Yokai negli Anime e dove Trovarli di Massimiliano De Giovanni

Gli Yokai sono le creature leggendarie e soprannaturali del folclore giapponese, spesso protagonisti di fiabe e credenze che mescolano illusioni con la realtà. Queste affascinanti creature hanno un ruolo di primo piano nel folklore giapponese e le loro storie sono spesso riportate in anime, manga e videogiochi. Gli Yokai possiedono una vasta gamma di poteri sovrannaturali: molti di loro sono in grado di trasformarsi in oggetti o animali, altri portano sfortuna e malattie, mentre alcuni possono addirittura possedere gli esseri umani. Caratterizzati da intenzioni che vanno dal semplice scherzo a un desiderio vendicativo, gli Yokai sono generalmente considerati pericolosi.

Le origini di queste creature sono affascinanti e nonostante siano state raccontate per secoli, le storie degli Yokai continuano ad essere reinterpretate oggi sia attraverso il teatro che attraverso l’arte visiva come manga e videogiochi. Questo dimostra il fascino misterioso e duraturo di queste creature soprannaturali, che permette loro di rimanere rilevanti nel tempo.

“Yokai negli Anime e Dove Trovarli” di Massimiliano De Giovanni è una guida interessante che si propone di catalogare e presentare tutte le diverse tipologie di Yokai popolari nei media giapponesi, come gli anime. Questo viaggio nella mitologia giapponese attraverso oltre 200 Yokai permette ai lettori di scoprire le storie, le caratteristiche e i poteri di queste affascinanti creature presenti in serie popolari come Naruto, One Piece e Demon Slayer.

Massimiliano De Giovanni, autore, sceneggiatore e docente di scrittura creativa, ha creato un’opera che mescola il suo amore per il folklore giapponese con il mondo degli anime e dei manga. Con il suo approccio appassionato e informato, De Giovanni offre ai lettori un’immersione avvincente nel mondo degli Yokai, offrendo anche dettagli sulla storia e l’evoluzione di queste creature nel tempo. Con una lunga esperienza nel mondo della scrittura creativa e dell’arte visiva, Massimiliano De Giovanni riesce a trasmettere agli appassionati la sua conoscenza approfondita sulla mitologia giapponese e a rendere accessibile un mondo affascinante e ricco di fascino come quello degli Yokai.

Anime, guida al cinema d’animazione giapponese 1958 – 1969

L’animazione giapponese è divenuta una delle massime espressioni della cultura pop e dell’immaginario per milioni di persone in tutto il mondo. Ma, prima di essere riconosciuta come uno dei settori industriali del Sol Levante di maggiore importanza nazionale, ha attraversato più di un secolo di cambiamenti, tra false partenze, picchi di successo, periodi di crisi, folgoranti riprese e innovazioni stilistiche.
 
Grazie alla fervente passione e professionalità degli operatori del settore, questo mezzo narrativo ha potuto godere di una costante evoluzione in un variopinto caleidoscopio costituito da migliaia di meravigliosi lungometraggi d’animazione e iconiche serie televisive, in cui si sono formati e affermati grandissimi autori e registi come Osamu Tezuka, Isao Takahata, Osamu Dezaki e perfino un premio Oscar, Hayao Miyazaki. Negli ultimi decenni la mole di produzione di anime (ovvero i cartoni animati giapponesi) è aumentata a dismisura in Giappone e spesso è difficile perfino per un appassionato trovare il bandolo della matassa in questo vasto oceano.
 
 
 
Attraverso un sistema di schede presentate in ordine cronologico, complete di dati tecnici, trame, analisi e curiosità, questo volume costituisce un prezioso strumento per chiunque desideri avvicinarsi o approfondire la conoscenza delle opere di animazione realizzate nel Sol Levante. Il primo volume della più completa e celebre enciclopedia cronologica dell’animazione giapponese mai realizzata, in una nuova edizione enormemente ampliata; con un’intervista esclusiva a Isao Takahata (Studio Ghibli).

Il Rituale delle cento candele

Il Rituale delle cento candele, conosciuto anche come “Insieme dei cento racconti sovrannaturali” o Hyakumonogatari Kaidankai, è una millenaria tradizione giapponese. Le prime testimonianze di questo rituale risalgono al Periodo Edo, quando era d’uso durante i mesi estivi, coincidendo con la festività dell’O-Bon, in cui si credeva che gli spiriti dei defunti tornassero sulla Terra prima di essere guidati nell’aldilà. Si presume che siano stati i samurai a inventare questo rituale, come segno del loro grande coraggio e determinazione.

In seguito, nel 1660, una versione molto simile chiamata Otogi Monogatari venne reintrodotta nella scuola di Ogita Ansei, contribuendo a rinnovare l’interesse per questo rituale nella cultura giapponese.

 

Antiche storie dopo tanto orrore

Sul sangue di quarantamila teste di nemici mozzate si fondò la lunga Pax Tokugawa. Il 1600 segnò infatti la fine del periodo di guerre che vide la disfatta delle truppe avverse al generale Ieyasu Tokugawa. L’assenza di guerre, allontanando i ricordi e gli orrori dei massacri del passato, favorì lo sviluppo di racconti epici che davano vita ad atmosfere cupe e terrificanti, come quella della leggendaria tradizione del rituale delle cento candele che si suppone sia stato inventato da alcuni samurai nel XVII secolo per dar prova del loro coraggio.

Il rituale iniziava dopo l’ora del tramonto: i samurai si ritrovavano in una stanza illuminata dalla luce di cento candele. Ogni samurai raccontava una storia agli altri compagni con l’obiettivo di spaventarli con racconti popolati di mostri appartenenti alla tradizione giapponese. Le Jorogumo, avvenenti donne che rivelano alle vittime la loro reale natura di enormi ragni; i Tanuki, simpatici tassi trasformisti; i Bakeneko, gatti mostruosi; i Kappa, esseri acquatici, che importunano le natanti; le Ningyo le sirene giapponesi la cui carne profumatissima può donare agli uomini giovinezza o morte atroce; Okiku, il fantasma inconsolabile che cerca il decimo piatto a lei rubato…  Al termine della storia di paura chi l’aveva narrata doveva alzarsi, spegnere la candela di una lanterna, prendere uno specchio e specchiarvisi nell’angolo più lontano della stanza: l’oscurarsi della stanza accompagnava la narrazione di racconti sempre più spaventosi e carichi di suspense.

Kappa e Ubisoft svelano l’esclusiva R6 Capsule Collection

Il rinomato marchio italiano di abbigliamento sportivo Kappa e Ubisoft, sviluppatore del videogioco Tom Clancy’s Rainbow Six Siege, sono lieti di annunciare il lancio di un’irresistibile collezione per l’inverno 2022. L’accordo è stato mediato da IMG, l’agenzia che si occupa di licenze per conto di Ubisoft.

KAPPA X RAINBOW 6 SIEGE

I due marchi si sono uniti per offrire una collezione esclusiva che fonde la moda contemporanea con il mondo del gioco, integrando il DNA di Rainbow Six Siege in questi prodotti iconici. La collezione è composta da tre elementi differenti: Banda, Logo e R6.  La capsule collection include 8 capi tra cui felpe con cappuccio, t-shirt casual, una giacca e una tuta, tutti nei toni del nero, grigio e blu tratti dall’universo di Rainbow Six Siege. Ogni prodotto presenta dettagli immediatamente riconoscibili, come la combinazione dell’iconico logo Kappa con il logo Rainbow Six per creare una “banda” unica che corre lungo le maniche della giacca e i lati dei pantaloni della tuta.

La collezione è stata realizzata usando materiali artigianali perfettamente in linea con la stagione invernale. Gli elementi costitutivi di questa collaborazione sono interamente tratti dall’identità di Kappa e Rainbow Six Siege per soddisfare i giocatori più appassionati, così come gli amanti della moda e del lifestyle.

Scopriamo la nuova collezione: kappastore.fr/collections/kappa-x-rainbow-six  

Quattro chiacchiere con i Kappa Boys

Verso la fine degli anni ’80, quattro ragazzini appassionati di fumetti e anime giapponesi decisero di dar vita a delle fanzine per capire se in Italia ci fossero altri che condividevano la loro stessa passione. Ebbene, dalle tirature delle loro prime pubblicazioni riscontrarono che il terreno nel nostro paese era fertile affinché potessero giungere i manga. E così, dopo aver preso accordi con la casa editrice HOBBY FUMETTO e aver dato vita ad una rivista più professionale denominata MANGAZINE (dicembre 1989), che durò 5 numeri, questi ragazzi fecero il grande salto nel mondo dell’editoria iniziando una collaborazione con la GRANATA PRESS di Luigi Bernardi. Questo fu il debutto, senonché il pionieristico inizio della diffusione dei manga in Italia! Nel novembre 1990 esce in edicola il primo numero di ZERO NIPPON COMIX, la prima rivista dedicata al fumetto giapponese in Europa.
Tutto ebbe iniziò così! Quei quattro ragazzi, Massimiliano De Giovanni, Barbara Rossi, Andrea Pietroni e Andrea Baricordi, senza rendersene conto, hanno dato il via al più grande fenomeno fumettistico del XX secolo: l’esplosione dei manga in Italia. Successivamente prenderanno il nome di Kappa Boys e continueranno la loro missione scrivendo importanti pagine di storia del fumetto in Italia.

I Kappa boys sono singolarmente anche autori di libri e fumetti. Fra questi, Oltre la porta, nato nel 1992 dalla collaborazione tra Baricordi, De Giovanni e Rossi con l’autrice giapponese Keiko Ichiguchi, i volumi della serie Lupin III Millennium, realizzata tra il 2001 e il 2007 in collaborazione con l’autore originale Monkey Punch, la miniserie da edicola Mondo Naif del 1996, i volumi della collana libraria Mondo Naif per Kappa Edizioni dal 1998 al 2005, storie brevi e racconti per le raccolte annuali umoristiche Jet Lag e, successivamente, della collana Graphic Novel di Kappalab per cui firmano anche alcuni saggi e manuali. Baricordi ha pubblicato inoltre il librogame L’occhio della mente, con illustrazioni di Marco Albiero, liberamente ispirato al manga 3×3 occhi di Yuzo Takada, il Gioco di ruolo ufficiale dei manga insieme a Mirko Pellicioni, il mockazine Mangazine 100, e scritto soggetti e sceneggiature per l’animazione, fra cui Dragonix e Beast Keeper, oltre ad aver collaborato con la rete televisiva nazionale NHK per cui ha realizzato la rubrica mensile Felsina Jones. Nel 2020 De Giovanni ha scritto la graphic novel Le semplici cose disegnata da Andrea Accardi e edita da Feltrinelli.

 

Mercoledì 31 marzo, alle ore 21, nella pagina de  Il Tempio della Nona Arte, avremo il piacere di conoscerli tramite una diretta Facebook e ascoltare la loro affascinante storia.
Questo il link dell’evento ufficiale su Facebook: https://www.facebook.com/events/264233121999449

Enciclopedia dei mostri giapponesi di Shigeru Mizuki

L’Enciclopedia dei mostri giapponesi di Shigeru Mizuki si basa su narrazioni popolari e credenze, ma anche su antichi documenti ufficiali che molto spesso risultano più inquietanti di un racconto dell’orrore. Questa sorta di bestiario non raccoglie semplicemente le descrizioni delle creature mitologiche del Giappone, cerca piuttosto di mettere al corrente degli stati d’animo, delle situazioni e dei luoghi che le hanno partorite, in bilico fra luce e ombra, fra ciò che si sa e non viene detto per timore e ciò che non si sa ma si vorrebbe scoprire. Per gustare queste pagine è sufficiente liberarsi di alcuni preconcetti e lasciarsi guidare in un mondo in cui, per esempio, un oggetto o un animale ottengono il potere di evolversi in creature mostruose se superano una certa età, un certo peso o una certa dimensione; in cui i cani-procione sono i detentori dell’arte della metamorfosi e le volpi hanno abitudini e cerimonie simili a quelle degli esseri umani; un mondo in cui una lanterna stregata può far perdere la via, o in cui si può morire dal terrore anche solo per aver visto il volto ghignante di una vecchia che lava i fagioli in un fiume; un mondo in cui ci si chiede costantemente se ciò che si è visto è reale o il frutto dell’immaginazione, della paura del buio, della repulsione per lo sporco, della diffidenza per il diverso.

Da Shigeru Mizuki, l’autore del sempreverde manga “Hakaba no Kitaro”, la prima vera enciclopedia completamente illustrata sulla mitologia popolare nipponica: dati, racconti storici e avvistamenti, tutti raccolti da un grande studioso del folclore del Sol Levante, che non si è limitato a parlare delle più note creature come i kappa, i tanuki o i tengu, ma si è addentrato nel mondo degli spiriti, dei ‘mostri’ locali, dei fuochi fatui, delle apparizioni divine e demoniache, delle razze paraumane e di tutto ciò che ha creato mistero e spavento in secoli e secoli di storia. In ordine alfabetico, tutte le creature dalla lettera A alla Z, descrite e illustrate dall’abile mano del “padre” dei manga Shigeru Mizuki.

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