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Apocalypse Bringer Mynoghra: il nuovo isekai dark fantasy in arrivo il 6 luglio 2025 su Crunchyroll

Chiunque mastichi anime da un po’, lo sa: il genere isekai è ormai un colosso, una macchina inarrestabile che sforna decine di titoli ogni anno. Ma quando arriva qualcosa che riesce davvero a scardinare i cliché del genere, noi nerd dobbiamo drizzare le antenne. Ecco perché Apocalypse Bringer Mynoghra: World Conquest Starts with the Civilization of Ruin – adattamento dell’omonima light novel di Fehu Kazuno – è uno di quei progetti che fin dal primo annuncio ha catturato la mia attenzione come un raggio laser su un droide protocollo. Previsto per il debutto il 6 luglio 2025 su Crunchyroll, questo nuovo anime mescola tre ingredienti che personalmente adoro: ambientazione dark fantasy, meccaniche da gioco di strategia e un approccio narrativo che rovescia completamente le aspettative. Dimenticate l’eroe coraggioso catapultato in un mondo fantastico per sconfiggere il male: qui il protagonista è il male. O meglio, è la divinità suprema di una civiltà apocalittica chiamata Mynoghra. Non male come inizio, vero?

La storia ruota attorno a Takuto Ira, un giovane appassionato di videogiochi strategici che muore prematuramente a causa di una malattia. Ma il destino ha in serbo per lui qualcosa di insolito: si reincarna nel mondo di Eternal Nations, il suo gioco preferito, non come semplice giocatore, bensì come il dio oscuro di una delle fazioni più temibili del gioco: Mynoghra. Questo popolo è noto per la sua crudeltà, la difficoltà estrema nel gameplay e un’estetica decisamente inquietante. Non proprio il classico regno degli elfi luminosi con le canzoni in sottofondo.

Ad accompagnarlo in questo nuovo inizio c’è Atou, la cosiddetta Strega del Fango, una figura potente e affascinante che ha tutta l’aria di essere l’arma segreta della serie. La dinamica tra i due protagonisti – lui umano reincarnato in una divinità, lei personaggio di quel mondo che sembra conoscerlo meglio di quanto lui non ricordi – è uno degli elementi più intriganti. Insieme iniziano la ricostruzione della loro civiltà da zero, affrontando sfide di tipo politico, militare e persino esistenziale. Non si tratta solo di espandere un impero, ma di sopravvivere in un mondo ostile che vede Mynoghra come una minaccia da eliminare a ogni costo.

Ed è proprio qui che Apocalypse Bringer Mynoghra si distingue. Mentre molti isekai ci fanno indossare i panni dell’eroe salvifico, qui si gioca dalla parte del male. Un male lucido, calcolatore, ma non privo di umanità. Takuto non è un semplice villain, ma un leader strategico che deve prendere decisioni difficili per garantire la sopravvivenza della sua gente. Una narrazione matura, a tratti crudele, che richiama le dinamiche dei grandi giochi gestionali in stile Civilization, Age of Wonders o Total War.

Lo stile visivo dell’anime promette benissimo. Le prime immagini e trailer mostrano un comparto grafico curato e coerente con le atmosfere cupe del romanzo originale. Il character design è firmato da Kaho Deguchi (già noto per By the Grace of the Gods), supportato da Eri Kojima e Manami Inose, mentre le animazioni sono supervisionate dallo studio Maho Film, con la regia affidata a Yūji Yanase, lo stesso che ci ha regalato I’ll Become a Villainess Who Goes Down in History. Una garanzia per chi apprezza i toni oscuri e le trame complesse.

La colonna sonora, affidata a Kujira Yumemi e Midori Narikiyo, contribuisce a rafforzare il tono drammatico della serie. La opening, intitolata Majestic Catastrophe, è cantata da Rico Sasaki, che interpreterà anche il personaggio di Emle, mentre la ending, more than W, è interpretata da Takuma Terashima. Due pezzi che, almeno dal trailer, sembrano promettere davvero bene, anche per gli amanti delle sigle da brividi.

Il cast vocale, tra l’altro, è di tutto rispetto. Toshiki Kumagai sarà la voce di Takuto Ira, Tomori Kusunoki darà vita ad Atou, mentre nel resto del cast spiccano nomi come Kikuko Inoue (Isla), Kaori Maeda (Maria), Kanon Takao (Caria), Shinji Kawada (Gia) e Tomomichi Nishimura (Moltar). Una squadra che sembra pensata per offrire interpretazioni intense e coinvolgenti.

La storia originale di Apocalypse Bringer Mynoghra ha preso vita nel 2017 sulla piattaforma Shōsetsuka ni Narō, vero e proprio vivaio di light novel diventate fenomeni. Il successo ha portato alla pubblicazione cartacea nel 2019 da parte di Micro Magazine, con le illustrazioni di Jun. Nel 2020 è arrivato anche l’adattamento manga, firmato da Yasaiko Midorihana e pubblicato su ComicWalker di Kadokawa, ampliando ulteriormente il pubblico della serie.

Insomma, se come me siete cresciuti a pane, GDR e imperi da gestire pixel dopo pixel, allora Apocalypse Bringer Mynoghra è l’anime che stavate aspettando. Un isekai che osa ribaltare le regole, con un protagonista che non vuole salvare il mondo, ma conquistarne uno nuovo partendo dalle ceneri. E non per sete di potere, ma per necessità, per sopravvivenza, per visione strategica.

Il 6 luglio è dietro l’angolo. Segnatevelo in agenda, preparate la vostra mente tattica e tenete d’occhio Crunchyroll. Perché Mynoghra non perdona. E stavolta, sarete voi a guidarla.

Che ne pensate? Vi affascina un isekai dove il protagonista non è un eroe ma un dio oscuro? Fatemelo sapere nei commenti qui sotto e condividete l’articolo sui vostri social: voglio sapere quanti di voi si schiereranno con la civiltà della rovina!

Villains Are Destined to Die: il manhwa otome isekai che ha conquistato il mondo in modalità hard

C’è qualcosa di irresistibilmente affascinante nell’immergersi in un mondo in cui l’amore è regolato da meccaniche da dating sim, dove ogni scelta è un click potenzialmente fatale e dove la protagonista si ritrova letteralmente intrappolata nei panni di una villain destinata alla morte. “Villains Are Destined to Die” non è solo un titolo d’effetto: è una dichiarazione d’intenti, un monito, un urlo disperato e ironico lanciato in un universo che, sin dall’inizio, è programmato per ucciderti. Letteralmente.

Nata come web novel coreana, scritta dall’autrice Gyeoeul Gwon (che consiglio caldamente di seguire su Twitter se siete curiosi di scoprire retroscena e momenti creativi dietro alla storia), questa perla narrativa si è trasformata in un manhwa — un fumetto digitale coreano — di successo grazie all’incredibile talento artistico di Suol, illustratrice che ha saputo dare vita, colore ed espressione all’incubo romantico e psicologico vissuto dalla protagonista. Suol è attivissima sui social e su Pixiv, dove pubblica illustrazioni che lasciano senza fiato e approfondiscono ancora di più il mondo visivo della serie.

Ma di cosa parla, esattamente, “Villains Are Destined to Die”? Per capire la portata di questo fenomeno, dobbiamo partire da un videogioco immaginario — ma perfettamente verosimile per chi mastica pane e otome game — chiamato “Daughter of the Duke’s Super Love Project”. In modalità easy, si gioca nei panni della dolce e amata Ivonne, la classica eroina romantica che fa strage di cuori senza il minimo sforzo. Ma la vera sfida arriva in modalità hard: impersonare Penelope Eckhart, la villain dell’amore. E qui comincia il bello… o l’orrore, dipende dai punti di vista.

Immaginate di svegliarvi improvvisamente nei panni della stessa Penelope, sapendo benissimo che ogni vostra mossa sbagliata — anche solo scegliere la battuta sbagliata in un dialogo predeterminato — potrebbe far crollare il punteggio di affetto di uno dei tanti love interest. Il problema? Se il loro affetto scende troppo… vi uccidono. E non in senso metaforico. Siamo nel regno del reverse harem più spietato, condito da tensione psicologica, dinamiche familiari tossiche, complotti di corte e una costante sensazione di ansia. Perché non importa quanto ti impegni: il gioco è truccato fin dall’inizio.

La protagonista, una gamer del nostro mondo catapultata dentro il suo titolo preferito, si ritrova intrappolata in un incubo a scelta multipla, costretta a usare ogni briciolo della sua conoscenza da giocatrice esperta per restare viva. Il risultato è una miscela esplosiva di dramma, fantasy, psicologia e tensione romantica, con una forte componente storica a fare da sfondo. Ma ciò che rende unica questa serie è il modo in cui riesce a riflettere sulle convenzioni dei giochi otome, decostruendo il concetto stesso di villain e trasformandolo in una figura tragica, profonda e… terribilmente umana.

Non sorprende quindi che “Villains Are Destined to Die” sia diventata una vera e propria ossessione per milioni di lettori, raggiungendo oltre 100 milioni di visualizzazioni su KakaoPage, una delle principali piattaforme di webtoon in Corea del Sud. Questo traguardo, celebrato dalla stessa Suol sui social, ha sorpreso molti, soprattutto perché parliamo di una serie otome isekai, un sottogenere spesso relegato ai margini rispetto ai colossi action fantasy come Solo Leveling o Tower of God. E invece, la storia di Penelope ha saputo ribaltare ogni aspettativa, superando in popolarità anche titoli come The Beginning After the End e SSS-Class Revival Hunter.

A rendere ancora più straordinario questo successo è la capacità della serie di parlare a pubblici molto diversi: da un lato, le fan degli otome game che si ritrovano perfettamente nei meccanismi narrativi e nelle dinamiche romantiche; dall’altro, chi cerca una storia densa, intensa e originale, con personaggi che vanno ben oltre gli archetipi. Penelope non è solo una villain sfortunata: è una ragazza che lotta contro un sistema narrativo che l’ha condannata in partenza, una metafora perfetta di tante storie in cui i ruoli femminili vengono etichettati e limitati fin dalla nascita.

Il manhwa, arrivato alla sua quinta e ultima stagione, è ormai un cult anche a livello internazionale, con traduzioni in più lingue, fan art, cosplay e un fandom attivissimo che si scambia teorie, spoiler e lacrime a fiumi. E se consideriamo i numeri da capogiro, è quasi inevitabile pensare che il prossimo passo sarà un adattamento anime. E qui, le cose si fanno davvero interessanti: se davvero arriverà una versione animata, l’onda lunga di Villains Are Destined to Die potrebbe travolgere anche giganti come Solo Leveling, ridefinendo le gerarchie del panorama anime internazionale.

In definitiva, “Villains Are Destined to Die” è molto più di un semplice manhwa romantico: è un’esperienza narrativa complessa, emotiva e coinvolgente che ti trascina dentro un mondo in cui l’unico modo per sopravvivere… è giocare d’astuzia. E forse, alla fine, riscrivere il destino stesso della villain.

Se anche tu sei rimastə stregatə dal dramma struggente di Penelope Eckhart, raccontaci cosa ti ha colpito di più! Condividi questo articolo con il tuo party di gamer nerd, fan di isekai e shoujo, e aiutaci a diffondere la leggenda di questa protagonista (ingiustamente) destinata a morire. E tu… riusciresti a sopravvivere in modalità hard?

MyAnimeList e Honeyfeed lanciano il concorso globale isekai con KADOKAWA: parte la caccia al nuovo fenomeno fantasy

Sta per arrivare il nuovo fenomeno isekai? Parte la caccia globale al prossimo successo fantasy giapponese con il concorso “MyAnimeList x Honeyfeed Writing Contest 2025 – THE ISEKAI presented by KADOKAWA”!

Siete pronti a tuffarvi in un mondo parallelo dove la vostra penna potrebbe cambiare il destino della narrativa isekai? Allacciate le cinture, aspiranti scrittori e fan sfegatati del genere: la leggendaria KADOKAWA, in collaborazione con qdopp Inc. e il colosso delle community otaku MyAnimeList, lancia un’iniziativa che potrebbe riscrivere le regole del fantasy contemporaneo. Stiamo parlando del MyAnimeList x Honeyfeed Writing Contest 2025 – THE ISEKAI presented by KADOKAWA, un concorso internazionale che parte ufficialmente il 7 luglio 2025 e che si preannuncia come l’evento più ambizioso e appassionante mai visto nel mondo delle light novel online.

Non è un semplice contest: è una vera e propria missione globale alla ricerca del prossimo grande autore di isekai, capace di affiancare i colossi del genere come Overlord, Re:Zero – Starting Life in Another World, The Rising of the Shield Hero, Mushoku Tensei: Jobless Reincarnation e Sword Art Online. E la posta in gioco è altissima: oltre a premi in denaro davvero generosi (si parla di ben 5.000 dollari per il vincitore assoluto), i migliori racconti avranno la possibilità di essere pubblicati da KADOKAWA in Giappone come vere e proprie light novel, una vetta che ogni scrittore nerd sogna almeno una volta nella vita. Ma c’è di più: tra i giurati troviamo un nome che ogni fan dell’isekai conosce e venera, ovvero Aneko Yusagi, l’autore di The Rising of the Shield Hero. Ebbene sì, chi parteciperà potrà ricevere feedback direttamente da una delle penne più influenti del genere. Roba da far tremare le dita sulla tastiera.

Il concorso si svolge sulla piattaforma Honeyfeed, spazio online dove creatori da tutto il mondo possono pubblicare le proprie storie originali e farle leggere a una community affamata di nuovi mondi e avventure. Le votazioni pubbliche si terranno invece su MyAnimeList, vero e proprio tempio della cultura anime e manga con oltre 16 milioni di utenti registrati sparsi in 240 paesi. Se avete mai sognato di vedere il vostro username nerd affiancato a quello di autori già pubblicati, questo è il vostro momento. Le iscrizioni sono completamente gratuite e aperte dal 7 luglio al 29 settembre 2025. Dopodiché inizierà la fase di valutazione da parte della giuria e successivamente quella di voto popolare, che si concluderà il 15 dicembre 2025. I nomi dei vincitori? Verranno annunciati con tutto il clamore del caso il 9 febbraio 2026.

Dietro tutto questo non c’è solo un concorso, ma una visione ben precisa. Come spiega Satoshi Arima, responsabile del progetto e caporedattore di MF BOOKS, “negli ultimi anni l’anime giapponese ha conosciuto una crescita di popolarità su scala globale. Molti degli anime più amati derivano proprio da light novel. Con questa iniziativa, KADOKAWA vuole scovare nuovi talenti a livello mondiale, offrendo loro l’opportunità di raggiungere un pubblico internazionale.” L’evento si inserisce infatti in un progetto molto più ampio, il Global UGC Publishing Project, parte integrante del piano di espansione globale di KADOKAWA. L’obiettivo? Creare una generazione di light novel nate fuori dal Giappone ma capaci di sfondare anche in patria, magari trasformandosi in anime o manga cult del futuro.

Ma non finisce qui. Il progetto prevede anche iniziative future come un concorso di scrittura in lingua cinese su KadoKado, la piattaforma di serializzazione digitale di KADOKAWA Taiwan Corporation, e la pubblicazione di titoli selezionati da un altro concorso parallelo, il JNC Original Light Novel Contest organizzato da M12 Media LLC. Insomma, il mondo è pronto a diventare un unico grande portale dimensionale dove cultura, creatività e passione nerd si fondono per dar vita a qualcosa di veramente unico.

Parliamoci chiaro: siamo nel mezzo di un’epoca in cui il confine tra autore e fan si sta assottigliando. Le piattaforme come Honeyfeed offrono a chiunque, anche a chi scrive di notte tra un turno di lavoro e una sessione di Dungeons & Dragons, la possibilità di far sentire la propria voce. E in un panorama editoriale sempre più affamato di storie originali e coinvolgenti, questa è una di quelle rare occasioni in cui i sogni possono davvero prendere forma.

Quindi, se nel vostro hard disk giace abbandonato un file dal titolo “Re:Il Mio Gatto È Un Signore Dei Demoni”, è il momento di rispolverarlo. Se da mesi avete in testa una storia su un impiegato del call center reinkarnato come mago oscuro in un mondo fantasy gestito da un algoritmo senziente, fateci un favore: scrivetela. Potreste essere voi a cambiare le regole del gioco. E chissà, magari tra qualche anno, qualcuno scriverà fanfiction su di voi.

Per info dettagliate su regolamento, tempistiche e aggiornamenti potete visitare il sito ufficiale del concorso: https://mhwc.myanimelist.net/202507

E ora tocca a voi, esploratori di universi alternativi: cosa ne pensate di questa iniziativa epica? Avete già in mente la vostra isekai perfetta o siete curiosi di leggere cosa inventeranno gli altri? Commentate, condividete questo articolo con i vostri amici scrittori e fateci sapere quale sarebbe il vostro twist originale nel mondo degli isekai!

“A Gatherer’s Adventure in Isekai”: l’Adattamento anime arriva ad ottobre 2025

Quando pensi di aver visto ogni possibile variante del genere isekai, ecco che spunta un titolo pronto a scombussolare le regole del gioco. Sto parlando di A Gatherer’s Adventure in Isekai, l’adattamento anime ufficiale tratto dalla serie di light novel di successo scritta da Masuo Kinoko, con le illustrazioni originali di Senbon Umishima e Susumu Kuroi e il manga disegnato da Tomozo. Un universo narrativo che ha già conquistato il cuore di quasi due milioni di lettori in Giappone — con oltre 1,95 milioni di copie vendute, includendo le edizioni digitali — e che ora si prepara a fare il grande salto nel mondo dell’animazione televisiva.

La serie anime sarà trasmessa a partire da ottobre 2025, una notizia che ha già acceso l’hype tra i fan, complice anche l’annuncio del cast vocale stellare e della sigla d’apertura affidata al duo musicale Nornis. E se sei tra quelli che adorano perdersi nei mondi fantastici, tra spade magiche, creature misteriose e poteri che vanno oltre la comprensione, allora ti consiglio di tenerti pronto: Madeus ti aspetta.

Il cuore della storia: quando il potere più importante è… cercare!

Il protagonista, Takeru Kamishiro, è un uomo qualunque, impiegato in un ufficio come tanti. Nulla di straordinario, almeno fino a quando non viene improvvisamente evocato in un altro mondo. Un classico per l’isekai, penserai. Eppure, c’è qualcosa di irresistibilmente fresco in questa storia. Perché in Madeus, il nuovo mondo dove viene catapultato, Takeru non solo acquisisce abilità fisiche e magiche fuori dal comune, ma scopre di avere un dono unico: quello di poter “cercare” oggetti preziosi. Una sorta di radar vivente che lo trasforma in un raccoglitore leggendario. Un potere che, in un mondo pieno di dungeon, tesori nascosti e reliquie divine, può fare la differenza tra la sopravvivenza e la gloria.

Takeru inizia così un’avventura che è tanto epica quanto intima. Al suo fianco ci sono compagni indimenticabili: Bee, un baby drago curioso e tenerissimo, e Brolite, un’elfa dall’animo ribelle e una parlantina spiazzante che rompe completamente lo stereotipo dell’elfo elegante e distante. Insieme affrontano mostri, esplorano rovine, scoprono segreti divini e, soprattutto, costruiscono legami. Perché il vero potere, forse, è proprio quello delle connessioni umane.

Il cast vocale: emozione e passione dietro ogni personaggio

Nel ruolo del protagonista Takeru troviamo Nobunaga Shimazaki, che ha raccontato di aver interpretato il personaggio con uno spirito “rilassato e gioioso”, sottolineando quanto il viaggio di Takeru sia anche un percorso verso la leggerezza e la libertà. Shimazaki ha anche condiviso un pensiero personale su cosa ama raccogliere nella vita reale: non oggetti, ma incontri e connessioni. Un raccoglitore di emozioni, insomma, proprio come il suo alter ego animato.

Bee ha la voce solare e delicata di Ayasa Itō, che si è divertita a dare vita a questo draghetto neonato curioso di tutto, capace di trasformare ogni giorno in una scoperta. Per lei, raccogliere ha un sapore diverso: colleziona cosmetici, perché anche le più piccole sfumature raccontano storie differenti. E con Bee, ogni emozione, ogni suono, ogni sguardo è un piccolo tesoro da custodire.

Infine c’è Makoto Koichi, che presta la voce a Brolite, una delle elfe più sorprendenti mai apparse in un fantasy. Ironica, energica, spiazzante. Un personaggio che si evolve puntata dopo puntata e che riserva – a detta della doppiatrice – sorprese… davvero inaspettate. Cosa raccoglie Koichi nella vita reale? Oggetti quotidiani ispirati ai suoi personaggi preferiti. Come darle torto?

Musica e atmosfera: la magia di Nornis

La sigla d’apertura dell’anime sarà firmata da Nornis, duo musicale emozionatissimo all’idea di contribuire a questa avventura animata. Per loro, ogni nota della canzone è un piccolo frammento del mondo di Madeus, un ponte tra lo spettatore e l’universo narrativo. Hanno voluto infondere nel brano quella stessa sensazione di meraviglia e delicatezza che si prova leggendo la serie o seguendo le vicende dei protagonisti. Anche loro, ovviamente, sono raccoglitrici appassionate: Inui colleziona nastri adesivi decorativi per i suoi hobby artistici, mentre Machida ama i peluche… ma solo quelli con il faccino giusto!

AnimeJapan 2025: l’evento che farà esplodere l’hype

In vista dell’uscita dell’anime, A Gatherer’s Adventure in Isekai sarà protagonista ad AnimeJapan 2025, dove i fan potranno immergersi nel mondo di Madeus grazie a un’esperienza interattiva curata da Marvelous. Tra cosplay, photo booth con sagome a grandezza naturale di Takeru e Bee, gadget esclusivi e l’immancabile booklet con i primi due capitoli del manga, l’evento promette di essere un vero e proprio paradiso per i nerd di ogni età. Imperdibile l’apparizione della cosplayer Tsukimi Tsukune, che interpreterà la carismatica Brolite dal vivo, rendendo l’universo della serie ancora più tangibile.

La produzione: tra veterani e nuove promesse dell’animazione

Dietro l’adattamento troviamo una squadra di tutto rispetto. Lo studio Tatsunoko Production, in collaborazione con SynergySP, curerà l’animazione, mentre la sceneggiatura sarà firmata da Gigaemon Ichikawa e la regia affidata a Yoshinori Odaka. Il design dei personaggi, affidato a Mayumi Watanabe, promette di restare fedele allo stile originale, valorizzando l’estetica fantasy e le caratteristiche uniche di ogni personaggio. La produzione generale sarà guidata da GENCO, una vera garanzia nel mondo dell’animazione giapponese.

Nuovi volumi in arrivo: la storia continua anche su carta

Mentre l’anime si avvicina, la saga letteraria continua a regalarci colpi di scena. Il Volume 16 del romanzo, in uscita il 17 marzo 2025 in Giappone, vedrà Takeru e compagni affrontare mostri marini e misteri celati in una torre volante, culminando in uno scontro epico con le divinità. Il Volume 8 del manga, invece, approfondisce le conseguenze dell’uso di una gigantesca pietra magica in un villaggio elfico, con implicazioni che mettono a rischio l’intera razza elfica.

Un’avventura destinata a lasciare il segno

A Gatherer’s Adventure in Isekai è molto più di una semplice storia di evasione: è un viaggio attraverso la meraviglia, l’amicizia e la scoperta. Con una narrazione avvincente, personaggi sfaccettati e una produzione di alta qualità, questa serie ha tutte le carte in regola per diventare un nuovo punto di riferimento nel panorama isekai. L’appuntamento è fissato per ottobre 2025, ma l’entusiasmo è già alle stelle.

Hai già letto il manga o la light novel? Sei curioso di vedere Bee in versione animata o non vedi l’ora di scoprire cosa nasconde davvero Brolite? Parlane con noi nei commenti qui sotto o condividi l’articolo sui tuoi social con gli amici più appassionati di fantasy e anime. L’avventura è appena iniziata!

Le nuove uscite di Dokusho Edizioni: un’ondata di avventure, reincarnazioni e battaglie psicologiche travolge gli appassionati di light novel

C’è un momento preciso in cui il cuore di ogni appassionato di light novel accelera i battiti: quando una casa editrice annuncia le sue prossime uscite. E se quella casa editrice è Dokusho Edizioni, allora le aspettative salgono alle stelle. È successo ancora una volta. Con una carrellata di post sui propri canali social, Dokusho ha scatenato l’entusiasmo dei fan presentando le cover, le edizioni e i titoli dei suoi prossimi volumi in arrivo. Titoli che già da soli bastano a far venire l’acquolina in bocca agli amanti del fantasy, dell’isekai e delle intense battaglie psicologiche tra studenti.

Il calendario preciso delle uscite e l’apertura dei preordini non sono ancora stati annunciati, ma quello che è certo è che il futuro prossimo sarà ricco di emozioni, colpi di scena e nuove pagine da sfogliare con passione.

Il ritorno dell’isekai che ha ridefinito il genere: Mushoku Tensei vol. 2

Cominciamo con un titolo che non ha bisogno di presentazioni: Mushoku Tensei – Jobless Reincarnation, scritto da Rifujin na Magonote e illustrato da Shirotaka. Il secondo volume della serie si prepara a riportarci nel mondo di Rudeus Greyrat, l’uomo fallito della nostra realtà reincarnato in un universo fantasy dove ha l’opportunità di riscrivere il suo destino. Ma la seconda possibilità non è mai semplice, e ogni scelta ha un prezzo.

Con uno stile narrativo profondo e una costruzione del mondo che mescola sapientemente magia, politica e introspezione, Mushoku Tensei continua ad affermarsi come una pietra miliare del genere isekai. Dokusho Edizioni ci regala un volume dalla copertina accattivante e fedele all’estetica originale, mantenendo alto il livello qualitativo della pubblicazione.

Classroom of the Elite vol. 6: la guerra fredda tra menti geniali si intensifica

Passiamo ora a un altro gigante della narrativa scolastica giapponese: Classroom of the Elite, scritto da Shōgo Kinugasa e illustrato da Shunsaku Tomose. Il sesto volume ci catapulta nuovamente nell’élite scolastica della Tokyo Koudo Ikusei Senior High School, dove le apparenze ingannano e la meritocrazia cela intrighi degni di un thriller psicologico.

La lotta per la sopravvivenza accademica, tra alleanze fragili, strategie al limite della manipolazione e personaggi ambigui, si fa sempre più serrata. Il protagonista, Kiyotaka Ayanokōji, continua a tessere le sue trame nell’ombra, rivelando solo frammenti del suo misterioso passato. Per i collezionisti e i fan irriducibili, Dokusho ha pensato anche a una limited edition esclusiva, perfetta per impreziosire la propria libreria con una chicca imperdibile.

La slime più amata del mondo è tornata: Mi sono Reincarnato in uno Slime vol. 8

Non poteva mancare la serie che ha trasformato una gelatina in un’icona: Mi sono reincarnato in uno Slime, scritto da Fuse e illustrato da Mitz Vah. L’ottavo volume della saga ci riporta nel mondo di Rimuru Tempest, il protagonista che da semplice slime ha costruito una nazione, stretto alleanze con potenti mostri e affrontato minacce sempre più letali.

Questa volta il volume sarà disponibile anche con una variant cover, un’ulteriore dimostrazione di quanto Dokusho Edizioni tenga ai propri lettori, offrendo loro non solo storie appassionanti, ma anche un’estetica da collezione. Tensei Shitara Slime Datta Ken, questo il titolo originale, è molto più di una commedia fantasy: è un’esplorazione sul potere, l’identità e il significato dell’umanità in un mondo che non segue le regole del nostro.

Una nuova avventura originale tutta italiana: The Failed Hero’s Journey – L’Avarizia degli Eroi

E poi c’è la grande sorpresa. Dokusho Edizioni, fedele alla sua missione di promuovere non solo le light novel giapponesi più famose, ma anche le opere di autori emergenti italiani, presenta il primo volume di The Failed Hero’s Journey – L’Avarizia degli Eroi, scritto da Alessandro Tosoni e illustrato da Ondine. Un titolo che già dal nome lascia intuire una narrazione anticonvenzionale, un ribaltamento dei tropi eroici classici e uno sguardo più disilluso e critico verso il concetto stesso di eroismo.

Una pubblicazione che rappresenta anche una scommessa editoriale, quella di valorizzare il talento nostrano e inserirlo nel vivace panorama delle light novel. È sempre emozionante vedere autori italiani affacciarsi in questo universo narrativo, portando la loro sensibilità e la loro creatività al servizio di storie nuove e appassionanti.

Dokusho Edizioni: una missione che continua a sorprendere

Nata nel 2021 con l’obiettivo di diffondere e valorizzare il mondo delle light novel in Italia, Dokusho Edizioni sta costruendo, volume dopo volume, un catalogo solido, variegato e affascinante. Dai titoli più celebri agli autori di nicchia, fino agli emergenti italiani, l’editore continua a offrire una proposta editoriale che sa parlare a tutte le sfumature dell’immaginario nerd.

La passione per la narrativa illustrata si respira in ogni scelta grafica, nella cura delle edizioni e nella comunicazione diretta con i lettori, ormai una vera e propria community in fermento.

E allora, che dite? Quale di questi volumi vi intriga di più? Siete fan delle reincarnazioni, delle accademie competitive o delle epiche costruzioni politiche fatte da… slime? O magari siete curiosi di scoprire la nuova frontiera delle light novel italiane? Raccontatecelo nei commenti!

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Crunchyroll Anime Awards 2025: la notte magica degli Oscar dell’animazione giapponese

C’è un momento, ogni anno, in cui il cuore della community anime di tutto il mondo batte all’unisono. Non importa in quale fuso orario ci troviamo, che lingua parliamo o se preferiamo i mecha o gli slice of life: tutti noi fan dell’animazione giapponese ci ritroviamo con il fiato sospeso, gli occhi incollati allo schermo e il cuore gonfio di emozione. Questo momento è la cerimonia dei Crunchyroll Anime Awards, che nel 2025 ha toccato nuove vette di partecipazione e passione, trasformandosi in un evento planetario che ha saputo superare ogni aspettativa.

Anime Awards 2025: un evento da record

L’edizione 2025, svoltasi il 25 maggio a Tokyo nello splendido scenario del Grand Prince Hotel Shin Takanawa, ha rappresentato molto più di una semplice premiazione. È stata la consacrazione definitiva della cultura anime come fenomeno globale. A parlare sono i numeri: 51 milioni di voti da parte dei fan di ogni angolo del mondo, un clamoroso incremento del 50% rispetto all’anno precedente. Una vera e propria pioggia di consensi che ha messo nero su bianco ciò che noi nerd sappiamo da tempo: l’anime è arte, emozione e linguaggio universale.

La diretta globale, trasmessa in nove lingue, ha raggiunto milioni di spettatori, portando l’incanto dell’animazione giapponese nelle case di tutti. A guidare la cerimonia ci hanno pensato i carismatici Sally Amaki e Jon Kabira, affiancati da un parterre di ospiti internazionali da far tremare i polsi: da J Balvin a Kacey Musgraves, passando per Damiano David dei Måneskin, gli attori di Stranger Things Finn Wolfhard e Gaten Matarazzo, fino ad arrivare a vere leggende del mondo anime come Gigguk e Ironmouse. Un melting pot di celebrità e passione che ha reso la serata ancora più memorabile.

Musica, emozioni e una line-up stellare

La musica, elemento imprescindibile per chi vive l’anime come un’esperienza totale, ha avuto un ruolo da protagonista. Le performance live dei Creepy Nuts, dei leggendari FLOW e della regina LiSA hanno infiammato la sala e i cuori dei fan, trasportandoci in un vortice di nostalgia, adrenalina e commozione. Il palco si è trasformato in un portale verso i nostri anime del cuore, in cui ogni nota era un tuffo nei ricordi e ogni canzone un inno all’epicità.

Gli anime protagonisti: una sfida tra giganti

La competizione, come ogni anno, è stata serrata. A contendersi il titolo di Anime dell’Anno c’erano titoli che hanno lasciato un’impronta indelebile sulla scena: dal sorprendente e folle DAN DA DAN al fantasy culinario di Delicious in Dungeon, passando per il capolavoro introspettivo Frieren – Oltre la fine del viaggio, il titanico Kaiju No. 8, l’intenso Solo Leveling e il delicato Il Monologo della Speziale. Un’annata da brividi, che ha dato voce a storie diversissime tra loro, ma tutte capaci di parlare direttamente all’anima.

A spuntarla è stato proprio Solo Leveling, che ha trionfato in ben quattro categorie, tra cui quelle di Anime dell’Anno, Miglior Protagonista (l’iconico Sung Jinwoo), Serie d’Azione e Nuova Serie dell’Anno. La serie, adattamento dell’amato manhwa coreano, ha conquistato pubblico e critica grazie a una narrazione incalzante, un comparto visivo straordinario e una colonna sonora firmata da Hiroyuki Sawano che ha saputo elevare ogni scena a pura emozione cinematografica.

Frieren: poesia, memoria e magia oltre la fine del viaggio

Ma tra le vincitrici morali della serata, Frieren – Oltre la fine del viaggio si è distinta come uno degli anime più profondi e toccanti degli ultimi anni. Con la sua atmosfera sospesa, la delicatezza della narrazione e l’eleganza delle animazioni, Frieren ha ottenuto riconoscimenti importanti: Miglior Regia, Miglior Background Art, Serie Drammatica dell’Anno e Miglior Personaggio di Supporto per l’amata Fern. Un’opera che parla di tempo, lutto e memoria con una sensibilità rara, e che ha conquistato il cuore degli spettatori con la forza della sua silenziosa bellezza.

Una celebrazione della diversità e del talento globale

La cerimonia dei Crunchyroll Anime Awards 2025 non ha dimenticato la componente più viva e vibrante dell’universo anime: la community internazionale. I premi dedicati ai doppiatori nelle varie lingue hanno celebrato il lavoro incredibile di artisti di tutto il mondo, da Ilaria Pellicone per l’Italia, nei panni di Kyomoto in Look Back, a Lohit Sharma in Hindi come Satoru Gojo, fino ad arrivare ai vincitori in spagnolo, francese, tedesco, arabo e oltre. Un gesto che sottolinea quanto l’anime sia diventato parte integrante della cultura pop globale, senza più confini geografici.

Crunchyroll e il futuro dell’animazione

Oltre alla cerimonia, Crunchyroll ha deciso di condividere l’amore per l’animazione giapponese regalando accesso gratuito a molte delle serie nominate e lanciando promozioni speciali per i fan. Un modo intelligente e inclusivo per avvicinare nuovi spettatori a questo universo straordinario, trasformando la passione in condivisione e il fandom in famiglia.

L’edizione 2025 dei Crunchyroll Anime Awards ha confermato con forza ciò che da tempo andiamo dicendo tra le pagine di CorriereNerd.it: gli anime non sono più una passione di nicchia. Sono diventati una forma d’arte riconosciuta, amata, vissuta e celebrata in ogni angolo del pianeta. Sono il nostro modo di vedere il mondo, di emozionarci, di sognare insieme.

E ora tocca a voi, amici nerd: qual è stata la vostra serie preferita tra quelle premiate? Vi aspettavate il trionfo di Solo Leveling o tifavate per Frieren o DAN DA DAN? Avete scoperto nuove gemme grazie a questa edizione degli Anime Awards?

Raccontatecelo nei commenti e condividete l’articolo con i vostri compagni di visione: che il dibattito abbia inizio, perché nel mondo degli anime, ogni opinione è una nuova storia da raccontare!

The Dungeon of Black Company: una spietata satira fantasy sul lavoro (e sul nostro bisogno di evasione)

Un manga isekai irriverente e pungente che prende a picconate le dinamiche tossiche del mondo del lavoro giapponese, tra draghi golosi, dungeon senza fine e ambizioni al limite del grottesco

Immaginate di vivere la vita dei vostri sogni: un attico di lusso, reddito passivo da investimenti immobiliari, zero sveglie alle sei del mattino e nessun capo che vi urla addosso. Una libertà assoluta conquistata a suon di furbizia e intraprendenza, il sogno proibito di ogni moderno NEET che si rispetti. Ecco, Kinji Ninomiya c’era riuscito. Aveva sbattuto in faccia alla società il suo successo senza sudore e, finalmente, si godeva la vita senza dover lavorare un solo giorno.

Ma si sa, nei manga isekai le cose non vanno mai come previsto.

Un portale misterioso lo trascina all’improvviso in un mondo parallelo, dove draghi, goblin e semi-umani convivono in un’eterna lotta per la sopravvivenza. E per Kinji, l’inferno non è fatto di fiamme, ma di turni infiniti, paghe da fame e gerarchie aziendali spietate. Il nostro ex imprenditore si ritrova infatti prigioniero di una compagnia mineraria che sfrutta i lavoratori in un dungeon traboccante di pericoli. Una sorta di azienda-capestro incastonata in un mondo fantasy, che ricorda fin troppo da vicino alcune dinamiche del sistema lavorativo giapponese moderno. Un incubo fatto di badge, direttive insensate e manager-mostro che non lasciano spazio a respiro né ambizione.

“The Dungeon of Black Company” (titolo originale: Meikyuu Black Company) è il manga isekai che non ti aspetti. Scritto e disegnato da Yōhei Yasumura e pubblicato dal 2016 sulla piattaforma Mag Comi di Mag Garden, questo racconto non è solo un’avventura fantastica ricca di azione, mostri e magia. È, soprattutto, una feroce parodia del mondo del lavoro. Sotto la superficie colorata e bizzarra, Yasumura costruisce una critica lucida e sarcastica alla cultura del “karōshi”, al culto della produttività estrema, alla pressione sociale che imprigiona l’individuo in un loop senza fine fatto di doveri e illusioni.

Il protagonista, Kinji, non è il solito eroe puro di cuore. È egoista, opportunista, e disposto a qualsiasi trucchetto pur di risalire la scala gerarchica e riottenere la sua indipendenza economica. È un antieroe che, proprio per questo, diventa straordinariamente umano. Tra alleanze improbabili, tradimenti, piani assurdi e sfide surreali, costruisce la sua “black company”: un manipolo di disadattati e creature assurde che condivide un unico scopo, sopravvivere al sistema e, magari, fregarlo.

A dargli man forte troviamo Rim, un drago potentissimo reincarnato in una ragazzina affamata che ha deciso di seguirlo in cambio di cibo umano (non è forse questa la motivazione più universale di tutte?). C’è poi Wanibe, un semi-umano con sembianze di coccodrillo, dal cuore gentile e dalla pazienza infinita, e una galleria di personaggi che sembrano usciti direttamente da un incubo burocratico firmato Kafka in salsa anime.

Ma la vera forza di The Dungeon of Black Company è nel suo umorismo dissacrante. Con un ritmo serrato e un tono ironico irresistibile, Yasumura trasforma ogni battuta in un colpo ben assestato al sistema. Il dungeon, che di solito nei fantasy è il luogo dell’avventura per eccellenza, diventa qui la metafora definitiva del lavoro alienante: un labirinto pieno di insidie, capi dispotici e colleghi opportunisti, da cui non si esce mai davvero. Ogni traguardo raggiunto è solo un altro gradino verso un abisso più profondo. Ma Kinji non si arrende, anzi: usa le stesse armi del sistema per combatterlo, in una spirale di comicità cinica e situazioni assurde che tengono incollati alla pagina.

La popolarità del manga ha portato anche alla realizzazione di una trasposizione animata prodotta dallo studio Silver Link, andata in onda da luglio a settembre 2021, e ora disponibile su Crunchyroll. L’anime mantiene tutto il mordente dell’opera originale, amplificandone l’ironia con una regia dinamica e una colonna sonora che gioca intelligentemente con i cliché del genere isekai.

Il 16 maggio è arrivato anche in Italia The Dungeon of Black Company #1, disponibile in fumetteria in versione regular e variant, accompagnato da uno starter pack speciale con i primi due volumi e un poster esclusivo per i collezionisti. Un’occasione imperdibile per scoprire (o riscoprire) una delle opere più brillanti e taglienti del panorama isekai moderno.

Questo manga è una boccata d’aria fresca per chi ama il genere fantasy ma è stanco dei soliti protagonisti prescelti e delle trame scontate. È un invito a guardare con occhio critico — e una risata amara — le storture del mondo reale. Ma è anche una storia di riscatto, di resistenza, e di quel desiderio insopprimibile di non essere più ingranaggi in una macchina troppo grande.

E voi? Avete mai sognato di mollare tutto e vivere di rendita… magari in un altro mondo? Avete già letto il manga o visto l’anime? Raccontateci la vostra esperienza, le vostre impressioni o condividete le teorie più folli su Kinji e la sua gang di disgraziati! Commentate qui sotto o fate girare l’articolo sui vostri social preferiti: il dungeon della cultura nerd è grande e pieno di sorprese, e ci piace esplorarlo insieme a voi!

Onmyo Kaiten Re:Birth Verse: la nuova epica Isekai di david production arriva su Crunchyroll dal 2 luglio

Nel panorama sempre più competitivo dell’animazione giapponese, Crunchyroll continua a consolidare la sua posizione come punto di riferimento globale per gli appassionati di anime. E lo fa con il botto: dal 2 luglio 2025 approderà in esclusiva sulla piattaforma streaming, in tutto il mondo (Asia esclusa), la prima serie animata originale firmata david production, lo studio responsabile di successi come Fire Force, JoJo’s Bizarre Adventure e Urusei Yatsura del 2022. Il titolo in questione? Onmyo Kaiten Re:Birth Verse, una nuova avventura Isekai che promette azione, combattimenti e viaggi temporali ad alta tensione.

La serie sarà trasmessa settimanalmente anche in Giappone, confermando un formato che strizza l’occhio al pubblico globale, sempre più assetato di novità anime in tempo reale. Dietro la regia troviamo Hideya Takahashi, già apprezzato per il suo lavoro su JoJo’s Bizarre Adventure: Golden Wind e sull’adattamento 2022 di Urusei Yatsura. Takahashi non solo dirige la serie, ma ne firma anche il soggetto originale, coadiuvato nella scrittura da Hayashi Mori, autore noto per Drifting Home, Cells at Work! Code Black e la recente Sand Land: The Series. La storia prende invece forma grazie alla penna di Fujiko Sakuno, con la trama ideata da Akuto Sato.

L’universo di Onmyo Kaiten Re:Birth Verse ci trasporta subito in un’atmosfera sospesa tra sogno e destino. Il protagonista, Narihira Takeru, è un giovane delinquente dal cuore tormentato, perseguitato da visioni ricorrenti di una misteriosa ragazza, Tsukimiya. Ma il confine tra sogno e realtà si spezza brutalmente quando, in seguito a un incidente, Takeru viene catapultato in un mondo parallelo – proprio il mondo dove Tsukimiya esiste realmente. Il loro incontro, però, si tinge presto di tragedia: entrambi vengono uccisi da un mostro. Tuttavia, Takeru si risveglia, scoprendo di essere tornato indietro nel tempo. Con una seconda possibilità a disposizione, dovrà ora addestrarsi sotto la guida del leggendario Abe Seimei per salvare Tsukimiya e affrontare le forze oscure che minacciano quel mondo.

Dal punto di vista tecnico e artistico, la produzione è in mani esperte. Il character design è affidato a Kazuaki Morita, già apprezzato per Assassination Classroom e Classroom of the Elite, mentre il worldbuilding visivo è curato da Katsuie Shibata. La colonna sonora è firmata da Masahiro Tokuda, noto per i suoi lavori in You are Ms. Servant e ONE PIECE FAN LETTER, promettendo un accompagnamento musicale all’altezza delle sequenze più emozionanti e intense della serie.

Con Onmyo Kaiten Re:Birth Verse, david production abbandona temporaneamente gli adattamenti di manga per lanciarsi in una narrazione completamente originale. È una mossa audace, ma anche perfettamente coerente con l’evoluzione del mercato dell’animazione giapponese, sempre più orientato a sperimentare nuovi mondi narrativi che sappiano distinguersi in un panorama affollato.

Non si tratta solo di un altro Isekai. La combinazione di azione serrata, salti temporali, elementi folkloristici legati alla figura storica di Abe Seimei e un impianto visivo curato nei minimi dettagli, fanno di Onmyo Kaiten Re:Birth Verse un prodotto che punta a conquistare tanto i fan di lunga data quanto le nuove generazioni di spettatori.

Per chi desidera farsi un’idea più precisa del progetto, è disponibile il trailer ufficiale, che offre uno sguardo elettrizzante all’universo della serie. Le immagini promettono scontri spettacolari, paesaggi evocativi e una narrazione che intreccia emozione, mistero e dinamismo, nel più puro stile shōnen, ma con un tocco di maturità tematica che potrebbe attrarre anche un pubblico più adulto.

La data da segnare sul calendario è il 2 luglio 2025, quando Onmyo Kaiten Re:Birth Verse debutterà su Crunchyroll. La serie rappresenta non solo un nuovo capitolo nella produzione di david production, ma anche un’ulteriore dimostrazione del ruolo centrale che l’animazione giapponese continua a ricoprire nella cultura pop globale. Un appuntamento imperdibile per ogni vero appassionato di anime, azione e mondi paralleli.

Hai già visto il trailer? Preparati al grande salto nel Re:Birth Verse.

Super String: Marco Polo’s Travel to the Multiverse – Un Viaggio Fantastico tra Storia e Multiverso

Nel vasto e variegato mondo dei manga, capita di rado di imbattersi in opere che sappiano coniugare sapientemente la storia con elementi fantastici. Ma con Super String: Marco Polo’s Travel to the Multiverse, il mangaka sudcoreano Boichi e lo scrittore Youn In-wan hanno dato vita a un’opera che non solo celebra la figura storica dell’iconico viaggiatore veneziano, ma la trasforma radicalmente, catapultandola in un’avventura che trascende i confini della storia stessa e abbraccia il multiverso. È un viaggio che non solo tocca le dimensioni più lontane, ma rinnova anche il nostro concetto di avventura, intrecciando la tradizione con l’innovazione in un racconto che sa conquistare cuore e mente.

La figura di Marco Polo è legata da secoli alla leggenda dell’esploratore che attraversò l’Asia, percorrendo la famosa Via della Seta e raccontando al mondo le sue straordinarie scoperte. Tuttavia, il Marco Polo di Super String non è quello che ci si aspetta. In questa reinterpretazione, Marco non è il celebre viaggiatore veneziano che abbiamo conosciuto dai libri di storia, ma un giovane orfano che vive nell’ombra della nobiltà decaduta della sua città. La sua esistenza, inizialmente modesta e incentrata sul lavoro come inserviente su una nave mercantile, cambia radicalmente dopo una tragedia che sconvolge la sua vita. Un’entità mostruosa distrugge la sua imbarcazione e, miracolosamente sopravvissuto, Marco si ritrova in un luogo lontano, dove una misteriosa guerriera lo salva.

È qui che l’opera prende una piega decisiva: un fulmine colpisce il medaglione che Marco porta con sé, un cimelio lasciato dal padre, e da quel momento la sua esistenza prende una direzione inaspettata. Un salto improvviso nel multiverso lo getta in un’avventura che lo porta a esplorare mondi alternativi e dimensioni parallele, mettendo a nudo segreti oscuri e una verità sconvolgente. Il giovane orfano che inizialmente era costretto a proteggere i suoi fratelli più piccoli, si trasforma in un eroe in grado di affrontare le forze più potenti e misteriose dell’universo.

Le ambientazioni che Marco attraversa sono straordinarie: dal Medioevo asiatico, con le sue culture e tradizioni, a una futuristica Tokyo, dove i grattacieli e la tecnologia avanzata creano un paesaggio che sembra uscito da un sogno distopico. Ma non sono solo i luoghi a essere affascinanti. Quello che davvero cattura l’attenzione è la trasformazione del protagonista. Marco scopre di possedere poteri sovrumani, tra cui una forza straordinaria e un braccio che si trasforma in una mostruosa appendice tecnologica. Questi cambiamenti non sono solo fisici, ma rappresentano il primo passo di un cammino di crescita personale che lo porterà a confrontarsi con la verità su di sé e sul multiverso.

Ciò che rende Super String così affascinante è proprio la sua capacità di mescolare storia e fantastico. Sebbene ci siano riferimenti alla vera biografia di Marco Polo, come il suo viaggio lungo la Via della Seta e il suo soggiorno in Cina, la trama si sviluppa in direzioni speculative, dove il multiverso diventa il palcoscenico ideale per una narrazione che non ha paura di sfidare le leggi della fisica e della realtà. La serie si allontana dalla realtà storica per immergersi in un regno fantastico in cui ogni dimensione è diversa e ogni mondo ha le sue leggi. Il risultato è una trama avvincente, che mescola l’avventura con il mistero, la lotta con la scoperta di sé, e il tutto arricchito da un ricco sottofondo emotivo.

A livello editoriale, Super String rappresenta un esperimento interessante di collaborazione internazionale. Pubblicato in Giappone da Shogakukan, in formato manga tradizionale, e in Corea del Sud come webtoon a colori sulla piattaforma LINE Manga, il progetto fonde le tradizioni fumettistiche giapponese e coreana. La versione manga presenta il tipico approccio visivo e narrativo giapponese, mentre la versione webtoon, più accessibile e fluida, esprime chiaramente l’influenza della scena fumettistica coreana. Questo esperimento crossmediale permette di superare i confini tradizionali tra le due scuole di fumetto, portando l’opera a un pubblico globale e ampliando le possibilità di fruizione attraverso diverse piattaforme.

Lo stile di Boichi, celebre per il suo lavoro su Dr. Stone, non ha bisogno di presentazioni. Il suo talento nel fondere dinamismo e tecnologia è evidente in ogni tavola di Super String. Le sue illustrazioni non sono solo potenti dal punto di vista visivo, ma riescono a trasmettere emozioni profonde attraverso i dettagli e la precisione dei suoi disegni. Le scene di combattimento sono coreografate in modo impeccabile, mentre le espressioni dei personaggi rivelano un’intensità emotiva che arricchisce ogni scena. La forza del suo tratto riesce a rendere tangibile l’azione, a far sentire la potenza dei combattimenti e, allo stesso tempo, l’intensità dei momenti più riflessivi e introspettivi della storia.

La serie, composta da quattro volumi, non è solo una reinterpretazione della figura di Marco Polo, ma un viaggio tra mondi fantastici e realtà alternative, dove il confine tra storia e immaginazione diventa sempre più sottile. È un’opera che mescola azione, mistero e un profondo senso di scoperta, riuscendo a conquistare sia gli appassionati di manga sia coloro che sono affascinati dalla storia e dalle sue infinite possibilità di reinterpretazione. Con temi universali come il viaggio, la lotta e la crescita personale, questa serie si inserisce perfettamente nella lunga tradizione delle grandi avventure che hanno segnato la storia del fumetto giapponese e coreano.

Super String: Marco Polo’s Travel to the Multiverse si colloca all’interno dell’ambizioso universo narrativo di Super String, un progetto crossmediale che include fumetti, videogiochi e produzioni cinematografiche. In questo universo, i personaggi e le storie di diverse opere coreane si intrecciano in una continuity unica, dando vita a un esperimento di worldbuilding che ha già generato serie live-action, film e musical. La presenza di Marco Polo in questo multiverso permette di esplorare temi legati al viaggio, alla scoperta e alla lotta tra poteri contrastanti attraverso una prospettiva innovativa.

Con la pubblicazione italiana di Super String: Marco Polo’s Travel to the Multiverse prevista per il 13 maggio da Star Comics, anche il pubblico italiano avrà la possibilità di immergersi in questa affascinante e travolgente avventura. Il primo volume sarà disponibile con una variant cover esclusiva, un’occasione imperdibile per i collezionisti e per gli appassionati di edizioni limitate. Con questa nuova serie, Star Comics continua a arricchire il panorama fumettistico italiano con titoli innovativi e di grande valore artistico e narrativo, confermandosi come una delle principali etichette che porta in Italia opere di qualità.

isek.AI Lab rivoluziona il rapporto tra uomo e tecnologia: AI etica, inclusiva e sostenibile

In un contesto globale caratterizzato da rapidi mutamenti e continue sfide tecnologiche, prende ufficialmente il via isek.AI Lab, una start-up innovativa fondata da Eleonora e Mariangela Castiglione. Le due sorelle, già protagoniste nel panorama imprenditoriale italiano, inaugurano con questa iniziativa un nuovo paradigma tecnologico fondato su etica, inclusività e sostenibilità. isek.AI Lab si configura come un osservatorio di nuova generazione sull’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di promuovere una tecnologia capace di amplificare, e non sostituire, il potenziale umano.

Ispirata al concetto giapponese di isekai, che richiama l’idea di mondi alternativi e possibilità inesplorate, la start-up intende ridefinire il rapporto tra l’essere umano e l’AI, in un ecosistema in cui l’innovazione si intreccia con valori profondamente umani. In quest’ottica, isek.AI Lab si propone come uno spazio dinamico in cui convergono divulgazione scientifica, democratizzazione tecnologica, accesso universale, responsabilità sociale e impatto ambientale positivo.

Fondata all’interno dell’ecosistema imprenditoriale di iDea Group International, la società nasce con una missione precisa: rendere l’intelligenza artificiale uno strumento di crescita collettiva, capace di generare valore economico e sociale. A guidare il progetto, accanto alle fondatrici, vi è Massimiliano Oliosi, Project Manager con un solido background strategico e manageriale, il cui contributo sarà determinante per la crescita e l’affermazione dell’impresa sul mercato.isek.AI Lab si distingue per un’offerta multidisciplinare e trasversale, che include lo sviluppo di contenuti digitali avanzati, avatar interattivi, copywriting generativo, produzioni audiovisive e musicali basate su AI, oltre a percorsi formativi e progetti educativi personalizzati. Le soluzioni, rivolte a professionisti, aziende, istituzioni, università, incubatori e organizzazioni culturali, sono pensate per integrare le AI generative nei processi aziendali, ottimizzandone l’efficienza, riducendo i costi operativi e abbattendo le emissioni ambientali. Attraverso queste applicazioni, l’intelligenza artificiale diventa un alleato strategico per la trasformazione sostenibile dei modelli di business.

La piattaforma propone anche un osservatorio tecnologico permanente, volto a monitorare l’evoluzione dell’intelligenza artificiale e a promuovere una cultura dell’innovazione responsabile, accessibile e aperta alla partecipazione. Con programmi di mentoring e coaching, la start-up sostiene inoltre l’imprenditoria giovanile e femminile, promuovendo l’inclusione di categorie spesso escluse dai processi di trasformazione digitale.

Mariangela Castiglione ha dichiarato:

isek.Ai Lab nasce dal nostro desiderio di costruire un ponte tra tecnologia e umanità. Vogliamo che l’intelligenza artificiale non sia solo un mezzo per automatizzare processi, ma diventi un alleato per la crescita delle persone e delle aziende. Crediamo fermamente che la tecnologia debba essere al servizio dell’umanità, e il nostro impegno è rivolto a creare soluzioni che rispettino e valorizzino questo principio.”

Eleonora Castiglione ha aggiunto:

“Il nostro progetto è radicato nell’idea che ogni individuo abbia il diritto di accedere alle opportunità offerte dalla tecnologia. Siamo impegnate a democratizzare l’AI, con un’attenzione particolare alle donne e ai giovani, spesso esclusi dai processi di innovazione. Attraverso la formazione, il mentoring e la creazione di tecnologie personalizzate, vogliamo aprire nuovi orizzonti e rendere la tecnologia un catalizzatore per il cambiamento positivo.”

Il Project Manager, Massimiliano Oliosi, ha commentato il ruolo cruciale di un team multidisciplinare per il successo dell’impresa:

“In isek.Ai Lab uniamo competenze tecniche, creative e gestionali per affrontare le sfide del mercato in modo innovativo. Siamo convinti che la combinazione di tecnologia avanzata e approccio umano sia la chiave per costruire soluzioni sostenibili e di valore. La nostra visione è di creare un ecosistema in cui ogni progresso tecnologico generi un impatto sociale positivo, favorendo una crescita inclusiva e responsabile.

isek.Ai Lab offre una gamma di servizi avanzati, tra cui lo sviluppo di avatar digitali, la creazione di contenuti generati da AI. La sua offerta è arricchita da un Osservatorio Tecnologico e da programmi formativi avanzati, che ne consolidano il ruolo di leader nell’innovazione. Grazie alla collaborazione con università, centri di ricerca e altre realtà tecnologiche, la startup mantiene un approccio multidisciplinare e dinamico, contribuendo attivamente alla creazione di un futuro tecnologico sostenibile e responsabile.

Inoltre, isek.Ai Lab promuove programmi di formazione e mentoring per sostenere l’imprenditoria offrendo un supporto strategico per l’integrazione di sistemi AI su misura. Attraverso un approccio personalizzato, l’azienda fornisce soluzioni scalabili e sostenibili, favorendo il progresso collettivo e l’adattamento alle sfide contemporanee.L’impegno verso la sostenibilità è al centro della visione di isek.Ai Lab, che adotta pratiche rispettose dell’ambiente e mira a minimizzare l’impatto ecologico delle proprie soluzioni.Con la fondazione di isek.Ai Lab, il panorama tecnologico italiano e internazionale si arricchisce di una realtà che unisce innovazione, creatività e responsabilità sociale, con l’ambizione di costruire un futuro in cui la tecnologia sia un alleato fondamentale per il progresso collettivo.

Shangri-La Frontier – Stagione 2: il ritorno trionfale del guerriero dei “giochi di merda”

Nel vasto e affollato panorama degli anime isekai e fantasy, dove ogni stagione promette mondi meravigliosi e protagonisti overpowered, Shangri-La Frontier continua a distinguersi come un’autentica perla per i nerd e geek amanti dei videogiochi, dell’adrenalina e – perché no – di un pizzico di sarcasmo ben dosato. La seconda stagione dell’adattamento animato tratto dalla light novel di Katarina, trasmessa dal 13 ottobre 2024 al 30 marzo 2025, ha riconfermato tutto ciò che aveva reso memorabile la prima stagione, ma lo ha fatto alzando la posta in gioco: più misteri, nuove sfide, personaggi inediti e quell’inconfondibile combinazione di ironia e tensione che ha conquistato cuori e visori.

Il ritorno di Rakurou Hizutome, alias Sunraku, è stato accolto con entusiasmo quasi religioso dalla community degli appassionati. D’altronde, come si può restare indifferenti di fronte a un protagonista che ha costruito la sua fama nel mondo virtuale affrontando “giochi di merda” – quei titoli mal concepiti, pieni di bug e frustrazione – e che ora si trova catapultato nel regno apparentemente perfetto di Shangri-La Frontier, un MMORPG tanto maestoso quanto insidioso?

La seconda stagione riparte esattamente dove ci eravamo lasciati, senza troppi preamboli, ma con un ritmo inizialmente più misurato, quasi contemplativo. È un modo intelligente per farci respirare l’atmosfera, per ricordarci che ShanFro – com’è affettuosamente soprannominato dai protagonisti – non è solo un’arena per scontri epici, ma un mondo vivo, ricco di sfumature e segreti che attendono di essere svelati. Man mano che la storia procede, però, il ritmo accelera, e lo spettatore si ritrova presto trascinato in un vortice di quest sempre più articolate, nuove aree da esplorare, NPC enigmatici e boss titanici da abbattere.

Tra le novità più attese, spiccano due personaggi destinati a lasciare il segno: Stude, un NPC legato al colosso “Ctarnidd dell’Abisso”, interpretato da Aki Kanada, e Araba, misterioso alleato di Sunraku, doppiato da Tōru Sakurai. Entrambi si inseriscono nel nuovo arco narrativo ambientato nella misteriosa città abissale, un luogo che promette non solo sfide estreme, ma anche rivelazioni cruciali per la lore di ShanFro. L’introduzione di questi NPC non è solo un’aggiunta al bestiario narrativo della serie, ma un vero e proprio ampliamento del suo universo narrativo, che diventa sempre più stratificato e affascinante.

Ma non è solo la storia a brillare. Dal punto di vista tecnico, lo studio d’animazione C2C, già apprezzato per Reincarnato in una Spada, offre una regia solida e animazioni di qualità, con picchi di spettacolarità durante i combattimenti chiave. Certo, qualche episodio di transizione mostra una leggera flessione nella qualità, ma nulla che comprometta l’esperienza globale. Anzi, proprio questa alternanza tra momenti esplosivi e fasi più pacate contribuisce a creare un equilibrio narrativo efficace, in grado di alternare emozioni forti a riflessioni più intime.

E come non menzionare la colonna sonora? La sigla d’apertura, Frontiers di Awich, è un inno alla libertà e all’avventura, mentre realitYhurts dei CVLTE chiude ogni episodio con una vibrazione elettronica che si sposa alla perfezione con il mood cyber-videoludico della serie. Le musiche di sottofondo, firmate dal collettivo Monaca (già autore delle OST di NieR:Automata Ver1.1a), accompagnano con coerenza e potenza ogni svolta narrativa, anche se non tutte riescono a incidere profondamente nella memoria dell’ascoltatore.

Il cuore pulsante della serie, però, resta sempre lui: Sunraku, con la sua maschera da uccello blu ormai iconica, il suo approccio scanzonato ma strategico, e quell’inarrestabile voglia di spingersi oltre i limiti. Attorno a lui orbitano comprimari altrettanto affascinanti, come la letale e affascinante Arthur Pencilgon e il competitivo pro-player Oikattso. Ognuno di loro ha uno spazio narrativo ben delineato, e contribuisce con la propria personalità a rendere la storia più sfaccettata e dinamica. La vera forza di Shangri-La Frontier è proprio questa: un equilibrio perfetto tra narrazione, azione e costruzione dei personaggi.

Le quest, le sfide e i misteri della seconda stagione ruotano anche intorno a figure leggendarie del gioco come Lycagon il Predatore Notturno e Wethermon il Custode della Tomba, creature che sembrano custodire segreti fondamentali per comprendere la vera natura di ShanFro. E sebbene le trame non sempre si distinguano per originalità, la loro costruzione è solida, il ritmo serrato, e il pathos sempre ben dosato. È una serie che non vuole stravolgere le regole del genere, ma che le padroneggia con tale sicurezza e passione da risultare sempre avvincente.

Infine, non possiamo ignorare l’aspetto più “meta” della serie: la commistione tra mondo virtuale e realtà. La seconda stagione approfondisce ulteriormente il rapporto tra Rakurou e la sua vita reale, esplorando come l’esperienza videoludica influenzi la sua quotidianità e viceversa. È un tema che risuona con forza nella community nerd, sempre più abituata a vivere tra login e logout, tra missioni digitali e responsabilità reali.

Con la terza stagione già confermata, le aspettative sono alle stelle. Cosa ci riserverà il futuro? Nuove aree da esplorare? Nuovi colossi da sconfiggere? O magari un colpo di scena che cambierà per sempre le regole del gioco?

Una cosa è certa: Shangri-La Frontier non è solo un anime, è un viaggio. Un viaggio dentro un mondo immaginario che parla però al cuore reale di ogni gamer, di ogni otaku, di ogni appassionato di avventure che si rispettino.

Hai già visto la seconda stagione? Qual è stato il tuo momento preferito? Ti sei lasciato sorprendere da qualche nuovo personaggio o boss fight? Parliamone nei commenti qui sotto e condividi l’articolo con i tuoi amici sui social! Il mondo di ShanFro è vasto e imprevedibile… ed è sempre meglio affrontarlo insieme!

Teogonia: L’Attesissimo Anime Debutta l’11 aprile 2025 su TOKYO MX

Nel vasto panorama degli adattamenti anime tratti da light novel di successo, poche opere riescono a catturare l’attenzione come Teogonia. Annunciato nell’aprile 2024, questo anime, basato sulla serie di romanzi di Tsukasa Tanimai, sta finalmente per approdare sugli schermi giapponesi con una data di debutto fissata per l’11 aprile 2025. Con una produzione di alto livello e un team creativo d’eccezione, Teogonia si prepara a entrare prepotentemente nel firmamento delle serie anime fantasy più attese del decennio.

Un racconto di guerra e destino

L’universo narrativo di Teogonia si presenta come un mondo spietato, in cui la lotta per la sopravvivenza è la regola e la guerra non concede tregua. Il protagonista, Kai, è un giovane cresciuto in un villaggio di confine, dove la sua esistenza è segnata da continui scontri con le tribù demoniache che infestano le terre umane. Gli Ash Monkeys e gli Ogres sono solo alcune delle temibili creature che minacciano l’umanità, in una battaglia incessante per il dominio del territorio.

Tuttavia, ciò che distingue Kai dagli altri guerrieri è il mistero che lo circonda: possiede ricordi che non dovrebbe avere, frammenti di un mondo altamente avanzato, colmo di tecnologia e conoscenza. Questi ricordi, che lo rendono un anacronismo vivente nel suo stesso universo, lo spingono a interrogarsi sulla sua vera natura e sul destino che lo attende. La sua evoluzione da semplice combattente a figura chiave nella guerra tra uomini e mostri rappresenta il fulcro narrativo di Teogonia, promettendo un viaggio denso di colpi di scena, introspezione e scelte morali che potrebbero cambiare per sempre l’equilibrio del mondo.

Un team di produzione di altissimo livello

Dietro l’adattamento anime di Teogonia troviamo un cast di talenti eccezionali. Alla regia c’è Kunihiro Mori, noto per la sua capacità di dare spessore e dinamicità a storie ricche di azione e pathos. La sceneggiatura è affidata a Tomoyasu Okubo, il cui lavoro è già stato apprezzato in numerosi progetti del panorama anime. Un ruolo fondamentale è quello di Koichiro Kawano, responsabile del character design, il quale ha saputo dare vita ai personaggi della serie mantenendo la fedeltà alle illustrazioni originali del romanzo.

La direzione artistica è curata da Kiyotaka Yachi, mentre il design degli ambienti è affidato a Emi Toya, che ha promesso una resa visiva in grado di immergere lo spettatore nel mondo brutale e affascinante di Teogonia. La colonna sonora, composta da Kenji Fujisawa e prodotta da Team-MAX, sarà un elemento chiave per enfatizzare la tensione e l’epicità delle battaglie.

Un cast vocale stellare

A dare voce ai protagonisti di Teogonia è stato scelto un cast di doppiatori d’eccezione:

  • Mutsumi Tamura nei panni di Kai, il protagonista
  • Kana Hanazawa nel ruolo di Jose
  • Yoshitsugu Matsuoka nei panni di Orha
  • Atsushi Miyauchi come Vegin
  • Katsuya Fukunishi nel ruolo di Manso
  • Manaka Iwami come Elsa
  • Hana Tsuigai nei panni di Alue
  • Hiroshi Naka nel ruolo di Polek
  • Banjo Ginga come il Dio della Valle

Con un cast così ricco di nomi noti, le aspettative sulla qualità delle interpretazioni sono elevatissime. Ogni personaggio avrà la possibilità di brillare grazie alla bravura di doppiatori che vantano un’esperienza consolidata nel settore.

Un’estetica visiva e musicale di grande impatto

L’animazione sarà curata da Asahi Production, mentre la produzione generale sarà affidata a WOWMAX. L’ending theme, Tsuki to Boku to Atarashii Jibun, sarà interpretata dal gruppo idol STU48, una delle realtà più amate del panorama musicale giapponese.

L’atmosfera oscura e suggestiva del mondo di Teogonia sarà ulteriormente amplificata da una direzione artistica attenta ai dettagli e da una regia che promette sequenze d’azione mozzafiato. La cura nella rappresentazione delle battaglie e dei paesaggi desolati, unita a una colonna sonora evocativa, dovrebbe garantire un’esperienza audiovisiva immersiva e coinvolgente.

Una distribuzione capillare per raggiungere il pubblico globale

L’anime non si limiterà alla trasmissione televisiva giapponese su TOKYO MX, Sun TV e BS11, ma sarà disponibile anche in streaming grazie a Crunchyroll, che ha già acquisito i diritti per la distribuzione internazionale. Inoltre, in Giappone, la serie sarà trasmessa in simulcast su ABEMA, offrendo agli spettatori una visione esclusiva e illimitata.

Teogonia si inserisce perfettamente nel filone degli anime fantasy che combinano azione, avventura e una profonda introspezione sui temi del destino e della lotta per la sopravvivenza. Con una narrazione avvincente, un cast talentuoso e una produzione tecnica di alto livello, questa serie ha tutte le carte in regola per diventare una delle sorprese più gradite della stagione anime 2025. L’attesa è ormai agli sgoccioli e tutto sembra indicare che Teogonia non sarà solo un adattamento di successo, ma un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati del genere. Che si tratti di nuovi spettatori o di fan di lunga data della light novel, questa serie promette di regalare emozioni forti e momenti di pura epica animata. Aprile 2025 segnerà l’inizio di una nuova avventura: il viaggio di Kai e dei suoi compagni è pronto a conquistare il cuore degli spettatori di tutto il mondo.

Konosuba! – This Wonderful World: Un viaggio nell’anime che ha conquistato il cuore dei fan

Se c’è un anime che ha saputo combinare con maestria elementi fantasy, isekai e parodia, quel titolo è senza dubbio Konosuba! – This Wonderful World (Kono Subarashii Sekai ni Shukufuku o!). Conosciuto anche semplicemente come KonoSuba, questo anime ha saputo conquistare un pubblico vasto grazie alla sua trama esilarante e ai suoi personaggi, diventando un punto di riferimento nel panorama degli anime comici. Ma cosa rende Konosuba così speciale? E soprattutto, cosa ci riserva il futuro della serie?

La trama di KonoSuba: Un’avventura disastrosa

La storia ruota attorno a Kazuma Satō, un adolescente hikikomori che, dopo una morte prematura e piuttosto imbarazzante, si ritrova nell’aldilà davanti alla dea Aqua. Aqua gli offre la possibilità di reincarnarsi in un mondo fantasy dove potrà vivere la sua vita da avventuriero, sconfiggere mostri e affrontare sfide eroiche. Tuttavia, c’è un piccolo dettaglio: Kazuma può portare con sé solo un oggetto.

Nonostante le numerose opzioni di abilità e oggetti leggendari che gli vengono offerte, Kazuma decide, un po’ per vendetta, di portare con sé proprio Aqua, che nella nuova dimensione si rivelerà tutt’altro che utile. Con Aqua che non potrà fare ritorno nell’aldilà finché il Re dei Demoni non verrà sconfitto, Kazuma si ritrova a formare un gruppo di disadattati, che include Megumin, una maga ossessionata dall’incantesimo esplosivo, e Darkness, un cavaliere sacro che non riesce mai a colpire nulla, nonostante la sua incredibile resistenza. Con il gruppo di “eroi” più fallimentari di tutti i tempi, la missione di sconfiggere il Re dei Demoni diventa ben presto una serie di (dis)avventure comiche.

Un adattamento anime che ha fatto storia

L’anime di KonoSuba è stato adattato dalla serie di light novel scritta da Natsume Akatsuki e illustrata da Kurone Mishima. La prima stagione, prodotta dallo Studio Deen e trasmessa dal 13 gennaio al 16 marzo 2016, ha subito conquistato i fan, grazie al suo mix di umorismo esagerato e situazioni parodistiche. La sigla di apertura “Fantastic Dreamer” di Machico e quella di chiusura “Chiisa na Bōkensha” hanno contribuito a rendere ancora più memorabile l’esperienza.

La seconda stagione, trasmessa tra l’11 gennaio e il 15 marzo 2017, ha continuato a divertirci con nuovi episodi che hanno ampliato ulteriormente il già ricco universo di KonoSuba. E, anche se la serie anime sembrava essersi presa una pausa, i fan hanno continuato a sperare in un ritorno. Le voci di corridoio sono state confermate nel 2021 quando è stato annunciato che una nuova stagione era in produzione. Nel 2023 è arrivata la serie spin-off KonoSuba: An Explosion on This Wonderful World, che ha raccontato la storia di Megumin prima dell’incontro con Kazuma, e la tanto attesa terza stagione principale è andata in onda tra aprile e giugno 2024.

Futuro di KonoSuba: Cosa ci aspetta?

Mentre i fan continuano a sperare in nuove avventure, sono emerse voci su un possibile futuro del franchise. L’insider SugoiLite ha rivelato che potrebbero esserci nuovi progetti in arrivo, tra cui una quarta stagione, una serie spin-off incentrata su Aqua o Darkness, o addirittura un nuovo film. Con il successo della terza stagione e della serie spin-off, le possibilità sembrano infinite.

In particolare, una quarta stagione potrebbe essere il passo naturale dopo il ritorno della serie principale. Fino ad oggi, l’anime ha adattato solo sette dei diciassette volumi della light novel originale, lasciando un ampio margine di materiale da esplorare. I fan, quindi, hanno molto da aspettarsi da KonoSuba, e fermarsi ora sarebbe davvero troppo presto.

Inoltre, l’idea di uno spin-off su Aqua potrebbe essere altrettanto affascinante. Dopo tutto, la carriera fallimentare di Aqua come dea potrebbe offrire momenti epici di comicità, così come una serie incentrata su Darkness, che potrebbe finalmente rivelarci i segreti della sua strana dedizione al combattimento. Infine, c’è sempre la possibilità di un nuovo film. Il successo di KonoSuba: Legend of Crimson ha dimostrato che i film anime sono una fonte di guadagno redditizia, e un sequel cinematografico potrebbe espandere ulteriormente l’universo di KonoSuba, regalando ai fan nuove e indimenticabili avventure.

Nonostante le pause e i periodi di silenzio, Konosuba! rimane uno degli anime più amati e discussi. La combinazione di parodia, umorismo demenziale e una trama coinvolgente ha reso la serie un vero cult tra gli appassionati. Con nuovi progetti in arrivo, inclusa la possibilità di una quarta stagione, spin-off e film, c’è da scommettere che KonoSuba continuerà a far ridere e sorprendere i fan per molto tempo a venire. Ora, non resta che aspettare l’annuncio ufficiale per scoprire cosa ci riserva il futuro di Kazuma e dei suoi bizzarri compagni d’avventura!

Isekai Farming – Vita contadina in un altro mondo: il nulla rilassante in formato anime

Ah, l’isekai. Quel genere che ormai segue la regola non scritta del “prendi un protagonista, fallo morire male e spediscilo in un mondo fantasy con qualche abilità OP”. E poi c’è Isekai Farming – Vita contadina in un altro mondo, che decide di prendere questa formula e renderla… agricola. Letteralmente.

Tratto dalle light novel di Kinosuke Naito, pubblicate inizialmente sul sito amatoriale Shōsetsuka ni narō prima di essere rilevate da Enterbrain, Isekai Farming ha ricevuto nel tempo un adattamento manga e, inevitabilmente, anche una trasposizione anime. La serie, prodotta da Zero-G e diretta da Ryōichi Kuraya, ha fatto il suo debutto nel gennaio 2023, regalando agli spettatori una stagione intera di campi arati, ortaggi coltivati e un protagonista che pare interessato solo alla rotazione delle colture. Letteralmente.

La trama, o quel poco che c’è

Il protagonista, Hiraku Machio, era un impiegato giapponese che ha avuto la sfortuna di morire per una malattia. La divinità di turno, presa dai sensi di colpa per non avergli reso la vita più interessante, decide di offrirgli una seconda possibilità in un altro mondo. E Hiraku, davanti alla possibilità di avere poteri da eroe, dominare regni o vendicarsi di chi gli ha fatto del male, sceglie… di fare il contadino. Non scherzo.

Per supportare questa scelta discutibile, Dio gli dona uno strumento magico che può trasformarsi in qualsiasi attrezzo agricolo necessario. Una specie di coltellino svizzero versione agricoltura, che rende la vita di Hiraku più facile di quanto non lo fosse per qualsiasi contadino esistito nella storia dell’umanità. Con questa benedizione divina, Hiraku si trasferisce in un bosco, dissoda la terra, costruisce una casa, e comincia la sua nuova vita fatta di agricoltura e… basta. Cioè, veramente, non succede granché. Al massimo arrivano nuovi personaggi a popolare il suo villaggio, tra cui un branco di lupi infernali (che in realtà sono dei cagnoloni fedeli), un ragno gigante che cuce vestiti (perché certo, perché no?), una vampira misteriosa e una quantità di ragazze bellissime che, manco a dirlo, si innamorano tutte di lui.

Un protagonista virtuoso… fin troppo

Ora, normalmente in un anime del genere, il protagonista è almeno un minimo coinvolto in qualche dinamica sentimentale, giusto per dare un senso all’esistenza del suo harem. Non qui. Hiraku mantiene un distacco emotivo degno di un monaco tibetano, ignorando con assoluta nonchalance le avances delle donne che lo circondano. Anzi, a volte sembra più appassionato a costruire un sistema d’irrigazione che a qualunque interazione umana. E poi, all’improvviso, nell’ultima parte dell’anime arriva la sorpresa: la vampira è incinta. Sì, avete capito bene. Senza preavviso, senza che sia mai stata mostrata una singola scena di contatto tra i due, ci viene semplicemente comunicato che ora Hiraku avrà un figlio. Quando? Come? Perché? Mistero.

Un anime rilassante… forse troppo

Se c’è una cosa che va riconosciuta a Isekai Farming, è il suo potenziale come serie rilassante. C’è un certo fascino nel vedere un mondo fantasy in cui non ci sono guerre, invasioni di mostri o grandi minacce da affrontare. Tutto scorre in modo tranquillo, senza sorprese, senza colpi di scena, senza – e sottolineo senza – tensione narrativa. È un po’ come quei simulatori agricoli per cellulare a cui giochiamo cinque minuti prima di annoiarci e disinstallarli.

Dal punto di vista tecnico, l’anime è ben realizzato senza mai essere particolarmente brillante. Le animazioni sono funzionali, i disegni puliti, le musiche piacevoli ma dimenticabili. La sigla di apertura, Flower Ring di Shino Shimoji e Aya Suzaki, è carina ma nulla di memorabile, mentre la chiusura, Feel the Winds di Hizuki Yui, segue lo stesso schema: gradevole, ma priva di quel mordente che la farebbe risaltare tra le tante altre.

Conclusione: vale la pena guardarlo?

Dipende. Se state cercando un anime per spegnere il cervello e rilassarvi, allora Isekai Farming potrebbe anche funzionare. Non richiede impegno, non pretende di stupire, non offre nulla di particolarmente avvincente, ma ha quel ritmo lento e placido che può essere piacevole dopo una giornata stressante. Se però sperate in uno sviluppo dei personaggi, in una trama coinvolgente o in un isekai che aggiunga qualcosa di nuovo al genere, lasciate perdere. Perché Isekai Farming è esattamente ciò che sembra: un anime in cui il protagonista ara la terra per dodici episodi e, apparentemente, trova il tempo di mettere incinta una vampira senza che nessuno se ne accorga.

Mira Murati sfida Sam Altman: la “battaglia” dell’IA è appena cominciata

Ricordate Mira Murati, l’ex CTO di OpenAI che ha guidato lo sviluppo di ChatGPT? 🚀 Ebbene, ha appena lanciato la sua startup, Thinking Machines Lab, pronta a competere con OpenAI e a rivoluzionare il mondo dell’intelligenza artificiale. 🤯

Un team stellare di “ex Altmaniani”

Thinking Machines Lab ha già reclutato un team di circa 30 ricercatori e ingegneri di altissimo livello, molti dei quali provenienti proprio da OpenAI, Google, Meta e altreBig Tech. 🤯

Tra i nomi più importanti, spiccano John Schulman (co-fondatore di OpenAI) e Barret Zoph (ex vicepresidente della ricerca di OpenAI). 🤯

Insomma, una vera e propria “armata” di esperti pronta a dare battaglia. ⚔️

Trasparenza e collaborazione: le armi di Murati 🤝

A differenza di OpenAI, Thinking Machines Lab punta molto sulla trasparenza e sulla collaborazione. Murati ha dichiarato che condividerà i progressi dell’azienda attraverso blog, articoli scientifici e codice sorgente. Un approccio aperto che mira a coinvolgere la comunità di ricercatori e sviluppatori nel campo dell’IA. 🤓

Un’IA più “umana” 🤖

Thinking Machines Lab è più orientata verso la creazione di sistemi che lavorino con gli esseri umani, piuttosto che sostituirli. Un approccio che si distingue da molte altre aziende del settore, che puntano invece sullo sviluppo di AI sempre più autonome. 🤔

Non solo Murati: la “rivolta” degli ex OpenAI 💥

Murati non è l’unica ad aver “abbandonato” OpenAI per intraprendere una nuova avventura. Anche Ilya Sutskever, co-fondatore ed ex Chief Scientist di OpenAI, ha lanciato una sua iniziativa, Safe Superintelligence, focalizzata sullo sviluppo di AI sicure con intelligenza pari o superiore a quella umana. 🤯

Insomma, il mondo dell’IA è in fermento, e la “battaglia” tra i diversi approcci è appena iniziata. 🍿

E voi, da che parte state?

Fatecelo sapere nei commenti! 👇

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