Argylle – La Superspia, il nuovo film di spionaggio di Matthew Vaughn con Henry Cavill

Henry Cavill ha fatto il suo ritorno nel mondo dello spionaggio con “Argylle”, il nuovo film diretto da Matthew Vaughn in uscita su Apple TV+. Nella pellicola, Cavill interpreta Argylle, una spia di alto livello coinvolta in un pericoloso complotto internazionale che mette a repentaglio la sicurezza del mondo intero.

Argylle | Official Trailer - In Cinemas February 1 (Universal Studios) - HD

La trama di “Argylle”, ispirata al libro ancora non pubblicato di Ellie Conway, offre una nuova prospettiva al genere degli spionaggi, regalando al pubblico un’avvincente storia di intrighi e tradimenti. Il cast del film include nomi illustri come Dua Lipa, Sam Rockwell, Bryce Dallas Howard, Bryan Cranston, Catherine O’Hara, John Cena e Samuel L. Jackson, che contribuiscono a creare un ricco e coinvolgente mondo di personaggi.

Matthew Vaughn, noto per il suo lavoro nel franchise dei “Kingsman”, dimostra ancora una volta la sua maestria nella creazione di atmosfere suggestive e intriganti. Con “Argylle”, Vaughn porta sullo schermo una storia avvincente che mescola azione, suspense e umorismo in modo magistrale, tenendo lo spettatore con il fiato sospeso fino all’ultima scena.

In definitiva, “Argylle” si conferma come un capolavoro di intrattenimento che non delude le aspettative, regalando al pubblico un’esperienza cinematografica avvincente e coinvolgente che conferma Vaughn come uno dei registi più talentuosi della sua generazione.

James Bond: 2 colonne sonore sotto tiro…

Cari figli degli anni 80! Stavolta voglio parlarvi di musica ovvero di Colonne Sonore, in questo articolo mi vorrei soffermare su due pellicole della saga di James Bond. Il 1986 era il periodo della perestrojka, un periodo in cui l’URSS di Gorbaciov era più forte sul fronte economico e politico. Questo è lo scenario in cui è ambientato il primo dei due 007 interpretati da Timothy Dalton, attore all’epoca ancora non così popolare, chiamato a sostituire Roger Moore. Queste pellicole furono dirette da John Glen. Per le rispettive colonne sonore si tentò di provare delle tonalità musicali diverse che però non ottennero il risultato sperato.

Nel 1987, per l’uscita di 007 Zona Pericolo, infatti, si provò ad affidare tale responsabilità a una band che non era né inglese né statunitense. All’epoca il gruppo più gettonato del momento, soprattutto per il genere synth pop, fu quello degli A – HA che proveniva dai freddi fiordi della Norvegia, reduci dal successo della hit Take On Me. Per questo il celebre John Barry, compositore di ben 11 colonne sonore della saga di Bond, li notò e insieme realizzarono quella di The Living Daylights (nome originale del film). Prima di loro si provò a puntare sul duo britannico dei Pet Shop Boys ma la produzione del film incassò un rifiuto perché loro non accettarono di cantare solo il brano di apertura.

Il brano degli A-HA alterna passaggi melodici interessanti a coretti da stadio eccessivamente immediati e banalmente orecchiabili. L’unico aspetto davvero interessante era l’uso della voce di Morten Harket, capace di scendere su toni vocali bassi con grande facilità. Una capacità che fino a quel momento i fans ignoravano.  Purtroppo le difficoltà che prefigurava il produttore John Ratcliff, al quale molti avevano sconsigliato di scegliere la band norvegese, si rivelarono fondate. La band, pertanto, si ritrovò a dover fare i conti con l’ostruzionismo dei colossi discografici inglesi e statunitensi che cercarono in tutti i modi di oscurare la loro musica, riuscendo persino a boicottare i loro passaggi radiofonici e censurando i loro video.

 

a-ha - The Living Daylights (Album Version)

Il videoclip realizzato è tipico dello stile degli A-HA: tanto uso di green screen (allora una tecnica usata molto nello spettacolarizzare i videoclip) e in aggiunta l’inconfondibile intro “gunbarrel”, che accompagna uno dei componenti della band mentre egli inizia a suonare le prime note sulla tastiera, seguito da Morten Harket che impugna il microfono e inizia a cantare. Tutto ciò è arricchito da alcune scene del film proiettate sui membri della band che si esibiscono in un stage vuoto, con effetti di montaggio incalzanti. All’epoca era un’innovazione rivoluzionaria e molto costosa. Naturalmente il videoclip non poteva che portare il marchio di Steve Barron, noto regista di video di band di successo come i Toto e i Dire Straits per citarne alcune e che aveva già diretto gli A – HA nel video animato di Take On Me. The Living Daylights segnò in modo catastrofico la fine della collaborazione tra gli A – HA e John Barry per un pezzo tecno pop poco adatto a un genere di film come questo (ma gli anni 80 erano soprattutto pop).

Alla fine degli anni 80 (a soli dieci giorni dalla sanguinosa repressione dei movimenti studenteschi a Pechino in Piazza Tienanmen), uscì il secondo 007 con Timothy Dalton, “Vendetta privata” ma con una colonna sonora con accenti Soul. Il titolo originale è Licence to Kill (esattamente come la traduzione italiana del primo film Dr. No) e il brano principale venne inizialmente affidato a Eric Clapton. La sua performance però venne rifiutata e la canzone commissionata poi all’americana Gladys Knight.Pubblicato come singolo il 30 maggio 1989, il brano è diventato uno delle prime dieci hit nel Regno Unito. La canzone si è classificata molto bene in Europa, raggiungendo addirittura la vetta della Swedish Singles Chart per otto settimane consecutive eraggiungendo la top five in altri sette Paesi europei.Ha anche raggiunto la posizione numero 79 nella classifica canadese RPM Top Singles, ma non è apparso nella Billboard Hot 100 degli Stati Uniti.

Gladys Knight - License to Kill

A sentire quanto racconta il chitarrista Vic Flick, però, ovvero colui che suonò per la prima volta, nel 1962, l’inconfondibile riff ‘marchio di fabbrica’ dei film di James Bond, è incomprensibile il motivo per cui la produzione rigettò il brano di Eric Clapton. Lui afferma che dopo la realizzazione della song, che Clapton aveva inciso insieme a lui, acconsentendo a tutte le richieste di arrangiamento, ne fu realizzato anche un video, ma poi, inspiegabilmente, come detto, i produttori del film affidarono la canzone a Gladys Knight and the Pips.

Riguardo il clip di Clapton, Vic Flick scherzando dice anche che:

“Il video è il Santo Graal dei fan di James Bond e chi lo trova vedrà la luce dorata! Nessuno sa dove si trovi. L’unica persona che pensavo lo sapesse, Michael Kamen, è morta, quindi il segreto è sepolto con lui”.

Anche il videoclip di Gladys Knight ha la sua buona dose di green screen. L’artista si presenta in abiti grigio scuro con tanto di giacca e cravattino, accompagnata da 2 coriste che appaiono durante alcune scene del film.

Questi 2 film per molti appassionati sono considerati i peggiori della serie delle avventure dell’agente segreto britannico e ci misero ben poco a dimenticare Dalton, sostituito poi da Pierce Brosnan, di conseguenza anche i brani degli A-HA e di Gladys Knight, pur non essendo terribili non sono ritenuti memorabili. In conclusione si tratta di 2 colonne sonore sotto tono, anzi rimanendo in tema d’azione… sotto tiro.

di Gianluca Pistoia

tratto da

Spectre: the board Game

Modiphius Entertainment invita gli aspiranti criminali a competere per diventare i numeri 1 dell’esecutivo speciale per il controspionaggio, il terrorismo, la vendetta e l’estorsione (altrimenti noto come Spectre) nel prossimo gioco da tavolo omonimo. Impedisci a 007 di sventare i tuoi piani mentre combatti per il controllo dell’intelligence, dei piani segreti e, naturalmente, dell’oro. In Spectre: The Board Game, che verrà lanciato nella primavera del 2022, i giocatori assumono il ruolo di uno dei tanti iconici cattivi della serie di film di James Bond, in competizione tra loro per diventare il numero uno della Spectre. Giocherai con il solo scopo di arricchirti ed acquisire lingotti d’oro, o le tue aspirazioni saranno più idealiste e filosofiche, con la consapevolezza che il mondo starebbe meglio se fossi tu a gestirlo?

Ogni cattivo ha la propria trama ispirata a film come 007 Licenza di Uccidere (1962) e 007 Una Cascata di Diamanti (1971) e dovrai guidarli lungo il percorso per diventare il numero uno della SPECTRE. Non importa quanto ti sforzi, 007 è sempre lì, in attesa di interrompere i tuoi piani e rivelare i tuoi segreti.

 Chris Birch, co-fondatore di Modiphius Entertainment, ha commentato:

“Il franchise cinematografico di James Bond è oltre l’iconico… Mentre la maggior parte dei fan si mette nei panni dell’eroe, questo gioco mette invece i giocatori nei panni dei cattivi di Bond. Se non hai mai incontrato i malvagi Ernst Stavro Blofeld, Rosa Klebb e Raoul Silva, il gioco ti guiderà attraverso la loro squisita abilità malvagia e ti spiegherà come impiegarli contro 007.”

Spectre: The Board Game presenta armi, luoghi e personaggi iconici dei film di James Bond. I giocatori saranno in grado di assemblare dispositivi, spiare i loro avversari, ricattare i loro rivali per costruire il proprio impero criminale e schierare strategicamente i loro agenti in tutto il mondo per infiltrarsi nelle zone chiave. I giocatori dovranno lavorare dietro le quinte per sviluppare le loro nefaste trame e diventare la più grande minaccia di 007!  Progettato da Kaedama , un team di pluripremiati game designer francesi composto da Antoine Bauza, Corentin Lebrat, Ludovic Maublanc, Théo Rivière e il team di design Modiphius composto da Stefano Guerriero, Javier Angeriz-Caburrasi e Juan Echernique, Spectre: The Board Game è progettato per 2-4 giocatori, dai 10 anni in su.

Per info: modiphius.net/pages/spectre

La seria animata di James Bond Junior

Per gli appassionati di film e libri di spionaggio specie quelli basati sull’agente 007, c’è una frase leggendaria che risveglia molti ricordi: “il mio nome è Bond, James Bond… Junior”. Ma ovviamente vi può sembrare anomalo, sopratutto se siete nati “in questo secolo” proprio quel “Junior” posto alla fine dell’iconica frase. Tranquilli non è un errore, infatti questa frase non viene detta dall’agente al Servizio di sua Maestà James Bond 007, personaggio creato dalla penna di Ian Flemming, bensì da suo nipote omonimo, che per distinguersi da suo zio ovviamente lui è il Bond Junior. Questo giovane personaggio, è stato creato appositamente come protagonista di una serie televisiva animata frutto di una quadrupla collaborazione di  Murakami Wolf Swenson, Danjaq, United Artists e la Metro-Goldwyn-Mayer. Realizzata agli inizi degli anni 90 vennero realizzati un totale di 65 episodi in Italia venne trasmessa sulle reti Mediaset su Canale 5. Essa prende ispirazione dalle avventure di James Bond 007, però con protagonista suo nipote studente di un prestigioso college, infatti molti personaggi sono ispirati ai personaggi di Flemming oppure sono gli stessi avversari dello zio.

James Bond Junior

All’interno di un prestigioso college, in cui ufficialmente si preparano gli studenti alle difficoltà della vita, ma che in segreto serve ad addestrare alcuni di essi come futuri agenti segreti al servizio di sua Maestà nell’MI-6. Tra gli studenti spicca James Bond Junior, nipote del famoso e famigerato per i suoi avversari, James Bond famoso agente 007; qui Jams Jr. ripercorre le orme del suo illustre zio, tra missioni affidategli da “M” e gli impegni scolastici, ad aiutarlo ci sono Horace “Ike” Boorthroyd III nipote di “Q” che come suo zio, inventa i più svariati e sofisticatissimi congegni per aiutare James nelle sue missioni,  e lo affianca anche Gordon Leiter, figlio dell’agente CIA Felix Leiter grande amico dello zio di James Jr. Così giorno per giorno tra una lezione e un’altra affronta le varie missioni affidategli contro avversari nuovi e vecchie conoscenze del passato dello zio come Fauci (il personaggio chiamato Squalo nei film), Auric Goldfinger, Miss Fortune Dr. No e tanti altri, ma James Bond Jr. con l’ironia, il coraggio e anche la fortuna tipica dei Bond, riesce a uscire dalle situazioni più pericolose e assurde sgominando i piani del malvagio di turno.

Per gli appassionati di 007 è una serie intrigante in quanto vedere la versione giovanile di James Bond, che mantiene la sua tipica “faccia da schiaffi”, non è per niente male da vedere, in quanto è molto dinamica e conserva le esagerazioni tipiche delle avventure di spionaggio, per i profani potrebbero considerarla una serie scontata con l’eroe che si capisce subito che ne uscirà fuori senza danno e vincitore, dal canto mio la considero una serie molto interessante e anche carina nonostante sia fuori dal mio genere, qualche episodio lo rivedrei volentieri, anche perché ogni tanto in sottofondo si sentiva la musichetta di 007.

 

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