Chi è Ban, il Cavaliere di Bronzo del Leone minore

Saint Seiya, conosciuta anche come I Cavalieri dello Zodiaco, è una delle serie manga e anime più famose e amate di tutti i tempi. Creata da Masami Kurumada nel 1986, la storia narra le avventure di un gruppo di giovani guerrieri che indossano armature ispirate alle costellazioni dello zodiaco e combattono per proteggere la dea Atena dalle forze del male. Tra i numerosi personaggi che popolano l’universo di Saint Seiya, ce n’è uno che spesso passa inosservato e che merita una maggiore attenzione: Ban, il cavaliere del Leone Minore.

Chi è Ban e qual è il suo ruolo nella saga? Quali sono le sue caratteristiche e le sue abilità? Qual è il significato della sua costellazione e del suo nome?

Ban è uno dei cinque cavalieri di bronzo che partecipano alla Guerra Galattica, un torneo organizzato dal miliardario Saori Kido (che in realtà è la reincarnazione di Atena) per assegnare la sacra armatura d’oro del Sagittario, rimasta vacante dopo la morte del suo precedente possessore, Micene. Ban è originario di Nuova Luxor, in Giappone, e si è allenato in Tanzania sotto la guida del maestro Gunter, un ex cavaliere d’argento. Il suo obiettivo è quello di diventare un cavaliere d’oro e di onorare la memoria del suo amico Nachi, morto durante l’addestramento.

Ban indossa l’armatura del Leone Minore, una costellazione che nella mitologia greca rappresenta un leoncino ucciso da Ercole durante una delle sue dodici fatiche. L’aggettivo “minore” serve a distinguerla da quella del Leone, che invece simboleggia il leone di Nemea, un mostro invincibile sconfitto da Ercole nella sua prima impresa. L’armatura di Ban è molto accattivante, con una criniera dorata che ricopre la testa e le spalle, ma non ha poteri particolari e copre solo una parte ridotta del corpo del cavaliere.

La tecnica segreta di Ban è il Lionet Bomber, un colpo che consiste in un balzo felino che aggancia il collo dell’avversario con le ginocchia, quasi a riprodurre l’assalto del leone alla gazzella. Ban lo utilizza senza ricorrere al cosmo, l’energia vitale che i cavalieri usano per potenziare i loro attacchi e le loro difese. Il cosmo di Ban è infatti inferiore a quello degli altri cavalieri di bronzo, e i suoi colpi si basano principalmente sulla forza fisica. Ban è infatti uno dei cavalieri più robusti e alti della sua classe, con una statura di 185 cm e un peso di 85 kg.

Ban fa la sua prima apparizione nella serie durante la Guerra Galattica, dove affronta Jabu, il cavaliere dell’Unicorno, nel primo turno del torneo. Il combattimento è breve e impari, e Ban viene sconfitto facilmente dal suo avversario, che lo colpisce con il suo Unicorn Gallop, una serie di calci rapidi e potenti. Ban viene così eliminato dalla competizione, senza aver avuto la possibilità di mostrare le sue vere capacità.

Ban riappare successivamente nella saga delle Dodici Case, dove si reca al Santuario insieme agli altri cavalieri di bronzo per salvare Atena, ferita da una freccia d’oro scagliata dal Grande Sacerdote Arles, il fratello malvagio del vero patriarca del Santuario, Shion. Ban rivela di aver passato diverso tempo in Tanzania con il suo maestro per addestrarsi e diventare più forte. Da solo, riesce a sbaragliare diverse decine di soldati di Arles, dimostrando che il suo allenamento ha dato i suoi frutti. Tuttavia, non riesce a superare la prima casa dello zodiaco, quella dell’Ariete, dove viene fermato dal cavaliere d’oro Mu, che lo teletrasporta fuori dal Santuario insieme agli altri cavalieri di bronzo non protagonisti.

Ban compare ancora nella saga di Hades, dove si unisce alla resistenza contro il dio degli inferi e i suoi spettri. In questa occasione, la sua armatura viene danneggiata dal dio Thanatos, che distrugge tutte le armature di bronzo con un solo gesto. Ban e gli altri cavalieri di bronzo vengono poi salvati da Seiya, il cavaliere di Pegaso, che li porta al Tempio di Atena, dove le loro armature vengono riparate e potenziate dal sangue della dea. Ban partecipa quindi alla battaglia finale contro Hades, ma il suo ruolo è marginale e non si vede se riesce a colpire il nemico o meno.

Ban è un personaggio secondario nella saga di Saint Seiya, ma non per questo meno interessante. Il suo nome significa “barbaro” in giapponese, e riflette il suo carattere selvaggio e impulsivo. Ban è infatti un cavaliere orgoglioso e testardo, che non si arrende facilmente e che cerca sempre di migliorarsi. Ha un forte senso dell’amicizia e della lealtà, e rispetta profondamente Atena e i suoi compagni. Ban è anche un cavaliere coraggioso e generoso, che non esita a mettere a rischio la sua vita per difendere la giustizia e la pace.

Ban, il cavaliere del Leone Minore, è un eroe sconosciuto della saga di Saint Seiya, ma che merita di essere ricordato e apprezzato per il suo valore e il suo spirito. Ban è un esempio di come anche i personaggi minori possano avere una loro personalità e una loro storia, e di come anche i più deboli possano diventare forti con la determinazione e la volontà. Ban è un cavaliere che non si arrende mai, e che continua a lottare per il suo sogno di diventare un cavaliere d’oro e di onorare la memoria del suo amico Nachi.

Chi è Geki, il cavaliere di Bronzo dell’Orsa?

Geki (Gerki) è un personaggio della serie manga e anime I Cavalieri dello Zodiaco, creata da Masami Kurumada. È uno dei Cavalieri di bronzo, i guerrieri di basso rango al servizio della dea Atena, e indossa l’armatura dell’Orsa Maggiore, una costellazione del cielo boreale.

Geki è un ragazzo di 15 anni, alto 1,88 m e pesante 102 kg, con capelli viola e occhi neri. È nato il 15 maggio in Giappone e ha il gruppo sanguigno A. È orfano e cresciuto nell’orfanotrofio St. Charles, gestito da Alman Kido, il nonno adottivo di Atena. Qui ha conosciuto altri futuri Cavalieri di bronzo, tra cui Seiya, Shiryu, Hyoga, Shun, Ikki, Jabu, Ban, Ichi e Nachi. Geki era il più forte fisicamente del gruppo, ma anche il più timido e riservato. Era amico di Asher, il leader naturale dei bambini, che lo difendeva dagli scherzi di Phoenix, il fratello maggiore di Andromeda.

Per diventare un Cavaliere, Geki fu mandato ad allenarsi nelle Montagne Rocciose del Canada, dove dovette affrontare le dure condizioni climatiche e la ferocia degli orsi. Dopo sei anni di duro addestramento, Geki riuscì a conquistare l’armatura dell’Orsa Maggiore, dimostrando di aver sviluppato una forza sovrumana, capace di spezzare le ossa con una semplice stretta di mano. Tornato in Giappone, partecipò al Torneo Galattico, organizzato da Alman Kido per decidere chi avrebbe indossato l’armatura d’oro del Sagittario. Geki affrontò al primo turno Seiya di Pegasus, il protagonista della serie, e fu sconfitto dopo una dura battaglia. Geki riconobbe la superiorità di Seiya e gli augurò buona fortuna per il torneo.

In seguito, Geki partecipò alla guerra sacra contro il Grande Sacerdote, che si era impadronito del Santuario di Atena, e aiutò i suoi compagni a superare le dodici case dello zodiaco, difese dai Cavalieri d’oro. Geki si scontrò con Death Mask, il Cavaliere d’oro del Cancro, e fu salvato da Shiryu di Dragon, che lo portò al sicuro. Geki assistette poi alla vittoria finale di Atena e dei suoi Cavalieri contro il Grande Sacerdote, che si rivelò essere il dio Ares, il nemico giurato di Atena.

Geki è un personaggio secondario, ma importante, nella storia de I Cavalieri dello Zodiaco. Rappresenta il valore della forza fisica, ma anche della lealtà e dell’amicizia. Pur appartenendo alla casta più bassa dei Cavalieri, Geki ha sempre combattuto con onore e determinazione, senza mai arrendersi di fronte alle difficoltà.

Chi è Nachi, il cavaliere di bronzo del Lupo?

Nachi, noto anche come Black, è il cavaliere di bronzo della costellazione del Lupo. È uno dei cento figli di Mitsumasa Kido, il fondatore della Fondazione Graad, che li ha mandati in varie parti del mondo per ottenere le armature sacre di Atena. Nachi è stato addestrato in Liberia, dove ha affrontato le dure condizioni della giungla e ha imparato a comunicare con i lupi. Il suo maestro era un anziano saggio che gli insegnò a rispettare la natura e a sviluppare il suo cosmo, l’energia vitale che gli permette di combattere.

Nachi è un ragazzo leale, coraggioso e orgoglioso, che non si arrende facilmente di fronte alle difficoltà. Ha una forte amicizia con i suoi compagni di bronzo, in particolare con Jabu dell’Unicorno, con cui ha condiviso molte avventure. Nachi ha anche una certa rivalità con Ikki della Fenice, il fratello maggiore di Shun di Andromeda, che lo ha spesso sconfitto e umiliato. Nachi ammira però il carattere determinato e indomito di Ikki, e lo considera un esempio da seguire.

Nachi ha partecipato alla Guerra Galattica, un torneo organizzato da Saori Kido, la reincarnazione di Atena, per decidere chi avrebbe ottenuto l’armatura d’oro del Sagittario. Nachi ha affrontato al primo turno Ikki, che lo ha battuto facilmente con il suo Colpo di Fenice. Nachi ha poi assistito agli altri combattimenti, e ha scoperto che il Grande Sacerdote del Santuario, Arles, era in realtà un traditore che voleva uccidere Atena. Nachi ha quindi deciso di aiutare Saori e i suoi amici a sconfiggere Arles e i suoi guerrieri, i Silver Saints e i Gold Saints.

Nachi, doppiato in giapponese da Kōichi Hashimoto, e in italiano da Marco Balzarotti, è un personaggio molto amato dai fan della serie, che apprezzano il suo coraggio, la sua lealtà e il suo legame con i lupi. Nachi è il simbolo del lupo, un animale forte, nobile e fedele.

Chi è Ichi (Aspides), il Cavaliere di Bronzo dell’Idra?

Ichi è un personaggio secondario del mondo di Saint Seiya / I Cavalieri dello Zodiaco. Essendo il Bronze Saint della costellazione dell’Idra, Ichi possiede una portentosa arma costituita da artigli che possono tagliare e iniettare un veleno mortale ai suoi avversari. Questi artigli sono simili alle teste dell’Idra, poiché possono ricrescere anche se tagliati.

Nonostante la sua forza e abilità, Ichi viene sconfitto nel primo combattimento del torneo delle Galaxian Wars da Hyoga, un altro Cavaliere di bronzo. La sua brutta apparenza fisica, con una carnagione pallida e occhi neri, è in netto contrasto con la sua armatura, che, a eccezione degli artigli, non è particolarmente impressionante.

La sua valutazione come personaggio da parte degli appassionati è piuttosto modesta, assegnando a Ichi un voto di 5 su 10. Tuttavia, Ichi ha a disposizione una serie di colpi segreti che può utilizzare nelle battaglie. Uno di essi è chiamato “Merou Poizun”, che gli permette di avvelenare il suo avversario con un solo colpo. Un’altra mossa segreta di Ichi è “Doku Ga Ni Yoru Kou Geki”, un potente attacco che può infliggere danni letali.

Nonostante le limitazioni del personaggio, Ichi rimane un importante membro dei Bronze Saints e un avversario da tenere in considerazione. La sua abilità nell’uso dei suoi artigli velenosi può rivelarsi una minaccia temibile per i suoi nemici. Nonostante la sua brutta apparenza, Ichi dimostra che l’aspetto esteriore non è tutto e che la forza e l’abilità possono superare le apparenze.

Chi è Jabu, il Cavaliere di Bronzo dell’Unicorno?

Jabu (Asher), il cavaliere dell’Unicorno, è un personaggio della serie di manga e anime I Cavalieri dello zodiaco, creata da Masami Kurumada. È uno dei Cavalieri di bronzo, i guerrieri di basso rango al servizio della dea Atena, e indossa l’armatura ispirata alla costellazione dell’Unicorno. Il suo nome originale in giapponese significa “guerriero sleale” o anche “cucciolotto”.

Jabu appare per la prima volta nel primo capitolo del manga, dove partecipa al torneo Galaxian Wars per ottenere l’armatura d’oro del Sagittario. Affronta in semifinale Seiya di Pegasus, il protagonista della serie, e viene sconfitto dopo una dura battaglia. Jabu dimostra di avere una grande ammirazione per Atena e una forte rivalità con Seiya, che considera un avversario arrogante e presuntuoso.

Il cavaliere dell’Unicorno ha un ruolo marginale nella serie, comparendo solo sporadicamente nelle successive saghe. Aiuta Atena e i suoi compagni in alcune occasioni, come quando salva Saori Kido (la reincarnazione di Atena) da un attentato, o quando si reca al Santuario per soccorrere i Cavalieri feriti.

Jabu è un personaggio leale, coraggioso e orgoglioso, che non esita a mettere in gioco la sua vita per difendere la sua dea e i suoi ideali. Il suo stile di combattimento si basa sulla velocità e sulla potenza dei suoi pugni, che scaglia con la tecnica chiamata Unicorn Gallop (Galoppo dell’Unicorno). Jabu è in grado di superare la velocità del suono e di distruggere le armature dei suoi nemici con la sua forza. Jabu è un personaggio che rappresenta lo spirito di sacrificio e la fedeltà dei Cavalieri di bronzo, i quali, nonostante la loro posizione inferiore, sono sempre pronti a combattere per la giustizia e la pace nel mondo. Jabu è un esempio di come un guerriero possa superare i propri limiti e sfidare i propri destini con il suo cosmo, l’energia vitale che scorre in ogni essere vivente.

Saint Seiya – La prima serie de I Cavalieri dello Zodiaco

Si racconta che nei periodi di maggior crisi, quando la fine del mondo sembra vicina, l’umanità può contare solo su una schiera di valorosi cavalieri, devoti ad Atena e protettori della giustizia: I Cavalieri dello Zodiaco.

Nella mitologia greca…
l’eroe Perseus tagliò la testa alla mostruosa medusa…
…e dalla pozza formata dal suo sangue nacque Pegasus,
il leggendario cavallo alato…
…che galoppò alla volta del cielo
e diventò una delle costellazioni…

Ogni cavaliere rappresenta una costellazione , ed ogni cavaliere è protetto da una speciale armatura, in base al materiale. In base al materiale delle armature i cavalieri si dividono in Cavalieri di Bronzo, Cavalieri d’Argento e Cavalieri d’oro.
Questi ultimi sono i più potenti e rappresentano le dodici costellazione dello zodiaco. Esistono infine alcuni cavalieri neri, guerrieri oscuri possessori del male, nemici di Atena e della giustizia.

L’avventura comincia a Nuova Luxor (Tokyo) dove, per decretare chi fra tutti i cavalieri sia il più meritevole, ricevendo così in premio la Sacra Armatura di Sagitter, ha avuto inizio la Guerra Galattica, desiderata con tutte le sue forze dal Duca Alman di Thule. Promotrice del Torneo è la nipote adottiva, Saori Kido, sotto il cui sguardo attento comincia la Battaglia.

Partecipanti al torneo altro non sono che una selezione tra decine di ragazzi, tutti orfani, adottati in infanzia dal Duca Alman, con lo scopo appunto di diventare Cavalieri.
Seiya: mandato ad allenarsi in terra di Grecia dove è riuscito ha conquistare il tanto agognato titolo solo dopo aver sconfitto Cassios, in una battaglia all’ultimo sangue;
Shiryu: addestrato in Cina, ai Cinque Picchi dove è situata la cascata del Drago. E’ proprio invertendo il suo corso che il ragazzo, sotto l’attenzione dell’anziano Maestro di Libra, riesce a conquistare l’Armatura del Dragone;
Hyoga: mandato tra i freddi e perenni ghiacciai della Siberia, riesce nel suo intento dopo aver provocato la distruzione di un ghiacciaio secolare;
Shun: mandato, al posto del fratello Ikki, nell’isola di Andromeda dove, uscendo vittorioso dal rituale del sacrificio della Regina, riesce a conquistare il titolo tanto sofferto;
Ikki: unico cavaliere ancora assente al torneo, mandato al posto del fratello, per propria volontà, nell’Isola della Regina Nera, dove dopo aver sconfitto il proprio maestro, entra in possesso delle speciali vestigia;

Ma mentre gli scontri all’ultimo sangue si alternano, e già si profilano quelli che sono i più valenti condottieri della terra, ecco che fa la sua comparsa, Ikki il quale, spalleggiato dai Black Saints, ruba, sotto lo sguardo sconcertato della signorina Saori, l’ambito trofeo.

Comincia così l’inseguimento sulle tracce di Ikki e compagni da parte dei quattro eroici Bronze Saints, i quali, dopo una serie di battaglie contro i loro alter-ego malvagi, riescono a raggiungere Ikki che in un primo momento sembra avere facile gioco sui quattro Bronze Saints.

Ma unendo le loro forze, e protetti dall’Armatura di Sagitter, riescono ad avere la meglio sul Cavaliere decaduto.

Ma nuovi nemici si apprestano a contendere loro le Sacre Vestigia.
Li guida Arles sovrano dei cavalieri di Atene e usurpatore del trono di Grecia.
Nonostante la forza del nemico i Bronze Saints riescono a respingere ogni attacco.
I nemici che i oppongono alle forze di Athena sono decisamente superiori; nonostante ciò per il momento hanno la peggio.
Al culmine della battaglia la signorina Saori svela ai suoi protetti il mistero della sua origine: la Dea Athena rivive in lei per porre fine alle ingiustizie che governano la Terra.
I Cavalieri confortati dalla presenza della loro Dea riprendono la lotta con rinnovato vigore. In loro aiuto giunge anche Ikki, risorto a nuova vita e deciso ad affiancare Athena nella lotta contro Arles.

Tra i numerosi nemici fanno la loro comparsa anche i Cavalieri d’Acciaio, nuovi ed imprevisti alleati che si rivelano essere preziosi alleati nella lotta contro il Male: Shadir, Cavaliere del Cielo, Benam Cavaliere della Terra e Lear Cavaliere del Mare, tuti insieme contro il malvagio Arles.

Intanto però Shiryu perde la vista per salvare Seiya e Shun durante il combattimento conto Argor, dotato dello Scudo di Medusa. Tale sacrificio che serve a riportare i due cavalieri in vita e a sconfiggere Argor, obbliga, però, il Dragone ad un forzato riposo a i Cinque Picchi. Nel frattempo sopra le calme acque di un lago l’Elmo e la Sacra Armatura si ricompongono: una forza misteriosa li ha sottratti ai due contendenti.

Sconvolto dalla rabbia per la perdita della sacra armatura, Arles decide di richiamare i Dodici Gold Saints al Grande Tempio. Non tutti accettano il suo invito: l’anziano maestro di Shiryu conosce bene le intenzioni malvagie di Arles; il Grande Mu, Cavaliere di Ariete e Iolia, Cavaliere di Leo, decidono invece di andare intenzionati a difendere i seguaci di Athena dalle insidie del Grande Sacerdote.

Ma gli altri Gold Saints si opporranno ai cavalieri guidati da Athena. La fanciulla infatti recatasi personalmente per porre fine alla guerra é stata trafitta da una freccia d’Oro. Solo Arles é in grado di salvarla entro lo scoccare della dodicesima ora.
Per raggiungerlo i Bronze Saints dovranno passare le Dodici Case dello zodiaco presidiate dai dodici Gold Saints e per ognuna di esse hanno un’ora di tempo.

Dovranno anzitutto sconfiggere i Cavalieri d’oro che si opporranno al loro cammino per poi giungere alle stanze del Gran Sacerdote per scoprire, poi, quella che sarà agli occhi di Seiya un’amara verità: la parte buona di Arles (si scopre così che il Gran Sacerdote é il Cavaliere della Terza Casa) rivela all’eroe che è impossibilitato a estrarre il dardo d’oro dal corpo di Athena. Solo inondandola con la luce benefica del sole riflessa sullo scudo d’oro posto sotto la statua di Athena, situata nell’altare dietro le stanze di Arles, è possibile salvarla.

Quest’ultimo poi sarà sconfitto in modo spettacolare: trovatosi tutto solo contro i cinque Bronze Saints, Athena, che nel frattempo è stata salvata, e i restanti Gold Saints, viene prima spedito sulla Luna da Seiya, nel quale convergono le energie dei quattro compagni, poi, riatterrato e apparentemente indenne viene toccato fatalmente dallo scettro di Athena, che pone fine ai suoi folli piani di dominio.

Chi è Ikki, il Cavaliere di Bronzo di Phoenix

Ikki o Phoenix, è un personaggio dell’anime e manga I Cavalieri dello zodiaco, creato da Masami Kurumada. È un Cavaliere di bronzo appartenente alla costellazione della Fenice, e il fratello maggiore di Shun di Andromeda. Ikki è un guerriero solitario e ribelle, che spesso interviene in aiuto dei suoi amici nei momenti più critici. La sua storia, le sue tecniche e il suo carattere sono tra i più affascinanti e complessi della serie.

Storia

Ikki è uno degli orfani raccolti da Alman di Thule, che li addestra per diventare Cavalieri di Atena. Ikki si offre volontario di andare a sostenere il durissimo allenamento sull’Isola della Regina Nera, al posto del suo fratello Shun, che era stato sorteggiato per quella destinazione. Sull’isola, Ikki subisce un addestramento crudele e violento, sotto la guida del maestro Guilty, che lo spinge a coltivare la forza e l’odio. Ikki si innamora di Esmeralda, la figlia adottiva di Guilty, che gli mostra gentilezza e compassione. Tuttavia, Esmeralda viene uccisa accidentalmente da Guilty durante un combattimento con Ikki, che ne rimane sconvolto e furioso. Ikki riesce a sconfiggere e uccidere Guilty, e ottiene l’armatura della Fenice, che ha la capacità di rinascere dalle proprie ceneri.

Ikki torna a Nuova Luxor, cambiato radicalmente nello spirito, e si allea con i Cavalieri Neri, che vogliono rubare l’armatura d’oro del Sagittario per diventare i più forti. Ikki sfida i suoi ex-compagni, Seiya di Pegasus, Shiryu di Sirio, Hyoga di Cristal e Shun di Andromeda, per impadronirsi dei pezzi dell’armatura d’oro che essi possiedono. Ikki viene però sconfitto da Seiya, sostenuto dalla forza degli altri, e scopre che Alman di Thule era in realtà il Grande Sacerdote del Santuario, che aveva manipolato i Cavalieri per i suoi scopi malvagi. Ikki decide allora di passare dalla parte dei Cavalieri di Atena, e di combattere contro i nemici che minacciano la pace del mondo.

Ikki affronta numerosi avversari, tra cui i Cavalieri d’Argento, i Cavalieri d’Oro, i Guerrieri Divini di Asgard, i Generali degli Abissi di Poseidone e gli Spettri di Ade. Ikki dimostra di essere un combattente formidabile, capace di resistere a colpi devastanti e di usare il suo cosmo per attaccare il nemico sia fisicamente che mentalmente. Ikki possiede infatti la capacità di penetrare nella mente dell’avversario e di farlo soffrire con le sue peggiori paure e ricordi. Ikki è anche in grado di risvegliare il settimo senso, il massimo livello di cosmo, che gli permette di eguagliare i Cavalieri d’Oro. Ikki si sacrifica più volte per salvare i suoi amici e Atena, ma riesce sempre a tornare in vita grazie al potere della sua armatura.

Tecniche

Ikki utilizza principalmente due tecniche di combattimento, che derivano dal suo cosmo e dalla sua costellazione:

  • Ali della Fenice (Hoyoku Tensho): è il colpo principale di Ikki, che consiste nel concentrare il suo cosmo nelle mani e scagliare delle fiamme a forma di ali contro il nemico, provocandogli gravi ustioni e danni interni.
  • Illusione di Phoenix (Genma Ken): è la tecnica mentale di Ikki, che gli consente di entrare nella mente dell’avversario e di torturarlo con le sue paure, i suoi rimorsi e i suoi traumi. Questa tecnica può anche essere usata per leggere i pensieri e i ricordi del nemico, o per controllare la sua volontà.

Carattere

Ikki è un personaggio complesso e contrastato, che nasconde un cuore sensibile e generoso dietro una maschera di freddezza e indifferenza. Ikki è spinto da un forte senso di giustizia e di lealtà, ma anche da un profondo rancore e da un desiderio di vendetta verso coloro che lo hanno fatto soffrire. Ikki è un solitario, che preferisce agire da solo e non farsi coinvolgere emotivamente dagli altri. Tuttavia, Ikki ama profondamente suo fratello Shun, e si preoccupa anche dei suoi amici, a cui dimostra il suo affetto solo nei momenti più critici. Ikki è un guerriero fiero e coraggioso, che non si arrende mai e che affronta ogni sfida con determinazione e orgoglio. Ikki è anche un personaggio saggio e intelligente, che sa analizzare le situazioni e trovare le soluzioni più efficaci. Ikki è un leader nato, che ispira rispetto e ammirazione nei suoi alleati e timore e odio nei suoi nemici. Ikki è, insomma, un personaggio che rappresenta la forza, la volontà e il sacrificio.

Chi è Sirio, il cavaliere di Bronzo del Dragone?

Sirio il Dragone è uno dei protagonisti della serie manga e anime I Cavalieri dello zodiaco, creata da Masami Kurumada. È un Cavaliere di Bronzo che indossa l’armatura della costellazione del Dragone e combatte per proteggere la dea Atena dalle minacce del male. In questo articolo, vedremo la sua storia, le sue caratteristiche, i suoi colpi e il suo destino.

Storia

Sirio nasce in Giappone il 4 ottobre e viene inviato ad allenarsi in Cina, ai Cinque Picchi, dove viene addestrato dal vecchio maestro Dohko, il Cavaliere d’oro della Bilancia. Qui incontra anche Shunrei, una ragazza orfana che vive con Dohko e di cui si innamora. Sirio impara a dominare il cosmo, l’energia vitale che gli permette di sferrare potenti attacchi e di resistere a qualsiasi ferita. Il suo obiettivo è di conquistare l’armatura del Dragone, che si trova in fondo a una cascata. Per ottenerla, deve colpire il punto debole dell’armatura, il cuore, con il suo pugno. Dopo molti tentativi falliti, Sirio riesce a vincere la sfida e a indossare l’armatura.

Sirio partecipa alla Galaxian War, un torneo organizzato da Saori Kido, la reincarnazione di Atena, per scegliere i migliori Cavalieri. Qui affronta Seiya di Pegasus, il protagonista della serie, e viene sconfitto. Seiya, infatti, riesce a trovare il suo punto debole, il cuore, e a colpirlo con il suo Pugno di Meteorite. Sirio, però, apprezza il gesto di Seiya che lo salva dagli effetti del suo colpo e tra i due nasce una grande amicizia. Da quel momento, Sirio si unisce a Seiya e agli altri Cavalieri di Bronzo (Shun di Andromeda, Hyoga di Cygnus e Ikki di Phoenix) per difendere Atena dalle varie minacce che si presentano.

La prima di queste è rappresentata dai Cavalieri Neri, dei traditori che vogliono rubare le armature dei Cavalieri di Bronzo. Sirio affronta il Cavaliere Nero del Dragone e lo sconfigge con il suo Colpo Segreto del Drago Nascente, una tecnica che consiste nel concentrare il cosmo nel pugno e scagliarlo verso l’alto, creando una potente onda d’urto. In seguito, Sirio e gli altri devono affrontare i Cavalieri d’argento, dei guerrieri più forti dei Cavalieri di Bronzo, mandati dal Grande Tempio per eliminare Atena. Sirio combatte contro Argor di Perseo, che possiede lo scudo della Medusa, capace di pietrificare chiunque lo guardi. Sirio, per evitare di essere trasformato in pietra, si acceca volontariamente con le sue unghie, dimostrando il suo grande coraggio e sacrificio. Poi, con l’aiuto di Seiya, riesce a distruggere lo scudo di Argor e a sconfiggerlo.

La battaglia più dura, però, è quella contro i Cavalieri d’oro, i più potenti guerrieri al servizio di Atena, che però sono stati ingannati dal Grande Sacerdote, che vuole uccidere la dea e prendere il suo posto. Sirio e gli altri devono attraversare le dodici case dello zodiaco, ognuna custodita da un Cavaliere d’oro, per raggiungere il Grande Tempio e salvare Atena. Sirio affronta il suo maestro Dohko, il Cavaliere d’oro della Bilancia, che però si rivela essere dalla parte di Atena e lo lascia passare. Poi, Sirio combatte contro Death Mask, il Cavaliere d’oro del Cancro, un uomo crudele e spietato che uccide i suoi avversari e li manda nel regno dei morti. Sirio lo segue in questo luogo e lo sconfigge con il suo Colpo del Drago Nascente, liberando le anime delle sue vittime. Infine, Sirio si scontra con Shura, il Cavaliere d’oro del Capricorno, che possiede la spada sacra Excalibur, capace di tagliare qualsiasi cosa. Sirio riesce a bloccare la spada con il suo scudo, ma perde il braccio destro. Poi, con il suo ultimo colpo, riesce a trafiggere Shura con il suo pugno sinistro, ma viene anche trafitto dalla spada di Shura. Prima di morire, però, Shura si pente delle sue azioni e dona a Sirio il suo braccio destro e la sua armatura, riconoscendolo come il suo successore.

Sirio, grazie al sangue di Atena, riesce a sopravvivere e a raggiungere il Grande Tempio, dove assiste allo scontro finale tra Seiya e il Grande Sacerdote, che si rivela essere Saga, il Cavaliere d’oro dei Gemelli, afflitto da una doppia personalità. Sirio e gli altri aiutano Seiya a sconfiggere Saga e a salvare Atena, riportando la pace sulla Terra.

La seconda saga della serie vede i Cavalieri di Bronzo affrontare i Guerrieri Divini di Asgard, dei potenti combattenti al servizio di Hilda, la rappresentante di Odino sulla Terra, che però è stata soggiogata dal potere di un anello malefico. Sirio combatte contro Fenrir, il Guerriero Divino di Alioth, che vive in una foresta insieme ai suoi lupi. Sirio riesce a sconfiggere i lupi, ma viene ferito da Fenrir, che lo colpisce con il suo Zanna di Lupo, un attacco che consiste nel lanciare dei dischi rotanti taglienti. Sirio, però, non si arrende e riesce a colpire Fenrir con il suo Colpo del Drago Nascente, facendolo cadere in una voragine. Poi, Sirio si reca al palazzo di Valhalla, dove affronta Siegfried, il Guerriero Divino di Alpha, il più forte di tutti. Sirio lo colpisce con il suo Colpo del Drago Nascente, ma Siegfried lo respinge con il suo Tuono Atomico, un attacco che genera una potente esplosione. Sirio, però, non si dà per vinto e usa il suo Colpo Segreto del Drago Nascente, che però viene ancora una volta respinto da Siegfried. Sirio, allora, decide di usare la sua arma finale: il Colpo del Drago Ascendente, una tecnica che consiste nel concentrare il cosmo nel pugno e scagliarlo verso il basso, creando una potente onda d’urto inversa. Sirio riesce a colpire Siegfried con questo colpo, ma anche lui viene colpito dal Tuono Atomico di Siegfried. I due cadono a terra, privi di sensi. Sirio, però, si risveglia grazie al sangue di Atena e si unisce agli altri Cavalieri di Bronzo per aiutare Seiya a liberare Hilda dall’anello malefico e a sconfiggere il vero nemico: Poseidone, il dio dei mari, che vuole sommergere il mondo con le sue onde.

La terza saga della serie vede i Cavalieri di Bronzo affrontare i Generali dei Mari di Nettuno, i guerrieri al servizio di Poseidone, che si è reincarnato nel corpo di Julian Solo, il fidanzato di Saori. Poseidone rapisce Saori e la imprigiona in un pilastro sottomarino, dove deve sacrificare la sua vita per fermare le acque che minacciano di inondare il mondo. Sirio e gli altri si recano al Tempio di Nettuno, dove devono attraversare le sette colonne, ognuna protetta da un Generale Marina, per raggiungere il pilastro centrale e salvare Saori. Sirio affronta Krishna, il Generale di Chrysaor, che possiede una lancia sacra, capace di perforare qualsiasi cosa.Sirio riesce a bloccare la lancia con il suo scudo, ma viene ferito da Krishna, che lo colpisce con il suo Colpo di Chrysaor, un attacco che genera una potente onda d’urto. Sirio, però, non si arrende e riesce a colpire Krishna con il suo Colpo del Drago Nascente, facendolo cadere in ginocchio. Poi, Sirio usa il suo Colpo del Drago Ascendente, che però viene deviato da Krishna, che usa la sua lancia come un parafulmine. Sirio, allora, decide di usare la sua arma finale: il Colpo del Drago Supremo, una tecnica che consiste nel concentrare il cosmo nel pugno e scagliarlo verso il centro della Terra, creando una potente onda d’urto che risale in superficie. Sirio riesce a colpire Krishna con questo colpo, ma anche lui viene colpito dalla lancia di Krishna. I due cadono a terra, privi di sensi. Sirio, però, si risveglia grazie al sangue di Atena e si unisce agli altri Cavalieri di Bronzo per aiutare Seiya a sconfiggere Poseidone e a salvare Saori.

La quarta e ultima saga della serie vede i Cavalieri di Bronzo affrontare Ade, il dio degli inferi, che vuole distruggere il mondo con il suo esercito di Specter, i guerrieri morti che hanno venduto la loro anima al dio. Ade si è reincarnato nel corpo di Shun, il fratello di Ikki e il Cavaliere di Andromeda, che però resiste al suo controllo e chiede ai suoi amici di ucciderlo. Sirio e gli altri si recano al Santuario, dove devono affrontare i tre Giudici degli Inferi, i più potenti Specter al servizio di Ade. Sirio combatte contro Rhadamanthys, il Giudice di Wyvern, che possiede il Grande Uragano, un attacco che genera un violento turbine di vento. Sirio lo colpisce con il suo Colpo del Drago Nascente, ma Rhadamanthys lo respinge con il suo Grande Uragano. Sirio, però, non si dà per vinto e usa il suo Colpo del Drago Ascendente, che però viene ancora una volta respinto da Rhadamanthys. Sirio, allora, decide di usare la sua arma finale: il Colpo del Drago Supremo, che però viene deviato da Rhadamanthys, che usa il suo scudo come un parafulmine. Sirio, allora, decide di usare la sua arma segreta: il Colpo del Drago Divino, una tecnica che consiste nel concentrare il cosmo nel pugno e scagliarlo verso il cielo, creando una potente onda d’urto che scende in verticale. Sirio riesce a colpire Rhadamanthys con questo colpo, ma anche lui viene colpito dal Grande Uragano di Rhadamanthys. I due cadono a terra, privi di sensi. Sirio, però, si risveglia grazie al sangue di Atena e si unisce agli altri Cavalieri di Bronzo per aiutare Seiya a sconfiggere Ade e a liberare Shun.

Caratteristiche

Sirio è un Cavaliere di Bronzo che indossa l’armatura della costellazione del Dragone, che rappresenta la sua forza, il suo coraggio e la sua lealtà. Sirio è un guerriero valoroso e determinato, che non si arrende mai di fronte alle difficoltà e che combatte per la giustizia e la pace. Sirio è anche un amico fedele e generoso, che si sacrifica spesso per i suoi compagni e che li sostiene con il suo spirito. Sirio è innamorato di Shunrei, una ragazza orfana che vive con il suo maestro Dohko ai Cinque Picchi, e che lo aspetta sempre con ansia. Sirio ha una grande stima e rispetto per il suo maestro Dohko, il Cavaliere d’oro della Bilancia, che lo ha addestrato e che lo considera come un figlio. Sirio ha anche un forte legame con Seiya, il Cavaliere di Pegasus, con cui ha iniziato come rivale e poi è diventato il suo migliore amico.

Colpi

Sirio dispone di diverse tecniche di combattimento, basate sul suo cosmo e sul suo pugno. I suoi colpi sono:

  • Colpo del Drago Nascente: Sirio concentra il cosmo nel pugno e lo scaglia verso l’alto, creando una potente onda d’urto che colpisce l’avversario.
  • Colpo Segreto del Drago Nascente: Sirio concentra il cosmo nel pugno e lo scaglia verso l’alto, creando una potente onda d’urto che colpisce l’avversario con una forza maggiore.
  • Colpo del Drago Ascendente: Sirio concentra il cosmo nel pugno e lo scaglia verso il basso, creando una potente onda d’urto inversa che colpisce l’avversario.
  • Colpo del Drago Supremo: Sirio concentra il cosmo nel pugno e lo scaglia verso il centro della Terra, creando una potente onda d’urto che risale in superficie e colpisce l’avversario.
  • Colpo del Drago Divino: Sirio concentra il cosmo nel pugno e lo scaglia verso il cielo, creando una potente onda d’urto che scende in verticale e colpisce l’avversario.

Destino

Sirio sopravvive alla battaglia contro Ade e torna ai Cinque Picchi, dove ritrova Shunrei e il suo maestro Dohko. Sirio continua a allenarsi per diventare un Cavaliere ancora più forte e per proteggere il mondo dalle future minacce. Sirio rimane sempre in contatto con i suoi amici e li aiuta quando hanno bisogno. Sirio vive una vita felice e pacifica, sempre fedele ai suoi ideali e alla sua dea.

Chi è Hyoga (Crystal), il cavaliere di Bronzo del Cigno?

Crystal (Hyoga) del Cigno è uno dei personaggi principali della serie manga e anime I Cavalieri dello Zodiaco, creata da Masami Kurumada. Si tratta di un Cavaliere di Bronzo che indossa l’armatura della costellazione del Cigno e che combatte per proteggere la dea Atena e il mondo dalla minaccia dei vari nemici che si presentano nel corso della storia. Il significato del suo nome è “isola di ghiaccio” ed infatti è il cavaliere padrone delle energie fredde e forse anche per questo il suo carattere è molto freddo e disilluso.

Hyoga, un giovane orfano di madre, nato in Unione Sovietica da padre giapponese e madre russa, è  molto attaccato al ricordo della madre, morta in un naufragio nei mari della Siberia, caratteristica questa molto discussa da Camus dell’Aquarius (suo maestro nel manga e maestro del suo maestro, Crystal Saint, nell’anime per cui ha sviluppato un forte legame con il suo maestro, consideranla come un padre, e con la sua armatura, che ha ottenuto dopo averla liberata da una montagna di ghiaccio dove era rimasta sepolta per secoli), che per fargli raggiungere il “Settimo Senso” cerca di cancellare i suoi ricordi. All’inizio delle Galaxian Wars si può quasi dire che fa la parte del cattivo, però poi si fa coinvolgere dall’amicizia e dalla giustizia e si pone anche lui al fianco di Saori-Athena.

Crystal è un personaggio dal carattere equilibrato, serio e rispettoso, ma anche sensibile e leale. Ha un profondo senso dell’onore e della giustizia e non esita a sacrificarsi per i suoi amici e per la sua missione. Tra i suoi compagni di battaglia, quelli con cui ha un rapporto più stretto sono Seiya di Pegasus, il protagonista della serie, e Shun di Andromeda, il più giovane e pacifico del gruppo. Crystal ha dimostrato più volte il suo coraggio e la sua determinazione, affrontando avversari molto più forti di lui e superando ostacoli apparentemente insormontabili. Tra le sue sfide più memorabili, si ricordano il duello con il suo maestro Aquarius nel Tempio dell’Acquario, durante la battaglia delle Dodici Case, il combattimento con il Generale dei Mari di Kraken nel Regno di Nettuno, la lotta contro il Dio della Morte Thanatos nel Mondo dei Morti e la battaglia finale contro il Dio degli Inferi Hades. In tutte queste occasioni, Crystal ha messo in mostra le sue abilità e le sue tecniche, tra cui spiccano la Polvere di Diamanti, il Colpo di Freddo, il Cigno Volante, l’Esecuzione dell’Aurora e il Freddo Assoluto, con cui può raggiungere la temperatura di zero assoluto e congelare qualsiasi cosa.

Hyogaè un personaggio molto amato dai fan della serie, sia per il suo aspetto fisico, sia per la sua personalità, sia per il suo ruolo nella trama. Il suo destino è legato a quello della costellazione del Cigno e del Cavaliere dell’Acquario, di cui è il successore designato.

Chi è Seiya, il Cavaliere di Bronzo di Pegasus?

Seiya di Pegasus, freccia delle stelle, è, purtroppo, il protagonista di tutta la serie (che d’altronde si chiama proprio come lui “Saint Seiya”!). Non è sicuramente il più forte dei Bronze Saints (x questo vedi Ikki), però a lui vengono sempre affidate le responsabilità più grandi: è lui che deve salvare Atena dai vari cattivi di turno, da Arles (Saga) a Nettuno, Eris, Lucifero, Hades & co.

Pegasus, come lo definiamo semplicemente noi italiani, è il protagonista del manga e anime dei I Cavalieri dello zodiaco, creato da Masami Kurumada. È il Cavaliere di bronzo appartenente alla costellazione del Pegaso. Un ragazzo coraggioso, determinato e leale, che non si arrende mai di fronte alle difficoltà con forte senso della giustizia e dell’onore, che non esita a sfidare nemici più forti di lui pur di difendere i suoi ideali. Ha anche un lato testardo, impulsivo e orgoglioso, che lo porta a entrare spesso in conflitto con gli altri Cavalieri, soprattutto con Shiryu di Dragone. Tuttavia, sa anche essere umile e riconoscere i suoi errori, e ha un grande rispetto per i suoi maestri e per i Cavalieri più anziani.

Seiya è nato a Tokyo il 1° dicembre, e ha una sorella maggiore di nome Seika, che ha perso la memoria dopo un incidente. Seiya è stato separato da lei quando aveva sei anni, e mandato in Grecia per diventare un Cavaliere sotto la guida di Marin dell’Aquila. Dopo sei anni di duro allenamento, Seiya è riuscito a conquistare l’armatura del Pegaso, e a tornare in Giappone per partecipare al Torneo Galattico organizzato da Saori Kido, la reincarnazione di Atena. Seiya sperava di ritrovare la sua sorella grazie all’aiuto di Saori, ma si è ritrovato coinvolto in una guerra contro i Cavalieri Neri, i Cavalieri d’argento e i Cavalieri d’oro, al servizio del Grande Sacerdote, che si era impadronito del Santuario di Atena.

È molto testardo ed impulsivo, ma anche ottimista, dote molto importante perché devono combattere sempre con cavalieri più forti di loro, che non si fanno certo intimorire da un gruppo di ragazzini. Nonostante tutto però è l’unico degno successore di Aiolios di Sagitter e quindi l’unico in grado di indossare le sacre vestigia del Sagittario, che lo soccorrono sempre nei momenti di difficoltà, e con cui riesce a battere tutti i nemici. Quel che è certo è che durante le sue battaglie, Seiya ha dimostrato di possedere un grande potenziale e una straordinaria capacità di adattamento. Ha sviluppato diverse tecniche di combattimento, basate sulla velocità e sulla forza dei suoi pugni, che gli hanno permesso di sconfiggere avversari molto più potenti di lui. La sua tecnica principale è il Fulmine di Pegaso, un colpo che scaglia centinaia di pugni alla velocità della luce, creando un’onda d’urto simile a una stella cadente. Altre tecniche sono il Cometa di Pegaso, una versione più potente e concentrata del Fulmine, il Turbine di Pegaso, una raffica di pugni che genera un vortice d’aria, e il Pugno di Pegaso, un colpo singolo ma devastante.

Seiya ha indossato diverse versioni dell’armatura del Pegaso, che si sono evolute nel corso della storia. La sua prima armatura non è un granché (mi piacciono solo i bracciali), ma le altre sono un decisamente migliori anche se, secondo me, hanno uno stile diverso dalle altre bronze cloth, che sono molto più classiche. La seconda armatura era di colore rosso e bianco, e aveva un elmo con una sorta di tiara. La terza armatura era di colore oro e bianco. La quarta armatura era di colore argento e bianco, e aveva un elmo con una corona. L’armatura divina era di colore bianco e oro, e aveva un elmo con una tiara. .

Seiya ha partecipato a diverse saghe, affrontando nemici sempre più forti e pericolosi. Ha combattuto contro i Cavalieri d’oro nel Santuario, contro i Guerrieri Divini di Asgard, contro i Generali dei Mari di Poseidone, contro gli Specter di Ade, contro gli Dei dell’Olimpo e contro i Cavalieri di Marte. In ogni occasione, ha dimostrato il suo coraggio, la sua determinazione e il suo amore per Atena, sacrificando spesso il suo corpo e la sua vita per la causa. Seiya è considerato uno dei più grandi eroi della storia dei Cavalieri dello zodiaco, e un esempio per le generazioni future.

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