Anime Cult Enciclopedia N.4 – Spokon. Gli anime Sportivi

Il 20 febbraio uscirà il quarto volume di “Anime Cult Enciclopedia” l’enciclopedia otaku di Sprea Edizioni , l’enciclopedia degli Anime edita da Sprea, che questa volta si occuperà del genere “Spokon”, ovvero dei manga e degli anime sportivi. Un genere che ha fatto la storia del fumetto e dell’animazione giapponese, e che ha appassionato generazioni di lettori e spettatori.

Lo spokon manga nasce negli anni ’50, in un Giappone che cerca di risollevarsi dalle ceneri della guerra e di ritrovare la fiducia nel futuro. Lo sport diventa così un simbolo di speranza e di riscatto, e i manga che lo raccontano trasmettono ai giovani i valori della tenacia, dello spirito di sacrificio e della resilienza.

Uno dei capostipiti del genere è “La stella dei Giants”, opera del 1966 che narra le vicende di Hyuma Hoshi, un ragazzo che sogna di diventare un campione di baseball. Da allora, lo spokon manga si è arricchito di numerosi titoli e di diverse discipline sportive, come il basket, il calcio, il pugilato e il volley.

Le storie dello spokon manga sono spesso incentrate su personaggi outsider, che devono affrontare sfide e ostacoli per realizzare i loro sogni sportivi. Attraverso lo sport, i protagonisti crescono e maturano, imparando importanti lezioni di vita.

Lo spokon manga ha conquistato il pubblico giapponese grazie alla sua capacità di emozionare e coinvolgere, di creare suspense e pathos, e di trasmettere messaggi positivi e motivazionali. Un genere che ha influenzato anche la cultura e la società giapponese, contribuendo a diffondere la passione per lo sport e per i suoi valori.

Anime Cult Enciclopedia N.3 – “Robot Giapponesi”: dalla A alla Z, la guida definitiva dei Mecha

Dopo il successo del primo numero dedicato al mondo dei mecha, l’enciclopedia di Anime Cult di Sprea Edizioni torna a occuparsi dei robottoni giapponesi con una seconda pubblicazione ricca di contenuti inediti. Il nuovo volume è impreziosito da interviste ai professionisti del settore, retroscena, curiosità e articoli di approfondimento storico-culturale sull’amato universo dei cyborg nipponici. Il nuovo volume sarà composto da oltre 200 pagine e sarà disponibile in formato cartaceo e digitale.

I robot giapponesi: un fenomeno culturale globale

I robot giapponesi sono un fenomeno culturale che ha avuto un impatto significativo sul mondo dell’animazione, dei giocattoli e della tecnologia. Con le loro forme iconiche, le storie avvincenti e le tecnologie innovative, i robot giapponesi hanno conquistato il cuore di milioni di fan in tutto il mondo.

La storia dei robot giapponesi inizia negli anni ’60, con l’avvento della televisione a colori. In questo periodo, gli animatori giapponesi iniziarono a sperimentare con nuovi stili e tecniche, tra cui l’uso di colori vivaci e personaggi antropomorfizzati. Uno dei primi esempi di questo nuovo genere di animazione fu Astro Boy, un robot ragazzo creato dal Dr. Tenma per sostituire suo figlio morto. Astro Boy fu un successo immediato e contribuì a lanciare la moda dei robot giapponesi. Negli anni successivi, furono prodotti numerosi altri programmi animati con protagonisti robot, tra cui Mazinger Z, Getter Robo, Gundam e Evangelion.

I robot giapponesi non sono solo protagonisti di opere di animazione, ma anche di giocattoli. In Giappone, i giocattoli robot sono un fenomeno di massa e sono spesso venduti in edizione limitata. I modelli più popolari includono Chogokin, Mechagodzilla e Gundam.Inoltre, i robot giapponesi sono anche una realtà tecnologica. Nel corso degli anni, l’industria giapponese ha sviluppato numerose tecnologie robotiche innovative, tra cui i robot industriali, i robot di servizio e i robot umanoidi.

L’influenza dei robot giapponesi

I robot giapponesi hanno avuto un’influenza significativa sulla cultura pop mondiale. Hanno ispirato opere di animazione, film, videogiochi e persino opere letterarie.In Italia, i robot giapponesi sono diventati popolari negli anni ’70, grazie alla trasmissione di programmi animati come Goldrake, Jeeg Robot d’Acciaio e Mazinga Z. Questi programmi hanno contribuito a diffondere la cultura giapponese in Italia e hanno contribuito alla nascita di un vero e proprio fenomeno culturale. I robot giapponesi continuano ad essere popolari anche oggi. Sono un simbolo della cultura giapponese e ispirano ancora milioni di fan in tutto il mondo.

Anime Cult Enciclopedia N.1 “Robot Giapponesi” La Guida Definitiva Sui Mecha

“Robot Giapponesi – La Guida Definitiva Sui Mecha” è la prima pubblicazione della nuova Enciclopedia di Anime Cult edita da Sprea Editori: un volume, a cura di Davide Castellazzi, dedicato ai personaggi robot protagonisti dei mecha giapponesi (gli anime e i manga che presentano robot in battaglia). Più di 15 personaggi tra i più iconici, esportati e conosciuti in Italia, vengono raccontati nelle loro storie, comprensive di curiosità e retroscena. Non mancano interviste agli autori delle sigle di alcuni di loro, doppiatori, fumettisti ed esperti, che approfondiscono l’universo che ruota attorno a questi immortali protagonisti del mondo nipponico.

Il lettore, oggi adulto, a cui non potrà mancare questo pezzo da collezione è attirato dalla componente nostalgica, trattandosi di personaggi che hanno accompagnato intere generazioni nella loro età più giovane. Interessa quindi non solo collezionisti ed esperti, ma anche i più semplici simpatizzanti che sono cresciuti in questo clima.

Robot – Fenomenologia dei giganti di ferro giapponesi


Vi presento “Robot – Fenomenologia dei giganti di ferro giapponesi” un interessante volume di Gianluca Di Fratta pubblicata nel 2007 per la Società Editrice La Torre.
Con l’introduzione dei primi anime di genere robotico nei palinsesti televisivi europei, va gradualmente emergendo nell’immaginario collettivo una nuova percezione del concetto di robot: il gigante di ferro, colosso tecnologico dall’impareggiabile armamentario e dall’indomabile spirito guerriero destinato ad attualizzare l’eterno conflitto tra il Bene e il Male e a ispirare una nuova categoria di valori etici e comportamentali….

Ma, soprattutto, a fornire una percezione sempre più tecnologica del Giappone e della sua società. Attraverso un confronto con la storia e la cultura della robotica in Occidente, i punti di contatto tra le due tradizioni e le influenze reciproche sul piano tecnologico, è possibile evidenziare il valore simbolico assunto dai robot in Giappone. In perenne oscillazione tra un passato remoto di antiche tradizioni e il desiderio di avanguardia nella produzione e nell’anticipazione di un mondo tecnologico, l’immaginario giapponese ha conferito a quesi ultimi l’aspetto di antichi samurai e li ha trasformati in uno stendardo sul quale campeggia l’immagine di un Giappone che racchiude in sé la ritualità del cerimoniale e la precisione meccanica del congegno. In questo contesto, un ruolo fondamentale è stato svolto dall’industria del giocattolo che per prima ha esportato un’immagine ludica del robot giapponese, ma anche da una cultura cinematografica di genere fantascientifico che sul gigantismo ha imperniato la sua più ampia produzione. ontributi critici di Alessia Martini, Marco Pellitteri, Roberta Ponticiello, Guglielmo Signora, Alessandro Vietti.

Gianluca Di Fratta (Caserta, 1974), orientalista, si occupa di storia e cultura del fumetto e cinema di animazione giapponese su cui ha scritto saggi e articoli in riviste scientifiche (Il Giappone) e in volumi accademici (Italia-Giappone. 450 anni; Il Giappone a Napoli e in Campania; Il Giappone, Napoli e la Campania). È ideatore e curatore della rubrica Fumetti in TV per il settimanale Il Caffè ed è consulente per il Giappone di Napoli COMICON – Salone Internazionale del Fumetto e dell’Animazione. Dal 2002 è membro dell’Associazione Italiana per gli Studi Giapponesi per la quale ha presentato alcuni interventi ai Convegni di Studi sul Giappone. Attualmente, svolge attività di ricerca alla Facoltà di Studi Orientali dell’Università degli Studi di Roma – La Sapienza dove tiene anche lezioni su manga e anime. Suoi saggi sono apparsi in libri collettivi (Con gli occhi a mandorla. Sguardi sul Giappone dei cartoon e dei fumetti) e in cataloghi (Napoli COMICON; DongFang).
Prezzo: € 14,50

Caratteristiche: 196 pp., cm 14,80 x cm 21, illustrazioni in b/n, brossurato con copertina a colori

ISBN: 978-88-87638-12-7

tratto e per maggior dettagli : http://www.editricelatorre.it/scheda.asp?id=53

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