Ginga Sengoku Gun’yūden Rai. La leggenda degli eroi delle guerre galattiche

“Alla fine di questa guerra nessuno, tra alleati e nemici ignorerà il mio nome Ryuga Rai”

Valutando gli innumerevoli Poiane della mia collezione e utilizzando la mia memoria eidetica su questi argomenti, stavo ripensando alle varie opere giunte nella nostra italica penisola e poi andate nel dimenticatoio, la mia scelta per il servizio di oggi è caduta su uno che per me è uno dei capolavori del Mangaka Joji Manabe,

Già conosciuto nel nostro paese per lavori come l’ormai introvabile Outlanders, l’inossidabile Drakun e l’ironico Capricorn, facendo alcune ricerche nei mercatini dell’usato o in fiere del settore, possiamo goderci anche questa sua fatica: Rai la leggenda degli eroi delle guerre galattiche (Ginga Sengoku Gun’yūden Rai)

Questo manga, è molto apprezzabile sia dal punto di vista del tratto, volti ben definiti, sia quelli umani che quelli di animali antroporfizzati, firma tipica di Manabe che utilizza sia personaggi umani che animali umani come Myazaki gli scontri spaziali tra enormi astronavi sono molto ben caratterizzati fondendo una tecnologia futuristica, fusa a vascelli in stile seconda guerra mondiale, invece di cannoni laser, abbiamo torrette che sparano proiettili e invece di essere guidate da tecnologiche plance di comando come in Star Trek, abbiamo un classico timone in stile marinaresco, vi sono poi scontri corpo a corpo tra samurai, invece di vedere truppe in stile Space Marines o Fanteria dello Spazio una perfetta fusione tra Fantascienza e classico cappa e spada. Non mancano le belle ragazze; e la trama è molto ricca di eventi, che mescola azione e l’avventura con gli intrighi politici di palazzo e innumerevoli colpi di scena, oltre a citazioni tratte da storie e leggende del medioevo giapponese e cinese.

La storia

Dopo quasi trecento anni di sagge guida da parte dell’Impero Sacro, il dominio galattico è caduto nel caos più completo. La morte dell’ultimo imperatore senza eredi diretti ha portato tutti i signori feudali degli stati del cielo del nord e del cielo del sud a avviare una lunga e sanguinosa guerra per il potere, poiché non esiste più una guida centrale.

Tra questi signori c’era Hiki Danjyo, un ex generale dell’antico impero, che, dopo aver consolidato e ampliato le sue forze, partì alla conquista dell’intera galassia sotto la sua bandiera. La sua straordinaria superiorità militare sconfisse quasi tutti gli stati del cielo del nord, ma l’ultimo a resistere era lo stato di Sutara, governato da Aso Shuzen.

Per muovere contro gli stati del sud, era necessaria l’unificazione degli stati del nord. Durante l’ultima offensiva contro il castello di Sakura, il soldato Ryuga Rai, proveniente dalle forze dello stato di Gojyo governato da Hiki Danjyo, affrontò Aso Shuzen e lo uccise durante l’assalto.

Durante i festeggiamenti per la vittoriosa campagna di unificazione degli stati del nord, comparve la principessa Shimon, figlia del defunto Shuzen e ultima discendente della famiglia imperiale. Dopo un fallito tentativo di uccidere Hiki Danjyo, fu presa in custodia dallo stesso.

Rai irruppe nella sala dei festeggiamenti per conferire con Danjyo, poiché riteneva inadeguata la compensazione data alle famiglie dei caduti della sua divisione. Nonostante rischiasse punizioni severe, riuscì ad affrontare il generale Gaira ma fu sconfitto. Fortunatamente, venne salvato dall’intervento della generalessa Roha e della principessa Reira.

Ma le sorprese non finirono qui. Mentre tutti festeggiavano la vittoria, una forza d’assalto guidata da Dokuganryu Masamune, governatrice dello stato di Chi dei cieli del sud, fece irruzione nel castello e affrontò personalmente Hiki Danjyo. Rai riuscì a fermarla prima dell’attacco fatale. Nonostante l’attacco fosse stato respinto, la sfida era stata lanciata: “Chi vorrà regnare sulla galassia dovrà prima sconfiggere gli stati del cielo del sud”.

Danjyo accettò la sfida e preparò in breve tempo una forza di invasione per gli stati del sud. Rai, grazie all’aiuto della generalessa Roha, ottenne il comando della 4077ª divisione corazzata pesante come forza di avanguardia. Nel frattempo, la principessa Shimon chiese a Danjyo di sposare il guerriero più valoroso di questa campagna.

La campagna di invasione sembrava procedere abbastanza bene. Le forze di Hiki Danjyo riuscirono a conquistare il pianeta Zaoto, essenziale per la conquista degli stati del sud. Tuttavia, Zaoto si rivelò una trappola ideata da Masamune. Le armate di Rai e del generale Roha si trovarono in trappola senza scorte di cibo e munizioni, a merce delle armate degli stati del sud.

Mentre Masamune si preparava a negoziare con le armate di Gojyo, Roha e i suoi generali, inclusi Rai, radunarono le loro forze e sfondarono il blocco. Rai si offrì volontario per proteggere la retroguardia di Roha durante l’assalto.

I cieli dello spazio si tinsero di rosso mentre le armate si scontravano nelle possenti navi da guerra. Mentre le truppe di Gojyo si ritiravano sotto la pressione dell’esercito di Masamune, Rai rimaneva indietro per difendere Roha e le sue truppe. Durante uno di questi scontri, la nave di Rai si scontrò con la nave di Masamune. Rai affrontò Masamune anche se ferito, ma la sua avversaria riuscì a fuggire. Roha giunse in soccorso di Rai, salvandolo.

Nonostante la trappola di Masamune non avesse ottenuto i risultati sperati, le armate di Gojyo furono sconfitte. Dopo aver rinforzato le difese dei territori di confine e “punito” gli ufficiali responsabili del fallimento della campagna, Danjyo dovette affrontare un tentativo di insurrezione interna guidata da ex ministri del vecchio regime imperiale, ma riuscì a sedarla con l’aiuto di Rai. Anche Masamune dovette sedare un tentativo di ribellione dello stato alleato con gli stati del sud, ma ciò portò solo all’assorbimento dei territori da parte dello stato di Chi, rendendo Masamune più forte rispetto agli altri stati.

Nonostante la sconfitta delle armate di Gojyo, Danjyo mantenne la promessa fatta alla principessa Shimon, dando in sposa sua figlia al più valoroso dei suoi guerrieri: Rai.

Nonostante la galassia vivesse ancora in uno stato di guerra, vi erano anche momenti di pace temporanei. Danjyo organizzò un sontuoso banchetto per sigillare la tregua con Masamune e l’alleanza degli stati del sud, e per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Tutti gli avversari furono invitati, ma era chiaro che prima o poi una delle fazioni avrebbe ripreso ostilità per la conquista della galassia.

Mentre tutti aspettano gli avvenimenti, la sete di potere delle armate di Gojyo e dei suoi alleati deve momentaneamente arrestarsi causa di una grave malattia del supremo Danjyo, che pian piano lo debilita sia nel corpo che nello spirito.

Ma prima di morire egli affida a rai il comando del corpo d’armata della sua guardia personale (5 divisioni per un totale di 100’000 uomini) ed anche il compito di dover proteggere sua figlia la principessa Reira, di malavoglia rai acconsente al nuovo compito.

Oltre a ciò Danjyo affida al suo consigliere Ryosai le sue ultime volontà, che alla sua scomparsa l’erede designata degli stati del cielo del nord con tutti i suoi alleati passi nelle mani della stessa masamune, ma qualcuno trama nell’ombra. Tornato nel suo castello Ryosai e tutta la sua famiglia ed i suoi servitori vengono uccisi ed il testamento di Danjyo distrutto dalla principessa Reira e dalla sua guardia personale; avendo seguito di nascosto la conversazione dei due e non essendone contenta aveva cercato di porvi rimedio.

Alla notizia della morte del suo più fidato consigliere il cuore di Danjyo non riesce a reggere alla nuova emozione e così muore lasciando la galassia nuovamente nel caos.

Per far fronte alla nuova crisi i ministri ed i generali Gaira, Homei, Gen’I e Roha prendono il comando degli stati del cielo del nord, iniziando a sedare i primi focolai di rivolta.

Con il succedersi degli eventi, a rai gli viene affidato il comando ed titolo di signore del pianeta di Nankeiro, ultimo avamposto degli stati del cielo del nord al confine con gli stati del cielo del sud. Arrivato sul pianeta rai si scontra con l’attuale reggente del pianeta, un individuo vile e corrotto che non riconoscendo la nuova autorità di rai non vuol cedere le redini del potere, decretando così la sua fine.

Installandosi in questo modo Rai fa capire anche non solo ai burocrati corrotti ma anche ai mercanti disonesti che da oggi Nankeiro non è più al comando di un debole ma di una tigre.

Intanto anche su Buoto capitale dello stato Gojyo fulcro degli stati del cielo del nord, c’è aria di complotto, infatti il generale Gaira alleatosi con la principessa Reira, insorge contro gli altri generali e con il consiglio dei ministri eliminandoli uno ad uno, tranne il generale Roha che avendo sempre avuto un debole per lei, le salva la vita nominandola suo consigliere e generale.

Dopo aver insediato sul trono di Buoto la principessa Reira, Gaira prende il titolo di comandante supremo di tutte le armate.

La notizia della presa di potere di Gaira giunge su Nankeiro dove un rancoroso rai accoglie l’avvenimento con astio e rabbia per non essersi trovato al fianco di Roha, e manifestando così davanti ai suoi uomini che prima o poi sarà lui a riuscire dove Danjyo ha fallito, ovvero la conquista dell’intera galassia.

Con il potere del nord ancora vacillante Masamune coglie l’occasione per invadere Gojyo con le sue armate, sperando in un facile conquista. Ma mentre tutto sembra andare per il meglio, ecco che grazie ad un apparente sotterfugio ordito da Rako signore dello stato di Ren dei cieli del sud e da Gai’En fratello di Gaira e suo consigliere, fingendo di sedare un colpo di mano insidiano sul trono Toramaru fratello minore e legittimo signore di chi (di cui Masamune ne era la tutrice fino alla maggiore età), arrestando così la sua campagna di conquista.

Mentre su Nankeiro fervono i preparativi per le nozze tra rai e la principessa Shimon, fa la sua comparsa Daigakuya Shinshin, primogenito di uno dei più influenti mercanti di Nankeiro, la cui fama e più di perdigiorno e donnaiolo, è in realtà un eccellente stratega le cui doti sono brama di molti signori feudali, la cui vera ambizione non è altro che essere il Gunshi (consigliere supremo) del dominatore della galassia.

Ed in Rai vede appunto l’uomo che lo aiuterà in questo progetto.

Intanto mentre si stanno ordendo complotti e assassini politici, pianificando battaglie, su Nankeiro stanno fremendo i preparativi per le imminenti nozze tra la principessa Shimon e rai, cosa riserverà loro il futuro……….

Conclusioni

Per chi come me ha già letto altri lavori di Manabe, può certamente apprezzare quest’opera che non ha niente da invidiare agli altri suoi lavori, anzi forse a mio giudizio trovo che rai sia in un certo modo una dei manga migliori che Manabe abbia saputo creare e penso che possa anche piacere ai neofiti. Al suo interno poi vi e un po’ di tutto dall’azione all’intrigo, dalle situazioni umoristiche tipiche di Manabe alle situazioni di massima tensione, poi la mescolanza tra la tecnologia spaziale e gli usi e costumi del medioevo cinese e giapponese e dir poco inusuale ed interessante, vedere enormi vascelli solcare gli spazi e scontri tra samurai con armatura lancia e katana, ti proietta nello stesso momento in due universi separati ma uniti nello stesso tempo.

Forse questa mia recensione non gli renderà certo la giustizia che merita, ma dover descrivere ogni protagonista che ci sarebbe voluto uno special solo per la descrizione di ogni singolo personaggio; protagonisti o detto e lo ripeto Rai è il protagonista principale ma ogni personaggio all’interno di Rai e a suo modo un protagonista in quanto in un modo o nell’altro è ugualmente importante per lo svolgimento della trama che via via si sviluppa.

Purtroppo l’edizione Italiana si è interrotta al nono volume e spero di cuore che prima o poi qualche casa editrice possa ripubblicare quest’opera fino alla sua conclusione, e per chi ne fosse anche solo incuriosito, gli consiglio di reperire i numeri usciti e leggerlo ne vale proprio la pena. In Giappone la serie era così seguita ed era così piaciuta che ne fu creato un anime di ben 56 episodi, speriamo al più presto di potervi fare la recensione anche dell’anime o almeno di farvi avere delle immagini.

La serie tv de “La squadriglia delle Pecore Nere”

Oltre alla fantascienza e il fantasy, c’è anche un altro genere che regalato tante emozioni sia sul grande che sul piccolo schermo, il genere di “guerra”. Che la guerra piaccia o non piaccia, che sia giusta o sbagliata, se guardiamo i libri di storia, possiamo dire che è inevitabile, ma che moralmente sia giusta, non è questa la sede di cui discutere, qui possiamo solo stabilire e verificare, se un determinato film o serie televisiva di qualunque genere essa sia, sia un buon prodotto oppure pessimo, un successo oppure un flop colossale.

Una cosa che personalmente mi ha sempre entusiasmato nel genere di guerra, sono i duelli aerei e le battaglie navali, e mi ricordo che da ragazzino, non mi perdevo, quando riuscivo a trovarla; un solo episodio di una serie televisiva che per me era molto bella, di una squadriglia di aerei da combattimento americana che operava durante la seconda guerra mondiale nel sud pacifico, una serie prodotta da Donald P. Bellisario e sceneggiata da Stephen J. Cannell, autori di molte altre serie televisive; del 1978 il titolo era “Baa Baa Black Sheep” conosciuta da noi con il titolo di “la squadriglia delle Pecore Nere”, trasmessa  solo però su emittenti locali.

La squadriglia delle pecore nere

La serie composta da 37 episodi, suddivisa in 2 stagioni, parla non solo delle battaglie che le “Pecore Nere” hanno ingaggiato, ma anche delle vicende personali dei vari membri della squadriglia e del personale di terra, facendoci vedere anche il lato “umano” di ogni singolo membro, gli amori, le delusioni, le vittorie, le sconfitte i lutti e la gioia, il tutto sapientemente ricordato anche alla fine di ogni episodio dalla voice narrante del protagonista. Il realismo di questa serie è andche dato dal fatto che narra le vicende di una squadriglia realmente esistita, infatti le “Pecore Nere” erano dei piloti, al comando del maggiore Gregory “Pappy” Boyington, di cui è stato il consulente tecnico per tutta la durata della serie, regalando quel po’ di realismo che non guasta mai. Tra i protagonisti della serie figura anche John Larroquette, famoso per aver interpretato lo spregiudicato e donnaiolo procuratore distrettuale in “Giudice di Notte” e aver interpretato il personaggio di Galaad nella serie “The Librarians”, oltre ad apparizioni come quest star in serie televisive come Dr House.

Trama

Seconda Guerra Mondiale, teatro delle operazioni nel sud Pacifico, durante la campagna di Guadalcanal. L’azione ruota tutto intorno all’aeroporto militare dell’isola di Vella Lacava, qui una squadriglia di aerei da combattimento Chance Vought F4U nome in codice Corsair, opera nei mari del sud pacifico, per affrontare le squadriglie da combattimento e i bombardieri dell’esercito giapponese, oltre ai vari compiti di scorta e di attacco alle navi nemiche.

A far parte di questa squadriglia, vi sono gli elementi più indisciplinati di tutta l’aviazione di marina degli Stati Uniti, un vero cruccio per il comandante delle operazioni del pacifico di Espiritos Marcos il Generale Thomas Moore, per cercare di dare una radrizzata a quel gruppo di spostati, egli affida il comando non solo della squadriglia, ma della responsabilità completa di Vella Lacava al Maggiore Gregory Boyington soprannominato da tutti Pappy, pur essendo un ufficiale superiore, anche Pappy ha dato i suoi bei grattacapi al Generale Moore, infatti egli è tra i più indisciplinati dei suoi ufficiali che tranne che al Generale stesso non mostra nessun rispetto per l’autorità. Concede quindi un ultima possibilità come comandate a Pappy e come piloti effettivi al resto della squadriglia, in quanto se no essi sarebbero stati tutti messi a terra per provvedimenti disciplinari.

Così dopo i primi battibecchi tra Pappy e il resto dei piloti, dopo aver trovato un intesa e un affiatamento, nasce così la squadriglia demoninata “Pecore Nere” formata dai peggiori elementi indisciplinati dell’aviazione di marina, ma dimostrando di essere piloti da combattimento di prim’ordine, dando filo da torcere ai giapponesi in ogni singolo scontro aereo, fino alla vittoria finale, ad accompagnarli sia al decollo che al rientro, vengono sempre accolti dal burbero meccanico dei Marines Sergente John “Hutch” Hutchinson, e dalla loro mascotte “Polpetta” un simpatico cane di razza Bull Terrier.

Una serie molto dinamica, che si rifà ad avvenimenti storici realmente accaduti, ovviamente i nomi delle basi non sono quelli reali, mentre invece quelli dei componenti delle “Pecore Nere” sono reali; anche i duelli aerei sono ben fatti, in quanto sono stati utilizzati per le scene acrobatiche e di volo e di battaglia, veri aerei dell’epoca arricchiti da filmati di repertorio, rendendo i duelli aerei molto entusiasmanti. Poi anche vedere i vari retroscena e le varie interazioni di tutti i personaggi nella classica “vita quotidiana” in una base militare, anche nei momenti di ozio, la rende non solo realistica, ma anche più apprezzabile.

La Saga dei Lensmen

Vista, ormai lo sapete tutti, la mia passione principale verso la fantascienza, questa volta vorrei parlare di una saga fantascientifica molto interessante e avventurosa, ma non cinematografica o televisiva come mio solito, ma letteraria, una saga composta da un ciclo che spazia in un arco narrativo non di decenni ma di generazioni, partendo dall’alba dei tempi fino al futuro remoto della nostra civiltà.

 

Lensman - Power of the lens (Greek intro)

Questa saga  viene definita “Ciclo dei Lensmen” o “Saga dei Lensmen” ed è scritta da E.E. “Doc” Smith. Come molte opere letterarie di fantascienza degli anni 30-50, prima di essere raccolte in volume, venivano pubblicate a puntate in varie riviste del settore, il primo capitolo di Lensmen intitolato “Triplanetary” venne pubblicato a puntate dal 1934 fino alla sua conclusione sulla famosa rivista Amazing Stories, mentre “First Lensman” su Fantasy Press e gli altri volumi dell’opera “Galactic Patrol”, “Gray Lensman”, “Second Stage Lensman”,  “Children of the Lens”, furono pubblicati su Astounding, finché non furono raccolti a partire dalla fine degli anni 40 in volumi completi. Le edizioni Italiane sono due, una degli anni 70 della Delta Fantascienza Fantasia Eroica, e una seconda edizione di inizio anni 90 dove i sei volumi vennero raggruppati in 3 volumi raccolti due a due della Editrice Nord, serie Cosmo Oro, infatti i libri sono così intitolati: primo volume “la Saga dei Lensman” che racchiude “Triplanetario” e “il Primo Lensman”, il secondo volume, “Pattuglia Galattica: la Saga dei Lensmen II” che racchiude “Pattuglia Galattica” e “Il Lensman Grigio” e infine il terzo volume, “Secondo Impero: la Saga dei Lensmen III” che racchiude “I Nuovi Lensmen” e “i Figli della Lente”. Verso la metà degli anni 60 l’intera saga ebbe una candidatura al Premio Hugo, uno dei massimi premi letterari per il genere Fantascienza Fantasy, però venne battuta di poco dalla saga del “Ciclo della Fondazione del famoso Isaac Asimov, di cui parleremo di alcune più avanti.

Questa saga fantascientifica è molto interessante, in quanto non vi è solo il classico scontro tra il Bene e il Male, che inizia dall’alba dei tempi e continua fino a un futuro remoto e incerto, ma  la trama viene sviluppata, volume per volume e  capitolo per capitolo, ove non è solo la razza umana che la fa da padrona, anche se viene scelta come principale “campione” in questa eterna partita a scacchi tra luce e oscurità, ma vi sono coinvolte innumerevoli razze differenti tra loro, non solo dal piano fisico, umanoidi, ameboidi, mutaforma, anfibie, rettiliane, razze respiranti ossigeno, altre ammoniaca. Dal punto di vista morale alcune razze anche se vengono considerate “nobili” non disdegnano l’inganno o l’omicidio per arrivare all’obiettivo desiderato, oppure altre razze sono di puro pensiero e disdegnano i bisogni terreni, praticamente viene descritto un intero universo e nonostante le varie differenze tutti riescono a convivere tra loro, facenti parte di un nobile progetto, per motivi commerciali oppure per semplice cupidigia e sete di potere. Il tutto gira intorno alla misteriosa “Lente” e ai “Lensemen” che le portano.

 

La saga prende inizio quasi subito dopo il fatidico “Big Bang”, con la formazione delle prime galassie. Su due di esse si sviluppano due razze, gli Arisiani una razza in origine umanoide che con il progredire dei secoli sono divenuti creature di puro pensiero che nell’ombra contribuiscono allo sviluppo delle civiltà della loro Galassia per perseguire un fine nobile; gli Eddoriani una razza di creature ameboidi con capacità mutaforma, che utilizzano i loro poteri mentali e il loro sviluppo tecnologico, per assecondare la loro bramosia di potere e di conquista dell’intera galassia, assoggettando ogni forma di vita intelligente per i loro scopi. Pur essendo una razza potente e avendo preso coscienza del pericolo che costituiscono gli Eddoriani, gli Arisiani si rendono conto di non essere in grado di contrastare tali esseri, quindi decidono in segreto, di piantare in alcuni pianeti i semi che un giorno svilupperanno gli esseri che potranno non solo affrontare, ma addirittura sconfiggere gli Eddoriani e la loro oscura minaccia. Tra questi pianeti selezionati vi è anche la Terra, e qui gli Arisiani con un’opportuna manipolazione nascosta nell’ombra, interagiscono con lo sviluppo della civiltà umana, dalla fondazione e caduta di Atlantide, fino ad arrivare al periodo delle due Guerre Mondiali al culmine dell’epoca futura fino alla creazione della Pattuglia Galattica. Qui gli Arisiani si prendono cura di due linee genetiche, i Kinnison e i Samms, che per il loro millenari piani per la sconfitta di Eddore, sono tra i prescelti per poter contrastare tale minaccia. Dopo la fondazione della Pattuglia Galattica, fondata da un discendente della famiglia Samms e da un discendente della famiglia Kinnison, gli Arisiani giudicano che la civiltà sia pronta e si palesano davanti ai due, fornendo un mezzo per poter affrontare le difficoltà che il destino ha in serbo per la neonata Pattuglia Galattica, infatti gli Arisiani gli donano le “Lenti”, un potente artefatto che viene sincronizzato con la persona prescelta, e che gli amplifica le capacità mentali, rendendoli a tutti gli effetti una sorta di super uomini, così ai fondatori della Pattuglia viene affidato il compito di cercare altri prescelti degni di possedere la “Lente”, così oltre la Pattuglia Galattica, sorgono anche i “Lensmen”, esseri senzienti, umani e non, che grazie alla Lente possono affrontare ogni difficoltà. Però anche gli Eddoriano non sono rimasti a guardare, e mescolandosi tra le razze senzienti arruolano ogni individuo che possa aiutarli nella loro sete di conquista, creando così una enorme organizzazione di pirati spaziali spesso in contrasto con la Pattuglia Galattica, dalla quale quest’ultima non senza difficoltà ne esce sempre vincitrice. Passano altri decenni, finché alla fine dopo che le famiglie Kinnison e Samms, i “campioni” degli Arisiani si sono unite in un unica famiglia, con l’aiuto non solo di tutti i Lensmen, ma anche degli Arisiani, riescono a portare un attacco contro gli Eddoriani, la vera minaccia della galassia, e dopo una furiosa battaglia, gli Eddoriani vengono definitivamente sconfitti, e gli Arisiani raggiunto il loro scopo abbandonano la Galassia lasciandola nelle capaci e oneste mani dei “Figli della Lente”.

 

https://youtu.be/1eXiu7NneRg

Negli anni 80, in Giappone venne realizzato un anime ispirato alla saga dei Lensmen, intitolato SF Shinseiki Lensman e successivamente una serie televisiva intitolata Galactic Patrol Lensman, i diritti di entrambi vennero poi presi dall’americana Harmony Gold, famosa per aver adattato l’anime Macross realizzando la serie Robotech. Visti gli adattamenti del film e della serie TV in confronto ai libri, l’unica cosa che rimane coerente sono oltre lo scontro tra bene e male, i nomi dei personaggi, per il resto vi sono molte differenti, come avviene in molti altri adattamenti con opere letterarie, a esempio Fanteria dello Spazio.

Saga letteraria molto intrigante, e anche completa, in quanto vi è azione, battaglie spaziali, duelli, spionaggio, intrigo, l’eterna lotta tra bene e male, astronavi, razze aliene differenti tra loro, e molto altro. Una saga che, nonostante possa spaventare per l’alto numero di libri e di pagine, vi posso assicurare per esperienza, che appena inizierete a leggere le prime pagine, la lettura scorrerà così fluida e con pochi temi morti e parti noiose, nonostante molte descrizione tecnico- scientifiche, che non vi accorgerete di averli letteralmente divorati, fidatevi che io l’avrò letta e riletta completamente almeno 4 volte. Per reperire tale saga potete cercare su internet, oppure in qualche libreria o mercatino di libri che tratta usato, o ancora si può trovare in qualche libreria civica in prestito, oppure si spera che prima o poi venga ristampato da altre case editrici.

 

 

 

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