IED Amaze Project 2022

Ancora più diversificata, multipiattaforma e coinvolgente. È IED Amaze Project 2022, la mostra virtuale dei migliori progetti di fine triennio che l’Istituto Europeo di Design presenta a Milano in una veste inedita nella sede di via Bezzecca 5, tra creazioni di interior e product design, moda, arti visive e comunicazione.

La mostra esperienziale si snoda in un percorso espositivo interattivo che ha come protagonisti 28 progetti di tesi degli ultimi due anni accademici afferenti a diverse aree disciplinari, suddivisi e fruibili per parola chiave, secondo macro-tematiche che li accomunano al di là del medesimo approccio alla progettazione e al linguaggio universale del Design.Un’interfaccia interattiva consente al visitatore di scegliere una keyword tra quelle proposte, ed esplorare i progetti ad essa connessi attraverso materiali video, in un’esperienza che si arricchisce di caleidoscopi cangianti creati sulla base dei contenuti stessi. A ciò si aggiunge poi l’esperienza immersiva in VR con visori Oculus, nonché attraverso cabinato videogame e, a distanza, mobile app: piattaforme che creano intorno ai progetti un mondo virtuale gamificato, vivo e cangiante, in grado di far coesistere diverse nature progettuali in uno stesso contesto.

L’Art Direction dell’esposizione è di Davide Sgalippa, con progetto interattivo di Paolo Solcia e Dario Gavezotti e allestimento di Solian Clerici. I caleidoscopi, la mobile app e il mondo gamificato in VR sono a cura di Streamcolors Digital Art Studio.

I progetti, le parole chiave, le tematiche

Persone, inclusione, contaminazione/scambio/incontro, cura, gioco, avventura. Sono le parole chiave cui si possono ricondurre i 28 progetti di tesi protagonisti di IED Amaze Project 2022. Ad esprimere ed esplorare queste macro-tematiche sono, per citarne alcuni, prodotti intelligenti che dialogano con l’utente supportandolo nella quotidianità (è il caso ad esempio del sistema di armadio smart HéDI); cortometraggi, film in 3D, corti d’animazione e shooting fotografici; albi illustrati, videogame o esperienze di gioco interattive (tra cui Doorways, pensata per i piccoli pazienti pediatrici); collezioni moda, di accessori inclusive e di gioielli; piani di comunicazione e marketing strategico-creativi che puntano a veicolare valori; progetti di interior design per un nuovo modo di vivere gli ambienti commerciali o domestici e, con essi, le relazioni.

La mostra, a ingresso libero, è aperta dal 12 al 17 settembre, dalle 10 alle 18, presso la sede IED Milano di via Bezzecca 5. Per scaricare l’app mobile di IED Amaze Project 2022, clicca qui per la versione Android e la versione iOs.

Il Design del Gioiello incontra il Manga

 In collaborazione con J-POP Manga, tredici studenti dell’Istituto Europeo di Design si sono sfidati nell’interpretare personaggi e temi dei manga trasformandoli in gioielli e accessori.

Trasformare personaggi e temi trattati nei fumetti editi dalla casa editrice J-POP in gioielli e accessori. Questa la sfida lanciata agli studenti del secondo anno del Corso Triennale in Design del Gioiello e Accessori dell’Istituto Europeo di Design da Fabrizio Modina, docente IED ed esperto di manga e anime.

 

“Ho lanciato una sfida ai miei studenti e il risultato è stato sorprendente”, dice Fabrizio Modina. “Due mondi apparentemente lontani si sono fusi come metalli, dando vita a creazioni che in molti vorranno possedere e indossare. Il cult nel cult”

 

Tra i manga selezionati dagli studenti come base di ispirazione figurano sia classici sia titoli contemporanei, tra i quali Kimba – Il leone bianco di Osamu Tezuka, che a breve entrerà nella Osamushi Collection di J-POP Manga, impulso alla creazione di un ear cuff che impreziosisce l’orecchio con il profilo del giovane leone protagonista; i personaggi di Tatsunoko, modelli per cammei e spille che richiamano gli iconici profili degli eroi degli anime della storica casa di produzione giapponese, e le opere di Kazuo Kamimura, condensate in un mini manga, dalle cui pagine nasce un divertente bracciale. E ancora, La Sirena Cannibale di Hiroshi Noda, ispirazione per un’ironica collana a lisca di pesce, e Tokyo Ghoul, per gli amanti del quale è stato realizzato un bangle con tanto di denti che al suo aprirsi rivela una pioggia di brillanti rossi, richiamo all’iride cremisi del protagonista della serie creata da Sui Ishida.

“Siamo rimasti molto colpiti dal livello dei progetti degli studenti,” dichiara Marco Schiavone, Editore di Edizioni BD e J-POP Manga. “Alcuni concept sono veramente originali e sorprendenti, e tutti hanno saputo interpretare i manga selezionati per realizzare degli oggetti veramente belli.”

La collaborazione tra J-POP Manga e IED porterà alla realizzazione di uno o più prototipi che saranno presentati al pubblico in uno showcase itinerante, presso fiere di settore e spazi museali.

Le interviste dal Fotonica Festival

La prima edizione di Fotonica​ Festival, ha suscitato l’interesse dello IED Roma e della RAI.  Fotonica vuole essere un progetto nuovo nell’ambito delle Audio Visual Arts, nel quale Roma ha sempre rappresentato un riferimento, ma che ad oggi soffre la mancanza di un evento internazionale. Lo spunto creativo viene ovviamente dalla parola fotone, storicamente quanto di luce, dal greco φωτός (photòs), per identificare è un festival che indaga le forme d’arte legate all’elemento luce nel contesto contemporaneo. Fotonica è dunque un progetto realizzato del neonato network romano delle organizzazioni attive nell’audio video contemporaneo per costruire un programma che ne rappresenti le varie forme espressive, prodotto da Flyer communication, che nel 2004 dà vita a LPM Live Performers Meeting, il più grande evento del settore.

 

La Rai ha intervistato il direttore artistico Gianluca del Gobbo,  per capire meglio l’intento e le aspirazioni del Festival, e l’artista Nicola Pavone, aka Vj Luper, che ha parlato della sua opera “Waste-o-Polis”, presentata in questa prima edizione. Gli studenti dello IED Roma​ hanno raccontato con un video report da loro girato e montato quello che è successo nei giorni del festival, all’interno degli spazi  del Macro – Museo d’Arte Contemporanea Roma.

 

https://fotonicafestival.com/editions/2017-rome/gallery/

Star Wars Story, il workshop allo IED

Come sono cambiate le palette colori e le linee di design nella storia di Star Wars? Come si disegnano oggi le interfacce nelle serie tv e nei games ispirati alla saga. Quali sono  i segreti dell’experience storytelling presentato nell’ultima Star Wars Celebration e chi ne tesse le fila. Come interagiscono ologrammi e applicazioni interattive con il pubblico di domani, e già con quello di Rogue One? E ancora, che ci fa il premio Oscar di The Matrix nella misteriosa “Cave” di Star Wars a San Francisco? Le ricerche sull’interaction design e sullo storytelling applicati all’expanded universe” più famoso di sempre sono il tema del workshop che si terrà domani (15 settembre) allo IED di Roma con Max Giovagnoli, primo transmedia producer italiano, con contributi di Barbara Florido e Gabriele Donato, nel corso dell’Open Day dello IED di Roma in via Alcamo 11, dalle 14 alle 15.30.

L’Istituto Europeo di Design di Roma vi invita a partecipare all’Open Day di giovedì 15 settembre 2016: una giornata a porte aperte per parlare di professioni creative, passioni e futuro. Appuntamento tutto dedicato all’informazione e all’orientamento per studenti e giovani professionisti che scelgono l’unica scuola internazionale di matrice completamente italiana per il loro percorso di formazione nelle aree del Design, della Moda, delle Arti Visive, della Comunicazione, del Cinema e dei New Media. IED Open Day è l’occasione giusta per incontrare docenti, ex studenti e team delle Scuole, per partecipare a presentazioni, talk ed eventi speciali, per ricevere informazioni sui percorsi formativi, sui programmi didattici e di ricerca, sulle attività di job placement, sulle strutture e sui servizi offerti da IED Roma.

Max Giovagnoli, coordinatore dell’area Cinema e New Media di IED Roma, primo transmedia producer italiano, autore di romanzi e fiction. Tra i suoi progetti figurano committenti come Disney, Warner Bros., Universal, Red Bull e broadcaster tv. Fra gli speaker della TEDxTransmedia Conference mondiale, Max Giovagnoli ha firmato anche saggi sul transmedia storytelling, pubblicati in Italia e USA. È responsabile cross-media dei festival ROMICS e Cartoons on the bay.

Fabio Paciulli, creatore di mondi

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Oggi vi vogliamo parlare di un’artista in cui ci siamo imbattuti per caso
 sul web, rimanendo affascinati dal suo stile davvero speciale. Stiamo parlando di Fabio Paciulli artista di Taranto trapiantato nella capitale.

Fabio disegna sin da piccolo, “è nato per disegnare”: ha iniziato, come la maggior parte di noi, nel copiare i personaggi dei manga e Disney. I suoi “idoli” made in Japan erano Tetsuo Hara (Kenshiro per intenderci) e i Cavalieri dello zodiaco. Da questo ha cominciato ha creare uno stile dedicato al ritratto (persone ed animali). Successivamente gli artisti che ha preso come riferimento sono stati Gerald Brom e Rk Post (uno dei migliori illustratori di Magic insieme a Rebecca Guay). Proprio gli illustratori sulle carte di Magic The Gathering hanno avuto una grossa influenza sul suo modo di vedere e concepire l’arte. Ma la sua formazione e il suo stile è stato anche influenzato dai “grandi” del passato, quali Caravaggio, il Botticelli e Leonardo, da cui ha appreso un sapiente utilizzo dei colori, dei chiaroscuro e dell’economia spaziale dell’immagine.

Fabio per tanto tempo non ha mai pensato di tramutare la sua passione in un vero e proprio lavoro,poi, dopo il Liceo Scientifico, il richiamo dell’arte si è fatto più forte e lo ha portato a Roma per frequentare il corso di illustrazione allo IED. Nonostante i 3 anni di studio, si autodefinisce ancora un autodidatta … almeno “in grossissima percentuale”. Dalle tecniche classiche si è dunque spostato al digitale, molto più economico e veloce a livello produttivo, scelta che gli ha consentito di raggiungere più rapidamente determinati risultati e di sperimentare maggiormente.

Fabio ha avuto diverse esperienze lavorative che andavano dall’illustrazione per bambini su contenuti multimediali a piccoli progetti cinematografici per i quali era necessario “matte painting”, collaborando spesso anche con lo studio di Iginio Straffi, la Rainbow, di Roma. In questo periodo ha maturato anche una grande esperienza come colorista per fumetti, cosa lo ha aiutato .

Il suo obiettivo attuale è quello di sperimentare la sua creatività verso lo sci-fi e il fantasy cercando di coniugare il suo lavoro da freelance, per tornare al reale motivo e spinta per la quale ha iniziato a dipingere e disegnare: creare immagini con le quali raccontare incubi e sogni. Lavorare di fantasia e creare ciò che solo nell’immaginazione si può trovare ha sempre molto affascinato Fabio ed ora punta a lavorare esclusiavamente in settori dove poter fare questo. La speranza di Fabio è quella di riuscire a lavorare nel mercato dei videogiochi e a diventare illustratore per Magic The Gathering.

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Per maggiori info
https://www.facebook.com/fabiopaciulliart?ref=aymt_homepage_panel
http://fabio-paciulli.deviantart.com/
https://www.artstation.com/artist/fabio

oppure via mail: fabiopaciulli@gmail.com

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