Chants of Sennaar: il videogioco che ti fa decifrare le lingue di Babele

Se sei un appassionato di fumetti di fantascienza, probabilmente conosci il nome di Moebius, il geniale disegnatore francese che ha creato mondi incredibili con il suo tratto inconfondibile. Forse non sai, però, che esiste un videogioco che si ispira al suo stile e al suo immaginario: si chiama Chants of Sennaar ed è uscito nel settembre 2023 per PC e Nintendo Switch.

Chants of Sennaar è un puzzle-platform che ti porta in una città-torre di Babele, dove cinque popoli diversi vivono separati e incomprensibili. Il tuo compito è quello di scalare la torre, incontrare le varie culture e decifrare le loro lingue, usando la logica e gli indizi che trovi lungo il cammino. Solo così potrai riunire i popoli e scoprire il segreto della torre.

Il gioco è un omaggio ai maestri del fumetto di fantascienza, come Moebius, Philippe Druillet e François Schuiten, che hanno influenzato l’estetica e la narrazione di Chants of Sennaar. Il gioco ha un aspetto grafico minimalista e colorato, che ricorda le tavole di Métal Hurlant, la storica rivista francese che ha ospitato le opere di questi autori. Il gioco ha anche un’atmosfera onirica e misteriosa, che ti fa immergere in un mondo fantastico e originale.

Chants of Sennaar è un gioco che ti sfida a pensare e a comunicare, oltre che a esplorare e a risolvere enigmi. Le lingue che devi imparare sono state create appositamente per il gioco, e hanno una scrittura ideografica e una grammatica semplice ma diversa tra loro. Dovrai prestare attenzione ai simboli, ai suoni e ai contesti per capire il significato delle parole e delle frasi. Il gioco ti offre anche la possibilità di ascoltare le voci dei personaggi, registrate da attori professionisti in diverse lingue reali.

Chants of Sennaar è un gioco che ti fa viaggiare con la mente e con il cuore, e che ti fa apprezzare la diversità e la bellezza delle lingue. Se ti piacciono i giochi di avventura e di puzzle, e se ami i fumetti di fantascienza, non perderti questo titolo indipendente e originale, disponibile su Steam e Nintendo Switch. Puoi anche scaricare la demo gratuita per provare il gioco prima di acquistarlo. Buon divertimento!

Mœbius – Alla ricerca del tempo, prorogatafino al 13 marzo

Il Palazzo Arti Fumetto Friuli – PAFF! continua con i numeri uno del fumetto mondiale, dopo Cavazzano per il fumetto Disney, Milton Caniff delle storiche strip avventurose americane, i maestri Marvel & DC per i supereroi e un Manara a tutto tondo e non solo erotico, ora giunge nel nord Italia il numero uno del fumetto fantastico e fantascientifico: Mœbius – Alla ricerca del tempo, la più ampia mostra realizzata in Italia dedicata a Mœbius (Jean Henri Gaston Giraud, 1938 – 2012), uno dei più influenti fumettisti e illustratori di tutti i tempi, massimo esponente della Nona arte francese e autore di opere visionarie note e tradotte in tutto il mondo  come Arzach, Il Garage Ermetico o L’Incal.

Il percorso espositivo guida i visitatori nell’universo immaginifico di Mœbius, (si pronuncia con la ö tedesca), esplorando il suo rapporto con il tempo, che è sempre stato uno dei temi più significativi e memorabili della sua arte. Esso infatti non è il presente, il passato o il futuro, ma sembra esistere in un loop infinito (come l’œ del nome ci ricorda), che coinvolge ogni amante del fumetto e dell’arte in un continuo gioco di rimbalzi tra dimensioni già trascorse e destini incipienti, realtà e fantascienza, aggiungendo straniamento e sogno a tavole già di per sé strabilianti. Oltre trecento opere, con 153 disegni originali e 174 riproduzioni di vario tipo: incisioni con autografo, stampe d’arte a tiratura limitata con autografo, stampe su Dbond, riproduzioni digitali e scenografiche, distribuite lungo le sale della galleria nell’ala moderna annessa alla Villa Galvani a Pordenone, sede di PAFF!.

Costruita presumibilmente nel 1826, fu dimora dei Galvani, facoltosa famiglia proveniente dall’Emilia Romagna, che ricoprì un ruolo di rilievo nella società locale di fine Ottocento e prima metà del Novecento. Dal 2018 è sede di PAFF!, progetto speciale di Vastagamma APS, che le restituisce centralità e vi colloca il proprio cuore operativo con le sale espositive, dove ci si perderà nelle immagini vertiginose dei carnet di Inside Mœbius e nelle invenzioni fantastiche de La Faune de Mars. Non mancherà naturalmente una sezione dedicata ai legami tra Mœbius e l’Italia. Uno spazio significativo sarà poi destinato alla dimensione più intima del lavoro di Mœbius, alla sua ricerca sul “deserto interiore”, con le tavole tratte da 40 jour dans le Désert B e alle sperimentazioni personali sulle forme fantastiche di cristalli. Un’intera sezione sarà dedicata a Dante, in occasione del settecentesimo anniversario della scomparsa del sommo poeta, e alla memorabile interpretazione mœbiusiana del Paradiso, per la Galleria Nuages. Il percorso sarà arricchito da Metamœbius, documentario di 52 minuti di Damian Pettigrew e Olivier Gal. Elemento innovativo nel progetto di allestimento sarà la realtà aumentata: lungo il percorso, alcuni quadri prenderanno vita; basterà scaricare una APP e inquadrare le opere con un semplice smartphone. La mostra è stata inaugurata dallo scorso 13 novembre e continuerà fino al 13 marzo 2022, quindi si può ancora avventurarsi alla ricerca di queste immagini lungo le suggestive sale del museo.

L’esposizione è organizzata dal PAFF! in collaborazione con il COMICON sotto la direzione artistica di Mœbius Production.

Tiziana Gibelli, Assessore alla Cultura Regione Friuli Venezia Giulia, ha dichiarato:

“L’inedita e peculiare esposizione sulle opere di Mœbius – rileva l’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli – dimostra ancora una volta come PAFF! sia un’eccellenza italiana e internazionale per il fumetto. La rassegna, infatti, non solo raccoglie oltre trecento opere del grande artista francese, ma ne consente la fruizione anche attraverso l’innovativo uso della realtà aumentata che non può che rendere la mostra ancora più attrattiva per i più giovani, ma non solo. Mi piace anche ricordare il contributo che è stato riservato alle celebrazioni per il settecentesimo anniversario dalla scomparsa di Dante Alighieri con un’intera sezione dedicata al Paradiso come lo vedeva Mœbius: una rappresentazione insolita che merita di essere vista dal vivo”.

Alberto Parigi, Assessore alla Cultura Comune di Pordenone, ha aggiunto:

“La mostra di Mœbius conferma e rafforza la dimensione nazionale e internazionale di Pordenone e del Palazzo arti fumetto Friuli come centri di cultura e di creatività. E’ una soddisfazione per chi ha sempre creduto e sostenuto questa esperienza visionaria e innovativa. Ma non è un punto di arrivo, deve essere invece un punto di partenza per rafforzare il legame tra Paff e città e per attrarre sempre più visitatori dall’Italia e non solo”.

Giulio De Vita, Direttore Artistico di PAFF!, ha dichiarato:

“C’erano anni in cui il nome di Mœbius e Gir sembravano appartenere a persone diverse, perché le loro opere sembravano essere distanti anni luce. In Italia le notizie che arrivavano dal fumetto d’oltralpe non erano così chiare, almeno per i ragazzini che come me iniziavano ad appassionarsi all’arte del fumetto e un certo mistero aleggiava sull’identità che si celava dietro questi due pseudonimi. Da un lato Gir, il disegnatore di Blueberry, il più noto e ammirato western francese su sceneggiature di Charlier, pregne di vignette, testi e disegni colmi di ombreggiature a pennello; dall’altro Mœbius dal tratto altrettanto dettagliato ma più raffinato, pulito e arioso, spesso senza testi dov’erano le immagini a parlare, a comunicare emozioni, a fare volare lontano con la fantasia, apparivano come due approcci diametralmente opposti alla narrazione disegnata. Due universi paralleli e due modi di fare fumetto drammaticamente in contrasto: quello del fangoso e polveroso selvaggio west raccontato attraverso una struttura del racconto classica e rigorosa con il disegno al servizio della storia; dall’altro del visionario universo parallelo rivoluzionario, libero e innovativo di Arzach, Jerry Cornelius e del Maggiore Grubert in cui l’immagine e concedetemi, l’inconscio e l’irrazionale che conduce la storia. Solo più tardi scoprii che Mœbius e Gir erano le due facce del nastro omonimo ci Mœbius e della complessa e affascinante mente di Jean Giraud. Non le due tradizionali facce della stessa medaglia, ma due percorsi meravigliosamente avviluppati su se stessi in maniera infinita, inscindibile e indistinguibile. Mœbius non poteva esistere senza Gir e viceversa. Una complessità autoriale la cui profondità non si era mai vista prima nel mondo del fumetto e che ha conferito all’immagine disegnata quello spessore intellettuale che oggi gli viene universalmente riconosciuto. Ma quello che nella sua sterminata produzione mi fa amare Mœbius/Giraud, continuando a stupirmi sempre di più nel tempo, oltre ogni altro autore del fumetto e di tutte le altre arti – non a caso il suo è talento visionario è stato utilizzato nella realizzazione di film come Dune, Alien, Blade Runner, Tron, Willow, Abyss, il Quinto Elemento – è la sua facoltà unica di trasformare, attraverso il suo segno di eleganza pura, l’arte del disegno in meditazione, riflessione, sogno, associando all’idea di avventura fisica quella mentale, dove il viaggio dell’immaginario ci porta tanto più lontano, quanto più nell’intimo di un percorso interiore”.

Isabelle Giraud, Direttrice Mœbius Production, ha annunciato:


“Il Palazzo Arti Fumetto Friuli corrisponde perfettamente allo spirito senza tempo di Mœbius. L’architettura del luogo è una combinazione di conservazione di una bella tenuta boschiva, di un vecchio edificio restaurato e di un’estensione contemporanea, il tutto ridisegnato per farne un luogo di ritrovo per l’arte. Questo luogo riconcilia il passato, il presente e il futuro, poiché è il risultato di un restauro e di una creazione. È dotato di eccellenti strumenti progettati per esporre; in particolare sale di proiezione, grandi spazi espositivi e grandi altezze dove le luci naturali e artificiali evidenziano le opere che vi sono esposte. C’è tutto”.

Claudio Curcio, Direttore Generale COMICON, ha detto:

“Dopo l’esperienza fortunata della mostra di Milo Manara, proseguiamo la collaborazione tra COMICON e PAFF! presentando nelle splendide sale del Palazzo Arti Fumetto Friuli di Pordenone la personale dedicata a un altro grande maestro della nona arte internazionale: Mœbius. La mostra, dopo il grande successo al Museo Archeologico Nazionale MANN di Napoli, arriva in Friuli Venezia Giulia con un allestimento ripensato per l’occasione e siamo sicuri che incanterà tutti i visitatori del Nord Italia che avranno l’opportunità di apprezzare le tavole del grande autore francese. Si completa così un primo anno di partenariato davvero eccezionale tra le nostre strutture, all’insegna delle grandi mostre di fumetto”.

La mostra è accompagnata da un elegante catalogo in italiano e francese, di  178 pagine a colori, che raccoglie tutte le opere in mostra, grazie al profondo lavoro di ricerca e di studio condotto da Mœbius Production e COMICON, con contributi di Isabelle Giraud (Direttore Editoriale Mœbius Production), Claudio Curcio (Direttore Generale COMICON), Jean Michel Folon (Illustratore), Olivier Gal (Portait&Compagnie), Hervé Le Guyader (Professore di biologia evolutiva). E ancora approfondimenti, una lettera di Federico Fellini e alcuni passi da Il Paradiso di Dante. Il tutto accompagnato dai colori e dalle forme straordinarie e geniali di Mœbius.

Jean Giraud, alias Mœbius, alias Gir, è nato l’8 maggio 1938 a Nogent-sur-Marne, Francia. Nel corso della sua vita, ha sviluppato una vasta gamma di stili, dal realismo dettagliato di Blueberry ai disegni fantastici di Arzach o di 40 giorni nel deserto B. I suoi paesaggi futuristici, popolati da creature ibride e astronavi ultrasofisticate, dove l’incredibile favorisce la metafisica onirica, l’hanno fatto conoscere in tutto il mondo. Il suo lavoro ha avuto una profonda influenza sul mondo della fantascienza, dell’animazione, del cinema, del 3D e dei videogiochi. Oggi è considerato un artista imprescindibile, avendo ispirato intere generazioni con le sue innovazioni visive e narrative.Dopo aver studiato Belle Arti, Jean Giraud ha iniziato la sua carriera nel fumetto molto presto, collaborando a riviste di fumetti per ragazzi dall’età di sedici anni. In seguito, ha creato con J-M. Charlier, sotto la firma di “GIR”, alla serie Blueberry – di cui ha inventato il nome e che oggi conta una trentina di titoli. Co-fondatore nel 1975 della rivista Métal Hurlant e della casa editrice Les Humanoïdes Associés, Jean Giraud ha sviluppato uno stile unico con lo pseudonimo di “Mœbius”. Ha pubblicato opere che hanno rivoluzionato l’aspetto creativo del fumetto, come Arzach (1976) e Il Garage Ermetico (1979), di cui è stato anche sceneggiatore. Nel 1976, ha disegnato The Long Long Tomorrow, scritto con Dan O’Bannon, che ha incontrato durante il progetto del film Dune, interrotto.Questo fumetto diventerà in seguito la base grafica dell’Incal, sceneggiato da Alejandro Jodorowsky. Mœbius disegna per il cinema, immaginando i costumi per Alien di Ridley Scott (1979), lo storyboard e i disegni preparatori per Tron (1982) e concept artistico per Abyss (1989) e per Il Quinto elemento (1997). Tra il 2000 e il 2010, Mœbius ha dedicato parte del suo tempo, oltre alle sue commissioni principali, a scrivere una sorta di autofiction a fumetti, in sei volumi intitolata Inside Mœbius(COMICON Edizioni): 700 pagine della vita immaginata da un Mœbius nel fiore degli anni, che si confronta con i suoi stessi alter-ego in diverse età, e interagisce con le creature che sono anche i suoi personaggi in cerca del loro autore. Nel 1997, ha creato la Mœbius Production con sua moglie Isabelle e, insieme a lei, ha continuato a promuovere il suo lavoro attraverso grandi mostre in tutto il mondo, e la pubblicazione di opere originali (Inside Mœbius, Le Chasseur Déprime, 40 giorni nel Deserto B.). Dalla morte di Jean Giraud, il 10 marzo 2012, la Mœbius Production sotto la direzione di Isabelle Giraud, continua a pubblicare ed esporre l’opera magistrale del fumettista, preservandone la sua conservazione e la sua influenza.

Chi è Jean Giraud, alias Mœbius, alias Gir?

Jean Giraud, alias Mœbius, alias Gir, è nato l’8 maggio 1938 a Nogent-sur-Marne, Francia. Nel corso della sua vita, ha sviluppato una vasta gamma di stili, dal realismo dettagliato di Blueberry ai disegni fantastici di Arzach o di 40 giorni nel deserto B.I suoi paesaggi futuristici, popolati da creature ibride e astronavi ultrasofisticate, dove l’incredibile favorisce la metafisica onirica, l’hanno fatto conoscere in tutto il mondo. Il suo lavoro ha avuto una profonda influenza sul mondo della fantascienza, dell’animazione, del cinema, del 3D e dei videogiochi. Oggi è considerato un artista imprescindibile, avendo ispirato intere generazioni con le sue innovazioni visive e narrative.

Dopo aver studiato Belle Arti, Jean Giraud ha iniziato la sua carriera nel fumetto molto presto, collaborando a riviste di fumetti per ragazzi dall’età di sedici anni. In seguito, ha creato con J-M. Charlier, sotto la firma di “GIR”, alla serie Blueberry – di cui ha inventato il nome e che oggi conta una trentina di titoli. Co-fondatore nel 1975 della rivista Métal Hurlant e della casa editrice Les Humanoïdes Associés, Jean Giraud ha sviluppato uno stile unico con lo pseudonimo di “Mœbius”. Ha pubblicato opere che hanno rivoluzionato l’aspetto creativo del fumetto, come Arzach (1976) e Il Garage Ermetico (1979), di cui è stato anche sceneggiatore. Nel 1976, ha disegnato The Long Long Tomorrow, scritto con Dan O’Bannon, che ha incontrato durante il progetto del film Dune, interrotto. Questo fumetto diventerà in seguito la base grafica dell’Incal, sceneggiato da Alejandro Jodorowsky. Mœbius disegna per il cinema, immaginando i costumi per Alien di Ridley Scott (1979), lo storyboard e i disegni preparatori per Tron (1982) e concept artistico per Abyss (1989) e per Il Quinto elemento (1997).

Tra il 2000 e il 2010, Mœbius ha dedicato parte del suo tempo, oltre alle sue commissioni principali, a scrivere una sorta di autofiction a fumetti, in sei volumi intitolata Inside Mœbius (COMICON Edizioni): 700 pagine della vita immaginata da un Mœbius nel fiore degli anni, che si confronta con i suoi stessi alter-ego in diverse età, e interagisce con le creature che sono anche i suoi personaggi in cerca del loro autore. Nel 1997, ha creato la Mœbius Production con sua moglie Isabelle e, insieme a lei, ha continuato a promuovere il suo lavoro attraverso grandi mostre in tutto il mondo, e la pubblicazione di opere originali (Inside Mœbius, Le Chasseur Déprime, 40 giorni nel Deserto B.). Dalla morte di Jean Giraud, il 10 marzo 2012, la Mœbius Production sotto la direzione di Isabelle Giraud, continua a pubblicare ed esporre l’opera magistrale del fumettista, preservandone la sua conservazione e la sua influenza.

Napoli Comicon 2011

La tredicesima edizione di Napoli Comicon, Salone internazionale del Fumetto, dopo il grande successo dell’ultima edizione, si è svolta dal 29 aprile al 1 maggio 2011. Tre giorni all’insegna del fumetto e della musica e del Cosplayer e dei Videogame,tre giornate di festa fra il Castello e la Fiera d’oltremare dove si è svolto il Gamecon l’altra metà di questa grande mela che è diventata il Napol iComicon. Dopo 4 edizioni dedicate ai colori primari della tipografia quest’anno il NapoliComicon era dedicato al mondo della musica ed infatti la sua locandina era un grande Batman rocker con tanto di chitarra. Moltissimi i partecipanti che hanno affolato sia il Castello, malgrado la pioggia, moltissime le persone che si sono date appuntamento al Gamecon.

 

Il tema dell’edizione del festival è stato il rapporto tra il Fumetto (la “nona arte”) e le altre discipline artistiche: dalla Pittura all’Architettura, dal Cinema alla Musica, al Teatro, alla Letteratura, alla Fotografia. In uno scambio multi-disciplinare e multi-mediale che permetterà di analizzare la presenza non solo delle altre arti nelle storie disegnate, ma anche l’influenza del Fumetto nelle altre forme di comunicazione artistica. In particolare, a Comicon 2011, si è indagato il rapporto tra la Musica e il Fumetto: oltre ad una mostra riepilogativa sui rapporti tra Musica e Fumetto, tra biografie di cantanti e musicisti, fumettisti che sono anche musicisti e viceversa, cover di vinili ad opera di grandi illustratori, la Musica sarà centrale in tutti gli aspetti e le iniziative culturali della prossima edizione del nostro Salone.

Le Conferenze Star Comics e Panini Comics

Le conferenze della Star Comics e della Panini – Planet Manga sono state piuttosto affollate e ricche di interessanti annunci. I Video sono stati ripresi dal Bloggheer Caverna di Platone. 

Conferenza Panini: Novità Comics 2011

http://www.youtube.com/watch?v=41vp6_7Y71Q

Fra le novita annunciate: “Marvel: Year by Year”, l’edizione italiana di “Marvel Chronicle a Year by Year History”: un cartonato di 352 pagine con tutti gli eventi della Marvel Comics raccontati anno per anno dal 1939 (quanto la Marvel si chiamava Timely) al 2009, con molte illustrazioni ed i testi firmati da Peter Sanderson, Tom Brevoort e Tom DeFalco, copertina sagomata disegnata da Jim Cheung, prefazione di Stan Lee e postfazione di Joe Quesada. A ottobre seguirà invece “DC Comics: Year by Year”, maxi-volume simile al precedente per stampa e formato, ma dedicato a tutti gli eventi delle testate della DC comics, con testi di Alan Cowsill, Alex Irvine, Matthew K. Manning. Per entrambi i volumi il prezzo sarà di 45 euro. AIn autunno la Panini prevede di far uscire altri due  volumi di grande importanza:  un omnibus dedicato a Fathom (versione italiana della Definitive Edition TP, contenente tutta la produzione firmata da Michael Turner), ed inoltre il volume “Icons: Jim Lee”, un artbook di 296 pagine dedicato al famoso disegnatore, contenente molte illustrazioni, cover e sketch nell’arco dei suoi 20 anni di lavoro alla Wildstorm e alla DC comics.

Volumi di grande interesse per gli appassionati.

Conferenza –  Planet Manga  2011

http://www.youtube.com/watch?v=Vi_zh3IkQaQ

Nella conferenza sono stati annunciati ben 4 nuovi manga: GEKKA BIJIN di Tatsuya Endou, già autore di Tista. L’opera, del 2010 ed in corso, è serializzata sulla rivista mensile Shounen Jump Square, del gruppo editoriale Shueisha, il più che noto manga SPICE & WOLF, Hasekura Isuna, Ayakura Juu, Koume Keito, le avventure del mercante Kraft Lawrence ed di Horo, apparentemente una tanto normale quanto bella ragazza, quando adeguatamente “protetta” dai vestiti, ma in realtà una dea del raccolto con tanto di orecchie da lupo e lunga coda hanno già avuto diverse versioni in romanzi e anime; uno shojo in 4 volumi, Psychic Detective Yakumo di Kaminaga Manabu, Oda Suzuka, che narra le curiose vicissitudini di uno studente con occhi di colore diverso il cui occhio sinistro, rosso, consente di vedere spettri e fantasmi. Un colpo notevole per la Planet Manga è l’acquisizione dei diritti di un’opera del duo Kazuo Koike e Ryoichi Ikegami, questa volta la copia celebre per Crying Freeman si cimenterà in WHITE HAIRED DEVIl

http://www.youtube.com/watch?v=FJue2Gkfj1U

Supereroi le Leggende Marvel.

 Marco M.  Lupoi ha aggiunto alcuni esaurienti particolari sull’iniziativa che il  Corriere della Sera La Gazzetta dello Sport, nel cinquantenario della Marvel, porterà in edicola Supereroi – Le leggende Marvel, una collezione esaustiva in 30 volumi, una collezione inedita piena di extra per gli appassionati del genere. L’opera è nata grazie alla collaborazione di Panini Comics – l’editore esclusivo dei comics e delle graphic novel Marvel in Italia – e alla supervisione editoriale di Fabio Licari, giornalista de La Gazzetta dello Sport. Ogni volume della raccolta contiene una storia completa e un ricco apparato redazionale, articolato in sezioni: “Dentro la storia”, che introduce alla saga contenuta nel volume; “Marvel Story”, che racconterà anno per anno nei 30 volumi la storia della Marvel, in occasione dei primi 50 anni dalla sua nascita; “I protagonisti”, schede dedicate ai Supereroi Marvel; “Gli autori”, schede dedicate agli sceneggiatori e disegnatori Marvel.  I primi cinque titoli in uscita sono: Secret Invasion; Thor – Il cerchio si chiude; Spider-Man – Nuovi modi per morire; X-Men – Ghost box; Capitan America – Rinato.


La Conferenza della Star Comics

http://www.youtube.com/watch?v=7G-UsBPAvjc

Purtroppo non è stata un bel video sul piano delle riprese ma molti ed interessanti le novita, sembra mancare il video della sezione dedicata ai fumetti Italiani e questo dispiace. Claudia Bovini ha condotto magistralmente la conferenza. Confermate le uscite precedenti, annunciata riedizione di Dragonball, comunicata le date di conclusione e di uscita di una serie di opere.Soprattutto Napoli Comicon si è confermato, malgrado tutti i problemi un grande appuntamento per la città di Napoli e per il sud d’italia. Un breve ma interessante report consultivo dell’edizione  da Napoli Urban Blog.

Napoli Comicon 2011

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