Italian Horror Show

Latina Eventi è lieta di presentare il primo “Italian Horror Show”. Un evento a 360 gradi sul genere horror, dagli anni d’oro di Dario Argento, Lamberto Bava, Lucio Fulci, Michele Soavi, ecc, fino alla sua attuale rinascita con il rilascio nei cinema di The Wicked Gift di Roberto D’Antona. L’evento sarà composto da due giornate, il 16 e 17 Settembre 2017,presso lo  SMAILA’S Campoverde – Aprilia (link), comprensive di:

– Zona Latina Comics & Games interna, dedicata a editori e venditori, con stand attrezzati;
– Zona Fitness e Benessere gestista dalla ASI, con stand attrezzati;
– Zona Cibo dal Mondo, settore interamente dedicato alla ristorazione;
– Zona Italian Horror Show (interna ed esterna), punto focale dell’evento.

Verranno inoltre allestiti anche degli stand per visibilità Sociale (associazioni per disabili, associazioni a tutela degli animali, ecc) e per raccolte fondi (Amatrice). L’Italian Horror Show avrà questo programma:

Giorno 16 Settembre
– Cosplay Contest, che avrà come madrina la famosa, a livello mondiale, modella, attrice e cosplayer Giada Robin  e sarà presentato da Gianluca Falletta, presidente di Satyrnet, il papà del Cosplay Italiano!
– Tavola rotonda sul cinema horror con il regista Lamberto Bava, il regista e creatore di effetti speciali Sergio Stivaletti, l’attore e regista di The Wicked Gift, Roberto D’Antona (The Choice, Insane, The Reaping), accompagnato dai co-protagonisti, la regista e attrice Annamaria Lorusso (The Choice, The Reaping) e l’attore Michael Segal (The Choice, The Lion, Anger of the Dead); i registi emergenti Davide Melini, Francesco Mirabelli e Davide Scovazzo, già noti nel settore professionale per i loro apprezzatissimi e premiati lavori. A condurre il dibattito aperto al pubblico, la madrina dell’evento, l’attrice Crisula Stafida (La Tulpa, Il marito perfetto, Matrimoni e altre follie), affiancata dallo youtuber e critico cinematografico Federico Frusciante. Seguirà la proiezione dei due film cult del Maestro Bava, Dèmoni e Dèmoni 2, preceduti dal trailer in esclusiva di The Wicked Gift (in uscita in autunno nel circuito dei cinema italiani) e dai lavori di registi emergenti, riconosciuti e apprezzati anche all’estero, come il corto LION di Davide Melini con Michael Segal e il film corale Sangue Misto di Davide Scovazzo, con diversi nomi noti alla regia dei 7 girati che lo compongono.
Giorno 17 Settembre
– Pomeriggio di musica con band e cover band locali, con musiche tematiche, che apriranno la serata al musical dei Big Soul Mama “Rocky Horror Parody Show”, di Roberto Del Monte;  in chiusura evento, il concerto dei Goblin, gruppo storico che ha firmato le colonne sonore dei più grandi film horror made in Italy.

Nell’arco delle due giornate troveranno spazio, presso lo stand fisso della Latina Eventi 360, sessioni di autografi, incontro con i fans, dimostrazioni di make-up horror da parte di Sergio Stivaletti, discussioni sugli ultimi lavori letterari del premiatissimo e apprezzatissimo Paolo Di Orazio (Nero metafisico, Debbie la strana, Splatter). Sessione autografi con i disegnatori della Bonelli Editore (Morgan Lost, Dylan Dog, Dampyr) Lola Airaghi, Luca Raimondo e lo sceneggiatore Claudio Chiaverotti. Dalla mattina alla sera, di entrambe le giornate, gruppi di animatori in costume intratterranno il pubblico, con spettacoli e la ricostruzione di situazioni di famosi film horror. L’intero evento, ideato e voluto da Francesco Bernardis di Latina Eventi 360, è stato realizzato in collaborazione con Latina Multiservice srls, per l’organizzazione e i trasporti; l’ASI – Associazioni Sportive e Sociali Italiane, che si occuperà della sezione dedicata allo sport, con eventi e personaggi di richiamonazionale; il LatinaComics che gestirà la parte fieristica dedicata ai comics e games; l’Officina delle Idee, nella persona di Orlando Angelo Tripodi, ex assessore allo sviluppo economico del Comune, per quello che riguarda la sezione mercatino e cibo dal mondo, oltre a tutta la parte logistica. Tutte le info, con gli orari del programma completo, saranno messe a disposizione sul sito ufficiale: www.italianhorrorshow.it

A condurre la manifestazione sarà il sottoscritto Gianluca Falletta! Volete sapere chi sono? ecco una mia piccola bio:  Gianluca “Satyr” Falletta, presidente di Satyrnet, è considerato “il papà del Cosplay Italiano”. Come una delle prime realtà che hanno promosso il fenomeno made in Japan, Satyrnet, in oltre 15 anni di attività ha creato, realizzato e prodotto alcune delle più importanti manifestazioni di settore. Il portale www.satyrnet.it e la sua vastassima community online sono tutt’ora uno dei punti di riferimento per gli appassionati.  Gianluca Falletta ha partecipato alla produzione del Festival del Fumetto di Romics, RomaComics & Games, Gaming e Cartoon Days e ora collabora con i principali festival italiani quali LuccaComics & Games, Milano Cartoomics e Napoli Comicon. Dopo “l’apprendistato” presso Filmmaster Events, una delle più importanti agenzie di eventi al mondo (Olimpiadi di Torino 2006, Olimpiadi di Rio 2012, Carnevale di Venezia, Giochi del Mediterraneo, inaugurazione dello Juventus Stadium, Inaugurazione di Expo 2015 etc. etc.), Gianluca si occupa di creare ride e parchi di divertimento a livello internazionale e ha participato allo start-up dei nuovissimi parchi italiani Cinecittà World e Luneur Park cercando di unire i concetti di narrazione, creatività con l’esigenza di offrire entertainment per il pubblico.

 

 

Storia del cinema horror italiano

Il cinema horror italiano è un genere cinematografico che ha avuto origine nella seconda metà degli anni cinquanta e che si è sviluppato in diverse fasi e correnti, influenzando il cinema internazionale e ricevendo il plauso della critica in alcune occasioni. Tra i principali registi del cinema horror italiano si possono citare Mario Bava, Riccardo Freda, Dario Argento, Lucio Fulci e Pupi Avati.

Il cinema horror italiano nacque come una variante del cinema gotico, ispirato alla letteratura romantica e al folklore europeo. Il primo film considerato horror in Italia fu I vampiri di Riccardo Freda del 1957, che mescolava elementi di fantascienza, poliziesco e realismo. Freda fu anche il maestro di Mario Bava, che esordì alla regia con La maschera del demonio del 1960, tratto da un racconto di Gogol e considerato un capolavoro del genere per la sua atmosfera tenebrosa e la sua tematica morbosa. Bava fu il principale esponente del cinema gotico italiano, realizzando altri film come I tre volti della paura (1963), Terrore nello spazio (1965) e Reazione a catena (1971), che anticiparono il genere slasher.

Il cinema horror italiano si arricchì di altre correnti e sottogeneri, come il peplum-horror, che inseriva elementi fantastici e mitologici in film ambientati nell’antichità, come Ercole al centro della terra (1961) di Bava e Maciste all’inferno (1962) di Freda; il giallo all’italiana, che combinava l’horror con il thriller e il poliziesco, dando vita a film ricchi di suspense, violenza e erotismo, come L’uccello dalle piume di cristallo (1970) e Profondo rosso (1975) di Dario Argento e Non si sevizia un paperino (1972) e Zombi 2 (1979) di Lucio Fulci; il cannibal movie, che sfruttava lo scenario esotico della giungla per mostrare scene di crudeltà e cannibalismo, come Ultimo mondo cannibale (1977) e Cannibal Holocaust (1980) di Ruggero Deodato; il cinema paranormale, che trattava temi come la possessione demoniaca, l’esorcismo e il satanismo, come L’anticristo (1974) di Alberto De Martino e La casa dalle finestre che ridono (1976) di Pupi Avati.

Il cinema horror italiano ebbe il suo periodo d’oro tra gli anni sessanta e gli anni ottanta, quando riuscì a imporsi sul mercato internazionale grazie alla sua originalità, alla sua inventiva visiva e alla sua capacità di suscitare emozioni forti nello spettatore. Tuttavia, a partire dagli anni novanta, il genere entrò in crisi a causa della concorrenza dei film horror americani, della scarsità di finanziamenti e della mancanza di innovazione. Alcuni registi tentarono di rinnovare il cinema horror italiano con film come Dellamorte Dellamore (1994) di Michele Soavi, Nonhosonno (2001) di Dario Argento e L’imbalsamatore (2002) di Matteo Garrone, ma senza ottenere lo stesso successo dei decenni precedenti. Oggi il cinema horror italiano vive una fase marginale e sperimentale, affidandosi a produzioni indipendenti e a registi emergenti come Stefano Simone.

Filmare la morte: il cinema horror e thriller di Lucio Fulci

Filmare la morte è un libro che tratta di uno dei più importanti registi horror italiani: Lucio Fulci, regista di film ad altro contenuto adrenalinico, come Zombie II, Daeomonia, e di film a tema erotico, ed apocalittico, come i Guerrieri dell’anno 2027. Troppo spesso considerato un autore di serie B, come molti maestri dell’horror anni ’70, questo testo rivaluta un autore fondamentale per il cinema italiano, tenuto in grande considerazione anche all’estero; e se molti film di Fulci posso lasciare perplessi gli spettatori per le forti scene splatter, nn va dimenticata l’importanza dei suoi effetti speciali pioneristici, e delle sue lezioni sulla suspence. 

 

Il libro sul cinema horror e thriller di Lucio Fulci che esce a dieci anni dalla morte di uno dei nostri registi più importanti e meno considerati dalla critica ufficiale. Chianese e Lupi lo hanno scritto da cinefagi più che da cinefili e la loro critica è supportata da altre critiche, per fornire una visione completa dell’iter fulciano del brivido. Lucio Fulci è un cineasta completo che ha lasciato un segno indelebile nel cinema di genere italiano, affrontando ogni tipo di pellicola senza pregiudizi e con la massima professionalità, lottando sempre con budget ristretti e con produttori taccagni. Dalle sceneggiature per Steno e i primi film con Totò, alla saga di Franco e Ciccio, ai film erotico-maliziosi, per finire ai rinomati thriller e horror, il tratto distintivo è un’originalità che salta all’occhio persino del profano. Filmare la morte si occupa soltanto del cinema de paura di Fulci e solo marginalmente affronta il discorso erotico, comico e apocalittico.
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