Esplorazione di generi cinematografici particolarmente adatti alla VR: immersione totale e nuove frontiere narrative

La realtà virtuale (VR) sta rivoluzionando il modo in cui fruiamo i contenuti audiovisivi, aprendo nuove possibilità per la narrazione e l’intrattenimento. In questo contesto, alcuni generi cinematografici si prestano particolarmente bene all’utilizzo della VR, offrendo un’esperienza immersiva e coinvolgente che trasporta lo spettatore direttamente all’interno della storia.

Quali sono i generi cinematografici più adatti alla VR?

  • • Horror: La VR può amplificare l’effetto di paura e tensione, creando un’esperienza davvero terrificante. L’esempio lampante è “Resident Evil 7: Biohazard”, che ha saputo sfruttare la VR per creare un’atmosfera di terrore claustrofobico e in prima persona.

  • • Fantascienza: La VR permette di esplorare mondi alieni e immaginari con un realismo mai visto prima. “Star Wars: Trials on Tatooine” è un esempio di come la VR può trasportare lo spettatore in un universo fantastico, permettendogli di vivere in prima persona le avventure dei personaggi.

  • • Documentari: La VR può essere utilizzata per creare documentari immersivi che trasportano lo spettatore in luoghi inaccessibili o pericolosi. “National Geographic Explore VR” offre una serie di esperienze immersive che permettono di esplorare la fauna selvatica, le profondità oceaniche e altri luoghi affascinanti.

  • • Animazione: La VR può dare vita a personaggi e mondi animati in un modo completamente nuovo. “TheBlu: Whale Encounter” è un’esperienza VR che permette di interagire con una balenottera azzurra in un ambiente marino realistico.

Perché questi generi sono particolarmente adatti alla VR?

  • • Immersione totale: La VR permette allo spettatore di sentirsi realmente presente all’interno della scena, creando un’esperienza di coinvolgimento totale.
  • • Nuove frontiere narrative: La VR offre la possibilità di esplorare nuove forme di narrazione e di interazione con la storia.
  • • Esperienza sensoriale completa: La VR può coinvolgere tutti i sensi dello spettatore, creando un’esperienza più ricca e memorabile.

Quali sono le sfide per l’utilizzo della VR nel cinema?

  • • Costi elevati: La tecnologia VR è ancora relativamente costosa, il che limita l’accesso a un pubblico più ampio.
  • • Nausea e disagio: Alcune persone possono provare nausea o disagio durante l’utilizzo della VR, limitando la durata dell’esperienza.
  • • Contenuti limitati: La quantità di contenuti cinematografici in VR è ancora limitata, ma è in costante crescita.

Quali sono le future tendenze per la VR nel cinema?

  • • Sviluppo di tecnologie più accessibili: Si prevede che il costo della tecnologia VR diminuirà nel tempo, rendendola più accessibile al grande pubblico.
  • • Creazione di contenuti di alta qualità: La crescente attenzione verso la VR nel cinema porterà alla creazione di contenuti più coinvolgenti e di alta qualità.
  • • Nuove esperienze narrative: La VR continuerà a esplorare nuove forme di narrazione e di interazione con la storia, aprendo nuove frontiere per il cinema.

L’esplorazione di generi cinematografici particolarmente adatti alla VR rappresenta un passo importante per lo sviluppo di questa tecnologia. La VR ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui guardiamo i film, offrendo un’esperienza immersiva e coinvolgente che trasporta lo spettatore direttamente all’interno della storia.

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La nuova sala cinematografica permanente in realtà virtuale

Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia torna ad avere una sala cinematografica: a partire da sabato e domenica 12-13 e 19-20 febbraio, dopo quarant’anni dalla chiusura del cinema ospitato in quello che è oggi l’Auditorium, il Museo, grazie alla partnership con Rai Cinema, allestisce una VR Zone permanente in Sala Bifora.

All’interno di VR Cinema, la nuova sala in realtà virtuale, attraverso l’utilizzo di visori Pico Interactive, sarà infatti possibile per il pubblico del Museo immergersi all’interno delle più innovative frontiere della filmografia, tra sperimentazione e interattività.

Cortometraggi su temi di attualità, docufilm inediti, interviste esclusive a grandi protagonisti del cinema italiano e internazionale sono i contenuti selezionati da Rai Cinema Channel VR, la piattaforma di Rai Cinema dedicata alla creazione di produzioni originali in realtà virtuale (VR), che nel corso dell’anno si succederanno nel palinsesto VR Cinema del Museo.

Protagonisti del mese di febbraio saranno Vulcano – diretto dal regista Omar Rashid e proiettato in anteprima proprio al Museo -, un documentario sull’eruzione del vulcano islandese Fagradalsfjall con voce narrante di Valentina Lodovini, Happy Birthday, il cortometraggio sul fenomeno degli hikikomori con le musiche di Achille Lauro e Being an astronaut, il primo film in VR mai girato nello spazio che racconta la preparazione degli astronauti.

È un piacere iniziare con Rai Cinema una collaborazione che si inserisce in modo naturale nell’offerta culturale di attività digitali proposte dal Museo al suo pubblico, allargando allo stesso tempo lo sguardo verso il mondo del cinema. Con questo nuovo programma daremo spazio – e voce – alle migliori produzioni nazionali e internazionali e ai più innovativi autori e creators che stanno sperimentando linguaggi innovativi per raccontare la scienza, la tecnologia e la società in un modo totalmente inaspettato. Con i primi 3 titoli in programmazione, porteremo i nostri visitatori a poche centinaia di metri da un vulcano in eruzione, proveremo l’emozione di una space walk all’esterno della stazione spaziale internazionale e racconteremo una storia intima all’interno di una famiglia italiana che sta festeggiando un compleanno molto particolare. In occasioni speciali, accompagneremo inoltre la visione dei film con visite guidate nelle sezioni espositive per un’esperienza ancora più immersiva e coinvolgente”, commenta Luca Roncella, Responsabile Gaming & Digital Interactivity Museo Nazionale Scienza e Tecnologia.

Il Museo si avvale della partnership con Rai Cinema per variare e implementare la sua tipologia di offerta di contenuti in VR, cui si aggiungono prodotti autoriali dal taglio cinematografico di genere fiction e documentario sui temi di scienza, società e attualità, per un’esperienza visiva unica in uno spazio permanente e suggestivo.

In occasione di weekend speciali, sarà inoltre possibile abbinare alle attività virtuali anche visite guidate nelle sezioni espositive legate ai temi dei film e partecipare a incontri dedicati con esperti, curatori del Museo e autori dei contenuti cinematografici.

L’apertura di un nuovo spazio VR permanente rappresenta per Rai Cinema un altro passo nel nostro percorso di posizionamento sui temi dell’innovazione e di costruzione di una cultura digitale nel campo dell’audiovisivo. Siamo felici di poter aggiungere un altro polo di fruizione delle nuove forme di linguaggio cinematografico in un network in continua evoluzione. Come servizio pubblico sentiamo il bisogno di facilitare l’esperienza audiovisiva in ogni sua declinazione, di avvicinare ogni tipo di pubblico rendendo la fruizione del VR sempre più accessibile e creando un ponte tra gli spettatori e i produttori” spiega Paolo Del Brocco Amministratore Delegato di Rai Cinema.

Il progetto VR Cinema si inserisce all’interno di una più ampia missione del Museo volta all’utilizzo dei linguaggi e delle tecnologie digitali per la valorizzazione del proprio patrimonio, sia come parte dell’esperienza della visita, sia al di fuori sfruttando la rete e le tecnologie mobili. Il Museo rappresenta un’eccellenza tecnologica e ne è una voce autorevole, essendo stato il primo museo in Italia a creare, nel 1997, un proprio sito web e un ufficio dedicato allo sviluppo delle strategie e dei linguaggi digitali, oltre ad essere oggi l’unico in Italia ad avere nel proprio organico un game specialist, esperto di game design.

Il settore del gaming e dell’interattività è infatti da anni parte integrante della strategia digitale del Museo che, nello specifico, si impegna nella ricerca, progettazione e realizzazione di applied games per le proprie aree espositive, mostre temporanee e piattaforme mobile come strumento per favorire la conoscenza, l’interpretazione e l’inclusione dei propri pubblici.

Pervasività e integrazione degli strumenti e dei linguaggi del digitale sono una componente strategica importante per declinare la realtà museale, valorizzandone il patrimonio e l’offerta culturale al fine di ampliare il dialogo con pubblici e stakeholder, rafforzare la reputazione dell’istituzione e contribuire alla diffusione di una cultura scientifica autorevole.

Essendo infatti il digitale uno dei principali protagonisti dello sviluppo della società contemporanea, anche il suo racconto come tematica è diventato imprescindibile per un museo di scienza e tecnologia, che diventa così un luogo principe sia per l’uso del digitale, che per il racconto e l’interpretazione di questa rivoluzione tecnologica che ha trasformato il mondo in così pochi anni.

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