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L’Humane AI Pin: Ambizioni, Fallimenti e la Scommessa di CosmOS

L’Humane AI Pin è arrivato con grandi ambizioni, promettendo di rivoluzionare il mondo dei dispositivi indossabili e ridurre la nostra dipendenza dagli smartphone. Fin dal suo annuncio, il dispositivo ha suscitato attese entusiastiche grazie alla sua proposta innovativa, con intelligenza artificiale avanzata, un chip Qualcomm Snapdragon e l’ausilio di GPT-4 di OpenAI. Il progetto puntava a una nuova era tecnologica, in cui l’interazione non fosse più mediata da uno schermo, ma da comandi vocali e immagini proiettate tramite laser. La promessa era quella di un futuro senza smartphone, ma la realtà si è rivelata ben diversa, con difficoltà tecniche e commerciali che hanno finito per minare le sue ambizioni.

Già al momento del lancio, l’idea di sostituire gli schermi tradizionali con un dispositivo che proiettasse notifiche e risposte vocali aveva catturato l’immaginazione di molti. Tuttavia, l’assenza di un display fisico ha sollevato dubbi sulla praticità di un dispositivo del genere, soprattutto in un mondo dove gli schermi sono diventati il fulcro della nostra interazione quotidiana con la tecnologia. Le prime recensioni sono state impietose, evidenziando un prodotto che appariva ancora acerbo, costoso e con prestazioni non all’altezza delle aspettative. La difficoltà di convincere gli utenti a rinunciare agli smartphone ha portato a una serie di restituzioni e alla difficoltà di soddisfare le proiezioni di vendita.

Lanciato con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dagli smartphone, l’Humane AI Pin non ha trovato la sua strada. L’intelligenza artificiale, pur avanzata, si è dimostrata imprecisa e lenta, mentre la compatibilità con le applicazioni esistenti era limitata. Il tentativo di risollevare le sorti del dispositivo ha portato l’azienda a ridurre il prezzo da 699 a 499 dollari, ma anche questa mossa non è stata sufficiente a far breccia nel cuore dei consumatori, che non hanno trovato un valido sostituto per i loro telefoni. A complicare le cose, il dispositivo richiedeva costi aggiuntivi per batterie extra e abbonamenti mensili obbligatori, che ne hanno ulteriormente scoraggiato l’acquisto.

Ma Humane non si è data per vinta e ha deciso di puntare su CosmOS, un sistema operativo che potrebbe trovare applicazione su una vasta gamma di dispositivi. Dalla gestione della temperatura di un’auto agli smart speaker, fino alle smart TV e ai sistemi in-car, CosmOS si propone come una soluzione versatile che porta l’intelligenza artificiale direttamente in vari aspetti della nostra vita quotidiana. L’idea di separare il software dalle difficoltà dell’hardware sembra essere la chiave per restare competitivi, puntando sulle potenzialità della tecnologia piuttosto che su un dispositivo fisico che, a quanto pare, non è riuscito a soddisfare le aspettative.

Il video promozionale di CosmOS ha mostrato alcune delle sue potenzialità: regolare la temperatura di un’auto, cercare una ricetta con un comando vocale o fornire informazioni su una partita di calcio tramite una smart TV. Le applicazioni sembrano infinite, ma il successo dipenderà dalla disponibilità dei produttori ad adottare il sistema operativo nei propri dispositivi. Se CosmOS riuscirà a conquistare i produttori di tecnologia, potrebbe davvero diventare la nuova piattaforma di riferimento per l’intelligenza artificiale. Tuttavia, l’assenza di un kit per sviluppatori (SDK) e la mancanza di tempistiche certe sull’arrivo del sistema operativo rendono il futuro del progetto ancora incerto.

La strada per il successo non è semplice, soprattutto considerando che negli ultimi mesi le restituzioni dell’Humane AI Pin hanno superato le vendite. Il dispositivo, venduto inizialmente a 699 dollari con un abbonamento mensile di 24 dollari, ha incontrato troppe difficoltà per convincere gli utenti. La transizione a CosmOS sembra essere un tentativo per salvare un progetto che non è mai decollato davvero, ma è ancora troppo presto per prevedere se questa nuova proposta riuscirà a fare breccia nel mercato.

CosmOS potrebbe rappresentare un nuovo capitolo per Humane, ma il successo dipenderà dalla capacità dell’azienda di rendere la piattaforma solida, versatile e interessante per i produttori. Se riusciranno a risolvere i problemi che hanno impedito all’AI Pin di prosperare e a garantire che CosmOS funzioni in modo fluido e utile su una varietà di dispositivi, la startup potrebbe avere una seconda chance nel mondo della tecnologia. Tuttavia, la concorrenza nel settore è feroce, e sarà interessante vedere se l’approccio software di Humane riuscirà a imporsi in un mercato sempre più saturo di innovazioni tecnologiche.

Amazon punta su Anthropic: l’intelligenza artificiale che sfida OpenAI

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale è diventata uno dei temi più discussi nel mondo della tecnologia, e non è un segreto che le big tech stiano lanciando i loro assi nella manica per dominare questo settore in espansione. Tra queste, Amazon ha fatto un passo deciso, puntando fortemente su Anthropic, una startup californiana che sta cercando di emergere come diretta rivale di OpenAI e del suo famoso chatbot ChatGPT. Ma perché Amazon ha deciso di investire così tanto in una realtà che si scontra direttamente con OpenAI, un gigante che ormai ha già conquistato il mercato? La risposta è semplice: si tratta di una mossa strategica che ha le potenzialità di cambiare gli equilibri nel settore dell’intelligenza artificiale.

La storia di questo investimento prende piede nel settembre 2023, quando Amazon ha effettuato il suo primo investimento di 1,25 miliardi di dollari in Anthropic. La startup, fondata da ex dirigenti di OpenAI, tra cui i fratelli Dario e Daniela Amodei, si è distinta fin da subito per il suo approccio all’IA, puntando su modelli sicuri, equi e responsabili. Questo primo finanziamento ha permesso ad Amazon di diventare il principale fornitore di cloud per Anthropic, accelerando lo sviluppo e la distribuzione dei suoi modelli di intelligenza artificiale, tra cui il chatbot Claude 2, che rappresenta una vera e propria alternativa a ChatGPT.

L’investimento non si è fermato qui. A marzo del 2024, Amazon ha annunciato un secondo round di finanziamento da ben 2,75 miliardi di dollari. Ma non finisce nemmeno con questa cifra da capogiro: pochi mesi dopo, nel corso del terzo trimestre dell’anno, arriva un altro investimento mostruoso da 4 miliardi di dollari. In totale, Amazon ha dunque messo sul piatto 8 miliardi di dollari per sostenere la crescita di Anthropic. E nonostante l’importo esorbitante, Amazon resterà comunque una socia di minoranza e non avrà posti nel consiglio di amministrazione della startup. Un’ulteriore conferma che, pur essendo il principale partner cloud di Anthropic, Amazon non intende assumere il controllo completo della compagnia.

Perché tutto questo interesse da parte di Amazon? La risposta si nasconde in una delle più grandi sfide tecnologiche di questi anni: la competizione per il dominio nell’intelligenza artificiale. Microsoft ha già investito 10 miliardi di dollari in OpenAI, ma Amazon sembra voler bilanciare la situazione, creando una solida alleanza con Anthropic, che sta cercando di costruire un’alternativa ai modelli IA dominanti nel mercato. Con questo investimento, Amazon non solo si posiziona come un attore cruciale nel panorama IA, ma lo fa attraverso la sua divisione Amazon Web Services (AWS), che diventa il partner principale per il cloud e l’addestramento dei modelli di Anthropic. Per i clienti di AWS, ciò significa avere accesso a funzionalità esclusive, come la possibilità di addestrare i modelli di IA con i propri dati personali, migliorando così la personalizzazione e l’efficacia delle soluzioni offerte.

Ma Anthropic non è l’unica ad aver attirato l’attenzione di altri colossi tecnologici. Anche Google ha deciso di entrare nel capitale della startup, investendo 2 miliardi di dollari lo scorso anno, consolidando ulteriormente la sua posizione nel campo delle intelligenze artificiali. L’approccio di Anthropic sembra quindi aver trovato un riscontro positivo tra le aziende che vedono nelle sue soluzioni un’alternativa valida ai modelli più diffusi. Non è un caso che anche altre grandi realtà come Google abbiano deciso di collaborare con la startup.

L’investimento di Amazon in Anthropic segna l’inizio di una nuova fase nella corsa all’IA. Non si tratta solo di un investimento finanziario, ma di una mossa strategica ben pensata per non farsi sfuggire una fetta importante di questo mercato in piena crescita. Con Claude 2 che sfida direttamente ChatGPT e l’alleanza con AWS che offre un vantaggio competitivo non da poco, Amazon si prepara a giocare un ruolo fondamentale nel futuro dell’intelligenza artificiale. È solo l’inizio, e chi sa come si evolverà questa partita, ma sicuramente ne sentiremo parlare molto nei prossimi anni.

Cubbit, il cloud storage geo-distribuito made in Italy che rivoluziona il settore

Cubbit è una soluzione di cloud storage unica sul mercato, che sta rivoluzionando il settore. Fondata nel 2016 da un team di ingegneri italiani, Cubbit ha già raccolto la fiducia di oltre 5000 clienti e aziende, tra cui Amadori, Bonfiglioli e numerose pubbliche amministrazioni.

Cosa rende Cubbit così speciale?

La risposta è nel suo approccio geo-distribuito. A differenza dei tradizionali servizi di cloud storage, che archiviano i dati in pochi data center centralizzati, Cubbit distribuisce i dati su una rete di nodi peer-to-peer sparsi in tutto il mondo. Questo garantisce una maggiore sicurezza, resilienza e sovranità dei dati, oltre a un significativo risparmio economico.

Sicurezza

La geo-distribuzione rende i dati di Cubbit molto più difficili da attaccare. Se un hacker dovesse riuscire a penetrare in un nodo, troverebbe solo frammenti cifrati di file diversi. Per decifrare i dati, l’hacker dovrebbe accedere a tutti i nodi, il che sarebbe un’impresa quasi impossibile.

Inoltre, Cubbit offre una serie di funzionalità di sicurezza avanzate, come S3 Versioning e S3 Object Locking, che consentono ai clienti di proteggere i propri dati da ransomware e altri attacchi informatici.

Resilienza

La geo-distribuzione rende anche i dati di Cubbit molto più resilienti a disastri naturali, guasti hardware e attacchi informatici. Se un nodo dovesse andare offline, i dati vengono automaticamente replicati su altri nodi, garantendo sempre l’accesso ai dati.

Sovranità dei dati

La geo-distribuzione consente ai clienti di mantenere la sovranità dei propri dati. Grazie alla tecnologia di geofencing, i clienti possono scegliere in quale regione geografica archiviare i propri dati, garantendo il rispetto delle normative sulla privacy e la sicurezza.

Risparmio

La geo-distribuzione comporta anche un significativo risparmio economico per i clienti. Cubbit non ha bisogno di data center fisici, quindi i costi di gestione sono molto inferiori rispetto ai tradizionali servizi di cloud storage.

Inoltre, il pricing di Cubbit è semplice e trasparente. I clienti pagano solo per lo storage e la banda utilizzata, senza costi nascosti o sorprese in fattura.

Sostenibilità

Cubbit è anche all’avanguardia nell’adozione di pratiche ecosostenibili. La soluzione di cloud storage geo-distribuito di Cubbit riduce l’impronta di carbonio di 25 kg per ogni TB di dati archiviati.

Conclusione

Cubbit è una soluzione di cloud storage innovativa e rivoluzionaria che offre un’ampia gamma di vantaggi ai clienti. Grazie al suo approccio geo-distribuito, Cubbit garantisce sicurezza, resilienza, sovranità dei dati, risparmio economico e sostenibilità.

Qual è il futuro del cloud gaming?

Nel dinamico panorama del gaming, una nuova competizione si fa strada: quella delle piattaforme cloud. Tradizionalmente dominate da giganti come Microsoft e Amazon, queste piattaforme vedono ora emergere Google Cloud come uno dei leader di mercato. Il cloud gaming rappresenta una rivoluzione tecnologica che consente di giocare a titoli di alta qualità senza l’ausilio di una console o di un PC potente, similmente a come Netflix ha trasformato la fruizione di contenuti video. Attraverso una connessione internet stabile, i giochi vengono trasmessi in streaming su una varietà di dispositivi, dai televisori ai tablet, dagli smartphone ai computer.

Il mercato delle console domestiche rimane aperto a nuovi competitor nel settore cloud. Google ha tentato con Google Stadia, mentre Amazon sta lottando per guadagnare terreno con Luna. Tuttavia, il passaggio al cloud potrebbe facilitare l’ingresso di nuovi player. Se i principali produttori come Nintendo, Sony e Microsoft dovessero puntare esclusivamente sui servizi in abbonamento, aprendo le porte alle terze parti per la distribuzione dei propri contenuti, chiunque potrebbe produrre una propria console, come avviene già per gli smartphone e altri dispositivi elettronici.

Google Stadia offre accesso istantaneo ai giochi preferiti su qualsiasi tipo di schermo, dal televisore al laptop, dal desktop al cellulare. Con l’obiettivo di fornire giochi con risoluzione fino a 4K e 60 frame al secondo, HDR e audio surround, Google ha progettato Stadia pensando agli appassionati di videogiochi, cercando di unire chi gioca e chi ama guardare gli altri giocare. Questa piattaforma all’avanguardia supporta i giocatori in ogni momento, mentre gli sviluppatori hanno accesso a risorse quasi illimitate per creare i giochi dei loro sogni. Con Stadia, basta un clic per accedere ai giochi preferiti, riproducibili su qualsiasi tipo di schermo.

Anche Valve ha sfruttato questa nicchia, lanciando Steam Deck, una console portatile che consente di giocare ai titoli presenti nell’account Steam in mobilità. Logitech ha colto l’opportunità con Logitech G Cloud, una console che funziona esclusivamente tramite la riproduzione di contenuti in cloud.

Il mercato del cloud gaming sta vivendo una fase di forte crescita e competizione, come evidenziato dal rapporto Omdia Market Radar: Cloud Platforms for Games – 2024. Lo studio, pubblicato dal servizio Games Tech Intelligence di Omdia, rivela che AWS, Microsoft Azure e Google Cloud sono le principali piattaforme cloud utilizzate dalle aziende di videogiochi, con Google Cloud che si posiziona per la prima volta tra i leader di mercato. Il cloud svolge un ruolo sempre più cruciale nel mercato dei videogiochi, sia per l’hosting dei server di gioco sia per lo sviluppo di flussi di lavoro basati su cloud. Le piattaforme cloud offrono una vasta gamma di strumenti e soluzioni per lo sviluppo di giochi e si stanno posizionando come protagonisti nell’implementazione dell’intelligenza artificiale generativa nel settore.

L’ascesa di Google Cloud tra i leader di mercato è particolarmente significativa. Liam Deane, Principal Analyst di Omdia, ha commentato:

“L’offerta di Google Cloud per l’industria dei videogiochi continua a crescere in modo impressionante anno dopo anno, e i dati di Omdia dimostrano chiaramente che gli sviluppatori di giochi la stanno premiando con una maggiore quota di mercato… “I nuovi fornitori presenti nel rapporto, i3D.net e servers.com, sono entrambi ottimi esempi della crescente capacità dei fornitori specializzati, non hyperscaler, di offrire proposte interessanti e differenziate al mercato dei giochi….”.

La ricerca sottolinea anche la crescente diversificazione dei servizi cloud disponibili nel settore dei videogiochi. Omdia stima che il mercato dei servizi cloud e correlati nel settore dei videogiochi raggiungerà un valore di circa 15,6 miliardi di dollari nel 2024, rendendolo una delle aree più importanti e in rapida crescita della tecnologia dei videogiochi.

Xbox Cloud Gaming approda su Amazon Fire TV: il futuro del gaming è nello streaming!

Amanti dei videogiochi, preparatevi a un’esperienza rivoluzionaria! Xbox Cloud Gaming arriva su Amazon Fire TV, portando con sé un universo di intrattenimento sconfinato direttamente nelle vostre case. A partire da luglio, potrete immergervi in centinaia di titoli direttamente dai vostri dispositivi Fire TV, senza bisogno di console o ingombranti hardware dedicati.

Un catalogo infinito a portata di click

Tra i protagonisti di questa nuova era del gaming troviamo capolavori come Starfield, Fallout 4 e Forza Horizon 5, pronti a catapultarvi in mondi virtuali mozzafiato. Il tutto con la comodità e la semplicità di Fire TV: vi basterà scaricare l’app Xbox dall’Amazon Appstore, accedere con le vostre credenziali e il gioco è fatto!

Compatibilità e controlli: tutto sotto controllo

Per godere al massimo di questa esperienza, Fire TV Stick 4K Max e Fire TV Stick 4K rappresentano la scelta ideale. Ma non temete: anche altri modelli di Fire TV potrebbero essere compatibili, restate sintonizzati per scoprire di più! Per quanto riguarda i controlli, avrete la massima libertà: controller Xbox, PS4 e PS5 sono tutti perfettamente compatibili, garantendovi un’esperienza di gioco fluida e coinvolgente.

Una partnership che fa sognare

L’arrivo di Xbox Cloud Gaming su Fire TV segna un passo importante nella collaborazione tra Microsoft e Amazon, due colossi del tech che uniscono le forze per offrire un’esperienza di gaming senza precedenti. Non solo: la serie TV di Fallout, prodotta da Amazon Prime Video, ha riscosso un enorme successo, dimostrando il potenziale di questa sinergia tra due universi videoludici di prim’ordine.

Il futuro del gaming è nello streaming

Con Xbox Cloud Gaming su Fire TV, il futuro del gaming si tinge di semplicità e accessibilità. Dimenticatevi di ingombranti console e costose configurazioni: il vostro salotto si trasforma in una sala giochi virtuale, pronta ad accogliervi in ogni momento. Preparatevi a vivere avventure epiche e sfide adrenaliniche, il tutto con la comodità e la flessibilità di Fire TV.

Non perdetevi questo appuntamento imperdibile! Restate sintonizzati per scoprire tutte le novità e preparatevi a immergervi in un mondo di gioco senza limiti con Xbox Cloud Gaming su Amazon Fire TV.

Final Fantasy 7 Remake: Materia Hunter Board Game – Sfida i tuoi amici a caccia di Materia!

Amanti di Cloud e compagni, preparatevi a sfidarvi a colpi di Materia! Square Enix ha annunciato l’arrivo di Final Fantasy 7 Remake: Materia Hunter Board Game, un gioco da tavolo competitivo per 2 o 4 giocatori.

Tuffatevi nel mondo di Midgar e date vita a epiche battaglie strategiche, sfruttando le abilità dei vostri personaggi preferiti per raccogliere più Materia possibile. Che siate lupi solitari o un team inarrestabile, preparatevi a mettere alla prova le vostre tattiche e la vostra conoscenza del gioco.

Cosa vi aspetta in Final Fantasy 7 Remake: Materia Hunter Board Game?

  • Emozionanti sfide 1 contro 1 o 2 contro 2: scegli il tuo schieramento e preparati a duellare per il titolo di maestro della Materia.
  • Personaggi iconici: ritrova Cloud, Tifa, Barret e tanti altri eroi di Final Fantasy 7 Remake in splendide illustrazioni basate sui modelli del videogioco.
  • Materia a volontà: 80 carte Materia di 5 tipi diversi ti aspettano, pronte a potenziare le tue strategie e condurti alla vittoria.
  • Gioco rapido e coinvolgente: partite dinamiche dai 20 ai 30 minuti per un divertimento assicurato.
  • Esperienza per tutti: un gioco accessibile dai 14 anni in su, perfetto per riunire amici e familiari appassionati di Final Fantasy.

Final Fantasy 7 Remake: Materia Hunter Board Game è l’occasione ideale per rivivere le emozioni del celebre RPG in un’inedita chiave da tavolo. Preparati a sfidare i tuoi amici, affinare le tue tattiche e conquistare il titolo di maestro della Materia!

Prezzo e contenuti:

  • Prezzo: € 44,99
  • Contenuto:
    • 20 carte personaggio
    • 80 carte Materia (5 tipi x 16 carte)
    • 20 gettoni medaglia
    • 5 tessere Materia (5 tipi x 1 tessera)
    • 2 regolamenti (giapponese e inglese)

Data di uscita: Maggio 2024

Non perdete l’occasione di preordinare il vostro copy di Final Fantasy 7 Remake: Materia Hunter Board Game e preparatevi a sfidare i vostri amici a caccia di Materia!

Addio Re BitTorrent: L’ascesa dei giganti dello streaming e del cloud

Un tempo dominatore incontrastato del traffico internet, BitTorrent ha ceduto il trono a nuovi giganti: lo storage cloud e YouTube. Negli ultimi vent’anni, il panorama digitale ha subito una metamorfosi: la condivisione peer-to-peer, un tempo regina con il suo 35% del traffico globale nel 2004, ha lasciato il passo alla comodità dello streaming.

L’avvento di YouTube, Netflix e TikTok ha soppiantato la pirateria: un declino graduale, iniziato due decenni fa, che segna la fine di un’era. BitTorrent, seppur ancora presente con il 4% del traffico fisso, è stato superato da app come FaceTime e Google.

Sulle reti mobili, la sua scomparsa è quasi totale. Eppure, BitTorrent non è ancora un fantasma: un manipolo di fedeli, tra cui accademici che condividono grandi dataset, alimenta la sua resistenza.

Sandvine, società di gestione della banda larga, prevede un futuro incerto per il Re decaduto. Il declino, seppur graduale, è costante e inarrestabile. Un’ombra di mistero aleggia sul suo destino, con il traffico nascosto dalle VPN che sfugge alle statistiche.

Ma una cosa è certa: l’epopea di BitTorrent volge al termine. Due decenni di dominio si tramutano in storia, lasciandoci con un quesito: il file Torrent più antico del mondo sopravvivrà all’oblio?

Un’epoca si chiude, un nuovo capitolo si apre. Lo streaming e il cloud regnano sovrani, mentre BitTorrent si ritira nell’ombra, pronto a diventare un cimelio della memoria digitale.

Tachyum Prodigy: il processore universale che rivoluzionerà il futuro

Addio a CPU, GPU e TPU separati! Il processore universale Tachyum Prodigy è pronto a cambiare le regole del gioco in fatto di tecnologia.

Un chip per tutto: Prodigy unisce le funzionalità di CPU, GPU e TPU in un’unica soluzione, offrendo prestazioni eccezionali per AI, HPC, cloud e metaverso.

Potenza e efficienza: Costruito con tecnologia a 5nm, Prodigy vanta fino a 128 core e una frequenza di 5,7 GHz, il tutto con un consumo energetico ridotto.

Memoria e connettività al top: Supporta fino a 32TB di RAM DDR5 e offre connettività PCIe 5.0 per trasferimenti dati velocissimi.

Prestazioni ineguagliabili: Un solo Prodigy può gestire modelli di intelligenza artificiale enormi, come ChatGPT4 con 1.7 trilioni di parametri, con un’efficienza senza precedenti.

Europa in prima linea: Il progetto Prodigy 2 è stato selezionato dall’IPCEI per fornire capacità di calcolo exa-scale all’Europa e supportare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

Un futuro rivoluzionario: Prodigy rappresenta una svolta epocale nel mondo dei semiconduttori, aprendo la strada a nuove possibilità innumerevoli per il futuro della tecnologia.

#TachyumProdigy #processoreuniversale #AI #HPC #cloud #metaverso #futurodellatecnologia

Il Confidential Computing, la tecnologia che protegge i dati nel cloud

Il mondo è sempre più digitalizzato e con esso cresce la quantità di dati sensibili che vengono scambiati e conservati online. Il cloud computing ha reso più facile e conveniente accedere a questi dati, ma ha anche introdotto nuovi rischi per la loro sicurezza.

Che cos’è il Confidential Computing?

Il Confidential Computing è una nuova tecnologia che mira a proteggere i dati nel cloud. Essa consente di elaborare i dati in modo sicuro, senza che questi siano accessibili a terzi, nemmeno al provider cloud stesso.

Come funziona il Confidential Computing?

Il Confidential Computing si basa sulla crittografia dei dati in hardware. I dati vengono crittografati prima di essere caricati sul cloud e decrittografati solo quando vengono elaborati. In questo modo, anche se un utente malintenzionato riuscisse ad accedere ai dati, questi sarebbero illeggibili.

Vantaggi del Confidential Computing

Il Confidential Computing offre numerosi vantaggi, tra cui:

  • Maggiore sicurezza dei dati: i dati sono protetti da accessi non autorizzati, anche da parte del provider cloud.
  • Maggiore conformità normativa: il Confidential Computing consente di soddisfare i requisiti di conformità normativa, come il GDPR.
  • Maggiore flessibilità: il Confidential Computing consente di elaborare i dati in cloud senza rinunciare alla sicurezza.

Esempi di utilizzo del Confidential Computing

Il Confidential Computing può essere utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, tra cui:

  • Il settore sanitario: il Confidential Computing può essere utilizzato per elaborare dati sensibili, come cartelle cliniche o dati genetici.
  • Il settore finanziario: il Confidential Computing può essere utilizzato per elaborare dati sensibili, come dati bancari o transazioni finanziarie.
  • L’intelligenza artificiale: il Confidential Computing può essere utilizzato per addestrare modelli di intelligenza artificiale su dati sensibili, senza doverli condividere con terzi.

Conclusione

Il Confidential Computing è una tecnologia emergente che ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui i dati vengono elaborati nel cloud. Offre una maggiore sicurezza, conformità normativa e flessibilità, rendendola una soluzione ideale per un’ampia gamma di applicazioni.

Replicate: AI per tutti senza barriere

Replicate sta semplificando l’esecuzione di modelli di intelligenza artificiale (IA) e di machine learning in modo facile. Fondata nel 2023 da Ben Firshman e Andreas Jansson, ex ingegnere di machine learning presso Spotify, Replicate offre un modo semplice per eseguire modelli di machine learning nel cloud, anche per coloro che hanno poca esperienza nell’IA e nel machine learning.

L’obiettivo principale di Replicate è superare le barriere tecniche che impediscono una diffusa adozione dell’intelligenza artificiale. Con l’IA che si evolve rapidamente, è diventato essenziale creare una libreria di modelli open source che i programmatori possano eseguire con poche righe di codice. Ecco dove entra in gioco Replicate. La piattaforma genera automaticamente un server API per modelli di machine learning personalizzati, distribuiti su un ampio cluster di unità di elaborazione grafica (GPU). L’utente viene fatturato solo per il tempo in cui viene eseguito il codice, in base al traffico generato.

Il cuore di Replicate è Cog, uno strumento open source che permette di creare modelli di machine learning in un contenitore standardizzato, che funziona su diversi sistemi operativi. Questo evita la necessità di gestire server Amazon Web Services o altre problematiche tecniche complesse. Replicate offre una libreria AI completa con modelli come Stable Diffusion, strumenti per creare e modificare video, modelli per migliorare la risoluzione delle immagini e strumenti per la conversione di testo in immagini e viceversa.

La piattaforma Replicate consente di implementare rapidamente e senza problemi modelli di intelligenza artificiale generativa, sia utilizzando la libreria Python proprietaria, sia utilizzando l’API del modello scelto. Cog semplifica la scrittura di Dockerfile e la definizione degli ambienti, automatizzando il progetto e generando uno schema OpenAPI.

Replicate offre anche un vantaggio significativo: essendo open source, è accessibile a tutti e può essere utilizzato gratuitamente per provare l’interfaccia web e le API. Successivamente, è necessario collegare una carta di credito per pagare in base al tempo di esecuzione dei modelli, che varia a seconda dell’hardware utilizzato. I prezzi vanno da 0,012 dollari al minuto per un pacchetto con quattro CPU e 8 GB di RAM, a 0,138 dollari al minuto per un modello su GPU hardware Nvidia A100 con 40 GB di memoria video, 72 GB di RAM e 10 CPU.

Replicate è una soluzione accessibile e conveniente per l’esecuzione di modelli di intelligenza artificiale e di machine learning, rendendo l’IA accessibile a tutti, indipendentemente dalle competenze tecniche. La sua libreria AI completa e la natura open source la rendono una scelta interessante per aziende di qualsiasi dimensione.

now.gg: arriva la rivoluzione cloud nel mobile gaming!

Now.gg, società di cloud mobile, ha lanciato oggi una piattaforma cloud mobile per gli sviluppatori di giochi. La piattaforma mobile cloud Platform-as-a-Service (PaaS) di now.gg cambia drasticamente la portata, il potenziale e il modello di business per gli sviluppatori di giochi attraverso delle soluzioni per l’accessibilità, la condivisione e la monetizzazione. Già adottato dai principali sviluppatori di giochi come Perfect World, PerBlue e Lilith Games, il cloud mobile di now.gg mira a rivoluzionare il modo in cui gli sviluppatori di giochi per dispositivi mobili possono raggiungere nuovi utenti in tutto il mondo. Per la prima volta in assoluto, attraverso il cloud mobile now.gg gli sviluppatori di giochi possono offrire agli utenti finali la stessa grafica e le stesse elevate prestazioni indipendentemente dal dispositivo utilizzato, dal sistema operativo o dai limiti regionali. I giocatori possono finalmente giocare su qualsiasi dispositivo mobile o sistema operativo, condividere giochi istantaneamente sui canali social che già utilizzano ed effettuare acquisti in-game attraverso i canali di pagamento che già possiedono.

Oggi, quasi il 40% dei telefoni cellulari non è in grado di supportare e gestire i giochi più potenti e il 60% degli smartphone presenti sul mercato mondiale è di fascia media o bassa. Questo limita le capacità di calcolo e archiviazione necessarie per godere di un gioco al massimo delle sue possibilità. Questi limiti e problemi possono ora essere superati grazie a now.gg, piattaforma cloud che renderà così accessibili i giochi mobile a oltre un miliardo di possibili utenti.
Oltre a questo, now.gg rende i giochi immediatamente condivisibili attraverso il semplice click di un link. Basta scomodi download o lunghe installazioni. Gli utenti devono semplicemente cliccare su un link per giocare subito ed effettuare acquisti in-app. Facile, semplice e immediato.

È perfino possibile giocare su app di terze parti come Discord e Snapchat senza lasciare la piattaforma. Con 1,3 milioni di nuovi utenti che si iscrivono ai social media ogni giorno, gli sviluppatori di giochi possono quindi raggiungere un altro miliardo di giocatori mobile grazie alla condivisione dei loro giochi preferiti attraverso i propri canali social.

Gli sviluppatori di giochi possono monetizzare i loro nuovi utenti con il cloud mobile senza il vincolo delle carte di credito. Il 45% di tutti gli acquisti online viene effettuato tramite portafogli digitali e questo importo dovrebbe raggiungere il 51% entro il 2024. now.gg offre ai giocatori la libertà di effettuare transazioni attraverso i canali di pagamento digitale presenti già sul cloud, come portafogli digitali, criptovalute o ricariche di gioco. Ciò consentirà agli sviluppatori di attirare molti più nuovi utenti e anche di aumentare i loro margini.

Gli sviluppatori di giochi di tutto il mondo devono semplicemente portare i loro giochi sul cloud now.gg e pubblicare il link sui loro siti web per consentirne a tutti l’accesso immediato.

Now.gg consente agli sviluppatori di giochi per dispositivi mobili di acquisire un intero spettro di nuovi utenti che altrimenti sarebbero stati limitati dalle specifiche dei dispositivi e dell’app store”, ha dichiarato Rosen Sharma, CEO di now.gg“Il cloud mobile democratizza l’accesso ai giochi mobile, rimuovendo dall’esperienza di un nuovo gioco tutti i possibili attriti e le problematiche dovute ai requisiti del dispositivo. Questo apre una nuova era senza precedenti che dà la possibilità agli sviluppatori di giochi di acquisire un altro miliardo di giocatori su dispositivi mobili. La prossima generazione di giochi per dispositivi mobili è arrivata”.

Now.gg è la società di cloud mobile che sta cambiando l’esperienza di gioco per sviluppatori e consumatori di giochi. Con la prima piattaforma mobile a servizio per gli sviluppatori di giochi, now.gg consente alle comunità di gioco di giocare su qualsiasi dispositivo o sistema operativo, condividere i giochi istantaneamente sui loro canali social e effettuare transazioni in-game attraverso i canali di pagamento che già possiedono. Non più vincolato dai limiti geografici, dal dispositivo o altro, now.gg apre il mondo dei consumatori agli sviluppatori di giochi e sblocca flussi di entrate completamente nuovi.
Con sede nella Silicon Valley, now.gg condivide la società madre con game.tv, la più grande piattaforma di eSport mobile basata sull’intelligenza artificiale, e BlueStacks, la più grande piattaforma di gioco Android per PC e Mac. I principali sviluppatori di giochi come Perfect World, PerBlue e Lilith Games usano now.gg per deliziare il mondo con i loro giochi. Per ulteriori informazioni, visitate il sito now.gg.

Cos’è il Cloud Computing?

Il Cloud Computing rappresenta un grande cambiamento delle risorse IT. Ecco i principali vantaggi e i modelli di servizio.Se usi un servizio online per inviare posta elettronica, modificare documenti, guardare programmi TV, ascoltare musica oppure archiviare file, è il Cloud Computing che agisce dietro le quinte. Secondo il National Institute for Standards and Technology (NIST) il Cloud Computing è un insieme di servizi ICT disponibili on-demand o accessibili in modalità self-service tramite tecnologie Internet. È un modello di successo perché offre una nuova fruizione delle tecnologie ICT (Information & Communication Technology) basata su rapida scalabilità e misurabilità dei livelli di performance. I pagamenti si calcolano così in base ai consumi, la gestione interna dell’IT è più dinamica, e il time-to-market della digitalizzazione è stato notevolmente ridotto.

I principali vantaggi del Cloud Computing sono:
– agilità e flessibilità: Il Cloud è un ambiente ottimo per usufruire di metodologie Agile e DevOps e rendere l’azienda scalabile rispetto alle opportunità di business.
– diminuzione del time-to-market: Il personale IT non deve più preoccuparsi della gestione infrastrutturale.
– riduzione dei costi: Elimina i costi di gestione dell’infrastruttura e quelli di interruzione delle attività di business, ottimizzando la disponibilità degli asset nel medio-lungo periodo.
– sicurezza e affidabilità: Inoltre, è un modello lean basato sul servizio e diminuisce le percentuali di sovra-allocazione delle risorse.

Le modalità di erogazione dei servizi Cloud sono variegate e si selezionano a seconda delle necessità della corporate. Solitamente i modelli di servizio più diffusi sono i seguenti:
– SaaS, acronimo di Software as a Service, è un’applicazione fruibile direttamente via Internet, senza installazioni di software locale.
– PaaS, acronimo di Platform as a Service, è una piattaforma le cui componenti di base (sistema operativo, database) sono gestite dall’utente, mentre il fornitore si occupa dell’hardware.
– IaaS, acronimo di Infrastructure as a Service, è un’infrastruttura basata su hardware virtuale liberamente configurabile dall’utente, che il provider rende disponibile sul proprio hardware fisico.