genitale produca giornalmente… tipo una fabbrica? Beh, digli che il suo corpo ha un piano di produzione autonomo. Non c’è rischio di guasti, promesso.

12. Cara dottoressa, casualmente ho saputo da un’amica che si può rimanere incinta non solo attraverso i rapporti sessuali, ma anche in altri modi. Per esempio, se lui e’ appiccicato a lei ed eccitato, lo sperma può fuoriuscire e passare attraverso gli indumenti fino alle parti intime. E’ vero? (Laura)

ChatGPT: No, lo sperma non ha poteri da supereroe per attraversare tessuti e compiere miracoli. Se fosse così, avremmo bisogno di assorbenti antiproiettile.

13. Cara dottoressa, sono un ragazzo di 18 anni e sono molto sorpreso dal mio corpo [ma chi sei, ET?] perché involontariamente, il mio organo genitale, va in erezione in qualsiasi momento e mi provoca forti disagi. (Bingo ’80)

ChatGPT: Il tuo organo genitale si comporta esattamente come dovrebbe: un po’ troppo entusiasta, ma niente che l’età e un po’ di autocontrollo non risolveranno.

14. Cara dottoressa, purtroppo non sono ancora soddisfatta del mio seno. Porto la seconda misura, ma ho i capezzoli molto lunghi e grossi, quasi più del seno. Ho provato a schiacciarli con reggiseni stretti, a lavarli con acqua fredda… ma niente. Ogni Estate porto dei bikini imbottiti per coprirli. Cosa posso fare? (Anna’82)

ChatGPT: Hai capezzoli lunghi? Congratulazioni, hai un tratto unico. Schiacciarli e lavarli con acqua fredda non li trasformerà in bottoni. Accettali: sono tuoi!

15. Un amico di mio fratello è molto carino, mi ha convinta a fare l’amore senza preservativo poiché non avevo ancora le mestruazioni. Una settimana dopo mi sono arrivate e poi ho cominciato a mettere su chili e pancia. Sono incinta? (Alexia’86)

ChatGPT: Sì, potresti essere incinta. La prossima volta, però, magari scegli un metodo anticoncezionale prima di convincerti.

16. Cara dottoressa non ho ancora le mestruazioni. Poiché mi masturbo da quando sono piccola, non e’ che sono diventata sterile? (Disperata’83)

ChatGPT: No, la masturbazione non ti ha reso sterile. Se fosse così, metà della popolazione mondiale sarebbe estinta. Rilassati.

Esiste Babbo Natale? Un’analisi nerd di un viaggio improbabile!

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, è inevitabile tornare a pensare a Babbo Natale e a tutto l’hardware che porta sotto l’albero per gli smanettoni di ogni età. Tuttavia, una domanda sorge spontanea: ma esiste davvero Babbo Natale?

Proviamo ad affrontare la questione con un po’ di logica e numeri. Cominciamo con le renne: nessuna specie conosciuta di renna può volare, ma ci sono ancora circa 300.000 specie di organismi viventi che non sono state ancora classificate. Ora, anche se la maggior parte di questi organismi è composta da insetti e germi, chi può dire che fra di loro non ci siano anche delle renne volanti, che solo Babbo Natale è riuscito a vedere?

Passiamo ora ai bambini. Nel mondo ci sono circa 2 miliardi di bambini sotto i 18 anni, ma Babbo Natale, come sappiamo, non fa visite in tutte le case, poiché non ha a che fare con bambini musulmani, induisti, buddhisti ebrei. Se riduciamo quindi il numero a solo il 15% del totale, il suo carico di lavoro si abbassa a circa 378 milioni di bambini. Supponendo che ogni famiglia abbia in media 3,5 figli, il totale delle “fermate” da fare è di 98,1 milioni. A questo punto, Babbo Natale ha circa 31 ore per completare il suo giro, grazie alla rotazione della Terra e ai fusi orari, e il viaggio va da Est a Ovest.

A conti fatti, Babbo Natale deve fare circa 822,6 fermate al secondo. Per ogni famiglia con almeno un bambino buono, ha circa un millesimo di secondo per completare tutta una serie di azioni: trovare parcheggio (facile, considerando che atterra sul tetto), scendere dalla slitta, entrare dal camino, riempire le calze, distribuire i regali, mangiare ciò che i bambini gli lasciano, risalire, saltare sulla slitta e ripartire per la sua destinazione successiva.

Se consideriamo che le abitazioni siano distribuite uniformemente (anche se sappiamo che non è proprio così), Babbo Natale percorrerà circa 1.248 km per ogni fermata, per un totale di 120 milioni di km in una sola notte. Questo significa che la sua slitta deve viaggiare a una velocità di circa 1.040 km al secondo, ovvero 3.000 volte la velocità del suono. Per fare un paragone, la sonda spaziale Ulisse viaggia a soli 43,84 km al secondo, e una normale renna corre a circa 30 km/h.

Ma il mistero della slitta non finisce qui. Se pensiamo che ogni bambino riceva una scatola di Lego del peso di 1 kg, la slitta di Babbo Natale dovrebbe trasportare circa 378.000 tonnellate di regali (escludendo il peso di Babbo Natale, che non è proprio leggerissimo). Ogni renna, sulla Terra, può trainare circa 150 kg, quindi servirebbero circa 214.000 renne per muovere quella slitta. Questo porta a un peso totale di 575.620 tonnellate, che è circa 4 volte il peso della nave Queen Elizabeth II. A questa velocità, la resistenza dell’aria riscalderebbe le renne come se fossero in rientro atmosferico. Le renne di testa assorbirebbero un’energia colossale, circa 14,3 quintilioni di Joule per secondo, e verrebbero vaporizzate quasi istantaneamente. L’intero team di renne sarebbe distrutto in appena 4,26 millesimi di secondo.

In sintesi, Babbo Natale, se mai è esistito, non può certamente farcela con tutte queste condizioni. Quindi, la triste verità è che… Babbo Natale c’era, ma ora è morto.

Settimo Comics: il ritorno del grande raduno di MjCosplayeventi

L’attesa sta per finire, e gli amanti del mondo nerd, degli anime, dei videogiochi e del cosplay possono già segnare la data sul calendario: domenica 1 dicembre 2024, il “Centro Commerciale Settimo” a Settimo Milanese si trasformerà in un autentico tempio del cosplay. L’evento “Settimo Comics 2024“, organizzato da MjCosplayeventi, promette di regalare una giornata ricca di sorprese, photoset gratuiti e momenti di puro divertimento per grandi e piccoli appassionati.

Il centro commerciale si trova in Via Reiss Romoli, 16, a Settimo Milanese (MI), e offre ingresso libero e parcheggio gratuito, così che tutti possano godersi l’evento senza pensieri. La location, completamente al chiuso, garantisce che il raduno si svolga senza problemi anche in caso di maltempo.

Una delle attrazioni principali sarà il cosplay contest, che inizierà alle ore 16:00. Gli aspiranti concorrenti potranno iscriversi online fino a martedì 26 novembre 2024, oppure direttamente in loco, dalle 14:00 alle 15:30, presso la zona palco. Per chi sceglie l’iscrizione online, è necessario scaricare la liberatoria, compilarla, firmarla e inviarla all’indirizzo gabbiadinimaurizio76@gmail.com, allegando anche il file audio in formato MP3 per l’esibizione e un’immagine in formato JPEG del personaggio interpretato. Per chi opta per l’iscrizione il giorno stesso, sarà sufficiente portare con sé un’immagine cartacea del personaggio.

Ma il cosplay non è solo competizione, è anche passione e condivisione. Durante il pomeriggio, il fotografo ufficiale di MjCosplayeventi, Next5ph, sarà presente con uno stand fotografico dove potrete farvi immortalare in scatti professionali e, successivamente, durante il contest stesso. È consigliato presentarsi già in costume, ma per chi ne avesse bisogno sarà disponibile uno spogliatoio non custodito.

Il cosplay contest offrirà una vasta gamma di categorie per tutti i partecipanti, da “Miglior Costume Maschile” a “Miglior Original”, passando per “Miglior Armatura” e il simpaticissimo premio “Simpatia”. Tra i giurati troviamo tre talenti eccezionali che arricchiranno l’evento con la loro esperienza e professionalità. ReddieBlack, giovane cosplayer milanese con un amore sconfinato per i manga e gli anime, si è affacciata a questa passione a soli otto anni e da allora non ha mai smesso di stupire con le sue interpretazioni. Accanto a lei ci sarà ItsVikynga, una laureata in fashion design che unisce sartoria, make-up e interpretazione in creazioni uniche, ispirate a mondi come Marvel, Disney e l’universo steampunk. Infine, il carismatico incredible.serj, che ha portato il suo spirito creativo dal gioco di ruolo dal vivo al palco del cosplay, affermandosi con performance travolgenti e creazioni incredibilmente dettagliate.

A presentare l’evento ci penseranno due figure ormai familiari ai fan del cosplay: Luca Law e Oriana Vecchio. Luca, con il suo spirito scherzoso e una lunga lista di personaggi amati, è famoso per il suo portamento ironico e le sue creazioni dettagliate, mentre Oriana, cosplayer dal 2009, ha conquistato il cuore del pubblico con la sua versatilità e la sua passione per i videogiochi e le serie TV.

Come ciliegina sulla torta, sarà presente anche la special guest Elka Clarke, cosplayer e prop maker con una decennale esperienza. Dalle sue incredibili interpretazioni di Alice Liddell alle creazioni di Cortana e Coco Bandicoot, Elka porterà un tocco speciale all’evento, ispirando sia i neofiti che i veterani del cosplay con la sua attenzione ai dettagli.

Non serve altro per capire che “Settimo Comics 2024” sarà una festa per chi vive e respira cultura nerd. Tra costumi spettacolari, scatti fotografici e una sana dose di competizione, questa giornata promette di essere indimenticabile. Che siate veterani del cosplay o semplici curiosi, non perdete l’occasione di immergervi in questo fantastico mondo.

Il mio nome Bond, Piccione Bond

Lo scorso mese di maggio, un insolito episodio ha agitato il porto di Mumbai: un curioso piccione è stato catturato con l’accusa di spionaggio internazionale. Il volatile ha subito destato sospetti per via di due anellini legati alle zampe, sui quali erano incise delle strane parole in lingua cinese. La Polizia locale, temendo che il piccione fosse coinvolto in attività di spionaggio, ha deciso di rinchiuderlo in una gabbia presso l’ospedale veterinario “Bai Sakarbai Dinshaw Petit Hospital for Animals”.

La storia di questo piccione misterioso ha destato molta curiosità e ha fatto scalpore non solo in India ma anche a livello globale.

L’idea che un uccello possa essere coinvolto in operazioni di spionaggio internazionale ha lasciato tutti a bocca aperta. Tuttavia, al di là delle ipotesi e dei sospetti, il piccione è stato trattato con la giusta attenzione e cura presso la struttura veterinaria.

Dopo mesi di interrogatori e analisi approfondite, finalmente è arrivato il chiarimento: il piccione non era affatto una spia cinese, ma un semplice uccello innocente. Le parole incise sugli anellini erano state interpretate erroneamente come caratteri cinesi, ma in realtà si trattava di semplici abbreviazioni in inglese della proprietà del piccione. Una volta che è stata fatta luce sulla questione, le autorità hanno deciso di liberare il volatile e di permettergli di tornare alla sua vita di piccione libero.

Questa bizzarra vicenda ha destato l’interesse di molti e ha fatto sorridere anche di fronte alla serietà con cui era stata trattata. In un mondo in cui la spionaggio e la politica internazionale sono questioni di grande rilevanza, un piccione sospettato di essere una spia può sembrare quasi comico. Tuttavia, è importante ricordare che dietro a ogni episodio c’è sempre una ricerca della verità e delle responsabilità.

La storia del piccione “007” si è conclusa con un lieto fine, ma rimarrà sicuramente nei libri di storia come un curioso caso di mistaken identity. E chissà, magari un giorno potrebbe ispirare una nuova storia di avventura e intrigo, magari con protagonisti altri piccioni da combattimento.

450 chilometri a piedi per smaltire la rabbia!

Oh, ragazzi, ma vi rendete conto di cosa è successo a questo signore di 48 anni della provincia di Como? Provate a immaginarlo: dopo una lite con la moglie, decide di fare una passeggiata per calmarsi un po’. E invece, cosa succede? Si ritrova coinvolto in una vera e propria avventura che lo porta a percorrere ben 450 chilometri a piedi, fino a Fano!

Vi sembra incredibile, no? Sì, perché la storia di questo uomo assomiglia un po’ a quella di Forrest Gump, ma in realtà è molto diversa. Lui non ha corso, ha semplicemente camminato, per una settimana intera, senza rendersi conto di quanto stava percorrendo. E tutto questo solo per sfogare la propria rabbia dopo una discussione con la moglie.

Immaginatevi la sorpresa della moglie, che ha sporto denuncia di scomparsa alla questura di Como pensando che il marito si fosse perso chissà dove. E invece lui stava percorrendo chilometri e chilometri, ricevendo aiuto da persone generose lungo il cammino.

E la sorpresa non è finita qui: la moglie, giunta a Fano per recuperare il marito, ha dovuto fare i conti con una doppia sorpresa. Prima di tutto il costo dell’albergo dove l’uomo era stato sistemato, e poi una salata multa di 400 euro per la violazione del coprifuoco. Insomma, una vicenda davvero unica che ha regalato qualche grattacapo alla povera moglie, che non si sarebbe mai aspettata un epilogo del genere.

Insomma, questa è la dimostrazione che anche una semplice passeggiata può trasformarsi in una straordinaria avventura. E chissà quante storie simili sono accadute nel corso della storia, magari solo che non abbiamo avuto modo di scoprirle. Questo signore di Como, invece, si è trovato al centro dell’attenzione e ha fatto parlare di sé. Forrest Gump, chi? Questo è un vero eroe da raccontare!

La Prima Edizione del Festival di Satira Politica

Lo storico premio internazionale della satira, giunto alla 47sima edizione, diventa anche un Festival, in programma dal 9 al 13 luglio d Forte dei Marmi.  Tra gli ospiti Makkox e Luca Bottura, Elio e Rocco Tanica, Ascanio Celestini e Stefano Massini e tanti altri  ed una giuria d’eccezione guidata da Serena Dandini, Lilli Gruber  e Beppe Cottafavi.

Da 47 anni premia il graffio satirico italiano e internazionale di scrittori, giornalisti, disegnatori, comici da Achille Campanile a Ficarra e Picone, da Cesare Zavattini a Roberto Benigni, da Zerocalcare a Leonardo Sciascia, da Liza Donnelly a Indro Montanelli, e ancora Fiorello, Dario Fo, Corrado Guzzanti, Virginia Raffaele, Enzo Biagi, Mikhail Zlatkovsky, Le Canard Enchaîné e tantissimi altri. È il Premio di Satira Politica di Forte dei Marmi, il prestigioso riconoscimento alla critica più dissacrante che da quest’anno, per scelta del Sindaco della città, Bruno Murzi si fa in due per diventare anche un Festival: “Un atto doveroso per una manifestazione di spessore internazionale che merita di essere vissuta a pieno in tutte le sue forme ed espressioni e che dovrà trasformare Forte dei Marmi, nei giorni di svolgimento, in una vera e propria città della Satira”.

Il primo evento in Italia dedicato alla satira politica, ideato e diretto da Beppe Cottafavi si terrà incinque giorni di appuntamenti, dal 9 al 13 luglio a Forte dei Marmi, negli spazi di Piazza Garibaldi e Villa Bertelli con grandi ospiti tra i quali Elio e Rocco Tanica, Makkox e Luca Bottura, Ascanio Celestini, Stefano Massinie tanti altri e una giuria di esperti guidata da Serena Dandini, Lilli Gruber e Beppe Cottafavi.

 

Raccontata dal direttore del Festival Beppe Cottafavi e da Claudio Giunta e Marco Santagata, (professori di Letteratura italiana della Normale di Pisa), con la partecipazione dello scrittore Fabio Genovesi, la rassegna alzerà il sipario il 9 luglio alle ore 18.30 in Piazza Garibaldi, con il talk e video show che ripercorrerà la prestigiosa storia letteraria del premio e a seguire l’appuntamento con le barzellette magistralmente raccontate da Ascanio Celestini. A chiudere il Festival, sabato 13 luglio alle 21.30, sarà la serata presentata da Serena Dandini, che vedràl’assegnazione del 47simo Premio Internazionale di Satira Politica di Forte dei Marmi, raffigurato dal Satiro caricaturato, realizzato appositamente dalla matita di Altan.

I Darwin Awards: Celebrando l’evoluzione della stupidità umana

C’è un riconoscimento destinato a coloro che, per inspiegabili ragioni, decidono di abbandonare il pool genetico umano con azioni tanto assurde da mettere letteralmente in pericolo la propria vita. Si tratta dei Darwin Awards, un premio sarcastico che celebra l’evoluzione della stupidità umana.

Ma da dove viene il nome di questi premi?

Charles Darwin, noto per la sua teoria dell’evoluzione, sosteneva che solo gli individui più adatti sopravvivono, lasciando nella storia una traccia di progresso. I Darwin Awards, invece, sottolineano il fatto che gli individui più stupidi non solo compromettono la propria sopravvivenza, ma anche la capacità di trasmettere i propri geni alle future generazioni.

L’idea dei Darwin Awards nacque negli anni ’80, quando un gruppo di amici, dopo aver letto un articolo su un uomo che aveva tentato di uccidere un cactus facendolo esplodere con della dinamite, decise di creare un riconoscimento per coloro che facevano scelte altrettanto assurde.

Ma quali sono i requisiti per ricevere un Darwin Award?

Prima di tutto, l’evento deve avvenire in modo involontario, eliminando di fatto tutti gli atti di suicidio deliberato. Inoltre, l’azione deve comportare la morte o la sterilità dell’individuo, garantendo così che la lezione di saggezza non possa essere trasmessa alle future generazioni.

Gli incidenti che portano all’assegnazione di un Darwin Award variano enormemente, ma ci sono alcuni temi comuni che emergono. Ad esempio, molto spesso si tratta di persone che cercano di dimostrare la propria audacia o abilità fisica in maniera irresponsabile. Ci sono anche casi in cui l’ignoranza o l’incoscienza giocano un ruolo chiave nell’evento catastrofico.

La moderna era dei social media ha svolto un ruolo significativo nella celebrità dei Darwin Awards. Con la possibilità di registrare ogni azione e condividerla in tutto il mondo in pochi secondi, molti incidenti assurdi vengono immortalati sotto forma di video. Ciò ha portato a un aumento della consapevolezza e dell’attenzione sui premi, diffondendoli a livello globale.

Ma qual è il vero messaggio che i Darwin Awards vogliono trasmettere?

Al di là dell’umorismo nero e del sarcasmo, il premio viene considerato come un monito per stimolare il pensiero critico e responsabile. Incoraggia le persone a prendere decisioni consapevoli, ad essere più attente e ad evitare atti avventati che possono mettere in pericolo la loro stessa vita.

Dieci esempi esilaranti!

1. Quando il suo revolver calibro 38 ha mancato di far fuoco sulla vittima designata, durante una rapina a Long Beach, California, l’aspirante rapinatore James Elliot ha commesso un piccolo errore di valutazione. Ha girato il revolver, per osservare la canna ed ha provato a premere di nuovo il grilletto. Ma questa volta ha funzionato….

2. Lo chef di un Hotel in Svizzera ha perso un dito in un tagliacarne e, dopo aver imprecato in non si sa bene quale lingua, ha inviato una richiesta di risarcimento alla propria compagnia assicuratrice. La compagnia, sospettando una negligenza, ha mandato un suo ispettore per verificare le circostanze. L’ispettore ha provato il tagliacarne e ci ha rimesso a sua volta un dito. La richiesta di risarcimento e’ stata approvata.

3. Un uomo che si era messo a spalare neve per oltre un’ora in modo da far posto quanto bastasse per archeggiare la propria macchina durante una tempesta di neve a Chicago, e’ andato a prendere la propria auto e, tornato al luogo tanto faticosamente pulito, vi ha trovato una donna che aveva appena elegantemente parcheggiato nello spazio libero. Comprensibilmente le ha sparato due fucilate all’addome.

4. Dopo essersi fermato a bere in un bar clandestino, l’autista di un autobus dello Zimbabwe si e’ accorto che i 20 malati mentali che avrebbe dovuto trasportare da Harare al manicomio di Bulawayo erano scappati. Non volendo ammettere la sua negligenza, l’autista si e’ recato ad una vicina fermata di autobus ed ha offerto ai passeggeri in attesa una corsa gratuita. Ha poi condotto il bus dentro il manicomio ed ha consegnato gli ignari passeggeri, dichiarando al personale del manicomio che si trattava di pazienti molto irritabili e portati a raccontare storie fantasiose. L’inganno non e’ stato scoperto che tre giorni dopo.

5. Un teenager americano e’ stato ricoverato in ospedale per gravi ferite alla testa provocate dal sopraggiungere di un treno. Quando gli venne chiesto come aveva fatto a procurarsi le ferite, il giovanotto ha racocntato alla polizia che stava semplicemente cercando di verificare quanto poteva riuscire ad avvicinarsi ad un treno in movimento prima di venire colpito.

6. Un uomo e’ entrato in un market della Louisiana, ha messo una banconota da 20 dollari sul banco e ha chiesto che gli venisse cambiata. Quando il commesso ha aperto il cassetto, l’uomo ha estratto una pistola ed ha chiesto che gli venisse consegnata tutto quello che c’era nel cassetto, ed e’ poi scappato via, lasciando la banconota da 20 dollari sul banco. Un controllo sul totale che era stato rapinato dal cassetto dava… 15 dollari! (se qualcuno ti punta una pistola e ti da’ del denaro, si tratta di un crimine?)

7. Un tizio in Arkansas desiderava cosi’ tanto farsi una birra da decidere di tirare un mattone attraverso la vetrina di un negozio di liquori per prendere qualche bottiglia e poi scappare via. Sollevo’ il mattone e lo tiro’ sulla vetrina per vederlo rimbalzare sulla sua testa, lasciandolo a terra privo di conoscenza. La vetrina del negozio di liquori era di plexiglas. L’intera vicenda e’ stata filmata dalla telecamera interna.

8. Una signora che stava uscendo da un negozio di New York si e’ vista strappare la borsa da un uomo che e’ fuggito via correndo. Il commesso ha prontamente chiamato il 911 e la donna e’ stata in grado di fornire alla polizia una dettagliata descrizione dello scippatore. Entro pochi minuti la polizia era riuscita a catturarlo, metterlo in macchina e portarlo indietro al negozio. Il ladro venne poi fatto uscire dalla macchina e gli venne detto di rimanere fermo per una identificazione positiva. Al che rispose, “Si, agente, e’ lei, Quella e’ la signora alla quale ho rubato la borsetta.”

9. La pagina della cronaca locale dell’Ann Arbor News ha riportato il caso di uomo che, dopo essere entrato in un Burger King di Ypsilanti, nel Michigan, alle 5 del mattino, ha tirato fuori una pistola ed ha chiesto del contanti.
Il commesso si rifiuto’ di consegnarglielo perche’ non gli era possibile aprire il registratore di cassa senza l’ordine per una consumazione. Quando l’uomo ha allora ordinato delle cipolle affettate, il commesso ha detto che non erano disponibili per la prima colazione. L’uomo, frustrato, se ne e’ andato via.

10. Quando un uomo ha cercato di aspirare benzina da un tubo infilato nel serbatoio di un camper parcheggiato in una strada di Seattle, si e’ ritrovato con molto di piu’ di quello che stava cercando. La polizia e’ infatti arrivata sul luogo per trovare una persona in preda a conati di vomito e piegata in due vicino alla tanica per i rifiuti della toilette chimica del camper. Un portavoce della polizia ha dichiarato che l’uomo ha ammesso di aver cercato di rubare della benzina dal serbatoio ed ha infilato a tal scopo un tubo in quello che credeva fosse il bocchettone della benzina ed era invece lo scarico delle acque nere. Il proprietario del veicolo si e’ rifiutato di sporgere denuncia, dichiarando di essersi fatta una delle migliori risate della sua vita.

40 di Vasco Rossi: i nostri Meme Nerd!

Questi sono i giorni di Vasco! Si festeggiano i 40 anni di carriera di Vasco Rossi, anche noto come Vasco o con l’appellativo Il Blasco: autodefinitosi provocatore, ha pubblicato 37 album dall’inizio della sua carriera , di cui 17 album in studio, 9 album dal vivo e 11 raccolte ufficiali, e ha composto complessivamente più di 150 canzoni oltre a numerosi testi e musiche per altri interpreti. Con oltre 35 milioni di copie vendute è uno dei cantautori italiani di maggior successo e fama, e uno tra gli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi.Soprannominato inizialmente Komandante dai membri del suo fan club ufficiale, tale appellativo è rimasto nell’immaginario collettivo e utilizzato anche in ambito diverso.

Dopo il mega concerto del primo luglio di Modena con più di 220mila fan scatenati, anche noi di Satyrnet abbiamo deciso di rendere omaggio all’artista italiano … a modo nostro! Per questo abbiamo creato alcuni divertenti meme, prendendo spunto dai versi delle canzoni del Blasco contestualizzandoli nei film “nerd” che tanto amiamo. Buon divertimento, e se avete qualche consiglio o idea non esitate a contattarci. Guarda le immagini: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1818747094818750.1073742000.163102730383203&type=1&l=4b0583d4ee

Sai di vivere nel 2016 quando …

1. cerchi di inserire la password nel microonde.

2. sono anni che non ti fai più un solitario con carte vere.

3. hai una lista di 15 numeri telefonici per i tuoi 3 familiari.

4. mandi una mail al tuo collega che sta nella scrivania a fianco della tua.

5. il motivo per cui non sei più in contatto con gli amici è che non hanno un profilo facebook.

6. quando torni a casa dal lavoro rispondi al telefono con voce formale.

7. quando telefoni da casa, continui a digitare “0” per avere linea esterna.

8. sei stato seduto alla stessa scrivania per 4 anni lavorando per 3 diverse ditte.

10. sai di essere stato licenziato nel notiziario delle 23:00.

11. il tuo capo non è capace di fare il tuo lavoro.

12. i lavoratori temporanei sono più dei lavoratori dipendenti.

13. hai letto l’intera lista annuendo e sorridendo.

14. mentre la leggi stai pensando di condividerla con gli “amici del punto n.5.

15. un amico che non ti parla neanche più ti ha postato questa lista sulla bacheca, ma ti contatta solo per mandarti barzellette via social.

16. sei troppo preso per notare che nella lista non c’è il punto 9.

17. hai appena scrollato la pag per controllare che effettivamente non ci sia il punto 9.

L’umorismo di Alfredo Accatino

Alfredo Accatino: Creativo da sempre ha firmato importanti Show: Cerimonie XX Olimpiade Invernale Torino 2006, IX Giochi Paralimpici Torino 2006, Flag Handover Olimpiadi Salt Lake City, Accensione Fiamma Paralimpica, lancio Nuova Fiat 500, Dubai World Cup, Giochi del Mediterraneo 2009. Direttore creativo di K-Events – FilmMaster Group è stato autore di eventi corporate, eventi istituzionali, spettacoli dal vivo, progetti multimediali, programmi televisivi  . Nel 2009 ha realizzato ONE, il maggiore event show corporate mai realizzato in Italia. Docente di Comunicazione è autore  dei volumi Giuro che dico il falso (Comix) e Gli insulti hanno fatto la storia (Piemme).

Continua la lettura di L’umorismo di Alfredo Accatino

Perché esistono le barzellette sui Carabinieri?

L’Arma dei Carabinieri è una forza di polizia militare che ha una storia più che bicentenaria, risalente al Regno di Sardegna degli inizi del XIX secolo. Oggi sono una realtà all’avanguardia nei metodi e nelle tecnologie usate, e sono apprezzati in tutto il mondo per il loro impegno e la loro professionalità. Tuttavia, sono anche i protagonisti di innumerevoli barzellette che li dipingono come stupidi, goffi, ingenui o maldestri. Ma da dove nasce questa tradizione di scherzare sui Carabinieri? Quali sono le origini e le ragioni di questo fenomeno?

Le origini delle barzellette sui Carabinieri

Non esiste una data precisa che segna l’inizio delle barzellette sui Carabinieri, ma si può ipotizzare che siano nate nel corso del XX secolo, in concomitanza con alcuni eventi storici e sociali che hanno coinvolto l’Arma. Alcuni possibili fattori che hanno contribuito alla nascita delle barzellette sono:

  • Le modalità di reclutamento dei Carabinieri, che in passato erano molto diverse da quelle odierne e non richiedevano particolari titoli di studio. Questo avrebbe fatto sì che all’interno dell’Arma fosse facile trovare persone di cultura non particolarmente elevata, da cui l’idea del “carabiniere stupido”.
  • Il ruolo dei Carabinieri come forza di ordine pubblico, che li ha portati ad avere spesso rapporti conflittuali con la popolazione civile, soprattutto in occasione di manifestazioni, scioperi, proteste o episodi di criminalità. Questo avrebbe generato un sentimento di antipatia o di sfida verso i Carabinieri, che si sarebbe espresso attraverso le barzellette come forma di rivalsa o di ironia.
  • La diffusione dei mezzi di comunicazione di massa, come la radio, il cinema, la televisione e poi internet, che hanno amplificato e diffuso le barzellette sui Carabinieri, rendendole un fenomeno popolare e condiviso da molte persone. Inoltre, alcuni personaggi famosi, come attori, comici, scrittori o politici, hanno contribuito a creare o a diffondere le barzellette sui Carabinieri, rendendole ancora più note e apprezzate.

Le ragioni delle barzellette sui Carabinieri

Oltre alle origini storiche e sociali, ci sono anche delle ragioni psicologiche e culturali che spiegano perché esistono tante barzellette sui Carabinieri. Alcune di queste sono:

  • Il bisogno di ridere e di scherzare, che è una caratteristica tipica degli italiani, che amano divertirsi e alleggerire le tensioni con l’umorismo. Le barzellette sui Carabinieri sono un modo per far ridere e per creare un clima di simpatia e di complicità tra le persone.
  • Il meccanismo della contrapposizione, che consiste nel creare una distinzione tra noi e gli altri, tra il gruppo di appartenenza e il gruppo estraneo. Le barzellette sui Carabinieri sono un modo per esaltare la propria intelligenza e la propria astuzia, contrapponendola alla presunta stupidità e goffaggine dei Carabinieri.
  • Il principio dell’esagerazione, che consiste nel rendere più evidenti e più ridicoli i difetti o le caratteristiche negative di una persona o di un gruppo. Le barzellette sui Carabinieri sono un modo per enfatizzare e per deformare i comportamenti o le situazioni in cui i Carabinieri si trovano coinvolti, rendendoli più comici e più assurdi.

La valenza delle barzellette sui Carabinieri

Le barzellette sui Carabinieri, pur essendo spesso irriverenti e offensive, non vanno prese sul serio, ma vanno intese come una forma di umorismo che non ha lo scopo di denigrare o di offendere l’Arma, ma di divertire e di far sorridere le persone. Le barzellette sui Carabinieri, infatti, non sono un segno di disprezzo o di ostilità verso l’Arma, ma sono un segno di affetto e di riconoscimento del loro ruolo e della loro importanza nella società. Le barzellette sui Carabinieri, inoltre, non sono una manifestazione di ignoranza o di cattivo gusto, ma sono una manifestazione di creatività e di fantasia, che dimostra la capacità degli italiani di inventare e di raccontare storie divertenti e originali. Le barzellette sui Carabinieri, infine, non sono una minaccia o una provocazione verso l’Arma, ma sono una sfida e un invito a prendersi in giro e a ridere di sé stessi, senza perdere il senso dell’umorismo e della simpatia.

Storielle: Cane provvidenziale

Un uomo stava uscendo di casa una mattina subito dopo aver bevuto il caffè, quando si fermò ad osservare uno strano funerale, con uno strano seguito, che si avviava al vicino cimitero. C’era una vettura funebre, nera che apriva il funerale, seguita ad una quindicina di metri da un’altra vettura funebre nera. Dietro la seconda vettura funebre c’era un uomo vestito di nero, da solo, che seguiva i feretri con un cane Pit Bull al guinzaglio. Appena dopo c’erano circa 200 uomini che seguivano il corteo in fila indiana.

L’uomo non poté resistere alla curiosità e, con molto rispetto, si avvicinò al l’uomo col cane e gli chiese: “Sono molto spiacente per la sua perdita, e capisco che è un brutto momento per disturbare, ma io non ho mai visto un funerale come questo. Che tipo di funerale è?”.

L’uomo in lutto cominciò a spiegare: “La prima carrozza funebre è per mia moglie”. “E che cosa gli è successo?” L’uomo rispose: “Il mio cane l’ha attaccata e l’ha uccisa”. Il primo ritornò a chiedere: “E chi c’è nella seconda carrozza?” L’uomo rispose: “Mia suocera. Lei stava tentando di aiutare mia moglie, quando il cane si è girato ed ha attaccato anche lei”. Tra i due uomini trascorse qualche momento di silenzio intenso e pieno di pensieri.

“Posso avere il cane in prestito?” chiese improvvisamente il primo uomo. “Si metta in fila” rispose il secondo, indicando la lunga schiera di uomini che lo seguivano.

Come flirtare da nerd: 5 tecniche infallibili

Se pensi che il nerd sia una figura poco attraente e poco interessante, ti sbagli di grosso. In un mondo dominato da Instagram influencer e fitness addicted, il nerd è spesso sottovalutato e sottostimato. Tuttavia, ciò può cambiare quando si tratta di flirt. Believe it or not, gli individui con una forte inclinazione per la tecnologia e la scienza possono essere molto affascinanti e attraenti.

In questa pratica guida, scoprirete alcune tecniche di flirt di un nerd che potrebbero aiutarvi a conquistare il cuore di qualcuno speciale.

 

1. Mostra la tua passione per le tecnologie

Un nerd è soprattutto un appassionato. Scoprirete la tua passione più forte e mostrate le persone di fronte a te. Parlate di ciò che amate di più e perché. Se amate gli videogiochi, mostrate quali giochi preferite e perché. Se amate la scienza, mostrate quali scienze preferite e perché. La passione è una delle qualità più attraenti in una persona, e se sapete trasmetterla, potrete catturare l’attenzione e la curiosità di chi vi ascolta.

2. Conosci il tuo obiettivo

Come un nerd, puoi essere un po’ introverso, e questo può rendere difficile per gli altri comprendere ciò che desideri. Perciò, è importante che sia chiaro al tuo obiettivo cosa vuoi. Se desideri uscire con qualcuno, dite loro. Se desideri solo avere un rapporto amichevole, dite loro. Lasciando chiaro ciò che desideri aiuterà la persona a capire come comportarsi con te e a sapere se sono interessati a ciò che vuoi. Inoltre, eviterai di creare confusione o malintesi che potrebbero rovinare il tuo rapporto.

3. Fare il tuo migliore impatto

I nerd possono essere estremamente intelligenti e talentuosi, ma a volte possono avere difficoltà a socializzare. Pertanto, è importante che faccia il tuo migliore impatto. Sorrisi, guarda negli occhi della persona e fai scherzi. Queste sono semplici ma efficaci tecniche di flirt che possono aiutare a far sì che la persona si senta più a propria agio con te. Inoltre, mostrerai il tuo lato divertente e simpatico, che è sempre un plus quando si vuole piacere a qualcuno.

4. Fai domande significative

Una delle migliori tecniche di flirt è quella di fare domande significative. Se la persona dice che ama la scienza, chiedi quale scienza preferisce e perché. Se la persona dice che ama la tecnologia, chiedi quale tecnologia preferisce e perché. Le domande significative mostrano che sei interessato alla persona e ciò può aiutare a creare un legame più forte. Inoltre, potrai scoprire di più sulla persona e trovare dei punti in comune che potrebbero avvicinarvi.

5. Parla del tuo futuro

Un nerd non è un sociopatico: è un brillante professionista che ha davanti a sé un futuro magnifico. Dimostra di essere “un ottimo partito” parlando  del tuo futuro aiutando a mostrare chi sei e dove vuoi andare. Se desideri lavorare in una grande azienda, dite loro. Se desideri lanciare una startup, dite loro. Mostrare il tuo futuro aiuta la persona a capire chi sei e quali sono le tue ambizioni. Inoltre, potrai dimostrare la tua determinazione e la tua visione, che sono qualità molto apprezzate in un potenziale partner.

In conclusione, se sei un nerd che vuole imparare più tecniche di flirt, questa guida è solo un passatempo faceto! 

La miglior tecnica di “rimorchio” per un nerd è essere sempre, totalmente e irremediabilmente se stesso: una creatura speciale ed unica che ogni partner sognerebbe di amare!

Sei figlio degli anni ’80??

Essere nati tra il 1980 e il 1990 significa appartenere alla generazione Y, una fascia di età che ha vissuto un periodo di grandi cambiamenti nella pop culture. Negli anni ‘80, questi bambini inconsapevoli hano assistito alla nascita della cultura pop moderna, che ha iniziato a diffondersi grazie all’avvento dei primi personal computer e alla loro capacità di riprodurre giochi e applicazioni.

Per quanto riguarda la pop culture, gli anni ’80 e ’90 sono stati una fonte inesauribile di ispirazione e di sperimentazioni artistiche. Una generazione intera di bambini e adolescenti ha trascorso ore davanti alla televisione a guardare cartoni animati come i Transformers, i G.I. Joe o i ThunderCats, oppure a giocare con i videogiochi come Super Mario Bros. e The Legend of Zelda. Inoltre, la nascita dei primi personal computer ha permesso di avvicinare i più giovani al mondo della tecnologia, gettando le basi per l’era digitale che sarebbe arrivata negli anni a seguire.

Ma la pop culture degli anni ’80 e ’90 non si limitava solo ai cartoni animati e ai videogiochi: si estendeva anche alla musica, ai film e alla moda. In particolare, gli anni ’80 sono stati il decennio dell’esplosione della cultura hip hop, con l’emergere di grandi artisti come Run DMC, Public Enemy e LL Cool J. La generazione X ha dato vita alla cultura della breakdance e del graffiti, fenomeni nati nei quartieri più difficili di New York City e diventati poi una vera e propria tendenza di moda. Inoltre, questa generazione ha vissuto l’avvento della cultura dei videoclip, grazie ai canali musicali come MTV. Artisti come Michael Jackson, Madonna e Prince hanno utilizzato il mondo del videoclip per creare spettacoli iconici in cui la musica e la moda si fondono insieme.

I film degli anni ’80 e ’90 hanno creato icone cinematografiche che sono ancora popolari oggi, come il cult movie Ritorno al Futuro o il film di animazione La bella e la bestia, e hanno dato vita a saghe epiche come Star Wars e Indiana Jones. Inoltre, la moda degli anni ’80 e ’90 ha influenzato il modo di vestire di molte persone, con le tute aderenti e le sneaker colorate.

Ma se da un lato la generazione Y ha vissuto un’epoca di grande effervescenza culturale, dall’altro ha dovuto fare i conti con problemi sociali e politici di grande portata, come la caduta del muro di Berlino e la guerra del Golfo. Inoltre, la precarietà del lavoro e la crescente disuguaglianza economica hanno reso difficile la vita dei giovani di questa generazione.

In conclusione, essere nati tra il 1980 e il 1989 significa appartenere a una generazione che ha vissuto grandi trasformazioni culturali, ma anche grandi sfide sociali ed economiche. La pop culture degli anni ’80 e ’90 ha creato un’identità forte e riconoscibile per questa generazione, che si ritrova ancora oggi in eventi come i revival anni ’80 e ’90, ma il ricordo dei problemi e delle difficoltà affrontati in quel periodo resta sempre vivo nella memoria dei suoi membri.

… Ridiamoci su! Ecco alcune massime esistenziali della nostra generazione!

– Almeno una volta nella vita ti sei  chiesto cosa fosse di preciso un “razzomissile” e come funzionassero i  “circuiti di mille valvole”

– Almeno per una volta ti sei chiesto  per quale misteriosa legge fisica, Mimì riuscisse a far scomparire  il pallone e a farlo riapparire a cazzo sul campo di  pallavolo…e sempre rigorosamente dentro la linea.

– Ti sei chiesto almeno una volta  quanto fosse alta la rete del suddetto campo.

– O quanto fosse lungo il campo di  Holly&Benji dal momento che si vedeva la linea dell’orizzonte.

– Ti ricordi di Licia Colò che, al  posto di parlar con gli orsi bianchi, parlava coi cani rosa.

– Ti ricordi di quando Gerry Scotti era  ancora un dj

– Hai ballato almeno una volta Reality (del tempo delle mele) a distanza di sicurezza e sotto la  sorveglianza di insegnante o genitore che sia. Magari con una scopa in mano.

– Ti sei incazzato almeno una volta  perchè tua madre non ti ha comprato l’Allegro Chirurgo

– Ricordi quando le Barbie non subivano  ancora mutazioni genetiche bagnandole con l’acqua calda o fredda.

– Ti ricordi di giocattoli geniali come  il Forno Harbert, la Macchina per lo zucchero filato Harbert, la  Gelatiera Harbert, la Macchina dei popcorn Harbert…

– Il tuo idolo a colazione era un  malato di mente romanista con il fantasioso nome di Mago Galbusera.

– A furia di biscottini del Malato di  Mente Galbusera anche casa tua sembrava un covo romanista: a colazione  indossavi una tuta rossa e gialla, prendevi i biscotti da una  biscottiera rossa e gialla, li inzuppavi nel latte in una tazzona da 3 litri  rossa e gialla, …

– Non sei mai riuscito a completare il  Cubo di Rubik.

– Baravi staccando le etichette  colorate del Cubo di Rubik.

– Baravi staccando i cubetti del Cubo  di Rubik perchè le etichette non si incollavano più.

– Ti ricordi quando le sorpresine non  erano dentro gli ovetti, ma nelle merendine. E non si  collezionavano. Si perdevano.

– Ti ricordi quando al piccolo  MugnaioBianco Clementina (comprensibilmente) dava il due di  picche (Sarà per via delle dimensioni? Una generazione di uomini  con l’incubo delle misure per colpa dei pubblicitari?).

– Ti ricordi quando a scuola si  spacciavano le gomme profumate.

– Ogni volta che pigli un traghetto ti  viene in mente Gopher e ti metti sul ponte a canticchiare:  “…mare profumo di mareeee…con l’amore io voglio giocareeee…”

– Hai creduto almeno una volta in vita  tua che i Righeira fossero davvero fratelli.

– Ti ricordi quando Paolo Rossi era  ancora il nome di un calciatore – Ti ricordi quando il Milan era in  serie B e l’Inter vinceva ancora gli scudetti

– Ed infine… sei in grado di  completare la seguente frase: “…arriva presto, finisce presto e di  solito non pulisce il…”

Piccola lezione di scienza della politica

La scienza della politica è una disciplina che studia il fenomeno politico attraverso la metodologia delle scienze empiriche. Essa analizza le diverse forme di organizzazione e di governo delle società umane, i rapporti di potere, i conflitti, le ideologie, i comportamenti e le culture politiche.

Per illustrare alcuni concetti fondamentali della scienza della politica, si può ricorrere ad un esempio semplice e divertente: quello delle due mucche.

Si tratta di una serie di aforismi che descrivono in modo ironico e paradossale i principali sistemi politici ed economici del mondo, usando come metafora la situazione di un allevatore che possiede due mucche. Vediamone alcuni.

Feudalesimo:

Hai due mucche. Il tuo signore si prende parte del latte. In cambio, ti protegge dalle invasioni dei barbari e ti concede alcuni diritti feudali. Il feudalesimo è un sistema politico basato sul rapporto di vassallaggio tra il signore e il vassallo, che si scambiano fedeltà e servizi. Il potere è frammentato tra i vari signori feudali, che esercitano la loro autorità su un territorio limitato. La società è divisa in tre ordini: nobili, clero e contadini.

Socialismo puro:

Hai due mucche. Il governo le prende e le mette in una stalla insieme alle mucche di tutti gli altri. Tu devi prenderti cura di tutte le mucche. Il governo ti dà esattamente il latte di cui hai bisogno. Il socialismo puro è un sistema politico ed economico basato sulla proprietà collettiva dei mezzi di produzione e sulla distribuzione equa dei beni. Il governo ha il compito di pianificare l’economia e di garantire il benessere sociale. La società è omogenea e solidale.

Socialismo burocratico:

Hai due mucche. Il governo le prende e le mette in una stalla insieme alle mucche di tutti gli altri. A prendersi cura di loro è un gruppo di ex allevatori di polli. Tu devi prenderti cura delle galline prese agli ex allevatori di polli. Il governo ti dà esattamente il latte e le uova di cui i regolamenti stabiliscono che hai bisogno. Il socialismo burocratico è una degenerazione del socialismo puro, in cui il governo diventa un’entità autoritaria e inefficiente, che impone regole rigide e arbitrarie. L’economia è stagnante e corrotta. La società è alienata e oppressa.

Fascismo:

Hai due mucche. Il governo le prende entrambe, ti assume perché te ne prenda cura e ti vende il latte. Il fascismo è un sistema politico totalitario, che esalta la nazione, il capo, la guerra e l’ordine. Il governo controlla l’economia attraverso la corporazione, che associa i rappresentanti del capitale e del lavoro sotto la guida dello stato. La società è militarizzata e sottomessa alla propaganda.

Comunismo puro:

Hai due mucche. I tuoi vicini ti aiutano a prendertene cura e tutti insieme vi dividete il latte. Il comunismo puro è un sistema politico ed economico utopico, basato sull’abolizione della proprietà privata, dello stato e delle classi sociali. L’economia è autogestita dai lavoratori, che producono secondo le proprie capacità e consumano secondo i propri bisogni. La società è libera e fraterna.

Comunismo russo:

Hai due mucche. Tu devi prendertene cura, ma il governo prende tutto il latte. Il comunismo russo è una forma di socialismo burocratico imposto dalla rivoluzione bolscevica del 1917 in Russia e poi esteso ad altri paesi del blocco sovietico. Il governo è dominato da un partito unico, che reprime ogni forma di opposizione e dissidenza. L’economia è centralizzata e inefficiente. La società è impoverita e terrorizzata.

Dittatura:

Hai due mucche. Il governo le prende entrambe e ti spara. La dittatura è un sistema politico in cui il potere è esercitato da una persona o da un gruppo, senza limiti e senza controllo. Il governo viola i diritti umani e le libertà fondamentali. L’economia è soggetta al capriccio del dittatore. La società è intimidita e silenziata.

Democrazia di Singapore:

Hai due mucche. Il governo ti multa per il possesso non autorizzato di due animali da stalla in un appartamento. La democrazia di Singapore è un sistema politico in cui il potere è formalmente eletto dal popolo, ma in realtà esercitato da un partito dominante, che impone una rigida disciplina sociale e una forte regolamentazione economica. Il governo promuove lo sviluppo e la modernizzazione del paese. La società è efficiente e competitiva.

Regime militare:

Hai due mucche. Il governo le prende entrambe e ti arruola nell’esercito. Il regime militare è un sistema politico in cui il potere è detenuto dai militari, che hanno preso il controllo del paese con un colpo di stato. Il governo impone la legge marziale e reprime ogni forma di opposizione e protesta. L’economia è subordinata agli interessi delle forze armate. La società è militarizzata e patriottica.

Democrazia pura:

Hai due mucche. I tuoi vicini decidono chi si prende il latte. La democrazia pura è un sistema politico in cui il potere è esercitato direttamente dal popolo, che partecipa alle decisioni collettive attraverso il voto o l’assemblea. Il governo rispecchia la volontà della maggioranza. L’economia è basata sulla cooperazione e sulla condivisione. La società è partecipativa e responsabile.

Democrazia rappresentativa:

Hai due mucche. I tuoi vicini nominano qualcuno perché decida chi si prende il latte. La democrazia rappresentativa è un sistema politico in cui il potere è delegato dal popolo a dei rappresentanti, che vengono eletti periodicamente attraverso il voto. Il governo agisce nel nome e nell’interesse dei cittadini. L’economia è regolata dal mercato e dallo stato. La società è pluralista e civile.

Democrazia americana:

Il governo promette di darti due mucche se lo voti. Dopo le elezioni, il Presidente è messo sotto impeachment per aver speculato su futures bovini. La stampa ribattezza lo scandalo Cowgate. La democrazia americana è un sistema politico in cui il potere è diviso tra il Presidente, il Congresso e la Corte Suprema, che si controllano a vicenda secondo il principio dei checks and balances. Il governo è influenzato dai gruppi di pressione e dai media. L’economia è basata sul capitalismo liberale e sul libero scambio. La società è multiculturale e individualista.

Democrazia inglese:

Hai due mucche. Le nutri con cervello di pecora e loro impazziscono. Il governo non fa nulla. La democrazia inglese è un sistema politico in cui il potere è esercitato dal Parlamento, che elegge il Primo Ministro e il suo gabinetto, responsabili davanti alla Camera dei Comuni. Il governo segue la tradizione del common law e del fair play. L’economia è basata sul capitalismo sociale e sul commercio internazionale. La società è pragmatica e tollerante.

Burocrazia italiana:

Hai due mucche. All’inizio il governo stabilisce come le devi nutrire e quando le puoi mungere. Poi ti paga per non mungerle. In seguito le prende entrambe, ne uccide una, munge l’altra e ne butta via il latte. Alla fine ti costringe a riempire alcuni moduli per denunciare le mucche mancanti. La burocrazia italiana è un sistema politico in cui il potere è frammentato tra diversi