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Nautilus: Un Adattamento TV di Jules Verne che Perde la Magia di Ventimila leghe sotto i mari

Nel panorama delle produzioni TV che tentano di portare in vita i classici della letteratura, Nautilus, la serie TV lanciata su Prime Video, si presenta come una delle più recenti reinterpretazioni della leggendaria figura del Capitano Nemo, il protagonista di Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne. Basata sul racconto delle origini di Nemo, questa serie non si limita a un semplice adattamento; piuttosto, cerca di rinnovare il mito e di rivivere la grandiosità della storia in un contesto moderno, ma purtroppo non senza delle ombre.

La genesi di Nautilus è tutt’altro che lineare. Originariamente pensata per Disney+, la serie ha subito una serie di colpi di scena dietro le quinte, culminati nell’abbandono del progetto da parte del colosso dello streaming. Tuttavia, il destino ha riservato una seconda chance per il capitano Nemo e il suo leggendario sottomarino, grazie all’acquisizione dei diritti da parte di AMC, un network rinomato per produzioni di qualità come The Walking Dead. L’accordo con Prime Video ha garantito la distribuzione in diverse nazioni, tra cui Italia, Gran Bretagna, Irlanda e Australia. Un cambio di rotta che ha dato nuova vita al progetto, ma che, purtroppo, non ha impedito che la serie incappasse in alcune scelte narrative discutibili.

La trama di Nautilus ruota attorno alla figura di Nemo, il quale, in questa versione, viene descritto come un uomo oppresso e schiavo della Compagnia britannica delle Indie orientali. Laddove il romanzo di Verne offriva una visione complessa di Nemo, con le sue radici anti-imperialiste e la sua lotta per la libertà, la serie riduce queste sfumature a un dramma semplice e forse troppo lineare, dove il Capitano Nemo è più un emarginato in cerca di vendetta che un uomo simbolo di speranza e sfida contro l’oppressione. Una scelta che, seppur interessante, rischia di appiattire la profondità del personaggio.

Inoltre, l’intento di spingere verso un’atmosfera drammatica, con conflitti psicologici e tensioni che si sviluppano troppo in fretta, finisce per erodere il potenziale della serie. Il senso di avventura e scoperta che permeava le opere di Verne è sostituito da un’immediata tensione narrativa che non lascia spazio alla meraviglia delle esplorazioni oceaniche. Non c’è più la meraviglia di un viaggio sottomarino nel cuore di un mondo misterioso, ma un dramma di vendetta che travolge un po’ troppo velocemente i personaggi e la loro evoluzione.

La produzione, che può contare su un cast di tutto rispetto – da Shazad Latif a Georgia Flood, passando per la partecipazione di star come Richard E. Grant e Anna Torv – si distingue per l’impegno visibile, ma la sceneggiatura a tratti troppo frettolosa e la riscrittura di alcune dinamiche, sebbene comprensibile nell’intento di modernizzare, rischiano di compromettere l’eredità del materiale originale. È chiaro che c’era la volontà di rendere Nautilus un prodotto fresco e appetibile per il pubblico odierno, ma il risultato finale lascia qualche perplessità.

Dal punto di vista estetico, la serie riesce comunque a restituire l’atmosfera cupa e misteriosa che si addice alla leggenda di Nemo e del suo Nautilus, ma il richiamo all’immaginario di Verne, seppur presente, non riesce mai a risuonare con la stessa potenza del romanzo. La stessa compagnia delle Indie Orientali, nemico storico di Nemo, viene descritta con tratti un po’ troppo generici, quasi come se mancasse quel carattere storico e filosofico che il romanzo di Verne aveva saputo ben incapsulare.

Nautilus rappresenta dunque un’ottima occasione mancata. Nonostante le buone intenzioni e le potenzialità del materiale originale, la serie si perde in una trama che fatica a mantenere viva la magia della narrazione di Verne. Le avventure sottomarine, che erano il cuore pulsante del libro, si trasformano in un dramma di vendetta e sopraffazione che perde la sua epicità. È un adattamento che riscrive la storia ma, purtroppo, dimentica di onorare l’essenza di ciò che ha reso Ventimila leghe sotto i mari un capolavoro. Se, da un lato, questa serie offre uno spunto per nuove generazioni, dall’altro manca di quella profondità che avrebbe potuto rendere giustizia all’immensità della narrazione di Verne. In conclusione, Nautilus potrebbe essere un buon punto di partenza per avvicinare i più giovani a un classico della letteratura, ma è lontana anni luce dall’essere l’adattamento che i fan di Verne avrebbero sperato.

La Lega degli Straordinari Gentlemen: una graphic novel che mescola storia, letteratura e fantasia

La celebre opera di Alan Moore e Kevin O’Neill, pubblicata nel 1999 dalla DC Comics, racconta le avventure di un gruppo di personaggi leggendari al servizio della Corona britannica, alle prese con nemici di ogni tipo.

Nel 1898, il mondo è sull’orlo di una guerra globale, scatenata da un misterioso criminale noto come il Fantasma. Per contrastare i suoi piani, il governo britannico recluta una squadra di individui eccezionali, dotati di abilità straordinarie o provenienti da opere letterarie famose. Si tratta della Lega degli Straordinari Gentlemen, composta da:

  • Mina Murray, la protagonista di Dracula di Bram Stoker, che dopo essere stata morsa dal conte è diventata una vampira;
  • Allan Quatermain, l’eroico cacciatore di elefanti e tesori, creato da H. Rider Haggard in Le miniere di re Salomone e altri romanzi;
  • Il Capitano Nemo, il geniale inventore e comandante del sottomarino Nautilus, apparso in Ventimila leghe sotto i mari e L’isola misteriosa di Jules Verne;
  • Il Dr. Jekyll, lo scienziato che ha scoperto una formula per trasformarsi nel mostruoso Mr. Hyde, ispirato al romanzo di Robert Louis Stevenson Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde;
  • L’Uomo Invisibile, il risultato di un esperimento fallito di un giovane scienziato, basato sul personaggio di H. G. Wells.

La Lega, guidata da Mina Murray, si imbarca sul Nautilus e intraprende una serie di missioni pericolose e avventurose, che la porteranno ad affrontare:

  • Un signore del crimine asiatico, che si rivelerà essere il malvagio dottor Fu Manchu, il nemico giurato di Sir Denis Nayland Smith, un personaggio dei romanzi di Sax Rohmer;
  • Il loro stesso mandante, che si scoprirà essere il professor Moriarty, l’arcinemico di Sherlock Holmes, creato da Arthur Conan Doyle;
  • Gli alieni della Guerra dei Mondi, i marziani che invadono la Terra con i loro tripodi, descritti da H. G. Wells nel suo celebre romanzo;
  • Un occultista intento a portare sulla Terra l’Anticristo, che si rivelerà essere Aleister Crowley, il famoso mago e scrittore, fondatore della filosofia di Thelema.

Nel corso dei racconti, che si spostano in tempi sempre più moderni, si uniranno alla Lega altri personaggi, come:

  • Orlando, l’immortale e bisessuale protagonista del romanzo di Virginia Woolf Orlando: una biografia;
  • Ayesha, la regina immortale di una civiltà perduta, nota anche come Lei, dal romanzo di H. Rider Haggard;
  • Harry Potter, il mago orfano creato da J. K. Rowling, che si rivelerà essere il vero Anticristo.

La Lega degli Straordinari Gentlemen è una graphic novel che rielabora in chiave ironica e fantasiosa un secolo di storia e letteratura britannica e cultura internazionale, con numerosi riferimenti e citazioni. L’opera è stata apprezzata dalla critica e dal pubblico per la sua originalità e il suo stile, che mescola azione, umorismo, horror e fantascienza.

Dal primo volume della serie è stato tratto nel 2003 un film, intitolato La leggenda degli uomini straordinari, diretto da Stephen Norrington e interpretato da Sean Connery nel ruolo di Allan Quatermain. Il film, però, non ha avuto molto successo e ha ricevuto critiche negative, sia dal pubblico che dagli autori della graphic novel, che hanno rinnegato la trasposizione. Recentemente, la piattaforma Hulu ha annunciato di aver acquisito i diritti per una nuova versione cinematografica dell’opera, ma non si hanno ancora dettagli sul progetto.

Il Nautilus e il suo Equipaggio ne Il mistero della pietra azzurra

In un’epoca di scoperte scientifiche e meraviglie tecnologiche, si dipana una storia avventurosa che potrebbe essere uscita direttamente dalle pagine di un romanzo di Jules Verne. La serie televisiva anime “Nadia – Il mistero della pietra azzurra” ci trasporta in un mondo di mistero e meraviglia, prodotto dallo studio Gainax e diretto da Hideaki Anno, al suo esordio come regista di una serie televisiva.

L’Origine del Mistero

La genesi di questa epica avventura risale agli anni ’70, quando il giovane Hayao Miyazaki venne incaricato dalla casa di produzione Toho di sviluppare idee per nuove serie televisive. Uno dei concept creati fu “Il giro del mondo sotto ai mari,” ispirato ai romanzi “Due anni di vacanze” e “Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne. In questa visione, due giovani protagonisti in fuga dai malvagi si imbattono nel sommergibile Nautilus, dando inizio a un viaggio straordinario sotto la guida del misterioso Capitano Nemo. Sebbene la serie non venne realizzata all’epoca, gli elementi di questo progetto vennero conservati e riutilizzati in opere successive, come “Conan il ragazzo del futuro” e “Laputa – Castello nel cielo.” Quando “Nadia – Il mistero della pietra azzurra” venne finalmente alla luce, portava con sé l’influenza di Miyazaki, pur non essendo direttamente ispirato ai suoi lavori.

Il Leggendario Nautilus

Il Nautilus, cuore pulsante della serie, è un immaginario sottomarino nucleare, concepito e comandato dal Capitano Nemo. Questo straordinario vascello, lungo 132 metri e costruito con una speciale lega al Titanium, può navigare nelle profondità marine e viaggiare nello spazio, dotato di una velocità di circa 108 nodi e armato di missili e siluri. Il Nautilus è una meraviglia della tecnologia, un baluardo contro le forze oscure di Neo Atlantide.

Il Nuovo Nautilus

L’Iridium, noto anche come il Nuovo Nautilus, è un incrociatore da battaglia pesante il cui scopo principale è proteggere le rotte della flotta di astronavi proveniente da M33. Dotato di un motore a fusione nucleare, l’Iridium sviluppa un’energia immensa, superiore persino al suo leggendario predecessore, con torrette laser e scudi energetici.

Gli Intrepidi del Nautilus

A bordo del Nautilus troviamo una colorata schiera di personaggi, ciascuno con il proprio ruolo nell’epica avventura:

  • Elusys Ra Arwol, il Capitano Nemo: Antico re della città di Tartesso, Nemo è un uomo tormentato dal suo tragico passato, opposto al malvagio Gargoyle. La sua fiducia nell’umanità e nella natura lo rende l’antitesi perfetta del suo nemico. La sua malinconia si riflette nei momenti in cui suona l’organo, mentre guida con determinazione il Nautilus contro Neo Atlantide.
  • Electra, la Fiera Guerriera: Medina Ra Lugensius, conosciuta come Electra, è una donna forte e determinata, sopravvissuta alla distruzione di Tartesso. Cresciuta da Nemo, sviluppa un amore profondo per lui e una gelosia verso chiunque cerchi di avvicinarsi troppo. Alla fine, il suo amore e il suo sacrificio la rendono un personaggio complesso e affascinante.
  • Echo Villan e Icolina: Echo, giovane addetto al sonar, trova l’amore nell’infermiera di bordo Icolina, con la quale si sposa alla fine della serie. La loro storia d’amore aggiunge un tocco di tenerezza all’epica avventura.
  • Il Saggio Macchinista: L’anziano capo macchinista, amico fidato di Nemo, è la spina dorsale tecnica del Nautilus, garantendo il funzionamento impeccabile del sommergibile.
  • Il Timoniere e il Medico di Bordo: Il timoniere, un uomo forte e atletico, insieme al suo collaboratore pallido e scherzoso, manovra il Nautilus con destrezza. Il medico di bordo, Dengil Echino, è estremamente protettivo nei confronti della nipote Icolina e si assicura che tutti a bordo ricevano le cure necessarie.

L’Impronta di Jules Verne

Nadia – Il mistero della pietra azzurra” è più di una semplice serie animata; è un omaggio alla visione avventurosa e alla fantasia di Jules Verne. Il Capitano Nemo, il Nautilus, e le avventure sottomarine e interplanetarie riecheggiano le opere di Verne, portando il pubblico in un viaggio straordinario attraverso mari inesplorati e terre misteriose. La serie cattura l’essenza dell’esplorazione, del mistero e dell’ingegno umano, rendendola un’epica avventura degna di essere raccontata.

Submarine 2020: il pub Ventimila Leghe sotto i Mari

Submarine 2020 è un pub di Roma in Via Rodi 17: perché ne parliamo in un magazine “nerd”? Perché nella geniale idea di Alessia, questo pub non è un semplice “locale” ma una vera e propria esperienza scenografica all’interno di un sommergibile che strizza l’occhio al mitico Nautilus di Ventimila Leghe sotto i mari di Jules Verne. A metà tra l’estetica steampunk con richiami precisi che evocano l’atmosfera dei ponti dei leggendari u-boat della WWII. Submarine 2020 è un luogo nuovo, non scontato, ricco di creatività e collezioni originali.

Questa birreria nasce con forza dalla parola “passione”, la passione ardente di Alessia, classe ’77, e di suo marito che hanno iniziato questo progetto nel 2020 con tanti “stop and go” dovuti alla situazione pandemica mondiale. La giovane imprenditrice ha rilevato uno storico bar del quartiere Prati, chiuso ormai da alcuni anni con l’obiettivo ambizioso di realizzare un locale “diverso dagli altri” con un’atmosfera raccolta, appagante e originale. Dopotutto le mura del caffè originale ben si prestavano all’idea di sommergibile, essendo la pianta del locale, di per sé, “stretta e lunga”.

Cercando ispirazione, Alessia e suo marito si sono lasciati guidare dalle proprie passioni: lui è un noto collezionista di orologio militari della Seconda Guerra mondiale innamorato dei grandi “Assi” del conflitto, gli eroi di entrambe le fazioni, noti per il loro coraggio che supera di gran lunga la loro ideologia, stimati per le loro gesta anche dalla fazione nemica. Poi si sono imbattuti, nelle loro ricerche, nella ricostruzione del Sommergibile Aquila IV all’interno del parco Cinecittà World di Roma (ovvero l’originale U-571 del film riportato a nuova vita grazie allo storytelling dei creativi del parco guidati … ehm, dal sottoscritto!) e di un pub “Submarine” in Romania creato dai designer Tohotan Alessandro e Zoltan Zelenyak del 6th Sense Interior.

L’idea era dunque nata: trasportare gli avventori in un vero e proprio sottomarino, ora si doveva realizzare! La coppia di Roma si è messa a cercare pezzi originali di veri sommergibili del secondo conflitto globale unitamente a vario materiale bellico recuperato da collezionisti in mezza Europa. Partendo da questi memorabilia, una vera e propria “collezione” degna di un museo, ha acquisito ricostruzioni fedeli e, soprattutto, grazie alla loro creatività ha realizzato ambienti scenografici originali resi ancor più “magici” grazie al suggestivo sistema di illuminazione (realmente un’opera d’arte di riuso “creativo dei materiali”). Ad esempio sono geniali gli accessi della “ritirata” (i bagni, per intenderci) che riproducono perfettamente le porte a tenuta stagna dei sommergibili: Alessia e il marito sono partiti da normali ante allo stato grezzo e le hanno lavorate sapientemente per ricreare una texture verosimile in ottone arrugginito sulle quali hanno aggiunto un volantino / manopola di tipo idraulico (quello delle fognature) così da renderlo credibile per gli ospiti.

Come capirete, la realizzazione di questo “Submarine 2020” è stata una vera avventura, metafora perfetta del coraggio degli eroi citati nel locale, i grandi sommergibilisti che pur vivendo in condizioni difficili sono riusciti a compiere gesta leggendarie superando ogni difficoltà.

Ma una birreria non è tale senza, ovviamente, la Birra… E l’offerta del Submarine 2020 ha veramente la B maiuscola! La selezione delle bevande è molto ricercata e non scontata, marchi belgi, irlandesi e italiani rari e entusiasmanti (in particolare le IPA sono tutte da provare!). Similmente, la scelta del food è frutto di una ricerca unica con prodotti sostenibili e estremamente gustosi, basta provare i taglieri di salumi e di formaggi per capire che non si tratta “del solito” cibo da pub: una vera leccornia! Così come i panini, gustosi, con carne selezionata e pane fatto appositamente per il locale da un mastro fornaio, veramente a km0! Da sottolineare anche i piatti di ispirazione messicana che mettono il fuoco nel palato, facendo battere il cuore anche al più glaciale Capitano Nemo.

Il locale, che ha aperto da qualche mese, si sta preparando per offrire un palinsesto di iniziative molto ricco e variegato anche – e soprattutto – dedicato al popolo nerd come reading, serate culinarie speciali tematiche, gaming night in collaborazione con importanti associazioni di settore.

Submarine 2020 è stata una scoperta, un’esperienza, un’avventura “sotto il mare”. Entrando nel locale si apprezza il gusto e la creatività, l’idea e lo storytelling originale per un’esperienza inedita per Roma realizzata dalla passione meravigliosa di una coppia di giovani sognatori!

Mollate gli Ormeggi, la rotta verso la il gusto è impostata, basta scendere Ventimila leghe sotto i mari!

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Nadia: Il Mistero della Pietra Azzurra – Un Capolavoro Senza Tempo dell’Animazione Giapponese

Nel vasto oceano degli anime, pochi titoli riescono a mantenere la propria rilevanza anche a decenni di distanza dalla loro prima messa in onda. Nadia: Il Mistero della Pietra Azzurra, noto in Giappone come Fushigi no Umi no Nadia, è uno di questi gioielli, una serie che ha conquistato il cuore di milioni di spettatori e si è guadagnata un posto d’onore tra i capolavori dell’animazione.

Un Lancio Memorabile e il Successo di Gainax

La serie debuttò il 13 aprile 1990 sull’emittente giapponese NHK e proseguì fino al 12 aprile 1991, trasmessa ogni venerdì sera. In quegli anni, la Gainax, lo studio dietro la produzione, era ancora giovane e in difficoltà economiche. Grazie al successo di Nadia, però, riuscì a risollevarsi, preparando il terreno per future opere rivoluzionarie come Neon Genesis Evangelion. La serie vinse anche il prestigioso premio di “Personaggio Favorito” sulla rivista Animage, spodestando nientemeno che Nausicaä di Hayao Miyazaki, un’impresa epocale.

Origini e Influenze Verniane

La storia di Nadia trae ispirazione dal romanzo di Jules Verne Ventimila leghe sotto i mari. Ambientata nel 1889, durante l’Esposizione Universale di Parigi, la trama segue le avventure di Jean, un giovane inventore, e Nadia, un’acrobata orfana dalla pelle scura che custodisce un misterioso amuleto blu. In fuga da un gruppo di malintenzionati e dal temibile Gargoyle, leader dei Neo-Atlantidei, i protagonisti si imbarcano a bordo del sottomarino Nautilus, comandato dal leggendario Capitano Nemo.
La serie combina abilmente elementi di avventura, fantascienza steampunk e temi ecologici, offrendo una narrazione stratificata che può essere apprezzata sia da un pubblico giovane che da spettatori adulti. Il mix di riferimenti letterari e temi universali ha reso Nadia una pietra miliare dell’animazione.

Un Progetto Che Sfiora la perfezione

Non tutti sanno che l’idea originale di Nadia nacque negli anni ’70 da una proposta di Hayao Miyazaki per un lungometraggio. Sebbene la Toho non portò avanti il progetto, la NHK lo riprese alla fine degli anni ’80, affidandolo alla Gainax e a Hideaki Anno, il regista che avrebbe poi rivoluzionato l’industria con Evangelion. Il risultato fu una serie che racchiude lo spirito delle opere ghibliane senza esserne una copia, mostrando già allora l’abilità di Anno nel creare mondi complessi e narrativamente potenti.
Lo stile visivo, curato da Yoshiyuki Sadamoto, offre un’estetica ricca di dettagli steampunk, resa ancora più affascinante dall’ambientazione ottocentesca e dal design unico dei personaggi. Il Nautilus, il leggendario sottomarino del Capitano Nemo, è un’icona dell’animazione, simbolo della dualità tra progresso e pericolo.

Un Viaggio Tra Mistero, Tecnologia e Natura

La trama intreccia riferimenti a Verne con tematiche profonde: il rapporto tra tecnologia e natura, l’ecologismo, e la critica all’ambizione umana. Nadia non è solo una storia di avventura, ma un racconto poliedrico che esplora il significato della perdita, il desiderio di appartenenza e la lotta contro l’oppressione.
Il legame tra Nadia e Jean, un giovane inventore, dà vita a una dinamica avvincente che fonde avventura, crescita personale e scoperta. I due si trovano coinvolti in un intricato gioco di potere, minacce globali e scoperte straordinarie, incontrando lungo il cammino nemesi memorabili come  malvagio Gargoyle, leader dei Neo-Atlantidei.
Accanto ai due protagonisti troviamo personaggi secondari iconici come Marie e il leoncino King,  il trio comico Grandis, Hanson e Sanson, che, da antagonisti maldestri, si trasformano in alleati preziosi, e il Capitano Nemo, figura enigmatica e carismatica che incarna il cuore morale della serie.

Un Successo Senza Confini

Nadia ha lasciato un’impronta indelebile non solo in Giappone, ma anche a livello internazionale. In Italia, Nadia arrivò con un doppiaggio fedele all’originale giapponese e una colonna sonora memorabile. Nonostante l’accoglienza positiva, la serie non ebbe una grande diffusione televisiva, probabilmente a causa di una programmazione errata che sottovalutò il suo target ideale. Tuttavia, il pubblico italiano affezionato continua a ricordarla con grande affetto.
L’opera non si è limitata alla serie TV: un lungometraggio successivo tentò di capitalizzare sul successo, ma fu ampiamente criticato dai fan per la scarsa qualità narrativa e tecnica. Nonostante ciò, la serie rimane un punto di riferimento nell’animazione, influenzando generazioni di spettatori e creatori.

Perché Riscoprire Nadia Oggi?

Se siete amanti dell’animazione giapponese e non avete ancora visto questo gioiello, ora è il momento perfetto per colmare questa lacuna. Nadia: Il Mistero della Pietra Azzurra non è solo un anime, ma un viaggio emotivo, un’avventura epica e una riflessione profonda sul nostro mondo e sulle nostre scelte. Tra i punti di forza di Nadia c’è la sua capacità di affrontare temi complessi, come la tecnologia contro la natura, l’ambizione umana e la perdita dell’innocenza, mantenendo un equilibrio perfetto tra intrattenimento e profondità. Tuttavia, il successo non fu privo di difficoltà. Il fatto che Nadia fosse una protagonista di colore inizialmente lasciò perplessi molti spettatori giapponesi, ma il suo carisma e la qualità della serie conquistarono rapidamente il pubblico. A oltre trent’anni dalla sua uscita, rimane un classico intramontabile che continua a ispirare creatori e spettatori. Se non l’hai mai visto, è il momento perfetto per immergerti nel misterioso mare blu di Nadia.
Cosa aspettate? Il mare misterioso vi chiama!
Ecco alcune cosplayer italiane e internazionali che hanno dedicato la loro creatività a questa serie

SteamPunk: Amici a Vapore

Come sapete, Satyrnet è molto attento e orgoglio del mondo dell’associazionismo e del fandom italiano: riteniamo infatti che proprio in questi ambienti si celi tanta creatività artistica e voglia di proporre idee sempre nuove. Proprio per questo, oggi vi presentiamo il nuovo album di Satyrnet dedicato allo SteamPunk: un modo divertente per promuovere le vostre associazioni, gruppi o pagine “mettendoci la faccia” … o meglio il vestito! Se avete un outfit o un costume in stile vittoriano inviateci la vostra foto direttamente utilizzando i messaggi della pagina!

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1150235381669928.1073741846.163102730383203

Lo Steampunk è una visione estetica che descrive la tecnologia e la fantascienza con un’atmosfera in stile vittoriano. Un fenomeno estremamente di moda che prende le sue radici dall’universo letterario creato da Jules Verne e che è stato recentemente riportato in agenda da film come Hugo Cabret di Martin Scorsese, videogiochi, fumetti e una serie di eventi Entertainment internazionali. Ingranaggi, oggetti meravigliosi e improbabili, macchine volanti, robotica e tanto “vapore” sono gli ingredienti fondamentali di questa estetica di cui l’esempio più famoso è proprio il sommergibile Nautilus del Capitano Nemo in “Ventimila leghe sotto i mari”

La leggenda degli uomini straordinari

La leggenda degli uomini straordinari è un film diretto da Stephen Norrington e basato sul fumetto di Alan Moore La Lega degli Straordinari Gentlemen. Il film racconta le avventure di una squadra di personaggi letterari famosi, come Allan Quatermain, il Capitano Nemo, Dorian Gray, il Dr. Jekyll e Mr. Hyde, che devono fermare un misterioso nemico che vuole scatenare una guerra mondiale.

I membri del cast del film “La leggenda degli uomini straordinari” sono: Sean Connery: Allan Quatermain, il famoso avventuriero e cacciatore di tesori; Naseeruddin Shah: Capitano Nemo, il geniale inventore e comandante del sottomarino Nautilus; Peta Wilson: Mina Harker, la vampira e scienziata che ha avuto una relazione con Dracula; Tony Curran: Rodney Skinner, l’uomo invisibile che ha rubato la formula di Griffin; Stuart Townsend: Dorian Gray, l’immortale e affascinante gentiluomo che nasconde un terribile segreto; Shane West: Tom Sawyer, l’agente segreto americano che collabora con Quatermain; Jason Flemyng: Dr. Henry Jekyll/Mr. Edward Hyde, il dottore afflitto da una doppia personalità.

Nel 1899, il mondo è minacciato da un misterioso criminale chiamato il Fantasma, che vuole scatenare una guerra mondiale con i suoi attacchi terroristici. Per fermarlo, il governo britannico recluta una squadra di personaggi straordinari, Insieme, dovranno affrontare le insidie e i tradimenti del Fantasma, che si rivelerà essere un vecchio nemico di uno di loro.

Il film ha una premessa interessante e originale, che mescola elementi fantastici, storici e avventurosi, e offre una buona dose di azione e intrattenimento. Tuttavia, il film non riesce a sfruttare appieno il potenziale della sua fonte e dei suoi protagonisti, e risulta superficiale, prevedibile e poco coinvolgente. La sceneggiatura è debole e confusa, i dialoghi sono banali e forzati, i personaggi sono poco approfonditi e caratterizzati, e gli effetti speciali sono scadenti e datati.

Il film è stato un flop di critica e pubblico, e ha segnato il ritiro dalle scene di Sean Connery, che interpreta il ruolo di Allan Quatermain. Connery è l’unico attore di rilievo del cast, e il suo carisma e la sua esperienza non bastano a salvare il film. Gli altri attori sono poco convincenti e poco affiatati, e i loro personaggi sono ridotti a stereotipi e caricature. La leggenda degli uomini straordinari è un film che delude le aspettative e che non rende giustizia al fumetto di Moore, che era molto più ricco, intelligente e originale. Il film è un esempio di come una buona idea possa essere sprecata e trasformata in un prodotto mediocre e dimenticabile.