Three-Body: la serie tv cinese de “Il problema dei Tre corpi”

Forse non tutti i fan della serie letteraria Remembrance of Earth’s Past di Liu Cixin(da cui il primo romanzo “Il problema dei 3 corpi“) sanno che, oltra la iperpubblicizzata prima stagione live action su Netflix, esiste una versione cinese delle serie rilasciata l’anno scorso, con un totale di 30 episodi che seguono fedelmente la trama dei libri originali.

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“Three-Body” ha debuttato il 15 gennaio 2023. Il colosso Tencent aveva già acquisito i diritti sui romanzi nel 2008, con il progetto per realizzare un adattamento cinematografico live-action da lanciare nel 2015 con il titolo “The Three-Body Problem” prodotto sempre da YooZoo Film. Nonostante le riprese siano durate 5 mesi nel 2015, il prodotto finale non è mai stato pubblicato. Tuttavia, nel settembre 2020, YooZoo Film ha stretto un accordo per produrre un proprio adattamento per Netflix, con i creatori di Game of Thrones David Benioff e D.B. Weiss a supervisore la sceneggiatura per la creazione della serie che tutti stiamo vedendo su Netflix.

Nel frattempo, Tencent non si è data per vinta a ha realizzato in quattro anni una serie live action. Questo ambizioso progetto per lo schermo piccolo offre agli spettatori la possibilità di immergersi ancora di più nell’affascinante universo creato da Liu Cixin. Sia che siate appassionati dei romanzi originali o semplicemente curiosi di esplorare un’interpretazione diversa, la serie cinese “Three-Body” offre una prospettiva autentica che riflette la cultura cinese in modo più fedele rispetto alla versione occidentale. Dopo il successo in Cina, i 30 episodi di “Three-Body” sono stati resi disponibili anche negli Stati Uniti lo scorso febbraio tramite lo streaming su Peacock, forse in un tentativo di superare in anticipo la concorrenza di Netflix.

E per chiunque sia interessato a guardare la serie, c’è una buona notizia: è ora possibile accedere anche in Italia attraverso la piattaforma di streaming gratuita Rakuten Viki, specializzata nel portare i migliori contenuti asiatici sul mercato europeo. Quindi, se siete alla ricerca di un nuovo modo per immergervi nell’universo de “Il problema dei 3 corpi”, questa serie televisiva cinese potrebbe essere la soluzione perfetta per voi.

Dungeons & Dragons e Baldur’s Gate: possibile acquisizione da parte di Tencent?

L’universo di Dungeons & Dragons (D&D) e Baldur’s Gate potrebbe presto cambiare casa. Secondo alcune indiscrezioni, il colosso cinese Tencent sarebbe interessato ad acquisire le IP di questi due franchise.

Tuttavia, Wizards of the Coast, proprietaria di D&D, ha smentito la notizia di una possibile vendita. In una dichiarazione a VGC, la società ha affermato:

“Non stiamo cercando di vendere la nostra proprietà intellettuale di D&D. Continueremo a parlare con i partner su come offrire le migliori esperienze digitali ai nostri fan.”

Nonostante la smentita, le voci di un’acquisizione da parte di Tencent persistono. Il colosso cinese ha recentemente avuto difficoltà nel settore videoludico, e l’acquisizione di D&D e Baldur’s Gate potrebbe essere vista come un modo per rilanciare la sua presenza nel mercato.

Un altro elemento interessante è il ruolo di Larian Studios in questa vicenda. Secondo alcuni report, lo studio belga, che ha sviluppato Baldur’s Gate 3, starebbe facendo da intermediario tra Tencent e Hasbro.

Larian Studios ha già un rapporto con Tencent, che possiede il 30% dello studio. Se l’acquisizione dovesse andare in porto, Larian Studios avrebbe accesso a una vastità di contenuti e risorse per creare nuovi videogiochi di D&D.

Al momento, non c’è ancora nulla di ufficiale. Tuttavia, questa vicenda è sicuramente da tenere d’occhio, in quanto potrebbe avere un impatto significativo sul futuro di D&D e Baldur’s Gate.

Ecco alcuni dei possibili scenari:

  • Tencent acquisisce D&D e Baldur’s Gate: questo scenario permetterebbe a Tencent di sfruttare queste IP per creare nuovi videogiochi, film, serie TV e altri prodotti.
  • Larian Studios acquisisce D&D e Baldur’s Gate: questo scenario darebbe a Larian Studios il controllo completo del franchise, permettendo allo studio di creare nuovi videogiochi in linea con la sua visione.
  • Hasbro mantiene il controllo di D&D e Baldur’s Gate: in questo scenario, Hasbro potrebbe continuare a sviluppare nuovi prodotti in proprio oppure collaborare con altri partner.

Indipendentemente da come si evolverà la situazione, è chiaro che il futuro di D&D e Baldur’s Gate è in gioco.

Meta torna in Cina dopo 14 anni: l’accordo con Tencent e le sfide che attendono l’azienda

Dopo 14 anni di esilio, Meta è finalmente tornata in Cina. L’azienda di Mark Zuckerberg ha stretto un accordo con Tencent, multinazionale dei videogame, per iniziare a vendere una nuova versione più economica del suo visore per realtà virtuale alla fine del 2024.

L’accordo arriva dopo quasi un anno di negoziati e segna una svolta importante per la strategia di Meta in Cina. La società era stata bandita dal Paese nel 2009, in seguito alle proteste scoppiate nella provincia dello Xinjiang. Da allora, Meta ha continuato a offrire spazi pubblicitari alle aziende cinesi su Instagram e Facebook, ma non ha mai potuto operare liberamente sul mercato cinese.

L’accordo con Tencent permetterà a Meta di ristabilire la propria presenza in Cina e competere con la società madre di TikTok, Bytedance, che produce il visore Pico VR. Tencent, da parte sua, potrà offrire ai propri utenti un’esperienza di realtà virtuale più avanzata.

Il visore di Meta

Il visore che Meta venderà in Cina sarà una versione economica del Quest 3, l’ultimo modello lanciato dall’azienda. Avrà lenti meno costose e un’unità di elaborazione grafica più avanzata rispetto al Quest 2, lanciato più di tre anni fa. Il prezzo del visore non è stato ancora annunciato, ma dovrebbe essere inferiore a quello del Quest 3, che costa 568,99 euro.

Oltre alla realtà virtuale, il nuovo visore permetterà anche di entrare in quella che viene considerata ormai come realtà mista: un’esperienza dove le immagini proiettate dallo schermo interno si fondono con quelle esterne.

Un rapporto difficile

L’accordo tra Meta e Tencent è un passo importante per l’azienda, ma non è certo che segnerà la fine dei problemi di Meta in Cina. Il governo cinese è noto per le sue restrizioni sull’industria tecnologica e non è chiaro se approverà l’accordo.

Inoltre, l’accordo arriva in un contesto difficile per le relazioni tra Cina e Stati Uniti. L’amministrazione Biden ha imposto limiti alle esportazioni su alcune tecnologie di fascia alta, in particolare chip, per ostacolarne l’esercito cinese.

Meta dovrà affrontare queste sfide se vuole avere successo in Cina. L’azienda dovrà dimostrare al governo cinese che il suo visore non rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale e dovrà trovare un modo per lavorare con le autorità locali.

Conclusione

L’accordo tra Meta e Tencent è un evento importante per l’industria tecnologica globale. Se l’accordo sarà approvato dal governo cinese, Meta sarà la prima grande azienda tecnologica statunitense a tornare nel Paese dopo anni di esilio.

La Cina accelera la corsa all’oro dell’AI

Le autorità cinesi hanno dato il via libera ad alcune importanti aziende nazionali nel settore dell’intelligenza artificiale, al fine di competere con i giganti come Google e OpenAI. In particolare, Baidu ha annunciato che renderà disponibile il suo chatbot, Ernie Bot, dal 31 agosto, permettendo agli utenti di fornire un feedback sul suo utilizzo. Inoltre, l’azienda cinese ha dichiarato di lanciare prossimamente nuove applicazioni che consentiranno di sperimentare appieno le quattro principali abilità dell’intelligenza artificiale generativa: comprensione, generazione, ragionamento e memoria.

Questo rappresenta un passo importante per Baidu e per l’intera industria cinese dell’intelligenza artificiale, che finalmente può concretizzare i suoi sforzi di ricerca.

Non è solo Baidu a ricevere l’approvazione delle autorità cinesi, infatti anche altre importanti aziende come SenseTime, Baichuan Intelligence, Zhipu AI e MiniMax hanno ottenuto il via libera per portare avanti i loro progetti nel settore. Anche la Chinese Academy of Sciences ha ottenuto l’autorizzazione per il lancio del suo servizio TaiChu, sebbene non sia ancora stato effettivamente rilasciato sul mercato.

Questo dimostra che la Cina è determinata ad ammorbidire le rigide normative entrata in vigore recentemente, che richiedevano l’approvazione del governo per i servizi di intelligenza artificiale generativa. Questa mossa delle autorità cinesi permette di controllare i contenuti rilasciati sul mercato e al contempo consente alle aziende cinesi di competere con i colossi statunitensi del settore.

Negli ultimi mesi la situazione sembra essere cambiata radicalmente, con il governo cinese che si apre maggiormente verso l’intelligenza artificiale generativa. Infatti, il co-fondatore di Baidu, Robin Li, ha dichiarato che l’azienda sta collaborando strettamente con le autorità di regolamentazione per promuovere un uso corretto di questa tecnologia.

Anche Tencent e Alibaba si sono mosse per lanciare i propri servizi di AI sul mercato, dimostrando che Baidu non è l’unica azienda che vuole competere con i grandi giganti occidentali. Ernie Bot rappresenta solo il primo di una serie di chatbot che presto invaderanno la Cina, anche se resta da vedere se riusciranno a espandersi al di fuori del paese.

Le Dream Girl e i fidanzati … in Cosplay

Difficile innamorarsi durante il lock-down, lo sanno bene alcune donne cinesi che, visto l’enorme tempo libero a disposizione e l’amore innato per videogiochi, si sono letteralmente innamorate di alcuni iconici protagonisti maschili di saghe videoludiche. Ora, finita la “reclusione”, queste signore, anche dette “dreamgirl” sono alla caccia di cosplayer (non importa il sesso del performer ma del personaggio!= che hanno deciso proprio di interpretare dal vivo le proprie infatuazioni digitali!

Non fa dunque scalpore la notizia dell’esistenza di un vero e proprio mondo di “cos commission“, un servizio già virale sulla versione cinese di TikTok, Douyin. che sta aiutando le donne di tutta la Cina a dare vita ai loro fidanzati virtuali e intraprendere con loro degli appuntamenti… in costume.

Questo particolare “servizio” fonda probabilmente le sue radici in alcuni videogiochi nipponici anni ’90 (ora ritornati di moda sulle app), i così detti “otome“: storytelling interattivi basati su storie d’amore in cui le giocatrici devono risolvere enigmi di vario tipo per conquistare il proprio spasimante virtuale. Dalla pandemia in avanti, questi giochetti, per quanto semplici, hanno raggiunto in Cina migliaia (se non milioni) di appassionate, vere fan – a tratti ossessivive compulsive – che spendono anche tanti, tantissimi soldi reali, per arrivare a raggiungere il proprio obiettivo di gioco!

La dottoressa Sun Yuannan, docente presso la Shandong Normal University, sta studiando questo fenomeno che si fonda purtroppo sulla bassa autostima di molte di queste giocatrici seriali che giocando non fanno altro che accrescere il proprio bisogno di attenzioni.

… una volta che la quantità di tempo e denaro spesi per il gioco raggiungerà un certo livello, i propri sentimenti verso i personaggi virtuali si trasformeranno… e si trasformeranno come una relazione romantica nella vita reale“.

Le prime Dream Girl hanno iniziato a pagare i cosplayer per vestirsi come i loro personaggi preferiti già da qualche anno, ma la pratica ha iniziato ad attirare l’attenzione del pubblico solo durante la pandemia. Dopo che la Cina ha abbandonato le sue restrizioni  lo scorso dicembre, il numero di questi posti si è moltiplicato. Alla fine del 2022, le storie pubblicate inerenti a questi appuntamenti tra giovani donne e cosplayer hanno iniziato a diventare virali sui social media cinesi.

La richiesta di queste “cos commision£ sta diventando sempre più organizzata: le Dream Girl hanno iniziato a pubblicare apertamente annunci di reclutamento per cosplayer anche sul sito di e-commerce Xianyu o su piattaforme social come Douyin e Xiaohongshu. Ogni annuncio specifica quale personaggio dovrà interpretare il cosplayer, stabilendo il compenso e chiedendo al “fidanzato in costume” se è disposto a farsi baciare. Quindi, i cosplayer possono contattare la richiedente e fissare un appuntamento. Questi incontri non hanno in realtà nulla di sessuale, anzi solitamente si basano su attività innocenti: una cena fuori, una passeggiata per fare shopping o visite ad un parco di divertimenti. Mentre molti cosplayer offrono questo “servizio” in maniera totalmente gratuita, altri si fanno pagare 100-200 yuan (dai 15 ai 30 euro) all’ora, con la Dream Girl che paga anche tutti gli extra. Ovviamente i performer, ripetiamo indipendentemente dal loro sesso “umano”, l’importante che siano “maschietti” nel personaggio, curano alla perfezioni i propri outfit, make-up, protesi muscolari in modo da offrire un’esperienza estetica totale alle proprie clienti.

 

fonte: Sixth Tone.com

Tencent in partnership con Novarama

Tencent, il gigante tecnologico cinese possiede o detiene azioni di molteplici software house comeRiot GamesUbisoftEpic Games e Supercell, tutto ciò sembra non bastare dato che continua ad espandere la sua influenza nello sviluppo di videogiochi. L’azienda guidata da Ma Huateng, ha recentemente raggiunto un accordo di investimento con Novarama, lo studio di Barcellona riconosciuto per la saga di Invizimals.

Dani Sánchez-Crespo, CEO di Novarama afferma:

“Come disse Sir Isaac Newton: per vedere più lontano dobbiamo arrampicarci sulle spalle dei giganti. Per noi un’alleanza con Tencent, leader mondiale nella creazione di giochi online, apre un enorme mondo di possibilità… Oggi è un grande giorno non solo per noi, ma anche per l’intera industria videoludica spagnola. Grazie a tutti coloro che hanno fatto parte di questa emozionante avventura. Non vediamo l’ora di mostrarvi a cosa stiamo lavorando”.

 

L’annuncio non ha specificato i termini dell’accordo, quindi non si sa quale percentuale della società è nelle mani di Tencent. Ricordiamo che solo due settimane fa l’azienda asiatica è diventata azionista di maggioranza di Tequila Works, lo studio responsabile di Rime e ora al lavoro su Song of Nunu: A League of Legends Story con Riot Games.

 

Novarama è stata fondata nel 2003 a Barcellona, il loro obiettivo è “creare giochi innovativi ed attraenti per il pubblico di massa”. Durante i primi anni hanno pubblicato Fallen Lords: Condemnation (PC, 2005) e lavorato con Nintendo su Music Monstars. Il successo del team è arrivato soprattutto dopo l’accordo con Sony Interactive Entertainment tra il 2009 e il 2016, in questo lasso di tempo sono stati rilasciati otto giochi del franchise Invizimals, i quali hanno avuto un enorme successo su PSP e PS Vita raggiungendo anche PlayStation 3 e dispositivi mobile. La saga ha venduto più di 2,5 milioni di copie in tutto il mondo ed è stata adattata in una serie televisiva e una moltitudine di merchandising. Purtroppo i suoi ultimi lavori, Reality Fighters per PSVita, Space Legend per dispositivi mobile e KillSquad per PC, sono passati più inosservati.

Brawl Stars: il gioco che rivoluzionerà il mercato dei mobile game?

Brawl Stars è un nuovo gioco sviluppato dalla famosa software house Supercell, conosciuta per i suoi titoli di successo come Clash of Clans, Clash Royale e Boom Beach. Acquisita nel 2016 da Tencent, Supercell ha sorpreso i fan con l’annuncio improvviso del lancio di Brawl Stars su Android e iOS, tramite il proprio account Twitter ufficiale.

Brawl Stars: No Time to Explain

Il gioco offre la possibilità di combattere in tempo reale, sia singolarmente che in squadra con altri brawler. I giocatori possono sbloccare e potenziare i loro personaggi, noti come Brawler, con abilità speciali e diverse caratteristiche uniche. Con oltre 77 brawler disponibili, i giocatori possono scegliere il proprio personaggio preferito e personalizzarlo per affrontare le sfide che li attendono.

Una delle caratteristiche più interessanti di Brawl Stars è il Brawl Pass, un pass battaglia che si rinnova ogni primo giovedì del mese e offre numerose risorse e cosmetici sbloccabili tramite l’accumulo di XP. Il gioco offre diverse modalità di gioco, chiamate eventi, tra cui Arraffagemme, Sopravvivenza, Ricercati, Rapina e Footbrawl, ognuna con regole e obiettivi unici.

I giocatori possono unirsi a club, partecipare a eventi giornalieri e competere per salire nelle classifiche globali e locali. Brawl Stars è disponibile gratuitamente su Play Store e App Store, con la possibilità di acquistare potenziamenti in-app per migliorare l’esperienza di gioco. Con un gameplay coinvolgente e tante modalità di gioco, Brawl Stars promette di offrire un’esperienza divertente e competitiva per tutti i tipi di giocatori.

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