Satira e Sogni: l’opera completa di Sergio Staino in rete

Mancano 20 giorni per raggiungere l’obiettivo finale di 110.000 euro e realizzare così il sogno di Sergio Staino: dare vita a un portale, completamente libero e accessibile a tutti, che raccolga il suo lavoro, che, come pochi altri, racconta mezzo secolo di storia d’Italia. Perché venga salvaguardato, perché non vada perso, perché tutti ci possano navigare.

Dal 27 marzo ad oggi sono stati raccolti più di 80.000 euro, con oltre 650 donazioni che permetteranno di finanziare più del 70% di tutto quello che è stato previsto. Ma non è questo il momento per fermarsi.

SATIRA E SOGNI: l'opera completa di Sergio Staino in rete - Campagna Crowdfunding

Per partecipare alla campagna di crowdfunding basterà fare una donazione, anche minima, ma grazie alla quale sarà possibile scegliere anche tra le diverse ricompense in palio sul sito www.eppela.com/satiraesogniuna semplice cartolina cartacea, la riproduzione di un’opera, alcuni pezzi unici originali del grande Sergio Staino, fino ai biglietti per la prossima edizione di Lucca Comics & Games (30 ottobre – 3 novembre, 2024).

Il progetto ha un costo complessivo che supera i 150.000 euro e coinvolgerà professionisti specializzati, che ricostruiranno la sua opera e realizzeranno l’archivio digitale.

Il cantiere è già aperto da più di un anno e sono stati affrontati i primi costi, più di 40.000 euro, sostenuti dalla famiglia e dagli amici. Sono state raccolte e censite oltre 20.000 opere, attualmente in corso di digitalizzazione, ma potrebbero essere molte di più. Il prossimo passo prevede la ‘schedatura’, l’aggancio delle schede alle immagini e il loro caricamento sulla piattaforma, utilizzando un software espressamente elaborato a questo scopo. I 110.000 euro serviranno per concludere l’opera passando dalla digitalizzazione, alla realizzazione del software fino alla finalizzazione. In questo modo il portale potrebbe essere pronto entro la fine del 2025, accessibile gratuitamente a chiunque.

Successivamente una parte dell’archivio potrà essere consultabile anche fisicamente a Scandicci.

L’iniziativa è partita da Bruna, Ilaria e Michele Staino insieme all’Associazione Culturale Bobo e Dintorni, con la collaborazione di Eppela e Lucca Comics & Games, e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. A loro si sono uniti anche tanti altri amici, che in queste settimane si sono spesi a favore della raccolta fondi e farla così conoscere ad un numero sempre più vasto di persone: da Paolo Hendel Claudio Bisio, passando per Francesco Guccini, David RiondinoStefano BollaniMilo ManaraEllekappaMakkoxMaicol e MircoVinicio Capossela, KentoAntonella BunduMauro Biani, Diego Bianchi e tanti altri.

Grazie a loro, grazie a tutti quelli che partecipano e chiunque dia un contributo, è bello sapere che il ricordo del grande vignettista è ancora vivido nella memoria.

Francesco Guccini, amico di vecchia data del celebre illustratore e vignettista, si è unito al gruppo di artisti che hanno deciso di promuovere la campagna di crowdfunding:

“Sergio, con la sua grande arte e la sua sapiente ironia, ha creato questo personaggio, Bobo, che è diventato importantissimo per la storia del fumetto italiano. Sergio aveva un sogno, fare in modo che Bobo non venisse dimenticato e creare un portale con tutto il materiale che aveva inventato e disegnato…”.

Il progetto nasce da un’iniziativa di Bruna, Ilaria e Michele Staino insieme all’Associazione Culturale Bobo e Dintorni e agli amici di Sergio Staino, con la collaborazione di Eppela e Lucca Comics & Games e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

 Ilaria Staino ha commentato:

“Era il 2019 quando mio padre mi ha chiesto per la prima volta di occuparmi di questo archivio: aveva paura di andarsene lasciando tutto quello che aveva disegnato, immaginato, costruito e sognato senza un contenitore. Oggi vogliamo – e dobbiamo – portare avanti questo progetto”.

 Per rimanere aggiornati: eppela.com/satiraesogni.

Tributo a Sergio Staino, il maestro della satira politica italiana

Il Maestro Sergio Staino, noto al grande pubblico come creatore di Bobo, il personaggio che ha incarnato lo spirito della sinistra italiana per oltre quarant’anni, ci ha lasciato all’età di 83 anni dopo una lunga malattia. Staino non era solo un vignettista e un giornalista, ma anche un grande osservatore, uno scrittore attento, un regista e un divulgatore culturale che ci ha insegnato a riflettere su noi stessi e sulla società che ci circonda. La sua opera ha attraversato diversi ambiti e generi, sempre con uno stile inconfondibile e una vena ironica e provocatoria.

Un testimone delle trasformazioni del paese

Staino è nato a Piancastagnaio, in provincia di Siena, nel 1940. Fin da giovane ha manifestato la sua passione per il disegno e la politica, militando nel Partito Comunista Italiano. Si è laureato in architettura a Firenze e ha iniziato la sua carriera come illustratore per varie riviste e libri. Nel 1979 ha creato il personaggio di Bobo, un operaio comunista con la barba e il basco rosso, che ha debuttato sulla rivista Linus. Bobo è diventato presto il simbolo della sinistra italiana, capace di esprimere le sue contraddizioni, le sue speranze e le sue delusioni.

Staino ha collaborato per decenni con l’Unità, il giornale del PCI, di cui è stato anche direttore anche se per pochissimo tempo. Le sue vignette sono apparse anche su altre importanti testate come l’Espresso, la Repubblica, il Manifesto, il Fatto Quotidiano e La Stampa. Ha sempre osservato con attenzione e ironia le trasformazioni del paese, dalla caduta del Muro di Berlino alla nascita del berlusconismo, dalla crisi economica alla pandemia. Ha saputo cogliere i tic, i vizi e le virtù della vita sociale italiana e della classe politica, senza risparmiare nessuno.

Un artista poliedrico e anticonformista

Staino non si è limitato alla satira politica, ma ha esplorato anche altri generi e forme d’arte. Ha scritto romanzi, saggi, racconti e poesie. Ha diretto film come “I cammelli” (1988) e “Il male oscuro” (1990), tratti dai romanzi di Giuseppe Berto. Ha realizzato programmi televisivi come Teletango (1984-1985) e Cielito Lindo (1993-1994), in cui ha portato la sua comicità intelligente e dissacrante sul piccolo schermo. Ha fondato e diretto riviste satiriche come Tango (1981-1983) e Cuore (1984-1995), in cui ha dato spazio a nuovi talenti del fumetto e dell’umorismo.

Staino ha fondato il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato nel 1988 e ne è stato presidente fino al 2017. Ha promosso eventi e iniziative per valorizzare la cultura e la creatività italiana. Ha partecipato a dibattiti pubblici e a manifestazioni civili. Ha sempre professato il suo credo politico di sinistra e il suo antifascismo. Ha pubblicato le strisce del suo personaggio “Hello Jesus” su un quotidiano cattolico come l’Avvenire, pur non essendo credente, sostenendo che Gesù era un personaggio storico importante e il primo socialista.

Un esempio di coraggio e resilienza

Staino ha affrontato con coraggio una grave malattia che lo ha colpito negli ultimi anni: una degenerazione della retina che lo ha reso cieco. Nonostante questa disabilità, non ha smesso di disegnare, grazie all’aiuto della tecnologia e della sua famiglia. Ha continuato a esprimere le sue opinioni e le sue idee attraverso le sue vignette, i suoi articoli e i suoi libri. Ha continuato a partecipare alla vita pubblica e a dialogare con il suo pubblico. Ha continuato a farci sorridere e pensare con la sua ironia e la sua saggezza.

La sua morte ha suscitato grande commozione e tristezza non solo tra i suoi “vecchi compagni” di sinistra, ma anche tra i suoi avversari politici. Molti esponenti della politica, della cultura e dello spettacolo hanno espresso il loro cordoglio e il loro omaggio. La scomparsa di Sergio Staino lascia un vuoto nel mondo della satira politica italiana. Il suo sguardo acuto e la sua voce critica hanno segnato un’epoca e hanno influenzato generazioni di lettori, di disegnatori e di cittadini. La sua eredità continuerà a vivere nelle sue opere e nei suoi personaggi, in particolare in Bobo, che rimarrà per sempre il nostro compagno di viaggio.

WOW Spazio Fumetto compie 10 anni

Era il 1° aprile 2011 quando, alla presenza del sindaco di Milano e dell’assessore alla cultura, venne inaugurato a Milano WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata, nello storico stabile di Viale Campania 12 (ex deposito ATM ed ex Fabbrica Motta).  Da allora sono trascorsi dieci anni di grandi soddisfazioni, sale piene con momenti emozionanti, dibattiti, rassegne cinematografiche, concerti e spettacoli, con più di 200 mostre all’attivo e oltre mezzo milione di visitatori, incontri con protagonisti del mondo del fumetto internazionale, un amichevole gemellaggio con il Museo del Fumetto di Bruxelles e tante collaborazioni con altri Paesi europei e oltreoceano.

Quest’anno, nonostante l’anniversario importante, WOW Spazio Fumetto non potrà aprire le sue porte ai visitatori a causa dell’attuale emergenza sanitaria. Mancano inoltre sostegni per far fronte ai costi vivi che si accumulano anche a museo chiuso. Per celebrare comunque la ricorrenza, giovedì 1° aprile alle ore 18:00 – sulla pagina facebook del Museo – verrà diffusa una visita guidata virtuale alla mostra “Amazing.  80 (e più) anni di supereroi Marvel”, l’esposizione avviata e poi sospesa per l’emergenza sanitaria, per consentire a tutti un “assaggio” della mostra.

La diretta sarà preceduta da un messaggio del direttore Luigi F. Bona e da un video realizzato per l’occasione da La Tenda Rossa, seguiti dagli appelli di sostegno al museo arrivati da importanti protagonisti del mondo del Fumetto e del suo intorno. Solo per citare alcuni nomi: Bruno Bozzetto, Milo Manara, Maurizio Nichetti, Giovanni Storti, Sergio Staino, Leo Ortolani, Simone Bianchi, Laura Scarpa, Silvia Ziche, Mario Gomboli, Alfredo Castelli, Luca Salvagno, Ivo Milazzo, Guido De Maria, Cristina Stifanic, Giorgia Vecchini.

Dalle 18:00 – Online sulla pagina Facebook di WOW Spazio Fumetto

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