Chi ama il cinema lo sa: ci sono eventi che vanno ben oltre la semplice proiezione di un film. Il Social World Film Festival, giunto quest’anno alla sua quindicesima edizione, è uno di quei rari appuntamenti in cui la settima arte non solo intrattiene, ma scuote le coscienze, accende riflessioni e crea ponti tra generazioni, culture e passioni. Dal 22 al 29 giugno, la splendida Vico Equense—vero gioiello affacciato sul mare della Penisola Sorrentina—si trasformerà nel palcoscenico di quella che è già stata definita l’edizione più internazionale e appassionante di sempre. E se amate cinema, serie tv, anime, storytelling e leggende contemporanee, segnatevi queste date a fuoco sul calendario.
Quest’anno, a dare il via ai lavori sarà un film che da solo vale un festival: La stanza accanto di Pedro Almodóvar, autore che ha saputo raccontare l’intimità umana come pochi al mondo. L’apertura, prevista al Cinema Aequa, sarà preceduta dal suggestivo concerto “Cinesax” all’Arena Fellini, nella cornice fiabesca del Chiostro delle SS. Trinità e Paradiso, con le musiche del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. E se già questo non bastasse a darvi i brividi, aspettate di sapere chi salirà sul palco: Miriam Candurro, Francesco Panarella, Daniela Ioia… e siamo solo all’inizio!
A rendere questa edizione da collezione è un parterre di ospiti che mescola le stelle di Hollywood con le icone del cinema italiano e i nuovi volti che stanno riscrivendo il modo di raccontare. Matt Dillon sarà il padrino del festival e riceverà un premio alla carriera, come anche Sergio Rubini, Edoardo Leo e Maurizio De Giovanni—quest’ultimo fondamentale per aver portato la serialità italiana ad altissimi livelli. E poi lui, il villain più carismatico della tv: Giancarlo Esposito, l’inquietante Gus Fring di Breaking Bad, che verrà premiato come Attore Internazionale dell’Anno e presenterà Captain America: Brave New World, nuova fatica dell’universo Marvel in cui figura tra i protagonisti.
A impreziosire l’edizione 2025 c’è anche la presenza iconica di Abel Ferrara, che riceverà il premio come “Film sociale dell’anno” per Turn in the Wound e regalerà una masterclass ai giovani del festival. E sì, ci saranno anche i mitici The Jackal, che ci faranno ridere e riflettere parlando della seconda stagione di Pesci piccoli.
Ma il Social World Film Festival non è solo stelle e red carpet: è una fucina di giovani talenti, una palestra per autori emergenti, un laboratorio di idee. Con 97 film in gara provenienti da 30 paesi, il concorso si articola in nove sezioni competitive e non. Dai lungometraggi internazionali a quelli del Focus “Occhio al Sud”, passando per la “Settimana del documentario” e l’OFF Festival, ogni sezione è pensata per dare voce a storie che raramente trovano spazio nei circuiti mainstream.
E per chi ama le serie tv? C’è pane per i vostri denti! Per la prima volta, il festival dedica maratone speciali a titoli amatissimi come Mare Fuori, Leopardi – Il poeta dell’infinito, Mina Settembre e, naturalmente, Breaking Bad. Il tutto ospitato nella suggestiva Sala Rosi del Museo del Cinema dell’Antico Palazzo di Città.
Spazio anche alla memoria del cinema: quest’anno l’edizione è dedicata a Alida Valli, diva dal fascino immortale, protagonista di capolavori come Il terzo uomo e Il caso Paradine. Una retrospettiva curata da Rai Teche e una mostra fotografica del Centro Sperimentale di Cinematografia la celebreranno nel modo più degno: ricordando non solo la sua bellezza, ma la sua complessità artistica.
Non potevano mancare le attività che rendono questo festival un vero ecosistema culturale: masterclass, workshop, esperienze immersive in VR a 360°, un mercato europeo del cinema giovane e indipendente, oltre 20.000 minuti di programmazione gratuita accessibile anche online grazie alla piattaforma live del festival. Con progetti come “Giovani Visionari”, sostenuti da MiC e SIAE, si punta a formare le nuove generazioni di attori, sceneggiatori, registi e professionisti del settore con strumenti moderni e inclusivi: dalla mindfulness alla costruzione autentica del personaggio, fino all’importanza del costume come narrazione.
La sostenibilità è un altro pilastro. Auto elettriche, scenografie in cartone riciclato, incentivi per chi arriva con mezzi green e l’eliminazione della carta stampata: il Social World Film Festival si conferma anche evento a impatto ambientale ridotto, con tanto di certificazione ISO 20121.
E poi c’è l’anima pop del festival, quella che parla direttamente a noi nerd e geek: il Wall of Fame con gli autografi di vere e proprie leggende (Claudia Cardinale, Toni Servillo, Franco Nero, Itziar Ituno, solo per citarne alcuni), il Museo del Cinema della Penisola Sorrentina e l’immancabile concorso tra commercianti locali con premi e foto sul palco con gli attori. Una vera festa del territorio, che fonde il glamour del cinema con la genuinità dell’accoglienza campana.
La manifestazione, sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Campania, dalla Film Commission e da una rete capillare di partner tra cui Rai Campania, Università e fondazioni culturali, rappresenta ormai un punto di riferimento internazionale. Con eventi satellite in città come Tokyo, New York, Londra e Sydney, il Social World Film Festival porta in giro per il mondo la bellezza e la forza del cinema sociale made in Italy.
Insomma, se amate il cinema con la C maiuscola, se vi appassionano le storie che parlano al cuore e alla mente, se sognate di incontrare da vicino i vostri attori e registi preferiti, ma soprattutto se credete ancora che un film possa cambiare qualcosa… allora il Social World Film Festival è il posto dove dovete essere. Magari con una pizza a metro in mano e lo sguardo rivolto al grande schermo sotto le stelle di Vico Equense.
E voi? Avete mai partecipato a un festival del cinema? Quali ospiti vi emozionano di più in questa edizione? Raccontatemelo nei commenti qui sotto o condividete l’articolo sui vostri social con l’hashtag #SocialWorldFilmFestival2025!