A partire dal 13 dicembre, nelle librerie e fumetterie arriverà un volume imperdibile per tutti gli amanti dell’Indagatore dell’Incubo: Dylan Dog. Altri Mondi. Questa raccolta unisce alcune delle storie più amate del celebre protagonista creato da Tiziano Sclavi, un viaggio inquietante e affascinante nei mondi che solo Dylan Dog sa esplorare.
Le vicende si svolgono in luoghi sospesi tra realtà e finzione: dietro la polverosa vetrina di un negozio di cianfrusaglie in un’anonima via di Londra, tra le mura di un condominio di periferia, o all’interno di una villa con un giardino perfettamente curato, dove il tempo sembra scorrere all’indietro, rivelando dimensioni sconosciute. In questi mondi (im)possibili, Dylan Dog affronta i misteri celati da desideri e paure umane, dove perdersi è un rischio costante.
Il volume raccoglie storie scritte da Tiziano Sclavi, Michele Masiero e Paola Barbato, con disegni realizzati dai grandi del fumetto come Gianluigi Coppola, Corrado Roi, Bruno Brindisi, Giovanni Freghieri, Marco Soldi ed Enea Riboldi. Arricchito da un’introduzione di Franco Busatta, il libro presenta anche una copertina firmata da Angelo Stano, uno degli artisti più legati a Dylan Dog.
Dylan Dog. Altri Mondi è un’ode al mito di Dylan Dog, un viaggio che attraversa l’ignoto, offrendo ai lettori una nuova occasione per immergersi nei mondi strani e affascinanti che solo l’Indagatore dell’Incubo sa esplorare. Disponibile a 19,00 euro, il volume è già un must per i collezionisti e per tutti coloro che vogliono rivivere le atmosfere inquietanti e affascinanti che hanno reso Dylan Dog un simbolo del fumetto italiano.
Nel terzo numero della rivista Lo Scarabocchiatore, è apparso un tributo speciale all’autrice Barbara Baraldi, un omaggio che celebra il suo ruolo fondamentale come curatrice della serie Dylan Dog per Sergio Bonelli Editore. Si tratta di una storia inedita dal titolo “Che fine ha fatto l’Old Boy?”, una curiosa avventura che mette in scena la stessa Barbara come protagonista in un mistero da risolvere, con una trama che gioca con il fascino del noir e l’ironia tipica di Dylan Dog. Il fumetto è scritto da Marco Ferrandino, con i disegni di Umberto Sacchelli e la cover, nonché i colori, a cura di Fabrizio Quartieri. Un piccolo capolavoro che renderà felici non solo i fan di Dylan Dog, ma anche tutti coloro che apprezzano il talento e la passione di Barbara Baraldi per il fumetto e la narrativa.
Immaginate di trovarvi in un affollato quartiere londinese durante l’ora di punta. Barbara Baraldi, in un insolito ruolo di detective, si aggira tra la folla, facendo la stessa domanda a ogni passante: “Conoscete l’Old Boy? Dov’è Craven Road?” Un mistero avvolge la figura del leggendario investigatore dell’incubo, ma, a quanto pare, nessuno sembra sapere nulla né della sua strada, né di lui. Questo piccolo enigma dà il via a una storia breve che, attraverso dodici tavole in bianco e nero, rende omaggio al lavoro di curatela che Barbara sta portando avanti nella serie, confermando il suo amore per il fumetto e per l’universo di Dylan Dog.
Barbara Baraldi è un’autrice e sceneggiatrice che ha costruito una carriera ricca di successi, dal thriller alla narrativa per ragazzi, fino alla scrittura di graphic novel. Dal maggio 2023, ha preso in mano le redini di Dylan Dog, curandone con passione e dedizione le nuove storie. Oltre a questa nuova avventura nel mondo dei fumetti, la sua carriera spazia dalla scrittura di romanzi per Giunti, Mondadori e Castelvecchi, alla collaborazione con la Walt Disney Company come consulente creativa, fino alla sua esperienza come docente di fumetto alla Scuola Holden. Non sorprende quindi che, con il suo approccio unico, Barbara abbia saputo infondere nuova linfa vitale alla serie del “cane dell’inferno”.
Questa storia speciale, che appare nel terzo volume della rivista Lo Scarabocchiatore, è anche disponibile come fumetto in edizione limitata e numerata, dedicato a Barbara Baraldi che sarà regalato a chi decide di diventare socio sostenitore de Lo Scarabocchiatore. La storia è a colori e vede come protagonisti la stessa Barbara, l’Old Boy e il suo fedele assistente Groucho. Un vero e proprio pezzo da collezione, che potrà essere ottenuto da chi deciderà di diventare socio sostenitore della rivista.
Che fine ha fatto l’Old Boy? non è solo un omaggio alla curatrice di Dylan Dog, ma anche una dimostrazione del grande affetto che Lo Scarabocchiatore ha per una delle voci più originali e interessanti della letteratura e del fumetto italiano. Una storia che, tra il mistero e il divertimento, riesce a catturare l’essenza di ciò che rende il mondo di Dylan Dog così speciale.
Nel mondo del collezionismo, pochi eventi suscitano tanto entusiasmo quanto il lancio di una nuova collezione esclusiva. È proprio ciò che è accaduto con la collezione LEGENDS, creata dalla collaborazione tra Gedis e Sergio Bonelli Editore. Questa nuova serie di carte collezionabili ha segnato l’inizio di una fusione tra la tradizione fumettistica italiana e le innovazioni del mercato del collezionismo, dando vita a un prodotto che sta rapidamente diventando un must per i fan del fumetto e i collezionisti.
Presentata in anteprima durante Lucca Comics & Games 2024, LEGENDS ha colpito nel segno fin dal primo momento. La collezione raccoglie oltre 150 soggetti diversi, tutti tratti dai personaggi più iconici della Bonelli Editore. Tra le star della collezione troviamo Tex, Dylan Dog, Zagor, e molti altri, che sono diventati veri e propri oggetti da collezione. Ogni carta è disponibile in tre varianti: edicola, retail e regular, offrendo così diverse opzioni per ogni tipo di collezionista.
Ma ciò che rende davvero unica questa collezione è la rarità delle carte. Ogni carta regular è stata prodotta in edizioni limitate, con versioni che vanno dalla Bronzo fino alla Black, quest’ultima l’edizione più esclusiva, con sola una copia per personaggio. Un’opportunità irripetibile per i fan che cercano qualcosa di davvero speciale. Inoltre, sono stati inclusi anche tre mini-set tematici: Rare Poster, Rare Art, e I Numeri Uno, con edizioni parallele, che aggiungono ulteriori livelli di complessità alla collezione.
Le Sketch Card, disegnate a mano da noti artisti italiani e autografate, sono il vero gioiello della collezione. Queste carte, edizione unica, sono un’autentica rarità, con ogni esemplare che rappresenta una vera e propria opera d’arte. Tra queste, una delle Sketch Card disegnate da Claudio Piccoli con protagonista un personaggio della serie Julia ha già raggiunto quotazioni da capogiro, con un appassionato che l’ha ritrovata acquistando un box durante Lucca e l’ha poi condivisa sui social, creando un’ondata di interesse tra i collezionisti.
Marcello Murgia, project manager di LEGENDS, ha commentato l’iniziativa dicendo che oggi il fumetto è più di un’arte: è anche un nuovo canale di comunicazione. Le carte collezionabili, infatti, non sono più un semplice passatempo ma un nuovo mezzo per raccontare storie e personaggi in un formato innovativo, che si afferma sempre di più nel panorama culturale contemporaneo. LEGENDS riesce a unire passato e presente, creando una connessione profonda tra i fan di lunga data e le nuove generazioni di appassionati, che si affacciano per la prima volta al mondo del collezionismo.
Un Debutto da Record: La Risposta del Pubblico
Il lancio di LEGENDS è stato un successo senza precedenti. Durante il debutto a Lucca Comics & Games 2024, le 10.000 carte promozionali distribuite gratuitamente sono andate letteralmente a ruba, testimoniando l’entusiasmo del pubblico. Collezionisti, influencer e fan hanno invaso lo stand, contribuendo a rendere questa edizione ancora più memorabile. Il boom di interesse ha dimostrato che la passione per il collezionismo, in particolare per un marchio storico come quello di Bonelli, è in pieno fermento.
Le Quotazioni delle Carte: Un Investimento da Collezione
A solo qualche giorno dal lancio ufficiale, la collezione LEGENDS ha già raggiunto cifre da capogiro. Alcune delle carte più rare, come quelle in versione Diamante, sono già state vendute per cifre comprese tra 50 e 150 euro su piattaforme di vendita come eBay. Ma il vero colpo grosso è rappresentato dalle carte Black, che, pur non essendo ancora state messe in vendita ufficialmente, sono già state valutate tra 400 e 500 euro. La crescita del mercato delle carte collezionabili, che si prevede tocchi i 40 miliardi di dollari entro il 2031, conferma l’importanza di questo fenomeno globale, che ha ormai superato il semplice concetto di hobby per diventare un vero e proprio mercato d’investimento.
Sebbene il lancio di LEGENDS sia stato solo il primo passo, le prospettive per questa collezione sono enormi. Grazie alla collaborazione tra Gedis, leader nel settore dei prodotti da collezione, e Sergio Bonelli Editore, LEGENDS ha tutte le carte in regola per evolversi nel tempo. Non solo con nuove serie di carte dedicate ai personaggi leggendari già noti, ma anche con l’introduzione di nuove icone dell’intrattenimento che possano arricchire ulteriormente l’offerta.
In conclusione, LEGENDS non è solo una collezione di carte, ma una vera e propria rivoluzione nel modo di apprezzare i personaggi che hanno segnato la storia del fumetto italiano. Con il suo debutto, ha fatto il suo ingresso nel cuore dei collezionisti di ogni generazione, dando nuova vita a leggende che, grazie alla sua bellezza e rarità, continueranno a vivere anche nei prossimi decenni. Se sei un appassionato del fumetto italiano, LEGENDS è una collezione che non puoi assolutamente perdere.
Nel 2024, l’universo fumettistico italiano si arricchisce di un’iniziativa che fonde la passione per i fumetti con la solidarietà internazionale: la collaborazione tra Sergio Bonelli Editore e UNICEF Italia per celebrare i cinquant’anni di quest’ultima. A Lucca Comics & Games 2024, l’editore milanese ha lanciato una serie di eventi e pubblicazioni in collaborazione con l’organizzazione umanitaria, iniziando con una mostra fotografica e una serie di locandine che vedranno protagonisti alcuni tra i personaggi più iconici della Bonelli, come Tex, Nathan Never, Julia, Dampyr, Dragonero e molti altri. Un vero e proprio ponte che collega la fantasia dei fumetti alla realtà delle difficoltà vissute dai bambini in tutto il mondo.
La mostra “I personaggi di Sergio Bonelli Editore testimonial dei 50 anni dell’UNICEF Italia” ha preso vita grazie alla creatività di Gianmauro Cozzi e Michele Masiero, con la preziosa collaborazione del fotografo Giammarco Sicuro, che ha documentato con i suoi scatti il lavoro di UNICEF in vari paesi, dove l’organizzazione sta combattendo per garantire un futuro migliore ai bambini. Un’iniziativa che non si è limitata a un semplice evento espositivo, ma che è stata portata direttamente sulle pagine degli albi a fumetti Bonelli. La collaborazione ha dato il via a una serie di locandine che troveranno spazio nelle quarte di copertina di alcuni albi in uscita nei prossimi mesi, a partire da Tex 769 intitolato “Il gusto amaro della vendetta”, in edicola dal 7 novembre 2024.
Questa iniziativa si inserisce all’interno di un percorso che coinvolge anche altre serie della casa editrice, con personaggi noti che si trasformano in ambasciatori di un messaggio di speranza e solidarietà. Il primo passo, come anticipato, è stato Tex 769, ma il viaggio proseguirà con numerosi altri albi, come Julia 315 “Emerald Motel” (3 dicembre), Dampyr 297 “Re del passato, Re del futuro” (4 dicembre), Dragonero 139 “La pietra del drago” (10 dicembre), Julia 316 “Deep fake” (2 gennaio 2025) e Nathan Never 404 “Il guerriero e l’esploratore” (17 gennaio). Questi numeri della saga Bonelli diventeranno un potente strumento di sensibilizzazione, utilizzando la visibilità dei personaggi per raccontare la realtà difficile dei bambini in zone di guerra, povertà e miseria.
Ma l’alleanza tra Sergio Bonelli Editore e UNICEF Italia non si limita alle sole locandine. La casa editrice ha infatti lanciato la Pigotta di Tex, una bambola fatta a mano che da anni rappresenta un simbolo di solidarietà per l’UNICEF. Nata nel 1999 come iniziativa per raccogliere fondi destinati alla protezione dell’infanzia, la Pigotta ha visto nel corso degli anni oltre 27 milioni di euro raccolti grazie alle adozioni da parte dei sostenitori. La Pigotta di Tex, in particolare, è una versione speciale di questa bambola, realizzata interamente a mano e disponibile per l’adozione con una donazione di 35 euro. L’adozione può avvenire sia durante gli eventi fisici, come Lucca Comics, sia online tramite il sito ufficiale di UNICEF. Ogni Pigotta adottata diventa un gesto concreto di aiuto, con i fondi raccolti che vengono utilizzati per sostenere progetti di protezione dell’infanzia in tutto il mondo.
Per chi desidera contribuire in modo attivo, è possibile fare una donazione direttamente sul sito di UNICEF Italia, dove ogni piccolo gesto si traduce in un aiuto tangibile per migliaia di bambini in difficoltà. Una causa che unisce l’universo dei fumetti con la solidarietà globale, creando un legame tra i lettori e il mondo reale.
Questa iniziativa, che coinvolge in prima persona alcuni dei protagonisti più amati del fumetto italiano, è un perfetto esempio di come il mondo della cultura pop possa essere utilizzato per scopi nobili e di come la comunità dei lettori possa fare la differenza, anche attraverso le piccole azioni quotidiane. Con le prime immagini della campagna già visibili nei fumetti Bonelli, l’editore milanese dimostra ancora una volta la sua sensibilità verso le grandi tematiche sociali, utilizzando il potere evocativo dei suoi personaggi per fare del bene. Un’iniziativa che non solo rende omaggio ai cinquant’anni di UNICEF, ma che permette ai lettori di sentirsi parte di una causa comune, unendo la passione per il fumetto alla solidarietà internazionale.
In un mondo dove le storie prendono vita e i ricordi si intrecciano con la realtà, “Dylan Dog. Il lungo addio” emerge come una delle opere più iconiche e toccanti dell’Indagatore dell’Incubo. Presentato in anteprima al Lucca Comics & Games e disponibile dal 22 novembre in libreria in una straordinaria edizione da collezione, questo albo rappresenta un viaggio emozionale che ci riporta indietro nel tempo, catapultandoci nel cuore di una delle narrazioni più amate di Tiziano Sclavi.
La storia, pubblicata per la prima volta nel novembre 1992, si snoda attorno a un tema universale: la nostalgia per un amore perduto e i rimpianti che accompagnano la vita. L’incipit afferma: «Dicono che quando si muore si rivede tutta la propria vita come in un film, ma forse, invece, non si fa altro che rivivere qualche frammento di realtà… o di sogno. Una stella cadente, un desiderio…». Queste parole ci introducono in un racconto che esplora non solo l’orrore della perdita, ma anche la bellezza di un amore che, sebbene segnato dal tempo, continua a vivere nel ricordo.
La trama ruota attorno a Marina Kimball, una figura centrale nel mondo di Dylan Dog. Vent’anni dopo, la donna si presenta alla porta dell’indagatore, vittima di un’amnesia che la porta a non ricordare il motivo della sua visita a Londra. Chiede a Dylan di accompagnarla a Moonlight, il piccolo paese di mare che ha segnato il loro amore giovanile. Questo viaggio lungo l’autostrada deserta si trasforma in un’intensa esplorazione dei ricordi e dei rimpianti, un salto nel passato che risveglia in Dylan sentimenti sopiti e la speranza di recuperare il tempo perduto. Tuttavia, dietro la dolcezza di questi momenti, aleggia una inquietudine: qualcosa non quadra, e la verità si rivela tragicamente inevitabile. Marina, con un passato segnato da dolori e scelte sbagliate, ha scelto di porre fine alla propria vita, lasciando Dylan con il peso di un addio mai realmente consumato.
La scogliera a picco sul mare, teatro dell’ultima decisione di Marina, rappresenta non solo il culmine della sua disperazione, ma anche un simbolo di un amore che, in un modo o nell’altro, è sempre stato destinato a lottare contro le avversità. La scena è ancora più carica di significato poiché lì, anni prima, Dylan aveva tentato di dimostrarle il suo coraggio, gettandosi in acqua per salvarla. Ora, la rupe diventa un luogo di tristezza, dove Marina esprime il suo ultimo desiderio di non essere sola, chiedendo a Dylan di accompagnarla. La sua apparizione come spirito rappresenta una delle espressioni più poetiche della storia, un modo per connettersi anche oltre la vita, lasciando il lettore con un senso di profonda malinconia e di riflessione.
Ma “Il lungo addio” non è solo una storia di tristezza. I personaggi secondari, come Robby, rivale in amore di Dylan, e il figlio immaginario di Marina, aggiungono strati di complessità a questa narrazione. Robby, inizialmente visto come un intruso, si rivela essere un catalizzatore della sofferenza di Marina, il cui matrimonio infelice culmina in un finale tragico. Il figlio immaginario, apparso come una figura fugace, rappresenta i sogni infranti e le speranze di una vita che avrebbe potuto essere, ma che mai si realizzerà.
Attraverso i disegni evocativi di Carlo Ambrosini e la magistrale scrittura di Tiziano Sclavi, il fumetto riesce a catturare l’essenza dell’esperienza umana. Nonostante l’assenza di mostri o demoni, l’orrore più palpabile è quello della vita stessa, della sua caducità e dei sogni non realizzati. In un raro momento, anche il celebre Groucho, compagno di avventure di Dylan, rimane in silenzio, sottolineando la gravità della situazione e la profondità delle emozioni in gioco.
Questa edizione da collezione non è solo un’opera da possedere, ma un vero e proprio viaggio nostalgico che arricchisce la conoscenza del personaggio di Dylan Dog e del suo mondo. La sceneggiatura originale di Sclavi, contenuta nel volume, offre un affascinante sguardo nel processo creativo che ha portato alla nascita di una delle storie più amate della serie. La postfazione di Franco Busatta, intitolata “Addio all’estate”, aggiunge un ulteriore strato di riflessione, rendendo il tutto ancora più imperdibile.
“Dylan Dog. Il lungo addio” non è semplicemente una storia di amore e morte; è un’opera d’arte che invita a riflettere su quanto possa essere complessa e fragile la vita. Con il suo fascino senza tempo e la profondità delle sue emozioni, questa edizione da collezione si preannuncia come un must per gli appassionati del genere e per chiunque desideri immergersi in un racconto capace di toccare il cuore. Tornano il ricordo e la malinconia, tornano con il volto di Marina Kimball, un amore che vive attraverso i frammenti di un’estate giovanile ormai perduta.
Il prossimo 8 novembre segnerà una data importante per tutti gli appassionati di fumetti e in particolare per i fan di Dylan Dog, il celebre Indagatore dell’Incubo. In questa data, infatti, farà il suo debutto un’edizione speciale e da collezione: “Dylan Dog. Ghost Hotel”. Questo volume rappresenta il primo Dylan Dog in versione Deluxe, un’opera che non solo celebra il personaggio creato da Tiziano Sclavi, ma lo fa con una delle storie più iconiche e amate della saga.
“Ghost Hotel” ci trasporta nel misterioso e inquietante mondo del Limbus Hotel, un luogo che sembra provenire direttamente da un incubo. Questo albergo, caratterizzato da un’atmosfera fatiscente e inquietante, è una dimora di spettri e anime perdute. Ma il Limbus non è solo un semplice scenario di horror; nasconde un segreto che affonda le radici in un passato dimenticato, un passato che attende di essere svelato. I lettori saranno avvolti da un senso di inquietudine mentre esplorano gli angoli oscuri di questo hotel, scoprendo le storie di chi lo ha abitato e le tragedie che vi si sono consumate.
La narrativa di Tiziano Sclavi è nota per la sua capacità di intrecciare il fantastico con il reale, e in “Ghost Hotel” questo aspetto emerge con prepotenza. Mentre il protagonista si confronta con le presenze che abitano l’hotel, i lettori saranno guidati attraverso una riflessione profonda sulle paure e le angosce che affliggono l’animo umano. Questo volume non è solo una storia di horror, ma anche una meditazione sull’esistenza e sulla memoria, un tema ricorrente nelle opere di Sclavi.
In aggiunta alla storia principale, “Ghost Hotel” offre un’altra perla: una storia breve che riesce a combinare ironia e amarezza, arricchendo ulteriormente l’esperienza di lettura. Questa combinazione di toni rende il volume un’opera completa, capace di soddisfare sia i lettori in cerca di brividi che quelli che amano riflettere su temi più profondi.
Il volume è ulteriormente arricchito dalla postfazione intitolata “La ballata dell’albero fantasma”, scritta da Franco Busatta. In queste pagine, Busatta offre una chiave di lettura che permette di comprendere meglio le sfumature della storia e del suo significato, fornendo ai lettori un contesto che arricchisce l’esperienza complessiva.
Non meno importante è l’intervista a Bruno Brindisi, l’illustratore che ha dato vita ai disegni e alla copertina di questo volume. Sempre a cura di Busatta, l’intervista getta luce sul processo creativo che ha portato alla realizzazione delle immagini, esplorando il rapporto tra l’illustratore e la narrazione di Sclavi. Questi approfondimenti offrono uno sguardo unico su come le immagini e le parole si intrecciano per creare l’atmosfera distintiva di Dylan Dog. Con l’uscita di questo albo, i lettori avranno l’opportunità di collezionare un’opera che celebra la ricca storia di Dylan Dog, facendoli immergere in un’avventura che promette di restare nel cuore e nella mente a lungo dopo l’ultima pagina. Non resta che segnare la data sul calendario e prepararsi a esplorare gli oscuri corridoi del Limbus Hotel.
Creato da Clementoni, il gioco da tavolo Dylan Dog: L’Alba dei Morti Viventi, creato da Clementoni e ispirato alla celebre serie a fumetti di Sergio Bonelli Editore, è un’esperienza coinvolgente e unica che saprà conquistare gli appassionati del famoso investigatore dell’incubo. Questo gioco cooperativo ti trasporterà direttamente nell’universo dark e misterioso che ha reso Dylan Dog un’icona del fumetto italiano. Ma cosa rende L’Alba dei Morti Viventi un’avventura imperdibile? Scopriamolo insieme.
Un’avventura da brivido nel mondo di Dylan Dog
La trama del gioco ruota attorno a un mistero inquietante: la morte sospetta del dottor Browning e un diabolico piano messo in atto dal malvagio Xabaras. Mentre esplori il mondo di Dylan Dog, affronterai zombie, creature dell’occulto e minacce provenienti da dimensioni sconosciute. Il gioco è una vera e propria esperienza horror e mystery, con un gameplay avvincente che tiene il giocatore sulla corda, spingendolo a risolvere enigmi e superare ostacoli, il tutto immerso in un’atmosfera che riprende fedelmente il tono e lo spirito del fumetto originale.
In L’Alba dei Morti Viventi, la cooperazione è fondamentale. Solo unendo le forze con gli altri giocatori, potrai affrontare le sfide più difficili e sconfiggere i nemici che si presenteranno lungo il cammino. L’aspetto cooperativo del gioco permette di rafforzare la dinamica di squadra, rendendo ogni partita un’esperienza condivisa, dove ogni decisione può essere determinante per il successo o il fallimento della missione.
Gameplay avvincente e ricca di suspense
Il punto di forza del gioco è senza dubbio il suo gameplay coinvolgente, che si sviluppa tra mistero e orrore. Ogni partita è un viaggio tra l’incubo e la realtà, dove le scelte dei giocatori influenzano l’andamento della storia. Le diverse combinazioni di carte, eventi e azioni rendono ogni sessione unica, aumentando la rigiocabilità del titolo e permettendo ai giocatori di rivivere l’avventura più volte, con esiti sempre differenti. Ogni volta che ci si siede al tavolo, ci si trova davanti una nuova sfida, pronta a mettere alla prova la capacità di risolvere enigmi e affrontare il soprannaturale.
Grafica e ambientazione: un tuffo nel mondo di Dylan Dog
La grafica del gioco è un altro aspetto che gli appassionati di Dylan Dog apprezzeranno sicuramente. Le illustrazioni e i materiali di gioco sono stati progettati per riprendere fedelmente l’atmosfera dark e misteriosa che caratterizza i fumetti di Sergio Bonelli. Le tavole dei fumetti si trasformano in una vera e propria ambientazione tridimensionale, dove ogni dettaglio è pensato per immergere i giocatori in un mondo popolato da creature spaventose, oscuri misteri e ambientazioni macabre. L’accuratezza delle illustrazioni e dei materiali rende il gioco un oggetto da collezione per ogni fan della serie.
Perché perderti questa occasione?
Se sei un fan di Dylan Dog e ami i giochi da tavolo, L’Alba dei Morti Viventi è un’occasione imperdibile. Non solo vivrai un’avventura a fumetti dove potrai sentirti come un vero protagonista delle storie di Dylan Dog, ma avrai anche la possibilità di condividere l’emozione di questa esperienza con i tuoi amici. Il gioco cooperativo è perfetto per unire gruppi di appassionati, creando momenti di divertimento e collaborazione che renderanno ogni partita indimenticabile.
Inoltre, questo gioco è un’ottima occasione per espandere il tuo universo di Dylan Dog. Se sei già un fan della serie, avrai modo di approfondire la tua conoscenza dei suoi personaggi e delle sue storie, vivendo un’avventura che si inserisce perfettamente nel contesto delle sue trame più oscure. L’Alba dei Morti Viventi offre una nuova dimensione per esplorare l’universo creato da Sergio Bonelli, aggiungendo un pizzico di interattività che solo un gioco da tavolo può offrire.
Dylan Dog: L’Alba dei Morti Viventi non è solo un gioco da tavolo, ma una vera e propria avventura che cattura l’essenza della serie di Sergio Bonelli Editore. Con un gameplay emozionante, una grafica impeccabile e un’atmosfera che richiama i toni oscuri e misteriosi delle storie di Dylan, questo gioco rappresenta un’opportunità per i fan di immergersi ancora di più nell’universo dell’Indagatore dell’Incubo. Che tu sia un esperto investigatore o un neofita del mondo di Dylan Dog, preparati a vivere un’avventura che farà battere il cuore di ogni appassionato di horror e mystery.
Sergio Bonelli Editore ha annunciato un evento straordinario per i fan dell’Indagatore dell’Incubo: l’uscita dell’albo speciale L’Oscuro Messaggero, previsto per Halloween. Questo albo, firmato dal regista Mauro Aragoni, rappresenta un’evoluzione significativa della storica serie horror italiana, confermando la volontà di esplorare nuove dimensioni narrative e visive per il personaggio di Dylan Dog. Il progetto, realizzato in collaborazione con il noto sceneggiatore Pasquale Ruju e con i disegni di Antonio Marinetti, si distingue per i toni particolarmente cruenti e le atmosfere cupe che rimandano alle radici più profonde dell’horror.
Un Albo Speciale per Halloween
La scelta di affidare la sceneggiatura de L’Oscuro Messaggero a Mauro Aragoni, regista sardo conosciuto per il suo stile dark e innovativo, è significativa. Aragoni ha dimostrato in passato la sua capacità di combinare horror, storia e modernità, come nel cortometraggio Nuraghes: S’Arena (2017), un mix di fantasy e horror ispirato alla civiltà nuragica, e nella serie internazionale That Dirty Black Bag (2022), dove ha reinventato il genere spaghetti western contaminandolo con elementi steampunk e horror. Questo background ha reso Aragoni una scelta ideale per un progetto come L’Oscuro Messaggero, che si propone di arricchire l’universo di Dylan Dog con una nuova prospettiva di terrore viscerale.
L’albo sarà presentato in anteprima al Lucca Comics & Games 2024, dove verrà proposta una speciale edizione con una copertina lenticolare in 3D. Questa scelta estetica riflette la volontà di creare un’esperienza immersiva e coinvolgente, in linea con l’atmosfera unica dell’opera. La versione standard dell’albo sarà invece disponibile in edicola dal 14 novembre, permettendo a tutti i fan di Dylan Dog di immergersi in questa nuova avventura dell’Indagatore dell’Incubo.
Mauro Aragoni: Un Maestro dell’Horror Contemporaneo
Aragoni, con il suo stile visivo distintivo e una narrazione che combina l’antico con il moderno, ha saputo conquistare il pubblico internazionale con progetti come That Dirty Black Bag, serie distribuita su AMC+ e successivamente su Netflix USA. Grazie a un cast di alto livello, che include attori del calibro di Dominic Cooper e Aidan Gillen, e a un’estetica unica, la serie ha riscosso ampio successo, dimostrando la capacità di Aragoni di innovare i generi classici con contaminazioni originali.
Con L’Oscuro Messaggero, Aragoni porta la sua visione nel mondo del fumetto, contribuendo a rafforzare il legame tra cinema e fumetto, due arti visive che si sono sempre più avvicinate negli ultimi anni. Il suo approccio estetico, caratterizzato da una grande attenzione ai dettagli e da atmosfere opprimenti e cupe, sembra essere perfettamente compatibile con l’universo di Dylan Dog, da sempre teatro di storie macabre e inquietanti.
Barbara Baraldi e il Rinnovamento di Dylan Dog
Mentre Mauro Aragoni porta il suo tocco horror all’albo speciale di Halloween, la serie regolare di Dylan Dog continua a vivere una nuova era sotto la guida della scrittrice e sceneggiatrice Barbara Baraldi. Autrice di romanzi gotici e thriller, Baraldi ha iniziato a lavorare per la testata nel 2012, ma è dal 2023 che ha assunto il ruolo di curatrice, imprimendo una svolta significativa alla serie.
Baraldi, con la sua visione chiara e il desiderio di riscoprire l’anima horror più pura di Dylan Dog, sta guidando la serie verso nuove direzioni, arricchendola con storie moderne che esplorano le paure contemporanee. La sua capacità di affrontare temi attuali e di coinvolgere nuovi talenti del fumetto e del cinema rende la testata sempre più vicina alle nuove generazioni di lettori, senza perdere il fascino intramontabile che ha reso celebre l’Indagatore dell’Incubo.
Non solo: Baraldi ha lanciato anche un podcast dedicato a Dylan Dog, dove ospita autori, disegnatori e personalità del mondo dell’intrattenimento per offrire ai fan uno sguardo dietro le quinte della produzione e dell’evoluzione della serie. Questa strategia multimediale non solo arricchisce l’esperienza dei lettori, ma permette di espandere l’universo di Dylan Dog in nuovi formati, mantenendo sempre alta la qualità delle storie raccontate.
Con L’Oscuro Messaggero, Dylan Dog si appresta a celebrare un Halloween all’insegna del terrore, grazie al talento visionario di Mauro Aragoni e alla guida esperta di Barbara Baraldi. Questo albo speciale, insieme al continuo rinnovamento della serie regolare, rappresenta una tappa fondamentale per l’evoluzione dell’Indagatore dell’Incubo, sempre più aperto a nuove collaborazioni e contaminazioni artistiche. Il futuro di Dylan Dog appare ricco di nuove sfide e opportunità, mantenendo viva la tradizione horror che ha fatto la storia del fumetto italiano.
Sergio Bonelli Editore presenta “Dylan Dog. L’inquilino del terzo piano”. Questo volume rappresenta una nuova edizione di un classico che affonda le radici nel genio narrativo di Tiziano Sclavi, accompagnato dalle abilissime matite di Giampiero Casertano. La storia, ricca di mistero e tensione, si snoda tra le pareti di un vecchio palazzo, dove il protagonista, il signor Kaminski, si trova ad affrontare eventi tanto strani quanto inquietanti.
La trama ci trasporta nel quotidiano di Kaminski, un uomo apparentemente comune, la cui vita viene stravolta da una serie di fenomeni inquietanti. Nelle intercapedini dell’appartamento del terzo piano, un’oscura entità sembra prendersi gioco della sua mente, trasformando le sue nevrosi in un abisso di follia. Ma la vera domanda è: si tratta davvero di follia, o è piuttosto una maledizione che costringe ogni individuo a confrontarsi con il proprio doppio? Questa riflessione profonda si fa portavoce di una tematica universale: la lotta interiore che ognuno di noi deve affrontare. Riuscirà Dylan Dog, l’iconico cacciatore di mostri, a decifrare il mistero che si cela dietro queste ombre e, soprattutto, a riconoscersi nella propria immagine riflessa?
La sceneggiatura, firmata da Sclavi, è caratterizzata da quel mix inconfondibile di horror e introspezione psicologica che ha reso Dylan Dog un personaggio amatissimo. I disegni di Giampiero Casertano, che curano ogni dettaglio con maestria, riescono a catturare l’atmosfera opprimente e claustrofobica dell’appartamento e delle sue insidie. Ogni vignetta è un piccolo capolavoro che amplifica l’ansia e la curiosità del lettore.
Non solo una riproposta del racconto originale, questa edizione è arricchita da un approfondimento intitolato “Trelkovsky” di Franco Busatta, che invita i lettori a esplorare ulteriormente le tematiche affrontate nel fumetto. In aggiunta, un’intervista a Giampiero Casertano, sempre curata da Busatta, fornisce uno sguardo esclusivo sul processo creativo dietro le quinte. Questo mix di narrazione e analisi rende “Dylan Dog. L’inquilino del terzo piano” non solo un fumetto da leggere, ma un’esperienza da vivere.
La nuova edizione di “Dylan Dog. L’inquilino del terzo piano” si presenta in formato cartonato, con dimensioni di 22 x 30 cm e un totale di 112 pagine in bianco e nero. Il volume è facilmente identificabile grazie al suo ISBN 978-88-6961-971-7 e si propone al pubblico a un prezzo di 21,00 euro.
Per gli amanti del genere e i collezionisti, questa è un’opera da non perdere. L’uscita di questo volume riaccende l’interesse per uno dei personaggi più iconici del fumetto italiano, dimostrando che la narrazione di Sclavi continua a essere attuale e profondamente toccante. “Dylan Dog. L’inquilino del terzo piano” non è solo un viaggio nell’orrore, ma anche un’opportunità per riflettere sulle nostre paure più recondite. Un must-have per tutti i nerd e gli appassionati di storie che sanno farci interrogare sulla nostra esistenza e sulla natura del male.
Preparatevi a immergervi nell’inquietudine, perché il terzo piano è più che un semplice appartamento: è un luogo dove le verità scomode prendono vita, e dove Dylan Dog, come sempre, è pronto a confrontarsi con l’ignoto.
Sergio Bonelli, il leggendario creatore di personaggi iconici come Tex Willer e Dylan Dog, non ha avuto un percorso ordinario verso il successo. A soli 13 anni, il giovane futuro editore si trovò a vivere un’esperienza che non solo lo segnò profondamente, ma lo avvicinò al mondo della scrittura e dell’avventura che avremmo imparato a conoscere nei suoi fumetti. Un episodio cruciale della sua infanzia, che si inserisce nel contesto della Resistenza italiana, ebbe un impatto determinante nel formare la sua visione del mondo e la sua passione per le storie.
Il giovane Sergio, pieno di entusiasmo e impavidità, venne coinvolto in una missione delicata e pericolosa: doveva portare notizie cruciali a un compagno partigiano malato. Questo compito, che lo catapultò nel cuore della guerra e delle sue insidie, segnò per lui un incontro con il mondo degli adulti, un mondo fatto di sacrifici, coraggio e pericolo. Ma fu anche un’opportunità per maturare, scoprire la solidarietà dei resistenti e sperimentare un legame profondo con il valore della lotta per la libertà.
L’eredità della Resistenza non lasciò solo un ricordo nelle sue memorie, ma entrò di prepotenza nell’anima di Bonelli. Il contatto con i partigiani e i valori che difendevano si rifletteva nelle sue storie, infondendo una passione per l’avventura che, da quel momento in poi, avrebbe caratterizzato tutta la sua carriera.
Questo episodio della sua infanzia, che emerge in un estratto del suo racconto autobiografico, ci fa capire come le esperienze vissute da Bonelli lo abbiano spinto a creare universi narrativi ricchi di significato, in cui il coraggio e la lotta per la giustizia sono sempre al centro. Quella missione di gioventù non solo ha segnato il suo cammino, ma ha alimentato la sua passione per raccontare storie che potessero ispirare e toccare i lettori, proprio come aveva fatto con lui la Resistenza.
Il 26 settembre 1986 è una data che ha segnato una svolta nel panorama fumettistico italiano. Proprio oggi, infatti, è uscito il primo numero di una serie che avrebbe cambiato per sempre il modo di raccontare e di leggere il fumetto: “L’alba dei morti viventi“. Si trattava della prima avventura di Dylan Dog, il detective dell’Incubo, un personaggio nato dalla mente geniale di Tiziano Sclavi e destinato a diventare un’icona della cultura popolare.
Ma come è nato Dylan Dog?
Quali sono state le fonti di ispirazione di Sclavi per creare questo eroe insolito e affascinante? Per rispondere a queste domande, dobbiamo tornare indietro di qualche anno, alla fine degli anni ’70, quando Sclavi incontra Sergio Bonelli, il fondatore e direttore della casa editrice che porta il suo nome. Bonelli è alla ricerca di nuovi talenti e di nuove idee per rinnovare il suo catalogo di fumetti, che comprende già serie di successo come Tex, Zagor e Martin Mystère. Sclavi, che ha già una certa esperienza nel campo dell’editoria, gli propone una collaborazione che si concretizzerà nel 1981, quando inizia a scrivere storie per alcune testate bonelliane, tra cui Mister No e Nick Raider.
Ma Sclavi ha anche un’altra passione, quella per la scrittura letteraria.
Nel 1981, infatti, pubblica il suo primo romanzo, “Dellamorte Dellamore”, che racconta le vicende di Francesco Dellamorte, il custode di un cimitero dove i morti tornano in vita. Questo libro, che mescola elementi horror, grotteschi e romantici, contiene già il germe da cui nascerà Dylan Dog. Francesco Dellamorte, infatti, ha molti tratti in comune con il futuro detective dell’Incubo: è un personaggio solitario, disincantato, cinico, ma anche sensibile e innamorato dell’amore. Ha un rapporto particolare con la morte, che affronta con una calma surreale, come se fosse una normale routine. E ha un amico fedele, Gnaghi, che lo aiuta nel suo lavoro e nelle sue avventure.
Ma per trasformare Francesco Dellamorte in un eroe dei fumetti, Sclavi ha bisogno di un altro elemento: il modello del detective hard-boiled, quello che ha reso famosi scrittori come Raymond Chandler e Dashiell Hammett. Sclavi, infatti, è un grande ammiratore di questi autori, e in particolare di Chandler, il creatore di Philip Marlowe, il detective privato che ha incarnato lo spirito del noir americano. Sclavi decide di dare a Francesco Dellamorte una vena di idealismo disilluso, tipica di Marlowe, e di farlo diventare un investigatore specializzato in casi di natura soprannaturale. In questo modo, Sclavi crea un personaggio originale e innovativo, che unisce il fascino del noir al terrore dell’horror.
Ma manca ancora un dettaglio: il nome. Sclavi sceglie di chiamare il suo personaggio Dylan Dog,
in omaggio a due delle sue passioni: il cantautore Bob Dylan e i cani. Il nome, infatti, suona come “dilando”, che in dialetto milanese significa “cane randagio”. Sclavi, inoltre, decide di dare al suo personaggio il volto di un attore che ammira molto: Rupert Everett, il protagonista del film “Duetto a tre”, che Sclavi aveva visto e apprezzato. Sclavi chiede il permesso a Everett di usare la sua immagine, e l’attore accetta. Così, Dylan Dog prende forma e vita, e viene presentato a Sergio Bonelli, che ne rimane entusiasta. Nel 1986, esce il primo numero della serie, “L’alba dei morti viventi”, che segna l’inizio di una saga destinata a entrare nella storia del fumetto italiano.
Da allora, Dylan Dog ha vissuto centinaia di avventure, affrontando mostri, fantasmi, vampiri, licantropi, alieni, serial killer, e soprattutto le sue paure e i suoi sentimenti. Ha conosciuto e perso molti amori, ha cambiato e mantenuto molti amici, ha risolto e lasciato irrisolti molti misteri. Ha conquistato il cuore e la mente di milioni di lettori, che lo seguono con fedeltà e passione. Ha ricevuto il plauso e il riconoscimento di critici, scrittori, intellettuali, che hanno apprezzato la sua qualità narrativa e la sua profondità tematica. Ha generato una vasta bibliografia di saggi, articoli, tesi, che hanno analizzato e studiato la sua figura da vari punti di vista. Ha ispirato film, serie tv, musical, videogiochi, che hanno cercato di trasporre il suo mondo in altri media. Ha celebrato il suo compleanno il 26 settembre 2023, con una festa a cui hanno partecipato i suoi autori, i suoi fan, i suoi personaggi. Ha dimostrato, insomma, di essere un fenomeno unico e irripetibile, che ha segnato e segna ancora il panorama fumettistico italiano. E noi siamo felici di festeggiarlo con lui. Buon compleanno, Dylan Dog!
Il 27 settembre, i fan dell’Indagatore dell’Incubo possono esultare: torna in libreria e fumetteria “Dylan Dog. Diary”, un classico imperdibile dell’indagatore dell’incupo. Questo volume non è solo una celebrazione di trent’anni di storie, avventure e brividi, ma anche un’affascinante esplorazione del mondo creato da Tiziano Sclavi, che ha lasciato un segno indelebile nella storia del fumetto italiano.
Sin dalla sua creazione, Dylan Dog ha saputo conquistare generazioni di lettori con le sue trame avvincenti e i suoi personaggi indimenticabili. Ma come ha avuto inizio tutto questo? Ritorniamo a settembre 1986, quando Sclavi, in un’intervista, si mostrava scettico riguardo al futuro della sua creatura. «Di Dylan sono pronte le prime tre storie e sto scrivendo la quarta. Magari è tutto inutile, chiuderà dopo il primo numero. La crisi è fortissima, non si vende. Nelle edicole lo spazio per i fumetti si è sempre più ristretto. Dobbiamo essere matti a uscire con una serie nuova», dichiarava. Eppure, la follia si è rivelata un’intuizione geniale, e il personaggio ha sfidato le aspettative, conquistando un pubblico vasto e variegato.
Il volume che torna a far parlare di sé è a cura di Marco Nucci e offre ai lettori non solo una retrospettiva sulla storia editoriale di Dylan Dog, ma anche un’interessante raccolta di testimonianze dirette dei creatori che hanno dato vita a questo fenomeno culturale. Sclavi non è l’unico a narrare l’avventura di Dylan; il volume include le voci di diversi sceneggiatori e disegnatori che hanno contribuito a modellare l’immaginario collettivo legato all’Indagatore dell’Incubo. Tra le pagine, i lettori potranno scoprire aneddoti, curiosità e dettagli inediti che rendono omaggio alla creatività e alla passione di chi ha lavorato dietro le quinte.
Una chicca che arricchisce ulteriormente l’opera è una storia di 24 pagine che offre uno sguardo intimo nel diario del celebre protagonista. Questa storia si propone di approfondire il lato più umano e vulnerabile di Dylan, permettendo ai lettori di entrare in contatto con le sue riflessioni e paure.
Dylan Dog, con il suo mix di horror, filosofia e introspezione psicologica, ha saputo rimanere attuale, affrontando tematiche profonde che risuonano con i lettori di ogni età. La sua figura, che si muove tra l’incubo e la realtà, ha ispirato non solo il mondo del fumetto, ma ha anche influenzato cinema, letteratura e cultura popolare. Il ritorno di questo volume è quindi non solo un’opportunità per celebrare un’icona del fumetto, ma anche per riflettere sull’importanza della narrativa visiva nel panorama culturale contemporaneo.
In un’epoca in cui le edicole sembrano sempre più destinate a scomparire, il fatto che Dylan Dog continui a trovare spazio nelle librerie e nelle fumetterie è un segno che la passione per il fumetto è viva e vegeta. Gli appassionati e i neofiti non possono perdere l’occasione di immergersi in questa avventura editoriale che ha segnato la storia del fumetto italiano e che, grazie a volumi come questo, continua a brillare nel cuore di chi ama le storie ben raccontate.
Concludendo, il volume che celebra i primi trent’anni di Dylan Dog è un tributo a un personaggio che ha saputo attraversare le generazioni, rimanendo nel cuore di milioni di lettori. È il momento ideale per scoprire o riscoprire le avventure dell’Indagatore dell’Incubo, attraverso un’opera che ne celebra l’eredità e il futuro. Non resta che aspettare il 27 settembre per tornare a perdersi tra le pagine di un classico senza tempo.