Street Fighter Alpha 3

Street Fighter Alpha 3 è uno dei migliori picchiaduro 2D mai realizzati, che offre una grafica spettacolare, un gameplay fedele all’arcade e una grande varietà di modalità e personaggi. Il gioco presenta 34 combattenti, tra cui vecchie conoscenze come Ryu, Ken, Chun-Li, Guile e Blanka, e nuove aggiunte come Karin, R. Mika, Juli e Juni. Ogni personaggio ha una propria storia, un proprio scenario e una propria musica, che rendono il gioco più ricco e coinvolgente.

Arcade Longplay [164] Street Fighter Alpha 3

Una delle novità più interessanti di Street Fighter Alpha 3 è il sistema ism, che permette di scegliere tra tre stili di combattimento diversi: X-ism, A-ism e V-ism. Ogni ism ha i suoi vantaggi e svantaggi, e influisce sulle mosse e sugli attributi dei personaggi. Per esempio, X-ism ha i super combo più potenti, ma non permette di bloccare in aria o di recuperare dal terreno. A-ism è lo stile classico di Street Fighter Alpha, che consente di avere più super combo, di bloccare in aria, di contrattaccare e di schernire. V-ism è lo stile più complesso, che abilita i combo variabili, simili ai combo personalizzati di Street Fighter Alpha 2.

Street Fighter Alpha 3 offre anche molte modalità di gioco, sia per giocare da soli che con gli amici. La modalità World Tour è una delle più divertenti e originali, in quanto permette di viaggiare da uno scenario all’altro, affrontando sfide di vario tipo, come attacchi a tempo, match di sopravvivenza e combattimenti in cui solo i combo fanno danno. Durante la modalità World Tour, si possono guadagnare punti esperienza e ism-plus, che conferiscono abilità extra ai personaggi, come bloccare in aria, caricare il metro super, e aumentare il danno al blocco. Questi personaggi potenziati possono poi essere usati nelle altre modalità di gioco, ma non guadagnano ulteriore esperienza. Altre modalità interessanti sono la Survival, la Dramatic Battle (che permette di giocare in tre, due contro uno) e la Final Battle (che sfida il giocatore a sconfiggere il boss finale, Bison).

Graficamente, Street Fighter Alpha 3 ha un aspetto eccezionale. I personaggi sono grandi, colorati e ben animati. Gli scenari sono anche molto belli e dettagliati. L’audio è quello che ci si aspetta da un gioco di Street Fighter, con effetti sonori ben fatti e musiche coinvolgenti. Il gioco sfrutta bene le capacità delle varie piattaforme su cui è stato pubblicato, offrendo una grafica più nitida e colorata e tempi di caricamento minimi sul Dreamcast e sulla PSP, rispetto alla versione PlayStation.

Street Fighter Alpha 3 è un gioco che non può mancare nella collezione di ogni appassionato di picchiaduro, in quanto offre un’esperienza di gioco profonda, varia e divertente, sia per i veterani che per i principianti. Il gioco ha una longevità elevata, grazie al numero di personaggi, di stili di combattimento, di modalità di gioco e di livelli di difficoltà. Inoltre, il gioco è ottimo da portare in giro, grazie alla versione PSP, che mantiene tutte le qualità della versione arcade e aggiunge alcune funzioni esclusive, come la modalità ad hoc per giocare in multiplayer wireless.

In conclusione, Street Fighter Alpha 3 è un capolavoro del genere picchiaduro, che merita di essere giocato e rigiocato, per apprezzare tutte le sue sfumature e le sue sfide. Il gioco è una testimonianza della maestria della Capcom nel creare giochi di combattimento 2D, che sono ancora in grado di competere con le produzioni più moderne e sofisticate.

Castlevania: Symphony of the Night

Castlevania: Symphony of the Night è il tredicesimo episodio della serie Castlevania, ma il primo a introdurre elementi di esplorazione, livellamento e personalizzazione tipici dei giochi di ruolo. Il protagonista è Alucard, il figlio di Dracula, che deve infiltrarsi nel castello del padre per scoprire il destino di Richter Belmont, il cacciatore di vampiri scomparso. Il castello è un enorme labirinto di stanze, corridoi, segreti e nemici, che si espande ulteriormente una volta raggiunta la metà del gioco, quando si rivela una versione speculare e più difficile dello stesso. Alucard può usare diverse armi, armature, accessori e oggetti magici, oltre a trasformarsi in lupo, pipistrello o nebbia per raggiungere aree altrimenti inaccessibili. Il gioco offre anche la possibilità di sbloccare altri personaggi giocabili, come Richter Belmont e Maria Renard, che hanno abilità e stili di combattimento diversi da Alucard.

PSX Longplay [369] Castlevania: Symphony of the Night

Castlevania: Symphony of the Night è un gioco che brilla sotto ogni aspetto: la grafica è dettagliata, colorata e ricca di animazioni; la colonna sonora è varia, coinvolgente e memorabile; il gameplay è fluido, profondo e appagante; la trama è intrigante, misteriosa e piena di colpi di scena. Il gioco è anche molto longevo, con una durata media di oltre 20 ore, e una rigiocabilità elevata, grazie ai diversi finali, ai personaggi alternativi e alle modalità extra. Il gioco è stato pubblicato originariamente per PlayStation nel 1997, e successivamente per Sega Saturn nel 1998, con alcuni contenuti aggiuntivi esclusivi per questa versione, come nuove aree, nemici e oggetti.

Castlevania: Symphony of the Night è uno dei migliori esempi del suo genere. È un gioco che merita di essere giocato da tutti gli appassionati di avventura, azione e fantasia, e che non deluderà le aspettative di nessuno.

Final Fantasy VII

Final Fantasy VII è un videogioco di ruolo giapponese pubblicato da Square Enix per PlayStation, considerato uno dei capolavori del genere e della storia dei videogiochi. La storia segue le avventure di Cloud Strife, un ex soldato che si unisce a un gruppo di ribelli chiamato Avalanche per combattere la malvagia corporazione Shinra, che sta sfruttando l’energia vitale del pianeta. Nel corso del gioco, Cloud e i suoi alleati dovranno affrontare anche una minaccia ancora più grande, rappresentata dal misterioso Sephiroth, un ex eroe legato al passato di Cloud.

Final Fantasy 7 (Original/PS1) - FULL GAME WALKTHROUGH - No Commentary

Final Fantasy VII è un gioco che ha saputo innovare sotto molti aspetti, offrendo una trama ricca di colpi di scena, personaggi memorabili, ambientazioni spettacolari e una colonna sonora magistrale, composta dal maestro Nobuo Uematsu. Il sistema di combattimento, basato sul classico Active Time Battle, introduce anche il concetto di Materie, delle sfere magiche che permettono ai personaggi di personalizzare le proprie abilità e statistiche. Il gioco offre anche numerosi minigiochi, missioni secondarie e segreti da scoprire, garantendo un’esperienza di gioco varia e longeva.

Final Fantasy VII è un gioco che ha segnato un’epoca e che ancora oggi riesce a emozionare e coinvolgere i giocatori, grazie alla sua profondità narrativa e al suo stile unico. Nonostante alcuni aspetti tecnici siano invecchiati, il gioco resta un capolavoro imprescindibile per gli appassionati di JRPG e di videogiochi in generale. Final Fantasy VII è un gioco che merita di essere giocato e riscoperto, anche in vista del suo recente remake, che ne ripropone la storia con una grafica moderna e un gameplay rinnovato.

Final Fantasy Tactics

Final Fantasy Tactics è un gioco di ruolo strategico che si svolge in un mondo fantasy medievale, dove le fazioni politiche e religiose si contendono il potere. Il protagonista è Ramza Beoulve, un nobile che si unisce a un gruppo di mercenari per scoprire la verità dietro una guerra civile e una profezia legata ai cristalli magici.

Final Fantasy Tactics (PS1) - Full Game Walkthrough - No Commentary - Longplay - Gameplay

Il gioco si distingue dagli altri capitoli della serie  Final Fantasy per il suo sistema di combattimento a turni, che richiede di posizionare e muovere i propri personaggi su una griglia isometrica. Ogni personaggio ha una classe, che determina le sue abilità e statistiche, e può cambiare classe in qualsiasi momento per adattarsi alle diverse situazioni. Il gioco offre una grande varietà di classi, da quelle classiche come cavaliere, mago e ladro, a quelle più originali come geomante, oracolo e mime.

La trama di Final Fantasy Tacticsè complessa e coinvolgente, piena di colpi di scena, tradimenti e rivelazioni. Il gioco esplora temi come la corruzione, la fede, la giustizia e il destino, e presenta personaggi memorabili e carismatici, come il misterioso mercenario Agrias, il leale cavaliere Delita, e il temibile antagonista Wiegraf. Il gioco ha anche diversi finali alternativi, a seconda delle scelte del giocatore.

Final Fantasy Tactics è un gioco che merita di essere giocato da tutti gli appassionati di RPG e di strategia, per la sua profondità, la sua originalità e la sua atmosfera. È un gioco che vi farà riflettere, emozionare e divertire, e che vi lascerà un segno indelebile. È, senza dubbio, uno dei migliori Final Fantasy di sempre..

Chi è Ikki, il Cavaliere di Bronzo di Phoenix

Ikki o Phoenix, è un personaggio dell’anime e manga I Cavalieri dello zodiaco, creato da Masami Kurumada. È un Cavaliere di bronzo appartenente alla costellazione della Fenice, e il fratello maggiore di Shun di Andromeda. Ikki è un guerriero solitario e ribelle, che spesso interviene in aiuto dei suoi amici nei momenti più critici. La sua storia, le sue tecniche e il suo carattere sono tra i più affascinanti e complessi della serie.

Storia

Ikki è uno degli orfani raccolti da Alman di Thule, che li addestra per diventare Cavalieri di Atena. Ikki si offre volontario di andare a sostenere il durissimo allenamento sull’Isola della Regina Nera, al posto del suo fratello Shun, che era stato sorteggiato per quella destinazione. Sull’isola, Ikki subisce un addestramento crudele e violento, sotto la guida del maestro Guilty, che lo spinge a coltivare la forza e l’odio. Ikki si innamora di Esmeralda, la figlia adottiva di Guilty, che gli mostra gentilezza e compassione. Tuttavia, Esmeralda viene uccisa accidentalmente da Guilty durante un combattimento con Ikki, che ne rimane sconvolto e furioso. Ikki riesce a sconfiggere e uccidere Guilty, e ottiene l’armatura della Fenice, che ha la capacità di rinascere dalle proprie ceneri.

Ikki torna a Nuova Luxor, cambiato radicalmente nello spirito, e si allea con i Cavalieri Neri, che vogliono rubare l’armatura d’oro del Sagittario per diventare i più forti. Ikki sfida i suoi ex-compagni, Seiya di Pegasus, Shiryu di Sirio, Hyoga di Cristal e Shun di Andromeda, per impadronirsi dei pezzi dell’armatura d’oro che essi possiedono. Ikki viene però sconfitto da Seiya, sostenuto dalla forza degli altri, e scopre che Alman di Thule era in realtà il Grande Sacerdote del Santuario, che aveva manipolato i Cavalieri per i suoi scopi malvagi. Ikki decide allora di passare dalla parte dei Cavalieri di Atena, e di combattere contro i nemici che minacciano la pace del mondo.

Ikki affronta numerosi avversari, tra cui i Cavalieri d’Argento, i Cavalieri d’Oro, i Guerrieri Divini di Asgard, i Generali degli Abissi di Poseidone e gli Spettri di Ade. Ikki dimostra di essere un combattente formidabile, capace di resistere a colpi devastanti e di usare il suo cosmo per attaccare il nemico sia fisicamente che mentalmente. Ikki possiede infatti la capacità di penetrare nella mente dell’avversario e di farlo soffrire con le sue peggiori paure e ricordi. Ikki è anche in grado di risvegliare il settimo senso, il massimo livello di cosmo, che gli permette di eguagliare i Cavalieri d’Oro. Ikki si sacrifica più volte per salvare i suoi amici e Atena, ma riesce sempre a tornare in vita grazie al potere della sua armatura.

Tecniche

Ikki utilizza principalmente due tecniche di combattimento, che derivano dal suo cosmo e dalla sua costellazione:

  • Ali della Fenice (Hoyoku Tensho): è il colpo principale di Ikki, che consiste nel concentrare il suo cosmo nelle mani e scagliare delle fiamme a forma di ali contro il nemico, provocandogli gravi ustioni e danni interni.
  • Illusione di Phoenix (Genma Ken): è la tecnica mentale di Ikki, che gli consente di entrare nella mente dell’avversario e di torturarlo con le sue paure, i suoi rimorsi e i suoi traumi. Questa tecnica può anche essere usata per leggere i pensieri e i ricordi del nemico, o per controllare la sua volontà.

Carattere

Ikki è un personaggio complesso e contrastato, che nasconde un cuore sensibile e generoso dietro una maschera di freddezza e indifferenza. Ikki è spinto da un forte senso di giustizia e di lealtà, ma anche da un profondo rancore e da un desiderio di vendetta verso coloro che lo hanno fatto soffrire. Ikki è un solitario, che preferisce agire da solo e non farsi coinvolgere emotivamente dagli altri. Tuttavia, Ikki ama profondamente suo fratello Shun, e si preoccupa anche dei suoi amici, a cui dimostra il suo affetto solo nei momenti più critici. Ikki è un guerriero fiero e coraggioso, che non si arrende mai e che affronta ogni sfida con determinazione e orgoglio. Ikki è anche un personaggio saggio e intelligente, che sa analizzare le situazioni e trovare le soluzioni più efficaci. Ikki è un leader nato, che ispira rispetto e ammirazione nei suoi alleati e timore e odio nei suoi nemici. Ikki è, insomma, un personaggio che rappresenta la forza, la volontà e il sacrificio.

Differenze tra manga e anime di Saint Seiya

Partendo dall’inizio della storia, la prima differenza riguarda l’avvio. Nel manga due turisti trovano Pegasus pieno di ferite vicino al Grande Tempio, le armature vanno smontate pezzo per pezzo prima di essere indossate, il primo incontro della Guerra Galattica è quello tra Pegasus e Geky, Cristal riceve una lettera dal Grande Tempio in cui gli si chiede di uccidere tutti i cavalieri di bronzo alla guerra galattica ed in cui gli si indica dove trovare l’armatura. Sarà soltanto dopo lo scontro fra Pegasus e Sirio che il cavaliere cambierà intenzioni. Nell’anime invece l’avventura si apre con lo scontro tra Asher e Ban, che quindi avviene prima di quello tra Pegasus e Geky, le armature si scompongono da sole per essere indossate, la lettera non esiste Cristal si reca a Nuova Luxor per dimostrare la sua abilità di guerriero e confrontarsi con cavalieri suoi pari.

Durante lo scontro con i cavalieri neri, nel manga Cigno nero, sconfitto, prima di morire invia a Phoenix il suo occhio destro, in cui sono immagazzinate tutte le informazioni sulle tecniche di Cristal. Esistono inoltre due “Dragone nero”, fratelli gemelli che combattono insieme. Infine, prima di essere sconfitto da Phoenix, Cristal gli congela il braccio destro, indebolendolo per lo scontro contro Pegasus. Nell’anime Cigno Nero invia a Phoenix il piccolo cigno nero del suo elmetto, nel quale si trovano le informazioni sugli attacchi di Cristal, ed esiste un solo Dragone nero. Anche qui Cristal congela il braccio di Phoenix, ma ciò non ha ripercussioni future.

Sconfitto da Pegasus, Phoenix ricorda il suo passato. Nel manga, ucciso il suo maestro, egli dovette eliminare anche Jango e sconfiggere i quattro cavalieri neri prima di ottenere l’armatura della fenice. Fatto ciò, affrontò Virgo, giunto lì per uccidere Jango, traditore del grande tempio, che lo vinse senza problemi. Virgo lo lasciò in vita e gli fece dimenticare quello scontro, ma fece in modo che, se si fossero rincontrati, Phoenix avrebbe avuto paura di lui. Nell’anime non c’è né lo scontro con Jango ed i suoi, che avverrà molto più avanti, né quello con Virgo. I due infatti si incontreranno per la prima volta alla sesta casa.

La differenza più importante tra manga ed anime riguarda il segreto dei cavalieri.

Nel manga, il maestro di Phoenix in punto di morte, rivela all’allievo che tutti i cento bambini inviati nelle varie parti del mondo per diventare cavalieri sono fratelli, figli di Alman di Thule. Phoenix, furioso con il padre che ha sacrificato tutti i suoi figli, decide di uccidere i fratelli con le sue mani. Sconfitto da Pegasus, Phoenix gli rivela il segreto, ed a sua volta il cavaliere informa gli amici dopo lo scontro con Eris e Moses. Anche Cristal, che incontrò il padre da piccolo, era al corrente di questo segreto. Solo più avanti, Lady Isabel spiegherà ai suoi cavalieri che Alman fu obbligato a sacrificare i suoi figli, come un “nuovo Abramo” perché diventassero cavalieri e proteggessero Atena e gli uomini. Nell’anime tutto ciò non avviene, il legame che unisce i cavalieri è solo di fraterna amicizia e non di sangue. Viene eliminata l’esagerazione dei cento figli di Alman, tutti i bambini sono orfani prelevati dai vari orfanotrofi, e Phoenix vuole distruggere i cavalieri per sete di potere.

Nel manga non compaiono né Docrates, né Morgana ed i suoi cavalieri né il Maestro dei Ghiacci né il cavaliere della fiamma. E’ infatti Acquarius l’istruttore di Cristal. Dopo la sconfitta di Phoenix vi è l’attacco dei cavalieri d’argento. Mur teletrasporta ogni cavaliere in un luogo diverso. Nell’anime invece l’insegnante di Cristal è il Maestro dei Ghiacci, a sua volta allievo di Acquarius. Sconfitto Phoenix, i quattro eroi sono attaccati da Docrates ed i suoi soldati. Il cavaliere della fenice si sacrifica per permettere loro di salvarsi, ma Docrates sopravvive. Lo stesso Phoenix risorge qualche tempo dopo e salva Andromeda dal Cavaliere della Fiamma, unendosi così ai guerrieri di Lady Isabel.

La lotta contro i cavalieri d’argento è la parte con più differenze.

Nel manga Pegasus è teletrasportato da Mur sulla spiaggia di Nuova Luxor, dove è raggiunto da Eris che lo affronta. Sopraggiunge però Castalia che colpisce l’allievo al cuore. Subito dopo arrivano gli altri tre cavalieri d’argento insieme ai tre cavalieri di bronzo. Moses con Sirio, Asterione con Andromeda e Babel con Cristal. I quattro cavalieri di bronzo sono seppelliti sulla spiaggia, ma mentre gli altri vanno via, Eris, sospettoso, resta e colpisce la tomba di Pegasus, dalla quale il cavaliere balza fuori vivo e vegeto. Pegasus sconfigge Eris, gli altri cavalieri sepolti erano in realtà cavalieri neri. Pegasus abbandona la spiaggia, ma poco dopo Babel torna indietro ed affronta il vero Cristal, sopraggiunto, che lo uccide. Cristal va via, ma poco dopo tornano anche Asterione, Moses e Castalia. Capito tutto, i due cavalieri catturano la sacerdotessa. Pegasus, sentendola in pericolo, torna indietro e sconfigge Moses. Asterione ha la meglio su di lui, ma Castalia, liberatasi, lo uccide. Più avanti, torna anche Phoenix, che vince Damian ed Agape, ma poi, visti sopraggiungere i cavalieri di bronzo, va via. Prima però, Cristal gli consiglia di stare per una settimana su un’isola vulcanica del Mediterraneo per guarire il braccio destro, ancora congelato. Andromeda sconfigge Vesta, ma è pietrificato insieme a Cristal e Pegasus da Argor. Sirio si acceca ed uccide il nemico, salvando i compagni. Sirio poi torna in Cina per curarsi le ferite. Nell’anime, Pegasus passeggia sulla spiaggia con Lamia quando è attaccato da Eris e Castalia. La sacerdotessa lo colpisce al cuore e lo seppellisce, poi si allontana. Eris capisce tutto, tira fuori il corpo di Pegasus e lo affronta, venendo sconfitto. Pegasus va via, mentre torna Castalia insieme a Moses ed Asterione. Scoperto tutto, i due la catturano. Pegasus accorre in suo aiuto e sconfigge Moses, ma è vinto da Asterione. Castalia, liberata da Kiki, lo uccide, e prima di andare via lascia sulla sabbia la scritta “Pegasus, proteggi Atena”. Quella sera al palazzo dei tornei, Mylock informa i cavalieri, ed Isabel stessa, della vera identità della ragazza. Babel attacca all’improvviso, ma è sconfitto da Cristal, aiutato dai nuovi Cavalieri d’acciaio. Pegasus, Sirio ed Andromeda si recano al Grande Tempio in perlustrazione, ma Tisifone, insieme a Birdam ed Argor, fa precipitare l’aereo. Tisifone è sconfitta, Pegasus, Andromeda e Birdam sono pietrificati. Sirio si acceca per salvare i due amici e sconfigge Argor. Dragone torna in Cina sia per guarire sia per capire se, anche cieco, può essere un cavaliere. Giorni dopo, Isabel è rapita dai corvi di Damian, Pegasus la salva affrontando lui e Tisifone, ma viene ferito. Il potere di Lady Isabel libera i corvi dal poter di Damian, che, impazzito, precipita in un burrone. Giungono Cristal ed Andromeda, che vincono Tisifone, Agape, Vesta ed infine Phoenix. Il cavaliere della fenice vince Agape, Andromeda sconfigge Vesta. Poi Phoenix si reca sull’Isola della Regina Nera, dove sconfigge Jango ed i suoi. In Cina, Sirio affronta il suo vecchio compagno di addestramento Demetrios e lo vince nonostante la cecità, comprendendo sia il motivo che lo deve spingere a combattere, sia che ha ancora la forza per farlo. Frattanto Pegasus si reca sul monte Bandana ( o Jandana) per recuperare l’acqua della vita e guarire Sirio. La trova, ma deve affrontare e vincere Aracne, cavaliere d’argento.

Prima della partenza per il grande Tempio. Nel manga Nemes si reca a Nuova Luxor per convincere Andromeda a non partire, ma il ragazzo non l’ascolta. Nell’anime avviene lo stesso, ma Andromeda subito dopo è attaccato anche da due suoi ex compagni di addestramento, Reda e Sanzius, ed è obbligato ad affrontarli e sconfiggerli.

Al Grande Tempio. Nel manga Phoenix raggiunge la sesta casa dall’isola vulcanica e salva gli amici. Alla nona casa, i quattro eroi trovano solo le ultime volontà di Micene, che chiede loro di proteggere Atena. Alla statua della Dea, quando Pegasus impugna lo scudo, scompaiono sia la freccia dal petto di Lady Isabel che la metà malvagia di Gemini. Il cavaliere allora si suicida, chiedendo perdono ad Atena in punto di morte. I cavalieri d’oro giurano fedeltà a Lady Isabel. Nell’anime Phoenix, recatosi sull’isola vulcanica per solidificare l’armatura, deve affrontare due discepoli di Virgo, Loto e Pavone, prima di raggiungere la sesta casa al Grande Tempio. Alla nona casa, prima di leggere l’iscrizione di Micene, i cavalieri devono superare una serie di trappole, volte a dimostrare la loro fedeltà alla Dea a costo della vita. Alla statua di Atena, la luce dello scudo fa scomparire la freccia dal petto di Lady Isabel che, rialzatasi, percorre le dodici case. I cavalieri d’oro superstiti le giurano fedeltà, e la Dea, salvati i cavalieri di bronzo esanimi, raggiunge Arles. Lo sforzo congiunto dei cavalieri di bronzo, che uniscono i loro cosmi a quello di Pegasus affinché quest’ultimo colpisca il nemico, non sono sufficienti a vincere Gemini, ma solo a privarlo dell’armatura. Il sacerdote si lancia contro Atena ma la metà buona ha il sopravvento e si suicida, chiedendo perdono, con lo scettro della Dea.

“Natassia del paese di ghiaccio” esiste solo nel manga. La saga di Asgard solo nell’anime.

Il capitolo di Nettuno: Nell’anime, al termine dello scontro con Ilda, si scopre che è stato Nettuno a renderla schiava con l’anello del Nibelungo. Orion si sacrifica per sconfiggere Syria, giunto ad Asgard per uccidere i cavalieri, ma il generale riesce a salvarsi comunque. Nettuno rapisce Atena che, svegliatasi nel suo tempio sottomarino, lo riconosce come Julian Kevines, figlio di un ricco armatore che un giorno le chiese anche, invano, di sposarlo. Quella notte a capo Sunion, Julian scoprì di essere la reincarnazione di Nettuno. Atena rifiuta di aiutare Nettuno, che la rinchiude nella colonna principale. I cavalieri trovano ad Asgard l’ingresso per il regno sottomarino. Durante la battaglia, i cavalieri d’oro non possono intervenire per volere di Libra. Alla fine, Pegasus protegge Isabel dal tridente di Nettuno con il suo corpo. Oltre ai cavalieri, si salvano anche Julian, e Syria. Nel manga, i cavalieri sono in ospedale in gravi condizioni. Isabel è invitata al compleanno di Julian, che le chiede di sposarlo, ma lei rifiuta. Quella stessa notte, Isabel è rapita da un soldato degli abissi, ma Ioria la salva. Altrove, a Capo Sunion, Kevines scopre di essere il Dio Nettuno. Tetis cerca di rapire Atena e si reca a Nuova Luxor, ma Pegasus, seppur in stato di incoscienza, la salva. All’ospedale, Toro protegge i quattro cavalieri, ma è vinto da Syria, che poi costringe Isabel a seguirlo nel tempio sottomarino. Nettuno e Atena si riconoscono, Isabel rifiuta di aiutare il nemico ed è rinchiusa nella colonna principale dei sette mari. I cavalieri, ripresisi, seguono Tetis insieme a Kiki, che ha portato loro le armature riparate dai cavalieri d’oro, e raggiungono il regno sottomarino. I cavalieri d’oro non possono intervenire per volere di Libra. Alla fine, è Kanon a proteggere Atena con il suo corpo. Oltre ai cavalieri si salvano anche Julian e Tetis, che appare essere una sirena, mentre non si conosce il destino di Syria.

Gli errori nell’Anime de I cavalieri dello Zodiaco

Carissimi appassionati de “I cavalieri dello Zodiaco”, a me tocca l’ingrato compito di rendervi noti alcuni errori riguardanti la serie tv ispirata al manga “Saint Seiya” del maestro Kurumada.Si tratta, più che d’errori, di incongruenze, che i più non notano, ma che, anche se notate, non influiscono assolutamente sulla godibilità e sull’efficacia narrativa della mitica serie TV!

Cominciamo dalla guerra galattica

Alla fine degli scontri, le armature di tutti (o quasi) i cavalieri di bronzo sono letteralmente a pezzi, ma successivamente le si vedono perfettamente integre. Normale chiedersi come sia possibile tutto ciò, dato che (è risaputo) l’unico in grado di riparare le armature è il Grande Mur! Se le armature non necessitassero delle cure del cavaliere d’Ariete, che senso avrebbe avuto la disperata corsa di Sirio e il suo successivo sacrificio (donare i 2/3 del suo sangue)?

Passiamo ora alle 12 case

Alla seconda casa, dopo che Pegasus ha sconfitto il cavaliere del Toro, Crystal, Sirio e Andromeda effettuano un attacco simultaneo all’indirizzo del cavaliere d’oro. Il risultato di questo attacco è che i bracciali dell’armatura di Aldebaran si congelano! Ma com’è possibile se Aquarius dice successivamente a Crystal che per ghiacciare un’armatura d’oro bisogna essere padroni dello zero assoluto (-273 gradi); padronanza che Crystal ancora non possedeva, avendola raggiunta soltanto nello scontro finale all’undicesima casa?

Quando i cavalieri si apprestano ad entrare nella terza casa, Mur, confidandosi con il cavaliere del Toro, si chiede chi sarà il nemico che attenderà i cavalieri di bronzo. Toro risponde dicendo che nessuno conosce il cavaliere di Gemini. Ma quando, dai cinque picchi, Libra spiega ai cavalieri d’oro rimasti in vita cosa effettivamente accadde nella “notte degli inganni”, Milo, cavaliere d’oro di Scorpio afferma di conoscere il custode della terza casa! Insomma, qualcuno lo conosceva!

Quando, nell’Ade, colto da collera, Sirio si avventa contro l’armatura di Cancer (custode della quarta casa) riesce a far sì che il gambale destro si stacchi dal corpo del cavaliere d’oro. Nella successiva immagine di Cancer, però, è il gambale sinistro ad essere quello mancante. Sempre nello scontro con Cancer si può notare un’altra curiosa “incongruenza”: fiore di luna prega ed ai 5 picchi è notte; quando Libra parla, è ancora notte in cina! E i fusi orari?

Dopo che Ioria è tornato in sé, grazie alla battaglia con Pegasus nella quinta casa, egli porta a Tisifone il corpo del povero Cassios e la sacerdotessa piange la scomparsa dell’allievo. Egli sfiora il corpo con le mani le quali sono protette da guanti fino alla metà delle dita. Nell’inquadratura successiva, i guanti viola di Tisifone coprono l’intera area delle mani

Lo scontro con Virgo, alla sesta casa, porta Phoenix a compiere l’estremo gesto di eclissare il suo cosmo unendolo a quello del cavaliere d’oro così da sparire insieme ad esso! Virgo è impaurito all’idea di “oscurarsi in un mondo di luce”, quindi di morire. Quando però tutti i 12 cavalieri d’oro sono stati sconfitti, Virgo prega Mur di far tornare Phoenix, mentre lui tornerà da solo! La sua paura precedente era dunque infondata…

Superata la casa di Libra, giunto all’ottava casa, presieduta da Scorpio, Crystal è protagonista di una “doppia incongruenza” che si riconduce allo stesso errore. Nel suo discorso con il cavaliere di Scorpio, il cavaliere de cigno afferma infatti: “Mai tanta amicizia ha albergato al grande tempio come in questi gloriosi giorni” riferendosi alla presenza in Grecia dei cavalieri di bronzo! Ma i cavalieri non avevano solamente 12 ore? Non erano passate soltanto otto ore dalla prima casa a quella di Scorpio? Analogamente, il cavaliere d’oro dice a Crystal, riferendosi all’episodio in cui Aquarius lo aveva rinchiuso nella bara di ghiaccio, “pianse quel giorno aquarius”! Ma tutto ciò non era forse successo solo cinque ore prima (quando cioè Andromeda se la vedeva con Gemini)?

L’ultimo errore riguardante il “grande tempio” l’ ho notato nella decima casa di Capricorn: Sirio colpisce infatti il cavaliere d’oro togliendogli l’elmo dal capo. Nell’inquadratura immediatamente successiva il cavaliere d’oro indossa ancora l’elmo.

Saga di Asgard

Nella saga di Asgard, nello scontro tra Mime ed Andromeda, il cavaliere dell’arpa “legge nel pensiero” del cavaliere d’Atena che sta pensando al fratello. Mime chiede ad Andromeda di “non pensare a Phoenix”. Quando poi Phoenix compare e si presenta dicendo il suo nome, Mime non lo conosce e non realizza subito che si tratta del fratello di Andromeda

Saga di Nettuno

Nella saga di Nettuno l’unica incongruenza rilevante e quella che vede come protagonista Andromeda che asserisce di essere andato vicino alla colonna del pacifico del sud prima di vedere a terra Crystal e Pegasus. Invece si stava recando verso l’antartico poiché la colonna del pacifico del sud l’aveva già abbattuta dopo aver sconfitto Kyra di Scilla.

Saint Seiya: la saga di Asgard

Finita la battaglia al Grande Tempio, la Terra si prepara ad un nuovo scontro tra le forze di Athena e quelle di Odino, Dio di Asgard. Infatti nelle gelide lande del nord, Hilda di Polaris, sacerdotessa di Odino viene fatta prigioniera di un misterioso e malefico anello.
Grazie a Flare, sorella di Hilda, Athena giunge ad Asgard, ma la situazione non è delle migliori: Hilda ha smesso di celebrare Odino, questo comporta inevitabilmente lo scioglimento dei ghiacci.
Atena prende il posto di Hilda, sul picco ghiacciato, mentre i suoi cavalieri avrebbero combattuto contro i leggendari God Warriors.
Hilda dev’essere sconfitta entro la notte, altrimenti per Athena non ci saranno speranze.
Ed ecco presentarsi il primo ostacolo: Thor, dal martello di Mjöllnir.
Il potente cavaliere è affrontato da Seiya, ma invano perché Thor è potentissimo; nel culmine della battaglia arriva Shiryu da Goro Ho che spiega ai Bronze Saints che per aiutare Atena devono impadronirsi degli Zaffiri di Odino, incastonati nelle armature dei God Warriors.
Finalmente la prima vittoria: lo zaffiro di Thor è nelle mani di Seiya.
Sulla via che conduce al palazzo di Hilda i Saints d’Athena di separano.
Shiryu viene fermato da Luxor, guerriero cresciuto nella foresta, e per il Saint di Athena la battaglia è molto difficile.
Sostenuto dallo spirito di Shura del Capricorno, Shiryu sconfigge Luxor.
Il terzo cavaliere ad ostacolare i cavalieri di bronzo è Artax, che viene affrontato da Hyoga in una tragica sequenza di morte.
Il cavaliere di Odino è innamorato di Flare, sorella di Hilda, fuggita dal palazzo, per cercare aiuto, insieme a Hyoga.
Quest´ultimo si accorge, a proprie spese, che il suo nemico, non solo è capace di padroneggiare le energie fredde, ma anche la forza del fuoco.
Artax non cede le armi, nemmeno quando Flare protegge Hyoga con il suo corpo.
“L’ubbidienza ad Hilda viene prima nel cuore di un cavaliere…” sentenzia Artax, prima di sferrare il suo attacco contro Hyoga, protetto da Flare.
Dopo aver subito l’attacco Hyoga, sorretto dallo spirito di Camus, e Artax si affrontano per l´ultima volta.
Il terzo zaffiro è nelle mani del Saint del Cigno, quando nell´aria si diffonde una dolce melodia.
Mime viene affrontato da Shun, ma nemmeno con la Nebulosa di Andromeda riesce a sconfiggere il God Warrior.
“…dunque hai deciso di attaccarmi col tuo colpo segreto, non ti meravigliare se lo stesso farò io… […] …intonata sulle note del tuo cuore la nota finale per te sarà l´ultima”.
Ma a salvare il Saint di Andromeda giunge Ikki. Quest´ultimo intravede nell´animo di Mime un conflitto tra due personalità; nel culmine della battaglia la parte malvagia prende il sopravvento, ma le Ali della Fenice riescono a far tornare in sé Mime che spogliatosi dell´armatura affronta, per la difesa di Asgard, Ikki.
Finalmente il quarto zaffiro è nelle mani dei Saints di Atena.
Nel frattempo Seiya rischia la vita assieme a Marin. I due infatti incontrano sul loro cammino Megres! Costui è a conoscenza del fatto che Hilda sia posseduta, che i suoi compagni stanno morendo in una lotta ingiusta, ma prova piacere in questo, dal momento che dopo la morte di Hilda, diverrà il padrone di Asgard!
Megres, che governa gli spiriti della foresta, imprigiona Seiya e Marin in teche di ametista e sta quasi per battere anche Hyoga, ma sarà Shiryu a liberare gli amici dopo una terribile lotta contro Megres.
Shun per primo giunge a palazzo, ma è ostacolato da Mizar.
Arrivano a portare il loro aiuto anche Seiya e Hyoga, ma è proprio il Saint di Andromeda a voler affrontare il God Warrior, mentre i due Bronze Saints vengono fermati da una strana presenza.
Grazie alla Nebulosa di Andromeda, Shun conquista lo zaffiro dell´avversario, ma l´arrivo improvviso di Shaina lo mette in guardia di fronte alla stella doppia di Mizar, Alcor, colui che aveva sconfitto il Gold Saint del Toro nelle dodici case.
Shun viene costretto alla resa.
A fermare la furia di Alcor è Ikki che scopre il suo passato tristissimo. Malgrado questo il God Warrior non si dà per vinto e riesce a recuperare lo zaffiro del fratello, necessario per divenire Cavaliere di Asgard.
Grazie al Fantasma Diabolico Ikki scopre che Alcor vuole bene a suo fratello, mentre all´inizio della battaglia lo rinnegava.
Per pochi secondi di vita, Mizar parla al fratello scusandosi per la triste sorte che ha subito appena nato; infatti Alcor era stato abbandonato perché secondo le leggi di Asgard si poteva avere solo un figlio.
Pentito Alcor porta a casa dei suoi veri genitori il corpo di Mizar, lasciando libera la via ai Saints di Athena per affrontare l´ultimo God Warrior: Orion.
Hyoga, Shun, Ikki e Seiya vengono sconfitti, solo Shiryu che aveva vinto Megres riesce a scoprire il punto debole di Orion.
A Seiya spetta il compito di sconfiggere il settimo Cavaliere dell´Orsa Maggiore.
La conquista del settimo zaffiro è vicina, ma il propagarsi nell´aria di una dolce melodia mette freno alla battaglia.
“E´ Sirya delle Sirene il mio nome celeste, abitante dei mari … lontana da qui è la reggia in cui vivo, alla corte di re Nettuno” dice il Marin Shogun prima di svelare il motivo per il quale Nettuno ha donato l´anello del Nibelungo ad Hilda.
Colmo di rabbia verso Nettuno, Orion cede lo zaffiro a Seiya e affronta Sirya con il quale si perde nel mare delle stelle.
Nulla può più fermare Seiya se non la parola data ad Orion, mentre Hilda, senza problemi, attacca il Saint di Athena.
Ad aiutare Seiya giunge lo spirito di Saga e rinnovato da una nuova forza il Saint d Pegasus implora la spada di Balbung ad Odino.
“…i sette zaffiri, disposti sull´elmo di Odino…” dice Hilda prima che dalla statua di Odino compaia la mitica armatura del Dio di Asgard, e con essa la potentissima Balbung.
In un attimo di silenzio la divina spada divide in due il malefico anello, mentre lontano dal palazzo Atena cede alla gelida stretta della notte.
La terra viene scossa per lo scioglimento dei ghiacci, ma finalmente Hilda si risveglia, liberando la Terra e salvando Atena dalla minaccia dei ghiacci.

I Black Saints: i nemici oscuri dei Cavalieri di bronzo

Nell’universo fantastico de I Cavalieri dello zodiaco, creato dal mangaka Masami Kurumada, esiste una casta di guerrieri rinnegati che hanno deciso di utilizzare le loro abilità per fini personali: i Black Saints. Questi individui, abbandonati dalla Dea Atena, vivono confinati sull’isola Death Queen, un luogo infernale dove devono sottostare alla legge del più forte. I Black Saints vestono delle armature nere, chiamate Black Cloths, che sono copie identiche di quelle dei Cavalieri di bronzo, ma molto meno resistenti e prive di vita.

I Black Saints appaiono per la prima volta all’inizio della serie classica, quando sono al servizio di Ikki, il Cavaliere della Fenice. Ikki, dopo aver subito un duro addestramento sull’isola Death Queen sotto la guida del crudele Guilty, ha conquistato il titolo di capo dei Black Saints sconfiggendo e uccidendo il precedente leader, Jango. Ikki, mosso da un profondo odio verso il Santuario e verso i suoi fratelli adottivi, i Cavalieri di bronzo, decide di attaccare la Fondazione Graad, dove si tiene il torneo galattico per la conquista dell’armatura d’oro del Sagittario. Ikki si presenta al torneo accompagnato dai Black Four, i quattro Black Saints più forti, che sono gli alter-ego malvagi dei Cavalieri di bronzo principali: Seiya, Shiryu, Hyoga e Shun.

I Black Saints sono:

  • Black Swan, il nemico di Hyoga, che possiede la tecnica del Crystal Dust, una versione distorta del Diamond Dust. Black Swan è in grado di congelare l’aria e di creare dei cristalli di ghiaccio taglienti come rasoi.
  • Black Andromeda, il nemico di Shun, che possiede delle catene nere simili a quelle di Andromeda, ma con delle lame alla fine. Black Andromeda è un guerriero spietato e sanguinario, che non esita a uccidere i suoi avversari.
  • Black Dragon, il nemico di Shiryu, che possiede la tecnica del Dragon Black, una versione corrotta del Rozan Sho Ryu Ha. Black Dragon è un combattente orgoglioso e arrogante, che disprezza i Cavalieri di bronzo e la loro lealtà ad Atena.
  • Black Pegasus, il nemico di Seiya, che possiede la tecnica del Black Meteor Fist, una versione oscura del Pegasus Ryu Sei Ken. Black Pegasus è un guerriero ambizioso e avido, che desidera impadronirsi dell’armatura d’oro del Sagittario.

I Black Four sfidano i Cavalieri di bronzo in dei duelli singoli, ma vengono tutti sconfitti e uccisi dai loro rivali. Anche Ikki viene battuto da Seiya, ma riesce a fuggire grazie al potere di rigenerazione del suo Cloth. Ikki tornerà poi a combattere contro i Cavalieri di bronzo, ma alla fine si redimerà e diventerà uno dei loro alleati più fedeli.

I Black Saints sono dei personaggi interessanti e carismatici, che rappresentano il lato oscuro dei Cavalieri di bronzo. La loro presenza nella serie ha contribuito a creare delle situazioni drammatiche e avvincenti, mostrando il contrasto tra il bene e il male, tra la luce e l’ombra, tra la vita e la morte.

Chi è Sirio, il cavaliere di Bronzo del Dragone?

Sirio il Dragone è uno dei protagonisti della serie manga e anime I Cavalieri dello zodiaco, creata da Masami Kurumada. È un Cavaliere di Bronzo che indossa l’armatura della costellazione del Dragone e combatte per proteggere la dea Atena dalle minacce del male. In questo articolo, vedremo la sua storia, le sue caratteristiche, i suoi colpi e il suo destino.

Storia

Sirio nasce in Giappone il 4 ottobre e viene inviato ad allenarsi in Cina, ai Cinque Picchi, dove viene addestrato dal vecchio maestro Dohko, il Cavaliere d’oro della Bilancia. Qui incontra anche Shunrei, una ragazza orfana che vive con Dohko e di cui si innamora. Sirio impara a dominare il cosmo, l’energia vitale che gli permette di sferrare potenti attacchi e di resistere a qualsiasi ferita. Il suo obiettivo è di conquistare l’armatura del Dragone, che si trova in fondo a una cascata. Per ottenerla, deve colpire il punto debole dell’armatura, il cuore, con il suo pugno. Dopo molti tentativi falliti, Sirio riesce a vincere la sfida e a indossare l’armatura.

Sirio partecipa alla Galaxian War, un torneo organizzato da Saori Kido, la reincarnazione di Atena, per scegliere i migliori Cavalieri. Qui affronta Seiya di Pegasus, il protagonista della serie, e viene sconfitto. Seiya, infatti, riesce a trovare il suo punto debole, il cuore, e a colpirlo con il suo Pugno di Meteorite. Sirio, però, apprezza il gesto di Seiya che lo salva dagli effetti del suo colpo e tra i due nasce una grande amicizia. Da quel momento, Sirio si unisce a Seiya e agli altri Cavalieri di Bronzo (Shun di Andromeda, Hyoga di Cygnus e Ikki di Phoenix) per difendere Atena dalle varie minacce che si presentano.

La prima di queste è rappresentata dai Cavalieri Neri, dei traditori che vogliono rubare le armature dei Cavalieri di Bronzo. Sirio affronta il Cavaliere Nero del Dragone e lo sconfigge con il suo Colpo Segreto del Drago Nascente, una tecnica che consiste nel concentrare il cosmo nel pugno e scagliarlo verso l’alto, creando una potente onda d’urto. In seguito, Sirio e gli altri devono affrontare i Cavalieri d’argento, dei guerrieri più forti dei Cavalieri di Bronzo, mandati dal Grande Tempio per eliminare Atena. Sirio combatte contro Argor di Perseo, che possiede lo scudo della Medusa, capace di pietrificare chiunque lo guardi. Sirio, per evitare di essere trasformato in pietra, si acceca volontariamente con le sue unghie, dimostrando il suo grande coraggio e sacrificio. Poi, con l’aiuto di Seiya, riesce a distruggere lo scudo di Argor e a sconfiggerlo.

La battaglia più dura, però, è quella contro i Cavalieri d’oro, i più potenti guerrieri al servizio di Atena, che però sono stati ingannati dal Grande Sacerdote, che vuole uccidere la dea e prendere il suo posto. Sirio e gli altri devono attraversare le dodici case dello zodiaco, ognuna custodita da un Cavaliere d’oro, per raggiungere il Grande Tempio e salvare Atena. Sirio affronta il suo maestro Dohko, il Cavaliere d’oro della Bilancia, che però si rivela essere dalla parte di Atena e lo lascia passare. Poi, Sirio combatte contro Death Mask, il Cavaliere d’oro del Cancro, un uomo crudele e spietato che uccide i suoi avversari e li manda nel regno dei morti. Sirio lo segue in questo luogo e lo sconfigge con il suo Colpo del Drago Nascente, liberando le anime delle sue vittime. Infine, Sirio si scontra con Shura, il Cavaliere d’oro del Capricorno, che possiede la spada sacra Excalibur, capace di tagliare qualsiasi cosa. Sirio riesce a bloccare la spada con il suo scudo, ma perde il braccio destro. Poi, con il suo ultimo colpo, riesce a trafiggere Shura con il suo pugno sinistro, ma viene anche trafitto dalla spada di Shura. Prima di morire, però, Shura si pente delle sue azioni e dona a Sirio il suo braccio destro e la sua armatura, riconoscendolo come il suo successore.

Sirio, grazie al sangue di Atena, riesce a sopravvivere e a raggiungere il Grande Tempio, dove assiste allo scontro finale tra Seiya e il Grande Sacerdote, che si rivela essere Saga, il Cavaliere d’oro dei Gemelli, afflitto da una doppia personalità. Sirio e gli altri aiutano Seiya a sconfiggere Saga e a salvare Atena, riportando la pace sulla Terra.

La seconda saga della serie vede i Cavalieri di Bronzo affrontare i Guerrieri Divini di Asgard, dei potenti combattenti al servizio di Hilda, la rappresentante di Odino sulla Terra, che però è stata soggiogata dal potere di un anello malefico. Sirio combatte contro Fenrir, il Guerriero Divino di Alioth, che vive in una foresta insieme ai suoi lupi. Sirio riesce a sconfiggere i lupi, ma viene ferito da Fenrir, che lo colpisce con il suo Zanna di Lupo, un attacco che consiste nel lanciare dei dischi rotanti taglienti. Sirio, però, non si arrende e riesce a colpire Fenrir con il suo Colpo del Drago Nascente, facendolo cadere in una voragine. Poi, Sirio si reca al palazzo di Valhalla, dove affronta Siegfried, il Guerriero Divino di Alpha, il più forte di tutti. Sirio lo colpisce con il suo Colpo del Drago Nascente, ma Siegfried lo respinge con il suo Tuono Atomico, un attacco che genera una potente esplosione. Sirio, però, non si dà per vinto e usa il suo Colpo Segreto del Drago Nascente, che però viene ancora una volta respinto da Siegfried. Sirio, allora, decide di usare la sua arma finale: il Colpo del Drago Ascendente, una tecnica che consiste nel concentrare il cosmo nel pugno e scagliarlo verso il basso, creando una potente onda d’urto inversa. Sirio riesce a colpire Siegfried con questo colpo, ma anche lui viene colpito dal Tuono Atomico di Siegfried. I due cadono a terra, privi di sensi. Sirio, però, si risveglia grazie al sangue di Atena e si unisce agli altri Cavalieri di Bronzo per aiutare Seiya a liberare Hilda dall’anello malefico e a sconfiggere il vero nemico: Poseidone, il dio dei mari, che vuole sommergere il mondo con le sue onde.

La terza saga della serie vede i Cavalieri di Bronzo affrontare i Generali dei Mari di Nettuno, i guerrieri al servizio di Poseidone, che si è reincarnato nel corpo di Julian Solo, il fidanzato di Saori. Poseidone rapisce Saori e la imprigiona in un pilastro sottomarino, dove deve sacrificare la sua vita per fermare le acque che minacciano di inondare il mondo. Sirio e gli altri si recano al Tempio di Nettuno, dove devono attraversare le sette colonne, ognuna protetta da un Generale Marina, per raggiungere il pilastro centrale e salvare Saori. Sirio affronta Krishna, il Generale di Chrysaor, che possiede una lancia sacra, capace di perforare qualsiasi cosa.Sirio riesce a bloccare la lancia con il suo scudo, ma viene ferito da Krishna, che lo colpisce con il suo Colpo di Chrysaor, un attacco che genera una potente onda d’urto. Sirio, però, non si arrende e riesce a colpire Krishna con il suo Colpo del Drago Nascente, facendolo cadere in ginocchio. Poi, Sirio usa il suo Colpo del Drago Ascendente, che però viene deviato da Krishna, che usa la sua lancia come un parafulmine. Sirio, allora, decide di usare la sua arma finale: il Colpo del Drago Supremo, una tecnica che consiste nel concentrare il cosmo nel pugno e scagliarlo verso il centro della Terra, creando una potente onda d’urto che risale in superficie. Sirio riesce a colpire Krishna con questo colpo, ma anche lui viene colpito dalla lancia di Krishna. I due cadono a terra, privi di sensi. Sirio, però, si risveglia grazie al sangue di Atena e si unisce agli altri Cavalieri di Bronzo per aiutare Seiya a sconfiggere Poseidone e a salvare Saori.

La quarta e ultima saga della serie vede i Cavalieri di Bronzo affrontare Ade, il dio degli inferi, che vuole distruggere il mondo con il suo esercito di Specter, i guerrieri morti che hanno venduto la loro anima al dio. Ade si è reincarnato nel corpo di Shun, il fratello di Ikki e il Cavaliere di Andromeda, che però resiste al suo controllo e chiede ai suoi amici di ucciderlo. Sirio e gli altri si recano al Santuario, dove devono affrontare i tre Giudici degli Inferi, i più potenti Specter al servizio di Ade. Sirio combatte contro Rhadamanthys, il Giudice di Wyvern, che possiede il Grande Uragano, un attacco che genera un violento turbine di vento. Sirio lo colpisce con il suo Colpo del Drago Nascente, ma Rhadamanthys lo respinge con il suo Grande Uragano. Sirio, però, non si dà per vinto e usa il suo Colpo del Drago Ascendente, che però viene ancora una volta respinto da Rhadamanthys. Sirio, allora, decide di usare la sua arma finale: il Colpo del Drago Supremo, che però viene deviato da Rhadamanthys, che usa il suo scudo come un parafulmine. Sirio, allora, decide di usare la sua arma segreta: il Colpo del Drago Divino, una tecnica che consiste nel concentrare il cosmo nel pugno e scagliarlo verso il cielo, creando una potente onda d’urto che scende in verticale. Sirio riesce a colpire Rhadamanthys con questo colpo, ma anche lui viene colpito dal Grande Uragano di Rhadamanthys. I due cadono a terra, privi di sensi. Sirio, però, si risveglia grazie al sangue di Atena e si unisce agli altri Cavalieri di Bronzo per aiutare Seiya a sconfiggere Ade e a liberare Shun.

Caratteristiche

Sirio è un Cavaliere di Bronzo che indossa l’armatura della costellazione del Dragone, che rappresenta la sua forza, il suo coraggio e la sua lealtà. Sirio è un guerriero valoroso e determinato, che non si arrende mai di fronte alle difficoltà e che combatte per la giustizia e la pace. Sirio è anche un amico fedele e generoso, che si sacrifica spesso per i suoi compagni e che li sostiene con il suo spirito. Sirio è innamorato di Shunrei, una ragazza orfana che vive con il suo maestro Dohko ai Cinque Picchi, e che lo aspetta sempre con ansia. Sirio ha una grande stima e rispetto per il suo maestro Dohko, il Cavaliere d’oro della Bilancia, che lo ha addestrato e che lo considera come un figlio. Sirio ha anche un forte legame con Seiya, il Cavaliere di Pegasus, con cui ha iniziato come rivale e poi è diventato il suo migliore amico.

Colpi

Sirio dispone di diverse tecniche di combattimento, basate sul suo cosmo e sul suo pugno. I suoi colpi sono:

  • Colpo del Drago Nascente: Sirio concentra il cosmo nel pugno e lo scaglia verso l’alto, creando una potente onda d’urto che colpisce l’avversario.
  • Colpo Segreto del Drago Nascente: Sirio concentra il cosmo nel pugno e lo scaglia verso l’alto, creando una potente onda d’urto che colpisce l’avversario con una forza maggiore.
  • Colpo del Drago Ascendente: Sirio concentra il cosmo nel pugno e lo scaglia verso il basso, creando una potente onda d’urto inversa che colpisce l’avversario.
  • Colpo del Drago Supremo: Sirio concentra il cosmo nel pugno e lo scaglia verso il centro della Terra, creando una potente onda d’urto che risale in superficie e colpisce l’avversario.
  • Colpo del Drago Divino: Sirio concentra il cosmo nel pugno e lo scaglia verso il cielo, creando una potente onda d’urto che scende in verticale e colpisce l’avversario.

Destino

Sirio sopravvive alla battaglia contro Ade e torna ai Cinque Picchi, dove ritrova Shunrei e il suo maestro Dohko. Sirio continua a allenarsi per diventare un Cavaliere ancora più forte e per proteggere il mondo dalle future minacce. Sirio rimane sempre in contatto con i suoi amici e li aiuta quando hanno bisogno. Sirio vive una vita felice e pacifica, sempre fedele ai suoi ideali e alla sua dea.

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