The Goonies: l’avventura punta e clicca di Daniele Spadoni

Daniele Spadoni, il one-man Entertainment, ci stupisce costantemente con i suoi tributi filmici o videoludici dedicati agli anni ’80. In questi giorni ci ha dapprima offerto il suo tributo a Mazinger Z – Apocalypse con un cortometraggio in CGI, oggi ci riporta indietro di 35 anni per il suo fan game, interpretazione degli eventi che tutti noi abbiamo amato in The Goonies.

I Goonies  è un film d’avventura del 1985 di Richard Donner. La sceneggiatura di Chris Columbus fu ricavata dal soggetto di Steven Spielberg, che fu anche il produttore del film. Il nome del film deriva da un gruppo di quattro ragazzi, cresciuti in un quartiere di Astoria (Oregon) chiamato “Goon Docks”; proprio dal nome del loro quartiere, i ragazzi si fanno chiamare col nome di ‘Goonies’. Nello slang americano, goony vuol dire anche “sfigato” ed è per questo che Mikey dice spesso che lui e i suoi amici sono “dei poveri Goonies”.Il film è diventato un vero cult per le generazioni degli anni ottanta, che ricordano la pellicola come una di quelle essenziali del periodo.

Il primo videogioco ispirato a The Goonies era un gioco di avventura dinamica a piattaforme pubblicato nel 1985 per Apple II, Atari 8-bit e Commodore 64 da Datasoft e nel 1986 per Amstrad CPC e ZX Spectrum da U.S. Gold. Il gioco è composto da 8 livelli e in ciascuno si controllano due diversi dei sette Goonies. In giocatore singolo si può passare in ogni momento dal controllare l’uno o l’altro personaggio, oppure due giocatori in cooperazione possono controllare simultaneamente i due personaggi. Una conversione amatoriale per Commodore 16 apparve nel 1991 e un remake amatoriale per Windows nel 2010. Gli altri The Goonies della Konami, usciti per MSX, NES e altri, sono invece dei giochi differenti, sebbene siano sempre di genere platform.

The Goonies per Nintendo Nes è uscito nel 1986 e ripercorre il film prendendone le ambientazioni e i personaggi. Il gioco a metà strada tra Donkey Kong e un platform classico ci vede alla ricerca di chiavi e Goonies, armati dei nostri calci e di bombe che raccogliamo in giro per i livelli. Con un grafica dignitosa e un sonoro eccezionale, The Goonies per Nes è diventato un must per coloro che giocano con gli emulatori. Il suo seguito The Goonies II è un gioco di avventura sviluppato e pubblicato da Konami per Nintendo Entertainment System. Fu rilasciato il 18 marzo 1987 in Giappone, il novembre 1987 in Nord America e il 19 dicembre 1988 in Europa.  È il sequel del precedente videogioco.

Per ora, conosciamo solo il titolo del gioco di Daniel Spadoni: The Goonies – The Fan Game ma già sappiamo che il gioco sarà reso disponibile gratuitamente il prossimo 11 Giugno 2020. Come già successo in “Back to the Future Part III: Timeline of Monkey Island” sarà un “ritorno al passato” divertente ed entusiasmante per tutti gli appassionati “anni ’80”!

Daniele Spadoni, originario di Brindisi, ha una grande passione per il cinema fin da bambino… ha iniziato a fare le prime animazioni con un Commodore Amiga 500 donatogli da suo padre con il programma che si chiamava Deluxe Paint con il quale si cimentava nelle prime esperienze di creazione grafica 2D… si divertiva a ricostruire scene di film, fotogramma per fotogramma… poi iniziai a trattare il 3D con un pc… ma con scarsi risultati. Nel 2006 è riuscito a pubblicare su YouTube il mio primo cortometraggio sul web… da lì la sua passione prese sempre più piede…

Mazinger Z – Apocalypse

Quando Horus, Dio protettore delle genti, volò sulla terra privo di un occhio, si accorse solo della rovina e della distruzione che gli uomini diffondevano ovunque e del dolore che causavano al pianeta ferito da tanta crudeltà. Decise di diffondere il castigo. Tentarono di placare la sua ira… Finché non giunse chi tolse il dolore, chi restituì la pietà. Finché il pianto non fu così grande che anche gli angeli neri, per paura di essere travolti, si trassero da parte.

https://www.youtube.com/watch?v=dhU4EuO6UCg&fbclid=IwAR2JuwBUJa6UJ6yX-E3i7uCLi3CDzN9yGyvdp5pbUwbCkxcGywO3btvXlw8

Questa è la sinossi del nuovo cortometraggio del talentuoso regista Daniele Spadoni che – in collaborazione con Arcadeous Phoenix– , questa volta, ha deciso di fare un tributo al più grande Robot made in Japan mai prodotto: Mazinger Z.

Daniele Spadoni, originario di Brindisi, ha una grande passione per il cinema fin da bambino… ha iniziato a fare le prime animazioni con un Commodore Amiga 500 donatogli da suo padre con il programma che si chiamava Deluxe Paint con il quale si cimentava nelle prime esperienze di creazione grafica 2D… si divertiva a ricostruire scene di film, fotogramma per fotogramma… poi iniziai a trattare il 3D con un pc… ma con scarsi risultati. Nel 2006 è riuscito a pubblicare su YouTube il mio primo cortometraggio sul web… da lì la sua passione prese sempre più piede…

Back to the Future Part III: Timeline of Monkey Island

Il simpatico Daniele Spadoni, con il suo “Back to the Future Part III: Timeline of Monkey Island” questa volta ha perso il pelo … ma non il vizio. Non ci troviamo infatti alle sue divertenti clip tributo dei capolavori LucasFilm / LucasArts ma su un vero e proprio videogioco: un’avventura grafica “vecchio stile” che ci farà compiere un “Ritorno al Futuro” per esplorare la misteriosa “Monkey Island”. Un crossover eccezionale, in puro stile “scumm”  per un prodotto realizzato in collaborazione con il fratello Davide Spadoni, bravissimo pixel artist, che rappresenta un vero tributo per i personaggi creati da “leggende” quali  Robert Zemeckis, Bob Gale, Ron Gilbert, Dave Grossman e Tim Schafer.

L’almanacco sportivo di Biff Turner è finalmente bruciato quando l’ingegnoso Doc e la sua mitica Delorean decidono di compiere un viaggio assai particolare indietro nel tempo non nel 1885 nel selvaggio west ma nel più lontano 1655 per incontrare uno dei personaggi più celebri della storia videoludica Guybrush Threepwood, riuscirà Marty McFly a ritornare al futuro senza farsi mangiare dai cannibali con la testa di Limone? Per scoprilo ecco la pagina ufficiale di “Back to the Future Part III: Timeline of Monkey Island”, oppure è già possibile scaricare la demo cliccando qui.

Daniele Spadoni, originario di Brindisi, ha una grande passione per il cinema fin da bambino… ha iniziato a fare le prime animazioni con un Commodore Amiga 500 donatogli da suo padre con il programma che si chiamava Deluxe Paint con il quale si cimentava nelle prime esperienze di creazione grafica 2D… si divertiva a ricostruire scene di film, fotogramma per fotogramma… poi iniziai a trattare il 3D con un pc… ma con scarsi risultati. Nel 2006 è riuscito a pubblicare su YouTube il mio primo cortometraggio sul web… da lì la sua passione prese sempre più piede…

Back to the Future Part III: Timeline of Monkey Island e tutti i relativi marchi, loghi e personaggi sono di proprietà esclusiva di LucasArts e Universal Pictures, Amblin Entertainment. Il gioco, opera di fan, non è approvato da, sponsorizzato da, non affiliato con LucasArts, Universal Pictures o qualsiasi altro franchise, ed è un gioco non commerciale realizzato per scopi ricreativi. Nessuna  distribuzione commerciale è consentita. Nessun presunto diritto indipendente sarà rivendicato contro LucasArts e Universal Pictures, Amblin Entertainment Company.

Power Rangers: Il Ritorno di Titanos

Tutti ricordano certamente “Power Rangers”, iconica serie anni ’90 che vedeva un gruppo di adolescenti trasformarsi in guerrieri mascherati per combattere le forze del male, grazie ai poteri donati loro dall’alieno Zordon. 

Dream Factory Studio, casa di produzione cinematografica indipendente made in Italy, presenta “Il Ritorno di Titanos”, un cortometraggio fan-made dedicato agli sgargianti paladini della giustizia.

 
 
 

Il corto, interamente girato in una Rimini dal gusto californiano, è diretto ed interpretato da Carlo Grotti Trevisan, già noto fra gli amanti del genere per la popolare web series “Saint Seiya Rebirth”, tratta dalla celeberrima serie d’animazione “I Cavalieri dello Zodiaco” e per altri numerosi fan movie presentanti anche, nel corso degli anni, in anteprima al Lucca Comics & Games.

L’ultima fatica del riminese Trevisan lo porta a vestire in prima persona i panni di Jack, un surfista che diventerà un nuovo Ranger per fronteggiare una minaccia sconosciuta. Fra i nomi noti, l’attivissimo Daniele Spadoni agli effetti speciali ed il comico e teledisturbatore Niki Giusino, impegnato in un ruolo di supporto.

Il cortometraggio ha trionfato ai Rome Web Awards nella categoria Fan Film, aggiudicandosi una moltitudine di premi, fra cui Miglior Regia e Miglior Attore Protagonista, oltre che a Miglior Film. Il cortometraggio, pilot di un’ipotetica serie, è da ora disponibile su Youtube 

Fan Film: Zak McKracken and the Alien Mindbenders

A trent’anni dall’uscita del capolavoro “Zak McKracken and the Alien Mindbenders”, il talentuoso regista Daniele Spadoni ha realizzato un fan film dedicato alla leggendaria avventura grafica pubblicata nel 1988 dalla LucasArts, al tempo conosciuta come Lucasfilm Games.

È il 2018, e il mondo è un posto più demente che mai … Degli Alieni spaziali hanno realizzato una macchina di stupidità che sta lentamente riducendo il QI di tutti a cifre singole. Peggio ancora, l’unica persona che può fermarli è Zak McKracken, reporter per il disonesto giornale “National Inquisitor”. Gli Alieni hanno preso il controllo della compagnia telefonica … Certo, sembra un’altra delle fake news del tabloid di Zak. Ma mentre la maggior parte della gente non gli crede, il giornalista ha la fortuna di reperire tre persone che non hanno bisogno di essere convinte: Annie, il capo della “Society of Ancient Wisdom”, e le sue amiche Leslie e Melissa, due studentesse di Yale che hanno viaggiato su Marte con il loro furgoncino modificato. I quattro dovranno ricostruire frammenti di un antico puzzle, smascherare gli alieni e distruggere la macchina della stupidità.

Zak McKracken and the Alien Mindbenders, il secondo gioco ad usare il leggendario motore SCUMM, dopo Maniac Mansion fu, originariamente pubblicato per il Commodore 64, successivamente fu convertito per Amiga, Atari ST e per PC, utilizzando la grafica EGA. Un’ulteriore versione fu successivamente sviluppata per il sistema FM Towns giapponese con grafica VGA e musica da CD. Il progetto fu diretto da David Fox con Matthew Kane come co-progettista e programmatore.

https://www.youtube.com/watch?v=yGgQwKa8f6g

Il film di Daniele Spadoni, che ha nel cast Elia Piva, Laura Fujiko Borgonuovo, Roberto Gamberoni, La Serry, Simone Scopa, è stato recentemente presentato al Cervignano Filmƒestival proprio in occasione dell’evento tributo per i trent’anni del gioco al quale ha partecipato lo stesso David Fox.

David Fox in Italia al Cervignano Filmƒestival 

I limiti e i confini tra Cinema e le altre arti: quest’anno tocca al rapporto tra Cinema e Videogame, il passaggio da testo lineare a testo interattivo. Nei sei giorni del Cervignano Filmƒestival, dal 18 al 23 settembre 2018, si alterneranno eventi che vi sveleremo nel corso dell’estate, ma già possiamo confermarvi il principale: per la prima volta in Italia, sarà presente il grande David Fox, mitico autore dei videogames della storica Lucasfilm in occasione del trentennale del capolavoro Zak McKracken.

Il Cervignano Filmƒestival nasce da un’idea del Centro Giovanile di Cultura e Ricreazione Ricreatorio San Michele e Piero Tomaselli e dalla volontà di supportare la creatività giovanile con l’intento di valorizzare, promuovere e divulgare le forme “minori” della narrazione audiovisiva e cinematografica come forme espressive particolarmente efficaci e attuali a livello mediatico, sociale e culturale, focalizzando in particolare l’attenzione sui linguaggi liminari e ibridati, in bilico tra finzione e documentario, che si muovono sul labilissimo confine che separa il cinema codificato, commerciale e “mainstream” da quello di ricerca e di sperimentazione.

David Fox e sua moglie Annie Fox hanno fondato il primo centro pubblico per computer nel lontano 1977: il Marin Computer Center è stato un vero e proprio prototipo per far conoscere le nuove tecnologie informatiche al pubblico. La carriera creativa del leggendario David pone le sue basi alla tenera età di 11 anni, quando realizzò il suo primo cartoon usando un’immagine dei Flintstones trovata nei cassonetti della spazzatura nel backstage di Hanna-Barbera: sin da allora, il creativo statunitense è sempre stato affascinato dall’animazione e dalla tecnologia. Dopo essersi laureato in ingegneria all’UCLA e psicologia umanistica alla California State University di Sonoma, David è stato co-autore dei manuali di Computer Animation Primer, Armchair BASIC e Pascal Primer, e nel 1982 è diventato uno dei membri fondatori della leggendario Games Division di Lucasfilm Ltd. (successivamente LucasArts).

Durante i suoi 10 anni di permanenza con LucasArts, è stato il designer, project leader e programmatore per i giochi Rescue on Fractalus!, Labyrinth, Zak McKracken e Alien Mindbenders e il capolavoro Indiana Jones e The Last Crusade: The Graphic Adventure. Ha anche lavorato a Maniac Mansion come programmatore dello script principale. Durante i suoi ultimi due anni in LucasArts, David è stato Entertainment Manager per Mirage (una collaborazione tra LucasArts e Hughes Aircraft Corporation): un gioco immersivo multi-player destinato al settore dei parchi a tema. Dopo aver lasciato LucasArts, David è stato Senior Game Designer presso Rocket Science Games, e dunque consulente freelance su diversi giochi.

Nel 1996, David è entrato a far parte di LiveWorld Inc. / Talk City, un fornitore di servizi Internet, come direttore della programmazione per bambini e intrattenimento. Durante i suoi quattro anni in azienda, ha prodotto The InSite, un sito Web per l’empowerment dei ragazzi, ha contribuito a produrre un’offerta di home page per i 4 milioni di membri di Talk City e ha lanciato diversi giochi di chat online. Divenne quindi il direttore dei nuovi contenuti, trovando e implementando nuove tecnologie all’interno di Talk City. Nel 2001, David è tornato ai giochi immersivi con la Xulu Entertainment, producendo il loro progetto di simulatore di movimento. Successivamente ha prodotto e progettato un prototipo di un gioco educativo per Learning Friends con un finanziamento della William and Flora Hewlett Foundation. Più recentemente ha co-progettato e realizzato siti Web per gli autori David McCullough e Terry Gamble, Ayrshire Foundation, il sito principale della Federazione nazionale dei nativi dell’Alaska e un sito per la promozione delle loro iniziative, e Marin Democrats, tutti con il graphic designer Daniel Will-Harris . Dal 2004-2010 David è stato direttore tecnologico di NewsTrust, un servizio di valutazione delle notizie dei cittadini che mira a riunire giornalisti esperti e revisori volontari per valutare le notizie e le loro fonti secondo rigorosi standard editoriali.

David ha recentemente progettato e prodotto Rube Works: The Official Rube Goldberg Invention Game, un gioco basato sui fumetti di Rube Goldberg Machine (il primo gioco ufficiale di Rube Goldberg). Rilasciato nel 2013, Rube Works è disponibile per il download su iTunes App Store per iPad e iPhone, per Android su Google Play o Amazon Appstore, per Mac sul Mac App Store e per Windows, Mac e Linux su Steam. Di recente, David si è unito ai suoi ex colleghi e amici di LucasArts, Ron Gilbert e Gary Winnick, per la creazione di una nuova avventura grafica “punta e clicca”: Thimbleweed Park (pubblicato a marzo 2017). David ha realizzato gran parte dello scripting del gameplay e ha contribuito al design del gioco, alla scrittura e agli effetti sonori.

 

https://www.youtube.com/watch?v=lO4iwquuE3U&feature=youtu.be

David Fox sarà presente per due giorni, 21 e 22 settembre 2018, intervenendo a una conferenza sul rapporto tra cinema e videogame, successivamente nella serata dedicata al trentennale dall’uscita di Zak McKracken, nella quale sarà proiettato in anteprima il fan movie di Daniele Spadoni ispirato alle vicende del gioco. Il Festival negli stessi giorni ospiterà una mostra interattiva, ci sarà una saletta dedicata ai corti in realtà virtuale, una sala giochi vintage con decine di arcade d’epoca, un torneo eSport di FIFA18 e Dragon Ball FighterZ e altre cose da svelare un po’ alla volta.

John mi regalò una cravatta

Da piccola, a Piazza Armerina, la chiamavano “la straniera” per quel suo aspetto diverso e per il modo differente di guardare il mondo. Partita giovanissima dalla Sicilia che l’aveva intrappolata, lasciandosi alle spalle un passato pesante, Concetta varca la porta del successo trasferendosi nelle grandi città del centro-nord e diventa Kitty. Kitty l’attrice, la modella, l’affascinante ragazza del bel mondo. Grazie a una bellezza non comune e alla grinta che da sempre la contraddistingue riesce a riappropriarsi della sua vita. Ma le delusioni e le amarezze sono sempre in agguato. Kitty non si arrende, riesce sempre a risollevarsi e a brillare come una stella.

https://www.youtube.com/watch?v=P0zJqf42cHk

“John mi regalò una cravatta” è la storia di una donna e della sua capacità di vivere la vita che voleva; narra le vicende senza mezzi termini, senza sconti. Una storia vera che ha il fascino di un romanzo. Una donna dal vissuto singolare, una donna da conoscere Obbligata a sposarsi all’età di 15 anni con l’amante di una parente stretta, a 21 non resiste e scappa da Catania. Roma, Milano, Londra… Posa per Helmut Newton, ha una storia d’amore con John Lennon… Partire…. Lasciandosi alle spalle un passato pesante Riappropriarsi della propria vita… L’attrice… la modella…la ragazza del bel mondo…  Fino ad approdare a quel travolgente amore… Sentimenti che non si sono mai perduti nel tempo… Il book trailer è stato realizzato dal talentuoso regista Daniele Spadoni.

Kitty Vinciguerra nasce a Reggio Calabria e trascorre l’infanzia a Piazza Armerina, in Sicilia. Grazie a una vittoria come miss locale ad Acireale, si trasferisce a Roma dove intraprende la carriera di modella e attrice. Per seguire un tour del figlio musicista, trascorre un periodo a Londra dove conosce e ama John Lennon. In seguito si ritira dalle passerelle e dedica la sua esistenza all’arte, creando monili e suppellettili e vincendo alcuni premi di pittura. Da qualche anno si dedica alla poesia e nel 2011 ha pubblicato Una carezza al cuore ed è in uscita la silloge Fragole e Champagne. Nell’ottobre 2014 pubblica con David and Matthaus Edizioni, in collaborazione con Laura Corsini, il romanzo Kitty ad ogni costo per la divisione Nude e Crude.
Laura Corsini è nata a Pesaro e ha trascorso un’infanzia e un’adolescenza solitarie, in compagnia dei libri, studiando e leggendo di tutto fin dalla più tenera età. Dopo il liceo ha frequentato l’università a Bologna dove si è infine laureata in filologia greca. Nel 2010 ha pubblicato il suo primo libro, Caos, Cronos, Cosmos, una raccolta di racconti mitologici per la collana “Girovaghe dell’anima”, e l’anno successivo ha curato la redazione di un altro volume della collana dal titolo Goccia lentamente la luce. Altre pubblicazioni sono il libro per bambini Il fantastico Hoppy e i romanzi Il cuore a volte cammina all’indietro (come i gamberi) e Non si dispensano tartase. Per la casa editrice David and Matthaus è uscito nel 2013 il romanzo Tutti gli incontri possibili e, nel 2015, il romanzo storico Ritorno a Canossa, storia di un grande, impossibile amore. Nell’ottobre 2014, con la stessa editrice, pubblica il romanzo Kitty ad ogni costo per la divisione Nude e Crude, in collaborazione con Kitty Vinciguerra. Attualmente vive in Emilia e collabora con alcune case editrici in qualità di correttore di bozze, editor e talent scout.

 

 

IR3 Encounter – The Caponi Case

Il caso Caponi è uno dei più famosi e più discussi casi della casistica ufologica in Italia. 9 Maggio 1993. I protagonisti di questo caso sono Filiberto Caponi, allora ventitreenne e artigiano, e una presunta entità biologica extraterrestre. Caponi in prossimità della sua abitazione incontra e fotografa più volte una misteriosa creatura. In quegli stessi giorni, a pochi chilometri di distanza, altri testimoni avvistano un essere molto simile: forse un alieno.

La vita del ragazzo cambia improvvisamente. Le sue istantanee, scattate con una vecchia Polaroid, raffiguranti un presunto E.T., girano per redazioni di giornali, centri ufologici e studi televisivi, con inevitabili ripercussioni sugli affetti, sul lavoro e sui rapporti sociali. La diffusione della straordinaria notizia causa l’intervento delle Forze dell’Ordine e della Magistratura che, per la prima volta in casi del genere, interviene tempestivamente al fine di evitare eccessivi allarmismi nell’opinione pubblica. Ma le foto sopravvivono al tentato insabbiamento, rimanendo ad oggi la più stupefacente e non falsificabile prova al mondo di ” Incontro Ravvicinato del Terzo Tipo “.

Il testimone ha incontrato più volte la strana creatura, per la precisione altre quattro volte dal fatidico 9 maggio: il secondo dopo 15 giorni, quindi il 24 maggio; il terzo incontro avvenne tre mesi dopo, l’11 agosto; il quarto nove giorni dopo, il 20 agosto; il quinto ed ultimo incontro ad un mese preciso di distanza, il 20 settembre.

Lo stesso Caponi ebbe in seguito modo di raccontare di essere stato contattato da persone in abiti neri, “simile a becchini”, che lo invitarono a smetterla di raccontare questa storia. Negli scorsi anni il Caso Caponi è stato risollevato dalla trasmissione Mediaset Mistero. A distanza di 26 anni dall’accaduto sarà possibile ascoltare a Lubriano questa storia incredibile. Le foto di Caponi sono state studiate da tantissimi esperti e nessuno ha riscontrato alterazioni delle immagini. C’è chi ha ipotizzato che l’essere immortalato in realtà sia un fantoccio in terracotta, che lo stesso Caponi potrebbe aver realizzato ad arte sfruttando la sua abilità di ceramista.

Vi presentiamo il nuovo Tributo – BookTrailer di IR3 Encounter – The Caponi Case con la regia del talentuoso Daniele Spadoni.

https://www.youtube.com/watch?v=CwNNv7iBfyc

Star Wars – The Brick of Monkey Island

Magia Voodoo? O un potere più grande? Dove sarà finito il giovane Pirata Guybrush Threepwood in quei pochi secondi in cui é sparito? Quale forza misteriosa dovrà affrontare il giovane pirata e quale sarà il vero segreto di Monkey Island? Basato sui soggetti Lucas Arts “Monkey Island” e LucasFilm “Star Wars” ed il trademark Lego “Lego Star Wars”, Star Wars – The Brick of Monkey Island: The Monkey’s Force Strikes Back è diretto da Daniele Spadoni su un soggetto di Lorenzo Lombardi e Simone Scopa.

https://youtu.be/WxgEXxTj6A0

L’idea di questo Fan Film prende piede ormai “tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana”. Nel lontanissimo 1993, The Games Machine, la rivista (all’epoca e tutt’ora) più amata per i giocatori era uscita con un articolo fake come Pesce d’Aprile: un nuovo capitolo della saga di Monkey Island “Un pirata nello spazio”.

 

Daniele Spadoni , originario di Brindisi, ha una grande passione per il cinema fin da bambino… ha iniziato a fare le prime animazioni con un Commodore Amiga 500 donatogli da suo padre con il programma che si chiamava Deluxe Paint con il quale si cimentava nelle prime esperienze di creazione grafica 2D… si divertiva a ricostruire scene di film, fotogramma per fotogramma… poi iniziai a trattare il 3D con un pc… ma con scarsi risultati. Nel 2006 è riuscito a pubblicare su You Tube il mio primo cortometraggio sul web… da lì la sua passione prese sempre più piede…

Questo Fan Film, che verrà diffuso il prossimo 13 Dicembre in occasione dell’uscita di Star Wars Episodio VIII, é un’opera di fantasia, realizzata in maniera indipendente a zero budget, senza sponsorizzazioni alcuna e distribuito senza finalità di lucro. Monkey Island, Star Wars, Lego e tutti i personaggi rappresentati sono di proprietà dei rispettivi detentori dei diritti e marchi.

The Coven – La Setta della Lama. Diabolik v. Lupin III

Daniele Spadoni presenta il suo fan film dedicato all’incontro tra Diabolik e Lupin III: un cortometraggio della durata di 17 minuti, intitolato “The Coven – La Setta della Lama” è un omaggio ai due ladri più famosi della storia del fumetto.  L’incontro sarà anche l’occasione per visionare una selezione dei suoi molti fan film e  per scoprire, grazie al contributo di Andrea Milan, direttore del Fan Film Festival di Cartoomics, questo affascinante settore della creatività che raccoglie sempre più appassionati. Saranno anche presenti Andrea De Nisco e Dania Cericola, rispettivamente doppiatori di Diabolik ed Eva Kant nel film.

Questo scontro/incontro impossibile, realizzato da Spadoni, “solo un omaggio  di un appassionato” come ama sempre ripetere, mette a confronto due fenomeni del nostro immaginario ed è ricco di citazioni e particolari che renderanno felici i veri fan. The Coven – La Setta della Lama è anche il giusto coronamento di una storia che affonda le sue radici in un mondo comune: sia il personaggio creato dalle sorelle Giussani nel 1962 sia il ladro nipponico creato da Monkey Punch, affondano le loro radici nel feuilleton francese di inizio Novecento rappresentato dalle opere  di Marcel Allain e Pierre Souvestre (Fantomas) e Maurice Leblanc (Arsenio Lupin), come è possibile scoprire vistando la sezione della mostra “Prima di Diabolik”dedicata appunto ai “progenitori”.

Tutti i fan film, quelli di Spadoni come tutti gli altri, sono realizzati senza scopo di lucro e nel pieno rispetto dei diritti degli autori e delle loro creazioni. La loro diffusione può avvenire attraverso la rete o con proiezioni pubbliche aperte e gratuite. Nel caso di Spadoni anche la creazione nasce dal web: i suoi attori infatti li cerca, e li trova, attraverso i siti dei fan dei mondi che vuole esplorare.

Daniele Spadoni, brindisino di origine ma ferrarese di adozione, è uno dei registi di fan film italiani tra i più prolifici: fino a oggi ha firmato decine di short dedicati agli eroi dei fumetti e dei videogames. Dopo gli omaggi a Mazinger Z e al picchiaduro Mortal Combat, a Batman e a Spiderman, dopo la rivisitazione dei Cavalieri dello Zodiaco e del mitico The  Secret of Monkey Island, dopo gli scontri tra Ken e Silver Surfer, Robocop e Terminator ecco l’incontro tra Lupin III e Diabolik. Questo è il terzo fan film che Spadoni ha dedicato alla creatura di Monkey Punch.  L’ultimo, il quarto, da poco diffuso sul web propone l’incontro tra Lupin III e Hitman.

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