David di Donatello 2024: tutti i vincitori

Carlo Conti e Alessia Marcuzzi hanno affascinato il pubblico televisivo con la loro conduzione impeccabile della 69ᵃ edizione dei prestigiosi Premi David di Donatello, andata in onda venerdì 3 maggio in diretta su Rai 1. Quest’anno, l’evento è stato trasmesso per la prima volta in 4K sul canale Rai4K, offrendo agli spettatori un’esperienza visiva ancora più coinvolgente e immersiva.

Il red carpet ha visto sfilare numerose star del mondo del cinema e dello spettacolo, tra cui Fabrizio Biggio, che ha fatto la sua apparizione radiosa e glamour. Inoltre, la cerimonia è stata resa ancora più speciale dalla presenza di altri personaggi di spicco, come il giornalista, scrittore e conduttore televisivo Vincenzo Mollica, che ha ricevuto il prestigioso David alla Carriera, e il premio Oscar® Giorgio Moroder, celebre compositore e produttore discografico italiano.

Durante la serata, sono stati consegnati ben venticinque Premi David di Donatello e David Speciali, tra cui il David come Miglior Film Internazionale, assegnato al film “Anatomie d’une chute” di Justine Triet, e il David dello Spettatore, vinto da “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi. Inoltre, il miglior cortometraggio è stato premiato a “Il venditore di carne” di Margherita Giusti.

Gli ospiti presenti alla cerimonia hanno contribuito a rendere l’atmosfera ancora più glamour e ricca di emozioni. Tra di loro, registi premio Oscar® come Justine Triet e Paolo Sorrentino, e star del calibro di Claudia Gerini, Eleonora Giorgi e Isabella Rossellini. La serata è stata impreziosita anche dalle esibizioni musicali di artisti del calibro di Malika Ayane, Giorgia, Irama e Mahmood.

La 69ᵃ edizione dei Premi David di Donatello si è svolta negli storici studi di Cinecittà, che si confermano come polo cinematografico di riferimento a livello nazionale e internazionale. Grazie a un rilancio industriale e creativo, Cinecittà è diventata una vera e propria fucina di talenti, capace di attrarre produzioni di grande prestigio da tutto il mondo e di affermarsi come leader nel settore cinematografico a livello globale.

Infine, va sottolineato il ruolo fondamentale della Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e della Rai nell’organizzazione e nella realizzazione di un evento così prestigioso e di grande rilevanza per il mondo del cinema italiano. Grazie al contributo del MiC Ministero della Cultura, dell’AGIS e dell’ANICA, i Premi David di Donatello sono stati un trionfo di talento, creatività e passione per il grande schermo, celebrando il meglio del cinema italiano e internazionale.

MIGLIOR FILM
Io Capitano – Prodotto da Archimede, Rai Cinema, Pathé, Tarantula per la regia di Matteo Garrone

MIGLIOR REGIA
Matteo Garrone per il film Io Capitano

MIGLIOR ESORDIO ALLA REGIA
Paola Cortellesi per il film C’è ancora domani

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi per il film C’è ancora domani

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli per il film Rapito

MIGLIOR PRODUTTORE
Archimede, Rai Cinema, Pathé, Tarantula per il film Io Capitano

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Paola Cortellesi per il film C’è ancora domani

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
Michele Riondino per il film Palazzina LAF

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Emanuela Fanelli per il film C’è ancora domani

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Elio Germano per il film Palazzina LAF

MIGLIORE AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Paolo Carnera per il film Io Capitano

MIGLIORE COMPOSITORE
Subsonica per il film Adagio

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
“La mia terra” musica, testi e interpretazione di Diodato per il film Palazzina LAF

MIGLIORE SCENOGRAFIA
Per la scenografia: Andrea Castorina – Per l’arredamento: Valeria Vecellio per il film Rapito

MIGLIORI COSTUMI
Sergio Ballo e Daria Calvelli per il film Rapito

MIGLIOR TRUCCO
Enrico Iacoponi per il film Rapito

MIGLIOR ACCONCIATURA
Alberta Giuliani per il film Rapito

MIGLIORE MONTAGGIO
Marco Spoletini per Il film Io Capitano

MIGLIOR SUONO
Presa diretta: Maricetta Lombardo – Montaggio suono: Daniela Bassani – Creazioni suoni: Mirko Perri – Mix: Gianni Pallotto per il film Io Capitano

MIGLIORI EFFETTI VISIVI -VFX
Supervisore VFX: Laurent Creusot – Producer VFX: Massimo Cipollina per il film Io Capitano

MIGLIOR DOCUMENTARIO – PREMIO DAVID CECILIA MANGINI
Laggiù qualcuno mi ama di Mario Martone

DAVID GIOVANI
C’è ancora domani per la regia di Paola Cortellesi

MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE
Anatomie d’une chute (Anatomia di una caduta) di Justine Triet Teodora Film

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
The Meatseller di Margherita Giusti

DAVID DELLO SPETTATORE
C’è ancora domani per la regia di Paola Cortellesi

DAVID ALLA CARRIERA
Milena Vukotic
Giorgio Moroder

DAVID SPECIALE
Vincenzo Mollica

PaperShow: Radio Kids ospita Vincenzo Mollica

Mercoledì 12 maggio, la Rubrica dei Libri di “Radio Kids” ospiterà Vincenzo Mollica per presentare “PaperShow”, il nuovo volume appena uscito per Giunti che raccoglie le più belle e avvincenti avventure a fumetti del giornalista Vincenzo Paperica, alter ego papero di Mollica, giornalista amatissimo, che per decenni ha intrattenuto gli italiani dagli schermi del TG1, con i suoi servizi dedicati al mondo dello spettacolo, della musica, del cinema e del fumetto.

Le dodici storie che compongono il volume porteranno il lettore ad incontrare, insieme a Paperica-Mollica, personaggi famosissimi e a partecipare ad eventi importanti come, ad esempio, il centenario degli Oscar, con le icone del cinema di tutti i tempi – da Marilyn Monroe a Fellini e a Totò – oppure ad assistere alla cerimonia dei Premi Nobel, in compagnia di Nonna Papera e … Dario Fo, senza dimenticare il Festival di Cannes, di Venezia o la Festa del Cinema di Roma. Non mancheranno gli incontri con Vasco Rossi, Fiorello, Fabio Fazio fino alla grandissima cantante Mina. Tutti rigorosamente nelle vesti di paperi.

La Rubrica dei Libri di Radio Kids va in onda dal lunedì al venerdì alle 7:40 e alle 19:30.

Si può ascoltare sulle radio digitali Dab+, sulla app Rai Play Radio, sul sito web www.raiplayradio.it/radiokids e sui televisori digitali terrestri e satellitari, nella sezione dei canali radio.

Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay

Un viaggio tra i cartoni animati giapponesi e non, manga, anime e cosplay, attraverso ricordi, aneddoti e sogni di personaggi degli ambiti più disparati il cui immaginario e la cui vita sono stati influenzati da fumetti e cartoni animati. Da Heidi a Goldrake, da Jeeg Robot a Dragonball e Naruto, passando per Holly e Benji, L’incantevole Creamy e Ken il guerriero: i personaggi principali che alla fine degli anni Settanta sono sbarcati in Italia, una vera e propria invasione “animata” giapponese. Tutto questo è Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay, più che un film è un “documento” che intende ricostruire e ripercorrere tutto quello che erano e sono poi diventati manga, anime e cosplay in Italia, segnando l’intero immaginario ‘pop’ delle generazioni degli ultimi 40 anni con robot, maghette e orfanelli!

Animeland - Racconti tra Manga, Anime e Cosplay - Trailer

Presentato in anteprima mondiale a Roma, nell’ambito della nona edizione del Roma Fiction Fest, il documentario Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay è ideato e interamente realizzato in low budget da giovane regista tarantino Francesco Chiatante, che ne ha curato anche montaggio, fotografia e post produzione. Il documentario è stato quindi proiettato in numerosi festival e rassegne tra cui il Lecce Film Fest, la rassegna Nemoland di Firenze, il Far East Fest 2016 di Udine e il Festival dell’Oriente di Roma. Una proiezione privata è stata quindi organizzata per i dipendenti della Rainbow, che produce il cartone animato Winx. Animeland è stato quindi presentato al BGeek – BariGeekFest e al festival Etna Comics di Catania, in entrambe le occasioni alla presenza del regista.

Numerosi gli intervistati nel film, dall’animatrice e mangaka Yoshiko Watanabe, già assistente di Osamu Tezuka, allo stilista Simone Legno alias Tokidoki, da cantanti come Caparezza, che nelle canzoni spesso introduce citazioni tratte da manga giapponesi, ad attori come Paola Cortellesi – che canta la sigla di un cartone animato della propria infanzia – e Valerio Mastandrea. Ma anche i racconti di Giorgio Maria Daviddi del Trio Medusa e una esclusiva intervista al misterioso cosplay Goldy. Registi italiani quali Maurizio Nichetti e Fausto Brizzi e registi stranieri come Shinya Tsukamoto e il Premio Oscar Michel Gondry, ma anche Masami Suda, animatore di cartoni animati quali Ken il guerriero, Kiss Me Licia e Yoichi Takahashi, autore di Holly e Benji.

Tra i nomi italiani spiccano quelli dei giornalisti Luca Raffaelli, filo conduttore del racconto e di Vincenzo Mollica, ma c’è spazio anche per un sociologo, Marco Pellitteri, per un saggista come Fabio Bartoli e per la squadra dei Kappaboys, che per primi importarono i manga giapponesi in Italia. Il tutto con le musiche originali di Simone Martino, la consulenza artistica di Fabio Anastasio Zucchi e l’ufficio stampa di Carlo Dutto.

Francesco Chiatante ha sottolineato:

«Ho sempre sognato di raccontare i mondi di manga, anime e cosplay a modo mio. E quale idea migliore del farlo coinvolgendo tutti i miei “miti”, creando un film da tutti i loro racconti? Con Animeland ho trovato il modo di poter contribuire a questi immaginari fantastici che hanno influenzato i ragazzi, per generazioni, da fine Anni 70 ad oggi!».

Videomaker di cortometraggi, documentari, backstage e video, Francesco Chiatante ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Macerata “Teoria e Tecnica della Comunicazione Visiva Multimediale” e si è specializzato in “Arti Visive – Scenografia” e in Effetti Speciali per il cinema. Negli ultimi anni ha lavorato per post-produzioni di film e fiction, ha collaborato come operatore video e montatore per progetti documentaristici prodotti e diretti da Franco Zeffirelli, e ha diretto l’episodio ‘Iride’ del film indipendente a capitoli ‘Amores’ (Italia, 2013). Ha realizzato inoltre backstage dei film diretti da Ivano De Matteo ‘Gli equilibristi’ e ‘I nostri ragazzi’ (vincitore del Premio Miglior Backstage 2015 – Festival del Cinema Città di Spello) e della serie TV RAI ‘Il sistema’ diretta da Carmine Elia.

Diabolik – Eva Kant. Una vita vissuta diabolikamente.

La Provincia di Roma presenta la più grande e ricca mostra che sia mai stata dedicata al Re del Terrore, Diabolik. Dal 10 luglio al 13 settembre 2009, Palazzo Incontro ospita la mostra Diabolik – Eva Kant. Una vita vissuta diabolikamente. Ben 6 mostre diverse distribuite sui tre piani di Palazzo Incontro e arricchite da statue, cimeli, gadget che permettono al visitatore di ripercorrere la lunga vita di Diabolik e Eva Kant, conoscerne caratteristiche e segreti, curiosare dietro le quinte della casa editrice che ne pubblica le avventure, scoprirne – o riscoprirne – l’intramontabile fascino.

La mostra, promossa dalla Provincia di Roma, è curata da Vincenzo Mollica in collaborazione con la casa editrice Astorina. L’organizzazione è di CIVITA. Il percorso della mostra a Palazzo Incontro. L’esposizione esordisce, al piano terreno, con la mostra STORIA DI UNA STORIA che illustra, in una spettacolare scenografia, le varie fasi di realizzazione di un albo a fumetti, dal soggetto originale sino al momento della stampa. Accanto, in una saletta dedicata, viene proiettato il documentario Le sorelle Diabolike dedicato alla vita di Angela e Luciana Giussani, creatrici di Diabolik. Salendo al secondo piano, accompagnati dall’inquietante presenza del Genio del Crimine, si incontra EVA KANT PRIMADONNA: una serie di pannelli dedicati alla degna compagna del grande criminale.

Due sale sono poi riservate ai famosi “trucchi” di Diabolik che, da sempre, garantiscono il successo delle sue imprese… e delle sue fughe. La mostra DIABOLIK TRA SCIENZA E FANTASCIENZA non si limita infatti a illustrare le sue geniali invenzioni ma le presenta “fisicamente” in una serie di modelli e ricostruzioni in scala. L’esposizione continua con UNA VITA IN NERO, che ricostruisce la storia della Casa Editrice Astorina, mentre DUE CONTRO TUTTI illustra il complesso quanto inossidabile rapporto che lega i due più famosi ladri della storia del fumetto. Il terzo piano, infine, ospita DIABOLIK AL MURO, una grande raccolta di manifesti dedicati al personaggio nelle più diverse occasioni: dal film di Mario Bava del 1967 ai cartoni animati del 1998; dagli eventi promozionali alle recenti iniziative editoriali. Ma le stesse sale ospitano anche, in diverse bacheche, una vasta selezione di volumi, cimeli e gadget “griffati” Diabolik, alcuni dei quali sono disponibili presso il BookShop situato in apertura di quest’ultima mostra.

Quella che ci viene raccontata in questa mostra è una singolare storia italiana. Una storia di creatività artistica e narrativa, nata ormai quasi cinquant’anni fa dalla matita e dall’intuito di due sorelle milanesi. La storia di un fenomeno di costume e di una scommessa editoriale che ha saputo superare i limiti di un successo effimero, divertendo e appassionando generazioni di padri e di figli. Perché una mostra dedicata a un fumetto? Perché, nel successo di un genere, c’è la forza di un modo di raccontare per parole ed immagini che ha segnato la società di massa, alimentando nuovi miti e creando nuovi eroi. E che oggi, travolgendo i confini di un genere erroneamente considerato minore, si mostra nella sua natura di nuovo romanzo popolare, patrimonio immaginario della contemporaneità. Attraverso immagini, gadget e pezzi da collezione, questa mostra, si rivolge ad un pubblico di appassionati o di semplici curiosi, per svelarci i segreti di questo successo.Con la mostra dedicata a Diabolik, Palazzo Incontro consolida la sua vocazione ad ospitare le forme artistiche più diverse e innovative, le espressioni più originali ed attuali della creatività. Uno spazio delle idee nel cuore di Roma. Un luogo di incontro, di divertimento e di conoscenza aperto a tutti i cittadini.

Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma: Con gli anni mi sono fatto la convinzione che Diabolik, Eva e Ginko sono la stessa persona, una e trina, perchè è impossibile pensare ad uno di questi tre elementi senza l’altro. Sarebbe come pensare alla terra senza l’aria, l’acqua e il fuoco. Le loro storie non avrebbero motivo di esistere senza uno di questi tre elementi. Diabolikamente, ma soprattutto per le loro diabolike menti, ci troviamo tutte le volte come calamitati dalle loro avventure, ipnotizzati dai loro sguardi che le sorelle Giussani, creatrici di un infinito romanzo universale e popolare che ogni mese si rinnova, hanno voluto misterioso e fascinoso insieme. Perfino gli occhi dei nostri tre eroi sono simili: limpidi e cupi, pronti per affrontare tutte le sorprese che la vita non ci risparmia, nel bene e nel male, nel diaboliko gioco che tutto ribalta. Se mai potessimo infilarci nelle loro storie vorremmo vivere perennemente in quei notturni, più che paesaggi sono stati d’animo, che regalano pace e inquietudine, in un raro equilibrio in cui tutti i nodi si sciolgono per navigare in libertà come in un oceano capovolto, in cui tutto quello che era sott’acqua naviga nell’aria, ovviamente e diabolikamente solo di notte. La diabolika trinità tutte le volte ci accoglie come un porto sicuro, le vignette delle storie sono come i mattoni di una casa che ha solide fondamenta, non ci si perde mai nelle avventure di Diabolik, anche senza bussola la strada maestra si ritrova sempre come un buon bagno caldo. Mi piacerebbe che prima o poi venisse istituito un diaboliko pronto soccorso per anime ambulanti, accolte con garbo dalla diabolica trinità con queste parole: “raccontaci la tua storia ragazzo (i fumetti ci regalano questa eterna condizione), che al resto ci pensiamo noi”.

Vincenzo Mollica, curatore della mostra: Quando, nel 1962, Angela e Luciana Giussani diedero vita a Diabolik, mai avrebbero ipotizzato che, quasi cinquant’anni dopo, il loro personaggio sarebbe stato ancora vivo e vitale. Il primo fumetto rivolto a un pubblico adulto, il primo dedicato ad un antieroe, il primo con un cattivo vincente, il primo a fare scandalo… Diabolik, nel corso degli anni è entrato a far parte dell’immaginario collettivo degli italiani, e non solo dei suoi lettori. Questo fumetto ha subito, nel corso degli anni, lente ma costanti trasformazioni, la sua personalità si è arricchita di innumerevoli sfaccettature, il suo rapporto con Eva Kant si è evoluto e consolidato, persino il suo modo di essere criminale si è adeguato ai tempi.

Exit mobile version