Pokémon. Il gioco che ha creato un’industria

Pokémon è una delle serie di videogiochi più famose e longeve di tutti i tempi. Nata nel 1996 in Giappone, la saga ha conquistato milioni di fan in tutto il mondo, dando vita a un’industria multimiliardaria che comprende film, anime, manga, giocattoli, carte collezionabili e molto altro.

Le origini di Pokémon

L’ideatore di Pokémon è Satoshi Tajiri, un appassionato di videogiochi e di insetti fin da bambino. Tajiri aveva il sogno di creare un gioco che permettesse ai giocatori di collezionare e scambiare creature fantastiche, ispirandosi ai suoi ricordi di infanzia, quando catturava e osservava gli insetti nei campi vicino a casa sua.

Per realizzare il suo progetto, Tajiri fondò nel 1989 la società Game Freak, insieme al suo amico e disegnatore Ken Sugimori. Dopo alcuni anni di sviluppo, Tajiri presentò la sua idea alla Nintendo, la famosa azienda produttrice di console e videogiochi. Inizialmente, la Nintendo non fu molto entusiasta del concetto di Pokémon, ma decise di finanziare il progetto, affidando la supervisione a Shigeru Miyamoto, il celebre creatore di Mario e Zelda.

Nel 1996, dopo sei anni di lavoro, uscirono in Giappone i primi due giochi della serie per la console portatile Game Boy. I giochi permettevano ai giocatori di esplorare un mondo immaginario, chiamato Kanto, popolato da 151 diverse specie di Pokémon, ognuna con le sue caratteristiche, abilità e debolezze. Lo scopo del gioco era quello di catturare il maggior numero possibile di Pokémon, allenarli, farli evolvere e sfidare altri allenatori, sia virtuali che reali, grazie alla possibilità di collegare due Game Boy tramite un cavo.

Il successo dei giochi fu immediato e travolgente. In pochi mesi, Pokémon divenne un fenomeno di massa, che coinvolse non solo i bambini, ma anche gli adolescenti e gli adulti. La Nintendo decise quindi di espandere il franchise, creando una serie animata, un film, un manga, un gioco di carte collezionabili e una miriade di prodotti derivati. Pokémon si diffuse rapidamente anche al di fuori del Giappone, arrivando in America, in Europa e in altre parti del mondo.

L’evoluzione di Pokémon

Da allora, la serie di Pokémon non si è mai fermata, continuando a rinnovarsi e a crescere. Ogni nuova generazione di giochi ha introdotto nuove regioni da esplorare, nuovi Pokémon da catturare, nuove meccaniche di gioco, nuove modalità online e nuove funzionalità, sfruttando le potenzialità delle diverse console Nintendo.

Ad oggi, sono usciti otto generazioni di giochi principali, per un totale di 898 Pokémon esistenti. L’ultima generazione, composta dai giochi Pokémon Spada e Pokémon Scudo, è ambientata nella regione di Galar, ispirata al Regno Unito, e ha introdotto il fenomeno delle Dynamax, che permette ai Pokémon di ingigantirsi e potenziarsi durante le lotte.

Oltre ai giochi principali, sono stati pubblicati anche numerosi spin-off, che hanno esplorato generi e stili diversi, come i puzzle game, i giochi di ruolo, i giochi di avventura, i giochi di strategia e i giochi di realtà aumentata. Tra questi, spicca il caso di Pokémon GO, uscito nel 2016, che ha permesso ai giocatori di catturare i Pokémon nel mondo reale, usando lo smartphone e il GPS. Pokémon GO ha riscosso un enorme successo, diventando uno dei giochi più scaricati e giocati di sempre, e ha contribuito a rilanciare l’interesse per il franchise.

Anche le altre forme di media legate a Pokémon hanno continuato a prosperare.

La serie animata, che segue le avventure di Ash Ketchum, un giovane aspirante maestro Pokémon, e del suo fedele Pikachu, ha raggiunto la 23esima stagione, con oltre 1100 episodi trasmessi. I film, che raccontano storie originali o alternative rispetto alla serie, sono arrivati a 23, con l’ultimo, Pokémon: I segreti della giungla, uscito nel 2020. Il manga, che segue le vicende di diversi protagonisti, ognuno ispirato a un personaggio dei giochi, ha superato i 50 volumi pubblicati. Il gioco di carte collezionabili, che riproduce le meccaniche delle lotte tra Pokémon, ha venduto oltre 30 miliardi di carte in tutto il mondo.

I segreti del successo di Pokémon

Ma quali sono i fattori che hanno reso Pokémon una delle serie più amate e durature della storia dei videogiochi? Ci sono diverse possibili spiegazioni, ma possiamo individuare alcuni elementi chiave che hanno contribuito alla sua popolarità.

Il fascino dei Pokémon.

I Pokémon sono creature affascinanti, che suscitano curiosità, simpatia e affetto nei giocatori. Ogni Pokémon ha un design unico, che si ispira a animali, piante, oggetti o miti, e una personalità distintiva. I Pokémon sono inoltre in grado di evolversi, cambiando aspetto e potenza, e di comunicare con i loro allenatori e tra di loro, creando un legame emotivo con il pubblico.

La varietà e la profondità del gameplay.

I giochi di Pokémon offrono una grande varietà e profondità di esperienze di gioco, che si adattano ai gusti e alle esigenze di diversi tipi di giocatori. Si può scegliere di seguire la trama principale, che richiede di affrontare le palestre, le sfide e i nemici che si incontrano lungo il percorso, oppure di dedicarsi alla cattura e alla collezione di tutti i Pokémon esistenti, o ancora di approfondire gli aspetti più tecnici e strategici delle lotte, come le statistiche, le mosse, le abilità, i tipi e le nature dei Pokémon. Si può inoltre interagire con altri giocatori, sia in locale che online, scambiando i Pokémon, sfidandosi in lotte, partecipando a tornei e eventi speciali, o semplicemente chiacchierando e condividendo le proprie esperienze.

L’immersione e l’identificazione nel mondo di Pokémon.

I giochi di Pokémon creano un mondo immaginario, ricco e dettagliato, in cui il giocatore si immerge e si identifica. Il giocatore si sente parte di un’avventura, in cui può esplorare luoghi diversi e affascinanti, incontrare personaggi interessanti e carismatici, scoprire segreti e misteri, e soprattutto vivere il suo sogno di diventare un maestro Pokémon. Il mondo di Pokémon è inoltre in continua espansione e aggiornamento, con nuove regioni, nuovi Pokémon e nuove storie da scoprire, che mantengono vivo l’interesse e la curiosità dei fan.

La nostalgia e la trasversalità del pubblico.

Pokémon è una serie che ha accompagnato diverse generazioni di giocatori, che hanno iniziato a giocare da bambini e hanno continuato a farlo da adulti, trasmettendo la loro passione anche ai figli o ai nipoti. Pokémon è in grado di suscitare sentimenti di nostalgia e di appartenenza, che si basano sui ricordi e sulle emozioni legate ai primi giochi, ai primi Pokémon, ai primi amici con cui si giocava. Pokémon è inoltre una serie che non ha barriere di età, di genere, di cultura o di lingua, che può essere apprezzata da chiunque, in qualsiasi parte del mondo, grazie alla sua semplicità, alla sua universalità e alla sua allegria.

Conclusione

Pokémon è una serie che ha saputo conquistare il cuore di milioni di giocatori in tutto il mondo, grazie alla sua originalità, alla sua varietà, alla sua immersività e alla sua trasversalità. Pokémon è più di un semplice gioco, è un’esperienza, un sogno, una passione, che si rinnova e si arricchisce di generazione in generazione, senza perdere il suo fascino e la sua magia. Pokémon è una serie che ha creato un’industria, ma soprattutto ha creato una comunità, una famiglia, che condivide lo stesso amore per queste meravigliose creature. Pokémon è una serie che ha fatto la storia dei videogiochi, e che continuerà a farla, per sempre.

Pokémon, la mostra definitiva!

WOW Spazio Fumetto è stato trasformato in un Pokéstop (i punti di interesse dove i giocatori devono recarsi per guadagnare punti e oggetti speciali) di Pokémon GO, il gioco per smartphone del momento. Non solo, anche il parco Oreste del Buono, adiacente al museo, è presente nel gioco addirittura come Palestra, ossia uno dei luoghi dove si può far combattere i propri Pokémon contro quelli degli altri. Per celebrare la speciale ricorrenza, in giorni in cui tutti sembrano impazzire per cercare e addestrate i simpatici mostriciattoli, WOW Spazio Fumetto dedica una piccola mostra-omaggio alla loro storia. Tornati recentemente alla ribalta grazie all’incredibile successo di Pokémon GO, i mostriciattoli combattenti sono in realtà nati esattamente 20 anni fa, nel 1996,  in un videogioco, e diventati poi una serie animata, un fumetto, un gioco di carte, una serie di figurine e di gadget. La mostra, a ingresso libero, visitabile dal 1 settembre al 2 ottobre, racconta la loro storia, con un occhio di riguardo per il disegno, a partire dai character design di Ken Sugimori, passando per i disegni del cartone animato e per le illustrazioni di carte e figurine, fino alla grafica 3D in realtà aumentata di Pokémon GO.

La moda del momento è, senza dubbio, Pokémon Go. La app, sviluppata da Niantic e The Pokémon Company, in collaborazione con Nintendo, ultimo capitolo della celebre serie di videogiochi bestseller. In poco meno di due mesi è stata scaricata centinaia di milioni di volte dagli store Android e Apple, battendo tutti i record precedenti di download.

Il fenomeno ha generato decine di articoli sulla stampa generalista, è stato l’argomento dell’estate sui social network e ha generato non poche polemiche, causate dalla sua presunta pericolosità a causa di chi ci gioca per strada o, addirittura, alla guida.

Ma da dove nascono i Pokémon? Oggi sembrano vivere un momento d’oro, una seconda giovinezza, ma proprio quest’anno compiono vent’anni. Il loro nome è la contrazione di Poketto Monsutā, la pronuncia giapponese dell’espressione inglese Pocket Monster, ossia “mostri tascabili”. Nascono come videogioco per Game Boy, ideato da Satoshi Tajiri e Ken Sugimori, pubblicato in Giappone nel 1996 e l’anno successivo nel resto del mondo. Obiettivo del gioco era ottenere un esemplare di tutte e 150 le specie di Pokémon esistenti, obiettivo impossibile senza la collaborazione degli amici: per completare il gioco è necessario, infatti, scambiare i “doppioni” con gli altri collezionisti grazie alla possibilità di collegare due Game Boy. Il successo del videogioco porta rapidamente alla produzione di una serie animata, che debutta il 1° aprile 1997 in Giappone. In Italia la vedremo solo dal 2000, ma trasformerà un videogioco di successo in un fenomeno di costume: nessun bambino resterà immune alla magia dei Pokémon, che si diffonderà anche nei fumetti, con la pubblicazione del manga, in riviste dedicate, giocattoli, gadget, magliette, oggettistica e in un celebre gioco di carte collezionabili. Intanto Nintendo continuò a sviluppare nuovi capitoli della saga, arrivando a produrre 20 titoli originali in 20 anni, oltre ai remake delle versioni più vecchie man mano che cambiavano le piattaforme di gioco e decine di videogiochi fuori serie, divisi in sei generazioni di giochi, per un totale di 721 Pokémon.

La mostra Pokémania vuole raccontare questa storia, soffermandosi sui primi passi del franchise e sulla nascita del suo mito. Verrà data attenzione particolare al design dei Pokémon e alla loro rappresentazione, a partire dal design di Ken Sugimori per i primi titoli, passando per le varie generazioni di videogiochi, i fumetti e le illustrazioni per il gioco di carte. Immagini tratte dai videogiochi saranno affiancate ai disegni per i libri illustrati e alle altre vite multimediali dei mostriciattoli, per mostrare come sono cambiati in venti anni. Dai pochi pixel che li disegnavano in quel lontano 1996 alla grafica strabiliante di oggi. Una sezione importante sarà dedicata alla serie animata e ai film che ne sono stati tratti, tassello fondamentale nella mitologia dei Pokémon: se oggi tutti nel mondo conoscono Pikachu, Ash e il Team Rocket è certamente merito dei cartoni animati. Completeranno la mostra gadget, pupazzi, manifesti cinematografici, oggetti vari dedicati ai Pokémon, per mostrare come i mostriciattoli siano “usciti” dal loro mondo digitale per invadere il mondo reale.

Curatore della mostra è Alberto Brambilla, responsabile della sezione mostre del museo e pokémondipendente dal lontano 1999, quando il videogioco arrivò finalmente in Italia: orgogliosamente si vanta di aver ottenuto tutti e 150 i Pokémon e di aver addirittura catturato il leggendario Mew!

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